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Dal 14 giugno al 29 giugno 2008 Le sculture di Gian Genta in mostra a VILLA SERRA di S.OLCESE (GENOVA) IMMAGINECOLORE.COM, nell'ambito della stagione ArtInVILLA 2008 a Villa Serra, presenta dal 14 al 29 giugno mostra di tre artisti a confronto dal titolo 'COMUNICAZIONE EVOLUTIVA DELL'INCONSCIO'
Organizzazione generale: Associazione Immaginecolore.com Curatrice della mostra: Loredana Trestin Sede espositiva: Villa Serra Via Carlo Levi, 2 Comago - 16010 Sant'Olcese (Genova) Periodo mostra 14 al 29 giugno 2008 Vernissage: 14 giugno 2008 ore 17
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sabato 3 maggio 2008
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David Ruff. …and I paint…and I paint… and I paint
La prima mostra antologica dedicata all'artista americano, dal 18 Giugno al 25 Luglio 2008 a Torino
A un anno esatto dalla sua scomparsa, Mercoledì 18 Giugno 2008 si inaugura a Torino presso la Sala Bolaffi (Via Cavour 17) la mostra antologica dedicata al pittore americano David Ruff, vissuto in Piemonte tra Baldissero, Bagnolo e Torino.
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martedì 20 maggio 2008
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Galleria Schubert
20122 milano - via fontana 11 tel +39 02 54 10 16 33
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sabato 24 maggio 2008
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Ernesto Neto
1/3
a cura di
Angelo Capasso e Emanuela Nobile Mino
inaugurazione martedì 3 giugno 2008, ore 19
Roma, Fondazione Volume!
Via S. Francesco di Sales 86 | 88
Martedì 3 giugno 2008 la Fondazione Volume! presenta un lavoro
inedito che l’artista brasiliano Ernesto Neto ha progettato a partire
da alcuni elementi sostanziali del suo lavoro: la verticalità degli spazi,
il richiamo preciso ad elementi sensoriali, la praticabilità degli spazi
prodotti. Le installazioni di Neto si contraddistinguono per una
ricercatezza sensuale di possibilità di articolazione dello spazio
attraverso elementi polimaterici organizzati in modo tale da metterne
in crisi la rigidità. Le sue installazioni si sviluppano nello spazio
e lo contengono con sculture morbide, colorate, biomorfiche,
che si richiamano ai sensi (a volte anche all’olfatto) e riempiono
l’ambiente espositivo comprendendo in esso la presenza fisica
e sensoriale dello spettatore. Per Volume! Neto ha concepito
un’installazione elementare che riempie la galleria di 1/3 del suo
volume (!) con tessuti, ghiaia e altri elementi del mondo naturale.
Costruendo un percorso mobile, morbido e divertente attraverso
il quale lo spettatore viene inevitabilmente costretto a riconsiderare
valori primari differenti tra loro, quali l’equilibrio, la consistenza, l’ironia.
FONDAZIONE
VOLUME! via s. francesco di sales 86/88 00165 roma
•
ufficio via di santa maria dell’anima 15 00186 roma tel/fax +39066892431
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sabato 31 maggio 2008
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Roberto Ago, Elisabetta Di Maggio, Luca Francesconi, Paolo Gonzato, Alice Guareschi, Federico Maddalozzo, Stefano Mandracchia, Maria Morganti, Enrico Morsiani, Paolo Parisi, Giordano Pozzi, Anjia Puntari, Felice Serrelli, Gian Domenico Sozzi.
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sabato 31 maggio 2008
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fino al 20.VI.2008 Anri Sala Napoli, Alfonso Artiaco
Tacco e punta. Piedi in fuori e mano alzata. Un minuetto sferzante e senza respiro, dove il ballerino è di una categoria particolare, calciatore argentino. Un tiro inizialmente invalidato che si rivela un signum dei...
pubblicato venerdì 30 maggio 2008
Un vero mito genera sempre nuove storie e, nello srotolamento di avventure, immagini ed emozioni, tocca questa volta all’azione calcistica e allo sport in senso esteso a essere celebrati in sede artistica ufficiale. L’artefice è Anri Sala (Tirana, 1974; vive a Berlino), che dopo notevoli passaggi al Museet di Stoccolma e al Centre Pompidou di Parigi si ferma nell’area di rigore napoletana facendo un tiro che rischia di essere uno scivolone sul finale. Sala concentra l’azione su un momento entrato nella storia del calcio mondiale, senza scoprire i punti nevralgici di un personaggio, Diego Armando Maradona, che nella vita ha attraversato napoleonici momenti di alti e bassi: undici volte sugli altari, i palmarès dei riconoscimenti avuti in campo agonistico, e qualche sosta nella polvere, con precisa allusione alle note vicende personali di droga. Forse proprio perché si è nella città bianco-azzurra, stupisce che l’artista non abbia dedicato almeno uno dei suoi quattro lavori alle partite che el pibe de oro giocò nella squadra del Napoli dal 1984 al ‘91, ma il percorso qui descritto è quello più ampio del senso sportivo, quello fugace di un momento in cui la razionalità e il calcolo si fondono senza soluzione di continuità con la casualità, facendo sì che un piccolo gesto, La mano di Dio, catapulti Maradona nella storia, calcistica certo, ma ormai a tutti gli effetti inserita nell’immaginario collettivo come modello di bravura, genialità e furbizia. Tutto questo rientra nel video Succederà proprio così, dove la voce fuori campo del mitico Bruno Pizzul ricostruisce dopo dodici anni le mosse che hanno permesso al “piccolo Maradona con la mano a beffare il gigantesco Shilton” durante la partita Argentina-Inghilterra per la Coppa del mondo in Messico. Uno spazio boscoso dove un uomo traccia le linee del campo, mentre il cronista commenta in una sorta di pre-cronaca al futuro quello che già è successo. Nell’altra area della galleria, le posizioni di Peter Reid, Valdano, Hodges, Shilton e Bobby, i giocatori dribblati da Maradona, sono incarnati da 14 statuette d’oro e smalto rosso poste su un tavolo bianco latte, con un particolare basamento nero: la sua curva, infatti, riproduce il percorso del calciatore mentre scarta gli avversari. Il tempo viene condensato dall’azione dei calciatori-Buddha immobilizzati da Santa Maradona, enfatizzato inoltre da un’illuminazione che ricalca le angolature riprese dalle telecamere durante la partita. Luci che tornano in Window Drawing, brevissimo video da guardare con molta immaginazione, dove i lampioni del campo di calcio situato vicino l’abitazione di Sala proiettano l’ombra di una finestra sul muro bianco. Improvvisamente, l’arrivo della neve causa l’interruzione della partita e così anche della ripresa. Slittamento di contenuto che si ricompone in calcio d’angolo nei fogli sequenziali dove i nomi dei giocatori e lo schema del famoso goal sono macchiati dal fango del campo.
dal 15 maggio al 19 giugno 2008 Anri Sala - La Mano di Dio Galleria Alfonso Artiaco Piazza dei Martiri, 58 (zona Chiaia) – 80121 Napoli Orario: da lunedì a sabato ore 10-13.30 e 16-20; da giugno: da lunedì a venerdì ore 10-13.30 e 16-20 Ingresso libero Info: tel. + 39 0814976072; fax +39 08119360164; info@alfonsoartiaco.com; www.alfonsoartiaco.com
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martedì 3 giugno 2008
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Piccoli formati 13x17
una collettiva che chiama a raccolta tutti gli artisti che vogliono rappresentare i colori dell'anima. Una galleria che sarà allestita con un percorso unico lungo una viafatta dalle opere partecipanti e che ricopriranno le pareti senzasoluzione di continuità formando una sola opera che avvolgerà lagalleria e sarà uno spettacolo unico per chi la visiterà. I nomi degliartisti faranno da cornice all'opera e saranno menzionati sugliarticoli dei giornali e sul web, come coloro che hanno partecipatoall'opera unica fatta di moltissime opere individuali. Opere che costituiranno come per i pixel un tessuto per una immagine unica che solo dalla globalità dell'opera renderà possibile inquadrare le singole opere e questo sia come sprone ad un'arte senza protagonismi e con la capacità di rimandare la forza emozionale e del bello proprio dall'insieme di tanti linguaggi e tecniche diverse . Una operazione difficile e con accostamenti forse improbabili, anche a rappresentare un'arte contemporanea non sempre condivisa, compresa, accettata e che nel suo insieme può dare il senso di un fare comune pur nelle sostanziali differenze, verso una arte di nuovo millennio non solo virtuale ed esasperata dalla rincorso del nichilismo creativo.
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martedì 3 giugno 2008
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mercoledì 4 giugno h 21.00
MEGARIS
un film di Guglielmo D’Aniello
Megàris come l’isolotto sul quale è stato ritrovato il corpo della sirena Partenope.
Figura mitologica strappata alla leggenda e inserita con una licenza poetica violenta nella realtà del degrado napoletano.
Una violenza spaziale e temporale necessaria per dispiegare i significati in un breve racconto allegorico che esplora i luoghi, i corpi del malessere e le loro superfici.
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mercoledì 4 giugno 2008
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Caserta - dal 4 giugno al 4 luglio 2008 Sergio Gioielli - Rosso anima
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mercoledì 4 giugno 2008
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fino al 15.VI.2008 Canaletto e Bellotto Torino, Palazzo Bricherasio
Zio e nipote a confronto. Straordinari interpreti del vedutismo, per una mostra ricca di fascino. Dov'è possibile ammirare le opere dei due artisti. Lievi e dorate le atmosfere dell’uno, maestoso e monumentale l’altro...
pubblicato martedì 3 giugno 2008
“Molte ne dipinse di quelle [vedute] di Venezia così diligentemente e al naturale eseguite che un gran intendimento ricercasi in chi vuole distinguerle da quelle dello zio”. Così scriveva nel 1753 Pietro Guarienti: lo zio è Antonio Canal, il celebre Canaletto (Venezia, 1697-1768), il nipote così abile nel riprodurne lo stile è Bernardo Bellotto (Venezia, 1722 - Varsavia, 1780). Il rapporto stilistico fra Canaletto e Bellotto, per un certo periodo maestro e collaboratore di bottega, da sempre impegna la critica, che ricerca nelle loro opere differenze e affinità. Nella bottega dello zio Bellotto apprese il metodo e imparò l’uso della camera ottica, strumento indispensabile ai vedutisti, il cui utilizzo niente toglie alla loro poetica e abilità pittorica. La mostra si apre con il confronto fra le grandi vedute veneziane di Canaletto, oggetto di studio per il giovane Bellotto, e le opere dell’allievo. Gli studi recenti evidenziano che, con l’eccezione di poche opere ancora di incerta attribuzione, fin dall’inizio vi sono differenze tra lo stile dello zio e quello del nipote. Le ombre di Bellotto sono scure e marcate, in Canaletto invece l’ombra "non incide mai come macchia, ma come cesura di vibranti effetti di luce" (Pallucchini); il nipote predilige i contrasti luminosi, le atmosfere di Canaletto si stemperano in un pulviscolo dorato; i minuscoli personaggi di Canaletto sono una folla indistinta che anima piazze e calli, le figure allungate di Bellotto hanno una loro identità. Le loro strade si dividono a metà degli anni ‘40: nel 1746 Canaletto va in Inghilterra; Bellotto parte da Venezia nella primavera del 1747 e non vi farà più ritorno: fu pittore di corte a Dresda, poi si trasferì a Varsavia. Da questo momento, il suo stile evolve in modo autonomo, sempre più distante da quello dello zio: il linguaggio è quello appreso nella sua bottega, la poetica è totalmente diversa. Alla grazia lieve delle vedute canalettiane sostituisce immagini evocative, con ombre dense che accentuano l’effetto drammatico (si osservino i capricci romani in mostra). Altro elemento di distinzione è l’interesse per la natura: nel Vecchio ponte sul Po a Torino, Bellotto indugia sui profili azzurri delle montagne, sulla campagna che si apre ai margini della città. Canaletto a Londra è attratto dalla luce cristallina della campagna inglese (Warwick Castle, la facciata orientale dal cortile), le vedute che Bellotto dipinge a Dresda sono maestose e monumentali. Le architetture sono riprodotte con infinita precisione, il tratto è netto, l’attenzione si sposta sulle attività dell’uomo; non vi è più traccia della lieve atmosfera canalettiana, che sospendeva Venezia tra cielo e mare. Se il visitatore, arrivato al termine della mostra, vorrà ripercorrere i propri passi e tornare all’inizio, potrà notare che questa diversa poetica è già presente nelle opere in cui Venezia è il modello per entrambi. L’acqua di Canaletto sembra attraversata dalla luce, è liquida, le atmosfere più trasparenti; Bellotto è nitido, “disegnato”, la luce è tagliente. L’incantevole città che si riflette nell’acqua, avvolta in un pulviscolo sottile, che parlerà prima a Turner e poi a Monet, è la Venezia di Canaletto.
dal 13 marzo al 15 giugno 2008 Canaletto e Bellotto. L’arte della veduta a cura di Anna Bozena Kowalczyk Fondazione Palazzo Bricherasio Via Lagrange, 20 (centro storico) - 10123 Torino Orario: lunedì ore 14.30-19.30; da martedì a domenica ore 9.30-19.30; giovedì e sabato ore 9.30-22.30 (la biglietteria chiude 30’ prima) Ingresso: intero € 7,50; ridotto € 5,50/5 Catalogo Silvana Info: tel. +39 0115711811; fax +39 0115711850; info@palazzobricherasio.it; www.palazzobricherasio.it
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exibinterviste – la giovane arte Federico Del Vecchio
Napoli e gli States, le cene e le borse di studio, gli anni della formazione e il confronto con la scena internazionale. È tornato a casa ma non vede l’ora di ripartire. Quando l’artista è in continua evoluzione...
pubblicato martedì 3 giugno 2008
C’è stato un momento-chiave nella tua formazione? Un passaggio significativo è stata la partecipazione al workshop veneziano ArtExperience, organizzato nel 2004 dalla Domus Academy, con gli artisti Rirkrit Tiravanija, Pierre Huyghe, Philippe Parreno e Maurizio Nannucci, in un clima davvero molto amichevole.
Prima di allora cosa hai combinato? Liceo Artistico e Accademia di Belle Arti, con un intermezzo ad Architettura. Ma già durante l’infanzia passavo ore a disegnare. Per anni mi sono chiesto che fine avessero fatto i miei disegni di bambino, che mia madre datava e conservava con cura. Quando infine li ho ritrovati -erano stati affidati ad una mia zia, pseudo psicologa dell’infanzia-, con un certo stupore mi sono reso conto che già all’età di sei anni ero interessato all’apnea e alla pesca subacquea, tuttora mie grandi passioni.
Hai sempre lavorato a Napoli? Per un anno ho lavorato in Austria, facendo l’assistente all’artista Paul Renner. L’intero 2007 l’ho trascorso negli Stati Uniti, tra San Francisco, New York e Los Angeles, grazie ad una borsa di studio della Rotary Foundation.
Impressioni a caldo dagli States? La realtà americana è decisamente diversa da quella europea. Infatti, se da un lato c’è una grande libertà di espressione che si manifesta in tutti i campi, dalla moda al cibo, al vivere quotidiano, dall’altro è in vigore un sistema di regole così rigido che può apparire assurdo. Ad esempio, ricordo di essere stato multato perché attraversavo la strada mentre scattava il giallo, da tre poliziotti in bicicletta. Per recuperare i soldi ho dovuto trascorrere una mattinata in tribunale, con tanto di giudice e testimoni. La corte fu inflessibile: “Ci dispiace, ma Lei ha violato la legge americana e quindi è stato punito!”. Lavori in casa o hai già uno studio? Il luogo in cui lavoro (e vivo) è un appartamento in un palazzo del centro di Napoli, ampio e luminoso. Credo che non mi abituerò mai al rumore del traffico! Condivido lo spazio con alcuni studenti stranieri e con gli artisti che spesso passano a trovarmi. Una cosa che mi piace fare è organizzare cene ed invitare amici, artisti, curatori. In queste occasioni il vino fa la sua parte: lo testimoniano alcune foto comparse addirittura in “fotofinish”, su Exibart.onpaper...
Vai d’accordo con la tua città? Da qualche anno Napoli mi va stretta, non riesco a trarne stimoli significativi. Si tratta di una città ricca di energie, contraddizioni ed assurdità, ma in questo momento sento il bisogno di immergermi in realtà e situazioni sociali diverse. Mi piacerebbe seguire un Master of Fine Arts di due anni in Europa o all’estero, concentrarmi sul lavoro in un clima di ricerca e di continuo confronto con altri artisti. Le nostre Accademie sono scadenti; credo che il confronto con giovani artisti formatisi a Londra, Berlino o New York ponga gli italiani in una condizione di netto svantaggio.
Te la senti di descrivere brevemente il tuo lavoro? Il mio lavoro trae spunto dalla natura e dal rapporto che l’essere umano ha con essa; dal senso di smarrimento che caratterizza la condizione psicologica nell’epoca contemporanea; da come la tecnologia sia diventata parte integrante del territorio e dal fatto che la scienza abbia cambiato il nostro stile di vita. Non saprei definire ulteriormente, né vorrei che si potesse descrivere la mia ricerca secondo parametri chiari di lettura. Una persona particolarmente importante in questo momento? Umberto Di Marino. Sono molto contento del suo operato, sia in termini di promozione che come riscontro commerciale. È un uomo che fa il suo lavoro con competenza ed entusiasmo, col quale è possibile stabilire un fervido rapporto intellettuale, discutendo di contenuti oltre che di mercato. In più è stato il primo a credere in me. Un’altra persona cui devo moltissimo è Pasquale Coppola Puteolano, un mio professore e grandissimo amico, grazie al quale ho acquisito, negli anni, l’amore per i materiali e la sperimentazione.
Quali i tratti principali del tuo carattere? Ho un grandissimo entusiasmo ed una pessima cognizione del tempo. In generale sono una persona molto ansiosa.
In che rapporto sei con i curatori e con la stampa? Ottimo, specie con alcuni coetanei con i quali sto crescendo in una sorta di viaggio parallelo. Mi riferisco a Marianna Agliottone, Eugenio Viola, Gigiotto Del Vecchio, Luigi Giovinazzo e Francesca Boenzi. Mi dispiace soltanto, adesso che il mio lavoro sta subendo dei cambiamenti formali e concettuali, dover rilevare che la lettura critica del mio lavoro resta spesso legata a modalità e tematiche che ho abbandonato. Quale mostra ricordi con particolare affetto? Green line, da Umberto Di Marino, nel 2005. È stata la mia prima personale, la prima occasione in cui ho avuto modo di confrontarmi con un intero spazio espositivo: presentavo un progetto in cui un grosso wall-drawing, diversi disegni ed alcune installazioni dialogavano ed interagivano tra loro.
Su quali artisti scommetteresti, tra quelli attualmente sulla scena? Paolo Chiasera, Luca Francesconi, Pasquale Pennacchio e Marisa Argentato. Artisti che, a mio giudizio, fanno un lavoro colto e di respiro internazionale.
exibinterviste – la giovane arte è una rubrica a cura di pericle guaglianone
bio: Federico Del Vecchio è nato a Napoli nel 1977. Personali: Green Line, Umberto Di Marino Arte Contemporanea, Giugliano, Napoli (2005). Tra le collettive: IN-SITO, Paesaggio Residuo, a cura di A. Zanchetta, OTTO Gallery, Bologna (2007); Premio Mario Razzano, a cura dell’ Associaz. cult. Proposta, Museo del Sannio, Rocca dei Rettori, Benevento (2006); Napoli Presente, a cura di L. Hegyi, PAN Palazzo delle Arti di Napoli; Those misunderstood, a cura di A. Rispoli ed E. Viola, Seconda Università degli Studi di Napoli – Facoltà di Economia – Capua; Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo, a cura di G. Del Vecchio. Castel S.Elmo, Napoli; Overview, a cura di L. Giovinazzo, Villa Bruno, San Giorgio a Cremano, Napoli; BORN-OUT, Specifità e globalità dalle periferie del mondo, a cura di S. Barucco e U. Di Marino, Ex Chiesa delle Concezioniste, Giugliano, Napoli (2005). Workshop, borse di studio: Workshop con Jorge Peris presso la Fondazione Spinola per l’Arte, Torino (2008); vincitore di borsa di studio culturale per l’anno 2006/’07 rilasciata dalla Rotary Foundation (San Francisco, California); Artexperience. No museums, no artists. Just a lot of people, international workshop con Rirkrit Tiravanija, Telecom Future Centre, Venezia (2003).
*articolo pubblicato su Exibart.onpaper n. 50. Te l’eri perso? Abbonati!
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giovedì 12 giugno 2008 alle 12.15
PARTENOPEART
08119560231
AL VIA AL PRIMO CIAK PER LA NUOVA SIT COM Pronto Soccorso dicimm accussi
PRODUZIONE PARTENOPEART CON LA REGIA DI ANTONIO CANITANO.
Guest Star
Attori
·-Ernesto Mahieux premio David di Donatello
·-Mario Porfito la squadra
·-Bruno Cuomo vincitore operazione trionfo 2003
·-Angelo Belgiovine autore di mediaset,attore
·-Gennaro Piccirillo , attore doppiatore
·-Massimo Sorrentino , attore doppiatore
·-Giovanni De Cesare , attore
Un cast di 30 attori
SE SEI INTERESSATO ALLO STAGE DI
SEGRETEARIA DI PRODUZIONE - ISPETTORE DI PRODUZIONE -COSTUMISTA - ASSISTENTE COSTUMISTA-TRUCCATORI -PARRUCCHIERA ATTREZZISTA-ELETTRICISTA- FONICO
prenotati --AL TERMINE DELLO STAGE LA PARTENOPEART RILASCERA' UN' ATTESTATO DI FREQUENZA- CHIAMARE AL 08119560231/3467933518 DA LUNEDI A VENERDI
Termine per adesione 12 Giugno
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Napoli - gio 5 giugno 2008 La tradizione artistica italiana
Dibattito in occasione della presentazione dei libri di Cesare de Seta: Bella Italia. Patrimonio e Paesaggio tra mali e rimedi (Electa) e Perchè insegnare la storia dell'arte (Donzelli editore). Ne discutono con l'autore: Francesco Abbate, Pierluigi Leone De Castris, Leonardi Di Mauro, Elena Saponaro
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giovedì 5 giugno 2008
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Brienza (PZ) - dal 5 al 12 giugno 2008 Simone Lammardo - The Children II
Le opere di Lammardo per questa mostra sono tutte incentrate sul tema dell'innocenza, nei suoi aspetti più semplici ma anche malinconici e a volte graffianti
orario: Dal Martedì al Sabato 10 – 13 e 16 – 20, Domenica e Lunedì su appuntamento (possono variare, verificare sempre via telefono)
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Napoli - dal 5 al 29 giugno 2008 Filo Pezzullo - Trame
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Napoli - dal 5 al 23 giugno 2008 Stefano Piancastelli - Alterazioni
Venti fotografie tutte in rigoroso bianco e nero selezionate tra le creazioni degli ultimi dieci anni mostrando la continuità del suo percorso artistico. Un’allucinazione, forse un delirio quello evocato nelle fotografie, di sicuro il rifiuto di accettare la realtà così come essa si presenta.
orario: da lunedi a sabato ore 17,30 - 20 (possono variare, verificare sempre via telefono)
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Roma - dal 5 giugno al 15 ottobre 2008 Mario Schifano - Mater Matuta
Per la prima volta in mostra 28 opere di Mario Schifano (15 acrilici, 3 tecnica mista, 10 disegni su carta) commissionate nel 1994 dal mecenate Domenico Tulino. La mostra è curata da Pierluigi Amen.
orario: dal lunedì al venerdì dalle 11.00 alle 19.00 e il sabato dalle 11.00 alle 13.00 (possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: ingresso libero
vernissage: 5 giugno 2008. ore 19.00
catalogo: in galleria. a cura di Pierluigi Amen, Palombi & Partner, pp. 64, € 15
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via dei mille 60, napoli tel. +39.081.7958604-05 fax. +39.081.7958608 info@palazzoartinapoli.net www.palazzoartinapoli.net
PRESENTAZIONE
Presentazione catalogo Sistema Binario
PAN | sala pan 10 giugno 2008 18.00
Martedì 10 giugno alle ore 18 presso la sala Pan sarà presentato il catalogo realizzato per la mostra Sistema Binario. Sistema Binario ha chiamato a raccolta un gruppo di giovani artisti campani per confrontarsi con gli spazi della Stazione ferroviaria di Mergellina e dell'adiacente stazione della linea 6 della Metropolitana di Napoli. Un'esperienza espositiva circoscritta nel tempo, che ha trasformato un luogo solitamente legato al transito, al passaggio estemporaneo, in un crocevia di incontri e di scambi, in un fertile intreccio di esperienze e contaminazioni. Realizzato grazie al generoso contributo dell'Assessorato ai Trasporti della Regione Campania e delle Paparo Edizioni, il catalogo raccoglie gli interventi di Angelo Trimarco, Stefania Zuliani, un dialogo tra i curatori, un apparato di schede critiche a cura di Antonello Tolve e un saluto di Achille Bonito Oliva.
Interverranno:
Julia Draganovic Direttrice Artistica Pan Pompeo Paparo Editore Adriana Rispoli / Eugenio Viola curatori di Sistema Binario
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Gino
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venerdì 6 giugno 2008
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En Vedette / Spotlight: Pour voir plus d'oeuvres de l'artiste en vedette, visitez le site de la galerie Gora. To see more work by the Spotlight Artist, visit Gallery Gora's website.
Maman, 48" x 48", médiums mixtes sur bois/mixed media on wood Pour plus d'informations, contactez / For more information, please contact: art@gallerygora.com ***Ceci n'est PAS une invitation à un vernissage à la galerie.*** *** This is NOT an invitation to an opening at the gallery.***
Nous sommes situés au centre-ville de Montréal, au coeur du quartier culturel et des affaires, au 279 Sherbrooke Ouest, au coin de l’avenue du Parc et Bleury. La galerie se trouve au second étage. Métro : nous sommes situés à 2 minutes du métro Place des arts (sortie Bleury). Stationnement : nous sommes situés à 2 minutes du stationnement sur la rue Bleury. Le stationnement est à $5 après 17h et durant la fin de semaine. Stationnement : nous sommes situés à 2 minutes du stationnement municipal au coin de President Kennedy et Bleury.
We are located in downtown Montreal in the heart of the cultural and business district at 279 Sherbrooke West, at the corner of Park Avenue and Bleury. The gallery is on the 2nd floor Metro : Two minutes from the Place-des-Arts Metro (exit Bleury) Parking : Two minutes away from the parking lot on Bleury. $5 after 5pm and on weekends. Parking : Two minutes away from the parking lot on the corner of President Kennedy and Bleury.
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Napoli - dom 8 giugno 2008 Alessandro Bosetti - Gesualdo Translations
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Benevento - dal 6 giugno al 19 settembre 2008 Daniela Politelli
La giovane artista napoletana, con sottile ironia costruisce nei suoi ultimi lavori un particolare catalogo di oggetti e strumenti di uso quotidiano riproducendo carrelli, cestelli e forme da supermercato, indagando nel mondo della strumentalità economica che ha finito per dominare il dibattito artistico
orario: tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e dalle 17,00 alle 20,00, ed il sabato dalle ore 9,00 alle 13,00. (possono variare, verificare sempre via telefono)
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Capri (NA) - dal 7 al 15 giugno 2008 Carmine Fiore - Spiagge (Dubbi al confino)
Orizzonti mitici, personaggi insoliti ed una natura travolgente costringono l'artista ad una condizione d'animo come sospesa tra l'essere ed il nulla. Nelle sue opere appare la soverchiante potenza della natura e con sé il tentativo di rivolgerla verso se stesso adeguandola ad una prospettiva artistica che illumina anche il suo stato d'animo
orario: dalle 19 alle 22 (possono variare, verificare sempre via telefono)
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Gli artisti presentano una serie di lavori recenti il cui comune denominatore è rappresentato dal disegno. L’idea di partenza è quella di offrire una ricognizione tra gli esiti di prassi creative, sviluppate in differenti ambiti della sperimentazione, per mostrare uno spaccato sulle innumerevoli metodologie progettuali ed espressive che caratterizzano inconfondibilmente la ricerca artistica contemporanea
orario: dal lunedì al sabato, 10.30-13.30 e 16.30-19.30 (possono variare, verificare sempre via telefono)
vernissage: 6 giugno 2008. ore 18.30
catalogo: con un testo critico di Loredana Rea e una poesia di Marco De Gemmis
note: in collaborazione con le gallerie: "Annarumma 404" Napoli-Milano, "Franco Riccardo Arti Visive" Napoli, "Studio 34 Gallery" Salerno,"Studio Trisorio" Napoli-Roma
genere: arte contemporanea, collettiva
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fino al 18.VI.2008 Alicia Frankovich Napoli, annarumma404
Un corpo performante “romanticizzato” dal navigatore satellitare. Un resoconto video-fotografico che capovolge le leggi di gravità. Documentazione di un corpo pendolare, che oscilla dalla periferia al suolo...
pubblicato venerdì 6 giugno 2008
Alicia Frankovich (Tauranga, 1980) è un corpo teso che anagramma le leggi di gravità del corpo umano. Acrobazie semiotiche e azioni fisiche, documentate con registrazioni video e stampe fotografiche. Cimeli e tasselli concettuali catturati per le strade di Melbourne, Dublino e lo stesso spazio espositivo con Pike (2008), la migliore delle opere in mostra, che accosta scatti: da un lato, la mezza figura che cattura le gambe femminili che eseguono un “pike”, il carpiato con le ginocchia tese; dall’altro, la fotografia di uno spartitraffico arancione. Lo stridìo tra carne e asfalto come gesso su lavagna e l’impossibile ascensione del corpo zavorrato alla colata di cemento. L’artista neozelandese ha forse sfiorato con la sua chioma la pavimentazione in via Santa Brigida quando, legata a testa in giù, si è fatta calare dal quarto piano della galleria, in assetto da bungee jumping. La documentazione video della performance eseguita in situ prima della vernice è stata presentata insieme ad altri due filmati. Fly/Lose (2008) è un esercizio di moviola che mostra il corpo imbracato dell’artista dondolante, che cerca il contatto verso terra. L’uomo nudo non può volare e la traiettoria del corpo segue sempre la direzione “top-down” come nelle cadute acrobatiche del cinese Li Wei. La fotografia di The Opposite of Backwards, che testimonia dell’azione di Frankovich, è stata attaccata capovolta alla parete. La spinta motoria ivi scomposta è respinta invece, dal campo visivo nella registrazione di Luna (2007), in cui un impassibile punto di ripresa warholiano si accontenta di inquadrare il tetto di un edificio milanese. Nella documentazione fotografica di GPS (2007-2008), il corpo pendolare dell’artista, regolare come un dispositivo oscillante, procede dalla periferia in direzione del suolo. Frankovich si perde in una passeggiata urbana a Melbourne da 18 minuti e mezzo, che delinea a mezzo grafico la sua traiettoria pedonale sull’interfaccia del sistema GPS. E il documento alle pareti è un grafico picabiano che serve da richiamo alla componente land art nella sua produzione. Il romanticismo esplorativo di un Richard Long aggiornato e mappato con un navigatore satellitare. È evidente che il corpo performante dell’artista voglia lasciare traccia di sé. Lodevole è lo sforzo complessivo di cercare nuovi incroci fra traiettorie segniche e percorsi muscolari, prescindendo dalla natura del supporto sul quale vengono documentati.
dal 9 maggio al 18 giugno 2008 Alicia Frankovich - Energies Galleria Annarumma404 Via Santa Brigida, 76 (zona Maschio Angioino) - 80132 Napoli Orari: da martedì a venerdì ore 16-19.30 Ingresso libero Info: tel./fax +39 0815529169; info@annarumma404.com; www.annarumma404.com
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DA UN’ IDEA DELLA CRA effetto collaterale
da giugno tutti i sabato notte del Napoli teatro festival dalle h 23.00 al Lanificio25
…per chi ha ancora voglia di continuare, di scambiare idee e divertirsi, serate teatrali per indole ma non per forma!
Video, musica, atmosfere e cibo a tema
Sabato 7 giugno dalle h 23.00
Notte d’Oriente
a cura di Anita Mosca e Omar Suleiman
Alquantara
Sabato 7 giugno dalle h 23.00
Notte d’Oriente
a cura di Anita Mosca e Omar Suleiman
Alquantara
Il lanificio25 si trasforma per una notte in un cortile di Damasco la cui atmosfera rende possibile l’incontro e il dialogo fra le persone
Video installazioni
a cura di AV ascolti visivi
Dj set Fulvia Irace
LANIFICIO25-p.zza E. De Nicola, 46-80139 Napoli. tel:0816582915-website:www.cra.na.it
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Roma - dal 9 giugno al 9 luglio 2008 Botto&Bruno - Scuola elementare Martin Luter King
L'opera riunisce nello spazio del container un video inedito e un’installazione, che ricrea l’ingresso di una scuola elementare parigina. Dando forma a uno spazio grigio e claustrofobico in cui risaltano i corpi dei bambini che giocano, Botto&Bruno evitano indagini psicologiche portando lo spettatore a una riflessione emotiva sugli spazi e sulle realtà sociali di paesaggi suburbani.
orario: tutti i mercoledì e venerdì dalle ore 16:30 alle 18:30 (possono variare, verificare sempre via telefono)
note: Durante la mostra è prevista un’attività laboratoriale indirizzata ai bambini in età compresa tra i 4 e 10 anni che si svolgerà tutti i mercoledì dalle ore 16:30 al container nel parco di via Magnaghi.
genere: arte contemporanea, performance - happening, personale
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lunedì 9 giugno 2008
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Enter our juried competition for digital art, digital photography, video and new media. All styles of artwork and photography where digital processes of any kind were integral to their creation are acceptable. We accept digital art stills of any kind, digital photogaphy, short experimental time based video, video loops, mobile media, interactive media, internet art (net.art) and new media works of any kind.
The competition is international, open to all geographic locations.
Video, interactive and new media are accepted by DVD/CD. Internet art (net.art) entries are viewed at their original URL. Still image entries are acceped by jpeg upload. Still image winners are printed by the gallery (up to 24"x36") for exhibition to eliminate the need for shipping, especially for international artists.
The selected winners will be exhibited as the central focus of the "DigitalArt.LA" expo (see below) in a large group exhibit at the LACDA gallery. The show will be widely promoted and will include a reception for the artists. Juror Howard Fox, Curator of Contemporary Art, LACMA, will attend the opening reception. The DigitalArt.LA expo runs August 14-16 (concurrent with and promoted by SIGGRAPH, the Downtown Art Walk and Downtown Film Festival - Los Angeles), the winners exhibit will remain in the gallery August 14-September 6.
DigitalArt.LA (http://DigitalArt.LA) is a multi-site international digital art expo in the Gallery Row area of Downtown Los Angeles organized by Rex Bruce and L.A. Center for Digital Art. The event includes exhibits by area galleries, theatres, and venues near LACDA. Many venues will host screenings and exhibits for major out of area institutions including Centre Pompidou Forum des Images, UCR | California Museum of Photography, Lanzia Center for Contemporary Art (Danzig, Poland), and the Austin Museum of Digital Art. The central exhibit will be the international winners show of juried submissions hosted by LACDA.
This is an extremely rare opportunity to exhibit alongside top institutions and have your work viewed by a major curator!
Exhibitors and Participants at DigitalArt.LA 2008 include:
• Los Angeles Center for Digital Art – Winners Show – • Centre Georges Pompidou | Forum des Images • UCR | California Museum of Photography • Laznia Center for Contemporary Art, Danzig / Poland • Howard Fox, Curator of Contemporary Art, LACMA • Downtown Film Festival - Los Angeles • SIGGRAPH • Austin Museum of Digital Art • Niche.LA Video Art • Found Gallery L.A. • Phantom Galleries L.A. • Bert Green Fine Art • Spring Arts Collective • Pharmaka Gallery • Rowan Gallery • Regent Theatre • Creative Commons • Artillery Magazine • Coagula Art Journal • It's Liquid
All entries are given special consideration for exhibiting at LACDA and outside exhibitions where we are featured. Artists participating in our competitions form the pool of artists from which we select the vast majority of those featured at LACDA and are often considered by our associated network of museums, galleries and curators. Proceeds from the competition support these gallery programs and the DigitalArt.LA expo. Juror Rex Bruce has curated and participated in over 50 exhibits since the founding of LACDA in 2004 and is internationally recognized as a leader and expert in the field.
Timeline and Registration Instructions:
Deadline for entries: June 30, 2008 Winners announced: July 14, 2008 Exhibit Dates: August 14-September 6, 2008
Reception for the artists: Thursday August 14, 2008, 7-9pm in conjunction with Downtown Art Walk and DigitalArt.LA
Registration fee is $30US.
Multiple entries in multiple categories are permitted, additional $30 entry fee for each three images, or single video or single interactive/new media/net.art entry. Online registration only. No exceptions.
Enter here through Acteva secure online registrations:
Winners for this catagory will be asked to express mail high resolution files for printing. Still image winners are printed by the gallery (up to 24x36 on artists choice of media) for exhibition to eliminate the need for shipping, especially for international artists. Unsold prints will be returned to the artists by LACDA, artists are responsible for return shipping costs.
Internet Artists will be asked for URL for their artwork on the Acteva registration page. For this catagory winner's names and titles of work linked to the respective sites will be featured on DigitalArt.LA and LACDA website for the duration of the exhibit and archived on the LACDA site.
Video and interactive entries on DVD/CD are mailed directly to LACDA with a copy of Acteva registration receipt, contact information and brief description of work:
Los Angeles Center For Digital Art 107 West Fifth Street Los Angeles, CA 90013
No materials can be returned.
For questions email us at lacda@lacda.com. No phone calls please!
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martedì 10 giugno 2008
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Succede a Trip...
Martedì 10 giugno h.17.30Il sole sopra i rifiuti
Prima della chiusura della mostra a cura di THINK THANKS
visita guidata con la progettista della mostra, Matilde Carabellese.
Segue una Tavola Rotonda sulla sostenibilità ambientale.
Matilde Carabellese (Progettista della mostra); Alberto Corbino (geografo); Lucio Iaccarino (politologo); Giovanni Laino (urbanista); Mita Marra (economista); Annamaria Valentino (storica).
Introduce: Amelia Porzio.
Mercoledì 11 giugno h.20.30Cena da Oscar...
La nostra cenetta sarà accompagnata dalla proiezione dei migliori film premiati agli oscar. Questa sera Bowling a Columbine
Giovedì 12 giugno h.21.00Viaggio in Italia tra vini e formaggi
In collaborazione con Vinosphaera
Racconti e assaggi di un tripappetito, formaggi e salumi abbinati a 3 vini diversi, dessert e vino dolce
Il costo a persona è di euro 25
Posti limitati. Prenotazione obbligatoria
E vi ricordiamo che potete venire dal martedì al venerdì dalla mattina fino a tarda sera, per pranzare, per cenare, per stare bene e divertirvi
chiuso sabato, domenica e lunedì
Trip Via Martucci 64 tel. 08119568994 trip@cra.na.it www.cra.na.it
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martedì 10 giugno 2008
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CAMORRA
the art exhibition
pittura | scultura | fotografia | video | installazioni | performances
20 giugno/20 luglio 2008
inaugurazione venerdì 20 giugno ore 19.00
a cura di Antonio Manfredi
Afterall, Monica Biancardi, Raffaele Boemio, Piero Chiariello, Cyop & Kaf, Fiorenzo D'avino, Bruno De Stefano, Sebastiano Deva, Giuseppe Di Guida, Mario Fabbroni, Luciano Ferrara, Barbara La Ragione, Giacomo Montanaro, Walter Picardi, Carmine Rezzuti, Sergio Riccio, Federica Rispoli
COMUNICATO STAMPA
Non sono sufficienti i roghi appiccati per il pizzo non pagato, non ci basta la spazzatura, non vogliamo solo le foto dei morti ammazzati in agguati punitivi …noi, popolo dell'arte, vogliamo di più. Vogliamo svegliare le coscienze con immagini irreali e con la registrazione di atti e comportamenti così usuali nel nostro territorio da assumere valenza universale. La sopraffazione dei deboli, le relazioni socio-politiche, che denotano un'imposizione da entità criminosa, il controllo sulla vita, sui movimenti e sulla libertà dell'individuo da parte di una creatura dalle cui fauci sembra impossibile sfuggire: questo e molto altro è la CAMORRA. Chi meglio di 17 artisti napoletani può esprimersi su tale tematica? E chi meglio di un museo di frontiera, come il CAM, poteva concertare una mostra sulle accezioni sociali della malavitosa piovra che attanaglia gli uomini? La paura che l'impotenza prenda il sopravvento ha dato l'imput per la mostra CAMORRA, per un'arte concretamente fattiva che nasce dal male. Le opere in mostra saranno le visioni oniriche o ironiche di chi vive sulla propria pelle le restrizioni e le conseguenze di uno status mentale che si insinua nei comportamenti sociali. Come non pensare al mare di spazzatura in cui naviga Napoli da mesi guardando la salvifica Madonna che si staglia sui cumuli colorati e maleodoranti nell'opera provocatoria Nostra signora della monnezza? O come non sorridere dinanzi alla statua di Padre Pio che in cima ad una montagna di copertoni sembra difenderne l'incolumità dal vandalismo incendiario? Ecco che prospettive artistiche dialogano e si confrontano in una mostra che vuole essere una testimonianza del vissuto, del degrado che ci circonda, degli edifici, prigioni dell'anima, dove si consumano tragedie e dove si sussurrano al buio segreti di una persecuzione perpetuatasi nella storia umana. Un muro opprime e occlude la vitalità della montagna che oleograficamente funge da sfondo alle mancanze di sviluppo e di crescita di bambini mai fanciulli, costretti a vivere con modelli deviati o in ambienti malsani. Eppure il Feroce felino, che divora tutto, conserva un rispetto per la casta attraverso una specie di religione arcaica simboleggiata, in un'opera in mostra, da un essere ibrido e dai segni arcani dei rapporti di forza e di imposizione. Figure che si contorcono, come immagini riflesse negli specchi delle coscienze, appaiono come visioni oniriche. Un latrocinio istituzionalizzato, come quello della Cassa del Mezzogiorno, diviene una moderna cassa da morto in una lugubre opera esposta in occasione della mostra. Il Candore dell'innocenza di un prigioniero si ribalta nella figura del carnefice, mentre chi conosce la realtà la teme e copre gli occhi con le stesse mani che invece di agire rimangono inermi. In occasione dell'evento dell'inaugurazione avranno luogo azioni artistiche mentre sugli schermi del Cam scorreranno le parole di giornalisti impegnati sul tema divenuti per l'occasione scrittori creativi.
CAM_Casoria Contemporary Art Museum Via Duca D'Aosta 63/A 80026 Casoria/Napoli/Italia Tel/Fax: +39 0817576167 martedì-giovedì-sabato 17.30/20.30 domenica 10.30/13.00 lunedì-mercoledì-venerdì 10.00/13.00 solo gruppi per appuntamento www.casoriacontemporaryartmuseum.cominfo@casoriacontemporaryartmuseum.com Uffico stampa e Pubbliche relazioni CAM_Graziella Melania Geraci +39 3349399870 cam.pr@hotmail.it
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martedì 10 giugno 2008
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presentazione del libro: mercoledì 11 giugno | fondazione merz | torino
Probabilmente non c'è una personalità del mondo della cultura che sia stata intervistata frequentemente quanto Andy Warhol, la cui immagine è perennemente associata ai media. Questo libro presenta Warhol in tutte le sue dimensioni nell'arco dei venticinque anni in cui è stato sotto i riflettori, focalizzando l'attenzione su ogni campo della sua vasta opera e della sua esistenza vorace. Andy Warhol parla in queste interviste di volta in volta nel suo ruolo di pittore, cineasta, editore, promotore, interprete, autore di stampe, fotografo e videasta; ma esprime anche le sue opinioni su altri artisti, rivela i suoi sentimenti per New York o spiega come percepisce il suo essere cattolico, fino a coinvolgere l'interlocutore nell'esperienza più che quotidiana dello shopping.
"Questa raccolta di interviste, quasi tutte inedite in italiano, offre una clamorosa smentita dei luoghi comuni che hanno messo in ombra il genio dell'artista e la forza singolare della sua opera. Provocante, manipolatore, al tempo stesso indifferente e appassionato, sconclusionato e lucido, il dandy Warhol vi si rivela di un'intelligenza sconcertante. Che parli di pittura, cinema, moda, sesso, superstar, o della mediocrità della vita americana, non perde mai di vista le esigenze della propria arte. Capace di mostrare tutto, e di celare tutto, tanto nelle immagini quanto nei discorsi più superficiali, è stato lo specchio impietoso di un'epoca frivola e seria, assillata dalla bellezza e dalla morte: l'esattezza ogni giorno più vera della sua diagnosi dimostra che Warhol, l'ultimo artista mito del Ventesimo secolo, è esattamente quel filosofo di cui aveva con ironia assunto la posa." (Alain Cueff)
Sarò il tuo specchio. Interviste ad Andy Warhol a cura di Alain Cueff traduzione di Anna Bertolino e Anna Maria Farinato scritti d'artista.3 hopefulmonster editore 344 pagine, ? 35,00
il grande artista 'allo specchio' dei suoi interlocutori - David Bourdon, John Giorno, William S. Burroughs. - in 36 interviste registrate tra il 1962 e il 1987, ora per la prima volta tradotte integralmente in italiano
IN OFFERTA PER I LETTORI DI EXIBART AL 10% DI SCONTO
presentazione del libro: mercoledì 11 giugno 2008, ore 18,30 Fondazione Merz, via Limone 24, Torino
con gli interventi del curatore Alain Cueff e del critico Francesco Bernardelli e con la proiezione dei cortometraggi Jonas Mekas, Award Presentation to Andy Warhol, 1963 Willard Maas, Andy Warhol's Silver Flotations, 1966 Jonas Mekas, Anthropological Sketches: Friendships and Intersections - Scenes from the Life of Andy Warhol, 1963-90 Marie Menken, Andy Warhol, 1965 Ronald Nameth, Andy Warhol's Exploding Plastic Inevitabile, 1967
per informazioni e ordini: hopefulmonster editore via Santa Chiara 30/F, 10122 Torino tel. +39.011.4367197/4358519 fax +39.011.4369025 www.hopefulmonster.net info@hopefulmonster.net
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fino al 26.VI.2008 Alberto Tadiello Napoli, T293
Artista-ingegnere dall’animo romantico. Con un occhio rivolto alla tecnologia e l’altro alla natura. Dopo una formazione tutta padana, Tadiello fa un balzo al Sud. Per diffondere le sue sperimentazioni...
pubblicato lunedì 9 giugno 2008
Il curriculum è di quelli rassicuranti. Di quelli promettenti. Residenze a Viafarini e alla Ratti. Collettive in fondazioni del calibro della Bevilacqua la Masa e della Sandretto Re Rebaudengo. Qualche importante riconoscimento già preso e portato a casa. Il tutto alla tenera età di venticinque anni. Insomma, ha proprio le carte in regola Alberto Tadiello (Montecchio Maggiore, Vicenza, 1983). Tanto da indurre una delle giovani gallerie più lanciate a livello internazionale a scommettere su di lui. Viso da ragazzetto, sguardo schivo, accento smaccatamente veneto. Il giovane padano illustra i suoi marchingegni. Sì, perché il suo è un lavoro che necessita di spiegazioni, almeno nel funzionamento. Glissa invece sui significati. “Quelli li lascio a voi”, dice, telegrafico. Dunque, parola alle opere. Due audio-installazioni, pensate per il piccolo spazio fronte strada, che già nel titolo annunciano forma e concetto a cui s’ispira la loro logica costitutiva: EPROM, acronimo di Erasable Programmable Read Only Memory. Una memoria di sola lettura cancellabile e riprogrammabile un numero imprecisato ma finito di volte. Parafrasando, una sorta di contenitore dalla capienza limitata. Nella sua trasposizione artistica diventa un assemblage a parete di cavi elettrici collegati ad alimentatori di motorini che azionano quaranta carillon. La rotazione accelerata dei cilindretti genera un suono, tutt’altro che melodioso, orchestrato da un temporizzatore. Un frastuono destinato via via ad attenuarsi per poi svanire a causa dell’usura dei rocchetti. L’iter creativo avviene per sottrazione, addizione e autodistruzione. L’artista preleva, assembra e infine lascia che l’opera viva incontrollata. L’abbandona a un destino incerto in itinere, ma dall’esito prevedibile, determinato in questo caso da elementi intrinseci; da variabili estrinseche in progetti precedenti, come nei meccanismi di sonorizzazione delle maree, dei sismi e dei flussi linfatici. Volendo astrarre dal mero tecnicismo, si potrebbe ipotizzare l’intento di una fisicizzazione acustica condotta attraverso un procedimento installativo non scevro di gradevolezza estetica. Lo stagliarsi dei fili neri sul bianco dell’intonaco produce infatti un piacevole effetto grafico incline alla poesia, dato che la trascrizione tridimensionale dei circuiti elettronici ricorda inequivocabilmente forme vegetali. Una propensione alla natura, inconcepibile se ci si sofferma sulla soglia della palese artificialità. Tuttavia, un’analisi più approfondita sviscera orientamenti affini ai processi vitali che strutturano qualsiasi tipo di ecosistema, come la ciclicità, la riproducibilità, la variazione e la rigenerazione della materia. “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” è il postulato che potrebbe adattarsi a una ricerca in cui l’intervento poietico funge da provocatore fenomenico. Semplici congetture? Pure supposizioni semantiche? Sarà. Ma, questa volta, è stato l’artista a dare il placet.
dall’otto maggio al 26 giugno 2008 Alberto Tadiello - Erasable Programmable Read Only Memory Galleria T293 Piazza Amendola, 4 (zona Chiaia) - 80121 Napoli Orario: da martedì a sabato ore 15.30-19.30 Ingresso libero Info: tel. +39 081295882; fax +39 0812142210; info@t293.it; www.t293.it
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Presentazione del catalogo realizzato per la mostra Sistema Binario.
vernissage: 10 giugno 2008. ore 18
genere: presentazione
Martedì 10 giugno alle ore 18 presso la sala Pan sarà presentato il catalogo realizzato per la mostra Sistema Binario. Sistema Binario ha chiamato a raccolta un gruppo di giovani artisti campani per confrontarsi con gli spazi della Stazione ferroviaria di Mergellina e dell'adiacente stazione della linea 6 della Metropolitana di Napoli. Un'esperienza espositiva circoscritta nel tempo, che ha trasformato un luogo solitamente legato al transito, al passaggio estemporaneo, in un crocevia di incontri e di scambi, in un fertile intreccio di esperienze e contaminazioni. Realizzato grazie al generoso contributo dell'Assessorato ai Trasporti della Regione Campania e delle Paparo Edizioni, il catalogo raccoglie gli interventi di Angelo Trimarco, Stefania Zuliani, un dialogo tra i curatori, un apparato di schede critiche a cura di Antonello Tolve e un saluto di Achille Bonito Oliva.
Interverranno: Julia Draganovic Direttrice Artistica Pan Pompeo Paparo Editore Adriana Rispoli / Eugenio Viola curatori di Sistema Binario
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PRESENTAZIONE
Presentazione del catalogo Migrazioni di Michele Iodice a cura di Amici di Capri
PAN | Piano Secondo | Project Room 12 giugno 2008 18.00
Sull'isola di Capri, in un luogo sopeso tra cielo e terra, vivono i poetici nidi di Miche Iodice. Metafore evocative per eccellenza del rifugio e del ritorno, le installazioni del progetto artistico "Migrazioni" suscitano richiami e immagini differenti tesi ad indagare nei sogni e negli interrogativi di tutti noi. Perché "il mondo è un nido e un immenso potere protegge gli esseri del mondo nel nido". Il catalogo "Migrazioni" sarà presentato da:
Bruno Corà Graziella Lonardi Buontempo Giuseppe Merlino Katriona Munthe
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Paladino, Fuksas, Biasiucci, Servillo. E il Madre mette Napolincroce...
pubblicato martedì 10 giugno 2008
Napoli, come luogo dell'immaginario collettivo, presentata attraverso la rivisitazione di uno dei segni più cari alla storia dell'arte, più rappresentativi della tradizione religiosa e più radicati nel sentimento popolare della città: la croce. Accade nella Chiesa di Donnaregina Vecchia, al Museo Madre, e i protagonisti sono Antonio Biasiucci, Doriana e Massimiliano Fuksas, Mimmo Paladino e Toni Servillo, che propongono alcune installazioni realizzate ad hoc. Per Napolincroce - questo il titolo - Mimmo Paladino propone una via crucis composta da elementi eterogenei, figurativi e materici, che partendo dal pavimento si arrampicano sulla navata fino a condurre all'abside della chiesa. Qui si erge, come una gigantesca icona oldenburghiana, l'installazione di Massimiliano e Doriana Fuksas, composta da tronchi di castagno tenuti insieme da chiodi e puntelli. Sul lato, nella piccola cappella Loffredo, 28 fotografie di ex voto stampate su lastra di metallo da Antonio Biasiucci, mentre la voce di Toni Servillo è il segno teatrale che si aggiunge alle immagini artistiche per raccontare una città antica, la cui morte eterna è lo specchio di una vitalità e una modernità assolute.
Inaugurazione: giovedì 12 maggio 2008 - ore 19.00 Dal 12 giugno al 29 settembre 2008 Via Settembrini, 79 - Napoli Info: 08119313016 Web: www.museomadre.it
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Roma - dall'undici giugno al 28 settembre 2008 Mario Schifano
130 lavori tra dipinti e foto saranno presentati alla Gnam in una mostra che rende omaggio a Mario Schifano a 10 anni dalla scomparsa
orario: martedì - domenica dalle 8.30 alle 19.30. Chiusura il lunedì. La biglietteria chiude alle 18.45 (possono variare, verificare sempre via telefono)
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Anpi/Artedonna
Nella sala Gemito,porticato Museo Nazionale n.9,lunedi 16 giugno alle ore 16.00, si svolge l'evento che porta sotto i riflettori dell'attenzione la creatività femminile dalla architettura alla poesia.L'Anpi vuole ricordare,ancora una volta,attraverso la danza il canto e la musica,la partecipazione di milioni di partigiane europee alla lotta contro il fascismo.Alcune artiste sono Yvonne Carbonaro,Alma Carrano,Marilena Mercogliano,Alba Mancini,Gabj Velasco,Barbara Karwowska,Eddy Sham,Rossella Amoretti,Luisa Caccavale,Floriana Pinto,"Non solo danza"di Rossana Esposito,il gruppo"Scott and insciallah",Dora Marrone e Marianna Mercogliano. L'organizzazione è di Italo Pignatelli.
Napoli 4.06.2008
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Modern Urban Expressionism
The Art of Marcus Antonius Jansen
Dates: October 23, - November 11. 2008
Location: STOLENSPACE GALLERY
Dray Walk, The Old Truman Brewery, 91 Brick Lane, London E1 6QL - United Kingdom
Jansen’s "Modern" Urban-Expressionism is an artistic style that connects our modern times to classical modes of representation with the graffiti art movement that emerged in the 1970's. His style of art is a response to the rising political and social changes in the world, and it rejects the traditional and conservative trends that remain out of touch with our current times and in opposition to cultural freedoms and expression.
See book reference: Modern Urban-Expressionism, The Art of Marcus Antonius Jansen.
London, UK - Stolen Space Gallery announces its upcoming October exhibition, Modern Urban Expressionism, The Art of Marcus Antonius Jansen. The exhibition will remain on view from October 23, - November 11. 2008. Opening reception is Thursday 23rd , 6.30 pm - 9.30 pm.
The event is free and the public.
Native New Yorker and Gulf War I Veteran, Marcus Antonius Jansen studied design & commercial painting in Germany between 1985 - 1989. Besides listed in three Who's Who publications, his work was exhibited in 12th International Print & Drawing Biennial at the National Taiwan Museum of Fine Art 2007, Jury included David Kiehl from the Whitney Museum of American Art and under/current.over/virew 8 annual at The Tampa Museum of Art Florida, 2005, Juror Jeffrey Grove from High Museum Atlanta. He has had solo exhibitions at Charles H. Wright Museum, Michigan and has work in the Moscow Museum of Modern Art MMOMA and Smithsonian Institution Washington DC. He is represented worldwide by MW Gallery from three locations, New York- Aspen and Miami.
Influenced early in life by the emerging graffiti art movement in his neighborhood of Bronx, New York and later by the old German expressionist work from the early 20th century as well as European culture where he also lived, painter Marcus Antonius Jansen's work has received well-deserved international acclaim. The decayed structures and human forms are exemplified in the emotional strife of his urbanscapes of the poor.
Over the last decade, Jansen has managed to transform his life from a soldier at War to becoming what one art historian calls " The innovator of Modern Expressionism", this according to excerpts from Jansens book by art historian Professor Jerome A. Donson who discoverd Jansens work in 2003. Donson directed international shows at the Museum of Modern Art (MOMA) arranging traveling exhibitions for some of Americas greatest action painters such as Jackson Pollock, Willem de Kooning, Oskar Kokoshka, Franz Kline and Robert Rauschenberg.
Jansen's distortion and exaggeration through use of intense colour, agitated brushstrokes, and disjointed space is jarring, violent and dynamic. Either a reemergence of certain medieval art forms or of Cézanne, Gauguin, Van Gogh and the fauvism movement, Jansen's work is a new angle on an ancient art and is reminiscent of the movement between 1901 and 1906 where several comprehensive exhibitions were held in Paris.
"Many painters remove their 'imperfections' in their work, I use them to teach us what we do not know or see. It is through those imperfections that we learn," Jansen said. "Expressionism is the art of the emotive, the art of tension provoked by consciousness of the forces which surround mankind. The inevitability of War, the rise of industrialization, the power of capitalism - poverty, all these things weighed on people's minds at the beginning of the century when Expressionism originated."
Indeed Jansen's works absolutely use color as an emotional force. Jansen's painterly Fauvian freedom and expressive use of color gives vivid proof of his intelligent study of and influence from Van Gogh's art.
Jansen seems to directly apply the paint in aggressive strokes creating an explosion of modern expressionistic angst. Revealing a primitive reality in his Fauve influence, Jansen seems to share a vibrant power of an unselfconscious application of color - a blend of the patterning and shape of elements.
The entire frame adds up to a sense of a past movement that is reemerging with artists the likes of Henry Eric Hernández yet holds fast to a uniqueness all Jansen's own.
EUROPE: STOLENSPACE GALLERY, is located at Dray Walk, The Old Truman Brewery, 91 Brick Lane, London E1 6QL United Kingdom , Tel: +44 (0) 207 247 2684 info@stolenspace.com
Gallery Hours are:
OPENING TIMES Tuesday - Sunday 11:00am - 7:00pm.
Admission is free. For more information, contact Beth at Tel: +44 (0) 207 247 2684 info@stolenspace.com
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dal 13 al 16 novembre 2008 | superstudiopiù | milano
L'inaccessibile e' fuori moda! Nel mondo senza limiti in cui viviamo oggigiorno, molti si scoraggiano all'idea di collezionare opere d'arte, intimiditi dal pensiero di varcare la soglia di una galleria d'arte.
La fiera d'Arte Contemporanea nel cuore di Milano, accessibile a tutti (dai neofiti ai collezionisti più esigenti) e un' idea che sfida i preconcetti sull'arte, offrendo l' opportunità al pubblico di informarsi sulle varie tendenze artistiche e di incontrare i galleristi e gli artisti in un' atmosfera informale e interattiva. Offrendo prezzi inferiori a 7000 EURO , AAM si afferma come una delle manifestazioni più ambite per modernità d'impostazione.
Acquistata per il piacere personale o per un semplice investimento, un' opera d' arte recepita dall' emozione di uno sguardo, suscita ammirazione, sollecitando un dialogo con il suo interlocutore.
AAM muta l' approccio tradizionale, crea una mediazione tra artista, gallerista e pubblico offrendo agli appassionati d'arte, novizi o esperti, la possibilità di penetrare una dimensione artistica senza barriere concettuali.
Nella progettazione grande attenzione e' stata riservata alla creazione della struttura centrata sui servizi, all'insegna della flessibilità' operativa degli spazi ambientali e alla valorizzazione delle diverse esigenze di tutti i partecipanti. E' un occasione da non mancare, mutate l'approccio, penetrate una dimensione artistica senza barriere concettuali!
aam dal 13 al 16 novembre 2008 Giovedì 13 Novembre 12.00 - 21.00 (Vernissage: 18.30 - 20.30) Venerdì 14 Novembre 12.00 - 22.00 (Ricevimento Serata Beneficenza: 18.30 - 20.30) Sabato 15 Novembre 12.00 - 23.00 Domenica 16 Novembre 12.00 - 21.00 (Art Brunch) Ingresso: Il biglietto acquistato all'ingresso: 8 Ingresso gratuito fino a 16 anni.
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note: Esposizione da venerdi 6 a mercoledi 11 giugno orario continuato 10.00-20.00 (festivi inclusi)
genere: altro, asta
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In questa mostra-evento compariranno sei artisti, tutti e sei lavorano con la fotografia, col negativo e col positivo, con la luce fermata sui loro pixel con l’anima intrappolata sulla carta stampata, come nelle più ancestrali convinzioni. Il percorso è ricchissimo e molto ampio
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Napoli - dal 12 giugno al 29 settembre 2008 Napolincroce
Napoli, come luogo dell'immaginario collettivo, è presentata attraverso la rivisitazione di uno dei segni più cari alla storia dell'arte, più rappresentativi della tradizione religiosa e più radicati nel sentimento popolare della città: la croce
orario: dal lunedì al venerdì 10- 21; sabato e domenica 10-24; Giorno di chiusura il martedì (possono variare, verificare sempre via telefono)
genere: fotografia, arte contemporanea, altro, collettiva
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Napoli - dal 13 al 28 giugno 2008 Ignazio Sabiucciu - Esasperatismo: Movimento circolare
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I N V I T A T I O N
Exposition 17 juin au 5 juillet 2008 / Exhibition June 17th to July 5th, 2008 Vernissage mercredi 18 juin 2008 (17-19h) / Opening Wednesday, June 18th, 2008 (5-7 pm)
S. PARK (Corée/Korea) B. CATTANI (Italie/Italy) F. BONA (France)
S. PARK
Les répresentations de paysages éthérés de Park sont crées à partir de couleurs douces symbolisant la rencontre entre deux mondes, celui du Connu et celui de l’Inconnu. Avec son propre langage fait de semi-abstractions luminescentes...(suite)
Park's realistic depictions of an ethereal landscape use soft colors to reflect on that place where two worlds meet, where the known and unknown come together. With her own unique language of luminescent semi-abstraction...(more)
B. CATTANI
Cattani est né à Reggio Emilia en 1964. Il commence à photographier en 1982. Il collabore avec des revues nationales et journaux de la région de Reggio Emilia...(suite)
Cattani was born in Reggio Emilia in 1964. Beginning his career as a photographer in 1982, he contributed as a freelance to national magazines and newspapers of the Reggio area...(more)
F. BONA
Pour moi, ce qu'il y a de primordial dans la peinture, ce n'est pas la forme, qui est souvent privilégiée, mais le fond. L'oeuvre doit dégager autre chose que de la beauté pure, et le spectateur doit poser un regard ouvert sur ce qui peut lui paraître au premier abord vulgaire. La spontanéité, l'instant présent, ma conscience...(suite)
For myself, what is essential in painting is not the form which usually prevails but the content. My work is meant to evoke more than pure beauty, and the spectator must keep an open mind when looking at what can appear crude at first glance. Spontaneity, the present moment, my conscience...(more)
Pour en savoir plus sur les artistes/ To learn more about the artists Pour plus d'informations, contactez / For more information, please contact: art@gallerygora.com
Nous sommes situés au centre-ville de Montréal, au coeur du quartier culturel et des affaires, au 279 Sherbrooke Ouest, au coin de l'avenue du Parc et Bleury. La galerie se trouve au second étage. Métro : nous sommes situés à 2 minutes du métro Place des arts (sortie Bleury). Stationnement : nous sommes situés à 2 minutes du stationnement sur la rue Bleury. Le stationnement est à $5 après 17h et durant la fin de semaine. Stationnement : nous sommes situés à 2 minutes du stationnement municipal au coin de President Kennedy et Bleury.
We are located in downtown Montreal in the heart of the cultural and business district at 279 Sherbrooke West, at the corner of Park Avenue and Bleury. The gallery is on the 2nd floor Metro : Two minutes from the Place-des-Arts Metro (exit Bleury) Parking : Two minutes away from the parking lot on Bleury. $5 after 5pm and on weekends. Parking : Two minutes away from the parking lot on the corner of President Kennedy and Bleury.
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second life Fred Forest Napoli, Entropy Art
Il sole, il mare e la spazzatura. Ma non è Napoli, è Nizza. Un bastimento carico degli scarti del vivere per costruire una nuova ricchezza esistenziale. Un miracolo virtuale...
pubblicato venerdì 13 giugno 2008
Si vede che a Fred Forest (Mascara, 1933; vive a Nizza) gli oggetti proprio non vanno a genio. Non per nulla, già a partire dagli anni ’60 salta a pie’ pari gli esordi da disegnatore per dedicarsi all’immaterialità del video, delle connessioni telematiche e computerizzate e dell’“attimo fuggente” delle azioni-incursioni d’arte impegnate. Corrosive e beffarde provocazioni per movimentare energie sociali -le stesse cui fa appello, fin dal nome, la nuova galleria Entropyart|in|progress, che avvia con Forest la propria ricerca sulle relazioni tra arte, scienza e tecnologia- dagli esiti inimmaginabili: come quando l’artista riuscì a far prendere sul serio la sua parodistica candidatura alla dirigenza della televisione bulgara nel 1991. Non è certo inarrivabile, dunque, la mission, finora “impossible” anche per la migliore intelligentsia italiana, di risolvere l’“emergenza-rifiuti” in Campania. Il bizzarro e l’effimero delle passate azioni reali si potenziano e trovano prosecuzione nell’infinita potenzialità virtuale. Forest trova il modo di volatilizzare simbolicamente, nel Disintegratore mistico di rifiuti da lui costruito su Second Life a Nizza, insieme a caterve di oggetti di scarto provenienti su navi da Napoli, anche la stessa estetica dell’oggetto, scarto di una visione artistica non più pregnante, da rifiutare a favore di un’estetica della comunicazione. Gli scatti esposti, con l’avatar di Forest sullo sfondo delle sue costruzioni in SL, sono perciò rappresentazioni o, meglio, come l’artista specifica, “presentazioni” a carattere quasi documentario di un’opera-azione mostrata sul monitor piuttosto che opere in sé. Le foto dell’immaginifico e terribilmente pericoloso monolite mangia-rifiuti, monumentale fornace dal fascino quasi dantesco, o dell’avveniristico e startrekiano Centre expérimental et laboratoire social, sede di dibattito per tutti gli avatar che esprimeranno proposte per il problema-rifiuti, sono un reportage che ha lo scopo di invogliare i fruitori a rendersi attori di quella che è la vera opera d’arte: la movimentazione e la partecipazione sociale. Lo stesso disintegra-rifiuti sembra solo un pretesto per innescare il coinvolgimento degli individui tramite il loro doppio virtuale nel dialogo che, a detta anche del curatore Enrico Pedrini, è il più profondo messaggio di Forest. Lo sconfinamento nel mondo digitale della Linden Lab non ha quindi il senso di una fuga dalla realtà, anzi paradossalmente è un invito a fronteggiare l’attualità e una responsabilizzazione ancor più pressante per l’intelligenza collettiva o, meglio, è il caso di dirlo, connettiva. Del resto, per chi come Forest è riuscito a rendere possibile nel mondo reale ciò che è apparentemente impossibile, il virtuale piuttosto che “irreale” può solo significare la raddoppiata verità di una “realtà aumentata”, che la consapevolezza e l’impegno rendono concreta.
dal 23 maggio al 23 giugno 2008 Fred Forest - Raccogliete i vostri rifiuti su Second Life a cura di Enrico Pedrini Entropy Art In Progress Via San Pasquale, 53 (zona Chiaia) - 80121 Napoli Orario: da lunedì a venerdì ore 16-20; la mattina su appuntamento Ingresso libero Info: tel. +39 081409456; info@entropyart.it; www.entropyart.it / slurl.com/secondlife/Conway%203/72/180/27
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PRESENTAZIONE
Il cappotto di Proust di Lorenza Foschini
PAN | Piano Secondo | Project Room 16 giugno 2008 18.00
"Il cappotto di Proust" riproduce fedelmente il percorso tormentato che ha portato al ritrovamento del "vecchio cappotto sdrucito" di Marcel Proust , lo stesso che lo scrittore ha indossato per lunghi anni al punto di diventare inseparabile dalla sua leggenda, e che i contemporanei, come Cocteau e Morand, descrivono nelle belle pagine che gli hanno dedicato. Attratta dall'intrico degli eventi e delle coincidenza che hanno segnato questa avventura, Lorenza Foschini ci introduce nel mondo affascinante del Collezionista pronto a tutto pur di mettere le mani su lettere, manoscritti ed edizioni rare. L'autrice, ripercorrendo la storia del grande bibliofilo Jacqus Guérin e delle peripezie che dovette affrontare per 'salvare' il cappotto e i mobili della stanza di Marcel Proust, si imbatte in una storia di famiglia misteriosa, fatta di inimaginabili passioni, ma anche di silenzi e di ostinata omofobia.
Insieme all'autrice interverranno: Antonella Basilico assessore alla Cultura della Provincia di Napoli Roberta Carlotto direttore del Teatro Stabile di Napoli Pasquale Chessa vicedirettore di Panorama Felice Piemontese scrittore e giornalista Silvio Perrella presidente della Fondazione Premio Napoli Iaia Forte leggerà alcune pagine scelte
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La Coop C.AE.S.A.R. ONLUS e il Comune di Castellina Marittima
PRESENTANO
SULLE TRACCE DI DORIAN GRAY
“portraits of celebrities”
7 GIUGNO - 20 LUGLIO 2008
ECOMUSEO DELL’ALABASTRO
Castellina Marittima Pisa
Mostra d’arte contemporanea e catalogo
A cura di Raffaela Maria Sateriale e Roberto Russo
GLI ATTORI
DANIEL SCHINASI, ANDY (BLUVERTIGO), GIORGIO MONDOLFO, LEONARDO MANISCALCHI,
LUCA POLSEI, ALBERTO FREMURA, FABRIZIO BRESCHI,
GIULIANO NANNIPIERI, ANNA KA,
KALTZ, DANILO VERTICELLI, ALESSIO ATZENI, ANNA LISA DEMI, GIORGIO CONTI,
FEDERICO BELLINI, ROBERTO RUSSO, RICCARDO ROMA,
HUGO BANDANNAS,
RAFFAELA MARIA SATERIALE
…«Che cosa triste!» mormorò Dorian Gray,
sempre tenendo gli occhi fissi sul ritratto.
«Che cosa triste!
Io diventerò vecchio, orribile, disgustoso, ma questo quadro resterà sempre giovane. Non sarà mai più vecchio di quanto è oggi, in questa giornata di giugno...
Se solo potesse essere il contrario! Se potessi io rimanere sempre giovane e
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Hindi-Cando
Località:
Roma
Galleria:
Caffè Letterario
Indirizzo:
Via Ostiense 95
Periodo:
dal 27 giugno al 10 settembre 2008
Orario:
11.00/24.00
Artista:
Ivan Ingletto
Curatore:
Giuseppe Salerno, Alessia Fedele
Inaugurazione:
venerdì 27 giugno ore 18.30
Venerdì 27 giugno alle ore 18.30 il Caffè Letterario presenta Hindi-Cando, reportage fotografico sull’India di Ivan Ingletto.
Nel giorno di inaugurazione le immagini della mostra saranno la scenografia per un percorso nell’arte indiana realizzato con gli interventi di Marcella Cappellini, danzatrice di Bharatanatyam, allieva della nota coreografa e ballerina Maresa Moglia; di Paola Tarantino, attrice/studiosa di scritture antiche indiane; di Filippo Pintucci, regista autore del documentario Krishna-Shiva-Murti; di Folko Amoretti visual-artist. Una serata alla scoperta di una terra e delle sue tradizioni attraverso le percezioni e le visioni di questi artisti.
Biografie Ivan Ingletto nasce a Parma il 21 Maggio del 1976. Dal 1999 vive e lavora a Londra. Frequenta per due anni il rinomato college d’arte inglese Newcastle Art College con indirizzo fotografia, al quale segue l’apprendistato presso il prestigioso studio londinese, Malcolm Ryan Studios Talentuoso e mirato, amante della libertà fotografica e creativa, i riconoscimenti per il suo estro creativo e la sua capacità di curare e catturare l’immagine non tardano ad arrivare. Nel 2002 ha, infatti, vinto il premio come Amateur Photographer of Year (APoY) nella sezione astrattismo in Gran Bretagna. E’ il reportage fotografico che attrae l’estro creativo dell’artista: nel 2005 ne realizza uno su una scuola di rifugiati tibetani in India. Negli ultimi anni, sempre con sede a Londra, ha intrapreso la strada della fotografia di scena per film, video musicali e animazione 3D. Ha partecipato alla realizzazione del film Rush Hour 3; ha collaborato come fotografo di scena alla realizzazione degli spot televisivi dei BAFTA (British Academy of Film and Television Awards). Vanta varie collaborazioni con case di produzione e post-produzione cinematografiche, quali Lost Tribe Production, Weeble Film, Framestore C.F.C. e New Line Cinema. Al momento stà lavorando come fotografo di scena alla produzione del film “Heartless” diretto da Ridley Scott.
Marcella Cappelletti (Pisa, 1983) si laurea con un BA (Hons) in Danza Contemporanea con specializzazione in Bharata Natyam, presso la London Contemporary Dance School, The Place, a Londra. Studia professionalmente Bharata Natyam dal 1993, come allieva di Maresa Moglia. Per molti anni ha il privilegio di approfondire i suoi studi con Krishnaveni Lakshmanan (1942-2004) ex direttrice dell’Accademia Kalakshetra, Chennai (India) e una delle maggiori esponenti del Bharata Natyam nel mondo. Dal 2000 ad oggi danza per e con Maresa Moglia nella compagnia “Mangalam”, esibendosi in Italia e in Gran Bretagna. Con Maresa approfondisce un particolare lavoro di ‘contaminazione’ coreografica e culturale che include Danza Contemporanea e repertorio classico di Bharata Natyam. Parallelamente Marcella Cappelletti investiga nelle discipline performative post-moderne, in special modo nel Contact Improvisation e nell’Improvvisazione, studiando con maestri di fama internazionale: a Chicago alla Columbia College USA con K.Maltese, M.Keogh, C.Carter; a Londra con R.Nodine, J.Longo, S.Feldman; in Italia con N.Little, S.Forti, R.Fiumi. Come coreografa continua a sviluppare un lavoro di ‘contaminazione’ e scambio artistico e culturale con artisti internazionali. Questo tipo di ricerca e di sperimentazione performativa è ancora al centro della sua attività di danzatrice e di coreografa.
Paola Tarantino, calabrese di nascita ma romana, inizia suo percorso formativo presso nel teatro d’avanguardia frequentando il Living Theatre, tra Roma Bologna e Napoli. Si dedica allo studio della tecnica Biomeccanica russa a Roma e allo studio del canto moderno con Raffaella Misiti, presso Centro Ottava. In questi anni ha preso parte, anche come protagonista, in diverse produzioni televisive, pièce teatrali quali “Desaparecidos”, scritto e diretto da Hairo Sancez; “Amleto”, da W. Shakespeare, regia Silvia Marcotullio e Arcangelo Iannace; “Party Tyme”, di H. Pinter, regia Viviana Di Bert; Romeo e Giulietta”, di W. Shakespeare, regia Emanuele Nargi e Martin Capatinta, a Berlino. Le sue qualità canore sono state confermate partecipando ai musical come “A Chorus Line” per la regia di Rossana Casale e “Tip-Tap Show” per la regia di Cesare Vangeli. E’ buddista e da molti anni si dedica allo studio e alle interpretazioni delle scritture indiane.
Il regista Filippo Pintucci ha partecipato, negli anni, a pellicole importanti quali “La bestia nel cuore” (2005); L’estate del mio primo bacio (2006); N (Io e Napoleone) (2006); Notturno Bus (2007) e Caos Calmo (2008). Ha compiuto diversi viaggi in India che lo hanno ispirato nella creazione di diversi documentari dedicati alla cultura e alle tradizioni indiane.
Folko Amoretti nasce e lavora a Parma. Lavora per molto tempo come grafico pubblicitario e consegue il master “Tecnico progettista per la comunicazione multimediale” che gli permette di entrare in contatto con la Loew&Associati di Graziano Mannu. Nel 2003 fonda la Nafta_Comunicazione. Il suo lavoro incontra la club culture occupandosi anche dell’organizzazione di serate. Da qui nasce la necessità di dare dinamicità alle immagini e di collegarle alle sonorità che più si adattano al suo stile grafico. . Nel 2005 fonda la crew _Underscore con FatCat e Poule Flou, due vj emiliani, partecipa a serate importanti per club come il Maffia di Reggio Emilia (dove diventa il resident dj), il LinkAssociated di Bologna oltre a numerosi club europei d’n'b. Partecipa inoltre a festival e manifestazione di rilievo. Durante questi anni ha collaborato con artisti del calibro di Amon Tobin, Underworld, Mu_ziq, Zion Train, Asian Dub Foundation, Dom&Roland, Black Sun Empire al festival “Musica d’Alta Quota” di Sicila.
Contatti: Giuseppe Salerno Salernogiu@tiscali.it 3391700429
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Libreria Evaluna
Piazza Vincenzo Bellini, 72 80138 Napoli
sabato 28 giugno, alle ore 19.30, la mostra
curata da Maurizio Vitiello, intitolata "Fasce che si incontrano, fasce che si abbracciano ",
con lavori recenti in tecnica mista dell’architetto Alessandro Carlini, che opera e vive a Berlino.
Orario: 10.30-14.30/19.00-22.00; domenica chiuso.
Sino a venerdì 4 luglio 2008.
Scheda della mostra a cura di Maurizio Vitiello
L´esprit de géométrie sale sempre più nelle opere di Alessandro Carlini.
Alessandro Carlini
continua, con serio impegno, a lavorare in terra tedesca, nel suo studio berlinese, ma non dimentica le radici abruzzesi e le stagioni partenopee.
Non disdegna di frequentare movimenti artistici innovativi e mostre di riferimento agganciate all´"avant-garde".
L´artista ha sempre riconosciuto nel "concept" potenzialità da trasferire e nelle sue radici fonti possibili di ulteriori ispirazioni possibili.
Segmenti, segni, segnature e segnacoli scrivono un fondo articolato, quasi una redazione visiva tutta impegnata a riconvalidare una "cifra artistica" eletta per poter sintetizzare prove alte e per rimarcare sentieri del particolare.
Nell´attuale comprensione delle arti visive contemporanee sono, senz´altro, da apprezzare quelle figure che motivano la loro attività su chiari intendimenti per intendere le proporzioni di un intimo sentire.
Le attuali elaborazioni dell´artista metabolizzano finezze e tratti della sua poetica e risultano posizionati con felice tecnica.
E´ un "esprit" scandito da istanti misurati e da nuove combinazioni, sottili ed insistenti, armonizzate in un desiderio di geometria.
L´attuale pittura di Alessandro Carlini si presenta distribuita in losanghe, in sezioni rette ed in forme curvilinee, che producono sequenze multiple di corpi geometrici aggettanti.
Cromatismi e minimali figurazioni,intervallati da tagli intendono, dettaglio su dettaglio, abilitare una teoria di estroflessioni tra ritmi, variazioni e dinamicità, mentre scelte cromie valorizzano eleganze leggere.
Tutto è trasferito da un quotidiano esercizio pittorico su carta o su tela.
L´artista agisce e non ravvede nulla come termine od ostacolo.
Tagli e segmenti, perlustrazioni e rifiniture calibrano e coniugano segni strategici e soluzioni ardite su una rete di schemi compositivi.
Le multiple sensibilità indagate dall´artista vengono disposte sulla carta quali essenze dinamiche, che sottintendono pulsazioni e sversamento di umori.
Nelle somme di nuovi esercizi,dinamicamente armoniosi, si vuole intendere un´universalità.
Teorie variegate interpolano diversità cromatiche e svolgono il ruolo concettuale di ipotetiche conurbazioni universali, ma, fondamentalmente, risultano spie indicative dell´umano procedere legate ad addendi di semantiche astratte.
L´attività dell´artista è captare il senso del mondo, con i suoi perimetri e le sue correnti alternate.
In opere, a doppia sezione, corrono incidenti temperature cromatiche, mentre frazionamenti muovono redazioni che possono aggettivare fabulismi.
L´operatività dell´artista ha sempre convinto e le sue opere respirano fantasia di colori e segni di libertà.
Tutto è in settori o in pieghe diventagli di orizzonti di geografie fantasmatiche, che si stagliano su soluzioni,generate da una pluralità di redazioni.
Non c´è peccato d´intelligenza e si agglutinano semi e segni, vibrazioni vettoriali e raffiche di linee spezzate e vien fuori una contemporaneità di respiri profondi, e si rimettono in gioco esistenze ed atmosfere.
Panoramiche, visioni e tenuta scenica conquistano anche tessiture immaginate.
Salti, scatti ed intervalli fanno vibrare memorie e determinano anche immagini insolite.
Fertilissime idee serrano particolari tagli, non privi di incanti e malie, che s´alimentano per sottile dettato.
Le tecniche miste guidano un "iter"di mentalità solida, aperta; di spessore.
Utili riferimenti s´agganciano a dati attuali ed emerge la voglia dell´artista di elaborare misure.
Rifrazioni e riflessi variano ritmi e palesano richiami a cadenze.
Trasparenze e significazioni si specchiano e tutto ritorna in bilico, ma, poi, quel tutto viene riconvertito,dal gioco sottile dell´ "esprit de géométrie", inattualità e in rimbalzi di specularità storica.
L´iperspazialismo di Alessandro Carlini tiene conto del passato e naviga verso un futuro di "rendez-vous" segnici colloquiali.
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Gino
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Fruits in Season
Roberto Amoroso
Loredana Di Lillo
Massimo Pianese
Inaugurazione Venerdì 20 Giugno 2008 - ore 19,00
“FRUITS IN SEASON”
Roberto Amoroso - Loredana Di Lillo - Massimo Pianese
Inaugurazione Venerdì 20 Giugno 2008 ore 19:00
Gli ultimi frutti della stagione espositiva della annarumma404 li ritroviamo nell’ arte giovane dei napoletani Roberto Amoroso e Massimo Pianese e della pugliese Loredana Di Lillo.
Una tecnica antica si ripropone in una versione “street art” nell’assemblage di Roberto Amoroso (): Re - evolution sembra infatti una rivisitazione degli antichi medaglioni quattrocenteschi, dove le immagini fronte sono sostituite, rispettivamente, da donnine d’inchiostro e decorazioni tribali realizzate in grafica vettoriale su silouhette di carta trasparente o colorata. Il risultato è una serie di micro - suite dominate da figure umane che, con i loro ghigni ed i loro corpi scomposti si propongono come emancipazioni dal corpo feticcio.
Storie recuperate, storie reinventate e riassemblate sono quelle raccontate nei disegni di Loredana Di Lillo (). Sulla base di collage realizzati con ritagli di giornale che riportano scarti di vite diversamente vissute, la matita dell’artista traccia profili di uomini e donne che ereditano il peso e la frammentarietà esistenziale delle loro matrici, divenendo essi stessi identità spezzate. 25 Years Old è, invece, un “omaggio a luce spenta” di un’opera di Bruce Naumann. Le parole DEATH, LOVE, HATE, PLEASURE, PAIN che nel 1983 l’artista costruì con la luce si spengono nella riproduzione fittile realizzata dalla Di Lillo, per diventare metafora dello sfiorire dei valori nel tempo, integri e genuini in gioventù, compromessi e vacillanti in età adulta.
La riflessione sull’ uomo viene proposta da Massimo Pianese () nel video Alcantara e in alcuni dipinti che ripropongono in maniera macroscopica l’immagine digitalizzata. Protagonista è una natura inquietante, alterata dall’ uso di colori acidi e virata da una luce innaturale, dove le poche figure che la popolano si muovono a fatica, zavorrati, immobilizzati in questa artificiosità. E’ facile riconoscere in essi il ritratto di una umanità condannata a vedersi lacerare dai cattivi costumi, dai falsi valori, contro i quali neppure l’artista può proporre una via di fuga, ma solo limitarsi a documentarne la decadenza.
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Milano - dal 16 giugno al 24 luglio 2008 Andy Warhol
Andy Warhol Watermelon 1979 serigrafia opera unica su carta cm 82x101,2
La mostra presso Artepensiero propone una serie di opere su carta realizzata da Warhol negli anni Settanta e nei primi anni Ottanta, ma anche libri realizzati dall’artista in quel periodo, oppure dedicati al suo lavoro e pubblicati in quel decennio, e una serie di video.
orario: lunedì-venerdì 14.30-20.30 sabato 15.00-20.00 (possono variare, verificare sempre via telefono)
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LaboratorioSpettacolo
Napoli dal 25 al 29 giugno 2008
guidato da Gesualdi/Trono
Il laboratorio parte dall'indagine sulla natura umana dei singoli partecipanti, attraverso il recupero della memoria fisica; confluisce nel lavoro sul coro, contenitore di tutte le dinamiche di relazione in scena. Lo studio attraversa le strutture creative delle danze tradizionali, che portano l'attore naturalmente a convogliare tutto il corpo nello zero pieno che passa tra l'impulso ad agire e l'azione in sé, essere quell'istante e renderlo lungo, lento a sufficienza per riconoscerlo e farlo conoscere. Al movimento si intreccia il canto, elemento naturale e primordiale di comunicazione, e la parolascardinata scomposta cantata “ri-suonata”. Questi elementi si traducono in strumenti necessari al lavoro dell'attore-autore e definiscono la poetica nello sguardo dello spettatore. Il risultato è la formazione di un attore autore delle proprie scene, di un gruppo responsabile della creazione collettiva.
il nostro lavoro quotidianodi artigiani della scena
segue un’estetica della sobrietà, della povertà dei mezzi, basato
sulla ferrea disciplina del training e sulla continuità del lavoro collettivo.
La creazione stessa avviene secondo principi ispirati ad un’etica del
dono e della relazione: la metodologia proposta da Anna Gesualdi e
Giovanni Trono si basa sul lavoro giornaliero, sulla costanza di un
allenamento fisico e intellettivo, volto a rendere la mente come un
muscolo : non c’è una distinzione tra il tempo del training dell’attore
e la costruzione dello spettacolo, l’attore apprende una disciplina
della ricezione, che lo rende capace di divenire autore concreto
delle sue azioni. Una capacità di ascolto dell’altro e della situazione,
un virtuosismo dello stare nella relazione, che lo libera dai vincoli
della rappresentazione e consegna a ciascuno la responsabilità del
proprio atto creativo. Ecco come l’attore-autore conquista il suo
talento e lo vede affiorare nel gesto, come qualità della presenza.
La creazione nasce dunque dal dialogo fra i vari membri del
collettivo e dalla relazione fra le varie componenti espressive : nel
nostro teatro movimento, canto, danza, parola, gesto, si
rispondono, si richiamano e si continuano, come in una partitura
corale, in cui ogni voce è chiamata ad accordarsi con tutte le altre
e, contemporaneamente, è portatrice della propria linea melodica,
della propria singolarità.
La strada su cui viaggiamo è dunque quella della creazione
collettiva, ma è anche e soprattutto quella di un teatro
“necessario”, che reagisce alle urgenze del suo tempo, aprendo
nella scena uno spazio di “con-senso” (condivisione del senso) di
“dis-senso” ( di pubblica indignazione e di critica condivisa e
manifesta) dando voce alle questioni e alle domande più scomode
e necessarie.
Per maggiori informazioni su TeatrInGestAzione e sulle guide del lavoro: poetica metodologia ricerca rimandiamo al sito www.laboratoriospettacolo.it
Informazioni e Modalità di partecipazione
Il laboratorio è aperto ad un numero minimo di 8 partecipanti, di cui non importa l’età, la lingua e la provenienza geografica,
siano essi attori professionisti, allievi attori, danzatori, o provenienti da diverse discipline artistiche o da altre professioni.
Ha una durata complessiva di 40 ore per cinque giorni lavorativi.
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CAMORRA
the art exhibition
pittura | scultura | fotografia | video | installazioni | performances
20 giugno/20 luglio 2008
inaugurazione venerdì 20 giugno ore 19.00
a cura di Antonio Manfredi
Afterall, Monica Biancardi, Raffaele Boemio, Piero Chiariello, Cyop & Kaf, Fiorenzo D’avino, Bruno De Stefano, Sebastiano Deva, Giuseppe Di Guida, Mario Fabbroni, Luciano Ferrara, Barbara La Ragione, Giacomo Montanaro, Walter Picardi, Carmine Rezzuti, Sergio Riccio, Federica Rispoli
Opera di Federica Rispoli
COMUNICATO STAMPA
Non sono sufficienti i roghi appiccati per il pizzo non pagato, non ci basta la spazzatura, non vogliamo solo le foto dei morti ammazzati in agguati punitivi …noi, popolo dell’arte, vogliamo di più. Vogliamo svegliare le coscienze con immagini irreali e con la registrazione di atti e comportamenti così usuali nel nostro territorio da assumere valenza universale. La sopraffazione dei deboli, le relazioni socio-politiche, che denotano un’imposizione da entità criminosa, il controllo sulla vita, sui movimenti e sulla libertà dell’individuo da parte di una creatura dalle cui fauci sembra impossibile sfuggire: questo e molto altro è la CAMORRA. Chi meglio di 17 artisti napoletani può esprimersi su tale tematica? E chi meglio di un museo di frontiera, come il CAM, poteva concertare una mostra sulle accezioni sociali della malavitosa piovra che attanaglia gli uomini? La paura che l’impotenza prenda il sopravvento ha dato l’imput per la mostra CAMORRA, per un’arte concretamente fattiva che nasce dal male. Le opere in mostra saranno le visioni oniriche o ironiche di chi vive sulla propria pelle le restrizioni e le conseguenze di uno status mentale che si insinua nei comportamenti sociali. Come non pensare al mare di spazzatura in cui naviga Napoli da mesi guardando la salvifica Madonna che si staglia sui cumuli colorati e maleodoranti nell’opera provocatoria Nostra signora della monnezza? O come non sorridere dinanzi alla statua di Padre Pio che in cima ad una montagna di copertoni sembra difenderne l’incolumità dal vandalismo incendiario? Ecco che prospettive artistiche dialogano e si confrontano in una mostra che vuole essere una testimonianza del vissuto, del degrado che ci circonda, degli edifici, prigioni dell’anima, dove si consumano tragedie e dove si sussurrano al buio segreti di una persecuzione perpetuatasi nella storia umana. Un muro opprime e occlude la vitalità della montagna che oleograficamente funge da sfondo alle mancanze di sviluppo e di crescita di bambini mai fanciulli, costretti a vivere con modelli deviati o in ambienti malsani. Eppure il Feroce felino, che divora tutto, conserva un rispetto per la casta attraverso una specie di religione arcaica simboleggiata, in un’opera in mostra, da un essere ibrido e dai segni arcani dei rapporti di forza e di imposizione. Figure che si contorcono, come immagini riflesse negli specchi delle coscienze, appaiono come visioni oniriche. Un latrocinio istituzionalizzato, come quello della Cassa del Mezzogiorno, diviene una moderna cassa da morto in una lugubre opera esposta in occasione della mostra. Il Candore dell’innocenza di un prigioniero si ribalta nella figura del carnefice, mentre chi conosce la realtà la teme e copre gli occhi con le stesse mani che invece di agire rimangono inermi. In occasione dell’evento dell’inaugurazione avranno luogo azioni artistiche mentre sugli schermi del Cam scorreranno le parole di giornalisti impegnati sul tema divenuti per l’occasione scrittori creativi.
CAM_Casoria Contemporary Art Museum Via Duca D’Aosta 63/A 80026 Casoria/Napoli/Italia Tel/Fax: +39 0817576167 martedì-giovedì-sabato 17.30/20.30 domenica 10.30/13.00 lunedì-mercoledì-venerdì 10.00/13.00 solo gruppi per appuntamento www.casoriacontemporaryartmuseum.com info@casoriacontemporaryartmuseum.com Uffico stampa e Pubbliche relazioni CAM_Graziella Melania Geraci +39 3349399870 cam.pr@hotmail.it
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martedì 17 giugno 2008
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Napoli - dal 17 giugno all'undici ottobre 2008 Angela Detanico / Rafael Lain - Il silenzio dell’eclissi
Esplorando indifferentemente l’uso di diversi media, dall’installazione al video, dal suono alla grafica, gli artisti eseguono riflessioni sul ruolo giocato dal linguaggio nella società, sia dal punto di vista simbolico, sia fisico
orario: da lunedì a venerdì 10-13 / 16-19 (possono variare, verificare sempre via telefono)
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Gino
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martedì 17 giugno 2008
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mercoledì 18 giugno 2008
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CASTA NAPOLI
Nervi scoperti, che tuttavia non saltano. Una collettiva che induce a ripensare lo stato dell’arte. In una città internazionale per (non) sentito dire. Ma senza fare scenate...
pubblicato martedì 17 giugno 2008
Ci sono mostre che superano se stesse. Mostre che stimolano riflessioni che ne travalicano i contenuti, l’occasione, il progetto. Mostre che ricadono a pioggia in una tempesta di deduzioni. Come Making a scene, quarta nata in casa di Maurizio Morra Greco, tra i pochi player partenopei splendibili in alto loco: membro del comitato consultivo di Artissima, collezionista d’assalto, prestatore da esportazione. Eppure, talvolta le proposte della sua Fondazione rischiano d’esser notate più per la location e il dibattito a bordo campo che per la mostra in sé. Certo, con un palazzo così -la secentesca dimora dei Caracciolo d’Avellino, al Decumano Superiore- e profondendoci del suo Morra Greco, può dire quello che vuole. Mentre farfuglia Jörg Heiser, chiamato a curare una collettiva che astutamente traduce in Fare una scenata il titolo inglese e, pur rincarando la dose con la Sophia nazionale presa a icona dell’advertising, elude lo specific di un site non intimamente sentito, se non attraverso suggestioni di seconda mano, sul quale innestare rielaborazioni di opere non proprio inedite. Il merito di non aver insistito sul cliché della Napoli sbracata e triviale abusato da certo cinema non rafforza un percorso sfilacciato e passivo: i tre collage di Haris Epaminonda (che, poi, nella dark room tripartisce un mélange di b-movies greci); il tedioso remake à la Bergman in salsa turca spiato dalla coppia Özlem Günyol e Mustafa Kunt; l’installazione sonora di Henrik Håkansson che, col flebile singulto del suo uccello messicano, spreca la magnifica occasione del piano cantinato, spazio bello e possibile solo per combattenti di razza (vedi Gregor Schneider ed Eric Wesley); la Deposizione di Marko Lulic, crasi tra Bill Viola e Marina Abramovic iconograficamente familiare; la Loren di Pierre Bismuth, che continua la serie Following the right hand of seguendo le evoluzioni mimiche della “Ciociara”. Un pensiero debole che, non scoppiando platealmente nell’esternazione, porta a rovistare nella santabarbara degli interrogativi. Primo: Napoli è davvero città internazionale? Non avevano dubbi i tre “interpreti” messi da Lulic la sera dell’inaugurazione a concionare -in english, of course- sul “sistema dell’arte”, dinanzi alla solita cricca di addict locali: Napoli è città internazionale. Capitale cosmopolita e provincia alloglotta, dove l’arte contemporanea è ancora -nonostante i (disertati) musei, nonostante la propaganda propagandata, nonostante i nobili intenti- fenomeno settario, prevalentemente a uso e (scarso) consumo di quell’inerte e “giacobina” borghesia regolarmente fustigata da scrittori ed editorialisti. Una classe che, in nome dell’internazionalità, insieme agli interinali del jet set inspira ed espira profumo di cultura ai vernissage e che, sempre in nome dell’internazionalità, tollera quattordici anni di emergenza rifiuti e secoli di Gomorra senza batter ciglio né muovere un dito. Una Casta Eletta che magari gironzola affascinata per il fatiscente palazzo Caracciolo d’Avellino, ma forse non si domanda attivamente perché il palazzo accanto, e quello accanto ancora, e tutti i palazzi di un centro storico patrimonio dell’umanità versino nelle medesime condizioni di degrado (probabilmente se lo chiedono i visitatori della mostra di Schneider alla Bevilacqua La Masa, vedendo la munnezza filmata nell’exhibition tour girato durante la personale partenopea del 2006, proprio da Morra Greco). Un’intellighenzia finger food che preferisce, alla bisogna, riesumare l’atavico paternalismo nei confronti del popolo, piuttosto che comunicare con una middle class sempre più sconfitta e demotivata. Tutti ugualmente travolti dalla débâcle educativa e partecipativa messa a nudo dalla mostra, che, tra la sera dell’opening e la mattina successiva, programmava ben tre performance. Un disinteresse evidenziato non tanto dagli appuntamenti in sede col già citato Lulic e Christoph Dettmeier (il cui Country Karaoke era niente di più che una simpatica esibizione amatoriale), ma dal tiepido riscontro riservato a Marzarama, azione (“linkata” in Fondazione con un lightbox) in cui Alexandra Myr e Lisa Anne Auerbach giocavano a “integrare” col marzapane le statue della Gipsoteca dell’Accademia di Belle Arti: il coinvolgimento non è andato al di là di qualche rapida affacciata e di qualche occhiata incuriosita, tanto da parte dei docenti quanto dei discenti. Un fatto che la dice lunga sulla reale diffusione dell’arte contemporanea in città (ammesso che si sia voluto realmente divulgarla). Un segnale da valutare con umiltà e apertura dialettica. Altrimenti i due musei, le metropolitane, i regali di Natale al Plebiscito e le propalate sinergie resteranno una fola per oziosi. E quei fetenti di scrittori ed editorialisti continueranno a dire che la borghesia da queste parti non vuole e non sa fare niente...
anita pepe mostra visitata il 21 maggio 2008
dal 21 maggio al 31 luglio 2008 Fare Una Scenata. Making a Scene a cura di Jörg Heiser Fondazione Morra Greco Largo Proprio d'Avellino, 17 (centro storico) - 80138 Napoli Orario: da lunedì a venerdì ore 10.30-13.30 Ingresso libero Info: tel +39 3336395093; info@fondazionemorragreco.com; www.fondazionemorragreco.com
[exibart]
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Napoli - dal 18 giugno al 30 luglio 2008 'Ncoppa 'e Quartieri
Le quarantatre immagini selezionate formano una storia fotografica che racconta la realtà dei diversi territori e anche i sogni e i desideri di questi adolescenti, testimoni del proprio vissuto. I ragazzi inoltre sono stati coinvolti in un progetto video che documenta l'esperienza e l'avventura umana di questo workshop
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Roma - dal 18 giugno al 14 settembre 2008 15ª Quadriennale d'arte [leggi la recensione]
Giunge alla sua quindicesima edizione la Quadriennale d'arte di Roma, il principale appuntamento istituzionale di arte contemporanea italiana, che torna nella sua sede storica
orario: domenica-giovedì 11-21; venerdì-sabato 11-23.30; lunedì chiuso (possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: Intero € 8,00 Ridotto di legge € 6,50 Scuole € 4,00 per studente dal martedì al venerdì (esclusi i festivi) Per chi ha meno di trent'anni, l'ingresso alla mostra è gratuito il primo mercoledì di ogni mese, a partire dalle 14
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Gino
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Ogni martedì e mercoledì di giugno h.13.00
La scuola è finita...Trip è aperto!
A tutti i bambini:
Pranzetto + cartoni + merenda € 8.00
Cartoni + merenda € 4.00
Prenotazione consigliata
Martedì 17 e Mercoledì 18 giugno h.20.30Cena da Oscar...
La nostra cenetta sarà accompagnata dalla proiezione dei migliori film premiati agli oscar
Giovedì 19 giugno h.19.00 Marie ( l'Attesa )
Personale di Anna Ferrara, vincitrice della 1° edizione di Viaggio, concorso per artisti emergenti della Campania indetto dalla Carlo Rendano Association
Il bando della 2° edizione del concorso è consultabile sul nostro sito
In mostra fino a luglio
Venerdì 20 giugno h.21.00Viaggio nel tempo
Musica anni '50 e proiezioni a cura di Marco Izzolino dj Fulvia Irace
E vi ricordiamo che fino a luglio potete venire dal martedì al venerdì dalla mattina fino a tarda sera, per pranzare, per cenare, per stare bene e divertirvi...
chiuso sabato, domenica e lunedì
Trip Via Martucci 64 tel. 08119568994 trip@cra.na.it www.cra.na.it
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Gino
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Due casseforti per installazioni e video-proiezioni. Arte open per l’estate napoletana
pubblicato mercoledì 18 giugno 2008
Anche l'arte va al fresco. Dopo un inverno di musica al Madre i ruoli s'invertono e per l'estate 2008 sono gli artisti a spostarsi all'aperto, in uno spazio musicale. All'Arenile di Bagnoli, infatti, prende il via Video&Installation Containers, progetto a cura di NOTgallery, Mara De Falco e Irene Tedesco, con la collaborazione di Stefania Russo, nato dalla sinergia con Arenile Reload e Easychic. Due contenitori artistici mobili uno per installazioni, l'altro per video-proiezioni saranno collocati all'interno dell'area eventi dell'Arenile. I containers appariranno come due casseforti. Il loro "prezioso" contenuto si rivelerà soltanto al momento della loro apertura, nei giorni delle inaugurazioni, che avverranno di giovedì, a settimane alterne, nei mesi di giugno e luglio, e resterà visibile durante tutte le serate del giovedì e del venerdì. Obbiettivo del progetto è ampliare la fruizione dell'operato artistico, portandolo in altri contesti rispetto a quelli generalmente utilizzati dal sistema dell'arte e contribuire a potenziare il livello culturale dei contenuti proposti durante gli eventi musicali. Ad aprire la tranche saranno Roxy in the Box e IABO, mentre per i successivi appuntamenti sono previsti interventi di Macro, Danilo Correale, Walter Picardi, Bianco Valente, 2/4our, Moio&Sivelli.
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Firenze - dal 19 giugno al 2 agosto 2008 Pedro Cano - Identità in transito
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Napoli - dal 19 giugno al 19 luglio 2008 Classroom#1
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Napoli - dal 19 giugno al 26 settembre 2008 LetMeDrawIt4U
Claudia Dallagiovanna,I suoi passi misurarono ossessivamente le dimensioni dell'appartamento, smalto su lastra inox, 19 x 26,5 cm, 2008
LetMeDrawIt4U = Let me draw it for you. Lascia che te lo disegni. Permettimi di disegnartelo. Ora te lo disegno. Tanti modi per dire che certi aspetti dell'universo femminile sono incomprensibili all'uomo...
orario: da martedì a sabato dalle 16 alle 20 (possono variare, verificare sempre via telefono)
note: Chiusura estiva dal 17 luglio al 7 settembre
genere: arte contemporanea, collettiva
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Roma - dal 19 giugno al 27 luglio 2008 Kokocinski - La potenza dello spirito
Kokocinski nelle sue opere più recenti spinge in avanti la sua idea costante di un’ arte ispirata dai tormenti e dalle estasi che percorrono le umane vicende alternandosi e sovrapponendosi in un andirivieni incessante. Sempre più chiaro è il conflitto che anima questi quadri e queste sculture. Urti violenti su scabre superfici si affiancano a voli eterei e sognanti dove il peso della forma sembra scomparire e l’ opera d’ arte sembra la catarsi di tutti i mali del mondo
orario: tutti i giorni 10.30 – 19.30. Lun chiuso (possono variare, verificare sempre via telefono)
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DA UN’ IDEA DELLA CRA
effetto collaterale
da giugno tutti i sabato notte del Napoli teatro festival
dalle h 23.00 al Lanificio25
…per chi ha ancora voglia di continuare, di scambiare idee e divertirsi, serate teatrali per indole ma non per forma!
Video, musica, atmosfere e cibo a tema
Sabato 21 giugno
dalle h 23.00
Notte anni 60’ e 70’
a cura diMalatheatre
Si alterneranno musica e filmati di grandi maestri del teatro e della commedia all’italiana
selezione musicale di Ludovica Rambelli
video installazioni e vj set di Francesco Paciello
(AV Ascolti Visivi)
alle h 23.30
Giuliana Gargiulo
consegnerà il Premio della Carlorendanoassociation a
Paco Dècina,
napoletano ambasciatore della Danza nel mondo
durante la notte...tra il 21 e il 22 giugno
dalle h 03.22 del mattinofino all’alba
in occasione del solstizio d’estate
Malatheatre e ArsTuaVitaMea
presentano
solo per il Lanificio25 e solo in questa data
“Sogno di una notte di mezz’estate”
da W. Shakespeare
regia di Ludovica Rambelli
…e al risveglio caffè e cornetti!
LANIFICIO25 - p.zza E. De Nicola, 46 - 80139 Napoli.
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venerdì 20 giugno 2008
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Sguardi Multipli. Rassegna nazionale di arti visive
dal 20 al 30 giugno 2008
PALAZZO SAN BERNARDINO - MUSEO AMARELLI Rossano (CS) catalogo: a cura di Settimio Ferrari, Francesca Londino, Carolina Lio vernissage: 20 giugno 2008. ore 17.30
Nel centro storico di Rossano, cittadina dell'hinterland cosentino,apre i battenti la prima edizione di "Sguardi Multipli", rassegna nazionale di arti visive. Dieci giorni di full immersion nell'Arte, attraverso un ricco calendario di eventi che si propone come obiettivoprincipale di dare spazio allo sguardo artistico contemporaneo
AUTORI:
Angelo Barile, Cristina Blanch, Michele Bono, Erica Campanella, Maurizio Cariati, Daniela Cavallo, Gianni Cella, Marco Cerutti, Dellaclà,Nicola Delvigo,Damiano Fasso,Gavino Ganau, Tea Giobbio, Andrea Grosso Ciponte, Mario Loprete, Anna Madia, Vincenzo Marsiglia, Alessandra Pennini, Arianna Piazza, Cosimo Piediscalzi, Andrea Riga, Roberta Savelli, Siva,Marco Tamburro ,Matteo Tenardi, Vittorio Valente
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venerdì 20 giugno 2008
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Napoli - dal 20 giugno al 21 luglio 2008 Fruits in Season
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venerdì 20 giugno 2008
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Napoli - dal 20 giugno al 15 luglio 2008 Paola Romano - Quarta Fase. Emozioni Plastiche
La padronanza delle materie usate nelle opere esposte è ormai totale tanto da poter definire le sue tele “quadri-scultura” : opere astratte mirate a “dare la carica a chi l’ha persa”, che quasi chiedono di essere toccate per completare l’esperienza sensoriale dell’opera rendendo partecipe la percezione del tatto, oltre che della vista
orario: 10/13 - 16/19 (possono variare, verificare sempre via telefono)
vernissage: 20 giugno 2008. ore 18
catalogo: in mostra, testi di Elio Rumma, Andrea Romoli Barberini, Miriam Castelnuovo, Mehran Zelli
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venerdì 20 giugno 2008
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Napoli - dal 20 giugno al 10 luglio 2008 Ventiperventi
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sabato 21 giugno 2008
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fino al 30.VI.2008 L'impresa dell'arte Napoli, Pan
Impresa gloriosa o fatica di Sisifo? Come si possono far quadrare i bilanci coi quadri? Una visione sintetica sul mestiere d’artista e su come “midificare” la creatività...
pubblicato venerdì 20 giugno 2008
Le mostre del Pan èra Draganovic hanno un che d’insinuante, che fa breccia dopo un primo impatto non particolarmente incisivo. Va da sé che non tutto può convincere in una collettiva (due esempi: Claude Closky e Ubermorgen), ma per tenere il livello uniformemente alto occorrerebbero ben altre risorse rispetto a quelle centellinate a Palazzo Roccella. Di queste esposizioni, allora, forse non si ricordano bene i nomi, spesso estranei al mainstream prezzemolino (qui fa eccezione Felix Gonzalez-Torres, col suo mitico tappeto di caramelle take-away), però ne resta impressa la filosofia, dipanata secondo un filo logico d’incalzante semplicità. Illustrare senza declamare. Proporre senza imporre. Riflettere senza scervellarsi. E con un tocco leggero e ironico, possibile anche in un cimento così arduo come L’impresa dell’arte. Lo dimostrano gli 0100101110101101.org, col massiccio battage per il fantomatico monumento alla Nike nella storica Karlsplatz di Vienna. Un attacco al sistema condotto come una guerriglia graffiante e provocatoria, in cui spara a raffica pure Yevgeniy Fiks, vistosi sistematicamente rifiutare dalle biblioteche delle multinazionali l’acquisto del libricino di Lenin sull’Imperialismo. Segno che lo spettro del comunismo ancora atterrisce l’Occidente ultraliberista, che però continua a sfruttarne icone (la “statua vivente” del Che di Christian Jankowski) e utopie, vedi la proprietà privata spiegata ai bambini nel video dell’israeliano Guy Ben-Ner, accampato con tutta la famigliola fra gli stand dell’Ikea. Più amaro e cinico lo sguardo gettato da Santiago Sierra su un mondo in cui tutto e tutti si vendono, dalle prostitute disposte a farsi ricoprire di poliuretano espanso alle 396 donne che, nel buio dell’ex Casa del Popolo di Bucarest, ripetono ossessivamente “dammi un soldo”. Una monetina che Susanne Bosch esorta a devolvere a progetti socialmente utili nell’iniziativa Centesimo avanzato, ascrivibile al segmento interattivo e vagamente umanitario del concept: l’apicoltura dei finger, che in un tripudio di fiorellini si chiedono se non sia più remunerativo e gratificante produrre miele invece di capolavori; o l’invito a scommettere in loco e on line su uno degli agli selezionati da Shu Lea Cheang. Rocciosamente materialista, la mostra sconfessa e ridicolizza ogni romantico tabù sul rapporto arte-denaro, di contro enfatizzato e mistificato da un mercato incline al sensazionalismo con troppi zeri. Sbeffeggiato nella sua lettura più corrente e popolare dalle foto di Tadej Pogacar o gonfiato fino a scoppiare nel supermercato dove s’aggira freneticamente Roxy In The Box, che nella videoinstallazione KitaKKatt mette alla berlina la bulimia collezionistica. La nevrosi accompagna anche Danica Phelps, la quale annota meticolosamente le proprie spese accostando colorati codici a barre all’immagine dell’oggetto acquistato. Altro nodo cruciale è la possibilità per l’artista di capitalizzare le proprie idee, non tanto confidando nel mecenatismo, quanto facendosi imprenditore di se stesso. Velleità che talvolta cozza contro impedimenti oggettivi, com’è accaduto al succitato Jankowski che, per racimolare i quattrini necessari per un nuovo e ambizioso progetto grafico, ha tentato un autarchico e fallimentare fundraising alla roulette dei casinò. Conclusione: ieri come oggi, kunst=kapital. Capitale come la “Bibbia” di Marx (che Jean-Baptiste Ganne illustra capitolo per capitolo attraverso una serie di 48 scatti a tema). Capitale umano e sociale. E capitale come pena, giacché tentare di fare arte in determinati contesti equivale a un eroico suicidio, un atto di follia per sognatori. E il Pan pare messo lì apposta per ricordarcelo.
dal 16 maggio al 30 giugno 2008 L’impresa dell’arte - The Enterprise of Art a cura di Julia Draganovic PAN - Palazzo delle Arti Napoli - Palazzo Roccella Via dei Mille, 60 (zona Chiaia) - 80121 Napoli Orario: feriali ore 9.30-19.30; festivi ore 9.30-14; chiuso il martedì Ingresso: intero € 5; ridotto € 3,50 Catalogo Electa Napoli Info: tel. +39 0817958605; fax +39 0817958608; info@palazzoartinapoli.net; www.palazzoartinapoli.net
[exibart]
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sabato 21 giugno 2008
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15ª Quadriennale d'arte di Roma
15ª Quadriennale d'arte di Roma Cento artisti per capire dove va l'arte contemporanea italiana Con un omaggio a Luciano Fabro 19 giugno - 14 settembre 2008
Giunge alla sua 15ª edizione la Quadriennale di Roma, il principale appuntamento istituzionale dedicato all'arte contemporanea italiana. Torna nella sua sede storica, Palazzo delle Esposizioni, di cui è l'unica mostra in programma per tutta l'estate 2008.
Le Quadriennali documentano periodicamente le tendenze più significative dell'arte attuale "made in Italy". In questo senso, sono dei sismografi che registrano le oscillazioni del nostro fare artistico, aiutano a capire quello che di più significativo accade nel panorama delle arti visive e a intuirne le possibili evoluzioni future. Ogni edizione si caratterizza per una specifica connotazione. Il taglio critico della 15ª Quadriennale è stato affidato a una Commissione di cinque curatori e storici dell'arte: Chiara Bertola, Lorenzo Canova, Bruno Corà, Daniela Lancioni, Claudio Spadoni. La loro scelta è stata quella di focalizzare lo sguardo sugli anni Novanta/Duemila e di dedicare una particolare attenzione agli artisti giovani e mid-career che hanno iniziato ad affermarsi in questo periodo.
E' una Quadriennale, quindi, particolarmente incentrata sull'arte emergente, che propone un panorama delle esperienze e delle ricerche artistiche tra le più rappresentative degli ultimi vent'anni. Dalla mostra appare come anche in Italia l'arte contemporanea sia quanto mai diversificata per modalità espressive. E' molto difficile individuare tra gli artisti delle linee di appartenenza. E' un'arte nella quale preminente è la personalità del singolo autore, la sua qualità di vedere, capire, interpretare. Un centinaio gli artisti invitati, alcuni già con una proiezione internazionale. Partecipano tutti con un'opera recente, in molti casi realizzata per l'occasione o in situ. Per i visitatori si apre una stimolante esplorazione della creatività contemporanea, che spazia dai generi tradizionali - come disegno, pittura, scultura - alla fotografia e alle videoproiezioni, fino a installazioni e ambienti che coinvolgono il pubblico. L'allestimento ha dovuto tener conto della necessità di offrire una presentazione equilibrata di opere molto diverse tra loro e, in molti casi, di grande dimensione.
Le opere in mostra si differenziano non solo per le tecniche di realizzazione, ma anche e soprattutto per i diversi campi di indagine che riflettono. Alcune rimandano all'attualità e propongono spunti di riflessione sul nostro momento storico. Molte hanno, invece, una dimensione più privata e si interrogano su temi quali l'identità, la memoria, le relazioni interpersonali. Non pochi interventi si soffermano sulle interazioni del singolo con lo spazio esterno, dalla grande città ad ambienti chiusi più intimi, con una particolare attenzione al loro impatto sui nostri comportamenti. Ci sono, poi, lavori che rivelano un interesse per i meccanismi comunicativi, per lo studio del linguaggio e della parola scritta, per i modelli conoscitivi delle scienze. Altri si concentrano sulla genesi stessa dell'opera d'arte, sull'atto creativo. Non mancano interventi che esaltano il potere evocativo della figurazione. Anche gli sguardi sono diversi: ora ironici e sorprendenti, ora critici e provocatori, ora silenziosi e distanti. La 15ª Quadriennale riserva, inoltre, un omaggio a Luciano Fabro (Torino, 20 novembre 1936 - Milano, 22 giugno 2007), a un anno esatto dalla scomparsa. Maestro innovatore della scultura italiana, Fabro si afferma a partire dagli anni Sessanta, è tra i protagonisti del gruppo dell'Arte Povera, partecipa alla fondazione della Casa degli Artisti di Milano, insegna all'Accademia di Brera. Gli sono state dedicate, anche di recente, grandi monografiche promosse dai più importanti spazi espositivi in Italia e all'estero. Numerose, le sue partecipazioni a Documenta, alla Biennale di Venezia, alla Biennale di San Paolo e alla stessa Quadriennale di Roma (1973, 1986, 2005). L'omaggio a Fabro all'interno della mostra intende sottolineare come il suo linguaggio continui a essere di straordinaria attualità e costituisca un imprescindibile riferimento per molti artisti contemporanei.
La mostra è una produzione della Fondazione La Quadriennale di Roma. Il catalogo è edito da Marsilio.
Per informazioni: Fondazione La Quadriennale di Roma Villa Carpegna - 00165 Roma t +39 06.9774531 info@quadriennalediroma.org http://www.quadriennalediroma.org/
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lunedì 23 giugno 2008
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L'emigrante colto di Baselice
Pasquale Del Vecchio
Vernissage: 27 giugno Data: dal 27 giugno al 27 luglio
All'inizio del '900, un emigrante di Baselice, in provincia di Benevento, sbarcò a New York, in cerca di fortuna. Il dolore per aver dovuto lasciare la sua terra natale con la conseguenza di una sostanziale perdita di identità gli procurarono una dolce nostalgia. Per difendersi, si immerse, come spettatore, nell'affascinante mondo del varietà e del musical, allora molto in voga a Brooklyn, trovandovi, così, sollievo alla propria solitudine. Il piacere che gli procurava il teatro americano, in tutte le sue espressioni, era così forte che, nella sua semplicità, volle coinvolgervi, alla sua maniera, tutti coloro che aveva lasciato al paese natio, inviando loro le locandine degli spettacoli e delle riviste teatrali che, in quella epoca ai primi anni del Novecento, erano molto diffuse ed applaudite. Come destinatario privilegiato, oltre ad altri cittadini, scelse un nobile rappresentante della società di Baselice, l'Avvocato Giovanni Marsullo De Colellis, che le conservò gelosamente, dopo averle mostrate a tutti gli altri notabili del paese. Il nipote, Pasquale Del Vecchio, con questa mostra intende recare un omaggio all’emigrante colto che, con il suo gesto, ha regalato, a noi ed a tutto il suo paese, una testimonianza della produzione artistico-teatrale dell'America di quegli anni. Nello stesso tempo, ci piace ricordare che Roberto Leone Roberti, padre del mitico regista Sergio Leone, nel 1926 produsse e diresse il film "Napoli che canta": struggente documento storico di una Napoli che fu, in omaggio all'emigrante meridionale.
A cura dell'Associazione L'Accordeon In collaborazione con Lega Italiana Diritti Dell'Uomo
Picagallery - via Vetriera 16, 80132 Napoli +39 081426507, +39 3337388329 | pick@picagallery.it
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lunedì 23 giugno 2008
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Caserta - lun 23 giugno 2008 Annibale Oste - Viaggio a Lepanto
Annibale Oste, Progetto per il vassoio Lepanto disegnato per Terre Blu nel 2004
Secondo degli happy happening, gli eventi informali, a confine tra la mostra e l’happening, attraverso i quali vengono presentati personaggi del mondo della cultura e dell’arte. Protagonista della serata è Annibale Oste, manipolatore di materie e maestro acclarato nella lavorazione delle resine
genere: arte contemporanea, performance - happening, serata - evento, personale
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lunedì 23 giugno 2008
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Napoli - dal 23 giugno al 15 settembre 2008 Brian Eno
Due installazioni site specific realizzate dal videoartista e compositore Brian Eno: “Constellations: 77 milion paintings” e “Lydian Bells”. I due progetti sono stati realizzati in collaborazione con Opal Ltd London, il design e la produzione sono a cura di Wom Record, All Saints Records e Lumen London Limited.
orario: dal lunedì al venerdì ore 10.00 – 21.00; sabato e domenica ore 10.00 – 24.00 Giorno di chiusura : martedì (possono variare, verificare sempre via telefono)
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martedì 24 giugno 2008
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Napoli - dal 24 giugno al primo settembre 2008 Roberto Sanchez - Ikon-the synthesis
Dopo quasi due decenni di riflessione sulla geometria, resa ‘calda’ con il gesto rapido della tessitura a pastello, oggi Sanchez si affaccia ad un nuovo livello: la sintesi.
orario: lunedì e mercoledì h. 15-18. Martedì, giovedì e venerdì h. 9-12 o su appuntamento (possono variare, verificare sempre via telefono)
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mercoledì 25 giugno 2008
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inaugurazione 26 giugno | ore 19 | di nigel bennett | endemica arte contemporanea | roma
Nigel Bennett Nato in Gran Bretagna nel 1975, vive e lavora tra Londra e Roma.
Artista di media audiovisivi, è conosciuto per il suo lavoro oscuro e teso, che si muove attraverso temi che vanno dalla politica all'l'immigrazione, fino all'identità, "il mito" e "il reale". Spesso indaga la relazione tra eventi storico politici, luoghi geografici topici e scenari endemici. Il suo background è nell'arte di strada inglese anni '80 .
Il lavoro di Bennett, che sia fotografico o installativo, è suggestivo e caratterizzato da narrazioni, viaggi notturni ed indefiniti tra i segni ed i suoni dei margini sociali. Il suo stile cattura per sobrietà e si esprime magistralmente con la luce. La sua fotografia scura, a tratti buia, viene spesso accostata all'opera di Caravaggio, ed è impregnata di una certa fenomenologia ambientale, ovvero un mistero legato all'ambiente. Rimane però principale in lui il carattere di artista di strada (writer), che si esprime con energia, vitalità e partecipazione, e che si manifesta in ogni sua opera.
Nigel costruirà nello spazio di Endemica un'installazione, la rielaborazione di una palafitta asiatica, sarà un percorso nella memoria, come cercare nelle proprie tasche.
Passando dalla video arte, installazioni e fotografia, Nigel Bennett ci trascinerà in luoghi di mezzo, e ci aiuterà a vedere realtà attuali e passate, nascoste o dimenticate.
L'artista ha effettuato con la sua opera fotografica personali e fiere in Europa e nel mondo (Zurigo, Londra, Amsterdam, Barcellona, Lione, Berlino Francoforte, Toronto, New York), ultima cronologicamente la sua partecipazione alla fiera d'arte contemporanea di Rotterdam. Tra le sue esposizioni ricordiamo quella all'Agenzia dei notissimi Saatchi&Saatchi di Londra nel 2003. Da rilevare la sua presenza con un video sull'immigrazione e identità al Festival di Cannes del 2007. E' trattato in Svizzera dalla galleria Artrepco di Zurigo.
The lies we agree on - le bugie sulle quali siamo d'accordo Mostra di Nigel Bennett Endemica arte contemporanea Via Mantova 14 (MACRO Zona), 00198 - Roma Martedì / Sabato 11 - 19.30 tel. +39 06 84240140 cell.: +39 333 5793139 info@endemica.it www.endemica.it
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Napoli - mer 25 giugno 2008 Arte Fiera: l'arte internazionale parla italiano?
Qual è il significato delle fiere per il mercato dell’arte, per lo sviluppo delle gallerie e per la produzione artistiche? A spiegare destinazioni, obiettivi e opportunità sul tema, Silvia Evangelisti, critico d’arte e direttore artistico di Arte Fiera Art First di Bologna
vernissage: 25 giugno 2008. ore 18
genere: incontro - conferenza
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Napoli - dal 25 giugno al 28 settembre 2008 Paolo Ricci
A circa venti anni dalla scomparsa di Paolo Ricci, la mostra documenta l’opera e i molteplici interessi di un artista e di un intellettuale che ha rappresentato un importante punto di riferimento per la realtà di Napoli sin dagli anni trenta
orario: 9-19, la biglietteria chiude un’ora prima; domenica chiuso; aperta solo domenica 28 settembre (possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: intero 5 €; ridotto 4 € gruppi oltre 15 persone; gratuito per minori di 18 e maggiori di 60
patrocini: Alto Patronato del Presidente della Repubblica, Regione Campania, Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli
note: A settembre, in occasione delle celebrazioni del centenario della nascita di Paolo Ricci, verra' presentato il volume, pubblicato da Electa, che raccoglie, oltre ai maggiori contributi critici che Paolo Ricci scrisse nella sua pluriennale attivita', anche gli atti del convegno che si tiene il 25 giugno e l'antologia degli scritti di Paolo Ricci
genere: fotografia, arte contemporanea, personale, disegno e grafica
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Napoli - dal 25 giugno al 30 luglio 2008 Rosa Cassino / Salvatore De Curtis / Claudio Lezoche / Mario Sangiovanni
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Giovedì 26 giugno h.21.00 Festa dell’estate
Trip festeggia l’arrivo dell’estate tra musica, drink e aria condizionata!
Scoprirete il nostro nuovo cocktail Have a nice Trip
Una parte del ricavato andrà all’associazione "A ruota libera"
www.aruotalibera.org
Venerdì 27 giugno h.19.30 Comix Party Festa della scuola Comix e presentazione del libro a fumetti "La neve se ne frega"
Venerdì 27 giugno h.20.00 Il mio viaggio
Racconto d’Africa
Viviana Rasulo racconta le sue emozioni in Tanzania. Progetto a cura dell’Associazione Telarte
Mostra in corso
Marie ( l'Attesa )
Personale di Anna Ferrara, vincitrice della 1° edizione di Viaggio, concorso per artisti emergenti della Campania indetto dalla Carlo Rendano Association
Il bando della 2° edizione del concorso è consultabile sul nostro sito
In mostra fino a luglio
Siamo spiacenti di comunicarvi che per lo spettacolo del
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fino al 29.VI.2008 Mimmo Jodice Napoli, Museo di Capodimonte
Umano, troppo umano Jodice. Che dell’uomo di carne e di quello di tela con la stessa intensità fa sentire la pelle, il sangue, il respiro. E, soprattutto, ne ruba quella luce che ha un solo nome: vita...
pubblicato mercoledì 25 giugno 2008
Fra tutti gli Sguardi lanciati da Capodimonte (prima da Olivo Barbieri, poi da Craigie Horsfield), si capisce subito che quello di Mimmo Jodice (Napoli, 1934) è lo sguardo d’un innamorato, aggiratosi per le strade di Napoli e nelle sale della reggia borbonica non tanto sul filo della storia dell’arte, ma d’una storia privata e sentimentale, così come intima e profonda è la relazione tra i soggetti messi in pendant. Anche questi Transiti, infatti, coi quali si chiude la bella trilogia fotografica che Cristiana Colli ha curato per il cinquantenario della pinacoteca, viaggiano sulla falsariga dell’accostamento tipica dell’artista. Abbinamenti non già tra passato e presente, perché in questi pendant in bianco e nero il tempo è, volutamente, azzerato. E le coppie non nascono da un criterio di somiglianza formale, ma sistemate per affinità interiori. Un rapporto che non ha bisogno di essere spiegato, perché evidente. Alle tenebre del cuore, prima che ai lumi della ragione. Eppure organizzato da una logica ferrea. E se nei cicli dedicati all’archeologia parlava il silenzio, qui s’incontrano e s’accavallano i rumori di una città disperatamente teatrale, che lambisce le sacre stanze dell’Arte con la dimensione della coralità. Perciò mancano indicazioni relative ai quadri fotografati (e poi scelti fra centinaia e centinaia di scatti), perché -spiega Jodice- “abbiamo fatto questo lavoro tutti insieme”. Oloferne decapitato e la signora “incorniciata” dalla visagista, l’esangue certosino e la dama del milieu. Uomini e donne, vecchi e bambini. Seducenti, strafottenti, disperati, ironici, rassegnati, sconfitti, altezzosi. Il museo non è più un museo, sepolcreto di capolavori dall’alito freddo, ma un grumo brulicante di voci e di sguardi assorbiti e rimandati di panza. Viscere dove serpeggia il male oscuro, cifra dominante nelle pupille umide di un’ineffabile malinconia, un’inquietudine sospesa tra sensualità e morte, nei corpi vinti dalla peste e in quelli sfiniti dalla possessione devota. Di retorica, certo, ce n’è -basterebbe pensare all’atavico, a non dire genetico, culto dei defunti- ma la maestria e la delicatezza dell’artista strappano i suoi soggetti “reali” (convenzionalmente, quelli in carne e ossa, i quali però contendono a quelli dipinti l’inganno dell’eternità) ai limiti del localismo, pur affermandone la peculiarità: facce che sembrerebbe impossibile trovare ancora oggi, oggi che vogliono pensarci tutti uguali. E magari sarà folclore, saranno cliché di facile presa emotiva, ma sotto sotto la grande anima di Jodice pare suggerire che forse è proprio tra le rughe e le croste di questa città superba e stracciata, cristallizzata in un perenne dopoguerra, che s’annida il terribile mistero della sopravvivenza. Una città miracolosamente scampata a se stessa, sopravvissuta finché poteva. E che al tempo che l’aveva ridotta in cenere ha gettato una manciata di polvere negli occhi.
dal 22 maggio al 29 giugno 2008 Uno sguardo da Capodimonte. Mimmo Jodice - Transiti a cura di Cristiana Colli Museo di Capodimonte Via di Milano, 2 - 80131 Napoli Orario: da giovedì a martedì ore 14.30-19.30 Ingresso: intero € 10; ridotto € 7/5 Catalogo Electa Napoli Info: tel. +39 0817499111; fax +39 0812294498; artina@arti.beniculturali.it; www.museo-capodimonte.it
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Amalfi (SA) - dal 26 giugno al 31 agosto 2008 Missalis Pontificalis ad usum Ecclesiae Salernitanae
Il Pontificale 492 contiene tra le sue pagine membranacee la più antica traduzione in immagini nonché testimonianza illustre dell’evento relativo al trasporto avvenuto nel 1208 per mano del Legato Pontificio Pietro Capuano e all’accoglienza solenne e trionfale che Amalfi tributò alle spoglie del Santo Andrea, in arrivo da Costantinopoli
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Caserta - dal 26 giugno al 20 luglio 2008 La terra ha bisogno di uomini
Fondamentale è riconoscere anche nell’impegno dell’Artista un lavoro, che viene responsabilmente offerto alla dinamica della vita contemporanea, agli interessi, alle scelte, alla cronaca, come alla formazione culturale e civile dei lavoratori.
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Napoli - dal 26 giugno al 30 settembre 2008 Aìda Rubio Gonzàlez - La forza del gesto
Il nuovo spazio napoletano ospita la prima "sfida" espositiva dell’artista al di fuori dai confini iberici: Aída dipinge il dramma umano e non si tratta di un dramma scandagliato con il filtro dell’intellettualismo, risulta invece immediato ed è possibile entrarvi con un’immediatezza stupefacente
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Napoli - dal 26 giugno all'undici settembre 2008 Glen Rubsamen - Fuga nella verità
L’artista californiano (Hollywood, 1957) pone al centro della sua ricerca un interesse documentaristico nella rappresentazione d’immagini tipiche e di grande forza tratte da paesaggi, privi, però, di riferimenti spazio-temporali o di persone, creando un’atmosfera di quiete e sospensione.
orario: da Giugno a Settembre lunedì- venerdì 10,00-13,30/16,00-20,00 (chiusura estiva: Agosto) (possono variare, verificare sempre via telefono)
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Napoli - dal 26 al 28 giugno 2008 Jan Fabre - Another sleepy dusty day
Another Sleepy Dusty Delta Day è il nuovo lavoro di Jan Fabre, che debutterà, dopo Napoli, al Festival di Avignone. Il titolo dello spettacolo, così come la sua creazione, si ispirano alla famosa Ode to Billy Joe (1967) della cantante americana di origine portoghese Roberta Lee Streeter, in arte Bobbie Gentry
genere: arte contemporanea, performance - happening, personale
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Venerdi 27 giugno 2008 alle ore 19,00
Volume II della galleria di arti contemporanee NUMEN art gallery sita in Benevento
vico noce 20, 22,33 OPENING
Riparte 3, ultima fermata di un progetto editoriale, curato da Pasquale de Simone, presidente di Nuova Associazione Casertana Arti Visive, che ha inaugurato a gennaio 2008 Riparte 1/ Riparte2, in preparazione alla celebrazione dei quarant’anni della galleria Studio Oggetto Caserta/Milano di Massimo de Simone, gallerista dal grande intuito che ha portato l’arte oltre le mura delle sue gallerie esponendo a Roma negli anni ’70 , a New York nel 1991, a Bruxelles nel 2001, opere di giovani ed opere di artisti consacrati come Beuys, Duchamp, Kosuth, Urs Lùthi, Turcato, Dine, Costa, Pistoletto,Warhol, Chiari, Paladino.
Enzo Battarra, Angelo de Falco e Luigi Fusco hanno ripreso per immagini visive opere di 18 artisti che fin ad oggi sono entrati in contatto con la Galleria Studio Oggetto, contenute nelle tre cartelle RipArte: Franco Angeli 1986, Damiano Errico 2008, Giuseppe Fiore 2008, Irma Morassi 2008, Giovanni Tariello 2008, Carla Viparelli 2008, Giuseppe Chiari 1988, Maurizio Cimino 2008, Barbara Karwowska 2008, Alessandro Manna 2008, Battista Marello 2008, Alì Nassereddine 2008, Santolo De Luca / Oreste Zevola 1989 ,Bruno Donzelli 1989, Claudio Catanese 2008, Joko 2008, Anna Maria Pugliese 2008, Luigi Spina 2008.
La mostra sarà visitabile fino al 13 Luglio 2008.
Numen art gallery, che ha inaugurato lo scorso dicembre, è stata ideata come una galleria diffusa. Essa si sviluppa su due locali attigui non comunicanti, riservati l’un l’altro alle arti contemporanee,. situati nel cuore del centro storico di Benevento accanto al giardino domenicano dell’Hortus Conclusus, museo a cielo aperto, al Museo del Sannio e ad ARCOS. Il progetto della galleria è di proporre artisti giovani che siano capaci di dar rilievo alla cura dei linguaggi negli aspetti performativi, semantici ed ontologici e alla ricerca dei materiali.
Nella lingua latina Numen è la volontà di comando divino, qualità questa che rientra nell’azione creativa dell’artista. Coniugare, quindi, l’atto creativo come gesto e forma con l’Armonia Mundi, evidenziare le eventuali dissonanze tra realtà obbiettiva ed immaginario collettivo è la naturale relazione tra il nome della galleria e la sua proggettualità operativa, che Numen intende perseguire attraverso un raffronto con le realtà culturali presenti nel territorio e una visione internazionale contemporanea della ricerca artistica .
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DA UN’ IDEA DELLA CRA effetto collaterale
L’ultimo sabato notte del Napoli teatro festival dalle h 23.00 al Lanificio25
…per chi ha ancora voglia di continuare, di scambiare idee e divertirsi, serate teatrali per indole ma non per forma!
Video, musica, atmosfere e cibo a tema
Sabato 28 giugno dalle h 23.00
MegaShow Night
a cura di
Katià Bazzocchi e Arianna D’angiò
Grazia Della Cioppa e Flaminia d'Aniello
Una notte dedicata a Musical, concerti e grandi produzioni di tutti i generi e epoche. Dal Lido a Broadway, da Josephine Baker a Madonna.
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En Vedette / Spotlight: Pour voir plus d'oeuvres de l'artiste en vedette, visitez le site de la galerie Gora. To see more work by the Spotlight Artist, visit Gallery Gora's website.
Like Father, Like Son, 31" x 25,5 ", Photomosaics® Pour plus d'informations, contactez / For more information, please contact: art@gallerygora.com ***Ceci n'est PAS une invitation à un vernissage à la galerie.*** *** This is NOT an invitation to an opening at the gallery.***
Nous sommes situés au centre-ville de Montréal, au coeur du quartier culturel et des affaires, au 279 Sherbrooke Ouest, au coin de l’avenue du Parc et Bleury. La galerie se trouve au second étage. Métro : nous sommes situés à 2 minutes du métro Place des arts (sortie Bleury). Stationnement : nous sommes situés à 2 minutes du stationnement sur la rue Bleury. Le stationnement est à $5 après 17h et durant la fin de semaine. Stationnement : nous sommes situés à 2 minutes du stationnement municipal au coin de President Kennedy et Bleury.
We are located in downtown Montreal in the heart of the cultural and business district at 279 Sherbrooke West, at the corner of Park Avenue and Bleury. The gallery is on the 2nd floor Metro : Two minutes from the Place-des-Arts Metro (exit Bleury) Parking : Two minutes away from the parking lot on Bleury. $5 after 5pm and on weekends. Parking : Two minutes away from the parking lot on the corner of President Kennedy and Bleury.
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fino al 7.IX.2008 Il Quattrocento a Roma Roma, Museo del Corso
Oltre 160 opere suggeriscono una “nuova visione” del Quattrocento italiano. Cinque macro-sezioni rivalutano l’influenza di Roma sull’arte rinascimentale...
pubblicato giovedì 26 giugno 2008
Troppo a lungo gli studiosi d’arte si sono concentrati sul Rinascimento eleggendo Firenze come centro propulsore di questa tendenza. Troppo a lungo, se pensiamo che in quel periodo anche Roma stava attraversando un momento di grande rinascita culturale e artistica. La mostra Il quattrocento a Roma. La rinascita delle arti da Donatello a Perugino vuole proporre un’occasione di riflessione e avviare un approfondimento scientifico teso a rivalutare l’influenza di Roma sull’arte rinascimentale. Oltre centosettanta le opere esposte, di vario genere (plastici, arredi sacri, ceramiche, sculture, quadri) e provenienti dai maggiori musei italiani e stranieri, per dimostrare tangibilmente l’esistenza di un aspetto sociale, urbanistico e religioso nella Roma del Quattrocento, che ha trovato la sua massima espressione nelle opere degli artisti che vi hanno operato. Tra loro, solo per fare qualche nome, Mantegna, Perugino, Donatello, Michelangelo e Piero della Francesca. Due gli elementi innovativi che costituiscono un insolito e quanto mai geniale trait d’union con il passato. La grande tavola multimediale della Roma quattrocentesca permette al visitatore di interagire attivamente e di esplorare gli edifici e i monumenti dell’epoca nel dettaglio dei loro elementi compositivi. La magnifica ricostruzione tridimensionale della Cappella Carafa di Santa Maria sopra Minerva, realizzata dall’Enea con l’impiego di un radar ottico a colori, riproduce dettagliatamente e nitidamente gli affreschi del Lippi in tutti i loro elementi, rendendo possibile una fruizione virtuale che permette di ammirare a brevissima distanza particolari che sarebbero sicuramente sfuggiti in una visone standard dell’affresco. A partire dalla fine di maggio è inoltre possibile osservare in mostra il capolavoro di Piermatteo d’Amelia, Madonna con Bambino, sottoposto a un laborioso quanto lungo processo di restauro e riesposto per la prima volta al pubblico in quest’occasione. La rassegna è suddivisa in cinque grandi sezioni, ognuna dedicata a un aspetto particolare. La città offre una bellissima ricognizione del quadro architettonico della Roma quattrocentesca; Vita civile e religiosa mostra sia gli strumenti del vivere quotidiano (stoviglie, mobili, arredi) che gli strumenti musicali e le vesti dell’epoca. Ma non solo. Buona parte della sezione è dedicata all’arredo sacro, a testimonianza di quanto fosse vivo l’interesse per il culto e la devozione. Lo scrigno dell’antico rivela un forte interesse per lo studio del passato e degli edifici storici romani (il Foro, il Colosseo, l’Arco di Costantino), che hanno sempre ispirato gli artisti in ogni epoca. La sezione dedicata a I Papi. Fede, arte e potere offre ritratti e pitture celebrative. La parte dedicata ai grandi artisti, La rinascita delle arti, testimonia invece quanto Roma fosse una meta prediletta per trarre ispirazione, tanto in pittura quanto in scultura.
dal 28 aprile al 7 settembre 2008 Il Quattrocento a Roma. La rinascita delle arti da Donatello a Perugino a cura di Claudio Strinati e Marco Bussagli Museo del Corso Via del Corso, 320 - 00186 Roma Orario: da martedì a domenica ore 10-20; giovedì e venerdì fino alle 23 Ingresso: intero € 9; ridotto € 7 Catalogo Skira Info: tel. +39 06916508451; museodelcorso@infobyte.it; www.400.roma.it
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Napoli - dal 27 al 28 giugno 2008 Frequenza d’artista
Frequenza d’artista è una mostra evento a casa della curatrice. Viviana Checchia apre il suo studio, rende aperti al pubblico i suoi spazi all’interno dei quali saranno allestiti i lavori degli artisti con i quali collabora. Un cambio di destinazione d’uso affidato questa volta alle mura domestiche che si trasformano, per un giorno, in spazio espositivo
orario: dalle 20 alle 24 (possono variare, verificare sempre via telefono)
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Napoli - dal 27 giugno al 27 luglio 2008 L'emigrante colto di Baselice
genere: documentaria, collettiva, disegno e grafica
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Napoli - dal 28 giugno al 4 luglio 2008 Alessandro Carlini - Fasce che si incontrano, fasce che si abbracciano
L´esprit de géométrie sale sempre più nelle opere di Alessandro Carlini. L’architetto Alessandro Carlini,che opera e vive a Berlino, continua, con serio impegno, a lavorare in terra tedesca, nel suo studio berlinese, ma non dimentica le radici abruzzesi e le stagioni partenopee.
orario: da martedì a sabato 11-14 e 19-22 (possono variare, verificare sempre via telefono)
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Vico Equense (NA) - dal 28 giugno al 31 luglio 2008 L'arte è preghiera VI Edizione
Inaugura negli spazi della Venerabile Arciconfraternita dell’Assunta la VI edizione di "L’Arte è Preghiera", dedicata quest’anno alla figura e alle opere di San Paolo, in occasione del suo duemillesimo della nascita. Ogni artista è stato chiamato a realizzare una immagine inedita che interpretasse liberamente il tema, secondo approcci e procedure personalizzate, dal reperimento dei soggetti alla presentazione espositiva delle opere
orario: ore 18,30 – 21,30 (possono variare, verificare sempre via telefono)
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TARANTULA
PIAZZA DEL DUOMO
MEDIAFACCIATA MIA - MILANO IN ALTO
30 giugno - 27 luglio
Tutti i giorni alle ore 18:00 e alle ore 20:00
Sabato e domenica alle ore 12.00 alle ore 18:00 e alle ore 20:00
Open My Glade (Flatten), 2000 video installazione di Pipilotti Rist (still da video) Courtesy l'artista e Hauser & Wirth Zurigo Londra
TARANTULA è: Vito Acconci Victor Alimpiev Johanna Billing John Bock Roberto Cuoghi Rä di Martino Trisha Donnelly Mark Leckey Klara Liden Pipilotti Rist Aïda Ruilova Marcus Schinwald Patrick Tuttofuoco Gillian Wearing
Dal 30 giugno al 27 luglio 2008 la Fondazione Nicola Trussardi in collaborazione con la
mediafacciata MIA - Milano In Alto presenta TARANTULA, la prima rassegna di film d’artista sul megaschermo di Piazza del Duomo.
I cinquecento metri quadrati di mediafacciata che coprono i ponteggi del Palazzo dell’Arengario – il più grande schermo con tecnologia a led d'Europa – si trasformano per un mese in un insolito territorio a disposizione dell’arte contemporanea: concepita appositamente per gli spazi di Piazza del Duomo, TARANTULA è un’antologia di visioni, sguardi e allucinazioni. Come un miraggio comparso misteriosamente nella scenografia monumentale della piazza più importante di Milano, TARANTULA conduce i passanti e gli spettatori tra nuovi mondi possibili e illusioni collettive.
Ricognizione sulle tendenze più recenti dell’arte contemporanea - ma anche piccola enciclopedia dell’arte in video - TARANTULA è una rassegna di mostre personali, un’esplorazione dettagliata dell’universo di alcune delle voci più significative del panorama dell’arte di oggi presentata per la prima volta in una straordinaria proiezione pubblica.
Per TARANTULA i video degli artisti più interessanti della scena internazionale saranno trasmessi sul ledwall di Piazza del Duomo per due ore ogni giorno. Dalle smorfie ingigantite di Pipilotti Rist alle video confessioni di Gillian Wearing, dagli oscuri rituali di Victor Alimpiev alle danze lisergiche di Mark Leckey, dalle leggendarie performance di Vito Acconci alla crudeltà dei fumetti di Roberto Cuoghi, TARANTULA esplora un mondo di improvvise perdite di controllo, danze liberatorie e momenti d’estasi. Prendendo a prestito il titolo dal celebre romanzo sperimentale di Bob Dylan ed evocando antiche tradizioni popolari, TARANTULA racconta un universo sottosopra dove l’ordine e la ragione lasciano spazio alla follia e in cui nuove regole trasformano la vita di tutti i giorni in un gioco senza fine.
In vista del suo prossimo progetto espositivo (programmato per l’autunno) la Fondazione Nicola Trussardi continua la sua ricerca di nuove modalità e di nuove occasioni per diffondere l’arte di oggi a un pubblico sempre più ampio e diversificato. Con la rassegna di video TARANTULA, infatti, Piazza del Duomo si trasforma in un’insolita sala cinematografica a cielo aperto dove le immagini degli artisti compaiono come un’allucinazione nel trambusto della città. Gli artisti di TARANTULA: Vito Acconci, Victor Alimpiev, Johanna Billing, John Bock, Roberto Cuoghi, Rä di Martino, Trisha Donnelly, Mark Leckey, Klara Liden, Pipilotti Rist, Aïda Ruilova, Marcus Schinwald, Patrick Tuttofuoco, Gillian Wearing.
TARANTULA è a cura di: Massimiliano Gioni, Direttore Artistico, Fondazione Nicola Trussardi.