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Subject Mostre ed incontri artistici - Dicembre 2014
Messaggio di Gino il lunedì 1 dicembre 2014 alle 12:23   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

1/12/2014

Luca Di Martino

Palazzo delle arti di Napoli - PAN, Napoli

Out of Border. 25 immagini di grande formato illustrano la Malesia, vista con gli occhi di chi abita queste terre affascinanti e difficili, e con semplicita' e fatica costruisce ogni giorno percorsi di aggregazione tra i popoli.


 

comunicato stampa

a cura di Federica Cerami

Lunedì 1 dicembre, il Forum delle culture di Napoli e Campania, inaugura al Pan (Palazzo delle Arti di Napoli) la mostra fotografica “Malesia – Out of border” di Luca di Martino, curata da Federica Cerami.

Venticinque immagini di grande formato, realizzate dal fotografo napoletano, illustrano la Malesia, vista con gli occhi di chi abita queste terre affascinanti ma difficili e con semplicità e fatica costruisce ogni giorno percorsi di aggregazione tra i popoli.
Di Martino, continua le sue perlustrazioni fotografiche camminando in terre lontane alla ricerca di piccole storie cariche di umanità e, dopo averci mostrato due anni il Nepal, ci presenta un nuovo lavoro che racconta le storie di quattro diverse popolazioni malesi: BONGGI, UBIAN, PALA’U e DUSUN, più una sezione dedicata ai capo villaggio di queste popolazioni.

Quattro mondi inimmaginabili, per chi non varca mai i confini della propria quotidianità, raccontati senza retorica nè sensazionalismi, ma solo con il desiderio di compenetrarsi nelle storie ascoltate. Tanta strada percorsa a piedi, per poter essere dentro le storie con tutta l'autenticità possibile. Questa evidente carica di umanità espressa nelle immagini di Luca, diventa un filo doppio che lega il fotografo ai suoi soggetti, facendo diventare uno lo specchio degli altri e sostenendo, in tal senso, il pensiero di Capa che vedeva nella fotografie l’autoritratto del suo fotografo.

Inaugurazione lunedì 1 Dicembre ore 18

Pan (Palazzo delle Arti di Napoli)
Via dei Mille 60 Napoli
lun-dom 10-19, mar chiuso
ingresso libero



Messaggio di Gino il mercoledì 3 dicembre 2014 alle 09:06   -  forum administrator-  forum moderator
Città: Napoli   Iscritto il: venerdì 29 giugno 2001   Posts: 12608   View Gino's profileProfilo Search for other posts by GinoCerca Visit Gino's homepagewww Quote

3/12/2014

Alfonso Cannavacciuolo

Piero Renna Arte Contemporanea - PRAC, Napoli

Tele di grande formato e piccoli lavori realizzati con tecnica mista tra il 2011 e il 2014. Le sue immagini comunicano un silenzio e una pacatezza disarmante.


 

comunicato stampa

a cura di Valentina Rippa

Mercoledì 3 dicembre alle ore 18.00 alla galleria PRAC - Piero Renna Arte Contemporanea – sarà inaugurata la personale dell'artista Alfonso Cannavacciuolo che resterà aperta al pubblico fino al 6 febbraio 2015. “In contrasto con la pennellata graffiante che ne contraddistingue lo stile, le immagini restituite da Alfonso Cannavacciuolo sulla tela comunicano un silenzio e una pacatezza disarmante che è in parte l'introversione stessa dell'artista, così urlata e, allo stesso tempo, così silenziosa. Nel suo lavoro ritroviamo un'armonia "classica" di proporzioni, figure eleganti dissolte in ambienti indefiniti, stanze senza pareti affidate a colori uniformi. L'intento dell'artista è trasmettere l'aspetto compositivo proprio come in una natura morta classica, non importa che i soggetti e gli oggetti ritratti vengano collocati in un luogo o in un tempo preciso.

L'artista inizia la sua ricerca frugando nel suo passato e nell'infanzia di ciascuno di noi attraverso album di famiglia e fotografie d'antan da cui estrae particolari o figure slegate per poi assemblarle in un unico lavoro. Alla maniera di Bacon, Cannavacciuolo crea una netta separazione tra figura e sfondo, tra i soggetti e il mondo di cui fanno parte esprimendo con efficacia un forte sentimento di estraneità e solitudine collettiva tipiche della società contemporanea. «Il termine fakeland – afferma Cannavacciuolo - è ciò che al meglio esprime la mia ricerca artistica perché allude a un luogo fittizio che i soggettioggetti si trovano a condividere in modo inconsapevole; é inevitabile che poi si crei una narrazione e una correlazione tra i soggetti riportati su una stessa tela ma non è cosa voluta né il fine stesso dell'opera».

La tecnica tono su tono su sfondo nero pece o totalmente bianco fa si che emergano dalla tela sagome di un'umanità solitaria, in primo piano o in lontananza, con rare aperture prospettiche e un ostinato distacco dalla frenetica realtà circostante. Ma a differenza dei primi lavori in cui le figure apparivano inanimate e offuscate da una nebbia che impediva di coglierne le differenti espressioni, in quest'ultima serie, su fondi chiari e cipriati, Cannavacciuolo si lascia andare a qualche emozione. Un sorriso, uno sguardo evocativo, sensazione di disagio, tenerezza, attesa, lieve malinconia.

L'artista comunica nel silenzio, senza parole e senza dettagli. Lo spettatore, a sua volta, quando guarda un suo quadro è invitato a compiere un viaggio verso se stesso instaurando un dialogo muto con il dipinto“. (Valentina Rippa )

Alfonso Cannavacciuolo, Pozzuoli 1976; vive e lavora a Napoli. Artista e musicista autodidatta, appassionato di pittura figurativa sin da bambino, ha esposto in Italia e in fiere d'arte contemporanea all'estero. Suoi lavori sono in numerose collezioni private. Group exhibitions: 2011 "What?" Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea Milano. Solo show: 2007 "Composizione Naturalmente Morta" Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea Napoli; 2005 Alfonso Cannavacciuolo Artissima Torino "solo show"; 2004 "Pezzi Unici Modernissimi" Cinema Modernissimo Napoli; 2004 Mediterranea Arte Napoli; 2000 Arte Giovani Comune di Bassano del Grappa. Fairs: Scope Miami, Scope New York, Artissima Torino, ArteFiera Bologna, Miart Milano.

Inaugurazione mercoledì 3 dicembre | ore 18

PRAC | piero renna arte contemporanea
via nuova pizzofalcone 2 | 80122 napoli
Orari: lunedì-sabato dalle 16e30 alle 19e30
ingresso libero



Messaggio di Gino il giovedì 4 dicembre 2014 alle 09:10   -  forum administrator-  forum moderator
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5/12/2014

Paula Franca

Galleria Gino Ramaglia, Napoli

Jet Lag. Arte nel viaggio. Nelle sue tele vi e' un cambiamento cromatico e formale, che l'artista attribuisce alle emozioni vissute tra i due mondi dove vive.


 

comunicato stampa

L'artista brasiliana espone una piccola retrospettiva delle sue opere create nel periodo in cui si susseguivano spesso i viaggi tra il Brasile e l'Italia. Nelle sue tele vediamo un cambiamento cromatico e formale , che l'artista attribuisce alle emozioni vissute tra i due mondi dove vive.

Le esperienze interpersonali, le differenze e similitudini culturali tra i due paesi , la nostalgia che la lontananza dalle persone che le sono care, siano esse italiani o brasiliani sono messe sulle tele in una forma non calcolata. La spontaneità della sua creazione si nota nella leggerezza delle pennellate e nelle trasparenze presenti nei dipinti.

In un certo senso, Paula pensa attraverso i colori. L'approccio con nuovi colori come il giallo e il blu si aggiungono ai rossi e ai toni dell'arancione , tutto ciò deriva dalla sua sensibilità nel guardarsi intorno e capire quello che non gli appartiene ma che può incorporarsi nel suo universo.

In questa performance, Paula França mette in vetrina una parte importante del suo percorso creativo,focalizzando l'attenzione sul rapporto con l'Italia,una sorta di dialogo interiore tra colori e sentimenti,un patchwork emozionale impresso su tela scandito dai vari jet lags."

Info: mariapaulaf@msn.com

Inaugurazione con performance dal 5 Dicembre ore 19

Gino Ramaglia - Artisti in Vetrina
Via Broggia, 10 Napoli
ingresso libero



Messaggio di Gino il venerdì 5 dicembre 2014 alle 19:07   -  forum administrator-  forum moderator
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5/12/2014

Veronica Longo e Lucio Statti

Atelier Controsegno, Pozzuoli

Da Mantova a Napoli: Al di la' del gioco. Statti e Longo entrano empaticamente e con pudore nel mondo innocente e pieno di stupore dei bimbi.


 

comunicato stampa

Venerdì 5 dicembre 2014, alle ore 18.00, si inaugura la mostra Da Mantova a Napoli: Al di là del gioco degli artisti Veronica Longo e Lucio Statti, presso l’Atelier Controsegno, sito in Via Napoli 201, Pozzuoli, Napoli (nei pressi della stazione della Cumana Dazio).

Giunge a Napoli, all’Atelier Controsegno di Pozzuoli, la doppia personale degli artisti Veronica Longo e Lucio Statti, inauguratasi in anteprima il 13 settembre 2014 a Mantova, presso la Galleria Arte & Object Design di Arianna Sartori. L’esposizione, a cura di Riccardo Battiferro Bertocchi, lì presente per l’occasione, viene ora introdotta dalla storica dell’arte Rosalba Volpe.

Dalle ore 18:00, il critico veronese sarà, quindi, “virtualmente” in sala, attraverso un filmato registrato durante il vernissage mantovano.

A completamento della serata, sarà possibile vedere un video dal titolo Desideri di bambino, realizzato dalla Longo nel 2007, con musiche di Ryuichi Sakamoto.
La mostra offrirà al pubblico napoletano la possibilità di vedere l’operato di questi due artisti conterranei che, pur avendo età così diverse ed esprimendosi con tecniche totalmente differenti, trovano il loro “trait d’union” nell’amore per la fanciullezza perduta.

“Due generazioni in dialogo tra loro, accomunate nell’arte dal medesimo, ancestrale richiamo dell’infanzia: Lucio Statti e Veronica Longo entrano empaticamente e con pudore nel mondo innocente e pieno di entusiastico stupore dei bimbi, nel loro ovattato universo dove il giocattolo, la bambola, il pupazzo, il cavallo a dondolo, persino una bolla di sapone soffiata al vento, evocano una nostalgia mai fine a se stessa, bensì forza viva e pregnante del presente. Abbandonarsi al sogno non è solo prerogativa del fanciullo, lo può fare anche un adulto che non si rassegna alla palude del contingente… È un anelito insopprimibile dello spirito che si materializza nei ninnoli dei più piccini, nei loro giochi spensierati, destinati, con metamorfosi prosaica, a divenire i totem del nostro lavoro quotidiano. Nella pittura e nell’incisione, Lucio Statti e Veronica Longo trovano la propria chiave espressiva, nei toni pastello di una dimensione onirica e nel segno preciso di immagini indelebili. Lucio e Veronica ci aiutano, per quanto possibile, a rammentarci il valore di quei giochi, a comprendere e riconoscerne l’essenza, troppo spesso travisata dall’indifferenza dell’uomo contemporaneo, lui sì schivo di una vita senza bagliori…”
Riccardo Battiferro Bertocchi

Inaugurazione 5 dicembre ore 18

Atelier Controsegno
via Napoli, 201 Pozzuoli
mar-sab 16-19.30
ingresso libero



Messaggio di Gino il venerdì 5 dicembre 2014 alle 19:09   -  forum administrator-  forum moderator
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5/12/2014

Shepard Fairey

Palazzo delle arti di Napoli - PAN, Napoli

Obey. La mostra presenta 90 opere, che raccontano l'evoluzione stilistica dell'artista, come la serie realizzata per la citta' di Venezia, Capitol hill, monumentale tela finora mai esposta a cui si affiancano lavori provenienti da collezioni private.


 

comunicato stampa

a cura di Massimo Sgroi

Dopo il grande successo della mostra di Andy Warhol, con oltre 45.000 visitatori, il PAN | Palazzo delle Arti di Napoli ospita dal 6 dicembre 2014 al 28 febbraio 2015, Shepard Fairey, uno dei più celebrati street artist americani.

Autore tra i più influenti della scena contemporanea, Shepard Fairey, meglio conosciuto con lo pseudonimo di OBEY, ha accresciuto la sua fama grazie all’immagine stilizzata in quadricromia di Barack Obama sovrapposta ai termini Hope (speranza), Change (cambiamento), Progress (progresso), divenuta simbolo della campagna elettorale del futuro presidente degli Stati Uniti d’America nel 2008.
Con questo ritratto, definito dal critico d’arte del New Yorker, Peter Schjeldahl, “la più efficace illustrazione politica americana dai tempi dello Zio Sam”, Obey ha dato vita a un’icona pop contemporanea così come Andy Warhol aveva fatto con Marilyn Monroe, Mao, la Campbell’s soup e altro.

L’esposizione, curata da Massimo Sgroi, organizzata da Password Onlus, in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, presenta per la prima volta in uno spazio museale italiano 90 opere, che raccontano l’evoluzione stilistica di Shepard Fairey, come la serie realizzata per la città di Venezia, Capitol hill, la monumentale tela, finora mai esposta, a cui si affiancano lavori provenienti da collezioni private.

La rassegna conferma il ruolo di Napoli come protagonista della cultura e della contemporaneità e consentirà al visitatore di confrontarsi su tematiche sociali sempre attuali, come la guerra, la repressione, la propaganda, il razzismo, la difesa dell’ambiente e il rapporto con la musica e le icone del nostro secolo. Il fine per Obey è di stimolare il fruitore a giungere a una propria interpretazione e riflettere sul senso di ciò che vede: “È un dialogo costante con l’osservatore; ciò che faccio è inviare uno stimolo e rispondere con un nuovo stimolo in base alla reazione ricevuta”.

Note biografiche
Frank Shepard Fairey, conosciuto con lo pseudonimo di Obey è nato a Charleston, in South Carolina, il 15 febbraio 1970).
Figlio di un medico e di un'agente immobiliare, Fairey cresce in South Carolina, compie studi artistici e nel 1988 si diploma all'Accademia d'arte. Nel 1989 idea e realizza l'iniziativa André the Giant Has a Posse; dissemina i muri della città con degli adesivi (stickers) che riproducono il volto del famoso lottatore di wrestling André the Giant; gli stessi sono stati poi replicati da altri artisti in altre città. Come lo stesso Fairey ebbe modo di spiegare, non vi era nessun significato particolare nella scelta del soggetto; il senso della campagna era quello di produrre un fenomeno mediatico e di far riflettere i cittadini sul proprio rapporto con l'ambiente urbano.

In quel momento, la poetica di Obey prende forma, concentrandosi sui temi cruciali della propaganda e del controllo sociale. Un’attenzione all’aspetto comunicativo dell’arte che l’artista metterà a frutto nella guerrilla marketing e, nel corso del conflitto tra gli Stati Uniti e l’Iraq, nel campo della politica, grazie alla realizzazione di una serie di manifesti di stampo pacifista.
Ma l’iniziativa che ha dato visibilità internazionale a Fairey è stato il manifesto Hope che riproduce il volto stilizzato di Barack Obama, diventato l'icona della campagna elettorale che ha poi portato il rappresentante democratico alla Casa Bianca. Il manifesto apparve, sempre durante la campagna elettorale del 2008, con altre due scritte: "Change" e "Vote". Il comitato elettorale di Obama non ufficializzò mai la collaborazione con Fairey, probabilmente perché i manifesti venivano affissi illegalmente, come nella tradizione della street art, ma il presidente, una volta eletto, inviò una lettera all'artista, resa poi pubblica, in cui ringraziava Fairey per l'apporto creativo alla sua campagna, la lettera si chiude con queste parole: "Ho il privilegio di essere parte della tua opera d'arte e sono orgoglioso di avere il tuo sostegno".

Password Onlus è un’associazione culturale con sede a Milano, nata nel 2003 con l’obiettivo di progettare, realizzare e promuovere eventi culturali e mostre con alto valore artistico, ponendo particolare attenzione al periodo contemporaneo. Le radici dell’associazione sono caratterizzate dalla cura e dalla passione attraverso la quale si avvicina il pubblico ai linguaggi dell’arte contemporanea, non sempre di facile accesso e di immediata lettura.
Secondo il presidente Luca Giglio, “il racconto dei contenuti dell’artista e dei suoi lavori nei musei e negli spazi pubblici, diventano la password per avvicinarsi e capire il mondo dell’arte ed il rapporto tra l’artista e il patrimonio artistico e architettonico di una città”.

Immagine: Shepard Fairey, “Capitol Hill", 2009 Mixed media on canvas Cm 270 x 400

Ufficio stampa
CLP Relazioni Pubbliche
Marta Paini, tel. 02 36 755 700, marta.paini@clponline.it
Ufficio stampa Pan
Domenico Annunziata
Capo ufficio stampa Comune di Napoli
Tel. 081 7954575, ufficio.stampa@comune.napoli.it

Preview stampa 5 dicembre alle 12
Inaugurazione 5 dicembre

Palazzo delle arti di Napoli - PAN
via dei Mille, 60 - Napoli Campania Italia
Orario: dal lunedì al sabato dalle ore 9.30 alle ore 19.30; domenica dalle ore 9.30 alle 14.30.
Ingresso: € 8,00 intero
€ 6,00 ridotto (ragazzi dai 6 ai 26 anni; over 60; insegnanti; giornalisti non accreditati con tesserino; forze dell’Ordine non in servizio; T.C.I.; titolari di apposite convenzioni)
€ 4,00 ridotto portatori di handicap
Gratuito per bambini fino a 5 anni, accompagnatore di disabile e giornalisti accreditati
Biglietto famiglia valido per 4 persone: € 20,00
Ridotto scuole € 4,50 (Min 15/ Max 25) con due accompagnatori gratuiti
Ridotto gruppi € 6,00 (Min 15/ Max 25) con un accompagnatore gratuito



Messaggio di Gino il venerdì 5 dicembre 2014 alle 19:09   -  forum administrator-  forum moderator
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5/12/2014

Seb Patane

Galleria Fonti, Napoli

Abdomen. La mostra presenta due lavori dell'artista: 'Gustav Metzger as Erwin Piscator, Gera, January 1915', breve monocromatico lavoro video/sonoro e 'Abdomen', un'opera sonora piu' lunga.


 

comunicato stampa

La Galleria Fonti è lieta di presentare Abdomen terza mostra personale di Seb Patane in galleria.
Ipocondria; termine che deriva dal Greco hupochondros, che significa Addome. Sintomo di disturbo somatico, simile alle
condizioni di dismorfia del corpo.

Nell'ottobre 2013, durante una residenza presso il Wysing Arts Centre, Bourn, Inghilterra, Seb Patane conobbe l'artista e
compagno di residenza Gustav Metzger. L'incontro spinse Patane a chiedere a Metzger di essere registrato mentre leggeva un breve passo del libro The Political Theatre, scritto dal direttore di teatro d'avanguardia Erwin Piscator nel 1929, che Patane
stava leggendo. In quello specifico passo, Piscator descrive l'inadeguato abito che è costretto a vestire, qualche minuto prima
di partire per la Prima Guerra Mondiale, forse una metafora della sua riluttanza ad unirsi all'esercito tedesco.
E' questo interesse al cambiamento tra realtà e narrazione alterata, biografia e subconscio comune, possibile manipolazione
di storia e letteratura che troviamo al centro del lavoro di Seb Patane, con un’enfasi sul ciclo continuo tra performance e
verità, tra dettagli apparentemente banali e concetti 'alti'.

Patane ha visto un giocoso, ma drammatico, potenziale nell'idea di far quasi impersonare le parole di Piscator a Metzger, i
due uomini entrambi tedeschi, coinvolti politicamente e artisti innovativi, sebbene abbiano condotto vite separate dal tempo,
dai luoghi e dalla pratica.
Questa breve registrazione è il punto di partenza per le due opere in mostra presso la galleria Fonti: Gustav Metzger as Erwin
Piscator, Gera, January 1915, un breve monocromatico lavoro video/sonoro, e Abdomen, un opera sonora più lunga in cui
ancora la voce di Metzger offre un'inquietante inizio, seguito da un audio collage che include interventi di musiche originali,
registrazioni fatte presso le campagne del Cambridgeshire e la lettura da parte di un'altra compagna in residenza al Wysing,
Cécile B. Evans, di un passo tratto dal romanzo di satira di guerra The Good Soldier Sveik, scritto dallo scrittore Ceco Jaroslav
Hasek (1923). L'opera, così come il suono del video, è composta da Seb Patane con la ormai lunga collaborazione di Giancarlo Trimarchi.

Infine, la parte conclusiva di Abdomen, include una breve canzone scritta da Patane e cantata e arrangiata insieme al
musicista di base a Berlino Andrew Moss; la canzone è ispirata dagli occasionali attacchi di ipocondria dello stesso Patane,
ma anche dalle lettere di Dante Gabriel Rossetti a Ford Madox Brown che raccontavano di una Lizzie Sidal estremamente
malata e morente.
" Sono stato nella più agonizzante ansia per la salute della povera cara Lizzie, sembrava pronta a morire ogni giorno e più di
una volta al giorno" (1860).

Patane utilizza questa giustapposizione tra fonte storica e personale per poterla incrociare con riferimenti di musica
contemporanea, processo fondamentalmente aiutato da una sorta di approccio psichedelico al fare musica. Obiettivo
dell'artista è di creare un video/soundscape attuale che implichi la nozione infinita e universale dell'idea di ansia; tutto ciò
porta verso un senso di mancanza di controllo sulla trasformazione fisica ed emozionale, gli orrori della guerra, scontri e
conflitti, anche se è implicito un cambiamento e la morte è vista come rinnovamento, seguita dalla sua conseguente rinascita.
Seb Patane è nato a Catania nel 1970, vive e lavora a Londra.

Inaugurazione 5 dicembre alle 19

Galleria Fonti
via Chiaia, 229 - Napoli Campania Italia.
Orario: dal lunedì al venerdì ore 11 - 14 / 16 – 20 o su appuntamento
Ingresso libero.



Messaggio di Gino il venerdì 5 dicembre 2014 alle 19:10   -  forum administrator-  forum moderator
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5/12/2014

Le trappole della pittura

Galleriastudiolegale Eventitre, Napoli

Vincenzo Frattini con colorate tele geometriche e Isaac J. con la gestualita' della sua pittura, presentano una serie di nuovi lavori accanto alle tele di Mimmo Martorelli.


 

comunicato stampa

Continua la stagione espositiva della Galleria studio legale con una triplice mostra personale di Vincenzo Frattini, Isaac J. e Mimmo Martorelli e che si inaugura Venerdì 5 Vincenzo Frattini e Isaac J., dopo la mostra Three del 2013, sempre nella Galleria studio legale, presentano una serie di nuovi lavori accanto alle tele di Mimmo Martorelli, alla sua prima mostra in galleria. Tre mostre, tre artisti e tre modi diversi di intendere la pittura.

Le geometriche coloratissime tele presentate da Vincenzo Frattini lo scorso anno lasciano il posto alla pittura per sottrazione e diventano con estremo rigore formale quadri, cubotti e colonne, realizzati con una meticolosa sottrazione della materia pittorica. Una azione performativa sarà eseguita durante la mostra e evidenzierà la mutazione della piatta parete bianca in irregolare e colorata.

Isaac J. presenta nuovi lavori di grandi e medie dimensioni in cui i soggetti, protagonisti di fatti di cronaca, luoghi di crimini o semplicemente ritratti, appartengono al suo enorme bagaglio di immagini elaborate con ironia e con la gestualità della sua pittura fatta di velature, stratificazioni e sporcata con singolari scelte cromatiche.

La ricerca di Mimmo Martorelli ha come tematica l’identità, che rappresenta con una relazione pittorica tra la tela e la carta, la figura e la forma astratta. I personaggi, disegnati o dipinti, sono figure conosciute all’artista mentre i colori e le forme sono scarabocchi digitalizzati riportati sulla tela con il disegno o la pittura acrilica.

Vincenzo Frattini (Salerno 1978), vive e lavora a Campagna (SA).

Isaac J. (Algeri 1973), vive e lavora a Melfi (PZ).

Mimmo Martorelli (Salerno 1974), vive e lavora a Roma (RM).

Inaugurazione venerdì 5 dicembre 2014, ore 19

Galleriastudiolegale Eventitre
piazza Nazionale (Via Blanch, 23) Napoli
lun-ven 16-19,30
ingresso libero



Messaggio di Gino il venerdì 5 dicembre 2014 alle 19:11   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dal 5 dicembre 2014 al 3 gennaio 2015
Surface


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MUSEO CIVICO GAETANO FILANGIERI
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Via Duomo 288 (80138)
+39 , +39 (fax), +39
www.salviamoilmuseofilangieri.org
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Eventi in corso nei dintorni

Riproponendo il dialogo fra industria, Surface si propone come una conversazione fra artisti, designers e la collezione di Gaetano Filangieri, nel tentativo di aprire spazi contemporanei in cui, l’aggettivo domestico, diviene uno degli spazi potenziali dell’oggi
orario: da martedì a sabato ore 900-18.00
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 5 dicembre 2014. ore 18.00
curatori: Maria Teresa Annarumma
autori: AAIDO MA, Pasquale Annarumma, Domenico Antonio Mancini, Vincenzo Rusciano, Chiara Scarpitti Studio
genere: design, arte contemporanea, collettiva


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Napoli - dal 6 dicembre 2014 al 5 gennaio 2015
Artestesa - Astrolabor


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PALAZZO REAL MONTE MANSO DI SCALA
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Via Nilo 34 (80134)
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Eventi in corso nei dintorni

Gli studi d’arte e i laboratori creativi dell’ex seminario dei nobili della Fondazione Real Monte Manso di Scala aprono i battenti alla quinta edizione di Artestesa, una rassegna di arti visive, installazioni, video, e performances teatrali e musicali, con eventi work-in-progress, in divenire.
orario: 12:00 - 20:00
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 6 dicembre 2014. ore 12:00
autori: Oni Wong, Scuo8, Vandalia, Vozla, Flegma, Fucina4, Danilo Araimo, Antonia Bonetti, Serena Camerino, Salvatore Cantalupo, Pasquale Cassandro, Erika Cervo, Tatiana Chafcouloff, Alessandra Cianelli, Michele Ciardiello, Gennaro Comunale, Davide Costagliola, Claudio Cuomo, Luigi d'Alessio, Kirka de Jorio, Antimo De Santis, Francesco Della Femina, M. Della Morte, Ulderico di Domenico, Olivier Di Placido, Giò Di Sera, Salvatore Esposito, Gilberto Galasso, Anna Galliano, Gabriella Grossi, Gaia Leandra, Marco Luongo, Marco Mazzocchi, Dolores Melodia, Massimiliano Mirabella, Giancarlo Neri, Sisi Palmer, Marco Prato, Massimo Pucci, Salvatore Totty Renda, Mauro Rescigno, Antonella Romano, Tiziana Salvati, Nando Spina, Riccardo Veno, Beatrix Von Hartmann, Sarah Von Hoe, Lisa Weber, Marco Zurzolo
genere: arte contemporanea, performance - happening, collettiva


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Napoli - dal 6 al 15 dicembre 2014
Natale a Napoli

PINACOTECA D'ARTE MODERNA LE PORTE
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Via Chiatamone 57 (80121)
+39 , +39 (fax), +39
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Eventi in corso nei dintorni

Collettiva di pittura, scultura, grafica e fotografia a tema libero
orario: ore 10.00-13.00 : 16.30-19.30, domenica ore 10.00-13.00
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 6 dicembre 2014. ore 17,30
catalogo: in galleria.
curatori: Gennaro Corduas, Rosario Pinto
genere: fotografia, arte contemporanea, collettiva


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Napoli - dal 6 dicembre 2014 al 10 gennaio 2015
Quattro. Intervento d'arte contemporanea/ Acqua

OFFICINA CREATIVA LINEADARTE
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Exibart.alert - tieni d'occhio questa sede
Via Raimondo De Sangro Di Sansevero 12 (80134)
+39 0815494271
lineadarte@gmail.com
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individua sullo stradario MapQuest
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Eventi in corso nei dintorni

QUATTRO è un progetto in itinere che si adeguerà alle varie proposte creative e si trasformerà così come si trasformano gli elementi, seguendo una traccia comune ma che potrà snodarsi ed ampliarsi attraverso sguardi diversi e diverse prospettive, così l’acqua è estremamente adattabile.
orario: da lunedì a sabato mattina dalle 10 alle 13 e su appuntamento, domenica chiusi
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 6 dicembre 2014. h 18.30
catalogo: in galleria. a cura di G.Ippolito e G.Donnarumma
curatori: Giovanna Donnarumma, Gennaro Ippolito
autori: Melania Acanfora, Ciro Balzano, Rosaria Cecere, Mario Cerella, Patrizia Cerella, Luigi Cola, Antonio Conte, Maria Rosaria Cozza, Ciro D'Alessio, Raffaela De Luise, Annibale Di Muro, Giovanna Donnarumma, giovanna farina, Paula França, FregreaPhoto, Renato Iannone, Gennaro Ippolito, Antonio Lubrano Lavadera, Claudia Tonia Manganiello, Maria Mascia, Guglielmo Mattei, Camilla Mazzella, Valentina Migliaccio, Angelo Moscarino, Matilde Mulé, Mauro Nigro, Luca Piscitelli, Vincenza Postiglione, Rosella Quintini, Silvia Rea, Valentina Romano, Gino Sansone, Luigi Savarese, Rocco Scattino, Mariano Stellateli, Annamaria Terlati, Maria Tirotta, Daniela Tzvetkova, Paolo Vitale, Vivien, Sara Zarrillo
patrocini: Comune di Napoli
genere: fotografia, arte contemporanea, collettiva, disegno e grafica, arte moderna, arti decorative e industriali


Messaggio di Gino il giovedì 11 dicembre 2014 alle 09:51   -  forum administrator-  forum moderator
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11/12/2014

Petra Feriancova

Fondazione Morra Greco, Napoli

Things that Happen, and Things that are Done. On Beginnings and Matter. Nelle sue installazioni Feriancova racconta di miti e di misteri che, nella loro indicibilita', apparentano il tempo dell'uomo contemporaneo all'uomo arcaico.


 

comunicato stampa

Nella manifestazione del sacro un oggetto, come una pietra o un albero, si trasforma in qualcos’altro, pur rimanendo sé stesso e continuando ad essere partecipe dell’ordine cosmico. Una ierofania, per dirla con le parole di Mircea Eliade, determina la saturazione dell’essere nella sua pienezza, si compie in qualsiasi azione del fare quotidiano, compresi i bisogni fisiologici, inscrivendo l’uomo all’interno di una logica fondativa che è in grado di risignificare il mondo nella sua totalità fenomenologica. Petra Feriancova è un’artista che riesce ad elaborare gli aspetti autobiografici in modo autentico, fondendoli con altre informazioni che provengono dagli ambiti più disparati, traducendo il tutto in cataloghi, intimi ed universali al contempo, che hanno l’afflato delle narrazioni epiche, quantunque siano frammenti, fragili partiture o situazioni che potremmo definire infra-ordinarie. In questa occasione racconta di miti e di misteri che, nella loro indicibilità, apparentano il tempo dell’uomo contemporaneo all’uomo arcaico. Un’opera che si potrebbe definire civilizzatrice attraverso il rapporto con la materia, con gli elementi naturali e per mezzo dell’atto creativo, del lavoro manuale come atto fondativo.

Il suo approccio fa parte del campo metodologico della storia e permette di racchiudere tutti i fenomeni attorno ad un unico centro, ad una visione del mondo, una forma d’assieme, includendo lo spazio della dispersione attraverso concatenazioni di segni.

Il percorso della mostra si basa su due aspetti fondamentali: il sacro e il profano, appunto, e la creazione come rinascita dopo una catastrofe. Fin dalla soglia, che delimita gli spazi e che mette in comunicazione i due mondi, le pietre, calchi di argilla, sono simulacri che parlano della creazione dopo il nulla, forme che alludono al tempo mitologico della creazione di Pirra e Deucalione. L’artista crea così uno spazio, metaforicamente un temenos, un recinto sacro, come luogo dell’autopoieutica, ovvero di un sistema in cui ogni elemento collabora nell’autorappresentarsi, in un processo di trasformazione continua che include aspetti autobiografici, politici, culturali, biologici, mitologici, geografici, oltre a qualsiasi altro elemento contingenziale. Così pure il cono inscritto nel cerchio, un orizzonte in senso etimologico, che include all’interno di un limite. Questa forma riprende il verticalismo per alcuni versi della struttura di Tatlin, della torre costruttivista che, inclinata secondo l’asse di curvatura terrestre, proponeva un sistema semantico e ideologico alternativo a quello modernista e soprattutto la ri-costruzione della società.

Vengono inoltre portate all’attenzione di tutti alcuni testi risalenti al periodo compreso tra il VI° e il IV° secolo A.C che, coerentemente con la logica del sostegno all’impianto della mostra, ne evidenziano alcuni aspetti fondamentali. Cosmogonie, miti dell’europa occidentale, tratti da Senofane, Anassimene, Talete, Archelao, Anassimandro, Pitagora analizzano i singoli elementi come l’aria, la terra, l’acqua, ma rappresentano anche delle riflessioni sull’ambiguità del concetto di limite.

Procedendo nella mostra viene approfondita la questione dell’anima come aria, in senso etimologico quindi, e questo concetto viene veicolato attraverso un correlativo oggettivo, ovvero sottoforma di camere d’aria fatte con pelli di animali ed in cui i fori delle pallottole rappresentano le porte di collegamento in cui l’anima circola tenendo insieme il corpo del mondo. L’aria, come alito animatore, come respiro, come principio anch’esso fondativo dell’immagine stessa, riflessa nella pupilla, nel nome o nell’ombra. Anima intesa quindi come vita pura e semplice, ma anche come consapevolezza razionale.
Il percorso poi si articola in uno spazio costruito da un muro di 173 cm di altezza, un paesaggio di stalattiti e stalagmiti costituito da zanne incise di elefanti, calchi in gesso della collezione dell’artista e viaggiatore Vojtech Loffler. Alla legge verticale delle zanne si oppongono elementi orizzontali letteralmente cuciti al muro che costituisce il perimetro interno della stanza.

Si giunge così ad un terzo spazio, quello della trasformazione del tempo attraverso la materia, l’argilla, che crea un paesaggio corruttibile, una mutazione in senso alchemico. Ma il tempo sacro non appartiene più allo spazio, omogeneo e continuo. In questo punto incontra la normale durata temporale della vita, un tempo primordiale che diventa presente. Petra Feriancova riscrive così la Storia attraverso la discontinuità, le trasformazioni, i limiti, le unità, descrivendo una sorta di curva evolutiva, progettando teologie, metafore, per provare a concepire l’altro all’interno del nostro tempo, del nostro pensiero. Rifonda la coscienza attraverso la Storia non come forma, ma come divenire, contrapponendo all’immobilità l’apertura e la libertà.
Nella quarta stanza vengono disposti alcuni “mobili”, sedie e altre strutture dimensionate in base alle caratteristiche del corpo dell’artista, che così si porta al centro dello spazio della rappresentazione, definendone un ordine, un’organizzazione. Una pelle di serpente, segno di una trasformazione, di una mutazione, ci riporta alla definizione del simulacro che proprio Lucrezio da’ nel De Rerum Natura come emanazione tale da conservare la disposizione e l’ordine del corpo solido da cui proviene.
L’opera Play, invece, mette in scena l’ambiguità tra verità e finzione e la riconducibilità del teatro shakespeariano alla tragedia greca. Ma il tratto fondamentale di questo lavoro risiede nel processo realizzativo legato alla determinazione da parte dell’artista nel limitarsi nell’impiego di strumenti, come realizzare il lavoro in uno spazio ristretto avendo a disposizione solamente una stampante e un computer.

Un altro lavoro è presente e racchiude il senso di tutto il corpus delle opere in mostra: un film girato in Normal 8mm, supporto destinato per sua natura a corrompersi ad ogni proiezione, destinato ad usurarsi e a perdere definizione e nitidezza. La proiezione di immagini familiari che forse appartengono a tutti, anche nella possibilità di poterle ricordare dopo il compimento del loro destino.
di Massimiliano Scuderi

Immagine: Petra Feriancova, "Things that Happen, and Things that are Done. On Beginnings and Matter", 2014, Veduta dell'installazione presso la Fondazione Morra Greco, Napoli

Inaugurazione 11 dicembre ore 19

Fondazione Morra Greco
Largo Proprio di Avellino 17, Napoli
lun-ven 10-14 e 15-19, sab 11-19
ingresso libero



Messaggio di Gino il giovedì 11 dicembre 2014 alle 09:52   -  forum administrator-  forum moderator
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11/12/2014

Paloma Polo

Galleria Umberto Di Marino, Napoli

Unrest. L'artista procede nel tentativo di assorbire la cultura indigena, ricavandone modelli di progresso e conoscenza da offrire come alternativa a quelli neocolonialistici.


 

comunicato stampa

----- english below

a cura di Nicoletta Daldanise

La Galleria Umberto Di Marino è lieta di presentare, giovedì 11 dicembre 2014, la personale di Paloma Polo dal titolo Unrest. L'esposizione, realizzata in partnership con Acción Cultural Española (AC/E), costituisce l'anteprima di un progetto pluriennale di ricerca, che vede coinvolte più istituzioni a livello internazionale: Land Art Contemporary, TAAK, IBON Philippines, Mondriaan Fonds e il Centre for International Studies (University of the Philippines in Diliman).

Le cosiddette "Special Economic Zones" o "Freeports", regioni geografiche create per attrarre investitori esterni in quanto dotate di legislazione economica speciale, sono oggetto di studio da parte dell'artista da diversi anni. Una specifica prospettiva sugli esiti dei meccanismi socio-economici del modello capitalistico occidentale viene dunque indagata per sottolineare le contraddizioni insite nei processi di normalizzazione.
Le drastiche trasformazioni cui sono state sottoposte negli ultimi anni vaste porzioni di terreno nelle Isole Filippine, infatti, sono dovute in parte alle catastrofi ambientali, ma sono soprattutto legate agli interessi delle multinazionali rispetto alla riforma agraria in atto nel paese. Il sostegno alla regolamentazione del ciclo produttivo delle aree rurali a vantaggio di colture tecnologicamente più efficienti ha assunto una rilevanza tale da influire in maniera predominante sulla vita politica e il tessuto sociale locale.

In particolare, pratiche intensive di deforestazione, esproprio e marginalizzazione hanno dato luogo, di contro, ad un singolare processo di adattamento ai cambiamenti di natura violenta. Intere comunità sono state private dei mezzi di sussistenza e della relazione con la propria storia, costrette continuamente a ritirarsi verso aree più periferiche, acquisendo nuovi comportamenti per fronteggiare le imminenti trasformazioni. Paloma Polo osserva questi fenomeni di resilienza, calandosi a più riprese nella vita di un gruppo di abitanti ancora resistenti al processo d'inglobamento nel modello capitalistico. Eludendo i pregiudizi e le categorie epistemologiche solitamente applicate dagli studiosi a questo tipo di riflessioni, l'artista procede nel tentativo di assorbire la cultura indigena, ricavandone modelli di progresso e conoscenza da offrire come alternativa a quelli neocolonialistici.

Sulle tracce di una guaritrice, depositaria dell'antico sapere "scientifico" della comunità in merito alla botanica e ai suoi usi medicinali, Paloma Polo costruisce nella serie A fleeting moment of dissidence becomes fossilised and lifeless after the moment has passed un suo personale archivio, cercando di restituire non solo le proprietà fisiche delle piante, ma anche il complesso apparato cosmologico che ne accompagna la fase di raccolta: un uso non strumentale della natura che si rispecchia anche nelle relazioni sociali all'interno della comunità.
Nozioni che possono sfuggire al sapere istituzionalizzato assumono qui un ruolo fondamentale nell'individuazione di un possibile modello post-capitalista, ponendo quindi un accento critico anche sulla parzialità ideologica della terminologia e delle categorie applicate agli studi antropologici in questo senso. Nel video, infatti, i primi piani degli abitanti presenti ad un convegno multidisciplinare organizzato dall'artista sul tema vengono intrecciati alle immagini in presa diretta dello sgretolamento del paesaggio naturalistico e architettonico. Il racconto della voce narrante insinua il sospetto che l'episodio non sia solo frutto della sua fantasia, ma che invece costituisca il tentativo di un approccio storiografico a quanto accaduto in quei luoghi. Una richiesta di attenzione all'ascolto tout court per una concezione democratica della storia, nella quale tutti trovino uno spazio reale di rappresentazione.

Paloma Polo, è nata a Madrid nel 1983. Vive e lavora ad Amsterdam
Principali mostre personali e collettive:
2013
Things from before....., Parra & Romero, Ibiza, Spagna
Il Palazzo Enciclopedico, 55th Biennale di Venezia a cura di Massimiliano Gioni.
2012
Apparent Position, Galleria Kurimanzutto, Città del Messico, Messico
Apparent Position, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía. Madrid, Spagna
Gravity and Disgrace, a cura di Miguel von Hafe, Centro Gallego de Arte Contemporáneo. CGAC. Galicia, Spagna
2011
Modelling Standar, a cura di Jorge Satorre e Erick Beltrán, Galleria Joan Prats, Barcellona, Spagna
Zomertentoonstelling, a cura di Marien Schouten, Paul Andriesse Gallery, Amsterdam, Olanda
2010
The Precarious State, a cura di Olga Cordón.,The Inkijk, Skor. Ámsterdam, Olanda
Before Everything, a cura di Manuela Moscoso and Aimar Arriola, CA2M, (Centro de Arte Dos de Mayo), Madrid.

Con la collaborazione di:
Acción Cultural Española (AC/E) e Oficina Cultural Embajada de España en Italia

----- english

The Galleria Umberto Di Marino is delighted to present Unrest, a solo show by Paloma Polo, on Thursday
11 December 2014. The exhibition, mounted in partnership with Acción Cultural Española (AC/E), provides a preview of a long-term international project involving several institutions: Land Art Contemporary, TAAK, IBON Philippines, Mondriaan Fonds and the Centre for International Studies (University of the Philippines in Diliman).

The so-called "Special Economic Zones" or "Freeports" - regions with special economic legislation set up to attract foreign investors - have been studied by the artist for several years. She provides an interesting insight into the results of socio-economic mechanisms of the western capitalist model, underlining the contradictions implicit in normalisation processes.
The drastic transformations that have affected large parts of the Philippines have been partly due to environmental catastrophes but are mainly linked to the interests of multinationals in the agrarian reforms currently taking place in the country. The support for regulating the productive cycle of rural areas in favour of technologically more efficient cultivation systems has become so significant that it has had a huge influence on political life and the local social fabric.

In particular, intensive deforestation, confiscation and marginalistion has led to a distinctive process of adaptation to the violent changes. Deprived of their means of subsistence and their ties with their own heritage and history, entire communities have been continuously forced to retreat to more peripheral areas, adopting new forms of behaviour to cope with imminent upheavals. Paloma Polo observes their resilience, immersing herself on several occasions in the lives of a group of inhabitants who are still resisting the process of being absorbed into the capitalist model. By avoiding the prejudices and epistemological categories usually applied by scholars to this type of analysis, the artist tries to absorb the culture of this indigenous people, using her experience to formulate models of progress and knowledge that offer an alternative to neo-colonial models.

By following a woman healer, the custodian of the community’s ancient “scientific” knowledge of plants and their medicinal uses, Paloma Polo constructs her own personal archive in the series entitled A fleeting moment of dissidence becomes fossilised and lifeless after the moment has passed. She tries to portray the physical properties of the plants as well as the complex cosmological system related to their harvesting: their use of nature is not exploitative and this is reflected in the social relations within the community.
Concepts that may appear alien to institutionalised knowledge take on a crucial role here in identifying a possible post-capitalist model, offering a critique of the ideological bias of the terminology and categories applied to anthropological studies in this field. In the video, the close-ups of the inhabitants who attended a multidisciplinary conference on the theme organised by the artist are interwoven with live images of the crumbling natural and architectural landscape. The account of the narrator induces the suspicion that the episode is not just the result of the imagination but constitutes an attempt to provide a historical reconstruction of the events that have taken place in these places. It is a request to listen carefully to a democratic concept of history in which everyone can find a real space of representation.

Paloma Polo, was born in Madrid, in 1983. Lives and works in Amsterdam
Selected solo and group exhibitions:
2013
Things from before....., Parra & Romero, Ibiza, Spain
Il Palazzo Enciclopedico, 55th Venice bienial, curated by Massimiliano Gioni.
2012
Apparent Position, Kurimanzutto gallery. Mexico city.
Apparent Position, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid.
Gravity and Disgrace, curated by Miguel von Hafe, Centro Gallego de Arte Contemporáneo. CGAC. Galicia, Spain
2011
Modelling Standart, curated by Jorge Satorre y Erick Beltrán, Gallery Joan Prats, Barcelona,Spain
Zomertentoonstelling, curated by Marien Schouten, Paul Andriesse Gallery, Amsterdam, Netherlands
2010
The Precarious State, curated by Olga Cordón, The Inkijk, Skor, Ámsterdam; Netherlands
Before Everything, curated by Manuela Moscoso and Aimar Arriola, CA2M, (Centro de Arte Dos de Mayo). Madrid, Spain

With the collaboration of
Acción Cultural Española (AC/E) and Oficina Cultural Embajada de España en Italia

Inaugurazione 11 dicembre ore 19

Galleria Umberto Di Marino
via Alabardieri, 1 Napoli
lun-sab 15-20 mattina su appuntamento
ingresso libero



Messaggio di Gino il giovedì 11 dicembre 2014 alle 09:53   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dall'undici dicembre 2014 al 13 gennaio 2015
Ferruccio Orioli - Di Cieli di terre di acque

Ferruccio Orioli_2013_attento a dove metti i pedi 5_50 x 50
 [Vedi la foto originale]
BANCA FIDEURAM - PALAZZO PARTANNA
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Piazza Dei Martiri 58 (80121)
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Eventi in corso nei dintorni

Ferruccio Orioli, architetto pittore veneziano che ha scelto di vivere a Napoli e ha fatto della città una delle sue principali fonti di ispirazione, espone nella prestigiosa cornice di Palazzo Partanna di Napoli, grazie all’ospitalità dell’ufficio dei promotori finanziari di Banca Fideuram, i suoi acquerelli, a volte lievi e trasparenti, a volte bruschi e drammatici
orario: Da lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 17.30
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 11 dicembre 2014. ore 18
ufficio stampa: alessandra.cusani@gmail.com
curatori: Claudia Borrelli
autori: Ferruccio Orioli
genere: arte contemporanea, personale


Messaggio di Gino il venerdì 12 dicembre 2014 alle 09:43   -  forum administrator-  forum moderator
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12/12/2014

Domenico Mennillo

Museo Hermann Nitsch - Fondazione Morra, Napoli

La performance "Poema Visivo 1976", riprende il testo di Corrado D'Ottavi, realizzandolo come una sequela di spunti, di intuizioni, polemiche e invettive sulla scrittura, rimodulato e reinventato scenicamente.


 

comunicato stampa

Poema Visivo 1976 è una performance di Domenico Mennillo nata da un testo
del 1976 del poeta genovese Corrado D'Ottavi, protagonista di una delle
stagioni più intense e innovative dell'intero panorama artistico e poetico
italiano della seconda metà del novecento che vide Genova fra le città
più attive e dinamiche, legata spesso a Napoli da intense collaborazioni e
scambi, in special modo sull'asse delle riviste sperimentali d'arte
realizzate dai gruppi legati alle neoavanguardie, come il napoletano
continuum di Luciano Caruso e Stelio Maria Martini e il genovese Ana
Eccetera di Martino e Anna Oberto.

Il progetto performativo di Mennillo è legato alla terza tappa, dedicata a
Genova e a Milano, della mostra retrospettiva sulla poesia visuale italiana
e internazionale La Scrittura Visuale/La Parola Totale ideata da Peppe
Morra, nell'ambito del Progetto XXI realizzato e prodotto dal MADRE/
Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee.

La performance, realizzata nei suggestivi spazi della Sala Centrale del
Museo Nitsch, è impostata come un piccolo comizio poetico-musicale che
riprende le andature di alcuni brani del testo scritto nel 1976 da D'Ottavi
Il pessimismo della ragione…Il pessimismo dell'intelligenza e l'ottimismo
della volontà. Il testo, realizzato come una sequela di spunti,
intuizioni, polemiche e invettive sulla scrittura, l'identità, la
politica, la poesia, l'avanguardia, viene rimodulato e reinventato
scenicamente nella performance di Mennillo come un'oratoria
poetico-musicale con diverse postazioni che fungeranno da pulpiti-stazioni
ove il testo verrà letto e agito, accompagnato dalle musiche per batteria,
nastro magnetico e organo Farfisa, composte ed eseguite dal vivo da Nino
Bruno, artista col quale Mennillo ha già dato vita a Napoli ad altri
progetti artistici legati alla sperimentazione e alla “rimessa in vita di
macchine desuete” (registratori Revox, videoproiettori e pellicola Super
8, strumenti e macchinari di registrazione su 8 tracce), per la
realizzazione di performance e installazioni come Atlante della Fertilità
(Fondazione Morra, 2012) e Cartografie della Rêverie (Villa
Pignatelli-Casa della Fotografia, 2014).

Performance 12 dicembre alle 20

Museo Hermann Nitsch - Fondazione Morra
vico Lungo Pontecorvo, 29 - Napoli Campania Italia
Orario: 20



Messaggio di Gino il venerdì 12 dicembre 2014 alle 09:44   -  forum administrator-  forum moderator
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12/12/2014

Gianni Fiorito e Luca Bigazzi

MADRE - Museo d'Arte Donna Regina, Napoli

Presentazione del catalogo della mostra 'Sui set di Paolo Sorrentino - Fotografie di Gianni Fiorito'


 

sintesi del comunicato stampa

Il progetto di promozione turistica e culturale del territorio irpino 'Irpinia: un sistema fra cultura e memoria', diretto da Maria Savarese, torna al Museo MADRE di Napoli per la presentazione del catalogo della mostra 'Sui set di Paolo Sorrentino - Fotografie di Gianni Fiorito' conclusasi il 30 novembre all'Abbazia del Goleto. La rassegna fotografica ha costituito una tappa fondamentale del progetto che, da agosto 2014 a gennaio 2015, ha visto e vedra' l'Irpinia protagonista dello scenario culturale internazionale contemporaneo attraverso la partecipazione di importanti personalita': da Ettore Scola a Toni Servillo, da Moni Ovadia a Piero Pizzi Cannella, da Andres Neumann a Fabrizio Gifuni. All'incontro, che si terra' venerdi' 12 dicembre alle ore 18 presso la Sala Biblioteca, interverranno Gianni Fiorito e Luca Bigazzi, direttore della fotografia dei film di Paolo Sorrentino.



Messaggio di Gino il venerdì 12 dicembre 2014 alle 09:45   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dal 12 dicembre 2014 al 19 gennaio 2015
Umberto Koso Lodigiani - Translate. Traduzioni letterarie

Umberto ''KOSO'' Lodigiani
 [Vedi la foto originale]
V&V DRINK ART
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Via Giovanni Merliani 51 A/b (80129)
+39 081229 2038
info@vvdrinkart.com
www.vvdrinkart.com
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Eventi in corso nei dintorni

Le opere di Mr. Koso sono ispirate dai graffiti, dall’arte metropolitana e dall’ambiente che lo circonda e come appartenente al movimento del “Post-graffitismo” si pone l’obbiettivo di trasferire dal muro alla tela i propri elaborati, accostando al concetto di arte pubblica, realizzazioni private.
orario: da martedì a domenica ore 10-20
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 12 dicembre 2014. 19.30
curatori: Valeria Viscione
autori: Umberto Koso Lodigiani
genere: arte contemporanea, personale


Messaggio di Gino il venerdì 12 dicembre 2014 alle 09:46   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dal 12 dicembre 2014 al 12 febbraio 2015
Luciano De Crescenzo - La Napoli di Bellavista

Foto De Crescenzo
 [Vedi la foto originale]
NILO MUSEUM SHOP
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Largo Corpo Di Napoli (80134)
(P.tta Nilo)
+39 3891194169
www.museum-shop.it
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Eventi in corso nei dintorni

In omaggio a Luciano e alla Napoli che da sempre ha saputo raccontare, una mostra delle più originali fotografie tratte dal volume “LA NAPOLI DI BELLAVISTA”
biglietti: free admittance
vernissage: 12 dicembre 2014. ore 18.30
catalogo: in galleria.
ufficio stampa: mbrunetto.ufficiostampa@gmail.com
curatori: Paola De Crescenzo, Laura Del Verme
autori: Luciano De Crescenzo
genere: fotografia, personale


Messaggio di Gino il venerdì 12 dicembre 2014 alle 09:46   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dal 12 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015
Luigi Spina - The Buchner Boxes


 [Vedi la foto originale]
MANN - MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
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Piazza Museo Nazionale 19 (80135)
+39 081440166 , +39 081440013 (fax)
www.archeona.arti.beniculturali.it
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Eventi in corso nei dintorni

Il progetto prevede l’esposizione di 28 fotografie bianconero, stampate dall’autore e allestite su strutture essenziali in ferro. Le opere di Spina saranno illuminate da lampadine che metaforicamente rappresentano la luce della conoscenza che da sempre, caratterizza l’essere umano mosso dal desiderio di spingere il suo sguardo oltre
orario: 9.00-19.30 Chiuso il martedì
(possono variare, verificare sempre via telefono)
vernissage: 12 dicembre 2014. h 18
catalogo: in galleria. edito da 5Continents Editions
curatori: Claudio Calabritto, Linda Riccio
autori: Luigi Spina
genere: fotografia, arte contemporanea, personale
email: antonio.ditucci@gmail.com


Messaggio di Gino il venerdì 12 dicembre 2014 alle 09:47   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dal 12 dicembre 2014 al 12 gennaio 2015
Mario Laporta - Herzlich Willkommen


 [Vedi la foto originale]
SPAZIO KROMÌA
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Via Diodato Lioy (80134)
Piazza Monteoliveto
+39 0814104521 , +39 3315746966
info@kromia.net
www.kromia.net
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Eventi in corso nei dintorni

Il nuovo spazio napoletano inaugura la sua attività con l'esposizione di ventuno scatti inediti di vibrante fotogiornalismo artistico catturati nelle ore palpitanti della caduta del Muro di Berlino, mostrati per la prima volta al pubblico venticinque anni dopo gli eventi che cambiarono il mondo
biglietti: free admittance
vernissage: 12 dicembre 2014. ore 19
autori: Mario Laporta
genere: fotografia, inaugurazione, personale
email: donatella.saccani@fastwebnet.it


Messaggio di Gino il sabato 13 dicembre 2014 alle 09:18   -  forum administrator-  forum moderator
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13/12/2014

The Go-Between

Museo di Capodimonte, Napoli

A Selection of International Emerging Artists from The Ernesto Esposito Collection. Oltre 90 opere di artisti di provenienze diverse, in dialogo con alcuni "grandi classici" e con la Collezione Farnese del museo.


 

comunicato stampa

a cura di Eugenio Viola

The Go-Between è una mostra dedicata alle ultime acquisizioni della collezione di Ernesto Esposito, designer di calzature di fama internazionale, la cui prestigiosa raccolta, iniziata oltre trent’anni fa a Napoli, con opere di artisti come Joseph Beuys, Cy Twombly, Robert Rauschenberg, Gerhard Richter, Andy Warhol, è stata già esposta in diversi musei europei e americani.
The Go-Between è “l’intermediario”, “il messaggero” che serve da passaggio, da unione, da collegamento fra due persone o cose. The Go-Between è anche il protagonista dell’omonimo romanzo dello scrittore inglese L. P. Hartley (1953) e della relativa trasposizione cinematografica di Joseph Losey (1970): una torbida vicenda incentrata sul binomio memoria/passione e sul loro reciproco disvelamento. Nell’ambito della sua collezione, Ernesto Esposito è il The Go-Between, l'intermediario tra il suo vissuto personale e le sue visioni, tra le sue emozioni, ansie e melanconie e il suo coinvolgimento estetico, il tramite tra la sua passione per l’arte e le sue scelte audaci e trasversali.

Caratteristica peculiare della collezione Esposito è da sempre l’attenzione rivolta verso i giovani artisti, il suo “occhio” e lo scommettere, incondizionatamente, sulle ragioni del nuovo. Da qui la selezione delle opere in mostra, oltre novanta, di artisti di generazioni e provenienze diverse, la maggior parte ancora emergenti, alcuni invece già riconosciuti nel panorama internazionale. A questi si aggiunge una serie di contrappunti, accuratamente scelti tra i “grandi classici” presenti nella collezione Esposito, chiamati a dialogare con le opere ospitate nella “Galleria delle cose rare”, all’interno della Collezione Farnese, al primo piano del Museo. La scelta di presentare alcuni di questi lavori, in un confronto serrato tra moderno e contemporaneo, vuole essere un omaggio alla storia del Museo di Capodimonte, il primo museo di arte moderna ad aver aperto, in Europa, una sezione dedicata al contemporaneo, e che ha visto, dal 1978 in avanti, una serie di grandi artisti chiamati a confrontarsi con i suoi capolavori: da Alberto Burri ad Andy Warhol, da Joseph Kosuth a Jannis Kounellis, da Joseph Beuys a Gilbert & George, da Louise Bourgeois a Bill Viola.

The Go-Between nasce come un progetto itinerante, frutto di un’ulteriore mediazione di natura curatoriale sulla collezione Esposito, concepito come un format estendibile e modulabile, con un numero variabile di artisti, selezionato di volta in volta in base alla sede individuata, in progress come la collezione stessa, la cui anteprima è stata presentata negli spazi di Sprovieri a Londra, lo scorso 10 settembre. The Go-Between racconta la storia di una visione vorace e a tratti compulsiva. È una mostra che restituisce uno spaccato intrigante sul presente dell’arte e allo stesso tempo sull’immaginario proteiforme di Ernesto Esposito, sulle sue intuizioni, talvolta raffinatissime, altre volte più viscerali, che contaminano i toni del rigore e quelli della dissacrazione, ascendenze pop e interventi minimali, l’appagamento visivo e il tormento concettuale. Il risultato è una selezione di opere difficilmente iscrivibile nell’etichetta rassicurante di uno “stile”, se non quello che appartiene al collezionista che le ha raccolte.

Artisti:
Joshua Abelow, Alfredo Aceto, Kenneth Alme, Hector Arce-Espasas, Conor Backman, Domenico Balsamo, Jean-Baptiste Bernadet, Charlie Billingham, Alain Biltereyst, Sebastian Black, AndyBoot, Mike Bouchet, Andrew Brischler, Alice Browne, Salvino Campos, Etienne Chambaud, Julian Charrière, Claire Fontaine, Graham Collins, Nico Colón, Ethan Cook, Andrew Dadson, Nick Darmstaedter, Robert Davis, Simon Denny, Detanico & Lain, Jens Einhorn, Olivia Erlanger, Ryan Estep, Sam Falls, Leo Gabin, Piero Golia, Greg Gong, Jack Greer, May Hands, John Henderson, Benjamin Horns, Nathan Hylden, Parker Ito, Henrik Olai Kaarstein, Kika Karadi, Kiluanji Kia Henda, Maxim Liulca, Israel Lund, Brendan Lynch, Erica Mahinay, Michael Manning, Ana Manso, Helen Marten, Hugo McCloud, Adam McEwen, Adrien Missika, Evan Nesbit, Amir Nikravan, Ben Wolf Noam, Wes Noble, Alek O., Jebila Okongwu, Oliver Osborne, Grear Patterson, Zoë Paul, Marco Perego Saldana, Nicholas Pilato, Kour Pour, Josh Reames, Scott Reeder, Dan Rees, Joe Reihsen, Bert Rodriguez, Emanuel Röhss, Julia Rommel, Christian Rosa, Vincenzo Rusciano, Gabriele De Santis, Ryan Conrad Sawyer, Hugh Scott-Douglas, Luca Sidro, Travess Smalley, Lucien Smith, Kasper Sonne, Martin Soto Climent, Kate Steciw, Chris Succo, Eugenio Tibaldi, Keith J. Varadi, Ned Vena, Yonatan Vinitsky, Dan Walsh, Garth Weiser, Jordan Wolfson.

Contrappunti inseriti nella collezione storica:
John Baldessari, Howard Hodgkin, Thomas Houseago, Jannis Kounellis, Robert Rauschenberg, Mario Schifano, Cindy Sherman, Thomas Struth.

Catalogo cura.books

Ufficio stampa
Soprintendenza: Simona Golia, tel . 081.2294478, sspsae-na.uffstampa@beniculturali.it
Info: 081 7499130 - 081 7499151 (tutti i giorni, eccetto mercoledì, ore 10-13 e 15- 18) e-mail sspsae-na.accoglienza.capodimonte@beniculturali.it

Inaugurazione 13 dicembre 2014 ore 18-22

Museo di Capodimonte
via Miano, 2 Napoli
Orario: 14.00 – 19.30 - mercoledì chiuso
Ingresso: € 7,50
Info: 081 7499130 - 081 7499151 (tutti i giorni, eccetto mercoledì, ore 10-13 e 15- 18)



Messaggio di Gino il sabato 13 dicembre 2014 alle 09:19   -  forum administrator-  forum moderator
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13/12/2014

Sette opere per la misericordia

Pio Monte della Misericordia, Napoli

III Edizione. Opere di Francesco Clemente, Gordon Douglas, Maria Therza Alves, Mariangela Levita, Lorenzo Scotto di Luzio, Grazia Toderi e Nasan Tur, in mostra con i vincitori del concorso tra i giovani dell'Accademia di Belle Arti di Napoli.


 

comunicato stampa

Maria Theresa Alves, Francesco Clemente, Douglas Gordon, Mariangela Levita, Lorenzo Scotto di Luzio, Grazia Toderi, NasanTur

a cura di Mario Codognato

progetto ideato da Maria Grazia Leonetti Rodinò

Il Pio Monte della Misericordia, seguendo il principio “dal Bello deriva il Bene”, si è impegnato per il terzo anno nel progetto: Sette Opere PER la Misericordia

Il progetto, prevede come per le precedenti edizioni:

1) l’esposizione temporanea delle opere di sette artisti di livello internazionale come: Francesco Clemente – Gordon Douglas – Maria Therza Alves – Mariangela Levita – Lorenzo Scotto di Luzio – Grazia Toderi – Nasan Tur.

2) la consegna di sette borse di studio per studenti meritevoli dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, invitati a realizzare un’opera sul tema della misericordia. Tutti i lavori artistici, prima della selezione, saranno in mostra, (dal 17 novembre al 10 dicembre 2014), presso il Museo “G. Caravita” dell’Associazione Circolo Artistico Politecnico in Piazza Trieste e Trento a Napoli.

Associazione Circolo Artistico Politecnico ospita come, per le due precedenti edizioni, tutte le opere dei giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli che hanno partecipato al Progetto Sette Opere per la Misericordia – III edizione, presentando delle opere pittoriche, sculturee e fotografiche, liberamente ispirate ad una delle sette Opere di Misericordia.
Tutte le opere resteranno esposte fino al 10 dicembre 2014.
Il 13 dicembre 2014, alle ore 11.00, le sole opere vincitrici giungeranno nella storica sede del Pio Monte della Misericordia, per la proclamazione dei vincitori e la consegna di 7 borse di studio.

Il progetto è stato realizzato grazie al contributo di:
UBI – Banca Popolare di Ancona
Istituto Banco Napoli Fondazione
Metropolitana di Napoli S.p.a.
UPI – Unione Regionale Province Campane
Principessa Beatrice di Borbone delle due Sicilie e Fondazione delle due Sicilie
Cristiana Rodinò di Migliore

Inaugurazione Sabato 13 dicembre 2014 alle ore 11.30

Pio Monte della Misericordia
via dei Tribunali, 253 – 80139 Napoli
Orari Chiesa e Quadreria
tutti i giorni, compresi i festivi ore 9,00-14,00
Chiusura biglietteria e Chiesa ore 14,00
Chiuso il mercoledì.
Biglietti:
intero € 6.00
ridotto € 5.00 per le persone sotto i 25 e sopra i 65 anni, giornalisti, studenti, insegnanti, gruppi superiori a 10 persone
gratuito disabili con accompagnatori, bambini fino a 6 anni



Messaggio di Gino il martedì 16 dicembre 2014 alle 09:42   -  forum administrator-  forum moderator
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16/12/2014

Pizzi Cannella

Complesso Monumentale Carcere Borbonico, Avellino

La fontana ferma - fusioni in bronzo 1987 - 2013. La mostra presenta oltre venti opere, tra sculture e carte. Nucleo dell'esposizione e' l'installazione 'La Fontana Ferma', composta da quattro grandi anfore.


 

comunicato stampa

a cura di Maria Savarese

Dal 16 gennaio all’8 febbraio 2015 l’Irpinia torna a parlare di arte contemporanea con la mostra “Pizzi Cannella. La Fontana Ferma - Fusioni in bronzo 1987 – 2013”, la prima personale dell’artista romano in terra irpina. L’adesione di Piero Pizzi Cannella, uno dei maggiori artisti contemporanei italiani, al progetto “Irpinia: un sistema fra cultura e memoria” conferma la qualità degli eventi che il piano di rivalorizzazione ha saputo portare sul territorio, rendendo l’Irpinia luogo vivace e proiettato verso il futuro. La partecipazione di importanti personalità del panorama culturale italiano -da Ettore Scola a Gianni Fiorito, da Toni Servillo a Paolo Sorrentino, da Moni Ovadia allo stesso Pizzi Cannella, da Andres Neumann a Fabrizio Gifuni-, con la conseguente grande affluenza di pubblico, ha confermato la possibilità che le terre irpine diventino meta culturale e turistica.

Pensata appositamente per le stanze del Complesso Monumentale Carcere Borbonico di Avellino, il principale polo museale della provincia avellinese, “Pizzi Cannella. La Fontana Ferma - Fusioni in bronzo 1987 – 2013” presenta oltre venti opere, tra sculture e carte. In questa occasione, Piero Pizzi Cannella svela alcuni dei suoi lavori più intimi: l’artista ha più volte intrecciato alla sua attività pittorica quella scultorea dando vita, con quest’ultima, a piccoli oggetti preziosi e segreti. Nucleo della mostra è l’installazione La Fontana Ferma, composta da quattro grandi anfore all’interno delle quali è previsto un sistema di irrigazione che consente un gioco specchiante di acqua sempre a filo con la bocca dei vasi. Attorno ad essa, ruotano 14 sculture inedite, realizzate nell'arco di quasi 30 anni: i Gioielli, le Conchiglie, i Fiori secchi e le Lucertole che lo stesso artista definisce i suoi "personaggi immaginari", sempre presenti nelle sue tele, compaiono qui per la prima volta sotto forma di scultura. Alle sculture, si aggiungono alcune grandi carte (cm 130x90) che approfondiscono la tematica dei vasi e delle anfore. La prima scultura in creta realizzata dall'artista risale al 1978; ad essa, nel corso dei decenni, si sono aggiunte numerose piccole opere, alcune delle quali raggruppate in questa mostra per la prima volta.

La scultura, nell'opera di Pizzi Cannella, è una diretta emanazione dei suoi disegni, una loro materializzazione tridimensionale senza alcuna velleità di appropriarsi dello spazio. L'artista lavora con diversi mezzi, prediligendo tele e carta, ma le sculture e le ceramiche realizzate in passato risultano idealmente atti che compongono un'unica grande opera.

Il progetto è promosso dal Comune di Bagnoli Irpino (AV), finanziato dalla Regione Campania attraverso P.O. F.E.S.R. Regione Campania 2007-2013 Ob. Op. 1.1 e gode del matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee di Napoli.

Immagine: Piero Pizzi Cannella, Conchiglia, 2004-05, bronzo, cm 17x15

Ufficio stampa
NORA comunicazione - Eleonora Caracciolo di Torchiarolo
t. +39 339 89 59 372, mailto:info@noracomunicazione.it

Inaugurazione 16 dicembre dalle 17 alle 21

Sede Avellino, Complesso Monumentale Carcere Borbonico | Via Dalmazia, 22
Orari lunedì – venerdì, ore 17 - 20. Chiuso sabato e domenica.
Ingresso libero



Messaggio di Gino il mercoledì 17 dicembre 2014 alle 09:04   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dal 17 dicembre 2014 al 20 gennaio 2015
Luca Di Bernardo - Allegoria

Luca Di Bernardo Allegoria della perseveranza
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MOVIMENTO APERTO
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Exibart.alert - tieni d'occhio questa sede
Via Duomo 290/c (80138)
+39 3332229274
ilia.tufano@katamail.com
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Eventi in corso nei dintorni

In mostra sedici disegni su carta ,realizzati con fusaggine,graffite o penna, alcuni di grandi dimensioni, uno lungo tre metri.L'artista ha disposto che il pavimento fosse ricoperto di terra: allegoria, per eccellenza, del ciclo biologico.La mostra è introdotta dal testo di Lorella Starita, Per Luca
orario: Lunedì e martedì ore 17-19, venerdì ore 10.30-12.30 e su appuntamento
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 17 dicembre 2014. ore 17.00
autori: Luca Gioacchino Di Bernardo
genere: arte contemporanea, personale


Messaggio di Gino il venerdì 19 dicembre 2014 alle 09:09   -  forum administrator-  forum moderator
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19/12/2014

Rewind

Castel Sant'Elmo, Napoli

Arte a Napoli 1980-1990. La mostra presenta cento opere creando una riflessione per ricostruire, attraverso affondi tematici e focus specifici, la storia artistica a Napoli negli anni Ottanta. Tra gli artisti Luciano Fabro, Joseph Beuys, Luigi Ontani e Sol Le Witt.


 

comunicato stampa

a cura di Angela Tecce

La mostra a Castel Sant’Elmo presenterà circa cento opere e proporrà una riflessione per ricostruire, attraverso affondi tematici e focus specifici, la complessa e ampia storia artistica a Napoli negli anni Ottanta del Novecento. In continuità con le attività e la vocazione del museo Novecento a Napoli e con gli incontri con gli artisti e i protagonisti proposti durante i Giovedì contemporanei 2013-2014, l’esposizione comprenderà artisti, opere e documenti che descrivono gli avvenimenti di quegli anni cruciali, delineando una vicenda di respiro complesso, che si è mossa su piani paralleli, in cui hanno convissuto aperture a linguaggi internazionali, sperimentazioni di giovani e l’attività dei maestri.

L’esposizione realizzata dalla Soprintendenza Speciale per il patrimonio storico, artistico, etnoantropologico e per il Polo museale della città di Napoli e della Reggia di Caserta, è promossa e finanziata dal Servizio architettura e arte contemporanee della Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Rewind. Arte a Napoli 1980-1990 è dedicata alla nuova generazione di artisti napoletani attiva negli anni Ottanta e a coloro che in quel decennio testimoniano con il loro lavoro la svolta radicale del linguaggio figurativo che ha fatto parlare di “fine dell’avanguardia” e presenta, tra le altre, opere di: Carlo Alfano, Mimmo Paladino, Luigi Mainolfi, Nino Longobardi, Ernesto Tafafiore, Francesco Clemente. Nomi che non esauriscono la ricchezza di prospettive con la quale si è voluto rappresentare il decennio.

Sono state coinvolte nel progetto le principali gallerie d'arte operanti in quel periodo come quella di Lucio Amelio, Il Centro, lo Studio Trisorio, lo Studio Morra, Lia Rumma, Alfonso Artiaco; queste ultime, ancora attive, sono state chiamate a individuare opere, presenti in collezioni private campane, essenziali per descrivere adeguatamente quel contesto che fece di Napoli un crocevia internazionale. Per citare alcuni nomi degli artisti non napoletani si va da Gino De Dominicis, Alberto Burri, Jean Michel Alberola, Joseph Beuys a Hermann Nitsch, Sol LeWitt, James Brown, Ronnie Cutrone, Kenny Scharf, Luigi Ontani. Si ricostruiranno, inoltre, alcune collettive di quel decennio, Evacuare Napoli. L’ultima generazione, 1985 e L'officina di Scafati, 1986, proponendone una lettura evocativa.

L’esposizione è curata da Angela Tecce e si avvale del contributo scientifico di numerosi studiosi, ricercatori, testimoni che hanno ciascuno affrontato temi e questioni critiche per intrecciare un racconto corale: Luciana Berti, Claudia Borrelli, Renata Caragliano, Maria De Vivo, Eugenio Giliberti, Maria Giovanna Mancini,  Chiara Pirozzi, Adriana Rispoli, Maria Savarese, Olga Scotto di Vettimo, Mario Francesco Simeone, Stefano Taccone, Antonello Tolve, Vincenzo Trione, Alessandra Troncone, Brunella Velardi, Andrea Viliani, Eugenio Viola, Stefania Zuliani. Interviste a Achille Bonito Oliva, Michele Bonuomo, Bruno Corà, Jean Digne, Nicola Spinosa, Angelo Trimarco. Catalogo edito da ARTE’M

Tutti gli artisti di Rewind. Arte a Napoli 1980-1990:
Fabrizia Abbagnano, Jean-Michel Alberola, Marisa Albanese, Carlo Alfano, Joseph Beuys, Bill Beckley, David Bowes, Paolo Bresciani, James Brown, Alberto Burri, Giuseppe Caccavale, Maurizio Cannavacciuolo, Angelo Casciello, Luigi Castellano, Alan Charlton, Franco Cipriano, Francesco Clemente, Ronnie Cutrone, Maurizio Colantuoni, Giuseppe Desiato, Gabriele Di Matteo, Gino De Domincis, Tommaso Durante, Luciano Fabro, Sergio Fermariello, Matteo Fraterno, Lino Fiorito, Mario Franco, Eugenio Giliberti, Sasà Giusto, Al Hansen, Geoffrey Hendricks, Douglas Huebler, Massimo Kauffman, Joseph Kosuth, Massimo Latte, Sol LeWitt, Nino Longobardi, Lello Lopez, Saverio Lucariello, Luigi Mainolfi, Umberto Manzo, Ugo Marano, Claudio Massini, Silvio Merlino, Aldo Mondino, Peter Nagy, Hermann Nitsch, Luigi Ontani, Luigi Pagano, Gloria Pastore, Mimmo Paladino, Giuseppe Penone, Rosa Persico, Alfredo Pirri, Lucia Romualdi, Mimma Russo, Kenny Scharf, Antonello Scotti, Ninì Sgambati, Franco Silvestro, St-Art, Daniel Spoerri, Philip Taaffe, Ernesto Tatafiore, Niele Toroni, Gerardo Vangone, Luigi Vollaro, Giuseppe Zevola, Oreste Zevola.

Costellazione ‘80

In occasione della mostra dedicata all’arte degli anni Ottanta è stato creato un percorso virtuale attraverso postazioni multimediali - Costellazione ’80 - con la funzione di collegamento tra le collezioni, le mostre e le sezioni museali, di modello per un archivio dell’arte contemporanea a Napoli.

A comporre un quadro di insieme articolato parteciperanno - insieme a Rewind. Arte a Napoli 1980-1990 a Castel Sant’Elmo e Blow up. Fotografia a Napoli 1980-1990 in contemporanea al Museo Pignatelli - la sezione di arte contemporanea del Museo di Capodimonte e la collezione Terrae Motus della Reggia di Caserta, imprescindibili elementi di questa Costellazione ‘80. Inoltre il Museo Madre e l’Accademia di Belle Arti di Napoli offriranno un contributo specifico coerente con le loro ricerche e attività.

Alessandra Cusani
Ufficio stampa
+39 329 6325838

Inaugurazione 19 dicembre alle 18

Castel Sant'Elmo
via Tito Angelini, 22 - Napoli Campania Italia
Orario ore 9-18; MARTEDI’ CHIUSO
Ingresso € 5,00



Messaggio di Gino il venerdì 19 dicembre 2014 alle 09:10   -  forum administrator-  forum moderator
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19/12/2014

Augusto in Campania

Museo Archeologico Nazionale, Napoli

La Mostra e gli Itinerari. Oltre 100 le opere esposte, alcune delle quali presentate per la prima volta al pubblico, tra cui la statua in marmo che apre il percorso che lo raffigura come Divus oppure la sezione dedicata al Pantheon augusteo.


 

comunicato stampa

Punto di riferimento costante nella cultura occidentale, la figura di Augusto offre inesauribili spunti di riflessione circa le dinamiche attraverso le quali il potere si afferma, si definisce e si trasforma. Il particolare legame che unì Ottaviano/Augusto alla Campania, nella fase della conquista del potere e una volta al comando dell’impero, è il tema della mostra a lui dedicata, che chiude le celebrazioni del bimillenario della morte. Oltre 100 le opere esposte, alcune delle quali presentate per la prima volta al pubblico.

Il percorso della mostra

L’imponente statua in marmo che apre il percorso lo raffigura come Divus, uomo tra gli dei, dopo la consacrazione sancita dal Senato (I). Il tema degli onori divini resi alla coppia imperiale, Augusto e Livia (II), precede la presentazione della famiglia giulio-claudia (III) e la sezione dedicata al pantheon augusteo (IV). Il racconto delle fonti storiche sul viaggio compiuto dal princeps in Campania poco prima della morte è il tema delle sale successive, nelle quali sono esposte opere provenienti da Pozzuoli (VI), Capri (VI), Napoli (VII), i centri che egli toccò prima di dirigersi a Nola, dove morì nella villa paterna nell’agosto del 14 d.C. Da qui partì il corteo funebre, sostando di giorno nelle città disposte lungo la via Appia (VIII), per giungere a Roma, dove furono celebrati i funerali di stato. Augusto lasciava così per sempre la Campania nella quale, giovane erede designato da Cesare, aveva cercato consensi e aveva posto nei Campi Flegrei la base delle operazioni militari contro Sesto Pompeo (IX). Grandi trasformazioni investirono la regione negli ultimi anni delle repubblica e nella prima età imperiale, quando la pax augustea, enfatizzata dalla chiusura a Roma del Tempio di Giano (3 a.C.), accrebbe le manifestazioni del consenso alla politica del principe da parte dei ceti dirigenti locali, influenzandone la vita pubblica (X) e quella privata (XI). (I numeri romani tra parentesi indicano le sale del percorso espositivo).

Gli itinerari campani

Al termine delle guerre civili (battaglia di Azio 31 a.C.) la Campania partecipa ad un vasto programma di colonizzazione e distribuzione agraria ai veterani. La concentrazione di colonie campane è di per sé una spia dell’interesse di Augusto per la regione ed indizio della creazione di una base di consenso. È in Campania che si circostanzia quel motivo della pietas, che costituisce l’idea-guida dello stato augusteo. Il motivo delle origini troiane della gens Iulia, costituisce un formidabile strumento di legittimazione dinastica che trova nei Campi Flegrei, l’opportuna ambientazione per la storicizzazione del mito. Parallelamente alla definizione del nuovo sistema politico prende forma anche in Campania un nuovo linguaggio figurativo che di quel sistema si fa portavoce. La ricorrenza del bimillenario della morte di Augusto fornisce, così, l’occasione per una indagine a tutto campo sulle dinamiche di quel processo che vide la Repubblica romana scomparire e fare spazio al nuovo sistema politico che Augusto qualificava in un editto come optimus status.

Ufficio stampa Mostra “Augusto in Campania”
Cristian Fuschetto mob. 338.5488710
Chiara Di Martino mob. 338.4794358
Ornella Falco tel. 081.4422275 mail sba-na.ufficiostampa@beniculturali.it
sba-na.museoarcheologiconapoli@beniculturali.it

Inaugurazione 19 dicembre

Museo Archeologico Nazionale
piazza Museo Nazionale, 19 - Napoli Campania Italia
Orario:Aperto dalle 9 alle 19,30. Chiusura settimanale martedì



Messaggio di Gino il venerdì 19 dicembre 2014 alle 09:11   -  forum administrator-  forum moderator
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19/12/2014

Giornata di studi e performance

MADRE - Museo d'Arte Donna Regina, Napoli

Appuntamento dedicato a Filiberto Menna. "Figure. Teoria e critica dell'arte" - Attualita' di una rivista degli anni '80. Segue performance pubblica "Giallo Natale"


 

sintesi del comunicato stampa

Per ricordare il critico Filiberto Menna e approfondire il ruolo e l'influenza della rivista Figure. Il primo dei due appuntamenti dedicato a questa intensa esperienza editoriale, non ancora adeguatamente indagata nelle sue relazioni con la scena critica internazionale, e' costituito da una Giornata di Studi (sala delle Colonne, primo piano) organizzata dalla Fondazione Filiberto Menna, che nel 2014 festeggia i vent'anni di attivita', in collaborazione con la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee. Fondata nel 1982 da Menna, la rivista Figure ha rappresentato un luogo aperto e vivace di dibattito critico. La questione del progetto moderno dell'arte, in stretta connessione con l'analisi della galassia postmoderna, costituisce il nodo centrale della proposta teorica della rivista, che, grazie a numeri monografici estremamente densi, ha via via indagato la nozione di opera, il rapporto critica e istituzioni, le declinazioni della fotografia, secondo una linea critica che si conferma nei quaderni (in tutto 12) della prima serie di Figure, edita a Roma dalle Edizioni Kappa, come pure nei quattro nella nuova serie, inaugurata nel 1988 e pubblicata dalle edizioni salernitane 10/17 fino alla morte del critico, avvenuta nel 1989. La Giornata di Studi si aprira' con i saluti di Pierpaolo Forte, Presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, e di Andrea Viliani, Direttore del MADRE, seguiti dall'introduzione di Angelo Trimarco, Presidente della Fondazione Filiberto Menna e dagli interventi di Laura Cherubini, Vicepresidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, Cettina Lenza, docente di Storia dell'architettura contemporanea, Seconda Universita' degli Studi di Napoli, Maria Giovanna Mancini, docente di Storia dell'arte contemporanea, Accademia di Belle Arti di Urbino, Lorenzo Mango, docente di Storia del teatro moderno e contemporaneo, Universita' degli Studi L'Orientale di Napoli, Antonello Tolve, Docente di Linguaggi dell'arte contemporanea, Accademia di Belle Arti di Macerata ed Eugenio Viola, curator at Large museo MADRE. Coordina i lavori Stefania Zuliani, docente di Teoria della critica d'arte Universita' di Salerno. Sempre il 19 dicembre (ore 10,30) performance pubblica "Giallo Natale" in piazza Dante a Napoli circa 200 bambini realizzeranno una performance a colori decorando, con la propria impronta, una grande stella natalizia, con l'aiuto degli operatori didattici del museo MADRE. In sottofondo le note de Lo Schiaccianoci di Petr Il'ic Cajkovskij eseguite dagli studenti della classe di Musica di insieme del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli.



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Napoli - dal 20 al 30 dicembre 2014
Lukas Luca Lucariello - L'Armonia dell'Irripetibile, imperfezioni istantanee del tempo


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Piazza Vincenzo Bellini 72 (80135)
+39 081292372
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Eventi in corso nei dintorni

Segni come geometrie di se stesse. Tempo senza tempo. Sguardi sconosciuti. Visibili, solo in figure sospese come altalene di nuvole. Terre emerse, sviluppate su spazi di rizoma senza traccia di confine. Trasparenze invisibili, alfabeti di lettere anonime, senza firma, firmamento di segni.
orario: 19.30 - 24.00
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 20 dicembre 2014. 21.30
curatori: Lia Polcari
autori: Lukas Luca Lucariello
genere: arte contemporanea, personale


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Napoli - dal 20 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015
Roberta Coni - Imago

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CO.R.E. GALLERY - CONTEMPORARY ROOM EXHIBIT
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Piazza San Gaetano 69 (80138)
+39 3343662841
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Eventi in corso nei dintorni

La finalità della mostra è quella di una conoscenza contestuale dell’ opera figurativa in quanto fenomeno storico-artistico e non solo puramente estetico, affinché essa costituisca una base cognitiva volta a facilitare e stimolare la ricerca in diversi ambiti disciplinari.
orario: da martedì a sabato ore 10-13 e 15-19, lunedì ore 15-19
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 20 dicembre 2014. h 18.00
catalogo: in galleria. a cura di Simona Gavioli, Co.R.E. Gallery, pp. 92, € 15
curatori: Simona Gavioli
autori: Roberta Coni
telefono evento: +39 3343662841
genere: arte contemporanea, personale


Messaggio di Gino il venerdì 19 dicembre 2014 alle 09:26   -  forum administrator-  forum moderator
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Napoli - dal 20 dicembre 2014 al 10 gennaio 2015
Teresa Mangiacapra - Messaggero d'Amore

Messaggero d'Amore -dettaglio- di Teresa Mangiacapra L'artista al lavoro.
 [Vedi la foto originale]
CHIESA DI SANTA TERESA A CHIAIA
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Via Vittoria Colonna 23 (80121)
Napoli
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Eventi in corso nei dintorni

Il lavoro, in tecnica mista,è dedicato a Teresa d'Avila ,si compone di due elementi: l' Angelo e la Santa che accoglie il dardo di luce inviatole dall'angelo come messaggio d'amore infinito ancora oggi vivo e palpitante.

orario: dal lunedì al venerdì 7.30 - 11.00
sabato 7.30 - 17.00
domenica 8.30 - 12.00

(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: free admittance
vernissage: 20 dicembre 2014. ore 11.30
autori: Teresa (Niobe) Mangiacapra
genere: fotografia, arte contemporanea, personale


Messaggio di Gino il venerdì 19 dicembre 2014 alle 09:29   -  forum administrator-  forum moderator
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18/12/2014

Poesia visuale a Firenze e Roma

Museo Hermann Nitsch - Fondazione Morra, Napoli

Quarto appuntamento nell'ambito di Progetto XXI. A partire dagli anni '60, fino alla poesia sperimentale, la poesia concreta, la poesia sonora e la cosiddetta poesia d'azione. Andrea Romano per lo spazio Pre Post Alphabet.


 

comunicato stampa

Nell’ambito di Progetto XXI, promosso dalla Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, prosegue l’ampio programma La scrittura visuale/La parola totale: mostre e incontri a cura di Giuseppe Morra per indagare la storia della poesia visuale fra Napoli, Genova, Milano, Firenze, Roma.
Il progetto comprende una sezione riservata ai giovani artisti, PRE POST ALPHABET, a cura di Eva Fabbris e Gigiotto del Vecchio.

Giovedì 18 dicembre (ore 17:00, Sala conferenze della Fondazione Morra-Museo Nitsch, Vico Lungo Pontecorvo 29, Napoli) il quarto appuntamento con la Poesia visuale a Firenze e Roma con interventi di Lorenzo Mango, Loredana Troise e Stefania Zuliani che dialogheranno sulla genesi e lo sviluppo della poesia visuale in Italia, in particolare a Firenze e Roma, a partire dagli anni Sessanta, per approdare alla poesia sperimentale, la poesia concreta, la poesia sonora e la cosiddetta poesia d’azione. A Firenze nasce il Gruppo 70. Le prime manifestazioni consistono in due convegni organizzati nel capoluogo toscano sul tema "Arte e comunicazione" nel 1963 e, l’anno successivo, su "Arte e tecnologia". Ai convegni, oltre ai fondatori Eugenio Miccini, cui si deve l'invenzione del termine "poesia visiva", Giuseppe Chiari, Lamberto Pignotti e Sylvano Bussotti, partecipano anche Luciano Anceschi, Eugenio Battisti, Gillo Dorfles, Umberto Eco, Aldo Rossi, e altri intellettuali.
A partire dal 1963 il Gruppo 70 mette in scena happening itineranti, basati sull’interazione tra pubblico, poeti e musicisti. La prima rappresentazione ha luogo al Gabinetto Viesseux di Firenze e viene ripetuta nel resto del paese, coinvolgendo in scena Bueno e Marcucci e successivamente anche Emilio Isgrò e Ketty La Rocca, ampliando l’azione con registrazioni di poesia sonora e proiezioni video. L’ambito di ricerca della poesia sperimentale è stato interdisciplinare e dinamico, tanto da condizionare i percorsi di sviluppo di gran parte dell’arte del Novecento.

Seguirà la performance Lamberto Pignotti scrive versi immortali di Lamberto Pignotti (ore 18:00, Sala centrale) e la presentazione delle opere di Eugenio Miccini, Lamberto Pignotti, Giuseppe Chiari, con omaggio a Sarenco, e a seguire (ore 19:00, Biblioteca), saranno presentate le opere di Tomaso Binga, Giovanni Fontana, Mirella Bentivoglio, Luca Maria Patella, Rosa Foschi, con omaggio a Adriano Spatola e Corrado Costa.
Per lo spazio PRE POST ALPHABET Andrea Romano realizza un wall drawing tratto dalla serie Potsherds & Gaze. Terminano la serata (Sala conferenze, ore 19:30) il performer Giovanni Fontana e il live electronics di Massimiliano Cerroni con, quale intermezzo, la performance Assalti fono-poetici di Tomaso Binga e Bianca Menna.

Ufficio Stampa Museo Madre
Monica Brognoli, Anna Salvioli ufficiostampa.electa@mondadori.it
Luisa Maradei luisamaradei@gmail.com

Museo Hermann Nitsch
vico Lungo Pontecorvo 29/d 80135 Napoli
Orario: lunedì-venerdì ore 10.00-19.00
Sabato 10.00-14.00, Domenica chiuso



Messaggio di Gino il sabato 20 dicembre 2014 alle 10:13   -  forum administrator-  forum moderator
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20/12/2014

Roberta Coni

Co.R.E. Gallery - Contemporary Room Exhibit, Napoli

Imago. Dipinti


 

sintesi del comunicato stampa

Sabato 20 dicembre alle 18 inaugura la mostra personale di Roberta Coni 'Imago'. "In mostra volti sviluppati su una scala molto grande che diventano un contesto spaziale dove, attraverso pennellate, una sfumatura di tono, la descrizione fotografica di alcuni dettagli, quella appena accennata di altri, emerge cio' che si nasconde dietro quello che abbiamo visto mille volte in altrettanti volti, ovvero l'inequivocabile identita' di ognuno (...)". Arianna Albertini.



Messaggio di Gino il sabato 20 dicembre 2014 alle 10:14   -  forum administrator-  forum moderator
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Teresa Mangiacapra - Messaggero d'Amore

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