Forum di discussione
Mostre ed incontri artistici - Settembre 2009 |
|
Messaggio
di
Gino
il
lunedì 20 luglio 2009
alle
11:29
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Mostra di pittura di Magnolfi Roberto
Museo di Storia Naturale
Università degli Studi di Firenze
"Simbiosis"
Orto Botanico
"Giardino dei Semplici" Via Micheli 3 Firenze
la mostra resterà aperta dal 5 al 22 Settembre
con orario 10-19 tutti i giorni escluso il mercoledì,
inoltre si terrà un Workshop a numero chiuso
con l' acquerellista Magnolfi nei giorni 12 e 19 settembre
sul tema "Lo schizzo ad acquerello"
|
|
Messaggio
di
Gino
il
venerdì 28 agosto 2009
alle
12:25
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
SCHEDA MOSTRA
Soggetto organizzatore:
ROSSO FENICE Arte Contemporanea
Direttore artistico:
Francesco Morante
Luogo: Via San Filippo, 41-43 – 82100 Benevento
Titolo mostra:
ABSTRACTA
TRACCIATI DELL’ASTRAZIONE
Curatore:
Marco Alfano
Artisti:
Valerie Buffetaud
Carmine Di Ruggiero
Mario Lanzione
Guglielmo Longobardo
Fabio Mariacci
Breve nota critica
La mostra Abstracta - Tracciati dell’astrazione, curata da Marco Alfano, presenta una selezione di opere di Valérie Buffetaud, Carmine Di Ruggiero, Mario Lanzione, Guglielmo Longobardo, Fabio Mariacci. Le opere in mostra scandiscono un percorso che individua una campionatura dell’odierna produzione degli artisti, diversi per formazione culturale ed appartenenza generazionale, in un dialogo-confronto che attraverso continuità e divergenze
serve ad intessere un discorso che attiene soprattutto al linguaggio prescelto – di segno decisamente astratto – e al suo “medium”: la pittura. È un tracciato che articola possibilitàche vanno dalle declinazioni astratto-espressive di Carmine Di Ruggiero, artista segnato da esperienze informali sin dalla fine degli anni Cinquanta, alla ricerca che armonizza prospettiva geometrica e diafanità luminose, di Mario Lanzione, dall’irruenza emotiva d’evocazione fluente della natura, di Guglielmo Longobardo, alla celebrazione plastica della forma che articola una corrispondente traduzione materica, di Valérie Buffetaud, sino
all’ampio respiro cromatico di segno neo-delaunayano del giovane Fabio Mariacci. L’idea centrale della mostra è innanzitutto quella di relazionarsi alla pittura come sensibile “corpo”, quale concreta manifestazione del percepibile, cui è concesso nelle possibilità dell’immaginazione di spostarsi “oltre il visibile”; essa rimanda a un codice dell’espressione che si propone esiti diversi dalla pura “registrazione” delle materie attraverso le quali esse si manifestano. È uno sguardo orientato a riconoscere, nelle forme della pittura, una “permanenza” finalizzata a rendere visibile un’indagine ulteriore, imprescindibile all’anima
di ciascun artista.
Marco Alfano
|
|
Messaggio
di
Gino
il
venerdì 28 agosto 2009
alle
12:28
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Benevento - dal 2 al 22 settembre 2009 101% Oscar Niemeyer |
|
PALAZZO PAOLO V vai alla scheda di questa sede
Exibart.alert - tieni d'occhio questa sede |
Corso Giuseppe Garibaldi (82100) |
+39 0824772516 |
individua sulla mappa Exisat |
individua sullo stradario MapQuest |
Stampa questa scheda |
Eventi in corso nei dintorni |
La mostra, che offre una panoramica sull'opera del grande progettista brasiliano, pone l'accento su due grandi suoi progetti: l'Auditorium di Ravello, appunto, che una volta ultimato offrirà un ulteriore motivo di interesse al già famosissimo Ravello Festival, la cui parte finale si svolge in contemporanea con quello beneventino, ed il progetto del1978 per il Teatro Comunale di Vicenza, redatto in collaborazione con l'arch. Federico Motterle e mai realizzato. |
orario: ore 10.00 -13.00 e 17:00 – 20:00 (possono variare, verificare sempre via telefono) |
biglietti: ingresso libero |
vernissage: 2 settembre 2009. ore 11.30 |
autori: Oscar Niemeyer |
patrocini: Consolato Brasiliano a Milano, Fondazione Ravello |
genere: architettura, personale |
email: info@independenteventcenter.com |
web: www.independenteventcenter.com | |
|
|
Messaggio
di
Gino
il
venerdì 28 agosto 2009
alle
12:29
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Benevento - dal 7 aprile al 30 settembre 2009 I paesaggi e la natura dell'arte |
|
ARCOS - MUSEO DI ARTE CONTEMPORANEA DEL SANNIO vai alla scheda di questa sede
Exibart.alert - tieni d'occhio questa sede |
Corso Giuseppe Garibaldi 1 (82100) |
+39 0824312465, +39 082421079 , +39 082447360 (fax) |
individua sulla mappa Exisat |
individua sullo stradario MapQuest |
Stampa questa scheda |
Eventi in corso nei dintorni |
La mostra mira a ricostruire, in un’unità espositiva, i linguaggi della contemporaneità e ricerca che ruotano intorno al rapporto tra le arti visive e la natura..La Natura viene indagata nelle sue molteplici manifestazioni, con una eterogeneità formale ed espressiva che crea una relazione sinergica tra i linguaggi della creatività attraverso le opere di venticinque artisti. |
orario: lunedì chiuso, martedì/venerdì 9.30/13.30 - 16.30/20.30 sabato, domenica e festivi 10.00/14.00 - 16.30/21.30 (possono variare, verificare sempre via telefono) |
biglietti: intero € 4; ridotto € 2; gruppi e scolaresche € 1 |
vernissage: 7 aprile 2009. ore 18.30 |
catalogo: in mostra |
editore: SILVANA EDITORIALE |
curatori: Danilo Eccher |
autori: Miquel Barceló, Sandra Bermudez, Domenico Bianchi, Gianni Caravaggio, Giovanni Castell, Sarah Ciracì, Matt Collishaw, Claudio Costa, Marco Gastini, Piero Gilardi, Henrik Hakansson, Jannis Kounellis, Wolfgang Laib, Richard Long, Luigi Mainolfi, Mario Merz, Paul Morrison, Hermann Nitsch, Giuseppe Penone, Marc Quinn, Germano Sartelli, Francesco Simeti, Robert Smithson, Guido van der Werve, Velasco |
patrocini: L’evento presentato rientra nel progetto “Natura…Passione del Sannio” promosso dalla Provincia di Benevento e dall’Assessorato al Turismo ed ai Beni Culturali della Regione Campania in collaborazione con l’Art Sannio Campania s.c.p.a, che comprende una vasta gamma di attività turistiche volte a rilanciare l’immagine della Campania. |
note: Organizzazione: Art Sannio Campania S.c.p.a. |
genere: arte contemporanea, collettiva |
email: ufficiostampa@artsanniocampania.it |
web: www.artsanniocampania.it | |
|
|
Messaggio
di
Gino
il
venerdì 28 agosto 2009
alle
12:35
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
fino al 14.IX.2009 Santiago Sierra Napoli, Madre
Guerre tra poveri. E un reporter artista. O un artista reporter. Quando l’obiettivo affronta la cronaca senza stucchevoli moralismi, diventa un cazzotto nei denti...
|
|
pubblicato venerdì 12 giugno 2009
Ponticelli, Napoli, Italia, giugno 2008. Sono importanti le didascalie della mostra di Santiago Sierra (Madrid, 1966; vive a Città del Messico). Importanti perché, in tempi di sbarchi e respingimenti, di presidi spia e pacchetti sicurezza, di ronde fai-da-te e kebab illegale, fanno capire come quello che è successo un anno fa a Ponticelli, Napoli, Italia fosse una prefigurazione dell’aria che tira oggi nello Stivale (e nelle urne). Perché il problema immigrazione esiste e non si può certo liquidarlo, umanamente e politicamente, con le sole prospettive che sembrano attualmente in auge, e chissà quanto rappresentative del Paese reale: la xenofobia rozza e aggressiva, la retorica buonista dell’antirazzismo da salotto. Se poi di mezzo ci sono i Rom, la situazione si complica. Perché “ loro” sono quelli che mendicano, borseggiano, stuprano, uccidono, fanno rivoltare quartieri e vacillare Giunte. “ Loro” non-vengono-qui-per-lavorare e non-vogliono-integrarsi-perché-non-fa-parte-della-loro-cultura. E poi “ loro” non solo sfruttano i propri, ma si prendono pure i bambini degli altri. Nacque infatti dal tentato rapimento di una neonata del quartiere da parte di una giovanissima rom la rivolta del 2008 a Ponticelli, appendice purulenta di un territorio allo sfascio: minacce e raid punitivi contro il campo nomadi, con l’ipotesi di una “regia occulta”, dietro la quale molti adombravano l’artiglio della criminalità. E fanno riflettere frasi come quelle pronunciate ai microfoni di un tiggì nazionale da un’abitante del posto all’epoca delle “rappresaglie”: “ Li abbiamo fatti uscire dalle ‘casarelle’. Loro sono usciti e noi le abbiamo incendiate”. Della serie, la banalità del male. Sierra indaga la cronaca in modo semplice e obiettivo, austero e incisivo: scatti in bianco e nero e un video “trovato”. La prima parte della mostra evidenzia come l’insediamento di Ponticelli già versasse nell’abbandono e nel degrado prima dello sgombero ordinato dal Comune. E come ai cumuli di detriti e oggetti lasciati dagli zingari facesse “compagnia”, in quello che è stato uno dei periodi più bollenti dell’emergenza, un agghiacciante mare di munnezza (proprio mentre i primi Consigli dei Ministri del neorinato governo Berlusconi venivano a benedire con la bacchetta magica la città appestata). L’interrogativo se un reportage sia da considerare arte trova una risposta - affermativa - nello spazio dov’è allestito l’altro corpus espositivo: gigantografie di denti digrignati degli ultimi “superstiti” del campo. Canini e incisivi storti, cariati, placcati oro, serrati in un’espressione di rabbia in mezzo a quella saliva che fa tanto, per dirla alla Bauman, “ paura liquida” (ma i denti dei cittadini di Ponticelli sarebbero così diversi?). Decisamente un pugno nello stomaco. Qualcosa da cui distogliere lo sguardo. Proprio come da “ loro”, il disturbante della società stanziale. Immagini che hanno l’inoppugnabile valore di documento, da esibire, eventualmente, a chi ha ancora il coraggio di spacciare la cartolina di una Napoli “ porosa”, multietnica, accogliente. articoli correlati Sierra alla Lisson Gallery di Londra
anita pepe mostra visitata il 30 maggio 2009
dal 15 maggio al 14 settembre 2009 Santiago Sierra - Ponticelli a cura di Bartolomeo Pietromarchi MADRE - Museo d’Arte Donna REgina Via Settembrini, 79 (zona San Lorenzo) - 80139 Napoli Orario: da lunedì a venerdì ore 10-21; sabato e domenica ore 10-24; martedì chiuso Ingresso: intero € 7; ridotto € 3,50; lunedì ingresso libero Catalogo Electa Napoli Info: tel. +39 08119313016; www.museomadre.it
[exibart]
|
|
|
Messaggio
di
Gino
il
venerdì 28 agosto 2009
alle
12:37
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
fino al 18.IX.2009 Daniel Canogar Napoli, Mimmo Scognamiglio
La proiezione come strategia affabulatoria, per una comunicazione semplice e diretta. Un groviglio di figure racconta la ragnatela di Internet. E una matassa di cavi telefonici offre una chance ai rifiuti tecnologici...
|
|
pubblicato mercoledì 15 luglio 2009
Le reti possono soffocare la creatività? Certo, come contenitore fisico, e spazio virtuale, può fagocitare la libertà degli artisti. Per fortuna le eccezioni non mancano. Si veda lo strano caso di Daniel Canogar (Madrid, 1964): è evidente che lo spagnolo si sia lasciato sedurre dalla rete intesa come struttura aperta, ma anche claustrofobica, nel suo darsi come labirinto d’infinite possibilità per l’artista dell’era digitale. Con Spider (2008) Canogar esorcizza le insidie della rete, assemblando un enorme insetto dalla carcassa in fibra ottica. Il suo torace, costituito da un proiettore, è la parte pulsante di un organismo proteiforme che occupa un ambiente intero della galleria. Come una piovra, il ragno di Canogar direziona i suoi 24 tentacoli luminosi verso la parete di fondo. Tutti gli arti terminano con un piccolo gruppo ottico, composto da una lente e da una diapositiva (posizionate sullo stesso asse), che proiettano un reticolo d’immagini sul muro. Si tratta di una serie di corpi umani su fondo nero, avvolti in un groviglio di cavi colorati e funi digitali, immortalati nello studio dell’artista. L’accostamento-scontro delle diapositive produce un’immagine multipla dove le figure paiono galleggiare nel buio, in assenza di gravità, trattenute soltanto da un sistema di fili. Lo stesso soggetto è stato utilizzato da Canogar anche per Enredos, una serie di stampe digitali, presente in mostra con un esemplare. In rapporto alla sua produzione più recente, Spider si presenta come una variazione su un dispositivo già utilizzato nell’installazione Leap of Faith, che citava il panorama ottocentesco proiettando le diapositive in uno spazio architettonico avvolgente e continuo. Eppure, la rievocazione nostalgica dei congegni scopici del pre-cinema è soltanto l’aspetto più superficiale nella poetica di Canogar. Il rituale della proiezione contiene, infatti, una forte rivendicazione etica. Si tratta in definitiva del tentativo di recuperare in chiave estetica e culturale i rifiuti tecnologici. Attraverso la proiezione di fasci luminosi su fili elettrici, lampadine fulminate, nastri magnetici e rulli di slot machine, l’artista castigliano è riuscito a rivitalizzare materiali di scarto, come i cavi telefonici di Pneuma (2009), irradiati da sequenze cromatiche generate da un piccolo proiettore incassato in una base di legno. Canogar mette in luce il piacere della proiezione come puro lichtspiel. Giochi illusionistici di luci e colori, che offrono un’altra opportunità a quei rifiuti tecnologici snobbati dal progresso. Quando la fantasmagoria primitiva incontra il low-tech. articoli correlati Canogar a Milano
giuseppe sedia mostra visitata il 4 luglio 2009
dal 7 maggio al 18 settembre 2009 Daniel Canogar - Nodi Mimmo Scognamiglio Arte Contemporanea Via Mariano d’Ayala, 6 (zona Chiaia) - 80121 Napoli Orario: da lunedì al venerdì ore 10-18.30; a luglio e agosto su appuntamento Ingresso libero Info: tel. +39 081400871; fax +39 08119576621; info@mimmoscognamiglio.com; www.mimmoscognamiglio.com
[exibart]
|
|
|
Messaggio
di
Gino
il
venerdì 28 agosto 2009
alle
12:37
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
fino al 15.IX.2009 Arash Radpour Napoli, Overfoto
Attori, creativi, il mitologico Brian Eno. Strappati allo star system e trascinati in un “dove” che diventa “ovunque”, in un “quando” che muta in “sempre”. Nuove leggende per miti contemporanei...
|
|
pubblicato venerdì 10 luglio 2009
L’universo per Arash Radpour (Teheran, 1976; vive a Roma) è vuoto di istanti e distanze. Scevri da connotazioni identificative e cognitive, i suoi luoghi sono archetipi di ambientazioni per personaggi della nuova umanità che vivono la realtà aumentata, la dimensione virtuale in cui immaginario e reale s’incrociano. Quinte per una rappresentazione senza narrazione, che induce lo straniante disorientamento di chi assiste a uno spettacolo senza trama, a un teatro interiore che cerca e scava nell’identità concreta delle persone ritratte, tutti artisti o creativi, stemperandola in paradigmi simbolici di nuovi ruoli. Michelangelo Dalisi, Elena Bouryka, Fabrizia Sacchi: i titoli richiamano individualità esistenti, ma questo è l’ultimo residuo di verità per apparizioni che si sospendono in un non-tempo metafisico e onirico, che potrebbe riferirsi a qualunque momento storico. E protagonisti delle fotografie, al pari e più dei personaggi, sono gli scenari. Le mura diroccate e pregne di memoria di Lorena Dellaccio, la prigione di cemento che incarcera lo sguardo avido di cielo evocato dalla giacca magrittiana di Giancarlo Savino, i surreali impianti sportivi defunzionalizzati di The Pool, il nostalgico Eden strappato alla metropoli e reso primitivo dalle nudità di Giorgia Sinicorni. Ogni contesto si anima in un’intensa presenza espressiva che sembra abitare essa stessa, con surreale inversione di termini fra abitante ed abitato, gli spazi interiori dei soggetti ripresi, ispirandone e conformandone gesti ed azioni. Del resto, già per McLuhan le forme urbane e architettoniche erano estensioni degli organi fisici, una “pelle” collettiva, prolungamento vivificato delle funzioni proiettate in esse. La rarefatta atmosfera misterica e sospesa, l’a-narratività dell’immagine e, soprattutto, la moltiplicazione o duplicazione della stessa figura umana, come in Alessandro Giuliano o Camilla Alibrandi, avvicinano le visioni di Radpour a quelle dei Preraffaelliti, in opere quali La scala d’oro di Edward Burne-Jones o Astante siriaca di Dante Gabriel Rossetti. Solo che l’espediente adesso non è pittorico ma digitale, e insegue il mistero del reale con strumenti tecnologici. Un po’ come per i paradossali pleniluni postmoderni di Darren Almond. Il disorientamento logico non si attenua neanche se la moltiplicazione della figura da sincronica si fa diacronica, negli split screen di Brian Eno & the eight friends o negli interni claustrofobici in acciaio respingente di Untitled. Anche se più glamorous che nella mostra The sweet hereafter - sostituendo negli sfondi al non-luogo dell’oscurità indistinta del 2005 quello di atemporali e simboliche scene cosmopolite - Radpour continua a restituire il fascino allucinatorio di inquiete fiabe contemporanee. Scritte per personaggi-avatar di nuove dimensioni. articoli correlati L’artista al Museo Napoleonico nel 2007 Collettiva da LipanjePuntin nel 2007 La personale napoletana del 2005
diana gianquitto mostra visitata il 23 giugno 2009
dal 15 maggio al 15 settembre 2009 Arash Radpour - Napoletani a Roma a cura di Maya Pacifico Galleria Overfoto Vico San Pietro a Majella, 6 (zona piazza Bellini) - 80122 Napoli Orario: da martedì a venerdì ore 11–13 e 16.30-19.30; sabato ore 11–14; a luglio su appuntamento Ingresso libero Info: tel./fax +39 08119578345; info@overfoto.it; www.overfoto.it
[exibart]
|
|
|
Messaggio
di
Gino
il
venerdì 28 agosto 2009
alle
12:38
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
fino all’1.IX.2009 Christian Leperino Napoli, NotGallery
Lapidario e refrattario. E, in ultimo, sedotto dal concettuale. Un progetto “per forza di non levare” sulla leggenda ebraica del Golem...
|
|
pubblicato martedì 21 luglio 2009
Lui che nel futuro c’è già stato, sembra avere una gran voglia di tornare al passato. Prova provata i palcoscenici istituzionali, e tutti con una forte impronta storica, sui quali Christian Leperino (Napoli, 1979) si è esibito negli ultimi sei mesi: il Museo di Palazzo Poggi a Bologna e, a Napoli, il Museo dell’Università Suor Orsola Benincasa e quello mineralogico dell’Università “Federico II”. Un robusto fil rouge lega dunque i lavori più recenti del prolifico partenopeo, il quale pare ormai saggiamente deciso a svestire l’abito di artista “di periferia” con cui è emerso e a incamminarsi verso una maturazione che, pur conservando temi angolari come la corporeità, li stempera in una più acculturata e semplice consapevolezza, oltre il quotidiano territoriale, la truculenza e i tribalismi di un tempo. Fuori dalle t(r)endenze attuali, vedi la corsa ad allestire archivi, Leperino insiste col mestiere, cosa che del resto ha sempre fatto, a partire dalla produzione pittorica che tante soddisfazioni (anche commerciali) gli ha dato. Ma, laddove due anni fa alla NotGallery dominavano il grigiore degli infestati cityscape suburbani e il “metallo urlante” della gioventù arrabbiata e reietta, la sala stavolta s’illumina col silenzioso candore della cera. Materia antica, comune a scultori e anatomisti, e dinamica, da opporre alla staticità della pietra. La mostra si propone, infatti, come prosecuzione della performance tenutasi lo scorso maggio al Museo mineralogico, dove l’idea di plasmabilità aggrediva la cristallizzazione del luogo. Prosecuzione, e non mera propaggine documentaria (limitata alla proiezione di un video dell’azione), di un progetto che in scala ridotta continua a interpretare, moltiplicandola, la leggenda ebraica del Golem, antesignano dei moderni robot. Un cyborg ante litteram, estratto da una dimensione sacra ed esoterica, per ammonire contro la tracotanza umana e sottolineare il potere, benedetto e perverso, dell’arte. E se fra le venerande bacheche della raccolta accademica Leperino ergeva un colosso d’argilla, in galleria modella una serie di piccoli e disciplinati replicanti. Se nel museo si sporcava le mani scavando un buco nel torace del mastodontico kouros, ora i suoi umanoidi portano vari minerali sul petto, come medaglie. Non tutte le pietre però assumono la funzione vivificatrice che nel mito originario aveva la parola “ emet” (‘verità’) tracciata sulla fronte del Golem: uno di questi Adamo fai-da-te è intonso, isolato in una teca, preservato dagli altri e da se stesso. Così come intatto rimane il refrattario dov’era fluito il calore di una statuina in alluminio: l’artista ha preferito annullare in extremis la prevista performance che avrebbe liberato la forma (illustrata dal wall drawing all’ingresso), dando così una sterzatina concettuale a un’operazione prevalentemente fisica. Vendetta del Museo Mineralogico, col suo sguardo di Medusa. articoli correlati La mostra a Napoli del 2007
anita pepe mostra visitata il 25 giugno 2009
dal 25 giugno al primo settembre 2009 Christian Leperino - Human Revolution Reloaded NotGallery Contemporary Art Factory Piazza Trieste e Trento, 48 (zona Chiaia) - 80132 Napoli Orario: su appuntamento Ingresso libero Catalogo disponibile Info: tel. +39 0810607028; fax +39 0812140986; info@notgallery.com; www.notgallery.com
[exibart] |
|
|
Messaggio
di
Gino
il
venerdì 28 agosto 2009
alle
12:40
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
fino al 12.IX.2009 Matteo Sanna Napoli, Changing Role
Crescere, nella vita e nell’arte. Matteo Sanna torna a parlare con luci e proiettili. Ma questa volta l’io da scoprire si sta evolvendo. E matura anche la sua personalità artistica...
|
|
pubblicato mercoledì 17 giugno 2009
L’avevamo lasciato con la luce che trafiggeva il buio di Shots in the Dark, a scrivere con gli spari “follow the leader”, intendendo che la sola strada è la propria verità identitaria. Matteo Sanna (San Gavino Monreale, Medio Campidano, 1984; vive a Roma) quella via l’ha percorsa davvero, negli anni trascorsi dalla prima personale. Perché il filo espressivo che si dipana in questo nuovo capitolo dà conto d’una maturazione accentuata, in stretta coerenza con i segnali più forti e promettenti che connotavano la prova d’esordio. Tornano i valori cromatici netti, il nero, le superfici lucide, i neon, i proiettili e le trafissioni, e anche la cultura dark e musicale giovanile. Ma nell’ottica di una più personale introiezione delle suggestioni stilistiche, e di una coscientizzazione più definita della propria specificità. Che allo stato attuale verte decisamente verso un’urgenza intimistico-narrativa, svolta mediante concrezioni visive ed emotive di singolare pregnanza intuitiva, declinate col consueto eclettismo di linguaggi, in salda coerenza espositiva e psicologica. Eccola, l’evocata energia del trafiggere, ma ora ad accogliere all’inizio con la trattenuta tensione dinamica neo-poveristica di Back to Black, allusione al primitivo dolore del nascere. Se il fulcro concettuale di ieri era scoprire l’identità, l’attuale congruente prosecuzione è tracciare un’introspettiva riscrittura simbolica dei propri fondamentali nodi psicologici fino all’adolescenza, per offrirli all’immedesimazione empatica di tutti. Ed esposto alla “devozione” simpatetica e al riconoscimento dell’intrinseca preziosità affettiva è, in I will become death, il cordone ombelicale di Sanna, estremo feticcio emotivo in linea con la strisciante aura dark dell’autore. In apparente contrasto ludico, Ponte Ponente Ponte Pi inscena il crudele “gioco” di esclusione dei gruppi infantili, sfociante - in Joy Division - nel doloroso riconoscimento delle “barriere spinate” delle diversità altrui. Pungente come segno incancellabile, ma di gioia, è l’apprendimento in Soggetto Sottinteso, dall’aggiunto valore passionalmente performativo del processo preparatorio degli scatti. Se imparare è anche incontrare la fratellanza di Sweet misery o la prima incancellabile passione di A vision just a vision, l’amore insegna a Sanna una struggente eleganza sussurrata, che trasforma inavvertitamente gli oggetti quotidiani in incisivi simboli universali. L’autocoscienza appresa in B-come B-cause placa gli spettri ancestrali del surreale Sleeping with ghosts o quelli inculcati dalla deformata religione di Black guardian, di levigata raffinatezza fetish ma non provocatoria. E porta al libero affermarsi personale, seppur nutrito da radici, come nell’innovato citazionismo da Verrocchio di Portrait of an Italian Family. Farsi artefici del proprio destino, contro l’imponderabile fato di Sa Carroga, quale unico proiettile davvero efficace. articoli correlati La prima personale di Matteo Sanna alla Changing Role di Napoli
diana gianquitto mostra visitata il 15 maggio 2009
dal 15 maggio all'undici settembre 2009 Matteo Sanna - Bloody Party a cura di Guido Cabib Changing Role - Main Space Via Chiatamone, 26 (zona Chiaia) - 80121 Napoli Orario: da martedì a venerdì ore 15-19 Ingresso libero Testi critici di Micòl Di Veroli e Massimo Sgroi Info: tel. + 39 08119575958; infogallery@changingrole.com; www.changingrole.com
[exibart]
|
|
|
Messaggio
di
Gino
il
lunedì 31 agosto 2009
alle
09:48
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Esilio a Capri
Paul Renner
venerdì 18 settembre ore 18.00 Fondazione Morra (Palazzo Ruffo di Bagnara Piazza Dante, 89 - 80135 Napoli)
Esilio a Capri, l’ultimo ciclo di opere realizzate da Paul Renner, condivide con Alberto Savinio la ricerca di un’originaria coincidentia oppositorum; le opere materiche e pittoriche ritraggono dei personaggi eccentrici ed il loro modo di vivere, come Jacques d’Adelsward Fersen che incentra la sua vita fino alla completa dissoluzione dell’Io e Norman Douglas che lascia Thüringen per Capri, arricchendo l’isola con la sua presenza spirituale. I loro modi di vita sperimentali, utopici e singolari trovano spazio nell’arte di Paul Renner che dalla teoria della Gesamtkunstwerk (Arte-totale) e dalla scuola dell’Azionismo Viennese muove per creare dei suggestivi rituali orgiastici attraverso splendidi convivi teatrali. Paul Renner ha già mostrato a Napoli la sua creatività installativa, le mostre personali “a rebours” nel 2000 e “the hell fire touring club” nel 2002, e per la nuova sede della Fondazione Morra espone numerose opere inedite ed i grandi lavori Casamatta in relazione alla villa Malaparte, Gran Fonte incentrato sulla figura di Norman Douglas e la scultura Macchina della Cuccagna riferita al Marquis de Sade. Per questa occasione verrà realizzato il libro d’artista in 333 esemplari numerati e firmati, con varie illustrazioni e i testi di Wilhelm Meusburger, direttore del Centro Ricerche Norman Douglas, e di Stefan Zweifel, esperto di Marquis de Sade e di Paul Renner.
L’isola di Capri si rivela come una Terra di Mezzo, divisa tra il silenzio e la semplicità degli autoctoni e la frivolezza e l’estetismo dei mitteleuropei. Nepente, come la chiama Norman Douglas, attrae tra Otto e Novecento una folta schiera di diversi che con le loro opere contribuiscono ad identificare il Genius Loci di uno spazio metafisico, in cui confluiscono in perfetta osmosi l’apollineo ed il dionisiaco; Capri è il regno del pittoresco e del mondano e soltanto qui è possibile attuare secondo Norman Douglas la mediterraneizzazione di sé stessi, cioè “vivere almeno una stagione come un antico che conosceva il valore e la preziosa disciplina degli otia”.
Sabato 19 settembre una visita ai luoghi Capresi amati da questi personaggi eccentrici sarà accompagnata dalla lettura di testi poetici che raccontano Capri dell’attrice austriaca Barbara Sotelsek e del poeta italiano Tommaso Ottonieri.
Fondazione Morra info@fondazionemorra.org
|
|
|
Messaggio
di
Gino
il
lunedì 31 agosto 2009
alle
13:41
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
COMUNICATO STAMPA MARIA MOLTENI A CANZO
Laura Luppi
Domenica 20 settembre il comune di Canzo inaugurerà una mostra antologica dedicata all'artista Maria Molteni, che avrà luogo nel loggiato di Palazzo Tentorio. Per l'occasione verrà svelato al pubblico il prestigioso monumento eseguito dalla scultrice milanese e acquisito dal comune per essere collocato nel patio chiuso di
Palazzo Tentorio, edificio storico recentemente ristrutturato e oggi sede degli uffici del Sindaco. La dislocazione delle opere in due sedi distinte permetterà allo spettatore di ripercorre il cammino artistico della Molteni che, attraverso la fusione e l'accostamento di bronzo, ferro e alluminio, fa della materia il mezzo espressivo per una logica di pensiero concisa ed essenziale. Luci soffuse e abbaglianti, volumetrie imponenti ma non prive di leggerezza, contrasti di linee rette e curve in un rapporto di solido equilibrio, restituiscono allo spettatore la forza di una progettazione razionale unita a grandi capacità tecniche ed estro artistico. L'iniziativa, organizzata con il patrocinio della Regione Lombardia (assessorato Culture, Identità e Autonomie della Lombardia), del Comune di Canzo, della Provincia di Como e con l'appoggio dei Lions (sezione di Erba), sarà accompagnata da un catalogo edito dalla Galleria Schubert di Milano e curato dal professore Claudio Rizzi.
Ufficio stampa: Galleria Schubert
02 54 10 16 33
|
|
Messaggio
di
Gino
il
martedì 1 settembre 2009
alle
09:18
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
A cura di Marcella Ferro e Pasquale Ruocco
Antonio Ambrosino, Paolo Bini, Sabrina Casadei, Mary Cinque, Tiziana Cipullo, Costabile, Duerama, Marco Fusco, Carmen Guadagni, Dario Puggioni, Anna Maria Saviano
9-30 settembre 2009
Comunicato Stampa
Mercoledì 9 settembre alle ore 19,00 sarà inaugurata la mostra Sguardi irrequieti. Nuove tracce del contemporaneo curata da Marcella Ferro e Pasquale Ruocco.
I due giovani curatori propongono opere di Antonio Ambrosino, Paolo Bini, Sabrina Casadei, Mary Cinque, Tiziana Cipullo, Costabile, Duerama, Marco Fusco, Carmen Guadagni, Dario Puggioni, Anna Maria Saviano.
“Sguardi irrequieti. Nuove tracce del contemporaneo – scrive il prof. Costabile Maurano, sindaco di Castellabate - è un percorso eterogeneo che si dispiega nel prestigioso spazio espositivo del Castello dell’Abate eretto all’interno delle mura fondate da San Costabile Gentilcore, simbolo della nostra comunità, un percorso fatto di sensibilità diverse e di differenti esigenze espressive che si sostanziano in variegati linguaggi”.
La mostra è dedicata e curata da giovani, realizzata, insomma, da un gruppo portavoce della stessa generazione che vede il presente e soprattutto il futuro con una certa inquietudine.
“Che cosa rende questa mia generazione inquieta nell’animo e irrequieta nel modo di vivere la realtà di tutti i giorni – spiega Marcella Ferro nel saggio al catalogo – è senza dubbio l’interrogativo da cui dovremmo partire. Ci hanno chiamato generation Next, generazione X o di passaggio, insomma a tutti è stato chiaro da subito che noi eravamo semplicemente gli eredi de quelle migliaia di ragazzi che con il sessantotto hanno provato a cambiare le regole del mondo e che seppur non riuscendovi, quantomeno hanno fatto sentire la loro voce”.
E riferendosi al paesaggio artistico contemporaneo, continua “senza dubbio all’enorme puzzle dell’arte, ogni giorno, si aggiungono ex novo artisti, curatori, critici, galleristi, ma piuttosto che guardare solo a questa caotica superficie, sarebbe necessario puntare al senso di questo momento storico, cercando di capire come mai, nonostante non si profili per tutti una carriera brillante, tanti giovani credono ancora di poter trovare uno spazio espressivo “vivibile” in questo marasma.”
“Sguardi irrequieti. Nuove tracce del contemporaneo è una mostra – conclude la Ferro - che senza pretese di verità prova a comprendere le dinamiche dell’inquietudine crescente di alcuni interpreti di una generazione in movimento e che sta pattugliando i confini della contemporaneità, senza perdere il filo con il passato, anzi dando al presente il senso di durata, cioè con l’occhio rivolto al futuro, insomma aspirare ad essere avanguardia”.
Per evitare l’omologazione al sistema della moda e della comunicazione, la ricerca continua ed autodistruttiva della novità a tutti i costi, per continuare ad avere un perché, l’arte deve fare affidamento sulla propria capacità di immaginare – sostiene Ruocco – nuovi mondi possibili; del resto “l’immaginazione – regina delle facoltà per Charles Baudelaire - ha creato, al principio del mondo, l’analogia e la metafora. Essa scompone tutta la creazione, e, con i materiali raccolti e disposti secondo le regole di cui non si può trovare origine se non nel più profondo dell’anima, crea un mondo nuovo”.
Per il giovane curatore ravellese è, infatti, “necessario conservare uno sguardo ‘interessato’ che non si fermi sulla superficie delle cose ma, anzi, ne sappia cogliere i dettagli: uno sguardo attento e profondo capace di scandagliare gli interstizi del presente, irrequieto e sedotto dalla molteplicità del reale”.
La mostra resterà aperta fino a mercoledì 30 settembre.
Gerardo Apicella
|
|
Messaggio
di
Gino
il
martedì 1 settembre 2009
alle
10:07
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
mary cinque acque chiare
Ravello
Palazzo Sasso, 12 settembre – 12 ottobre 2009
Comunicato stampa
Sabato 12 settembre sarà inaugurata la mostra personale di Mary Cinque che raccoglie una serie di acquerelli realizzati negli ultimi due anni, alla quale l’artista ha dato il titolo di “acque chiare”.
La mostra, promossa da Bruno Mansi ed allestita a Palazzo Sasso, propone quaranta acquerelli che hanno come tema lo spazio e le figure che la giovane artista incontra nella quotidianità: la luce è la cifra del paesaggio della costa amalfitana, che misura gli scarti prospettici, le architetture e il loro dialogare con la natura.
Questi fogli vogliono rimarcare il valore di transitorietà proprio dell’acqua che scorre e, al tempo stesso, di chiarimento (di visione meno superficiale) dei processi che rendono più autentica l’esperienza della realtà, anche se il lento tempo di elaborazione, l’impaginato che riprende quello di un quaderno privato, segnalano la necessità da parte dell’artista di ripensare alle stesse inquadrature, nel tentativo di riscrivere l’immagine con toni diversi.
“In primo luogo – scrive Massimo Bignardi in catalogo – va rilevata la dimensione del supporto sul quale agisce la sua mano, vale a dire piccoli fogli di cartoncino, la maggior parte poco più grandi di una cartolina che danno l’idea di un ricordo, rimandando ad un’immaginifica corrispondenza, in pratica ad un canale attraverso il quale porsi in contatto con la memoria. Poi il supporto e la tecnica; per il primo la scelta è ricaduta sulla carta ruvida che nella sua natura offre una sorta di matericità o, meglio, di superficie irregolare, porosa e, al tempo stesso, grinzosa che facilita l’addensarsi, della fluida pennellata, in macchie, in campiture irregolari ricche di sbavature, di filamentosi aloni d’acqua. Una superficie dunque che agevola il formarsi di pieghe, proprie di una pelle viva che cede ai processi del tempo e della sua inesorabile azione. La tecnica alla quale ha fatto ricorso, l’acquerello, è la più semplice per quanto sia la più mentale: dapprima l’artista utilizza pasticche di colore, quelle fornite dall’industria per le “belle arti”, poi, in cerca di un proprio colore, elabora una tinta secondo l’alchimia che, per nostra fortuna, è ancora una prassi dell’arte. Una tecnica mentale perché – rinunciando a priori a qualsiasi saturazione – parte dallo scarto di minimi passaggi tonali operati sulla massima luminosità rappresentata dal bianco del foglio; insomma un procedere per sottrazione di luce, lasciando ai margini del colore il compito di trattenere l’essenza delle forme, il loro farsi richiamo di presenze o di organizzare l’architettura dello spazio. Mary Cinque sovverte il processo; fa assumere al bianco il valore di impronta di un corpo opaco che seleziona e riduce il passaggio della luce, mentre al colore attribuisce la stessa azione che nei fotogrammi Man Ray affidava alla luce.[…]”.
La mostra che resterà aperta fino al 12 ottobre, è stata resa possibile grazie al supporto di Agriturismo Il castagno, Fës ceramiche, Il ritrovo, Image, L’alambicco, L’angolo dei sapori – caseificio Ruocco, Malafronte floral design, Tabaccheria Cuomo, Terre d’Amalfi, Vini Fausto.
|
|
Messaggio
di
Gino
il
mercoledì 2 settembre 2009
alle
12:40
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Benevento - dal 2 al 22 settembre 2009 101% Oscar Niemeyer |
|
PALAZZO PAOLO V vai alla scheda di questa sede
Exibart.alert - tieni d'occhio questa sede |
Corso Giuseppe Garibaldi (82100) |
+39 0824772516 |
individua sulla mappa Exisat |
individua sullo stradario MapQuest |
Stampa questa scheda |
Eventi in corso nei dintorni |
La mostra, che offre una panoramica sull'opera del grande progettista brasiliano, pone l'accento su due grandi suoi progetti: l'Auditorium di Ravello, appunto, che una volta ultimato offrirà un ulteriore motivo di interesse al già famosissimo Ravello Festival, la cui parte finale si svolge in contemporanea con quello beneventino, ed il progetto del1978 per il Teatro Comunale di Vicenza, redatto in collaborazione con l'arch. Federico Motterle e mai realizzato. |
orario: ore 10.00 -13.00 e 17:00 – 20:00 (possono variare, verificare sempre via telefono) |
biglietti: free admittance |
vernissage: 2 settembre 2009. ore 11.30 |
autori: Oscar Niemeyer |
patrocini: Consolato Brasiliano a Milano, Fondazione Ravello |
genere: architettura, personale |
email: info@independenteventcenter.com |
web: www.independenteventcenter.com | |
|
|
Messaggio
di
Gino
il
mercoledì 2 settembre 2009
alle
12:43
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
L'arte vola veloce a Varese
L'OFFICINA DEL VOLO PROVA A VOLARE!
In occasione del centenario del primo volo di un pilota italiano sono in corso a Varese, città simbolo dell'industria aereonautica, due percorsi espositivi dedicati al tema del volo.
L'Officina del Volo Futurismo, Pubblicità e Design 1908 - 1938 L'Officina del Volo. Futurismo, Pubblicità e Design 1908 - 1938 al Civico Museo d'Arte Moderna e Contemporanea Castello di Masnago, intende affrontare il tema del volo attraverso un corpus di oltre 150 opere - tra manifesti, dipinti, sculture e oggetti di design. Un'esposizione che presenta il meglio della produzione di 'manifesti commemorativi', legati a tutti quegli eventi di carattere promozionale che hanno distinto il percorso dell'aviazione italiana realizzati da alcuni dei più rappresentativi artisti del periodo in oggetto, tra cui Mario Sironi, Plinio Codognato, Adolfo Wildt, Aldo Mazza, Umberto di Lazzaro, Alberto Mastroianni, Giuseppe Magagnoli, Mario Gros, Gino Boccasile, Tito Corbella, Tato, Cesare Gobbo, Luigi Martinati, Mario Borgoni, solo per citarne alcuni. La mostra prevede anche l'allestimento di una quarantina di tele, appartenenti al movimento del Futurismo, di cui quest'anno cade il centenario, e in particolare legate alla poetica e al linguaggio dell'Aeropittura: capolavori di Balla, Depero, Bruschetti, Ambrosi, Baldessarri, Martinetti. Cimeli, memorabilia e curiosità appartenenti ad aviatori famosi, fra i quali Balbo e D'Annunzio, modellini di aerei ed eliche, veri e propri oggetti di design, corredano la mostra: un portasigarette in argento di Buccellati con le firme dei grandi piloti dell'epoca; il salotto disegnato dall'areopittore futurista Guglielmo Sansoni, in arte Tato, per l'aviatore Balbo nel 1928; un separé decorato da Depero.
Prova a volare! La simulazione del volo dai primi aeroplani all'esplorazione spaziale. Nelle Scuderie di Villa Panza, sede storica di una delle più importanti collezioni al mondo d'arte ambientale e della percezione è allestita la rassegna, Prova a volare. La simulazione del volo. Spazio, luce e colore: contaminazioni tra arte e tecnologia: mostra ideata e realizzata dal Museo dell'Aeronautica Gianni Caproni di Trento in stretta collaborazione con il FAI - Fondo Ambiente Italiano e con la Fondazione Europa Civiltà e con il contributo tecnico di Alenia Aeronautica e Alenia Aermacchi, fino al 22 novembre 2009 a Varese. Il percorso della mostra si compone di due parti: una storica, puramente espositiva che comprende l'allestimento di varie tipologie di simulatori di volo tra i più antichi e storici, e una tecnologica interattiva attraverso l'utilizzo di moderne e sofisticate apparecchiature; il tutto pensato in stretto dialogo con la collezione permanente del museo. L'individuazione di Villa Panza come sede per questa esposizione non è casuale. Non si può dimenticare, infatti, che proprio Giuseppe Panza di Biumo appassionato fin da giovane alla scienza e alla filosofia, dai primi anni Settanta invitò a lavorare nella sua villa varesina artisti quali Robert Irwin, James Turrell, Maria Nordman, Dan Flavin e Michael Brewster che qui lasciarono come testimonianze indelebili dei veri e propri "monumenti alla percezione." Questi artisti furono i pionieri di un nuovo genere di rapporto tra l'uomo e la sua percezione dello spazio e Giuseppe Panza concentrò la sua attenzione su di loro considerandoli "estremamente importanti per la storia dell'arte, poiché da essi" - come dichiara in un'intervista del 1980 - "è stato scoperto qualcosa di nuovo . Mi riferisco alla relazione con lo sviluppo dell'esplorazione dello spazio, poiché era necessario che gli scienziati analizzassero esperienze esterne al pianeta terra e giungessero a conoscere un ambiente che è del tutto estraneo ai sensi dell'uomo." Le installazioni ambientali, realizzate site specific per le Scuderie di Villa Panza, presentano vere e proprie contaminazioni tra arte e tecnologia, contaminazioni che derivano dal profondo studio compiuto dagli artisti sull'impatto percettivo, intellettuale ed emotivo generato dal rapporto simbiotico tra opera d'arte e spazio specifico. Le leggi scientifiche e matematiche che governano la progettazione e la realizzazione delle opere d'arte ambientale della villa corrispondono con alcune di quelle esposte in mostra: lo "Skylight Simulator"di Alenia Aeronautica, il simulatore di luce del cielo, un sistema che permette di riprodurre artificialmente le condizioni di luce naturale viene declinato in senso emotivo e artistico nell'installazione permanente di James Turrell lo Sky Space I, Varese realizzata dall'artista americano per Villa Panza nel 1976. James Turrell, figlio di un ingegnere aereonautico e laureato in psicologia della percezione, insieme a Robert Irwin (che ha realizzato nel 1973 tre installazioni per la villa varesina: Varese Portal Room, Varese Scrim e Varese Window Room) ha partecipato al programma Apollo per la NASA, mettendo a punto un progetto di una stanza in cui il visitatore, in assenza di stimoli uditivi e visivi, può sviluppare nuovi elementi sulle modalità della percezione umana in condizioni ambientali e sensoriali estreme sperimentando "un sottile stato di meditazione." Esperienza emotiva e filosofica che peraltro accumuna la percezione di quasi tutte le installazioni del museo varesino. Il "Gyrobic" strumentazione che si utilizza per l'allenamento nella simulazione del volo spaziale proveniente dal Museo Caproni di Trento è allestito in mostra vicino all'opera Varese Room di Maria Nordman ed evoca a chi li prova la medesima sensazione di disorientamento. Dopo aver simulato voli liberi e spaziali il visitatore potrà quindi imbattersi anche nell'installazione l'Aeroplano - una scultura acustica di Michael Brewster del 1993 dove il suono di un aereo sembra trasformarsi in una forza fisica con la capacità di agire prepotentemente sul nostro corpo e sui nostri sensi.
A conclusione di questo straordinario percorso sensoriale nelle Scuderie, la mostra offre uno spettacolare allestimento nel parco della Villa: i visitatori potranno, infatti, ammirare dal vivo il meraviglioso esemplare M-346 Master, capolavoro di tecnologia aeronautica di ultimissima generazione gentilmente concesso da Alenia Aermacchi. La mostra, promossa da Comune di Varese, FAI - Fondo Ambiente Italiano e Fondazione Europa Civiltà, è a cura del Museo dell'Aeronautica Gianni Caproni, con il prezioso sostegno di Regione Lombardia - Culture, Identità e Autonomie della Lombardia e Provincia di Varese. In collaborazione con ASTUT, Università degli Studi di Trento - Dipartimento di Fisica, con il supporto tecnico di Alenia Aeronautica, Gruppo Amici Velivoli Storici - Sezione Torino e MIMOS. E con il sostegno di Alenia Aeronautica, Alenia Aermacchi, Piloti Virtuali Italiani, Unione Banche Italiane - Banca Popolare di Bergamo, FNM, Ticket Gemeaz, GEMEAZ CUSIN, BRIX, BCC Credito Cooperativo e COOP Lombardia.
L'Officina del Volo Futurismo, Pubblicità e Design 1908 - 1938 dal 20 giugno al 18 ottobre 2009 da martedì a domenica 10.00 - 12 .30 / 14.30-18.00; terzo sabato del mese apertura fino al le ore 22.00 Per informazioni: 0332 /820.409 Civico Museo d'Arte Moderna e Contemporanea Castello di Masnago, via Cola di Rienzo 42 Varese
Prova a volare! La simulazione del volo dai primi aeroplani all'esplorazione spaziale Fino al 22 novembre 2009 Villa e Collezione Panza da martedì a domenica 10.00 - 12 .30 / 14.30-18.00; terzo sabato del mese apertura fino al le ore 22.00 Ingresso (comprendente mostra, Villa e Collezione Permanente): adulti 8 euro, ridotti (bambini 4-12 anni) 3 euro. Aderenti FAI gratuito. Sono previsti laboratori didattici per le scuole per informazioni e prenotazioni tel. 0332 283960 Per informazioni: 0332 /820.409 FAI Villa e Collezione Panza. Piazza Litta 1- Varese. Tel. 0332/283960 fax 0332 498315 faibiumo@fondoambiente.it Bookshop; Visite guidate (su prenotazione); parcheggio interno Biglietto convenzionato per i due appuntamenti: intero euro 10; ridotto studenti euro 4.00 Catalogo: Silvana Editoriale - www.silvanaeditoriale.it
|
|
Messaggio
di
Gino
il
mercoledì 2 settembre 2009
alle
12:48
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
COMUNICATO STAMPA
1passione 2mani 3elementi... Clara Garesio!
Ceramics 2009
SOPRINTENDENZA PER I BAP DI SALERNO E AVELLINO
Chiesa di San Salvatore - Via dei Mercanti - Salerno
dal 9 settembre 2009 all'8 ottobre 2009
Inaugurazione: mercoledì 9 settembre 2009, ore 18.00
La S.V. è invitata
«Sono rimasto folgorato davanti a questa esplosione di forme e di colori che sono le sue ceramiche, veri pezzi di arte moderna che non sono da meno alle opere dei grandi artisti del Novecento, da Picasso a Mirò, per citare alcuni dei maestri che hanno utilizzato la ceramica come mezzo espressivo. In tal senso, è per me un onore aver reso possibile questa esposizione, la prima nella città di Salerno, con cui Clara Garesio presenta alcune delle sue ultime creazioni, presenze tangibili del suo inesauribile ed esplosivo talento artistico.»
Giuseppe Zampino, Soprintendente per i BAP di Salerno e Avellino
«Sul versante della ricerca plastica, la ceramica d’arte ha riscoperto da qualche anno una delle più sensibili interpreti: Clara Garesio ha vissuto infatti la sua vocazione artistica lavorando per quarant’anni nella penombra, vale a dire ai margini del mercato dell’arte, non estranea tuttavia di quel che muoveva il panorama artistico italiano; questa collocazione appartata, questa sua “assenza”, piuttosto che limitare le possibilità concesse dalla creatività – è quanto oggi l’artista riconosce in alcune fiere parole trascritte dal figlio Gianluca – ne ha preservato l’ingenuità schietta, una purezza; partendo da tale osservazione, la “penombra” che ha attraversato Clara Garesio, ha significato dunque affinare con pazienza e riserbo la preziosa facoltà di guardare al mondo, con rinnovata capacità di sorprendersi. L’arte ceramica, coltivata con amore, ha salvaguardato quel suo talento formativo in un mondo dell’arte contemporanea che sembra aver perduto il legame coi tempi lenti, col rigore di una disciplina “del fare” necessaria a dare forma all’immaginazione.»
Marco Alfano, Clara Garesio. Dalla penombra, la memoria delle cose dal catalogo della mostra
Terminati gli studi nel 1957 presso l’Istituto d’Arte per la Ceramica di Faenza, dove consegue prestigiosi riconoscimenti ed ha per maestri Bucci, Biancini, Liverani e Zama, Clara Garesio inizia, accanto a quella dell’insegnamento, una carriera artistica che ne rivela presto le sicure capacità e la vede partecipe di quella vulcanica e felice stagione che la ceramica Italiana attraversa negli anni '50 e '60.
Oggi Clara Garesio è un’artista che, con i suoi lavori, testimonia la coerenza di un percorso che conserva dei suoi albori tutta la forza e la freschezza.
Sue opere sono presenti, tra l'altro, presso il MIAAO (Museo Internazionale delle Arti Applicate Oggi) di Torino, il Museo Artistico Industriale di Vietri sul Mare (SA), il Museo della Ceramica di Castelli (TE), il Museo Artistico Industriale di Castellamonte (TO), il Museu da Marioneta a Lisbona e il Museo Manuel Cargaleiro di Castello Branco in Portogallo.
|
|
Messaggio
di
Gino
il
mercoledì 2 settembre 2009
alle
12:53
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Newsletter PicaGallery.it
Titolo evento:
Ceramica Contemporanea "EXVOTO" Artista: Elvira Keller
Data:
da venerdì 18 settembre al 9 ottobre - ore 18
Picagallery - via Vetriera 16, 80132 Napoli +39 081426507, +39 3337388329 | pick@picagallery.it
|
|
Messaggio
di
Gino
il
giovedì 3 settembre 2009
alle
09:22
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Airswap @ NOTgallery
di Arianna Callegaro & Luca Mazza
Napoli# sessione speciale a cura di Airswap e Mara De Falco www.airswap.org
dall'11 al 25 settembre
NOTgallery _Piazza Trieste e Trento, 48_80132 Napoli
opening: venerdì 11 settembre ore 19
info@notgallery.com - www.notgallery.com - tel.0810607028
orari di apertura: dal martedì al sabato dalle 16 alle 20 e su appuntamento
Postproduzioni di:
Adalberto Abbate | Enzo Calibè | Rita Casdia | Isotta Dardilli | Martina Dinato | Simone Falso | Marina Gellona Matteo Guidi | Iabo | Rosaria Iazzetta | Macro | Maram | Ilaria Margutti | Annalisa Mazzoli | Martina Poiana & Sabrina Ruggeri | DDM & Roberto Pugliese | Roxy in the box | Akiko Shiono | Ketty Tagliatti | tnx to TOA
Airswap @ NOTgallery
a cura di Airswap e Mara De Falco
Un progetto artistico senza confini spaziotemporali. Ecco cos’è Airswap. Nato dalla mente di Arianna Callegaro e sviluppato in collaborazione con Luca Mazza, Airswap è un contenitore potenzialmente illimitato, mobile e in costante accrescimento. Lo è per sua natura e per quella dei luoghi in cui approderà: gli aeroporti. Zone fluide, di passaggio. Territori relazionali. Snodi pulsanti tra etnie e culture. È lì che Airswap troverà compimento.
Un giorno i viaggiatori, muovendosi tra scale mobili e tapis roulant, tra gates e metal detectors, tra imbarchi ed approdi, s’imbatteranno in speciali kiosk, in cui potranno barattare un loro indumento con uno Airswap. Vantaggio ben più sostanzioso dello sconto al duty free, perché nella permuta guadagneranno un pezzo unico, un’opera d’arte, un valore aggiunto. ‘Mettetevi nei nostri panni’, suggeriscono gli ideatori del concept, rivolgendosi, prima agli artisti, invitati a modificare i capi d’abbigliamento messi a loro disposizione da Airswap. Poi, ai passeggeri che si presteranno al change. Si delinea così una dinamica in tre momenti – scelta dei materiali; realizzazione della modifica; effettuazione dello scambio – che condensa passato, presente e futuro, moltiplicata per quanti saranno i percorsi che ciascun protagonista determinerà.
Storie che iniziano dai vestiti, rigorosamente usati, e dunque già carichi di un trascorso. Proseguono nelle postproduzioni dei creativi, che li trasformano con un segno peculiare ed esclusivo. Si definiscono nel baratto, senza però cristallizzarsi in un epilogo.
Finali aperti per racconti dalle trame imprevedibili. Come inimmaginabili sono le interpretazioni che gli artisti, coinvolti in questa fase itinerante e conoscitiva dell’azione, hanno dato dell’abito selezionato, mutandolo in qualcosa di diverso per riflettere su molteplici tematiche. Sull’interiorità dell’uomo, tra ragione e passione, tra mente e corpo, per Ilaria Margutti (Modena, 1971. Vive a Sansepolcro) e Marina Gellona (Torino, 1974). Sul viaggio della vita e l’esigenza di delimitare spazi fisici e affettivi su cui innestare l’indeterminatezza dell’avvenire per Roxy in the box (Napoli, 1967) e Martina Dinato (Padova, 1978). Sulla complessità dell’universo femminile, nei suoi aspetti malinconici, ossessivi, oscuri, arrivistici, risolutivi, volitivi per Ketty Tagliatti (Ferrara, 1955), Rita Casdia (Barcellona Pozzo di Gotto, 1977. Vive a Milano), Martina Poiana & Sabrina Ruggeri - in collaborazione con Michela Dalla Pegorara e Barbara Zonzin – (Verona 1974; 1966. Vivono a Sant’Ambrogio di Valpolicella), Iabo (Napoli, 1980), MaraM (Napoli, 1979. Vive a Salerno) e Annalisa Mazzoli (Carpi, 1984. Vive a Venezia). Sull’auspicabile pacificazione tra uomo e ambiente per Enzo Calibè (San Giorgio a Cremano, 1980. Vive a Milano), tra tecnologia e natura per DDM & Roberto Pugliese (Napoli 1977. Vive a Milano; Napoli, 1982). Sul controllo delle masse determinato da fattori sociopolitici e culturali per Matteo Guidi (Cesena, 1978. Vive a Bologna) e Adalberto Abbate - in collaborazione con Assunta Raia – (Palermo, 1975). Sull’immobilità spirituale e psicologica di chi delinque per Rosaria Iazzetta (Mugnano, 1977. Vive a Napoli). Sulla necessità di oltrepassare le barriere di genere per Macro (Napoli, 1982). Sull’indolenza intellettuale che sfocia nell’incomunicabilità tra individui per Isotta Dardilli (Venezia, 1971. Vive a Treviso). Sulla purezza dell’ispirazione pittorica per Akiko Shiono (Saitama – Giappone, 1982. Vive a Venezia) e della forma per Simone Falso (Padova, 1975). Dunque, in questa tappa alla NOTgallery, i visitatori si troveranno di fronte ad una varietà di soluzioni singolari che, in ciascun caso, si sono dimostrate coerenti ad una ricerca condotta altrove con altri media. Qui il vincolo è il supporto, ma l’approccio è assolutamente libero. Questo rende ogni session di Airswap un’esperienza esclusiva, poiché ogni volta si arricchisce di inedite energie creative. Declinazioni sorprendenti, che spaziano con disinvoltura tra alfabeti e linguaggi, mostrando una versatilità che fa dell’arte l’universo delle contaminazioni, dove nulla resta uguale a se stesso, ma tutto è in continuo movimento. Antigerarchico e anticonvenzionale, Airswap mette in discussione i capisaldi della mercificazione, del profitto, sostituendoli con il dono e la gratuità, da un lato. Dall’altro, si oppone all’omologazione dell’immagine legata ad un glamour patinato, seriale e transeunte, spostando l’attenzione sulle differenti soggettività, in nome dell’originalità e della sostenibilità.
Mara De Falco
Daniela DDM Di Maro via Materdei, 55 80136 Napoli mobile. +39.3287188019 www.myspace.com/ddmerobertopugliesevideo skype. daniela.dimaro
|
|
Messaggio
di
Gino
il
giovedì 3 settembre 2009
alle
09:24
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
|
|
I N V I T A T I O N |
|
Exposition 8 au 26 septembre 2009 / Vernissage mercredi 9 septembre 2009 (17h-19h) Exhibition September 8th to September 26th 2009 / Opening Wednesday, September 9th (5-7pm) |
|
|
S. ADAMÉ (États-Unis/U.S.A.) M.D. KANTER (Colombie/Colombia) K. VAN RYSWYCK (France) |
|
|
|
S. ADAMÉ
Les collages d’Adamé sont des compositions contemporaines abstraites suspendues à leurs couleurs et textures. Chaque œuvre invite le public à se perdre dans ses détails, à même certains papiers fabriqués par l’artiste elle-même. À une certaine distance, les œuvres s’expriment par une forte composition abstraite; de plus près, par leur application stratifiée, elles démontrent une profondeur inattendue. Les collages sont créés par-dessus des aquarelles... (suite) Adamé's collages are contemporary abstract compositions suspended in pools of color and texture. Each piece invites the viewer to linger and view its detail, including paper created by the artist. At a distance, strong abstract compositions emerge ; as you approach, you are engaged by the added depth from the underlying layers. The collages are created upon watercolors... (more) |
|
|
|
M.D. KANTER
Les couleurs des rêves Kanter montre ses tableaux la première fois en 1964, à Washington D.C., en tant que membre d’un groupe international d’intellectuels et d’artistes de l’époque. Elle continue d’exposer son oeuvre mondialement – des États-Unis à l’Australie, en passant par l’Égypte et l’Amérique du Sud – souvent applaudie par les critiques. Son application d’encres et d’acryliques sur satins... (suite)The Colors of Dreams Kanter first exhibited her paintings in 1964, in Washington, D.C., as a member of an international group of intellectuals and artists of the period. She continued to exhibit her art in various places throughout the world,--from the U.S. and South America to Egypt and Australia--receiving much critical acclaim. Her use of inks and acrylics on satin, cardboard, and canvas... (more) |
|
|
|
K. VAN RYSWYCK
Je peins les couleurs de mon âme, avec mon tempérament, mes émois, ma passion... Je souhaite captiver votre regard, pour que vous puissiez me rejoindre dans mon univers fait d’ambiances poétiques, énigmatiques, curieuses, troublantes, sensibilisantes. Je vous offre un univers imprégné de passion, de vie, d’amour, de rire... (suite) I paint the colours of my soul, with my temperament, my passions. I wish to capture your attention, to invite you into my personal universe : a universe built on poetics, enigmas, surprises, curiosities... (more) |
|
|
GALERIE GORA 279 Sherbrooke Ouest/West, #205 Montréal Métro Place-des-arts, sortie/exit Bleury Tél: (514) 879-9694 Fax: (514) 879-0164 art@gallerygora.com www.gallerygora.com Heures d'ouverture: lun-ven 10h-17h Hours: Mon-Fri, 10am-5pm
|
Pour en savoir plus sur les artistes/ To learn more about the artists Pour plus d'informations, contactez / For more information, please contact: art@gallerygora.com |
|
|
|
|
|
|
Galerie Gora 279 Sherbrooke Ouest, #205 Montréal, Canada H2X 1Y2 Métro Place-des-arts, sortie Bleury Tél: (514) 879-9694 Fax: (514) 879-0164 art@gallerygora.com www.gallerygora.com
Nous sommes situés au centre-ville de Montréal, au coeur du quartier culturel et des affaires, au 279 Sherbrooke Ouest, au coin de l'avenue du Parc et Bleury. La galerie se trouve au second étage. Métro : nous sommes situés à 2 minutes du métro Place des arts (sortie Bleury). Stationnement : nous sommes situés à 2 minutes du stationnement sur la rue Bleury. Le stationnement est à $5 après 17h et durant la fin de semaine. Stationnement : nous sommes situés à 2 minutes du stationnement municipal au coin de President Kennedy et Bleury.
We are located in downtown Montreal in the heart of the cultural and business district at 279 Sherbrooke West, at the corner of Park Avenue and Bleury. The gallery is on the 2nd floor Metro : Two minutes from the Place-des-Arts Metro (exit Bleury) Parking : Two minutes away from the parking lot on Bleury. $5 after 5pm and on weekends. Parking : Two minutes away from the parking lot on the corner of President Kennedy and Bleury. | |
|
|
|
Messaggio
di
Gino
il
giovedì 3 settembre 2009
alle
09:29
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Marco Manray Cadioli DER NEUE WANDERER a cura di Vito Campanelli e Francesco Quarto in collaborazione con MAO - Media & Arts Office ONLUS
GALLERIA OVERFOTO vico San Pietro a Majella 6, 80138 Napoli (piazza Bellini)
11 settembre > 10 ottobre 2009 orari: martedi' > venerdi' 11.00-13.00 e 16.30-19.30, sabato 11.00-14.00
inaugurazione venerdi' 11 settembre 2009 ore 18.00-22.00
l’inaugurazione della mostra avrà inizio con la presentazione (in anteprima assoluta) del libro Internet Landscapes 2003-2007, curato da Vito Campanelli e illustrato da Francesco Quarto per Edizioni MAO - Napoli (2009). Il libro è un viaggio per immagini (preceduto da un breve testo critico) che ripercorre le tappe artistiche di Marco Cadioli: dalle prime sperimentazioni (2003) sino alle avventure come reporter in Second Life (2007). Alla presentazione prenderanno parte gli autori e l’artista.
Marco Cadioli racconta il proprio viaggio nel mondo virtuale cinese HIPIHI. Come un viandante contemporaneo, l’artista attraversa un metaverso nel quale non ha alcun riferimento (l’interfaccia e gli “abitanti” parlano una lingua a lui sconosciuta), ciò lo spinge ad abbandonarsi ad una deriva nella quale finisce per popolare le lande desolate che incontra, con le proprie visioni private di una Cina senza tempo: quella impressa nel suo immaginario. Fiori e dragoni, antichi simboli e architettura tradizionale, i tazebao e le icone del maoismo, queste le coordinate di un viaggio che Cadioli racconta attraverso un video e alcune stampe, nelle quali – rispetto alla sua recente produzione artistica – c’è un recupero di gesti e tecniche legati alla manualità. Un continuo dentro e fuori dal digitale attuato attraverso la sovrapposizione di media nuovi e tradizionali.
http://www.overfoto.it
www.myspace.com/overfoto Skype ID:
Galleria Overfoto
|
|
Messaggio
di
Gino
il
giovedì 3 settembre 2009
alle
09:40
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
BILL BECKLEY
Selected works 1969/2009
STUDIO TRISORIO ROMA mercoledì 30 settembre 2009
STUDIO TRISORIO NAPOLI venerdì 2 ottobre 2009
fino al 30 novembre

Con una personale di Bill Beckley lo Studio Trisorio inaugura il suo 35° anno di attività: mercoledì 30 settembre a Roma e venerdì 2 ottobre a Napoli alle ore 19. Insieme ai lavori più recenti verrà presentata una selezione di opere degli anni’70 che hanno segnato tappe fondamentali nella carriera dell’artista americano. Pioniere della Narrative Art, basata sulla combinazione di immagini fotografiche e testi scritti che assumono valenza iconografica, Beckley è stato uno dei primi artisti ad usare la fotografia a colori come mezzo d’espressione artistica. Ha realizzato opere concettuali quali Hot and Could Faucets with Drain (1975) acquisita nella collezione del MOMA di New York, De Koonig’s Stove (1974) oggi al Museum of Fine Arts di Boston (presenti in mostra a Napoli), Pipes and Hics (1980) nella collezione della Tate Modern di Londra.
Dal 2001, con la serie Fourteen Stations, riprende a fotografare steli di fiori continuando una ricerca iniziata nel 1974 con il lavoro Roses Are, Violets Are, Sugar Are, (in mostra a Roma). Gli steli della nuova serie sono messi a fuoco minuziosamente, in modo da evidenziarne la trama, e posti contro un fondale neutro perdono ogni connotato reale. Il grande formato, i colori saturi e brillanti, l’uso di titoli inconsueti, contribuiscono a rendere i soggetti sempre più astratti, fino a suggerire - come l’artista stesso afferma - similitudini con gli ideogrammi orientali. Con lo stesso procedimento sono fotografati anche le calle e i papaveri delle serie Gothic Attempt, Old Warriors, Heroin Trade in Afghanistan e Whirling Dervish realizzati negli ultimi anni. I fiori, le bolle di sapone e le bollicine di soda delle ultime serie Bubbles e Soda Pop, sono segni linguistici come i testi nelle opere della Narrative Art.
Bill Beckley è nato ad Hamburgo in Pennsylvania, nel 1946. Ha esposto in importanti musei e gallerie fra cui: Tony Shafrazi Gallery, New York; Ace Gallery, Los Angeles; John Gibson Gallery, New York; galleria Daniel Templon, Parigi; galleria Hans Mayer, Düsseldorf; Park Ryu Sook Gallery, Seoul; Nigel Greenwood Gallery, Londra. Nel 1984 lo Städtisches Museum Abteiberg di Mönchengladbach gli ha dedicato una vasta retrospettiva. Ha esposto inoltre al Museum of Modern Art e all’International Centre of Photography di New York. Le sue opere sono state acquisite nelle collezioni dei più prestigiosi musei d’arte contemporanea del mondo fra cui: il Victoria and Albert Museum e la Tate Modern di Londra, il Guggenheim Museum e il Whitney Museum of American Art di New York, la National Gallery of Art di Washington D.C, il Kunstmuseum di Basilea, il Musée d'art moderne et contemporain di Ginevra, il Musée d'art moderne di Saint-Étienne.
Studio Trisorio Roma Vicolo delle Vacche 12 00186 - Roma Tel./Fax 06.68136189 roma@studiotrisorio.com martedì-sabato ore 16.00-20.00
Studio Trisorio Napoli Riviera di Chiaia 215 80121 Napoli Tel./Fax 081 414306 info@studiotrisorio.com lunedì-venerdi10.00-13.00/16.00-19.30 sabato 10.00-13.00
www.studiotrisorio.com
|
|
Messaggio
di
Gino
il
venerdì 4 settembre 2009
alle
09:26
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
fino al 6.IX.2009 Enzo Cucchi Napoli, Museo di Capodimonte
Continuità, interdipendenza, variazione. Sono i cardini dell’intervento di Cucchi. Che, tolto il costume da spiaggia, indossa quello interiore. Per guidare il pubblico tra vertigini emotive e citazioni del passato...
|
|
pubblicato giovedì 3 settembre 2009
Su e giù dalla collina. Dopo l’antologica di Francesco Clemente al Madre, allo spettatore che intenda approfondire il discorso sulla Transavanguardia non rimane che salire in autobus. Capolinea prestigioso sarà Capodimonte, ove ad attenderlo troverà l’ultima fatica di Enzo Cucchi (Morro d’Alba, Ancona, 1949; vive ad Ancona e Roma). Con essa l’artista marchigiano perdura nel solco tracciato dai lavori che caratterizzano la sua ricerca matura - su tutti, basti ricordare l’intervento realizzato l’autunno scorso alla Fondazione Volume! - e dove parlare di installazione appare un riduttivo quanto banale eufemismo: Costume Interiore è, infatti, con le sue scale serpeggianti a circoscrivere conici volumi, una vera e propria opera architettonica, complessa e pulsante. Achille Bonito Oliva ne rintraccia l’antenato più prossimo nel Monumento della Terza Internazionale ir-realizzato da Tatlin nel 1919-20, ma più calzante può essere il rimando alle teorizzazioni del Borromini e di Guarino Guarini. Come già i grandi architetti seicenteschi, Enzo Cucchi fa dello spazio l’elemento costitutivo della sua architettura: scale e volumi non sono più unità statiche, ma entità flessibili che partecipano a una interazione spaziale più comprensiva: l’opera, divenuta flessibile e mutevole, interagisce con lo spazio che la contiene e, allo stesso tempo, riceve il visitatore. L’ingegnosa struttura messa in atto da Cucchi non si riduce, infatti, a un mero esercizio progettuale: varcati gli accessi, la scenografia cambia e chiede di esser compresa. Le sculture che abitano il ventre dell’opera, come cornici di (di)segni scarni e tremanti, simboli di verità ancestrali, sono canovacci in cerca di attori disseminati dall’artista per dialogare intimamente con i suoi spettatori. Opere concepite come un ricettacolo di immagini e pensieri, un discorso frastagliato in mille sospensioni, che può completarsi soltanto ricorrendo al bagaglio di esperienze e sensibilità personali del secondo interlocutore. Logica conseguenza di questo dialogo è un’arte che si dà non per progressiva comprensione, ma per improvvisa e romantica rivelazione.
articoli correlati Cucchi alla Fondazione Volume!
carla rossetti mostra visitata il 31 luglio 2009
dal 2 luglio al 6 settembre 2009 Enzo Cucchi - Costume Interiore a cura di Achille Bonito Oliva Museo di Capodimonte - Cortile Via di Miano, 2 - 80131 Napoli Orario: da giovedì a martedì ore 8.30-19.30 Ingresso: € 7,50 Catalogo in mostra Info: tel. +39 0817499111; fax +39 0812294498; sspm-na@arti.beniculturali.it; www.museo-capodimonte.it
[exibart] |
|
|
Messaggio
di
Gino
il
venerdì 4 settembre 2009
alle
09:28
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Benevento - dal 5 settembre al 2 ottobre 2009 Acqua, Aria, Terra, Fuoco, Amore, Odio, Vita, Morte |
|
NUMEN ART GALLERY vai alla scheda di questa sede
Exibart.alert - tieni d'occhio questa sede |
Vico Noce 20-22, 33 (82100) |
+39 3387503300 |
info@numen.it |
www.numen.it |
individua sulla mappa Exisat |
individua sullo stradario MapQuest |
Stampa questa scheda |
Eventi in corso nei dintorni |
I quattro artisti selezionati, Domenico Di Martino (acqua), Giuditta Nelli (terra), Alessandro Ratti (aria), Ur5o (fuoco), pur nel rispetto delle loro singole poetiche, abbinano una sempre rigorosa, ma estremamente flessibile ricerca sul piano del linguaggio, che li conduce ad adoperare una pluralità di media |
orario: Da Martedì a Sabato dalle ore 17,00 alle ore 20,00 (possono variare, verificare sempre via telefono) |
biglietti: ingresso libero |
vernissage: 5 settembre 2009. ore 18–21 |
curatori: Stefano Taccone |
autori: Domenico Di Martino, Giuditta Nelli, Alessandro Ratti, Ur5o |
note: La mostra è compresa nel cartellone della 30° edizione del Festival di Città Spettacolo di Benevento. |
genere: arte contemporanea, collettiva | |
|
|
|
Messaggio
di
Gino
il
venerdì 4 settembre 2009
alle
09:29
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Benevento - dal 5 settembre all'undici ottobre 2009 il Diavolo e l’Acquasanta |
|
PALAZZO PAOLO V vai alla scheda di questa sede
Exibart.alert - tieni d'occhio questa sede |
Corso Giuseppe Garibaldi (82100) |
+39 0824772516 |
individua sulla mappa Exisat |
individua sullo stradario MapQuest |
Stampa questa scheda |
Eventi in corso nei dintorni |
Il progetto espositivo, realizzato in sinergia con alcune botteghe ceramiste di Cerreto Sannita e S. Lorenzello, nasce dalla volontà di coniugare la storica tradizione artigianale della lavorazione della ceramica, tipica di alcune aree del territorio Sannita, con quelle che sono le più attuali tendenze dell’ arte contemporanea. |
orario: martedi, mercoledi, venerdi, sabato e domenica 10.30/13.00; 16.30/20.00 - lunedi e giovedi chiuso dal 12 ottobre in mostra permanente (possono variare, verificare sempre via telefono) |
biglietti: ingresso libero |
vernissage: 5 settembre 2009. ore 18 |
catalogo: con testi critici di Ivan Quaroni. |
ufficio stampa: Angela da Silva angeladasilva2@gmail.com Tel. +39 348 3971935 |
curatori: Ivan Quaroni |
autori: Arcangelo, Mirko Baricchi, Luca Caccioni, Marco Fantini, Simone Pellegrini, Piero Pizzi Cannella |
telefono evento: +39 082421549 |
note: Gestione e organizzazione: Comune di Benevento |
genere: arte contemporanea, collettiva |
email: ildiavolo.lacquasanta@gmail.com | |
|
|
|
Messaggio
di
Gino
il
lunedì 7 settembre 2009
alle
09:37
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Newsletter PicaGallery.it
Invito
Picagallery - via Vetriera 16, 80132 Napoli +39 081426507, +39 3337388329 | pick@picagallery.it
|
|
Messaggio
di
Gino
il
lunedì 7 settembre 2009
alle
09:43
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Rassegna internazionale d'arte contemporanea
a cura di Roberto Ronca
Venerdì 11 settembre alle 19,00
COMPLESSO MONUMENTALE DEL BELVEDERE DI SAN LEUCIO - CASERTA
“HUMAN RIGHTS?”
Complesso Monumentale Belvedere di San Leucio - Caserta
Da venerdì 11 settembre a domenica 11 ottobre
Vernissage: venerdì 11 settembre alle 19,00
3 ottobre 2009 – giornata nazionale del contemporaneo AMACI – con visite guidate gratuite
A cura di Roberto Ronca
“HUMAN RIGHTS?” è l’evento artistico internazionale di settembre che porterà a Caserta le opere di 103 artisti provenienti da 27 Paesi del mondo. Gli artisti parlano dei diritti umani, e lo fanno con il loro linguaggio personale e universale, come solo quello dell’arte sa essere. In “HUMAN RIGHTS?” vengono toccati argomenti scomodi, complessi e di denuncia, che vanno a pungolare la coscienza di tutti coloro che, godendo appieno dei propri diritti, non pensano a tutte le persone che vedono i loro calpestati ogni giorno.
La logica di “HUMAN RIGHTS?” si fonda sul concetto fondamentale di arte come forma espressiva universale, comprensibile a tutti indipendentemente dalla lingua e dalla cultura di provenienza, indipendentemente dal genere, dall'argomento trattato e dai linguaggi utilizzati.
Tra le opere, una installazione video interattiva con la quale il pubblico dovrà interagire, sul tema della pena di morte. Protagonista del video: FIONA MAY, da sempre in prima linea sul tema dei diritti umani.
Gli artisti di “HUMAN RIGHTS?”
Selin Melek Aktan, Esteban Amills Siso, Marco Aschei, Domenico Asmone, Annalisa Avancini, Daniel Balanescu, Luigi Ballarin, Gennaro Barci, Maddalena Barletta, Fabrizio Bellanca, Isotta Bellomunno, Claudia Bianchi, Nicoletta Bertacchi, Silvia Boldrini, Matteo Bosi, Alfonso Calafato, Rose Canazzaro, Veronica Cantero Yanez, Alessandra Carloni, Enzo Casale, CatRouge (Rossella Fava), Piero Ceragioli, Alfonso Cometti,Mariana Cornèa, Anna Crescenzi, Milena Crupi, D&M (donatella meropiali & maria.angela brion), Claude Damien, Juan Del Balso, Mimmo Di Dio, Morena Di Pressa, Gerardo Di Salvatore, Olga Dmytrenko, Koffi Dossou Mahouley, Daniele Duò, Rita Esposito, Jean-Philippe Estebenet, Takane Ezoe, Naomi Fuks, Daniele Galdiero, Giuliano Galeotti, Lucio Greco, Montse Guardiola Bernabeu, Luna Hal, Michela Ianese, Gerardo Iorio, Ivana, Antonella Iurilli Duhamel, Dian Jechev, Barbara Karwowska, Agnieszka Kiersztan, Stefanie Krome, Josef Leitner, Luca Lillo, Lughia, Laura Libera Lupo, Susy Manzo, Andrea Martinucci, Francesco Mestrìa, Fabio Mingarelli, Massimiliano Mirabella, Stefano Momentè, Lorenzo Montagni, Cristiano Morelli Zimmer, Christine Morren, Simona Mostrato, Piero Motta, Kei Nakamura, Smaranda Nemethi, Franca Valeria Oliveri, Giulio Orioli, Dilek Ozmen, Lidia Palumbi, Despina Papadopoulou, Eva Pedroni Simoncelli, Vincenzo Pennacchi, Leopoldo Pezzella, Cloo Potloot, Penelope Przekop, Irina Quintela, Patricia Raga, Francesco Reccia, Giordano Rizzardi, Rebeka Rodosek, Gianfranco Rovatti, Giuseppe Salerno, Yanick Sasseville, Roberta Serenari, Noemi Silvera, Sanaz Soltaniani, Sonikasik (Francesca Curcetti), Ruggiero Spadaro, Angelo Spatola, Dominik Stahlberg, Germana Tambara, Giuseppe Tattarletti, Filippo Tommasoli, Ivan Toninato, Elina Tsingiroglou, Claudia Venuto, Luciana Zabarella, Sasha Zelenkevich, Patrizio Zona
Musiche di Enzo Sanfilippo
ARGENTINA AUSTRIA BELGIO BIELORUSSIA BRASILE BULGARIA CANADA EMIRATI-ARABI FRANCIA GERMANIA GIAPPONE GRECIA IRAN ISRAELE ITALIA NIGER OLANDA POLONIA PORTOGALLO ROMANIA SLOVENIA SPAGNA TURCHIA UCRAINA URUGUAY USA VENEZUELA
DIREZIONE ARTISTICA - Roberto Ronca
COORDINAZIONE PROGETTO - Roberto Ronca e Debora Salardi
IDEAZIONE - Roberto Ronca e Debora Salardi
SEDE - Complesso Monumentale Real Sito Belvedere di S.Leucio - Caserta
INTRODUZIONE CRITICA - Enzo Battarra e Vincenzo Mazzarella
UFFICIO STAMPA - Clementina Ferraiolo
IN COLLABORAZIONE CON COMUNE DI CASERTA – ASSESSORATO ALLA CUTURA e REGIONE CAMPANIA
PARTNERSHIP ORGANIZZATIVA - ADISS ONLUS CASERTA
PARTNERSHIP MORALE - THE WORLD MARCH FOR PEACE AND NON VIOLENCE e AMNESTY INTERNATIONAL
Info evento: www.spaziotempoarte.com
info@spaziotempoarte.com
+39 3480613364
+39 3476229356
|
|
Messaggio
di
Gino
il
lunedì 7 settembre 2009
alle
09:57
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
FESTA DELLA MONTAGNA FIE 2009
Sabato 19 settembre
Ore 9:30 – 13:30
Escursione a Santa Barbara e Pizzo Corvo*: dalla piazza P. Capasso (Bomerano) si percorre l’antica mulattiera che per secoli ha collegato Agerola all’approdo costiero di Praia, per giungere alla grotta di Santa Barbara, dove è possibile ammirare i ruderi di un’antica chiesa dell’XI secolo d.C.
Difficoltà: E
Ore 16:30 – 18:30
Passeggiata attraverso il casale di Campora* : dalla Piazza 24 Maggio (Campora) antiche stradine, immerse nel tipico paesaggio agrario agerolese, faranno da cornice ad un momento dedicato alla scoperta dei piccoli gioielli di architettura civile e religiosa locali e al sapiente binomio uomo-natura, creatosi nei secoli in questi luoghi.
Difficoltà: T
Ore 17-20
Piazza Capasso| Mercatino “km Zero”, vendita diretta di prodotti orto- frutticoli agerolesi.
Domenica 20 settembre
Ore 8:30 – 13:00
Circuito del Monte Tre Calli*: dalla Piazza P.Capasso si giunge in località Pendola, attraverso un’antica gradinata, per poi proseguire lungo il ripido fianco del M. Tre Calli; dalla cima (1.122 m), vasto panorama sulla Penisola Sorrentina, Capri, il Golfo di Salerno e le cime del Tre Pizzi. Proseguendo, quindi, in quota per Capo Muro, si scende al rudere borbonico del “Casino di caccia” di Paipo.
Difficoltà: E
Segue pranzo all’aperto con prodotti e ricette tipiche locali, allietato dal concerto della Paranza di Ravello”.
Ore 17-20
Piazza P.Capasso| Mercatino “km Zero”, vendita diretta di prodotti orto- frutticoli agerolesi.
Ore 18:00
Sala convegni dell’Hotel Due Torri:
Incontro con l’autore:
ü Anna Fiore, Beatrice Benocci: “Educazione Ambientale, la Terra il nostro ecosistema”.
Ore 19:00
Incontro dibattito:
ü “Prospettive di rilancio e riqualificazione dell’agricoltura di montagna nel territorio dei Lattari”.
Note
*
-
Per partecipare alle escursioni è necessario prenotarsi entro il 16 settembre ai n. 3392428730 – 3357315259.
-
Per la partecipazione alle escursioni, e al pranzo del giorno 20 settembre, è previsto un contributo pari a 10,00€ a testa.
-
Ciascuno partecipa sotto la propria responsabilità e non sono ammessi minori non accompagnati.
PACCHETTO DI SERVIZI E MODALITA’ DI ISCRIZIONE
Onde agevolare la partecipazione alla Festa, l’Associazione Sentieri degli Dei ha concordato con alcuni operatori locali un pacchetto di servizi, al prezzo speciale di euro 70. Il pacchetto include:
· pernottamento in camera doppia o tripla (notte 19/20 sett.) presso una delle strutture convenzionate con l’evento.
· pranzo e cena del 19, prima colazione e pranzo all’aperto del 20.
· servizio di accompagnamento alle escursioni e sconto del 10% al Mercatino degli agricoltori.
Per acquistare il pacchetto rivolgersi direttamente ad una delle seguenti strutture convenzionate:
Per iscriversi solo alle escursioni e al pranzo all’aperto del 20 settembre telefonare al: 3392428730 – 3357315259.
|
|
Messaggio
di
Gino
il
lunedì 7 settembre 2009
alle
10:35
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
|
|
|
“ ASPETTI CHE NON TI ASPETTI “
Rassegna d’Arte Contemporanea nell’agro di Castiadas, Cagliari
11-12-13 Settembre 2009 |
|
Installazioni multimediali, performance e video per una manifestazione caratterizzata dal dinamismo, non solo per la peculiarità delle opere ma anche dalla location. L’evento artistico , progettato in ambienti interni ed esterni presso alcune aziende agricole e non , rappresenta un’occasione per accostarsi al territorio attraverso le forme espressive della contemporaneità. "Aspetti che non ti aspetti" fa leva, volutamente , su una partecipazione distante dai grandi numeri e comporta per i visitatori un percorso itinerante lontano dai clamori estivi : un intervento senza volontà d'intrattenimento, ironico ed essenziale.
Espongono:
DONATO ARCELLA MANUEL ATTANASIO FILIPPO BORELLA TONINO CASULA SILVIA CHIOGNA RITA CLEMENS DIEGO CINQUEGRANA MAURO COSSU FRANCESCO FOSSATI GOSIA GODEK GIOSUE’ MARONGIU ILARIA MAZZOCCHI YARI MIELE ALZEK MISHEF GIORGIO MURTAS ADRIANO ORRU’ STEPHEN PICCOLO FABIO RAMAGNANO LUCIO ROSATO PAOLO ROSATO JOSEPHINE SASSU LIVIO TARICCO MARCELLO TEDESCO PATRIZIA TIBALDO ROBERTO ZANATA MARTA ANATRA E FEDERICO CARTA
Su prenotazione si potranno seguire gli stage tenuti dagli artisti presenti.
10,00 -13,00 / 17,00- 21,00 Visite guidate dalla Piazza Ex Carceri agli spazi espositivi : Casa Rurale strada S. Barbara, azienda Contu Vittorio, Azienda Cappelli Bruna, Coop.Sociale Villaggio Carovana, B&B Sole e Luna, B&B La Conchiglia.
Inaugurazione venerdì 11 ore 18, casa rurale strada S. Barbara (angolo ex carceri)
Organizzazione: A.C. artegiovane-Cagliari Progetto : Mauro Cossu Collaboratori: Silvia Congiu Patrocinio: Provincia di Cagliari, Assessorato Alle Politiche Sociali
Informazioni:www.sardegnaartefiera.it maurocossu@sardegnaartefiera.it tel. +39 3480068206
|
|
|
|
|
|
Abbonamento a Flash Art Italia
6 numeri di Flash Art Italia a soli € 35.00
Flash Art è una pubblicazione bimestrale.
Acquista online clicca QUI!
| |
|
|
|
|
|
|
|
| |
| |
|
|
FlashArt - La prima rivista d'arte in Europa |
|
|
|
|
|
|
| |
| |
|
|
Messaggio
di
Gino
il
lunedì 7 settembre 2009
alle
10:41
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Donne!
12 artiste dalla Campania Felix
a cura di Enzo Battarra
Lunedi' 7 settembre 2009 alle ore 18,00 presso lo Studio Arte Fuori Centro di Roma, via Ercole Bombelli 22, si inaugura la mostra collettiva Donna! 12 artiste dalla Campania Felix a cura di Enzo Battarra, in collaborazione con la Unusual Art Gallery di Caserta. L'esposizione rimarrà aperta fino al 25 settembre 2009, secondo il seguente orario: dal martedi' al venerdi' dalle 17,00 alle 20,00. L'evento e' il quarto appuntamento di Osservazioni 2009 ciclo annuale di quattro mostre collettive promosso dall'Associazione Culturale Fuori Centro.
L'Arte e' Donna! Il breve sostantivo di genere femminile esprime da sempre seduzione e narrazione, creatività e inventiva, provocazione e originalità, doti che si riscontrano sempre nel pianeta delle donne. L'altra metà del cielo ha spesso segnato il passo in termini di notorietà nei riguardi dei piu' acclamati artisti maschi per una serie di contraddizioni storiche e sociali. Ma e' innegabile che negli ultimi anni nel settore delle arti visive, cosi' come in tanti altri ambiti culturali e professionali, quella che un tempo era l'altra metà dell'avanguardia oggi sia diventata la parte preponderante. E questo secolo e' già stato definito il female century.
Femmina e' l'arte, quindi, femmina consapevole delle sue qualità, cosciente delle sue potenzialità. Da queste considerazioni nasce un'ulteriore mostra allo Studio Arte Fuori Centro, intorno alle problematiche della creatività al femminile, realizzata con artiste che operano attivamente nella Campania Felix, privilegiando una pittura che pone al centro dell'immagine una fascinosa figurazione.
Sono dodici artiste: Mathelda Balatresi, Anna Maria Bova, Giovanna D'Amico, Maria Pia Daidone, Anna Giordano, Irene Maltempo, Rosa Panaro, Daniela Pergreffi, Maria Racana, Clara Rezzuti, Valentina Wasla Santonastaso, Carla Viparelli, diverse per formazione, per linguaggio, per tecnica, ma pronte a confrontarsi sui temi dell'identità femminile, senza fare di questo pero' la loro unica essenza espressiva. I lavori rispondono a quei requisiti di attualità validi nel contesto contemporaneo globale, un contesto che non deve dimenticare nemmeno le specificità territoriali e pertanto culturali. Il loro percorso va quindi nella direzione di una -glocalizzazione-, un'arte consapevole del proprio -genius gloci-.
Inaugurazione lunedi 7 settembre o 18
Studio Arte Fuori Centro via Ercole Bombelli, 22 - Roma Orario: martedi'-venerdi' 17-20 Ingresso libero
|
|
Messaggio
di
Gino
il
martedì 8 settembre 2009
alle
10:05
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Abstracta
Tracciati dell'astrazione
La mostra Abstracta - Tracciati dell'astrazione, curata da Marco Alfano, presenta una selezione di opere di Vale'rie Buffetaud, Carmine Di Ruggiero, Mario Lanzione, Guglielmo Longobardo, Fabio Mariacci.
Le opere in mostra scandiscono un percorso che individua una campionatura dell'odierna produzione degli artisti, diversi per formazione culturale ed appartenenza generazionale, in un dialogo-confronto che attraverso continuità e divergenze serve ad intessere un discorso che attiene soprattutto al linguaggio prescelto - di segno decisamente astratto - e al suo -medium-: la pittura.
È un tracciato che articola possibilità che vanno dalle declinazioni astratto-espressive di Carmine Di Ruggiero, artista segnato da esperienze informali sin dalla fine degli anni Cinquanta, alla ricerca che armonizza prospettiva geometrica e diafanità luminose, di Mario Lanzione, dall'irruenza emotiva d'evocazione fluente della natura, di Guglielmo Longobardo, alla celebrazione plastica della forma che articola una corrispondente traduzione materica, di Vale'rie Buffetaud, sino all'ampio respiro cromatico di segno neo-delaunayano del giovane Fabio Mariacci.
L'idea centrale della mostra e' innanzitutto quella di relazionarsi alla pittura come sensibile -corpo-, quale concreta manifestazione del percepibile, cui e' concesso nelle possibilità dell'immaginazione di spostarsi -oltre il visibile-; essa rimanda a un codice dell'espressione che si propone esiti diversi dalla pura -registrazione- delle materie attraverso le quali esse si manifestano. È uno sguardo orientato a riconoscere, nelle forme della pittura, una -permanenza- finalizzata a rendere visibile un'indagine ulteriore, imprescindibile all'anima di ciascun artista.
Marco Alfano
Inaugurazione 8 settembre ore 18.30
Galleria Rosso Fenice
|
|
Messaggio
di
Gino
il
martedì 8 settembre 2009
alle
10:07
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
ArtVerona: il grande evento che apre i dialoghi del mercato dell'arte
ARTVERONA. FIERA D'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
dal 17 al 21 settembre 2009 | verona
Il grande evento che apre i dialoghi del mercato dell'arte e si svolge in contemporanea con Abitare il Tempo
Quinta edizione di ArtVerona. Con importanti novità. Invece che ad ottobre, si svolge a metà settembre, e apre così il mercato della seconda parte dell'anno.
Avviene in contemporanea con Abitare il Tempo, ora che è più vivo il dibattito sul rapporto fra il collezionismo di design e quello di arte contemporanea.
È il più ampio panorama delle gallerie italiane di qualità con un vivace contesto di eventi curati da esperti di fama.
ArtVerona 09 rinnova ed esalta la qualità degli espositori e delle opere proposte. E ne arricchisce la presenza con molti originali collateral, che contribuiscono a fare di ArtVerona non solo una delle più importanti manifestazioni di mercato, ma anche un attrattivo evento artistico culturale.
Famosi e stimati sono i curatori che li hanno progettati e li presentano.
La bella atmosfera, la fluidità dei percorsi, l'efficienza organizzativa, il fascino di Verona intorno: restano immutate le caratteristiche che hanno già dato ad ArtVerona il contributo per il suo successo.
www.artverona.it
|
|
Messaggio
di
Gino
il
martedì 8 settembre 2009
alle
18:50
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Volterra rende omaggio a Mauro Staccioli
MAURO STACCIOLI. VOLTERRA. LUOGHI D'ESPERIENZA
inaugurazione domenica 13 settembre | ore 10,30 | centro studi santa maria maddalena | sedi varie | volterra
Volterra rende omaggio a Mauro Staccioli, uno dei maggiori scultori contemporanei, nato proprio in questo luogo della Toscana. Domenica 13 settembre si inaugura Mauro Staccioli - Volterra. Luoghi d'esperienza, una grande mostra che coinvolgerà luoghi, piazze e spazi museali all'interno di Volterra, e il territorio circostante con 20 installazioni-sculture, concepite appositamente, ambientate nel paesaggio, che andranno a disegnare una sorta di anello intorno alla città. La mostra rimarrà aperta fino all'8 novembre 2009 mentre le opere ambientali saranno visibili sino a settembre 2010.
Il comitato scientifico della mostra è formato da Marco Bazzini, Gillo Dorfles, da Enrico Crispolti e da Massimo Bignardi insieme ad Alessandro Togoli e a Sergio Borghesi.
Il progetto trae idealmente origine da Sculture in città - organizzata a Volterra nel luglio 1972 e curata da Enrico Crispolti - mostra chiave nel percorso artistico di Staccioli e nel suo modo di fare arte: focalizzando l'attenzione sulla vita e l'ambiente urbano compie un'importante passo verso un nuovo modo di concepire la scultura. Saranno ripristinate dunque alcune delle installazioni realizzate per quell'occasione come in Piazza Dei Priori, in Piazza San Giovanni o all'ingresso delle Logge di Palazzo dei Priori. Il progetto all'interno di Volterra prosegue in altri spazi: nelle sale della Pinacoteca in Palazzo Solaini con piccole sculture, disegni, maquette e fotografie che illustreranno il lavoro dell'artista, il suo percorso e il suo personale approccio alla scultura; sotto le logge di Palazzo Pretorio dove sarà riproposta la mostra Mauro Staccioli: pensare la scultura, curata dal Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato (1 novembre 2008 - 11 gennaio 2009), incentrata sul metodo ideativo - progettuale dell'artista.
Sarà infine allestita una sala nella struttura cinquecentesca del Palagione, a pochi km dal centro città, dove saranno esposte le fotografie di Robert Tyson che documentano l'attività dell'artista in California e la maquette insieme a una selezione di disegni relativi al progetto per Pontedera, elaborato da Staccioli per il Comune e mai realizzato.
Contemporaneamente l'artista creerà un inedito dialogo con il territorio grazie a nuovi interventi. Le sculture, installate in più fasi tra maggio e giugno 2009, sottolineeranno tempi e luoghi di un paesaggio in cui storia, cultura e lavoro umano si incontrano sollecitando la memoria stessa dell'autore. Staccioli ha individuato una serie di luoghi di interesse storico-culturale con il desiderio di riportare alla luce l'identità di una comunità ma anche l'identità di un paese, l'Italia, le cui radici affondano in un passato che ha plasmato le città, le campagne e lo sviluppo stesso della società. La scelta dei luoghi ha tenuto conto non solo della percezione degli spazi ma anche del loro essere tracce tangibili di una civiltà, di una collettività. E' in questo senso che ha scelto di sottolineare la chiesa di San Dalmazio - edificio cinquecentesco che segnò parte della storia della città di Volterra - oppure di porre in risalto criticamente la piccola pieve di Corbano, del X secolo, ormai ridotta a rudere, o di ridare voce alla Fattoria di Lischeto e alle Ville di Pignano e Roncolla. L'interesse poi per alcuni luoghi legati alle esperienze dell'infanzia dell'artista si apre alla considerazione della conformazione geofisica di un territorio plasmato da secoli di sapiente lavoro contadino, di attenta cura e conoscenza della terra. Ecco allora che Staccioli concepisce un grande segno ellittico che circoscrive la vista e la concentra, inquadrando la vecchia casa dei nonni materni e spaziando verso le Balze, zona caratterizzata da frane e fenomeni di erosione tipici del terreno argilloso, duro e fragile allo stesso tempo. Grazie all'attenzione che viene posta proprio allo studio morfologico dei luoghi, queste opere si caratterizzano come presenze fisiche che generano nuove e inattese considerazioni.
Luoghi d'esperienza è accompagnata da un ricco volume pubblicato da Damiani Editore con un intervista introduttiva di Gillo Dorfles e testi di Marco Bazzini, Massimo Bignardi, Maria Laura Gelmini, Simona Santini. Il libro oltre a documentare le installazioni realizzate per l'occasione, ripercorrerà l'iter biografico e artistico di Staccioli. L'evento promosso da Generazioni in Arte e Fotoimmagine, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, della Cassa di Risparmio di Volterra S.p.a. e con il supporto delle gallerie Il Ponte di Firenze e Niccoli di Parma, è sostenuto dalla Regione Toscana e dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Volterra. Elenco installazioni ambientali e in luoghi storici: SRT 68 Indicatore/Spicchiaiola, Villa di Pignano, podere San Nicola/bivio di Mazzolla, Pieve di Mazzolla, Villa di Cozzano, Villa di Roncolla, Poggio di San Martino, Montebradoni, San Giacomo in Fognano, Pieve di Corbano, Piancorboli, Fattoria di Lischeto, SRT 68 di Saline (La Mestola/ La Boldria); Volterra / centro storico (Piazza dei Priori, Logge di Palazzo Pretorio, Piazza San Giovanni, Chiostro Palazzo Solaini, Chiesa di San Dalmazio). Per tutta la durata dell'esposizione sarà a disposizione un servizio bus navetta da Volterra per visitare i luoghi delle installazioni, organizzato dal Consorzio Turistico di Volterra.
Mauro Staccioli - Volterra. Luoghi d'esperienza Dal 13 settembre all'8 novembre 2009 con l'adesione del Presidente della Repubblica Italiana promossa da: Regione Toscana, Provincia di Pisa, Comune di Volterra in collaborazione con: Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, Prato - Fotoimmagine e Generazioni in Arte, Volterra - Galleria Niccoli, Parma - Galleria Il Ponte, Firenze
Per informazioni: Consorzio Turistico, piazza dei Priori, 20 - 56048 VOLTERRA tel/fax +39058887257 ufficioturistico@volterratur.it - www.volterratur.it Ufficio stampa:Davis & Franceschini Tel.055/2347273 - fax 055/2347361 davis.franceschini@dada.it - www.davisefranceschini
|
|
Messaggio
di
Gino
il
martedì 8 settembre 2009
alle
19:15
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
X edizione di Museum, museo-teatro a Napoli
Dal 4 al 28 settembre appuntamento con la decima edizione del progetto Museum 2008 “sale teatrali per un museo mentale”. Il progetto è di Renato Carpentieri attore, regista teatrale e direttore organizzativo di Liberascenaensemble.
Carpentieri racconta così il suo progetto: Quando abbiamo progettato Museum, sulla base di tentativi fatti negli anni precedenti a Mori e dalla fondazione Morra, ci siamo spaventati davanti al programma: si trattava di mettere in scena 45 sale in 5 anni (siamo riusciti a farne 43) per un totale di circa 34 ore di spettacolo . Bisognava trovare di volta in volta le persone giuste in tutti i ruoli: attori (in prevalenza giovani), registi, drammaturghi, scenografi, operatori video, organizzatori, ecc. che si abituassero a lavorare con rapidità senza perdere in entusiasmo e con pochi soldi per tutto. Una grande esperienza di creazione collettiva. Ossigeno da respirare a pieni polmoni. Una grande avventura.
Quello che segue è un tentativo di descrivere quello che facciamo ad uso di chi non non l’ha mai visto. Ma più che di visione è il caso di parlare di partecipazione. Museum sperimenta un rapporto museo-teatro del tutto originale, uno scambio di bellezza tra le mura della Certosa di San Martino e le parole (degne di essere pronunciate) e i corpi degli attori.
1. I Musei sono stati usati più volte come luoghi di spettacolo, ricreando però quasi sempre un rapporto consueto tra palcoscenico e platea: uno spazio sufficientemente grande, magari con un fondale architettonico appartenente alla struttura museale, diviso nettamente in due, da una parte gli attori e dall’altra gli spettatori. Il Museo diventa cioè un’arena estiva, con il valore aggiunto del conforto e del fascino di un ambiente connotato da un’alta qualità artistica. Oppure uno spettacolo, diviso in più parti, o più spettacoli che si susseguono con il pubblico che si sposta. Oppure brevi spettacoli o piuttosto conferenze-spettacolo intorno a un quadro particolare, una scultura, un episodio architettonico, volti a raccontare genesi e qualità di quell’opera e del suo autore.
2. MUSEUM parte, invece, da presupposti differenti e originali. Il pubblico non è nettamente separato dagli attori, ma abita il loro stesso luogo, vive e respira e si commuove e pensa nello stesso spazio, si scopre dentro la storia raccontata. Il Museo così rivive, abitato per alcune ore da visitatori appassionati, e le sue mura entrano in risonanza con il teatro.
Questo significa un nuovo e differente rapporto col pubblico, e soprattutto con un pubblico diverso, specialmente giovanile. Lo spettatore si sente protagonista degli eventi di cui si fa parola. E per ottenere questo c’è bisogno di una forma originale di allenamento dell’attore (una commistione di modo produttivo tra lo spazio teatrale e il set cinematografico), per una insolita fruizione in cui non ha tutele se non la sua abilità, il suo talento e il testo. Lo spazio è in piena luce e, ciò che più conta, non è architettonico, geometrico, bensì mentale, perché lo spettacolo non sta davanti a lui, ma lo coinvolge, traspor¬tandolo nel viaggio in compagnia di problemi e di personaggi a cui si è affezionato.
3. E non si tratta di uno spettacolo con il pubblico che si muove da un ambiente all’altro, bensì di 9 (o più) rappresentazioni divise in tre reparti, e quindi tre alla volta in contemporanea, per consentire agli spettatori la scelta dei percorsi. Si tratta di pièces brevi che si svolgono nelle ore diurne (in genere dalle 10,30 alle 14), della durata di quaranta-cinquanta minuti ognuna, variamente dislocate in spazi chiusi o aperti, consentendo anche la visita della struttura museale che li accoglie. Bisogna quindi scegliere. E gli spettatori sono felici di poterlo fare. Chiedono consigli, si informano, si esprimono opinioni, critiche, si creano rapporti, dialoghi. Affiora qualcosa di primitivo, infantile e gioioso. Un gioco.
4. E gli spettacoli, completamente diversi fra loro, sono però omogenei, si rimandano l’uno all’altro. Non accettando il rifiuto della Memoria- non siamo in un Museo? E le Muse non erano forse figlie di Mnemosine?- che ci veniva proposto dalla cultura dell’ultimo ventennio, siamo partiti, nello scegliere gli autori e le opere, dalla necessità per noi di comunicare ai più giovani i libri che hanno contribuito alla formazione nostra e della nostra generazione (che ha iniziato gli studi universitari negli anni ’60), anche come omaggio ad autori che troppo presto sono stati dimenticati, o sono conosciuti solo per l’opera postuma di tardi esegeti pur essendo alle radici del nostro pensare moderno come uomini di teatro.
Come se avessimo aperto la porta della nostra biblioteca per i nostri amici più curiosi. E siamo intervenuti in tre modi: rispettando quasi completamente il testo (es: Leopardi, Dialogo tra Tristano e un amico; oppure P.K.Dick, Yancy); mettendone in scena un frammento significativo (es: Gadda, La cognizione del dolore: la visita medica) o tentandone una sintesi, cambiando il punto di vista (es: Bulgakov, Il Maestro e Margherita). Tutti i testi scelti non sono stati scritti per il teatro. In origine sono romanzi, saggi, poesie, musiche: questo, unito alla brevità e alle condizioni della messincena (con luce diurna non sono possibili “effetti”) ha imposto un particolare lavoro drammaturgico unito alla più vigile regia.
La memoria non è ricordo di fatti, di episodi, e neanche documentazione di clima, di temperie, di contesti; memoria è possibilità di giudizio, per capire quello che abbiamo davanti e non soltanto quello che abbiamo alle spalle. Questo è diventato MUSEUM: piccoli sondaggi profondi, per costruire teche dei sentimenti, delle passioni, delle ragioni. Per l’oggi.
Lo spettatore riesce quindi a partecipare a tre storie ben diverse l’una dall’altra, nel tempo, nello spazio, come trama, problematica e modalità attoriale, in grado di ampliare il suo modo di guardare il mondo e di conoscere se stesso e gli altri.
Alla fine del percorso teatrale ogni spettatore ha visto dalla sua posizione nella Sala una messinscena diversa, ha creato i suoi legami, ha fatto la sua esperienza, ha visto il suo MUSEUM. Questo è entusiasmante e ci dà la forza di continuare.
“La sala azzurra“, “La sala delle macerie del tempo“, “La sala del labirinto“, sono solo alcuni degli spettacoli in cartellone nella decima edizione di “Museum”, negli spazi della Certosa del Museo di San Martino. A differenza delle precedenti edizioni, quest’anno le pièces teatrali si svolgeranno nell’arco della mattina, con un doppio appuntamento alle 10.30 e a mezzogiorno. Visitare il museo è anche l’occasione per assistere agli spettacoli a cui, oltre allo stesso Carpentieri, hanno lavorato Antonella Cossia, Linda Dalisi, Elvira Garbato, Stefano Jotti, Giuliano Longone e Amedeo Messina.
Altre info: www.liberascenaensemble.it
|
|
Messaggio
di
Gino
il
mercoledì 9 settembre 2009
alle
10:04
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Il Segno
Mostra e premiazione del concorso d'arte contemporanea
Sabato 19 settembre 2009 a partire dalle ore 18.00 presso la galleria Zamenhof - in via Zamenhof 11, a Milano - si terrà la cerimonia di assegnazione dei premi dei vincitori del concorso d'arte contemporanea -il Segno-, il finissage della mostra delle opere finaliste (selezionate tra le categorie pittura, scultura, grafica e fotografia), e la presentazione del catalogo dei finalisti.
In giuria: Paolo Levi, Rossana Bossaglia, Virgilio Patarini, Valentina Carrera, Davide Corsetti, Michele Govoni, Sabrina Falzone;
Nel corso della serata, la giuria assegnerà i 5 premi previsti dal concorso nelle rispettive categorie: premio -Vedova- per la migliore opera astratta, premio -Chagall- per la migliore opera figurativa, premio -Man Ray- per la fotografia e le opere digitali, premio -Basquiat- per il miglior artista under 30, e premio -Fontana- per l'opera piu' innovativa.
L'evento e' organizzato dagli enti: Enciclopedia d'Arte Italiana, Unione Nazionale Artisti Indipendenti, Galleria Zamenhof, Atelier Chagall e Apollo e Dioniso Edizioni.
La mostra delle opere finaliste, che si compone delle opere di piu' di 100 artisti selezionati tra le categorie pittura (70 opere), scultura (21), grafica (8) e fotografia (21), durerà dal 9 al 19 settembre 2009 e sarà visitabile negli orari di apertura della galleria: (dal mer. alla dom. dalle ore 15 alle 19)
a cura di: Paolo Levi, Rossana Bossaglia, Virgilio Patarini, Valentina Carrera, Davide Corsetti, Michele Govoni, Sabrina Falzone.
In mostra quadri, grafiche, sculture e fotografie degli artisti: Accorsi Stefano, Agosti Dania, Alasia Silvana, Alessi Salvatore, Alfonsetti Giovanni, Antonelli Tina, Aresca Dino, Aroni Alessandro, Astori Diego, Baini Francesco, Baito Alessandro, Barasciutti Franco, Bazzano Diego, Ike, Bonfanti Santina, Bottini Davide, Bracci Anna Maria, Butt Aftab Ahmed, Carluccio Giorgio, Caserta Noemi, Castagneto Giovanni, Cazzaniga Paolo, Cerioni Stefano, Cesca Bruno, Cevallos Ana, Chacianowska Ewa, Chiesa Giacomo, Chiesa Gioachino, Cifiello Elena, Costantini Roberto, Curioni Lorenzo, D'Amico Giovanni, D'Arienzo Rosalba, De Michele Giuseppe, De Nitto Angioletta, De Paolis Enza, De Santi Bruno, Di Fazio Laura, Di Stefano Paolo, Fabbri Maria Teresa, Ferri Massimo, Ficca Fabrizio, Fujii Nobue, Furlan Manuela, Galletti Omar, Garavaglia Flavio, Gatti Laura, Giacomini Silvia, Giananti Renato, Gobbetti Luca, Grasso Alfio, Grilli Francesca, Griva Franca, Iacopetta Giuseppe, Lasala Domenico, Lauro Milvia, Lavorato Santo, Lessio Lauro, Licini Monica, Lo Giudice Paolo, Luchino Francesco, Luise Alberto, Magno Anna Maria, Marchesi Luigi, Marinelli Giovanni, Marletta Vincenzo, Marrone Maeva, Martinelli Michele, Mazzei Italo, Meneghini Simone, Meucci Massimo, Milano Cristina, Milia Marco, Morello Marco, Morganti Enzo, Murazzano Patrizia, Navarro Pier Sam, Obinu Francesco, Orsenigo Giuseppe, Palazzetti Beatrice, Panozzo Moreno, Pedrali Fabrizio, Pedrini Alessandro, Petrosino Luigi, Piva Gianni, Plini Laura, Poggio Maurizio, Ragazzi Simona, Recluta Michele, Reggiani Elena, Roma Vincenzo, Rossetto Paolo, Rossi Alessandro, Rovati Costanzo, Russo Giovanni, Sani Piero, Schiazza Luciana, Schuchardt Ariane, Serravalli Gianluigi, Sgambato Milena, Siclari Francesco, Sommaruga Emilio, Spiller Linda, Stefanelli Paolo, Storelli Leonardo, Tadros George, Tirnetta Mariangela, Tonetto Aleph, Vairani Federica, Valensin Luciano, Valente Maurizio, Vallarin Bruno, Venturi Laura, Villa Giovanni, Visentini Bernarda.
Premiazione 19 settembre ore 18
Galleria Zamenhof via Zamenhof, 11 - Milano Orario: mercoledi - domenica 15-19 Ingresso libero
|
|
Messaggio
di
Gino
il
mercoledì 9 settembre 2009
alle
10:06
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Clara Garesio
1passione 2mani 3elementi...
Mercoledi' 9 settembre, alle ore 19.00, presso la chiesa di San Salvatore a Salerno, sarà inaugurata la mostra 1passione 2mani 3elementi... Clara Garesio!, promossa da SOPRINTENDENZA PER I BAP DI SALERNO E AVELLINO, che presenta per la prima volta a Salerno le ultime creazioni in ceramica dell'artista torinese, napoletana d'adozione.
Ceramics 2009
«Sono rimasto folgorato davanti a questa esplosione di forme e di colori che sono le sue ceramiche, veri pezzi di arte moderna che non sono da meno alle opere dei grandi artisti del Novecento, da Picasso a Miro', per citare alcuni dei maestri che hanno utilizzato la ceramica come mezzo espressivo. In tal senso, e' per me un onore aver reso possibile questa esposizione, la prima nella città di Salerno, con cui Clara Garesio presenta alcune delle sue ultime creazioni, presenze tangibili del suo inesauribile ed esplosivo talento artistico.» Giuseppe Zampino, Soprintendente per i BAP di Salerno e Avellino
«Sul versante della ricerca plastica, la ceramica d'arte ha riscoperto da qualche anno una delle piu' sensibili interpreti: Clara Garesio ha vissuto infatti la sua vocazione artistica lavorando per quarant'anni nella penombra, vale a dire ai margini del mercato dell'arte, non estranea tuttavia di quel che muoveva il panorama artistico italiano; questa collocazione appartata, questa sua -assenza-, piuttosto che limitare le possibilità concesse dalla creatività - e' quanto oggi l'artista riconosce in alcune fiere parole trascritte dal figlio Gianluca - ne ha preservato l'ingenuità schietta, una purezza; partendo da tale osservazione, la -penombra- che ha attraversato Clara Garesio, ha significato dunque affinare con pazienza e riserbo la preziosa facoltà di guardare al mondo, con rinnovata capacità di sorprendersi. L'arte ceramica, coltivata con amore, ha salvaguardato quel suo talento formativo in un mondo dell'arte contemporanea che sembra aver perduto il legame coi tempi lenti, col rigore di una disciplina -del fare- necessaria a dare forma all'immaginazione.» Marco Alfano, Clara Garesio. Dalla penombra, la memoria delle cose dal catalogo della mostra
Clara Garesio Terminati gli studi nel 1957 presso l'Istituto d'Arte per la Ceramica di Faenza, dove consegue prestigiosi riconoscimenti ed ha per maestri Bucci, Biancini, Liverani e Zama, Clara Garesio inizia, accanto a quella dell'insegnamento, una carriera artistica che ne rivela presto le sicure capacità e la vede partecipe di quella vulcanica e felice stagione che la ceramica Italiana attraversa negli anni '50 e '60. Oggi Clara Garesio e' un'artista che, con i suoi lavori, testimonia la coerenza di un percorso che conserva dei suoi albori tutta la forza e la freschezza. Sue opere sono presenti, tra l'altro, presso il MIAAO (Museo Internazionale delle Arti Applicate Oggi) di Torino, il Museo Artistico Industriale di Vietri sul Mare (SA), il Museo della Ceramica di Castelli (TE), il Museo Artistico Industriale di Castellamonte (TO), il Museu da Marioneta a Lisbona e il Museo Manuel Cargaleiro di Castello Branco in Portogallo.
In occasione dell'esposizione e' stato pubblicato un catalogo, edito dalle edizioni Menabo', che presenta testi del Soprintendente per i BAP di Salerno e Avellino, Giuseppe Zampino, di Marco Alfano, ed un'intervista all'artista, a cura di Gianluca Pirozzi.
http://www.youtube.com/watch?v=Zo-gtkyOMKU
Immagine: Piatto, terracotta decorata a smalti policromi con inserti in porcellana, ø 55 cm, 2009.
Inaugurazione: mercoledi' 9 settembre 2009, ore 18
Chiesa di San Salvatore Via dei Mercanti - Salerno tutti i giorni dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 21.00
|
|
Messaggio
di
Gino
il
mercoledì 9 settembre 2009
alle
10:08
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Sguardi irrequieti
Nuove tracce del contemporaneo
a cura di Marcella Ferro e Pasquale Ruocco
Mercoledi' 9 settembre alle ore 19,00 sarà inaugurata la mostra Sguardi irrequieti. Nuove tracce del contemporaneo curata da Marcella Ferro e Pasquale Ruocco. I due giovani curatori propongono opere di Antonio Ambrosino, Paolo Bini, Sabrina Casadei, Mary Cinque, Tiziana Cipullo, Costabile, Duerama, Marco Fusco, Carmen Guadagni, Dario Puggioni, Anna Maria Saviano.
-Sguardi irrequieti. Nuove tracce del contemporaneo - scrive il prof. Costabile Maurano, sindaco di Castellabate - e' un percorso eterogeneo che si dispiega nel prestigioso spazio espositivo del Castello dell'Abate eretto all'interno delle mura fondate da San Costabile Gentilcore, simbolo della nostra comunità, un percorso fatto di sensibilità diverse e di differenti esigenze espressive che si sostanziano in variegati linguaggi-. La mostra e' dedicata e curata da giovani, realizzata, insomma, da un gruppo portavoce della stessa generazione che vede il presente e soprattutto il futuro con una certa inquietudine.
-Che cosa rende questa mia generazione inquieta nell'animo e irrequieta nel modo di vivere la realtà di tutti i giorni - spiega Marcella Ferro nel saggio al catalogo - e' senza dubbio l'interrogativo da cui dovremmo partire. Ci hanno chiamato generation Next, generazione X o di passaggio, insomma a tutti e' stato chiaro da subito che noi eravamo semplicemente gli eredi de quelle migliaia di ragazzi che con il sessantotto hanno provato a cambiare le regole del mondo e che seppur non riuscendovi, quantomeno hanno fatto sentire la loro voce-.
E riferendosi al paesaggio artistico contemporaneo, continua -senza dubbio all'enorme puzzle dell'arte, ogni giorno, si aggiungono ex novo artisti, curatori, critici, galleristi, ma piuttosto che guardare solo a questa caotica superficie, sarebbe necessario puntare al senso di questo momento storico, cercando di capire come mai, nonostante non si profili per tutti una carriera brillante, tanti giovani credono ancora di poter trovare uno spazio espressivo -vivibile- in questo marasma.-
-Sguardi irrequieti. Nuove tracce del contemporaneo e' una mostra - conclude la Ferro - che senza pretese di verità prova a comprendere le dinamiche dell'inquietudine crescente di alcuni interpreti di una generazione in movimento e che sta pattugliando i confini della contemporaneità, senza perdere il filo con il passato, anzi dando al presente il senso di durata, cioe' con l'occhio rivolto al futuro, insomma aspirare ad essere avanguardia-.
Per evitare l'omologazione al sistema della moda e della comunicazione, la ricerca continua ed autodistruttiva della novità a tutti i costi, per continuare ad avere un perche', l'arte deve fare affidamento sulla propria capacità di immaginare - sostiene Ruocco - nuovi mondi possibili; del resto -l'immaginazione - regina delle facoltà per Charles Baudelaire - ha creato, al principio del mondo, l'analogia e la metafora. Essa scompone tutta la creazione, e, con i materiali raccolti e disposti secondo le regole di cui non si puo' trovare origine se non nel piu' profondo dell'anima, crea un mondo nuovo-.
Per il giovane curatore ravellese e', infatti, -necessario conservare uno sguardo -interessato' che non si fermi sulla superficie delle cose ma, anzi, ne sappia cogliere i dettagli: uno sguardo attento e profondo capace di scandagliare gli interstizi del presente, irrequieto e sedotto dalla molteplicità del reale-.
Inaugurazione Mercoledi' 9 settembre alle ore 19
Castello dell'Abate via Castello, Castellabate (SA) orari: 9.30-12.30, 17-21 chiuso il lunedi' ingresso libero
|
|
Messaggio
di
Gino
il
mercoledì 9 settembre 2009
alle
10:10
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Antonella Raio
Infiniti Riflessi
a cura di Diego Esposito
Il lavoro di Antonella Raio si fonda sulla costante e profonda ricerca della conoscenza del se' interiore che viene espresso attraverso ricostruzioni artistiche di ambienti domestici. I suoi lavori consistono in vere e proprie ricostruzioni di alcune parti di interni casalinghi dove l'osservatore "voieristicamente" scopre, improvvisamente, che dietro quell'apparente serenità e tranquillità propria del focolare domestico, a volte, si celano aspetti tragici e opprimenti del vivere. Le grandi capacità comunicative insite nelle opere della Raio inducono il fruitore ad una attenta analisi introspettiva, riuscendo cosi' a trasformare il messaggio universale dell'arte in un dialogo intimo e privato. La riflessione sulla sofferenza spingerà, quindi, per contrasto il visitatore ad una profonda riflessione sul piacere e sulla ricerca di felicità, considerati gli aspetti salienti e imprescindibili dell'essere umano. Su questo contesto il curatore del progetto, Diego Esposito, ha pensato di dedicare ad Antonella Raio una mostra con opere inedite di proprietà dell'artista. Le sculture in esposizione saranno installate in modo tale da suggerire al visitatore la sensazioni di entrare in una casa, come se entrasse nella propria casa, e potendo, quindi, direzionarsi verso il salotto, verso la cucina o la camera da letto, e percependo cosi' sensazioni opposte di liberazione e di oppressione. Un'ulteriore riflessione artistica della Raio si fonda sulla ricerca degli aspetti soprannaturali dell'essere umano che si esprimono nel magico e nel superstizioso. Antonella Raio e' una giovane artista napoletana con esperienze lavorative maturate in Italia, i cui lavori hanno suscitato grande interesse di pubblico e di critica; tutto il suo lavoro si basa sulla polarità interno-esterno dell'uomo e sul concetto di funzione ed estetica degli oggetti del quotidiano, espressi attraverso forme e materiali contrastanti come l'acciaio e il legno, l'acqua e il fuoco, visibili in specchi che formano diaframmi fra il di qua e il di là, il dentro e il fuori. Il percorso espositivo composto da 6 istallazioni di grandi dimensioni e da alcune fotografie che raccontano storie di vita quotidiana, attraverso la familiarità dei luoghi e la ripetitività dei gesti nonche' la ripresa dell'antico elemento ritualistico.
Una importante funzione documentaria sarà fornita dal catalogo (Massa Editore), che conterrà le foto delle opere esposte e una lettura analitica delle stesse. Saranno inoltre presenti contributi critici sulle opere presentate e una sezione di saggi espressamente commissionati per questo evento e affidati al curatore Diego Esposito e ad altri specialisti del settore.
Immagine: Narciso (2008), Napoli
Col patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli
Inaugurazione 9 settembre ore 18,00.
Museo di Castel Nuovo Maschio Angioino Sala Loggia piazza Municipio Napoli Orario di apertura dal Lunedi' al Sabato dalle ore 9 alle ore 19. La biglietteria chiude alle ore 18. Ingresso al museo: euro 5.00 - Gruppi di almeno 15 persone: euro 4. Esenzioni: giovani fino 18 anni e anziani oltre i 65 anni; scolaresche accompagnate da insegnanti; studenti universitari (D.M. 13/5/93 - facoltà artistiche) - membri ICOM. Ridotto: euro 4 Per le scolaresche e' consigliabile prenotare la visita presso la segreteria del Museo. Possessori di ARTECARD euro 2,50
|
|
Messaggio
di
Gino
il
mercoledì 9 settembre 2009
alle
12:35
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Starting Collection, la guida online per scoprire opere che non costano più di 6.000 euro
STARTING COLLECTION
Dal 1° al 22 settembre ArtVerona promuove la 2a edizione di Starting Collection. E' l'iniziativa di successo rivolta a chi vuol incominciare il suo investimento nell'arte a costi agevoli. Ma che interessa anche il collezionista esperto, sempre alla ricerca di occasioni nuove.
Starting Collection è la guida via web a opere originali e a multipli d'arte moderna e contemporanea, nell'ambito di 6.000 euro di massimo investimento. Con la certezza del valore e dell'autenticità dell'opera, e secondo un'appropriata quotazione.
Sono tutte opere proposte dai galleristi partecipanti ad ArtVerona 09, i quali le evidenziano all'interno del loro stand, tramite un'apposita segnaletica.
Due quindi le possibilità.
L'una: identificare via web l'artista e l'opera di interesse, nonché la galleria che li propone ed il prezzo, e poi mettersi in contatto con questa.
L'altra: incontrarsi con il gallerista in fiera e verificare personalmente l'opera.
ArtVerona si svolge dal 17 al 21 settembre prossimi.
www.startingcollection.com
|
|
Messaggio
di
Gino
il
giovedì 10 settembre 2009
alle
10:41
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
|
|
|
Newsletter ArsValue |
DOMENICO GRENCI
presso GlobArt ad Acqui Terme (AL) dal 12/09/2009 al 10/10/2009
Inaugurazione 12 settembre 2009, ore 18.00
La Galleria GlobArt di Acqui Terme (AL) espone, dal 12 settembre al 10 ottobre, Domenico Grenci, un giovane ma già maturo artista calabrese. I collezionisti ormai si stanno accorgendo del valore di questo autore, la cui efficacia compositiva nasce dal magico incontro di spontaneità e accuratezza. Le sue opere hanno un impatto immediato, sorprendono lo sguardo e lo imprigionano scavando in profondità. Le sue donne, che ti guardino in faccia o siano di spalle, mantengono un fascino mistrerioso in grado di incatenarti, ammaliatrici senza volerlo essere, prive di orpelli e sature di naturalezza. Le figure di Grenci catturano attraverso la loro bellezza che non concede nulla ad un sensazionalismo rumoroso, bensì tocca le corde più profonde e meno rassicuranti dell'anima. Di fronte ad esse ci troviamo costretti ad essere noi stessi senza scuse, perchè loro non se ne concedono: tutto ciò che è contorno non trova spazio, quello con cui abbiamo a che fare è l'essenziale, che è il dono profondo dell'arte di Grenci, un dono che non adagia le persone ma le smuove, le stimola. Volti enigmatici, arroganti, evocativi e disincantati, che esprimono anche un fondo di inquietudine. Le opere di Grenci sono memorie, opere intime, che seducono e ti intrappolano in atmosfere rarefatte, pretesto per una raffigurazione sentita del bello, in un’epoca in cui il congelamento dei sensi appiattisce l’esperienza individuale, nella quale più nessuno appartiene a se stesso e ogni ricorso all’interiorità viene scoraggiato. Le muse ispiratrici di Grenci toccano con leggerezza e sensibilità la tela, dove l’incompletezza della sua pittura, povera di sontuose tecniche, fa affiorare la bellezza intesa nel suo senso più profondo. Volti come depositi di forme culturali e passionali, un’intreccio tra memoria e oblio che mette in evidenza paradossi e conflitti.
GlobArt Via A. Galeazzo, 38 15011 - Acqui Terme (AL) Tel.0144-322706 globart@alice.it - www.globartgallery.it |
| |
|
|
|
|
Messaggio
di
Gino
il
giovedì 10 settembre 2009
alle
10:45
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Vecchio
L'elogio della vecchiaia
A cura di Enzo Mazzarella
Per festeggiare gli 80 anni di Gino Paradisi la Galleria Monserratoarte900 apre un significato dove la vecchiaia non viene vista come un incubo, ma come un altro periodo dove l'erotismo risorge in situazioni nuove, e loro, i vecchi, servono a insegnarci la bellezza della vecchiaia che ci fa tornare bambini con le rughe, una fortezza erotica, una carta geografica del nostro vissuto, ed ognuno non puo' altro che amarli, non come saggi, ma come persone fisiche. Che c'e' di piu' affascinante che vedere un corpo che ha visto passare tanti soli? E che conserva una bellezza raggiungibile a pochi? E su questo tema si cimentano non solo pittori storici ma anche contemporanei.
Un giorno, vidi un mio giovane amico, Maurizio, uscire da un anfratto con un signore. Lui disse: -hai visto quant' e' bello?- Io lo guardai, poi lui rispose -credo settantacinque anni, credi li avrà?- Io risposi -forse ottanta-. Poi decisi era bello!
Giuseppina Julia
Gli artisti:
Paolo Bielli Pasquale de Antonis Riccardo de Antonis Jole Fossati Lino Frongia Raul Gaudenzi Nedda Guidi Marina Haas Alessandro Kokocinski Laura Palmieri Mariano Rossano Lily Salvo Mario Schifano Giuseppi Sciuti Carlo Socrate Andrea Spadini
Vernissage: 10 settembre dalle ore 18
Galleria Monserratoarte900 Via di Monserrato 14 - Roma Ingresso gratuito
|
|
Messaggio
di
Gino
il
venerdì 11 settembre 2009
alle
09:19
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
E' in rete ARTFAIRONLINE la prima fiera italiana via internet d'arte moderna e contemporanea
ARTFAIRONLINE
A pochi giorni dall'inizio della sua V edizione, ArtVerona lancia un altro progetto innovativo: ArtFairOnLine.
È la prima edizione di una "fiera digitale", distinta e autonoma dalla manifestazione che avverrà dal 17 al 21 settembre, e che proseguirà ben oltre a questa, fin verso la fine dell'anno.
Sono già più di 100 le gallerie che vi partecipano, presentando oltre 1.000 opere di artisti internazionali.
UN CONTATTO DIRETTO E SEMPRE APERTO tra i collezionisti e le gallerie italiane di alto profilo
Lo scopo del progetto è preciso: consentire ai collezionisti di avere, 24 ore 24, un panorama immediato delle offerte delle gallerie italiane più qualificate. E di permettere a queste di proporle in adeguata forma, attraverso il canale che è il fenomeno dell'epoca, il web.
ArtFairOnLine accorcia così le distanze tra i galleristi e i loro potenziali clienti, collezionisti esperti o nuovi.
Il contatto che si crea può generare per entrambi successivi approfondimenti, sempre attraverso il web o quello personale.
Nei giorni in cui si svolge ArtVerona, i collezionisti che hanno individuato opere e gallerie di interesse con ArtFairOnLine, hanno anche l'opportunità di riscontrarli personalmente in questa occasione.
www.artfaironline.it
|
|
Messaggio
di
Gino
il
venerdì 11 settembre 2009
alle
09:20
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Storico Borgo Sant'Eligio
4. CONCORSO DI PITTURA ESTEMPORANEA
" L'ARTE A SANT'ELIGIO E DINTORNI"
Mostra Collettiva degli Artisti che hanno partecipato alla Manifestazione
e Premiazione dei vincitori
I N V I T O
A conclusione della manifestazione " L'Arte a Sant'Eligio e dintorni"
lo Storico Borgo Sant'Eligio e il Consorzio Antiche Botteghe Tessili
con il patrocinio dell'Assessorato al Commercio del Comune di Napoli,
della Provincia di Napoli e del Club UNESCO Napoli
presentano la Mostra Collettiva di tutte le opere partecipanti
nella Sala della Stampa del Centro orafo " La Bulla"
in Via Duca di Sandonato, 69 - Borgo Sant'Eligio - Napoli
sabato, 19 settembre 2009 dalle ore 10,00 alle ore 12,00.
Una giuria assegnerà i premi al 1. e 2. classificato della sezione Senior
e al 1. e 2. classificato della sezione Junior.
La sua presenza è particolarmente gradita.
Per contatti e informazioni rivolgersi a:
Enzo Falcone - Via Duca di Sandonato, 58 (borgo Sant'Eligio) tel. 081.554.48.34
|
|
Messaggio
di
Gino
il
venerdì 11 settembre 2009
alle
09:21
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Massimiliano Orlandoni |
news |
Memoli Arte Contemporanea - Gallery |
Loredana Barillaro, Giuliano Cardella,
Franco Marrocco, Massimiliano Orlandoni
Dal 8 settembre al 3 ottobre 2009
Orario: 11 - 19 (da martedi' a sabato)
Ingresso libero
MEMOLI ARTE CONTEMPORANEA
Via Mameli, 48 (ang. Corso 22 Marzo)
20129 Milano
Tel. 333 5891382 |
Loredana Barillaro, Giuliano Cardella,
Franco Marrocco, Massimiliano Orlandoni
From September 8th to October 3rd, 2009
Timetable: 11.am - 7.pm (Tuesday to Saturday)
Free entrance
MEMOLI ARTE CONTEMPORANEA
Via Mameli, 48 (corner Corso 22 Marzo)
20129 Milano (Italy)
Tel. + 39 333 5891382 |
* opere in alto: MO 07 e MO 08 - 2008 Polimaterico su tavole cm. 50 x 60 (fotografia B/N su carta baritata, terre, acrilico) |
* works on top: MO 07 and MO 08 - 2008 PolyMaterial on tables cm. 50 x 60 (B/W photo on baryte paper, lands, acrylic) |
|
|
Messaggio
di
Gino
il
venerdì 11 settembre 2009
alle
09:25
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
A Torino per perfezionarsi e discutere di management e fund raising della cultura
FITZCARRALDO - FORMAZIONE 3 APPUNTAMENTI CON IL MANAGEMENT CULTURALE
ARTLAB 09. DIALOGHI INTORNO AL MANAGEMENT CULTURALE 4a edizione - 18 e 19 settembre 2009 | ore 10 | a cura di fondazione fitzcarraldo | torino Ritorna con grandi novità il randez-vous torinese con il management e le politiche culturali. ArtLab 09 è un'occasione per fare il punto sulle politiche per l'arte e la cultura, sulle questioni nevralgiche che toccano la gestione delle organizzazioni culturali. Venerdì 18 settembre sarà Alessandro Baricco insieme a Fabrizio Grifasi, Claudio Gubitosi e Cesare Pietroiusti a lanciare alcune idee e proposte per il rinnovamento delle politiche culturali e del management e per un rilancio dell'imprenditoria culturale. Sono chiamati a rispondere alle loro riflessioni gli esponenti del mondo politico, finanziario, dell'imprenditoria privata e del terzo settore. Sabato 19 settembre, sei seminari esplorano buone pratiche e programmi innovativi negli ambiti della produzione e della gestione culturale. Artlab 09 ospita inoltre un workshop internazionale dedicato alla mobilità transnazionale di artisti e operatori culturali.
CRPC-XIV. CORSO DI PERFEZIONAMENTO PER RESPONSABILE DI PROGETTI CULTURALI a cura di fondazione fitzcarraldo e fondazione rico semeraro | torino, salisburgo, monaco, berlino e lecce | scadenza selezioni: 9 ottobre 2009 E' il primo laboratorio di formazione e pratica per lo sviluppo di progetti dedicato agli operatori dello spettacolo, dei beni culturali, delle arti visive, dei nuovi media, delle industrie culturali e della comunicazione e della mediazione interculturale. Il percorso formativo si svolge a Torino e Lecce e in altre tre città europee ed è strutturato in lezioni di aula, visite di studio con interviste e laboratori tematici di approfondimento su temi specifici della progettazione culturale. Durante il corso i partecipanti sviluppano concretamente un progetto presentato all'iscrizione mettendo in pratica le conoscenze progressivamente acquisite. Sono aperte le selezioni per assegnare 13 borse di studio ai migliori progetti.
LABORATORIO DI FUND RAISING PER LA CULTURA edizione di roma 5-7 novembre 2009 / edizione di torino 26-28 novembre 2009 | a cura di fondazione fitzcarraldo e la scuola di fundraising di roma Un duplice corso di formazione intensivo sul fund raising per le iniziative e i progetti culturali a Roma e a Torino. Si tratta di un laboratorio che alterna docenze e applicazioni pratiche per apprendere come elaborare una strategia di sostenibilità delle proprie attività e come definire le azioni specifiche di fund raising verso i principali mercati. L'unione tra l'esperienza pluriennale della Scuola di Fund Raising di Roma e la conoscenza diretta, le competenze e le reti di relazione maturate da Fondazione Fitzcarraldo in vent'anni di attività nell'ambito culturale dà origine ad una partnership d'eccellenza che fornirà competenze ed esperienze tarate sulle esigenze specifiche di dirigenti, responsabili ed operatori culturali.
Info: Fondazione Fitzcarraldo tel. 011 5099247 / 011 5683365 training@fitzcarraldo.it www.fitzcarraldo.it; http://crpc.fitzcarraldo.it
|
|
Messaggio
di
Gino
il
venerdì 11 settembre 2009
alle
09:27
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Napoli - dall'undici al 25 settembre 2009 Airswap @ Notgallery |
|
NOTGALLERY CONTEMPORARY ART FACTORY vai alla scheda di questa sede
Exibart.alert - tieni d'occhio questa sede |
Piazza Trieste E Trento 48 (80132) |
+39 0810607028 , +39 0812140986 (fax) |
info@notgallery.com |
www.notgallery.com |
individua sulla mappa Exisat |
individua sullo stradario MapQuest |
Stampa questa scheda |
Eventi in corso nei dintorni |
Un progetto artistico senza confini spaziotemporali. Ecco cos’è Airswap. Nato dalla mente di Arianna Callegaro e sviluppato in collaborazione con Luca Mazza, Airswap è un contenitore potenzialmente illimitato, mobile e in costante accrescimento. |
orario: dal martedì al sabato ore 16.00 - 20.00 e su appuntamento (possono variare, verificare sempre via telefono) |
biglietti: free admittance |
vernissage: 11 settembre 2009. ore 19.00 |
curatori: Airswap , Mara de Falco |
autori: Iabo , Macro , MaraM , Adalberto Abbate, Enzo Calibè, Rita Casdia, Isotta Dardilli, Daniela Di Maro, Martina Dinato, Simone Falso, Marina Gellona, Matteo Guidi, Rosaria Iazzetta, Roxy in the Box, Ilaria Margutti, Annalisa Mazzoli, Martina Poiana, Roberto Pugliese, Sabrina Ruggeri, Akiko Shiono, Ketty Tagliatti |
note: Airswap è un progetto di Arianna Callegaro e Luca Mazza |
genere: arte contemporanea, collettiva |
web: www.airswap.org | |
|
|
Messaggio
di
Gino
il
venerdì 11 settembre 2009
alle
11:53
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Gaia Vittozzi
SICK'N'WONDER
When: Saturday, September 26, 2009 12:30 PM to 4:00 PM PDT
Where: KOESIS CLUB VIA LUIGIA SANFELICE 2 NAPOLI, Campania
|
|
Messaggio
di
Gino
il
sabato 12 settembre 2009
alle
10:29
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Man Ray
The Fifty Faces of Juliet (1941-1955)
a cura di Janus e Maurizio Vanni
"La testa di una donna e' il suo completo ritratto fisico, ma, quale che sia il suo fascino, "il ritratto di un essere che si ama deve poter essere non solo un'immagine alla quale si sorride, ma un oracolo che si interroga", ha detto Andre' Breton. Cosi' in ogni caso, chiediamo anzitutto di una donna: ha la testa?" Man Ray
Dal 12 settembre al 6 dicembre 2009, il Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art propone la mostra Man Ray. The Fifty Faces of Juliet, realizzata in collaborazione con la Fondazione Marconi di Milano.
Verranno presentati al pubblico i cinquanta ritratti che l'artista scatto' alla moglie, Juliet Browner, tra il 1941 e il 1955. The Fifty Faces of Juliet fu pensato da Man Ray agli inizi degli anni '50 come libro in omaggio a sua moglie Juliet, ma anche come un -saggio' di opere foto-grafiche iniziato a Los Angeles nel 1941. Cinquanta fotografie, stampe originali in diverse tecniche e stili, alcune colorate a mano, di diverso formato che Man Ray ha dedicato a Juliet, la musa definitiva della sua vita.
Man Ray e' uno degli esponenti piu' significativi dell'arte del ventesimo secolo. Nato a Philadelphia nel 1890 da una famiglia ebrea di immigrati ucraini, entro' a contatto con gli artisti europei e soprattutto con Marcel Duchamp attraverso la galleria di Alfred Stieglitz di New York e gli artisti della prima edizione dell'Armory Show. Divento' in breve tempo uno dei protagonisti del Dadaismo americano realizzando con materiali di recupero oggetti fantastici di ispirazione surrealista esaltandoli anche attraverso la fotografia. Nel 1921 si stabili' a Parigi dove grazie a Duchamp si inseri' nel milieu artistico e intellettuale che avrebbe dato vita al Surrealismo. In quegli anni la sua attività procedette di nuovo in molteplici direzioni parallele: la pittura, la fotografia, la grafica, la realizzazione dei famosi oggetti d'affezione. Man Ray sviluppo' nuove tecniche di ripresa e stampa, come il rayograph, il fotomontaggio, la solarizzazione e il cliche'-verre. Divenne un fotografo ricercato da artisti, dalla moda e dalla borghesia di quegli anni. Nel 1940 per sfuggire al pericolo nazista ritorno' a New York da cui si allontano' quasi subito per trasferirsi in California, ad Hollywood, dove incontro' Juliet Browner, un'affascinante modella di ventotto anni dai lineamenti fauneschi e gli occhi a mandorla che le davano un aspetto vagamente esotico (Man). Nel 1946 Juliet sarebbe diventata sua moglie a Beverly Hills dove anche Max Ernst e la pittrice Dorothea Tanning si sposarono e i due amici si fecero da testimoni l'uno all'altro. Max Ernst dedico' all'avvenimento un suo dipinto chiamandolo Doppio matrimonio a Beverly Hills.
Nel periodo californiano, Man Ray pur continuando ad occuparsi di fotografia, si dedico' soprattutto alla pittura e ai suoi oggetti d'affezione. Nel 1951 non appena la situazione in Europa si normalizzo', Man e Juliet partirono alla volta di Parigi dove si stabilirono in rue Fe'rou 2 bis a Saint-Germain-des-Pre's. Man Ray mori' a Parigi il 18 novembre 1976 e venne sepolto nel cimitero di Montparnasse. Sulla lastra ovale della sua tomba si puo' leggere la scritta: Unconcerned but not indifferent-Love Juliet e su quella rettangolare di Juliet che lo raggiunse nel 1991: Together again.
Man Ray, attraverso la fotografia ha offerto a se stesso e ai suoi modelli l'occasione di esplorare le possibilità creative dell'io, muovendosi straordinariamente dai registri piu' onirici e surreali alla pantomima, al puro divertissement. Juliet ne e' stata uno dei soggetti piu' ricchi e straordinari. The Fifty Faces of Juliet sono il racconto di un amore e di una vita. Cinquanta ritratti in cui l'immagine di Juliet viene di volta in volta inventata, riscritta, modificata, esaltata con il segno della matita, con un intervento grafico, con la sovrapposizione di una stoffa, di un velo trasparente, occultata dietro una maschera, il suo volto incorniciato con un grande cappello alato, svelata nella sua nudità, trasformata in un ricamo.
In occasione di questa esposizione e' stato pubblicato un libro d'artista: "Man Ray - The Fifty Faces of Juliet", con la riproduzione delle cinquanta fotografie, testi di Man Ray, Giorgio Marconi, Janus, Maurizio Vanni; Carlo Cambi Editore, Poggibonsi (SI) - Fondazione Marconi, Milano http://www.carlocambieditore.it
Ufficio Stampa Spaini & Partners T. 050 36660 / 36985 ufficiostampa@spaini.it Matilde Meucci 349 2381566 matilde.meucci@spaini.it Francesca Pardossi 347 4956581
Inaugurazione: Sabato 12 settembre 2009 ore 17,30.
Orario di apertura al pubblico: Martedi' - Domenica 10.00 - 19.00 Lunedi' chiuso La biglietteria e' aperta fino a un'ora prima dalla chiusura Biglietti Intero 7,00 - Ridotto 5,00 - per gruppi superiori alle 15 unità, minori di 18 e maggiori di 65 anni; residenti nel Comune di Lucca, scolaresche (primarie e secondarie), disabili; soci Touring Club Italiano. Gratuito per bambini fino ai 6 anni, un accompagnatore per ogni gruppo, accompagnatore disabile, due accompagnatori per scolaresche, giornalisti con tesserino, guide turistiche con tesserino, militari e forze dell'ordine con tesserino.
|
|
Messaggio
di
Gino
il
sabato 12 settembre 2009
alle
10:31
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Il laboratorio di Leonardo
I codici, le macchine e i disegni
Al Castello Visconteo, due mostre dal taglio inedito rinsaldano, a 500 anni di distanza, il rapporto che univa il genio del Rinascimento alla città ducale.
Dal 13 settembre 2009 al 5 aprile 2010, -IL LABORATORIO DI LEONARDO - I CODICI, LE MACCHINE E I DISEGNI- presenterà, grazie a innovative tecnologie, le ricostruzioni fisiche e la piu' ampia e affascinante collezione di scritti e disegni di Leonardo da Vinci mai proposta in Italia. Dal 3 ottobre 2009 al 31 gennaio 2010, -SPLENDORI DI CORTE. GLI SFORZA, IL RINASCIMENTO, LA CITTÀ-, ripercorrerà i legami tra la città di Vigevano, la signoria sforzesca, la figura di Leonardo da Vinci e le testimonianze artistiche presenti su tutto il territorio lomellino.
Leonardo e Vigevano. Il rapporto che lega il genio del Rinascimento e la città ducale si rinsalda, a 500 anni di distanza, con due mostre, dal taglio inedito, che saranno protagoniste a partire dal prossimo autunno.
Infatti, il Castello Visconteo ospiterà, dal 13 settembre 2009 al 5 aprile 2010, IL LABORATORIO DI LEONARDO - I CODICI, LE MACCHINE E I DISEGNI, un grande evento, prodotto da Leonardo 3, che proporrà un'esperienza -totale- su Leonardo da Vinci. Grazie a tecnologie innovative il pubblico conoscerà i codici piu' importanti del grande Genio e inedite ricostruzioni fisiche e digitali di strumenti straordinari come la Macchina Volante, il Leone Meccanico, oltre a entrare in contatto con i disegni e i dipinti presentati con la tecnologia HyperView. Per la prima volta i visitatori potranno sfogliare virtualmente, grazie alla tecnologia Virtual Codex, il Codice Atlantico, il Codice del Volo e il Manoscritto B di Leonardo da Vinci. In particolare, l'intervento effettuato sul Manoscritto B risulta di grande importanza storica, in quanto tutte le pagine sono state restaurate digitalmente e si presentano quindi come appena scritte da Leonardo.
Ma non e' tutto. Le macchine -prenderanno vita- dal foglio in 3D, cosicche' i progetti piu' complessi di Leonardo risulteranno comprensibili al grande pubblico. Infatti, oltre a ingrandire i particolari con un dettaglio mai visto prima d'ora, i principali disegni saranno illustrati da animazioni tridimensionali e da modelli fisici, che li renderanno immediatamente leggibili nei loro meccanismi. L'iniziativa rappresenta la piu' ampia e affascinante collezione di scritti e disegni di Leonardo da Vinci mai presentata in Italia e abbraccia un significativo periodo della vita dell'artista, architetto, ingegnere e scienziato. Il fascino di questa esposizione e' dato dalla sua eterogeneità: ci si trova in maniera imprevedibile dinanzi a straordinari disegni dedicati alla meccanica, all'ingegneria, all'architettura, alla matematica, alla geometria, all'astronomia, alla botanica, alla zoologia, all'anatomia, alle arti militari e alla fisica.
Ospitata nelle scuderie ducali del Castello, dal 3 ottobre 2009 al 31 gennaio 2010, la mostra SPLENDORI DI CORTE. GLI SFORZA, IL RINASCIMENTO, LA CITTÀ, curata da un comitato scientifico composto da: Alberto Ghinzani, Luisa Giordano, Mariolina Olivari, Giovanni Patrucchi, Nicoletta Sanna e Antonio Zavaglia, analizzerà i legami tra la città di Vigevano, la signoria sforzesca, la figura di Leonardo da Vinci e le testimonianze artistiche presenti su tutto il territorio lomellino. Il ducato degli Sforza coincise a Vigevano con una vera e propria età dell'oro. Soprattutto l'affetto degli ultimi due duchi, Ludovico il Moro e Francesco II, che a Vigevano erano addirittura nati, fece della città una piccola Milano, raffinata e ricca come la capitale. I migliori architetti, pittori e scultori milanesi furono impiegati anche a Vigevano, a partire da Leonardo e Bramantino. Sulla scorta delle committenze ducali, le confraternite e le famiglie piu' agiate della Lomellina, tra Quattro e Cinquecento, fecero a gara nel farsi promotrici di iniziative che portarono nei paesi del territorio dipinti, sculture lignee, tessuti preziosi, oreficerie.
Di questo ricco patrimonio rimangono ora alcune vestigia, che la mostra riporta a Vigevano, per dare un'immagine dello splendore che caratterizzo' questo periodo. Il percorso espositivo, organizzato il sei sezioni, consentirà di ammirare, per la prima volta nella loro interezza, i tre Compianti lignei lomellini (Vigevano, Chiesa di San Dionigi di Anonimo Maestro Lombardo, Gropello Cairoli - Maestro lombardo (forse Brescia) attivo tra fine XV e inizio XVI secolo, Gambolo' - Giovanni Angelo del Maino e bottega, tra 1532 e 1536), tre capolavori assoluti della scultura lignea del Rinascimento lombardo, mai presentati assieme, ne' in formazione completa. Dalla Biblioteca Ambrosiana di Milano giungeranno a Vigevano alcuni disegni raffiguranti Francesco e Cesare Sforza, realizzati da artisti leonardeschi come Giovanni Antonio Boltraffio e il Maestro della Pala Sforzesca. Torneranno a Vigevano alcuni importanti frammenti ricamati in oro, finora del tutto sconosciuti, provenienti dalla Cattedrale di Sant'Ambrogio di Milano, e li si esporrà a fianco di altri manufatti tessili straordinari. S'incontreranno, inoltre, dipinti, codici miniati, sculture, monete, affreschi staccati provenienti da chiese e castelli della Lomellina.
L'apertura della mostra costituirà l'occasione per presentare alla città il restauro finanziato da un illuminato privato monzese con l'interessamento della Soprintendente Mariolina Olivari, del meraviglioso e imponente Crocifisso ligneo scolpito, gessato e dipinto, di autore ancora anonimo ma sicuramente attribuibile a un bravo scultore lombardo del XVI secolo, conservato, fino a questo momento, nel Duomo di Vigevano. L'itinerario si completerà con la visita del Museo del Tesoro del Duomo, dov'e' esposto cio' che rimane del tesoro che Francesco II volle donare alla sua città natale prima di morire, come la grande Pace, considerata un vertice dell'arte orafa milanese del primo Cinquecento, il nucleo di arazzi fiamminghi piu' importante che ci sia in Italia dopo quello di Trento e le tavole raffiguranti il Ciclo della Passione del pittore cinquecentesco, nato a Vigevano, Bernardino Ferrari.
Le due mostre, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, sono parte integrante del progetto -Leonardo e Vigevano-, ideato e organizzato da Comune di Vigevano, Provincia di Pavia, Fondazione Banca del Monte di Lombardia e Consorzio A.S.T Agenzia per lo Sviluppo Territoriale, che propone mostre, laboratori interrativi, esperienze multimediali, percorsi storico-ambientali, degustazioni e acquisto di prodotti agricoli, secondo un percorso che coniuga la valorizzazione dei beni culturali con la capacità attrattiva del territorio. Fino ad aprile 2010, la figura di Leonardo, che conobbe Vigevano e vi soggiorno', sarà il punto di incontro delle diverse risorse del territorio (ambiente, natura, storia, arte), rivelando un aspetto meno noto ma di grande fascino del genio: quello di uomo nuovo del Rinascimento che si interessava di acque, architettura e agricoltura.
La frase che nel 1494 Leonardo annota nei suoi scritti, -Adi' 2 febbraio 1494 alla Sforzesca ritrassi scalini 25 di 2/3 l'uno larghi braccia 8-.- [ MS. H, f.65v.] e piu' tardi nel 1506-1510 [COD. Hammer, f.32v.] nasce proprio da uno dei suoi viaggi nei dintorni di Vigevano presso la villa Sforzesca, primo esempio in Italia di azienda agricola sperimentale fortemente voluta da Ludovico il Moro e, negli anni di permanenza di Leonardo a Milano, interessata da imponenti lavori di sfruttamento delle acque.
Il progetto Leonardo e Vigevano intende far conoscere e promuovere l'utilizzo degli strumenti multimediali ed interattivi per valorizzare l'ingente patrimonio storico della città. L'obiettivo piu' generale e' la costituzione di un centro di ricerca dove sviluppare e sperimentare le nuove tecnologie da coniugare a una moderna fruizione dei beni culturali. Una Piazza Ducale e un castello Visconteo-Sforzesco con caratteristiche uniche al mondo, una tradizione imprenditoriale con eccellenze nel comparto calzaturiero e nella tecnologia dell'area -pelle', un ambiente naturale di pregio e la presenza del Parco fluviale della Valle del Ticino, a 30 chilometri da Milano, fanno di Vigevano e del suo territorio un'imperdibile meta per un turismo qualificato.
Catalogo: edizioni Leonardo 3
Ufficio stampa CLP Relazioni Pubbliche tel. 02.433403 - 02.36571438 - fax 02.4813841 press@clponline.it; http://www.clponline.it
Preview della mostra riservata alla stampa Venerdi 11 Settembre 2009, Ore 11.30 Castello Visconteo, sala dell'Affresco (Ingresso da P.zza Ducale)
Inaugurazione 12 settembre 2009
Castello Visconteo Piazza Ducale - Vigevano (PV) Orari: dal martedi' alla domenica, dalle 9.30 alle 18.30. Lunedi' chiuso Ingresso: intero, 7 Euro; ridotto, 6 Euro, ridotto scuole 3 Euro
|
|
Messaggio
di
Gino
il
lunedì 14 settembre 2009
alle
09:27
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Artemisia 2009
Domenica 27 settembre 2009
Ore 10
Fosso del Mandrione, Soriano del Cimino (S.Eutizio)
Visita guidata del sito e inaugurazione del percorso di opere di Arte nella Natura
Terza parte della quinta edizione di questa manifestazione, iniziata a Opera Bosco Museo di Arte nella Natura in maggio e organizzata qui in collaborazione con il Gruppo Archeologico Roccaltia.
Mostra a cura di Anne Demijttenaere e Norma Santi che inaugura i lavori di artisti invitati a confrontarsi con la filosofia e le tecniche dell’Arte nella Natura. Istallazioni, opere interattive con il pubblico e performers che danzano “vestiti” di natura con movenze in euritmia con le forme e i colori dell’avvincente Valle del Mandrione già ricca di testimonianze archeologiche. Un percorso d’arte contemporanea che avvalora il rapporto simbiotico tra lavoro e ambiente equiparandone il significato e la sostanza fisica.
Gli artisti
Anna Mariani, Anne Demijttenaere, Collettivo Cercle, Davide Macaone, Debora Mondovì, Janne Tervonen, Katia Millozzi, Maria Rita Ruggieri,
Martina Bosi, Norma Santi, Sara Catanese, Stefano Rana
In collaborazione con:
Ass. Cult. Opima
Ass. Cult. Lo Scarabocchio
Rinfresco
Ingresso gratuito
(incontro entrata sentiero segnalato con un cartello - da Bassano in Teverina percorrere via della Torre per circa 2 km - si consigliano scarpe comode)
INFO
tel. 0761 745335 – 3496074282
www.grupporoccaltia.it
www.operabosco.eu
|
|
Messaggio
di
Gino
il
martedì 15 settembre 2009
alle
08:47
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
|
|
Messaggio
di
Gino
il
martedì 15 settembre 2009
alle
08:51
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Gioielli di carta
Progetti di 60 designer provenienti da tutto il mondoTriennale Design Museum presenta Gioielli di carta a cura di Alba Cappellieri e Bianca Cappello, la piu' completa rassegna dedicata al gioiello di carta attraverso i progetti di sessanta designer provenienti da tutto il mondo (dall'Australia all'Austria, dall'Italia alla Finlandia, dagli Stati Uniti a Singapore, dal Giappone all'Olanda, dalla Turchia alla Spagna fino a Cina, Israele, Inghilterra, Germania, Belgio, Ungheria, Polonia). Piegata, ricamata, intrecciata, cucita, spugnata, plissettata, fustellata, riciclata, incollata, acquerellata, la carta assume decori e forme insospettabili: rarefatte come gli origami di Nobuko Murakami, eleganti come i plisse' di Janna Syvanoja e di Daniele Papuli o le gorgiere dell'olandese Nel Linnsen, fiorite come le geometrie di Sandra di Giacinto o materiche come le texture di Ritsuko Ogura, gioiose come i fiori di Ana Hagopian, i collage di Feroci Design o gli spettri del polacco Andrzej Szadkowski, concettuali come le composizioni di Fritz Maierhofer. Il gioiello di carta impone una riflessione sulla preziosità, non piu' affidata, come nel gioiello tradizionale, ai metalli e alle gemme bensi' al progetto che rappresenta il filo conduttore della mostra. La vulnerabilità della carta si presta a riflessioni progettuali solitamente distanti dal mondo del gioiello come la sostenibilità, l'ecologia, la valorizzazione territoriale. Libero dal valore di scambio codificato dal mercato il gioiello di carta esplora linguaggi e temi trasversali a molte discipline: l'ornamento, il colore, la forma, la superficie, le texture. A questo scopo sono stati inclusi i lavori di sei designer, che solitamente si confrontano con l'arredo e la luce, che hanno realizzato i loro gioielli di carta appositamente per la mostra: Matteo Bazzicalupo e Raffaella Mangiarotti [deepdesign], Marco Ferreri, Miriam Mirri, Marco Romanelli con Marta Laudani, Paolo Ulian. Opere di: Luis Acosta, Atelier VM, Sara Kate Burgess, Ela Cindouruk, Riccardo Dalisi, Matteo Bazzicalupo e Raffaella Mangiarotti [deepdesign], Sandra Di Giacinto, Claudia Diehl, Sabina Feroci, Marco Ferreri, Anna Fornari, Maria Rosa Franzin, Noemi Gera, Lisa Grassivaro, Joanne Grimonprez, Ana Hagopian, Andrea Halmschlager, Caren Hartley, Lydia Hirte, Meiri Ishida, Mari Ishikawa, Nathalie Jean, Hu Jun, Nel Linssen, Angelo Lomuscio, Fritz Maierhofer, Beatrix Mapalagama, Miriam Mirri, Nobuko Murakami, Devran Mursaloglu, Kazumi Nagano, Kaoru Nakano, Ritzuko Ogura, Takehide Ozaki, Daniele Papuli, Shari Pierce, Wendy Ramshaw+David Watkins, Erica Spitzer Rasmussen, Ivana Riggi, Romanelli e Laudani, Marjorie Schick, Angela Simone, Peter Skubic, Maurizio Stagni, Deganit Stern Shocken, Janna Syvanoja, Andrei Szadkowsky, Fabrizio Tridenti, Barbara Uderzo, Paolo Ulian, Marion Van Cruchten, Manon Van Kouswijk, Giorgio Vigna, Paper to Pearls, Kiwon Wang, Fiona Wright, Annamaria Zanella, Ina Zeller Bleil e gli studenti del Politecnico di Milano, Accademia di Brera, Accademia di Belle Arti di Firenze. Coordinamento generale: Silvana Annicchiarico Progetto dell'allestimento: Daniele Papuli Catalogo Electa Immagine: Angela Simone, Scapigliata; collana, cartoncino ondulato nero spruzzato argento, raffia argentata, 2009, 40cm La Triennale di Milano Ufficio Stampa e Relazioni Esterne Antonella La Seta Catamancio Damiano Gulli', Marco Martello, Mattia Pozzoni tel 0272434241 0272434205 | fax 0272434239 ufficio.stampa@triennale.itInaugurazione 15 settembre 2009, ore 18.30 Triennale Design Museum Triennale di Milano viale Alemagna 6 Orari: martedi'-domenica 10.30-20.30 giovedi' 10.30-23.00
|
|
Messaggio
di
Gino
il
mercoledì 16 settembre 2009
alle
09:26
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Jannis Kounellis
Personale
La galleria Alfonso Artiaco e' lieta di annunciare l'inaugurazione della mostra personale di Jannis Kounellis, mercoledi' 16 settembre 2009 alle 19.30, in presenza dell'artista.
Jannis Kounellis ritorna alla Galleria Alfonso Artiaco dopo la mostra nel 1997 proponendo lavori site-specific per gli spazi di piazza dei Martiri.
Le opere presentate in quest'occasione riflettono la volontà dell'artista di creare un connubio tra la ricerca intrapresa negli ultimi anni ed il riferimento ai primi lavori. L'opera Tragedia Civile, 1975 (esposta per la prima volta negli stessi spazi) diviene il punto di partenza di questa esposizione dove nuovi e radicati elementi vengono utilizzati per costituire un inedito lavoro.
Kounellis continua, cosi', nel sottolineare la specificità di ogni singola parte ma nello stesso tempo la complessità relazionale alla quale esse giungono nel discorso che si e' formulato. Il lavoro ultimato ribadisce la lettura dello spazio che da sempre accompagna la ricerca dell'artista, coniugando in modo nuovo elementi di una costruzione -storica-.
Il confronto con la memoria, il riprendere Tragedia Civile denotano l'esigenza dell'artista di esporre e registrare lo spostamento semantico che nel tempo gli elementi formali della sua ricerca hanno registrato.
Alfonso Artiaco piazza Martiri, 58 Napoli Orari: da lunedi' a venerdi' ore 10 - 13,30 e 16-20 da ottobre: da lunedi' a sabato ore 10 - 13,30 e 16-20 ingresso libero
|
|
Messaggio
di
Gino
il
mercoledì 16 settembre 2009
alle
09:28
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
2/4our jesce sole!!
A cura di Alessandro Trabucco
I panni stesi ad asciugare all'aria aperta sono ormai diventati un'immagine tipica della tradizione italiana. In altri paesi del mondo, come il Nord America per esempio, vige una legge che vieta questa pratica di semplice vita quotidiana. Il lavare i panni, il ripulirli dallo sporco, dal sudore, dal -vissuto-, era in passato quasi un rituale collettivo, quando non c'era l'acqua corrente nelle case (tantomeno le lavatrici) e le massaie si recavano presso le rive dei torrenti o, nei casi privilegiati, in pozzi privati. Antenati delle lavanderie self service, i lavatoi pubblici erano provvisti di tutte le attrezzature utili per la lavatura dei panni, tra cui il sapone solido tagliato a blocchetti e la cenere, che servivano rispettivamente a pulire e sbiancare i capi che successivamente venivano stesi al sole puliti e profumati.
Nella società contemporanea italiana, sempre piu' individualista e chiusa nelle proprie -gabbie abitative-, questa tradizione pare resistere, soprattutto in quei quartieri ancora strutturati dalle cosiddette case-ringhiera nelle quali e' possibile stendere il proprio bucato mantenendo una sorta di celata e necessaria discrezione. Stendere i panni mostrandoli alla vista altrui equivale quasi a mettersi a nudo, svelare la propria intimità, affermare quel che si e', nella propria umana vulnerabilità. Scegliere i capi che ci ricoprono e ci presentano nella vita sociale e' già un segno di identità e personalità, lavarli significa prendersi cura di se stessi, rispettarsi. Gesto di umile e affettuosa attenzione, la pulizia di se', come del proprio vestiario, diventa quindi un procedimento di continuo rinnovamento e l'acqua assolve il suo compito simbolico di purificazione.
Il duo artistico 2/4 (Carolina Ciuccio e Sofia Scarano) di stanza proprio nella città per antonomasia dei panni stesi al sole, Napoli, ha realizzato nel capoluogo campano un'installazione site specific per LUMIN_ARIAedizionezero nell'inverno scorso. In quella occasione, panni veri (solidificati con la resina, quindi delle vere e proprie sculture) sono stati appesi ad un filo tra un condominio e l'altro (immagine classica nonche' folcloristica del luogo) ed illuminati con dei led posti al loro interno. Il risultato ottenuto, ovviamente da cogliere meglio nelle ore notturne, era particolarmente suggestivo: presenze sospese, fantasmi inanimati che fluttuavano nel vuoto, leggermente mossi dalla minima filatura di vento. Una visione evocativa ed accattivante soprattutto per i cromatismi vivaci e le fantasie dei tessuti.
Per l'esposizione milanese non potevano scegliere location migliore come lo storico vicolo dei Lavandai, testimonianza abbastanza ben conservata di un pezzo di storia della città. Un'installazione esterna, una video proiezione, una serie di quadri e un paesaggio sonoro in diffusione all'interno dello spazio espositivo compongono il corpus della mostra, che si concentra propriamente sull'atto del lavaggio. Il video, senza audio, e' il resoconto di questa accurata operazione compiuta in riva ad un fiume. Scaglie di sapone marsiglia sciolte col fuoco sono unite a pigmenti puri in modo da ottenere colori pieni e naturali. Su di un tessuto immacolato comincia a prendere forma la sagoma di un vestito. Il rituale battesimale avviene col lavaggio e la purificazione del tessuto che comunque conserva le tracce di una colorazione tenue e sbiadita ma che conferisce lo stato di vita vissuta e quindi di umanità. Questi dipinti con sapone colorato compongono l'installazione di una delle due stanze della galleria, tessuti scelti casualmente, dalle svariate fantasie, diventano lo sfondo sul quale accogliere il primo piano del vestito in una sorta di campionario visivo dei vari capi d'abbigliamento.
Particolarmente significativa l'installazione esterna, sul vicolo dei Lavandai, proprio sul piccolo lavatoio utilizzato in passato dalle lavandaie. Ancora dotato delle pietre inclinate utilizzate per strofinare in modo energico i panni, le due artiste immergono nell'acqua qualche vestito illuminato con i led, in modo da creare una rievocazione suggestiva di questo rituale che spesso permetteva anche alle classi piu' povere di poter provvedere alla propria igiene, oltre che a quella dei benestanti dai quali ricevevano questo compito, e di vivere in un modo addirittura piu' dignitoso rispetto alla realtà attuale.
Inaugurazione mercoledi' 16 ore 19
Obraz vicolo Lavandai, 4 - Milano Ingresso libero
|
|
Messaggio
di
Gino
il
mercoledì 16 settembre 2009
alle
09:29
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Lo c**to de lu mare - Storie di viaggio
Mostra collettiva
I napoletani hanno il porto d'...arte -Lo c**to de lu mare - Storie di viaggio-
Dopo il successo del marzo 2008, la collaborazione tra l'Associazione Whipart Onlus e CMM - Compagnia Marittima Meridionale ha dato vita, per il secondo anno consecutivo, alla collettiva d'arte contemporanea -Lo c**to de lu mare-. Le -Storie di Viaggio- sono il tema affrontato quest'anno dagli artisti partecipanti, che esporranno le loro opere - dal 16 al 22 settembre 2009 - nella moderna e suggestiva cornice della Stazione Marittima di Calata Porta di Massa, nel porto di Napoli.
Sessantuno tra dipinti, sculture e fotografie, ma anche installazioni e tante opere realizzate con innovative tecniche miste racconteranno al pubblico -in partenza- la metafora dell'intimo viaggio dei trentasette autori scelti tra coloro che hanno partecipato alle selezioni. A loro disposizione un'eccezionale ed insolita vetrina, il porto, che realizza l'obiettivo di rendere l'arte fruibile anche al di fuori dei convenzionali spazi museali, in linea con le stazioni e le metropolitane dell'Arte.
Il vernissage della mostra si terrà mercoledi' 16 settembre, a partire dalle ore 19. Tra gli ospiti della serata, anche il duo musicale -Il riso degli stolti- e -Il trio della posteggia-. E per un viaggio nel virtuale, la mostra -Lo c**to de lu mare - Storie di viaggio- sarà anche su Second Life presso la Torre dell'arte alla CSW Island.
Ufficio Stampa 39+360663820 eventinapoli@whipart.it Antonio Benforte 39+ 3398877884 antonio.benforte@whipart.it
Inaugurazione mercoledi' 16 settembre, ore 19
Stazione marittima CMM Calata porta di Massa, Molo 18 - Napoli Orari: 10-13, 16-20 Ingresso libero
|
|
Messaggio
di
Gino
il
mercoledì 16 settembre 2009
alle
09:31
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Muralespanso
Pitture murali di diversi artisti italiani
A cura di Gabriele Marino
Continuando la tradizione iniziata nel 1981 che l'ha resa nota come -città dei murales-, Diamante ospiterà, nell'ambito del progetto -MURALESPANSO-, dal 16 al 23 settembre 2009, 14 artisti provenienti da varie parti d'Italia che arricchiranno il già ampio repertorio di pitture murali con le loro creazioni.
Curatore della rassegna voluta dall'assessore alla cultura del Comune di Diamante, Battista Maulicino, e' l'artista Gabriele Marino.
Mentre l'anno scorso si e' avuta la donazione delle opere degli artisti Antonio Davide di Arezzo, Luigi Pagano di Salerno, Vincenzo Rusciano di Napoli, Gianni Pontillo di Caserta e dello stesso Gabriele Marino, che ha eseguito la sua nuova opera sul muro li' dove era il murale del compianto Zonari, quest'anno, convogliati in un unico periodo, si avrà una nutrita partecipazione di artisti di varie parti d'Italia, che hanno aderito con entusiasmo all'invito loro rivolto dal comune di Diamante su segnalazione di Marino.
Gennaro Caiazzo da Caserta, Gabriele Castaldo da Napoli, Paola Cioncolini da Montevarchi (Arezzo), Alessandra Cofone da Cosenza, Francesco Corica da Roma, Gianni D'Adda da Bergamo, Francesca Di Martino da Napoli, Antonio Fomez da Milano, Giorgio Grisafi da Roma, Mario Lanzione da Benevento, Gabriele Marino da Caserta, Enzo Meroni da Cologno Monzese (MI), Romualdo Schiano da Napoli e Marianna Tramontano da Salerno.
Gli artisti invitati per questa nuova tornata sono anche: Gabriele Castaldo, Mario Lanzione, Antonio Fomez, Giorgio Crisafi, Gianni D'Adda che ritorna dopo 28 anni a dipingere a Diamante una sua recente composizione, Francesca Di Martino, Gennaro Caiazza, Paola Cioncolini, Enzo Meroni, Gabriella Frustaci, Alessandro Del Gaudio e altri 10 poeti coordinati dalla poetessa Antonietta Dell'Arte scriveranno poesie sui muri.
Questi gli artisti che con entusiasmo hanno deciso di aderire al progetto e che realizzeranno ciascuno un'opera pubblica che rimarrà nel tempo per i numerosi visitatori, provenienti da tutto il mondo,di questa deliziosa cittadina della costa tirrenica.
Diverse sedi Diamante (CS)
|
|
Messaggio
di
Gino
il
mercoledì 16 settembre 2009
alle
09:39
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Simonetta Capecchi
MyDetour 5x5
Dopo aver fatto tappa a Milano, Firenze e Parma, myDetour 5x5 arriva a Napoli, alla Feltrinelli di Via S. Caterina a Chiaia, dal 16 settembre all'11 ottobre, per proseguire poi il suo viaggio a Roma (21 ottobre - 15 novembre) fino ad arrivare, nel maggio 2010, alla Biennale d'Arte Africana Contemporanea di Dakar.
A fare da padrona di casa per questa tappa, l'artista Simonetta Capecchi, che da anni si muove sul territorio dell'urban sketching su pagine Moleskine: http://inviaggiocoltaccuino.blogspot.com
myDetour 5x5 e' dedicato a tutti coloro che vogliono mettere in mostra il proprio talento creativo attraverso i taccuini Moleskine illustrati, scritti, dipinti o comunque liberamente interpretati.
myDetour 5x5 partecipa alla campagna -Il razzismo e' una brutta storia-, lanciata da la Feltrinelli per il 2009. Madrina dell'evento e' infatti Inge Feltrinelli: il suo taccuino rosso sarà il testimone della staffetta e attraverserà l'Italia con il suo appello contro il razzismo.
Che cos'e' myDetour 5x5? myDetour 5x5 e' un progetto di Moleskine per la Feltrinelli, a sostegno della fondazione lettera27 onlus e partecipa alla campagna ''Il razzismo e' una brutta storia'', lanciata da la Feltrinelli per il 2009.
myDetour 5x5 e' un'iniziativa itinerante di Moleskine, rivolta alle community di moleskiners e a tutti coloro che amano dipingere, fotografare, illustrare, scrivere e creare liberamente sui taccuini Moleskine. Un'occasione per mostrare i propri lavori, online e offl ine, condividere esperienze creative e dare visibilità al proprio immaginario. myDetour 5x5 sostiene il progetto WikiAfrica, promosso dalla fondazione lettera27 onlus in collaborazione con Wikimedia Italia e volto ad africanizzare Wikipedia ampliando le voci riguardanti aspetti di cultura, storia, linguaggio e tradizioni dell'Africa. myDetour 5x5 e' parte del piu' generale progetto myDetour, the Moleskine notebook experience, iniziato nel 2007 a NewYork e proseguito nel 2008 a Parigi e a Berlino. Tappe internazionali di myDetour 2009 saranno Istanbul e Tokyo.
Dove e come si svolge myDetour 5x5? myDetour 5x5 e' una staff etta creativa in 5 città italiane, da aprile a novembre 2009. Il traguardo e' l'Africa a maggio 2010. myDetour 5x5 si svolge in 5 librerie/negozi la Feltrinelli di 5 città italiane: Milano, Firenze, Parma, Napoli e Roma. Tra aprile e novembre 2009, a turno e per un periodo di tre settimane circa, saranno allestiti appositi spazi dedicati alla raccolta dei taccuini, opportunamente segnalati online e offline. I taccuini consegnati in ciascuna città saranno selezionati da una giuria e i migliori 5 di ciascuna tappa saranno esposti al pubblico durante la successiva tappa di myDetour 5x5. L'autore del taccuino giudicato piu' meritevole sarà invitato all'opening della tappa successiva e riceverà in omaggio il viaggio e il soggiorno. I 25 taccuini (5x5) selezionati nelle 5 tappe saranno esposti a Dakar (Senegal) durante la Biennale d'Arte Africana Contemporanea, a maggio 2010. L'autore del taccuino piu' meritevole tra i 25 taccuini selezionati nelle 5 tappe sarà invitato a Dakar all'opening della mostra e riceverà in omaggio il viaggio e il soggiorno.
Un taccuino/catalogo raccoglierà le immagini dei 25 taccuini selezionati e altre testimonianze del progetto myDetour 5x5. Sarà pubblicato nel primo semestre del 2010 e tutti i partecipanti a myDetour 5x5 ne riceveranno una copia omaggio.
myDetour 5x5 e' anche una mostra permanente online I 25 taccuini selezionati saranno visibili sui siti http://www.moleskine.it/5x5 e http://www.lafeltrinelli.it, dove l'iniziativa sarà costantemente aggiornata.
Qual e' la destinazione dei taccuini? Tutti i taccuini depositati nelle teche sono donati dai loro autori alla fondazione lettera27 onlus e diventano parte di un archivio dal quale, di volta in volta, si selezionano i taccuini da mostrare online e offline. Moleskine sostiene lettera27, finanziandone i progetti con un contributo annuo.
Libreria Feltrinelli Piazza dei Martiri (Via Santa Caterina a Chiaia, 23) - Napoli Ingresso libero
|
|
Messaggio
di
Gino
il
mercoledì 16 settembre 2009
alle
09:45
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
60 artisti newyorchesi al MACRO Future di Roma
NEW YORK MINUTE: 60 ARTISTI DELLA SCENA ARTISTICA NEWYORCHESE
inaugurazione 19 settembre 2009 | ore 19:00 | con concerto di a.r.e. weapons | a cura di kathy grayson | macro future | roma
La mostra, curata da Kathy Grayson, e la prima organizzata dalla Fondazione DEPART, presenta un affiatato gruppo di sessanta artisti della scena newyorchese, molti di loro sono di base a downtown Manhattan, gli altri gravitano fra Providence, San Francisco, Los Angeles, Portland, Virginia Beach fino ad arrivare a Tokyo. Questa comunità allargata cattura la drammaticità, il rischio, la velocità e il dinamismo delle diverse scene creative di New York. Lo spirito comunitario dello show è evidenziato dalle installazioni di grandi dimensioni ideate da più artisti ospitati a Roma per l'occasione. L'estetica e l'atmosfera dell'allestimento saranno create dal designer Rafael de Cardenas. Una serie di eventi collaterali, organizzati in collaborazione con NERO Magazine, tra cui concerti, screenings e performances renderanno la mostra ancora più viva. Il MACROFuture di Testaccio, in tendenza con la linea curatoriale del Direttore Luca Massimo Barbero, votata alla trasversalità e polimorfia del contemporaneo, offrirà la sede ideale per questo grande evento internazionale dedicato al pubblico romano.
L'espressione "New York Minute" si riferisce alla velocità con cui i newyorchesi reagiscono agli stimoli, in un misto di impazienza, ingenuità e grande prontezza. I 60 artisti in mostra rappresentano una risposta veloce e ingegnosa al panorama culturale di oggi e alle questioni specifiche della loro generazione. Il loro lavoro esplora alcune delle principali tendenze del nuovo modo di fare arte a New York: svecchiare l'action painting e l'astrazione con la durezza della vita di strada; sintetizzare la cultura pop in artefatti artigianali e sinceri; spingere il concettuale verso vie nuove e assurde; organizzare collettivi e portare l'arte interdisciplinare in tour; trasferire l'attitudine punk all'assemblaggio, al collage e alla scultura. Queste nuove tendenze sono genericamente riassunte nella mostra in tre diverse categorie: 'street punk', 'wild figuration' e 'new abstraction'. Tra gli artisti che esemplificano la tendenza 'street punk' troviamo Dash Snow, Terence Koh, Nate Lowman, Aurel Schmidt, Agathe Snow, Hanna Liden e molti altri. Essi trasformano l'energia oscura delle strade in progetti sinceri e provocatori sotto forma di collage, performance, musica e scultura; sono attratti dal pericolo e dall'anarchia dell'ambiente urbano e producono lavori crudi che riflettono questa attrazione. Gli artisti che lavorano nella modalità della 'wild figuration' includono Chris Johanson, AVAF, Paper Rad, Takeshi Murata, Francine Spiegel e molti altri. Prediligono esplosioni di pigmenti prismatici e oggetti fatti a mano o trovati. Usano la grafica e le citazioni del mondo del fumetto, insieme a un immaginario pop di cultura "bassa" per creare nuove raggianti creature. Il loro modo comunitario di lavorare è testimoniato dalla partecipazione a collettivi e gruppi rock. Un terzo gruppo di artisti esplora la 'new abstraction'. Alcuni vanno aggiornando l'astrazione della scuola newyorchese con l'energia della strada, come Dan Colen, Rosson Crow o Sterling Ruby; altri, come Tauba Auerbach, Xylor Jane o Ara Peterson, rivitalizzano approcci demodé nei confronti dell'astrazione con nuove visioni dell'era digitale. Lungi dall'essere cerebrali, i nuovi pittori astratti comunicano con urgenza e immediatezza. Tra gli highlights di New York Minute segnaliamo "Downtown Don", il negozio di Aaron Bondaroff con tutte le fanzines, i dischi, gli stickers, le t-shirts e i libri prodotti dagli artisti in mostra. Il creatore di Tinyvices, Tim Barber curerà una sua piccola sezione all'interno della mostra con contributi dalla sua rete di giovani fotografi da tutto il mondo. Inoltre, in occasione dell'opening (19 settembre) si terrà un concerto del gruppo punk newyorchese A.R.E. Weapons.
Artisti Partecipanti Aaron Bondaroff / Agathe Snow / Alan Vega / Ara Peterson / Aurel Schmidt / AVAF / Banks Violette / Barry McGee / Ben Cho / Ben Jones / Brian Belott / Brian Chippendale / Brian Degraw / Chris Johanson / Cory Arcangel / Dan Colen / Dash Snow / Dearraindrop / Eddie Martinez / Ester Partegàs / Evan Gruzis / Francine Spiegel /Gang Gang Dance / Gardar Eide Einarsson / Hanna Liden / JD Samson / Jim Drain / Joe Bradley / Jules De Balincourt / Katherine Bernhardt / Keegan Mchargue / Kon Trubkovich / Lizzi Bougatsos / Mat Brinkman / Martha Friedman / Matt Leines / Michael Bell-Smith / Michael Cline / Mitzi Pederson / Nate Lowman / Paper Rad / Patrick Griffin / Peter Coffin / Rosson Crow / Ry Fyan / Ryan McGinley / Scott Campbell / Sterling Ruby / Steve Powers / Takeshi Murata / Tauba Auerbach / Taylor McKimens / Terence Koh / Threeasfour / Tim Barber / Tomoo Gokita / Valerie Hegarty / Xylor Jane / Yuichi Yokoyama
New York Minute Dal 20 Settembre al 01 Novembre 2009 MACRO FUTURE Piazza Orazio Giustiniani 4, Roma aperto da martedì a domenica dalle 16 alle 24 MACROTICKET: MACRO + MACRO Future, Ingresso Unico, € 4.50 intero, € 3.00 ridotto T. +39 06 671070400 www.macro.roma.museum
Maggiori informazioni e materiale visivo possono essere scaricate dalla sezione media del sito www.departfoundation.org Immagine: Ryan McGinley: Jonas Snow Barn Disco, 2009. Collezione Privata
Un'iniziativa promossa dal Comune di Roma Assessorato alla Cultura e Comunicazione, Sovrintendenza ai Beni Culturali Mostra organizzata dalla Fondazione DEPART In collaborazione con MACRO Museo d'Arte Contemporanea Roma Con il sostegno e il patrocinio della Provincia di Roma Con il sostegno di: American Academy in Rome, adidas Originals, Mini Roma e Mini
CONTATTI MEDIA Internazionali Dan Schwartz / Adam Abdalla Susan Grant Lewin Associates T +1 212 947 4557 dan@susangrantlewin.com adam@susangrantlewin.com
Nazionali Elena Bari / Stefania Scarpini NewRelease di Elena Bari T +39 02.47956722 Mob: IT + 39 328.9781241, + 39 339.7656292, D +49 15.223906468 press@newrelease.it
Ufficio Comunicazione MACRO Massimiliano Moschetta T +39 06 671070443 massimiliano.moschetta@gmail.com
Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura Patrizia Morici T +39 06 82077371 +39 348 5486548 p.morici@zetema.it Giusi Alessio T +39 06 82077327 +39 340 4206562 g.alessio@zetema.it
adidas Originals www.adidas.com/originals Comunicazione Tecla Citterio tecla.citterio@adidas.com Ufficio stampa Silvia Calligher silvia.calligher@adidas.com
|
|
Messaggio
di
Gino
il
mercoledì 16 settembre 2009
alle
18:30
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Esilio a Capri Paul Renner venerdì 18 settembre ore 18.00 Palazzo Ruffo di Bagnara, Piazza Dante, 89 - 80135 Napoli
Esilio a Capri, l’ultimo ciclo di opere realizzate da Paul Renner, condivide con Alberto Savinio la ricerca di un’originaria coincidentia oppositorum; le opere materiche e pittoriche ritraggono dei personaggi eccentrici ed il loro modo di vivere, come Jacques d’Adelsward Fersen che incentra la sua vita fino alla completa dissoluzione dell’Io e Norman Douglas che lascia Thüringen per Capri, arricchendo l’isola con la sua presenza spirituale. I loro modi di vita sperimentali, utopici e singolari trovano spazio nell’arte di Paul Renner che dalla teoria della Gesamtkunstwerk (Arte-totale) e dalla scuola dell’Azionismo Viennese muove per creare dei suggestivi rituali orgiastici attraverso splendidi convivi teatrali.
Paul Renner ha già mostrato a Napoli la sua creatività installativa, le mostre personali “a rebours” nel 2000 e “the hell fire touring club” nel 2002, e per la nuova sede della Fondazione Morra espone numerose opere inedite ed i grandi lavori Casamatta in relazione alla villa Malaparte, Gran Fonte incentrato sulla figura di Norman Douglas e la scultura Macchina della Cuccagna riferita al Marquis de Sade.
Per questa occasione verrà realizzato il libro d’artista in 333 esemplari numerati e firmati, con varie illustrazioni e i testi di Wilhelm Meusburger, direttore del Centro Ricerche Norman Douglas, e di Stefan Zweifel, esperto di Marquis de Sade e di Paul Renner.
L’isola di Capri si rivela come una Terra di Mezzo, divisa tra il silenzio e la semplicità degli autoctoni e la frivolezza e l’estetismo dei mitteleuropei. Nepente, come la chiama Norman Douglas, attrae tra Otto e Novecento una folta schiera di diversi che con le loro opere contribuiscono ad identificare il Genius Loci di uno spazio metafisico, in cui confluiscono in perfetta osmosi l’apollineo ed il dionisiaco; Capri è il regno del pittoresco e del mondano e soltanto qui è possibile attuare secondo Norman Douglas la mediterraneizzazione di sé stessi, cioè “vivere almeno una stagione come un antico che conosceva il valore e la preziosa disciplina degli otia”.
Sabato 19 settembre una visita ai luoghi Capresi amati da questi personaggi eccentrici sarà accompagnata dalla lettura di testi poetici che raccontano Capri dell’attrice austriaca Barbara Sotelsek e del poeta italiano Tommaso Ottonieri.
Fondazione Morra - Museo Nitsch vico lungo Pontecorvo 29/d 80135 Napoli Italy T +39 081 5641655 info@fondazionemorra.org www.fondazionemorra.org
|
|
Messaggio
di
Gino
il
giovedì 17 settembre 2009
alle
08:48
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
La collezione Dorotheum
La casa d'aste presenta in anteprima a Roma i suoi capolavori
Il 17 settembre a Palazzo Colonna, la storica casa d'aste austriaca esporrà alcune delle opere piu' importanti della terza settimana delle aste 2009
La casa d'aste austriaca Dorotheum, la piu' antica tra le principali case d'aste del mondo, che ha inaugurato a marzo 2009 la sua sede di Roma a Palazzo Colonna, presenterà in un'anteprima riservata alla stampa giovedi' 17 settembre alle ore 11.30, alcune delle opere piu' importanti che saranno battute nella terza settimana d'aste al Palais Dorotheum di Vienna (6- 8 ottobre).
Tra le opere che verranno presentate, citiamo, l'inedito del Guercino San Mattia Apostolo valutato tra i 150.000 e i 200.000 Euro, un Cristo coronato di spine di Guido Reni (60.000-80.000 Euro), la veduta del Foro romano dall'Arco di Tito di Giovanni Paolo Pannini valutato tra i 60.000 e gli 80.000 Euro, una Madonna con bambino del Maestro di Marradi (35.000 - 45.000 Euro), un Paesaggio roccioso di Francesco Zuccarelli valutato tra i 200.000 e i 230.000 Euro, un Palazzo con padiglione e fontana di Viviano Codazzi e Filippo Lauri valutato tra i 60.000 e gli 80.000 Euro, un intenso Ritratto di giovane gentildonna che tiene tra le mani un liuto di Alessandro Allori, detto il Bronzino valutato tra i 60.000 e gli 80.000 Euro e Due vasi bianchi con bouquet di fiori di Jacopo Ligozzi, valutati tra i 100.000 e i 150.000 Euro l'uno e uno splendido fondo oro di Michele di Matteo Lambertini (stima a richiesta). Oltre alle opere citate, verrà presentato in anteprima anche un dipinto inedito del pittore romano Ciro Ferri, allievo di Pietro da Cortona e alcune squisite scene villerecce di Paolo Monaldi. Fra la selezione dei dipinti del XIX secolo, un olio su tavola di Eugen van Blaas, Il ragno e la mosca (Stima 150.000 200.000).
Fondata nel 1707, Dorotheum organizza circa 600 aste l'anno ed e' leader nel mercato in Europa centrale e per i dipinti antichi in Europa Continentale. La storica casa d'aste, con una consolidata tradizione, opera in diversi settori, spaziando dalle opere del XIX e del XX secolo a porcellane, vetri, mobili, gioielli, argenti antichi e design moderno fino agli strumenti scientifici e ai globi. La sede romana, inaugurata il 9 marzo scorso, e' diretta da Maria Cristina Paoluzzi, storica dell'arte con specializzazione e PHD in pittura barocca e storia dell'arte moderna.
L'anteprima romana inaugura la terza settimana delle aste di ottobre dedicate ai dipinti antichi a cui seguiranno, nel mese di novembre, le aste dedicate all'arte moderna e contemporanea.
Dott.ssa Maria Cristina Paoluzzi (+ 39) 335-836 1447 Contatto stampa Roma: Equa di Camilla Morabito Tel 06-323 6254, info@equa.it http://www.equa.it
Ufficio stampa Dorotheum Vienna: Mag. Doris Krumpl, Tel (+ 43 ) 1-515 60-406 doris.krumpl@dorotheum.at http://www. dorotheum.com
Anteprima riservata alla stampa giovedi' 17 settembre, ore 11,30
Dorotheum Roma, Palazzo Colonna Piazza SS. Apostoli 66, Roma Anteprima per il pubblico il 18, 19, 20 e 21 settembre, ore 10-13 e 14-18 Ingresso libero
|
|
Messaggio
di
Gino
il
giovedì 17 settembre 2009
alle
08:50
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Giovanni Manganaro
Percorsi Dinamici
a cura di Renata Civitella
Si inaugurerà il 17 settembre alle 18 nella suggestiva cornice di Villa Fiorentino, a Sorrento, la mostra -Percorsi Dinamici- di Giovanni Manganaro, con opere realizzate dal 2001 al 2009, visitabile fino al 9 ottobre. Una antologica della produzione dell'artista di Vico Equense che ne esalta la ricerca grafica che unisce su legno in modo equilibrato l'uso dei colori misto a contaminazioni simboliche della nostra dinamica società multimediale con elementi di microprocessori o pezzi di giornali.
Un mix segno dei nostri tempi, ma basato su una tecnica pittorica antica nella scelta dei colori e delle sfumature, questa volta il bianco, nella immagine grafica umana simbolica della ricerca di nuovi equilibri sociali ed interiori, nell'interrogarsi su tragedie dei nostri giorni, come quella dell'11 settembre 2001. Ad essa e' dedicata una sezione dell'esposizione, in un gesto di doveroso omaggio alle vittime di questo sconvolgente episodio ed al contributo dato dagli Stati Uniti al progresso tecnologico della nostra società, motivazioni che lo stesso Manganaro ha sintetizzato nel suo invito, prontamente accolto, al Dr. J. Patrick Truhn, Console Generale degli Stati Uniti a Napoli che sarà presente alla cerimonia inaugurale.
L'antologica di Manganaro, patrocinata dalla Fondazione Sorrento, non e' solo un grido di dolore o di paure di future sofferenze, come quelle esternate nel ciclo -Simulacri-, da queste tensioni e sensazioni negative, in un ideale viaggio catartico di purificazione, l'artista fa nascere lo spirito di rinnovamento, non solo biologico, che porta a nuova vita e che si manifesta nelle opere della serie -Alcova-.
Un viaggio, quindi, a trecentossessanta gradi nell'animo umano, che l'artista ha realizzato negli ultimi anni e che trova un adeguato supporto comunicativo nel catalogo, edito in italiano ed inglese, curato da Renata Civitella curatrice della mostra. Visitabile tutti i giorni, ore 9,00-13,00 - 16,00-19,00.
Inaugurazione giovedi' 17 settembre, ore 18
Villa Fiorentino Corso Italia, 56, Sorrento (NA) Orari: tutti i giorni, ore 9-13, 16-19 Ingresso libero
|
|
Messaggio
di
Gino
il
giovedì 17 settembre 2009
alle
08:53
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
fino al 22.IX.2009 Oscar Niemeyer Benevento, Palazzo Paolo V
Linee nitide e sinuose come corpi femminili, scolpite elegantemente nella materia. Per dar vita all’opera architettonica del maestro brasiliano. In un connubio di paradisi immaginari e reali...
|
|
pubblicato mercoledì 16 settembre 2009
Dopo la prima edizione vicentina ai Chiostri di Santa Corona lo scorso maggio, la mostra promossa dall’Associazione Independent Event Center fa tappa nell’antico Palazzo Paolo V, nello scenario del Festival Benevento Città Spettacolo. La città campana celebra la genialità del grande progettista brasiliano Oscar Niemeyer (Rio de Janeiro, 1907) attraverso un vasto corpus di schizzi progettuali, disegni e serigrafie, in cui è vivibile il sentimento e il romanticismo che l’architetto-artista comunica alla società. Tutto ruota intorno alla semplicità e all’efficacia del suo “fare architettura”: Niemeyer lavora a stretto contatto con la natura; la sua ispirazione è la terra, i vasti scenari paradisiaci brasiliani, le donne e la vita, il tutto proiettato in linee morbide che hanno il potere di plasmare il cemento, con la finalità di valorizzare sempre i luoghi naturali. In tutto il corpus dei progetti esposti si deduce un percorso caratterizzato da una continua crescita. M ai statico: innovativo e minuzioso, ossessionato dall’immagine artistica, riesce a teorizzare le sue idee in modo quasi trasparente e leggero. La mostra pone in primo piano sia gli schizzi che il progetto dell’Auditorium di Vicenza, redatto in collaborazione con l’architetto Federico Motterle. Il progetto non ha mai avuto una riproduzione reale, diversamente dall’altro progetto esposto anche sotto forma di plastico: l’Auditorium di Ravello. In quest’ultimo le componenti dell’opera architettonica - tecnica, materia e immaginario - si fondono in uno scenario spettacolare, dove un edificio di cemento bianco a forma di elmo si staglia sul mare della costiera amalfitana. I fruitori dell’auditorium incontreranno l’arte e la natura, visibile attraverso un oblò proiettato verso il mare. Sempre il mare, insieme ad altri sfondi naturali, è l’ispirazione principale delle serigrafie e dei disegni esposti nella sala contigua ai progetti. Si svela dunque il significato del sottotitolo della mostra: L’architettura dello spettacolo. Lo spettacolo dell’architettura. In questo modo è sottolineato e sottinteso il rapporto romantico architettura-arte che Niemeyer forgia nei propri lavori: progetta luoghi di arte e non solo, in rapporto simbiotico con le altre forme espressive, volte a coinvolgere, comunicare e “ a migliorare la vita”.
articoli correlati Napoli omaggia Niemeyer
raffaella rossi mostra visitata il 5 settembre 2009
dal 2 al 22 settembre 2009 101% Oscar Niemeyer: l’arte di progettare Palazzo Paolo V Corso Garibaldi - 82100 Benevento Orario: tutti i giorni ore 10-13 e 17-20 Ingresso libero Info: tel. +39 0824772516; info@independenteventcenter.com; www.independenteventcenter.com
[exibart] |
|
|
Messaggio
di
Gino
il
giovedì 17 settembre 2009
alle
09:52
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
mimmo scognamiglio artecontemporanea
MILANO:
adrian tranquilli
all is violent all is bright
VERNISSAGE: 18/19/20 SETTEMBRE 2009 FINO AL 7 GENNAIO 2010
LUNEDÌ 15.30 - 19.30 MARTEDÌ - SABATO 10.30 - 19.30
CORSO DI PORTA NUOVA, 46/B – 20121 MILANO
TEL. +39 0236526809 – FAX +39 0236595527
NAPOLI:
maddalena ambrosio
attention please!
VERNISSAGE: 24 SETTEMBRE 2009 FINO AL 5 DICEMBRE
LUNEDÌ – VENERDÌ: 10- 18.30
VIA M. D’AYALA, 6 – 80121 NAPOLI
TEL. +39 081 400 871 – FAX +39 081 119 576 621
mimmo scognamiglio artecontemporanea
via mariano d'ayala, 6
80121 napoli - italy
tel. +39081400871 - fax +3908119576621
www.mimmoscognamiglio.com
|
|
Messaggio
di
Gino
il
venerdì 18 settembre 2009
alle
09:35
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Reggia di Caserta
Rosario Mazzella
Esasperatismo, Degrado e Speranza
Mostra d’Arte di Rosario Mazzella Titolo: Esasperatismo, Degrado e Speranza a cura di Carlo Roberto Sciascia presentazione di Carlo Roberto Sciascia e Leo Strozzieri Inaugurazione: sabato 19 settembre, ore 10.30 Luogo: Palazzo Reale di Caserta Salone di Rappresentanza della Pro Loco di Caserta Promozione: Movimento Artistico “Esasperatismo & Bidone” Ambito: Attività artistico culturali dell’Associazione Turistica Pro Loco di Caserta e dell’Associazione Culturale Ars Supra Partes Patrocinio: Comune di Caserta, Assessorato alla Cultura Interverranno: il Presidente della Pro Loco di Caserta Francesco Giaquinto e l’artista Rosario Mazzella Durata: fino al 30 settembre 2009 Orario di apertura: - lunedì, mercoledì e venerdì 9.00 – 12.00 e 15.00 – 17.00. - giovedì e sabato 9.00 – 11.00; - martedì chiuso e su appuntamento (338/79 22 753)
La mostra è accompagnata da un catalogo a colori con testo critico di Leo Strozzieri.
La sala espositiva della Pro Loco è situata nella Reggia tra il secondo cortile lato destro ed il parco.
http://www.esasperatismo.org/
|
|
Messaggio
di
Gino
il
venerdì 18 settembre 2009
alle
10:10
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Hank Willis Thomas
Unbranded
Il concetto di relazione - come legame esistente tra due o piu' grandezze diverse - informa tutta l'arte di Hank Willis Thomas (1976, vive e lavora a New York), artista del New Jersey incaricato dalla annarumma404 di inaugurare la stagione espositiva 2009 - 2010 dello spazio milanese. Il giovane artista, guidato da un interesse di natura antropologica piuttosto che da un istintivo orgoglio di appartenenza, predilige come soggetto l'umanità varia dell'universo afroamericano e pur non abbandonando i cliche' del comune e collaudato ritratto, riesce a rinnovarne i risultati.
Sottoposto ad una scrupolosa quanto minuziosa anamnesi, l'arte del ritrarre solleva quesiti di progressiva universalità, mette a nudo problematiche collettive, che allontanano dalla sfera intima e perfettamente individuata di un singolo, contaminandola, dando vita a un racconto corale. Una piccola bibbia laica privata, una grande bibbia pubblica: le due categorie del mondo progressivamente interagiscono, palesando il loro essere reciprocamente destinate, imprescindibili l'una dall'altra.
In occasione del suo esordio europeo, Hank Willis Thomas presenta a Milano alcune opere tratte dal ciclo Unbranded, ( cinque foto di grandi dimensioni ) dove vecchie immagini pubblicitarie degli anni '70 e '80, una volta epurate di tutti i riferimenti propagandistici, vengono proposte come istantanee della strada, reportage di vita reale.
Come un novello Zenone del terzo millennio, l'artista si serve della paradossale assenza di scarto tra immagine patinata e quotidianità per smascherare le infauste conseguenze del vivere in un epoca di profonda e radicata omologazione della comunicazione.
Inaugurazione Venerdi 18 Settembre ore 18,30
annarumma404 Via Felice Casati 26, Milano ingresso libero
|
|
Messaggio
di
Gino
il
venerdì 18 settembre 2009
alle
10:15
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Antonio De Pascale
Microclima
Venerdi' 18 settembre, in occasione di START, il week end d'arte contemporanea a Milano, la galleria Federico Luger e' lieta di invitarvi all'inaugurazione della mostra personale di Antonio De Pascale -Microclima- La paradossale contaminazione della natura morta con scene di genere (campionate da svariati media) e' la strategia di avvicinamento al reale adottata da Antonio De Pascale che contemporaneamente introduce una distanza nel sovraccarico emotivo indotto dal continuum delle narrazioni mediatiche, quell'eccesso di visibilità che potrebbe provocare rimozione ed indifferenza verso gli eventi traumatici da cui siamo quotidianamente accerchiati.
Nei dipinti di Antonio De Pascale le inquadrature di una scena domestica sovraccarica di prodotti di consumo diventano teatro di azioni drammatiche, riconoscibili ma non identificabili. Spiazzati dalla minuziosa rappresentazione della nostra realtà popolata di oggetti e invasa dalle merci e dall'implacabile susseguirsi di eventi tratti da reportages e telegiornali, ci troviamo trascinati in una super-realtà, in cui eventi catastrofici, sempre piu' attutiti dall'abitudine e dalla loro stessa ripetitività, si innestano nel vivo del nostro orizzonte quotidiano.
Attraverso una drastica inversione di scala, un variegato campionario di oggetti (scatolette, cataloghi d'arte, barattoli, sacchetti e contenitori di ogni genere) rappresentati con dettagliata minuzia si trasforma in un paesaggio pervaso dall'agitarsi di personaggi microscopici, la cui tensione e frenesia si trova a collidere con la rassicurante immobilità propria della natura morta.
Sovrapponendo a un genere pittorico, caratterizzato dalla staticità e dalla mancanza di azione, documenti visivi direttamente dal fronte delle news, De Pascale ne stravolge il codice, ma mira, al contempo, ad istituire un dialogo e uno scambio narrativo di aspetti della realtà tra loro dissociati, in grado di accendere nello spettatore allarmi imprevisti. Dislocazione e saturazione, interferendo nel processo di significazione, interrogano le immagini senza perderne le connotazioni originarie.
Apertura venerdi' 18 settembre dalle 15:30 alle 22:00 Sabato 19 dalle 12:00 alle 21.00 Domenica 20 dalle 12:00 alle 19:00 Fino al 30 ottobre 2009 L'artista sarà presente all'inaugurazione
Federico Luger Via Domodossola 17 (interno) 20145 Milano Aperto dal lunedi' al venerdi' dalle 15:30 alle 19:00 Sabato su appuntamento Ingresso libero
|
|
Messaggio
di
Gino
il
venerdì 18 settembre 2009
alle
10:20
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Lucio Iezzi
Immediatezze
a cura di Simona Perchiazzi
L'insostituibilità manuale, quella di cui si necessita quando si ritiene che la macchina sia incapace di realizzare un progetto cosi' come ce lo si immagina, per non essere cosi' abile e versatile da poter imitare la sensibilità umana, e' un campo di ricerca da tempo caro alla galleria. Con tale presupposto, la mostra espone 30 nuove esperienze applicate alle proprietà della materia alluminio: sono studi qualificabili come oggetti-forma, dove la semplificazione costruttiva e' la matrice dell'idea.
Dal porta-buste, come altri piccoli accessori da scrittoio, al vasellame da tavola, fino agli oggetti illuminanti e complementi d'arredo come portaritratti e candelabri, cio' che davvero conta e' chiudere nell'immediatezza di una soluzione l'aspetto funzionale, anche se questo a volte trova il suo equilibrio estetico nelle trasgressioni del gesto creativo, trasgressioni che, rielaborate -in proprio-, senza finalità d'uso, in seguito hanno anche stimolato risultati di natura decorativa.
Commento ai lavori: La materializzazione del pensiero creativo e' una gratifica.
Il tempo necessario per giungere al risultato di un'opera rappresenta una -distanza-, che si vorrebbe ridurre per non sbiadire la freschezza originaria di quell'attimo che ha generato l'idea iniziale. Si tenta di fissare questa immagine con appunti, ma subito dopo nasce quel desiderio di -fare-, compiendo l'idea.
La -distanza- si puo' limitare rendendo il piu' rapido possibile il sistema per realizzare quell'idea: le semplificazioni sono dunque un utilissimo metodo, ma rivelano anche la necessità/giustificazione psicologica del desiderio.
Nel design si dovrebbe sempre tendere alla semplificazione applicando la logica del minimo- necessario- sufficiente- indispensabile: le semplificazioni sono il paradigma dell'efficacia e della qualifica di un progetto.
La realizzazione di un'idea comporta un insieme di scelte correlate, che porteranno ad un rapido risultato solo se non macchinose: sarà dunque la -spontaneità- di quell'insieme di soluzioni a determinare i tempi.
La tecnologia puo' essere un ostacolo alla rapida soddisfazione del desiderio per la complessità e specificità dei procedimenti che la costituiscono e a cui il progetto si deve adeguare.
Ho invece trovato nella -manualità progettata- un metodo di lavoro gratificante: oltre che permettere soluzioni inconcepibili nell'ambito delle pur sofisticate ma sempre piu' -specialistiche- possibilità tecnologiche, la manualità offre un illimitato e agile campo di ideazione, in cui le scelte tecniche sono per lo piu' di tipo intuitivo. E' come una -riconquista- del senso pratico, dove le semplificazioni sono indispensabili e si traducono in immediatezza, forse la caratteristica piu' autentica e avvincente nella lettura di un'idea compiuta. Lucio Iezzi
Inaugurazione venerdi' 18 Settembre 2009, ore 19-21
Mani Design Via S. Giovanni Maggiore Pignatelli 1/B, Napoli Orari: 10,30-13,30 e 16,30-19,30 Ingresso libero
|
|
Messaggio
di
Gino
il
venerdì 18 settembre 2009
alle
10:23
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Alessandro Antonino
Imperfezioni
Dal 18 settembre al 11 ottobre 2009 il Castel dell'Ovo di Napoli ospita la mostra -Imperfezioni- di Alessandro Antonino. Si tratta di un -ritorno a casa' a lungo meditato dall'artista, di origini partenopee, che e' presente per la prima volta nella sua città con questa interessante rassegna di pittosculture.
Nelle sale del castello saranno in mostra circa 80 opere di diverso formato, indicative della suggestiva ricerca pittorica che Alessandro Antonino ha avviato nell'ultimo decennio. E' in questo periodo che il suo percorso espressivo, già segnato con ottimi risultati dalle tecniche della pittura a mosaico, raggiunge ulteriori livelli di efficacia grazie all'impiego dell'argilla, plasmata dalle mani dell'artista e poi cotta nel fuoco, che prende vita e colore fino a conferire alle opere una complessità nuova.
Le pittosculture di Alessandro Antonino approdano ad una particolare visione della realtà che lui stesso definisce la bellezza dell'imperfezione. Per l'artista e' questa, infatti, la vera perfezione del mondo, dove diversità e' la bellezza della natura che ci circonda ed il gene che rende unico l'essere umano. Ecco allora le sue tele come scatole magiche, aperte su squarci autobiografici o dell'immaginario in cui le radici dell'artista, il suo vissuto e l'intensità del pathos sotteso prendono forma e dimensione creando particolari suggestioni.
Alessandro Antonino e' nato a Napoli il 3 settembre 1973 da una famiglia che ha l'arte nel sangue. Dopo l'Accademia di Belle Arti inizia a dipingere e sviluppa subito particolari tendenze espressive. Nella sua pittura, filtrati attraverso le esperienze di Guttuso e gli echi di Nabis, di Gauguin e dell'Espressionismo informale, si ritrovano - dopo un periodo iniziale ispirato ai grandi del -700 e -800 napoletano - temi diversi che evidenziano il suo amore per la natura ed il grande fascino subito per l'universo femminile che ha a fondo indagato. Piu' recente e' l'approccio alla pittura a mosaico, nato dall'amore per la sua terra e per le sue radici multirazziali. Ha ulteriormente affinato questa tecnica con il mosaico intagliato in sculture-quadro, che assumono una valenza espressiva di notevole efficacia.
Perche' imperfezioni? Perche' le opere di Antonino hanno sempre forme imperfette. Per l'artista, infatti, le imperfezioni sono la vera perfezione del mondo perche', sarà banale dirlo, la diversità e' la bellezza della natura che ci circonda. Le imperfezioni, infatti, fanno parte del nostro pianeta. Le vediamo ogni giorno nella natura che ci circonda: nei colori di un tramonto, nella foschia che avvolge la cima di un monte, nella poesia di un alba, nella maestosità di un ghiacciaio o nelle piu' disparate -forme- dell'acqua. Queste sono le imperfezioni della natura che Alessandro Antonino riesce a proporre attraverso le proprie opere in un mix di sensazioni e proporzioni. Poi ci sono le imperfezioni dell'uomo. Ed ecco allora le facce, anch'esse sinonimo di imperfezioni.
Con la natura, questo e' l'altro tema su cui Alessandro ha trovato una nuova strada, una diversa opportunità creativa, una ispirazione che nasce dalla convinzione dell'artista secondo cui -nonostante tutto tutti noi cerchiamo di assomigliarci anche se i popoli, generalmente, si attraggono per la loro diversità-. Alessandro inizia a dipingere, vivendo il suo passato e il suo altrettanto promettente futuro immerso in un universo femminile che senza dubbio lo ha influenzato: la nonna, che all'inizio del secolo scorso scriveva piece teatrali molto apprezzate, poi la mamma, pittrice. Quindi il matrimonio con Licia Colo' e la recente nascita della figlia portano a maturazione quelle suggestioni, quei colori che Alessandro ha sempre portato dentro di se', ispirato e mosso nel suo lavoro dal calore inconfondibile delle sue donne.
Le tele "Nelle sue opere la materia si fa tridimensionale per aiutare gli oggetti ad uscire piu' vivacemente dalla superficie, giungendo cosi' a soluzioni in cui vi e' un nuovo sentire della materia ma anche del colore. Negli ultimi lavori, infatti, l'artista sembra far sciogliere il colore, e di conseguenza le forme, per raggiungere nuove sensazioni e suggestioni emotive, per toccare nuove corde di silenzio". Oggi l'artista non ha lasciato le sue tecniche originarie, le sta solo trasformando, scegliendo con esse il modo di comunicare le nuove emozioni di Alessandro Antonino. Emozioni che nascono della imperfezioni e che si manifestano attraverso le piu' disparate forme della natura e le molteplici facce dell'uomo. Alessandro Antonino imprime nella creta non tanto le forme, quanto la sua pittura, le sue fulgide visioni, il suo universo di emozioni che si e' forgiato a Napoli, sua città natale. L'assolata e affabulare Napoli, dove l'arte della ceramica - appresa dalla madre e perfezionata durante il tirocinio accademico -, rappresenta una delle sue piu' alte espressioni artistiche tradizionali.
Quasi che la duttilità della creta, gli inesauribili procedimenti, le molteplici trasformazioni dei substrati, costituiscano per lui il naturale mezzo per dare sostanza all'ineffabile, ad una ispirazione che e' la sua struggente percezione di cio' che lo circonda, complice la sua ricca esperienza di vita. Che siano le reminiscenze del golfo partenopeo o le impressioni di viaggio, queste si stemperano in un onirico realismo attraverso la disinvolta padronanza del disegno e l'uso del colore, degli ossidi che si liquefanno con il calore della fornace, delle terre che l'alta temperatura dei forni vira nelle variegate screziature degli smalti. Effetti d'alchimista sapientemente profusi dall'artista che ne sfrutta le imprevedibili casualità conseguendo quelle composizioni che costituiscono il suo ricco repertorio di paesaggi e figure: protagonisti e comprimari di suggestive ambientazioni, di quadri traslucidi che esaltano l'immediatezza dell'impressione. E l'intensità del pathos sotteso all'opera di Alessandro Antonino s'innerva e accende nella trama smagliante e frastagliata delle sue multiformi luminescenti policromie.
Ufficio Stampa Marina Galiano - 3331768945
Inaugurazione Venerdi' 18 settembre 2009 ore 18,30
Castel dell'Ovo, Napoli via Caracciolo di Bella (Borgo Marinari) lun-sab 10-13, 16-19, dom 10-13 Ingresso Libero
|
|
Messaggio
di
Gino
il
venerdì 18 settembre 2009
alle
10:26
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Napoli - dal 18 settembre al 12 dicembre 2009 Collezione Farnese |
|
MANN - MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE vai alla scheda di questa sede
Exibart.alert - tieni d'occhio questa sede |
Piazza Museo Nazionale 19 (80135) |
+39 081440166 , +39 081440013 (fax) |
www.archeona.arti.beniculturali.it |
individua sulla mappa Exisat |
individua sullo stradario MapQuest |
Stampa questa scheda |
Eventi in corso nei dintorni |
A seguito dell’apertura della Collezione di Pittura Pompeiana e del riallestimento delle sculture provenienti dalla Villa dei Papiri di Ercolano, nella cornice dell’ampio progetto di valorizzazione delle Collezioni del Museo Archeologico Nazionale di Napoli e di ampliamento del percorso di visita, in corso quest’anno, il 2 ottobre 2009 sarà presentato al pubblico, il riallestimento della Collezione Farnese e allo stesso tempo la riapertura delle sale che si dispongono attorno al quadriportico orientale del Museo che la ospiteranno. |
orario: Dalle 9 alle 19.30. Chiuso martedì (possono variare, verificare sempre via telefono) |
biglietti: 10 euro intero 6,75 euro ridotto la mostra è inserita nel circuito Campania Artecard |
vernissage: 18 settembre 2009. |
catalogo: in mostra, a cura di Carlo Gasparri, foto di Luigi Spina |
editore: ELECTA NAPOLI |
ufficio stampa: ELECTA, ELECTA NAPOLI |
curatori: Carlo Gasparri, Pietro Giovanni Guzzo, Valeria Sampaolo |
genere: arte antica, collettiva | |
|
|
|
Messaggio
di
Gino
il
venerdì 18 settembre 2009
alle
13:25
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
imagine book
19 settembre 2009
"ilfilodipartenope"
di Via della Sapienza
Napoli
Quando l'immaginazione diventa realtà: il libro edizione e prototipo d'arte. S. Gennaro 2009 - A cura di Elisa Pellacani con l'associazione Ilde.
Dalla "Piazza dei libri immaginati" di Barcellona (giorno di San Jordi, 23 aprile 2009, Plaza Sant Just) Imagine Book è a Napoli dal 19 settembre fino al 10 ottobre 2009, nello spazio arte-libri "ilfilodipartenope" di Via della Sapienza 4. Le opere in mostra e gli scritti inediti dell'omonimo volume pubblicato da "Consulta, libri e progetti" verranno presentati il 19 settembre alle ore 18,30 dalla curatrice.
Info:
http://www.ilfilodipartenope.com/blog/
|
|
Messaggio
di
Gino
il
venerdì 18 settembre 2009
alle
13:26
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
LA MEDITERRANEA ARTE
Mercoledì 23 settembre, alle ore 18,
sarà inaugurata la mostra
NOVECENTO
Con opere di
Brancaccio, Bresciani, Crisconio, Catelli, Chiancone, Cajati, Capaldo, De Corsi,
La Motta, Lippi, Notte, Striccoli, Testa, Verdecchia, Viglione, Villani, Vittorio, Waschimps
Orario: 11-13.30 / 17-19,30
chiuso il sabato pomeriggio
lamediterraneaarte@virgilio.it www.mediterranea-arte.com
|
|
Messaggio
di
Gino
il
lunedì 21 settembre 2009
alle
11:31
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Larry Jordan
giovedì 24 settembre ore 20.00 Fondazione Morra (Palazzo Ruffo di Bagnara Piazza Dante, 89)
In collaborazione con Light Cone di Parigi e Nova Cinema di Bruxelles, la E-M ARTS/Fondazione Morra ospita Larry Jordan a Napoli e come unica data italiana il 24 settembre proietta undici tra i suoi films più famosi. Lawrence Jordan è da annoverare tra i film makers più creativi degli ultimi 50 anni, i fantastici paesaggi mentali costruiti attraverso collages, immagini reali e animazioni descrivono un universo onirico personale e spontaneo. “…L’anima anela l’infinito attraverso i simboli... Ogni cultura stabilisce una relazione simbolica ed ha il proprio modo per raggiungere l’infinito. Apprezzo in particolare la cultura Egiziana, molti dei loro simboli e pratiche sono correlati ad una vita ultraterrena. Ognuno di noi possiede un luogo interiore personale, un desiderio. E la maggior parte degli artisti lo raggiungono attraverso la rappresentazione. Ciò non è inteso in senso religioso. Naturalmente, il termine infinito va preso come un granello di sale. È il modo più vicino per spiegarlo”. Larry Jordan frequenta a Denver la stessa scuola superiore di Stan Brakhage; tra il 1951-55 segue i corsi alla Harvard University ed è attratto dal Surrealismo, in particolare l’opera di Max Ernst ed i romanzi-collages La Femme aux 100 têtes e Une semaine de bonté. Comincia così a collezionare incisioni, ri-filmarle e creare i suoi primi esperimenti in movimento, spesso montati in presa diretta. Tra il 1955-63 collabora e studia con Joseph Cornell; seguendo le indicazioni di Cornell, Larry fotografa un viaggio verso un luogo sepolcrale ed esegue il montaggio di tre films, in cui Cornell descrive l’area evanescente dove la coscienza e l’inconscio si incontrano. Negli anni ’60 Larry raggiunge il proprio stile formale, la sua visione è sintetizzata nel film Duo Concertantes (1964), attraverso l’originale montaggio di incisioni utilizzate come sfondo ed illustrazioni di antichi libri e riviste soprapposte, Jordan crea mondi e paesaggi mentali sconosciuti ma meticolosamente ed attentamente giustapposti in bizzarre e seducenti pantomine della vita. Our Lady of the Sphere (1969) si ispira al Libro Tibetano dei Morti e dimostra la tecnica filmica intuitiva utilizzata da Larry, le immagini subiscono una metamorfosi, si compenetrano e cambiano con una frenesia gassosa di sorprese visive. Moonlight Sonata (1979) apre una nuova fase nella sua tecnica di animazione, nel film la luna ed il chiaro-scuro dei suoi raggi guidano l’interpretazione visiva, Larry lascia gli sfondi in tenui blu e verdi, soltanto l’enigmatico “calice cosmico” irrompe in rosso, la Cinquième Gnossienne di Erik Satie semplifica e raffina l’immaginazione realizzando quel circo celeste che Jordan sognava. In Masquerade (1981) e Adagio (1983) Larry per la prima volta anima delle incisioni dipinte a mano ritagliate su di uno sfondo uniforme; egli trasforma gli oggetti in spazi così come gli umani dovrebbero mutare sé stessi in vita, ogni viaggio cinematico proviene da un inconscio collettivo, non in termini di archetipi o simboli specifici, ma come frammenti di pratiche rituali, culturali e religiose che attraversano l’intera storia umana. The Visible Compendium (1992) costruisce un catalogo di esperienze visive possibili, alcune mostrate a velocità normale, altre rallentate o accelerate, continue o frammentarie, relazionate ad un viaggio idilliaco in mongolfiera. Qui Larry Jordan comincia a collezionare i suoni come delle immagini, il film prova a stimolare la mente dello spettatore, in particolare ciò che è sconosciuto più che quello che abbiamo visto e appreso in migliaia di anni. The Miracle of Don Cristobal (2008) è un “melodramma alchemico” animato di antiche incisioni del 19° secolo che raffigurano dei giovani in storie avventurose; la musica di Puccini si combina con suoni casuali, come le sirene della polizia o i campanelli delle vecchie porte, mentre le immagini reali e quelle terrifiche competono per ottenere tempo in scena.
Fondazione Morra, Palazzo Ruffo di Baganra, piazza Dante 89, Napoli info@fondazionemorra.org EM Arts info@em-arts.org
|
|
Messaggio
di
Gino
il
lunedì 21 settembre 2009
alle
19:34
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
L’autunno d’arte a Napoli apre
Un’Opera Gallery
Via Bellini 26
Napoli
Inaugurazione 24 Settembre ore 19
Nasce a Napoli Un’Opera Gallery, il nuovo progetto di Mariano Ipri, Giuseppe Ruffo, Pietro Tatafiore. In via Bellini, a un passo dall’Accademia di Belle Arti, nel cuore storico e artistico della città, lo spazio aprirà le porte ai giovani artisti, italiani e non, e sarà il nuovo punto di fusione tra arte e sviluppo territoriale.
L’idea di Un’Opera Gallery si posiziona a metà tra due dimensioni, quella di Largo Baracche, lo spazio espositivo fondato da Giuseppe Ruffo e Pietro Tatafiore, che da anni rappresenta un’isola verde in un’area difficile come quella dei Quartieri Spagnoli, e che ha collaborato con artisti come Jannis Kounellis, Nino Longobardi e Ernesto Tatafiore, e la più famosa Piece Unique, la galleria parigina da cui prende in prestito l’idea di esporre un unico pezzo per ogni singolo artista.
All’interno di Un’Opera Gallery sarà presente anche un art shop per favorire l’ ingresso ai giovani artisti, sostenuti dallo spazio, nel nuovo mercato. Cosi vengono agevolate soprattutto le edizioni più innovative dei tanti creativi che si affideranno alla direzione artistica dell’organizzazione.
Gli obiettivi di Un’Opera Gallery sono tanti: dare lo spazio necessario all’arte contemporanea, guardare lontano senza dimenticare mai da dove si proviene, e provando quindi a portare in alto la tradizione culturale della città di Napoli. E sarà dalla fine di settembre che prenderanno il via i tanti progetti di rivalutazione territoriale e di collaborazione tra gli artisti.
L’idea di una seconda galleria che potesse mescolare l’arte ai ritmi metropolitani prende le mosse dalla già consolidata area di Largo Baracche al quale Ruffo e Tatafiore lavorano già da qualche anno. Un’Opera Gallery potrebbe essere considerata una costola di Largo Baracche, una sorta di sua proiezione che prende posto in una zona, via Bellini, in cui l’arte non è mai stata un’estranea ma anzi, da sempre ha costituito un punto nevralgico per la fervida attività artistica e giovanile della città.
Con Un’Opera Gallery nascerà anche il magazine “ARTE”, giornale gratuito dell’arte, che accompagnerà non soltanto l’attività della neonata galleria, ma terrà d’occhio i continui movimenti artistici in tutta la città, tra grandi musei e i circuiti internazionali.
Un’Opera Gallery Via Bellini 26 Napoli tel. +39 3933641664
Info: 1operagallery@gmail.com
|
|
Messaggio
di
Gino
il
martedì 22 settembre 2009
alle
10:03
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Dennis Oppenheim Public Projects
Lecture and Book Launch
Dates: Tuesday, September 22, 7pm
Location: Storefront for Art and Architecture 97 Kenmare Street - New York, NY 10012
|
|
Storefront for Art and Architecture is pleased to invite you to a lecture and launch celebrating Dennis Oppenheim’s book titled Public Projects, published by Charta Books, 2009.
Dennis Oppenheim has exhibited widely since the 1960’s beginning with Land Art and Body Art. Machineworks and Fireworks Sculpture followed in the 1980’s and in the 90’s Oppenheim began large scale projects for public spaces. His lecture will concentrate on over fifty projects done during this period.
In speaking about the work produced for the public domain, the artist explains; “I’ve never been happy with the contortions I go through while reinventing myself. I’ve changed course many times over the years while producing so-called studio art. I’ve run through Land Art, Body Art and Installation Art to come to Public Art., which has many forces working against it. Within this atmospheric fusion of architecture and sculpture there are some new laws being written- however, I would need more clarity to know what they are.
In Public Projects a conversation between Vito Acconci, Aaron Betsky, Liam Gillick and Dennis Oppenheim explores these issues. In the essay Oppenheim: Opener Aaron Levy of the Slought Foundation in Philadelphia discusses the nature of public space.
As the book also functions as a catalogue for the recent exhibition “Electric Kisses” at the Marta Museum in Herford, Germany, essays by the museum’s director Roland Nachtigaller and curator Friedericke Fast are included, as are installation photos of the show. A German language edition of Public Projects is available in Europe. D.A.P. is distributing in the U.S.
Also this year, Dennis Oppenheim’s work has been the subject of solo exhibitions at Ace Gallery, Beverly Hills, Janot Gat, New York and through November, at the archeological site Scolacium Park, near Catanzaro, Italy.
His work will be included in group shows at the Nam June Paik Center in Seoul, “Blickachsen 7” in Bad Homburg, Germany, “Colossal’ curated by Jan Hoet in Osnabruck, Germany and “Earth 2009” at the Royal Botanical Gardens in Ontario, Canada.
Public projects completed in 2009 include “Journey Home” for Grand Rapids, “Garden of Evidence” for Scottsdale, Arizona, “Pathways to Everywhere” for Calgary, Canada, “Paintbrush Gateways” for Las Vegas and a work currently being installed in the historic district of Toronto, “Still Dancing.”
Should you need further information please contact: Storefront for Art and Architecture Email info@storefrontnews.org Telephone 212.431.5795
|
|
|
Messaggio
di
Gino
il
martedì 22 settembre 2009
alle
12:39
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
la galleria annarumma404
è lieta di invitarla alla inaugurazione presso il Museo MADRE di
Roberto Amoroso
A PIECE OF MY ART
giovedì 24 settembre ore 19.00
SPOT 2 - Project Room del Museo Madre, Via Settembrini, 79 - Napoli
|
|
Messaggio
di
Gino
il
mercoledì 23 settembre 2009
alle
08:54
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Maddalena Ambrosio
Attention Please!
Vernissage: 24 Settembre 2009 fino Al 5 Dicembre
Lunedì – Venerdì: 10- 18.30
Via M. D’ayala, 6 – 80121 Napoli
Tel. +39 081 400 871 – Fax +39 081 119 576 621
info@mimmoscognamiglio.com
www.mimmoscognamiglio.com
Il 24 settembre la galleria Mimmo Scognamiglio Napoli con il supporto di GS Gruppo apre al pubblico con la mostra di Maddalena Ambrosio.
Un nuovo progetto, primordiale ed esuberante, con il quale Maddalena Ambrosio affronta le sale della galleria già in passato alterati e disegnati in modo particolare. L’artista ha definito qualsiasi aspetto degli spazi espositivi pensando e allestendo un lavoro che ha il pelo nella sua tensione e l’ago nella sua ironia. Certamente un operazione che risulta essere la stesura di una visione articolata e complessa.
La galleria è ritmata da un’ unica opera: una installazione, dal carattere laborioso e a tratti disorientante, che ci guida verso una esplorazione che diventa indagine nelle “viscere”, che scava nello spazio e nel tempo. Mantenendo alcuni punti della sua ricerca, quali un’ attenzione promessa e rintracciabile nella quotidianità, la narrazione, il troppo umano, Ambrosio cerca di sospingere lo spettatore nella direzione di quella sensazione, di «quel brevissimo momento di sospensione e di attesa», che ci coglie a volte impreparati e ci chiede Attention Please!
Mimmo Scognamiglio Via Mariano d'Ayala, 6 80121 - Napoli tel. +39081400871 - fax +3908119576621
info@mimmoscognamiglio.com
|
|
Messaggio
di
Gino
il
mercoledì 23 settembre 2009
alle
09:17
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Marinella Paolini
Progetto Architettura "dagli interni agli esterni"
a cura di Biba Mogherini
La sala Einstein della Fondazione Idis - Città della Scienza e' lieta di ospitare Progetto Architettura -dagli interni agli esterni- prima personale della fotografa Marinella Paolini, a cura di Biba Mogherini con il coordinamento organizzativo di Maria Savarese e il patrocinio del Comune di Napoli Assessorato alla Cultura, dell'Accademia di Belle Arti di Napoli e della Fondazione IDIS Città della Scienza.
La mostra testimonia l'evoluzione di un'artista che, dopo aver fotografato gli interni delle case piu' belle del mondo, si affaccia alla finestra e punta il suo obbiettivo verso l'esterno per raccontare anche gli spazi metropolitani. Palazzi, ponti, piazze e strutture sospese sono colti dalla fotografa secondo scorci inconsueti, in cui i tagli delle immagini vanno a ridisegnare la prospettiva. L'obbiettivo diventa un terzo occhio che interviene sulla profondità e lo spazio, regalando leggerezza e dinamicità a strutture che nella realtà sono immobili e statiche.
La luce naturale e la scelta del bianco e nero donano un'anima alle opere, tirando fuori non solo la bellezza, ma anche tutta l'inquietudine che emerge dai grandi contenitori dell'era moderna, come ad esempio gli edifici del Bronx. Particolare e' l'inserimento in alcune opere del colore, lasciato vivere, nel rispetto dell'architettura, solo là dove l'architetto stesso lo ha usato come elemento architettonicamente fondamentale al suo progetto. L'esposizione rappresenta inoltre il punto cruciale di un'attenta sperimentazione tecnica: dopo uno studio durato circa un anno - coordinato dalla struttura organizzativa di Forme D'arte - l'artista ha realizzato un'innovativa stampa diretta su alluminio, finora usato solo come base di sostegno. La mostra sarà presentata in anteprima, il 23 settembre alle ore 11,30, presso l'Accademia delle Belle Arti di Napoli - presieduta da Sergio -Sciarelli e diretta da Giovanna Cassese - agli studenti del Biennio Specialistico di Fotografia diretto da Fabio Donato durante un incontro con la fotografa romana, coordinato dal docente, con la partecipazione di Luciano Romano.
Durante l'esposizione, inoltre, due prestigiosi esponenti dell'architettura internazionale, attualmente impegnati in importanti interventi a Macao, prima colonia europea in oriente e prima porta asiatica sull'architettura occidentale, giovedi' 1° ottobre illustreranno a Città della Scienza il proprio lavoro, attraverso immagini e fotografie di repertorio. La giovane architetto Monica Stroscia, fautrice italiana del progetto, introdurrà Joy Choi Tin, con cui sta strutturando il piano strategico per il recupero del centro storico di Macao in collaborazione con la Facoltà di Architettura di Canton, e lo statunitense Paul Steelman, considerato l'architetto dei casino' per eccellenza, che sta realizzando la nuova casa da gioco della provincia cinese. Attraverso le immagini e gli incontri, l'esposizione segna una tappa importante per il percorso artistico della fotografa e lo stimolo per una nuova partenza: nei prossimi mesi Marinella Paolini sarà proprio a Macao, dove punterà l'obbiettivo sulle piu' recenti architetture contemporanee.
Note biografiche Marinella Paolini nasce a Civitavecchia (RM) il 10 Aprile 1965. Muove i primi passi da professionista nella fotografia a Roma, con reportage di viaggi e ritrattistica, che diventerà una sua grande passione. Poco piu' che ventenne collabora con numerosi studi fotografici e nel 1991 crea una partnership con il fotografo Gianni Franchellucci, dando vita ad Immagine3 uno spazio dalla forte impronta newyorkese, che si differenzia profondamente dai piu' tradizionali studi fotografici romani. Nei venti anni successivi si occupa di arte contemporanea, di architettura e design e, come free-lance, collabora con i maggiori gruppi editoriali nazionali e internazionali, puntando il suo obbiettivo sulle realizzazioni di alcuni dei maggiori architetti contemporanei al mondo. Il suo lavoro viene premiato con oltre cento copertine pubblicate da testate specializzate nel settore dell'architettura e dell'arredamento di interni. Si dedica allo stesso tempo anche ai ritratti: sfilano davanti alla sua Nikon numerose personalità che hanno lasciato la loro impronta nel mondo dell'arte, della cultura, della politica e dell'architettura. Attualmente si dedica alla realizzazione del suo primo libro fotografico.
Comunicazione e ufficio Stampa: Maria Savarese: 339 1714882 - email: msavarese2004@virgilio.it Susanna Crispino: 380 3310080 - email: su_cri@libero.it Per l'Accademia di Belle Arti, Paola De Ciuceis: 348 2602421 - email: ufficiostampa@accademiadinapoli.it
Anteprima agli studenti del Biennio Specialistico di Fotografia: 23 settembre ore 11,30 presso l'Accademia delle Belle Arti di Napoli
Vernissage: mercoledi' 23 settembre ore 17,30
Fondazione Idis - Città della Scienza Via Coroglio, 104 - Napoli Orari: mar-sab 9-17, dom 10-19
|
|
Messaggio
di
Gino
il
giovedì 24 settembre 2009
alle
09:08
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
|
|
I N V I T A T I O N |
|
Exposition 29 septembre au 17 octobre 2009 / Vernissage mercredi 30 septembre 2009 (17h-19h) Exhibition September 29th to October 17th 2009 / Opening Wednesday, September 30th (5-7pm) |
|
|
R. HOLDEN (Canada) A. KRIVDA (Suisse / Switzerland) T. SNOEK (Hollande / Holland) N. COTÉ (Canada) |
|
R. HOLDEN
"The Stillness of Motion : Changing Polar Landscapes" de Holden est une réflexion visuelle des concepts spatio-temporels du mouvement et du changement... (suite) The Stillness of Motion: Changing Polar Landscapes by Holden is a visual contemplation of the spatial-temporal concepts of motion and change as they act upon our polar spaces... (more) |
|
|
|
A. KRIVDA
J’utilise l’ordinateur comme un outil de peinture, de la même facon que les autres artistes utilisent le pinceau. D’un point de vue purement visuel... (suite) “I use the computer as a painting tool in the same way other artists use the brush. From purely visual point of view...” (more) |
|
|
|
T. SNOEK
Snoek est une nouvelle artiste Néerlandaise. Son travail associe des éléments de la nature avec des éléments industriels, tout en utilisant des couleurs vives. Snoek expose en Europe et vend ses toiles à travers le monde. Snoek is an upcoming Dutch artist. Her work combines elements from nature with those from industrialism using powerful colors. Snoek has exhibited in Europe and is selling worldwide. |
|
|
|
N. COTÉ
"Je peins ce que je suis, une femme touchée par l`amour, le désir et la sensualité. Mes tableaux sont essentiellement un partage de ces sentiments réels qui m`habitent. De façon naturelle, l`émotion à nu, le corps s`exhibe en toute liberté. Son mouvement est un langage poétique, il invite au rêve. L`intimité étant mon support, intensifie l`état de mes sujets. Les couleurs se lient étroitement aux expressions, et dégagent cette chaleur humaine si convoitée, des sensations souvent absentes dans nos vies modernes. Je souhaite vous émouvoir par mon art." "I paint what I am - a woman touched by love, desire and sensuality. My pictures are essentially a sharing of these real feelings occupying my body. In a natural way, from naked emotion, the body is vaunting with total freedom. Its motion is a poetic language which invites us to dream. With intimacy as my support, my subject's state is intensified. Colours are linked to feelings and give off sought-after human heat, these feelings often missing in our modern lives. My goal is to touch viewers with my work." |
|
|
GALERIE GORA 279 Sherbrooke Ouest/West, #205 Montréal Métro Place-des-arts, sortie/exit Bleury Tél: (514) 879-9694 Fax: (514) 879-0164 art@gallerygora.com www.gallerygora.com Heures d'ouverture: lun-ven 10h-17h Hours: Mon-Fri, 10am-5pm
|
Pour en savoir plus sur les artistes/ To learn more about the artists Pour plus d'informations, contactez / For more information, please contact: art@gallerygora.com |
|
|
|
|
|
|
Galerie Gora 279 Sherbrooke Ouest, #205 Montréal, Canada H2X 1Y2 Métro Place-des-arts, sortie Bleury Tél: (514) 879-9694 Fax: (514) 879-0164 art@gallerygora.com www.gallerygora.com
Nous sommes situés au centre-ville de Montréal, au coeur du quartier culturel et des affaires, au 279 Sherbrooke Ouest, au coin de l'avenue du Parc et Bleury. La galerie se trouve au second étage. Métro : nous sommes situés à 2 minutes du métro Place des arts (sortie Bleury). Stationnement : nous sommes situés à 2 minutes du stationnement sur la rue Bleury. Le stationnement est à $5 après 17h et durant la fin de semaine. Stationnement : nous sommes situés à 2 minutes du stationnement municipal au coin de President Kennedy et Bleury.
We are located in downtown Montreal in the heart of the cultural and business district at 279 Sherbrooke West, at the corner of Park Avenue and Bleury. The gallery is on the 2nd floor Metro : Two minutes from the Place-des-Arts Metro (exit Bleury) Parking : Two minutes away from the parking lot on Bleury. $5 after 5pm and on weekends. Parking : Two minutes away from the parking lot on the corner of President Kennedy and Bleury. | |
|
|
|
Messaggio
di
Gino
il
giovedì 24 settembre 2009
alle
09:52
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Maddalena Ambrosio
Attention please!
Il 24 settembre la galleria Mimmo Scognamiglio Napoli in collaborazione con GS Gruppo apre al pubblico con la mostra di Maddalena Ambrosio.
Un nuovo progetto, primordiale ed esuberante, con il quale Maddalena Ambrosio affronta le sale della galleria già in passato alterati e disegnati in modo particolare. L'artista ha definito qualsiasi aspetto degli spazi espositivi pensando e allestendo un lavoro che ha il pelo nella sua tensione e l'ago nella sua ironia. La galleria e' ritmata da un' unica opera: una installazione, dal carattere laborioso e a tratti disorientante, che ci guida verso una esplorazione che diventa indagine nelle -viscere-, che scava nello spazio e nel tempo. Mantenendo alcuni punti della sua ricerca, quali un' attenzione promessa e rintracciabile nella quotidianità, la narrazione, il troppo umano, Ambrosio cerca di sospingere lo spettatore nella direzione di quella sensazione, di «quel brevissimo momento di sospensione e di attesa», che ci coglie a volte impreparati e ci chiede Attention Please!
Inaugurazione 24 settembre 2009 h.19
Mimmo Scognamiglio Via Mariano D'Ayala 6 - Napoli orario: da lunedi' a venerdi' ore 10- 18.30 ingresso libero
|
|
Messaggio
di
Gino
il
giovedì 24 settembre 2009
alle
09:57
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Cyrille Andre'
Personale
All'inizio del suo percorso artistico, Andre' si concentra sulla pittura. Il suo e' un segno brutale, grezzo, incisivo, e presto la tela diventa un limite per la sua materia e per il suo desiderio creativo. Approda cosi' alla scultura, utilizzando numerosi medium: legno, piombo, resina di poliestere.
In mostra sono presentate opera diverse: incisioni, sculture in resina e in legno raffiguranti cani e persone, ma anche piccole sculture in alluminio di figure umane in diverse pose che attraggono l'occhio dello spettatore. Le masse sono volontariamente definite in maniera grossolana, l'arte di Andre' e' infatti lontana dai canoni accademici. Si avverte in essa una potenza di gesto ed una sorprendente intensità di forma. Le sue sculture hanno un'identità vaga, ed e' probabilmente proprio questo aspetto, in un mondo dove tutto tende ad essere eccessivamente definito e quindi privo di mistero, a renderle cosí affascinanti.
BIOGRAFIA
Cyrille Andre' vive e lavora tra Grenoble e Marsiglia. Diplomato alla Scuola Superiore d'arte di Grenoble, e' stato professore di scultura nella stessa accademia. Nel 2004 riceve dalla città di Grenoble la prestigiosa borsa di studio per le arti plastiche. Nonostante la sua giovane età (e' nato a Lione nel 1972) e' un artista molto affermato, non solamente nel suo paese natale. Ha infatti esposto in numerose mostre collettive e fiere nel mondo, e ha ottenuto altrettante mostre personali in musei e gallerie di grande prestigio.
Inaugurazione 24 settembre ore 18.30
Al Blu di Prussia via Gaetano Filangieri, 42 - Napoli Ingresso libero
|
|
Messaggio
di
Gino
il
giovedì 24 settembre 2009
alle
10:00
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Roma
La Pittura di un Impero
a cura di Eugenio La Rocca con Serena Ensoli e Stefano Tortorella. Con la partecipazione di Massimiliano Papini
Le Scuderie del Quirinale, dal 24 settembre 2009 al 17 gennaio 2010, ospitano Roma. La pittura di un Impero: grandi affreschi, ritratti su legno e su vetro, decorazioni, fregi e vedute, provenienti dalle domus patrizie, dalle abitazioni e botteghe popolari dei piu' importanti siti archeologici e dai musei di tutto il mondo, per una mostra - per la prima volta - interamente dedicata alla pittura della Roma antica, nell'allestimento di Luca Ronconi e Margherita Palli.
L'esposizione e' Sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, organizzata dall'Azienda Speciale Palaexpo e da MondoMostre, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e le Soprintendenze Archeologiche di Roma e Napoli, con il supporto di SISAL.
Curata da Eugenio La Rocca con Serena Ensoli, Stefano Tortorella e con Massimiliano Papini, la mostra racconta il ruolo centrale della pittura nella società civile romana, sottolineandone l'originalità e superando il concetto acquisito di una sua dipendenza passiva dall'arte greca. Ne risulta cosi' evidenziata la linea di sorprendente continuità con la cultura figurativa moderna, a partire dal Rinascimento.
Il mondo antico era un mondo colorato, capace di riprodurre eventi storici, mitologici ma anche aspetti della natura e della vita quotidiana, usando realismo e poesia. I monumenti pubblici e le statue erano tutti policromi e i marmi quasi sempre colorati: il bianco era sempre inserito nell'ambito di un complesso gioco cromatico. Sculture e stucchi erano dipinti spesso con incantevole e fresca vivacità: e', invece, diventato un luogo comune identificare il -classico- con la trasparenza dei marmi bianchi. Il tempo cancella i colori, polverizza il legno, leviga e sottrae, mentre restano la pietra e il marmo sbiancato. Della pittura di decorazione di edifici e ambienti, invece, si e' conservato relativamente poco. Cosi' come poco o nulla di quella su legno. E per questo facciamo ancora fatica a pensare il mondo antico come -a colori-.
Nemmeno la scoperta di Pompei e di Ercolano, nella metà del -700, ha reso evidente il concetto di colore nell'arte classica. Sotto l'influsso di una lettura -classicistica-, spesso accademica, l'arte antica tra la fine del Settecento e i primi decenni dell'Ottocento ha continuato a essere pensata come l'arte delle statue in marmo bianco. Ma quest'idea e' lontana dalla realtà storica e, inoltre, per i Romani, come per i Greci, l'arte vera era la pittura, non la scultura: questa esposizione ce lo racconta. Roma. La pittura di un Impero e' una mostra che documenta e disegna lo sviluppo della pittura romana nei secoli: nata all'insegna di un forte elemento di continuità con l'arte greca e diventata, a sua volta, modello ispiratore per i secoli successivi. Alle Scuderie del Quirinale, il pubblico potrà rendersi conto di quanto fosse alto il livello qualitativo della pittura romana e, nelle numerose analogie come nelle altrettanto numerose divergenze, potrà capire il rapporto tra l'antico e il moderno, a partire dalle tecniche adottate dalla pittura europea: dal Rinascimento in poi, fino a quelle usate dagli Impressionisti: tutte di evidente derivazione antica. I pittori romani, infatti, come i nostri moderni impressionisti, usavano una pittura rapida, a macchia, giocata su tocchi di colore che sottintendevano una visione -distanziata' perche' basata su un'interpretazione soggettiva, e ottica, del vero. Non solo questa tecnica e' già presente in epoca romana, ma il livello qualitativo di alcuni affreschi, per la freschezza del loro linguaggio, sembra anticipare soluzioni artistiche del periodo compreso tra il Cinquecento e l'Ottocento.
Sul fronte delle divergenze, invece, si dovrà osservare la diversa concezione spaziale alla base della visione del pittore romano. Scarsamente interessati al sistema di prospettiva lineare a fuoco unico -inventata- dagli architetti italiani nei primi decenni del Quattrocento, i romani distribuivano gli oggetti nello spazio liberamente, senza rigide costrizioni prospettiche. In tal modo non esiste fusione tra spazio e oggetti, che sembrano essere disposti l'uno a fianco dell'altro, o l'uno sopra l'altro, lasciando l'impressione di una certa instabilità dell'immagine. Scenografie parietali, paesaggi bucolici e agresti, vedute di ville e di santuari rurali popolati da figurine che ricordano i presepi napoletani, vedute di giardini: sono questi i soggetti della prima parte dello mostra, seguiti da una scelta di raffigurazioni pittoriche della mitologia greca. Amore e Psiche, Polifemo e Galatea, Ercole e Telefo, Perseo e Andromeda: alle raffigurazioni di questi personaggi dell'immaginario mitologico greco - che tanta importanza ebbe nella cultura figurativa imperiale romana - si affiancano le bellissime rappresentazioni di aure (le rappresentazioni dei Venti), ninfe, menadi e satiri librati in aria, come sospesi nel vento che muove i loro panneggi, ma anche scene di vita quotidiana, immagini erotiche e nature morte che ne costituiscono la seconda parte. Un capitolo a parte merita il discorso finale sulla ritrattistica. Per la prima volta in Italia si potranno ammirare, in confronto diretto, alcuni esempi di ritrattistica ad affresco, a mosaico o su vetro, rinvenuti direttamente in Italia, accanto ai piu' celebrati ritratti a -encausto' (vale a dire a cera fusa su tela di lino o tavola di tiglio) dell'oasi egiziana di El Fayyum. E se l'accostamento e' illuminante per documentare la perfetta continuità del genere del ritratto, il visitatore sarà rapito da quegli occhi spalancati, da quella vita profonda e dal senso di enigmaticità che sempre ci tramandano i volti anonimi ritratti di ogni epoca. Questi, ancora piu' segreti e pieni di mistero perche' l'arte romana e' un'arte senza nomi. Era fortissimo, infatti, il disprezzo per coloro che svolgevano attività a base artigianale, e in questa categoria rientravano anche gli scultori e i pittori, dei quali si potevano ammirare le opere ma senza nascondere la scarsa considerazione nei confronti del loro rango sociale. Basti ricordare il caso di quel Gaio Fabio Pittore, nobile di nascita, ricordato da Valerio Massimo per essersi -abbassato al ruolo di artista', uno dei pochissimi nomi a noi pervenuti: buona parte della produzione pittorica romana e' composta da capolavori di artisti ignoti. La mostra delle Scuderie vuole anche ribadire che per -pittura romana- si intende un'arte che va oltre alle testimonianze, sia pure straordinarie, di Pompei ed Ercolano (distrutte dall'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., durante il principato di Tito): e' anche l'arte di un Impero fotografata al massimo della sua espansione sotto i regni di Domiziano, Traiano, Adriano e Marco Aurelio. Quando si parla di un'arte dell'impero romano non ci si puo' limitare al periodo di vita di due città campane: si deve andare fino alle soglie del tardo-antico, all'epoca degli ultimi grandi principi dell'impero romano, Costantino e Teodosio.
Gli oltre cento, straordinari, pezzi di perfetta eleganza e raffinatezza che arrivano dai piu' importanti siti archeologici e musei del mondo, tra cui il Louvre, il British Museum, gli Staatliche Museen di Berlino, l'Antikensammlung di Monaco, il Liebighaus di Francoforte, il Museo dell'Università di Zurigo, ma anche il Museo Archeologico di Napoli, gli Scavi di Pompei, il Museo Nazionale Romano e i Musei Vaticani, intendono dare un quadro il piu' ampio possibile della -pittura romana- in un'ottica sapiente, capace di aprire lo sguardo ad un modo piu' intenso, fresco ed emozionante di guardare l'antico. Questo sguardo fortemente emozionale rivela tutta la sua forza, e il senso del suo mistero, anche grazie all'allestimento di Luca Ronconi e Margherita Palli che, dopo "Cina. Nascita di un Impero", tornano ad occuparsi di una grande mostra alle Scuderie del Quirinale. Il catalogo -Roma. La pittura di un Impero- e' pubblicato dalle edizioni Skira e curato da Eugenio La Rocca. Testi di Serena Ensoli, Stefano Tortorella, Massimiliano Papini, Barbara Bianchi, Barbara Borg, Stefano De Caro, Jaç Elsner, Andrew Wallace-Hadrill, Paul Zanker.
Catalogo: Skira, a cura di Eugenio La Rocca. Testi di Serena Ensoli, Stefano Tortorella, Massimiliano Papini, Barbara Bianchi, Barbara Borg, Stefano De Caro, Jaç Elsner, Andrew Wallace-Hadrill, Paul Zancker.
Ufficio stampa: Azienda Speciale Palaexpo Barbara Notaro Dietrich - capo ufficio stampa Tel. 06.48941212 E-mail: b.notarodietrich@palaexpo.it
Scuderie del Quirinale via XXIV Maggio, 16 - Roma Orari: da domenica a giovedi' 10.00-20.00; venerdi' e sabato 10.00-22.30. L'ingresso e' consentito fino a un'ora prima della chiusura. Biglietto: Intero: - 10 - Ridotto: - 7.50
|
|
Messaggio
di
Gino
il
giovedì 24 settembre 2009
alle
10:01
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Pasquale Massacra
Impeto e poesia
a cura di Susanna Zatti
60 opere delineano il percorso creativo del talentuoso maestro di cui Francesco Hayez aveva predetto un glorioso avvenire, la cui vicenda artistica si incrocia con l'adesione agli ideali patriottici antiaustriaci, che lo condussero alla morte a soli trent'anni.
Pavia celebra PASQUALE MASSACRA (1819-1849), uno dei suoi artisti piu' noti e apprezzati, con una mostra monografica, dal titolo Impeto e Poesia, che si tiene dal 25 settembre al 13 dicembre 2009 nelle Scuderie del Castello Visconteo.
Curata da Susanna Zatti, l'esposizione presenta 60 opere in grado di ripercorrere la produzione del talentuoso maestro pavese, la cui vicenda artistica si incrocia con l'adesione agli ideali patriottici antiaustriaci, che lo condussero alla morte a soli trent'anni.
Un appuntamento destinato a rivelare, anche a quanti non ne hanno finora conosciuto e apprezzato il lavoro, l'indubbio valore di un artista del Romanticismo italiano destinato a un sicuro successo e a piu' alta fama, se la morte prematura non ne avesse interrotto il percorso creativo.
Sensibile innovatore del genere storico - in una direzione che sarà condivisa da Domenico Morelli e Federico Faruffini - Massacra ricerca la verità senza tralasciare la sincerità degli affetti dei personaggi raffigurati nelle sue composizioni. Accolto all'Esposizione di Brera del 1846 come un nuovo protagonista della pittura di storia in Italia, si distingue infatti per la capacità di condurre lo spettatore alla commozione e alla riflessione, rivestendo di -impeto e poesia- il messaggio morale insito nelle sue opere.
La sua parabola artistica si sovrappone a quella umana lungo tutto il corso della sua breve esistenza, sin dalla tenera età. Nato da una famiglia di umili origini, rivela ben presto la sua vocazione alla pittura, cosi' da abbandonare la scuola elementare, già al secondo anno, per mettersi a bottega da un intagliatore di ornato e diventare successivamente aiutante del decoratore e verniciatore Paolo Santi.
Il suo talento naturale viene segnalato da un notabile pavese al professor Cesare Ferreri il quale, malgrado Pasquale non sia dotato della necessaria istruzione, lo ammette alla Scuola di Nudo e Incisione, dove segue i corsi di disegno, plastica e pittura sino al 1841.
Si dedica a numerose committenze - fra cui quelle di pavesi illustri come Carpanelli e Marozzi - realizzando soprattutto soggetti storici e patriottici. Da Pavia la fama dell'artista giunge a Milano.
Le sue opere presentate all'Accademia di Belle Arti di Brera ricevono giudizi estremamente favorevoli e Massacra, ancora giovanissimo, viene salutato come un potenziale innovatore della futura pittura italiana. Il pittore Francesco Hayez, con cui ha diversi contatti, diviene per lui un prodigo consigliere. Ma ancora una volta la vicenda umana e quella artistica di Pasquale Massacra si compenetrano; nell'agosto del 1848, con il ritorno degli austriaci a Pavia, si rifugia in territorio piemontese, dove ha inizio la sua militanza anti-austriaca.
La sera del 15 marzo 1849, dopo aver ideato un piano per la diserzione e preparato la fuga, viene tradito da tre militari con cui si era incontrato all'osteria della Madonnina, sul corso Garibaldi. Ne uccide due ma viene ferito a morte. Spira la stessa sera, nell'androne della casa Vittadini di via San Giovanni in Borgo, e la salma, sottratta all'Ospedale militare, viene imbalsamata per consentire in seguito una solenne sepoltura.
Una morte eroica che fa dell'artista un martire della libertà e dell'indipendenza della patria, proprio come Ricciardino Langosco, l'eroe medievale assunto a soggetto del suo quadro piu' famoso La madre di Ricciardino Langosco in traccia del cadavere del figlio ucciso nella espugnazione di Pavia per le armi di Matteo Visconti l'anno 315.
Il martirio di Massacra dà luogo a una tradizione letteraria, che si sviluppa per tutta la seconda metà dell'Ottocento e anche gli artisti suoi contemporanei - Giovanni Ferreri, Federico Faruffini, Agostino Bellinzona e Giovanni Cavallotti - lo ricordano come un -animoso italiano e sublime artista, caduto pugnando contro l'oppressore nel marzo 1849-.
Immagine: La madre di Ricciardino Langosco in traccia del cadavere del figlio ucciso nella espugnazione di Pavia per le armi di Matteo Visconti l'anno 1315, olio su tela, 177 x 231 cm - Pavia, Musei Civici
Produzione e organizzazione: Alef - cultural project management Corso Italia, 7 - 20122 Milano info@alefcultural.com http://www.alefcultural.com
Ufficio stampa: CLP Relazioni Pubbliche Tel. 02.433403 - 02.36571438 Fax 02.4813841 ufficiostampa@clponline.it press@clponline.it
Inaugurazione 24 settembre ore 19
Scuderie del Castello Visconteo Viale XI Febbraio, 35 - Pavia Orari: mar-ven 10-13 e 15-18, sab, dom e festivi 10-13 e 15-19 La biglietteria chiude 30 minuti prima della chiusura della mostra Biglietti: Intero E 6, Convenzionati E 5, Ridotto e scuole E 4
|
|
Messaggio
di
Gino
il
giovedì 24 settembre 2009
alle
10:04
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Roberto Amoroso
A Piece of My Art. Nell'ambito di Spot 2
a cura di Adriana Rispoli- Eugenio Viola
Giovedi' 24 settembre alle ore 19.00 inaugura A piece of my Art, installazione site-specific di Roberto Amoroso, seconda mostra della serie SPOT nella Project Room del Museo Madre.
SPOT e' un progetto che si sviluppa attraverso un ciclo di mostre dedicato ai giovani artisti napoletani alle prime esperienze espositive che si alternano a quelle della serie TRANSIT, di cui la seconda tappa recentemente conclusasi ha riaperto il 9 settembre negli spazi di PiST come evento collaterale della XI Biennale di Istanbul.
SPOT nasce con l'obiettivo di accendere i riflettori per brevi periodi su uno scenario spesso ancora sommerso e trasversale, per favorire una maggiore osmosi tra il museo e il territorio in ossequio alla mission della Project Room che si connota ulteriormente come laboratorio sperimentale di idee, proposte e ipotesi progettuali.
L'installazione gioca su due livelli: uno materico, l'altro metaforico. La Project Room e' completamente rivestita da un wall-paper che introduce il visitatore in una dimensione metamorfica: una serie di ibridi umano/animale emerge dalle pareti. L'intera architettura compositiva assume un aspetto visionario: gli esseri inquietanti che la abitano sembrano bloccati nell'attimo prima di rovinare al suolo.
Il lavoro di Amoroso e' caratterizzato dalla reinterpretazione di stimoli culturali eterogenei. I riferimenti iconografici desunti sia dalla storia dell'arte - le rappresentazioni delle gigantomachie e la postura della statuaria classica - che dalle riviste patinate di moda si fondono agli spunti teorici: teriomorfismo (ibridazione uomo/animale) e cyborg (ibridazione uomo/macchina), sono cifre dialettiche e stilistiche tipiche della sensibilità del Post-Human. La matericità dell'installazione e' contraddetta dalla performance dell'artista che per l'intera durata della mostra, armato di personal computer, -dona- una piccola porzione dell'opera a tutti i visitatori muniti di chiavetta usb che feticisticamente possono cosi' impadronirsene e riprodurla a piacimento.
L'azione performativa chiarifica il gioco di parole che dà il titolo alla mostra, preso in prestito da una famosa canzone di Janis Joplin: Piece of my Heart, quasi a suggerire ironicamente l'equivalenza un pezzo del mio cuore / un pezzo della mia arte, un gesto che con l'ausilio tecnologico da simbolico diventa letterale. Un ulteriore arricchimento di senso e' dato dal sonoro dell'installazione: la canzone originale e' sottoposta al processo di scomposizione tipico del download analogamente a quanto subisce l'opera attraverso la performance. L'audio deframmentato e' ridotto ad una sequenza di sonorità noise.
A piece of my Art e' una installazione sinestetica, emblematica del passaggio dall'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica a quello dell'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità digitale, dove l'artista si esprime come forma de-soggettivata mentre l'opera tende a manifestarsi come prodotto impersonale e dispositivo di comunicazione de-realizzato che rende sempre piu' evanescenti la nozione di diritto d'autore.
Roberto Amoroso e' nato a Napoli (1979) dove vive e lavora. A piece of my Art e' la sua prima mostra personale.
L'artista, oltre alla serata inaugurale, sarà presente il lunedi', il mercoledi' e il venerdi' dalle 17 alle 19 per -donare- una piccola porzione dell'opera a tutti i visitatori muniti di chiavetta USB
Ufficio Stampa MADRE Costanza Pellegrini, Juliana Fisichella: +39 081 19978024 - fax: +39 081 19978026 e-mail: pellegrini@museomadre.it
Electa Ilaria Maggi: +39 02 21563250 - fax: + 39 0221563314 e-mail: imaggi@mondadori.it Carolina Perreca: + 390814297435 fax: +39 081 4297433 e-mail: comunicazione.napoli.electa@mondadori.it
Inaugurazione giovedi' 24 settembre ore 19
MADRE - Museo d'Arte Donna Regina via Settembrini, 79 (Palazzo Donnaregina) Napoli Oeari lun-dom (mart chiuso) 10-mezzanotte Ticket - 7, ridotto 3,50
|
|
Messaggio
di
Gino
il
venerdì 25 settembre 2009
alle
09:00
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
UMBERTO DI MARINO
ARTE CONTEMPORANEA
LUCA FRANCESCONI
CALENDARIO DELLE SEMINE
Inaugurazione giovedì 8 Ottobre 2009 - ore 20:00 - 22:00
Opening Thursday October 8, 2009 - 8.00 p.m. - 10:00 p.m.
8 Ottobre - 2 Dicembre 2009
October 8 - December 14, 2009
|
|
Messaggio
di
Gino
il
venerdì 25 settembre 2009
alle
09:09
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Gianluca Cavallo
Le quattrocento lune
Apre il 25 settembre, nelle sale della Grancia di Sala Consilina (SA), le quattrocento lune, dedicata all'opera di Gianluca Cavallo, un'iniziativa promossa e realizzata dall'Osservatorio Europeo del Paesaggio, in collaborazione con Lions Club International Sala Consilina-Vallo di Diano. Con il patrocinio dell'Assessorato alle Politiche Ambientali della Provincia di Salerno.
La Grancia di San Lorenzo, storica dipendenza annonaria della Certosa di Padula, risale alla prima metà del secolo XVI. Oggi, ospita il Laboratorio Mallet del Vallo di Diano, sede operativa dell'Osservatorio Europeo del Paesaggio di Arco Latino. A cura dell'autore stesso, le quattrocento lune - tante ne ha già viste - racconta l'attività di Gianluca Cavallo (All'anagrafe Giovanni), per presentare un'esperienza autoctona.
La sua produzione parte nel 2006, quando, per la Chiesa della Madonna del Rosario di Pompei in Silla di Sassano (SA), il giovane pittore dipinge l'intera decorazione figurativa. Da allora, ha maturato l'esperienza che gli ha consentito di esplorare non solo la tela di grandi dimensioni, ma addirittura altri media (Narciso/Gli angeli stanchi), per sperimentare, attraverso uno stile piu' istintivo e gestuale, personale, nuovi linguaggi espressivi, che diano forma alle sue visioni, o semplicemente esprimano la volontà di cancellare un concetto superato, un lavoro sottostante,-inutile- (Gli eliminatori). E la mostra evidenzia questa ricerca continua dell'artista che -vive e lavora a Sala Consilina' - recitano le biografie in circolazione.
Il percorso della mostra e' organizzato secondo uno sviluppo lineare. L'allestimento, leggero e invisibile, svela la meraviglia delle cose che giace sotto il velo dell'immaginazione; ne fa rivivere i -fantasmi'. Con tenue razionalità, il pittore sceglie tra i suoi segni e tinge le pagine bianche delle sale della Grancia, ricostruendo l'architettura di un universo immaginativo in una silenziosa danza visiva, agitata dai toni della tavolozza. Apparentemente vicini, appesi al filo di un equilibrio precario (L'attaccapanni), i suoi passi. Una danza silenziosa di gesti, segni, vuoti scoscesi; una poesia visiva di 31 -lune', che nell'incontro moltiplicano ogni segno.
Inaugurazione 25 settembre ore 18.30
Osservatorio Europeo del Paesaggio Corso Cavour - Sala Consilina (SA) Ingresso libero
|
|
Messaggio
di
Gino
il
venerdì 25 settembre 2009
alle
09:12
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Caserta - dal 25 settembre al 9 ottobre 2009 Livio Marino Atellano / Anna Pozzuoli - Atmosphères |
|
OFCA STUDIO vai alla scheda di questa sede
Exibart.alert - tieni d'occhio questa sede |
Via Cesare Battisti 76 (81100) |
+39 0823442367 , +39 0823353606 (fax), +39 3453659692 |
www.ofca.net |
individua sulla mappa Exisat |
individua sullo stradario MapQuest |
Stampa questa scheda |
Eventi in corso nei dintorni |
Prosegue il fortunato e proficuo confronto degli artisti Livio Marino e Anna Pozzuoli, iniziato un paio di anni fa con la mostra Linguaggi (Capua Pal. Lanza). |
orario: dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 19,00 (dal lunedì al venerdì). (possono variare, verificare sempre via telefono) |
biglietti: free admittance |
vernissage: 25 settembre 2009. ore 19 |
ufficio stampa: Paolo Russo – Email ufficiostampa@paolorusso.biz |
autori: Livio Marino Atellano, Anna Pozzuoli |
genere: arte contemporanea, doppia personale | |
|
|
Messaggio
di
Gino
il
sabato 26 settembre 2009
alle
09:49
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Da Guarene all'Etna
10 anni del progetto espositivo. Mostra fotografica
a cura di Filippo Maggia
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, dal 26 settembre al 15 novembre, presenta a Palazzo Re Rebaudengo (Guarene d'Alba - CN) Da Guarene all'Etna -09, mostra fotografica che celebra i 10 anni del progetto espositivo Da Guarene all'Etna, rassegna che dal 1999 la Fondazione dedica alla fotografia italiana.
-La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo da ormai 10 anni rivolge la propria attenzione alla giovane fotografia italiana. Da Guarene all'Etna -09 rafforza quindi l'impegno della Fondazione nel sostegno e nella promozione di autori emergenti- dichiara Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione. -Nel 1998 fu affidato a quindici artisti il compito di ridisegnare il paesaggio e la geografia sociale e culturale italiana. Ne scaturi' una mostra dal titolo -Da Guarene all'Etna, via mare, via terra-, presentata nel 1999 a Taormina e successivamente esposta nel 2000 a Modena, nel 2001 a Milano e nel 2002 - in una versione rinnovata dal titolo -Da Guarene all'Etna, 02- - nel Padiglione Italia della Biennale di Venezia. In questi 10 anni, dalla prima presentazione a Taormina sino ad oggi, molti dei nomi allora proposti e tanti altri sostenuti nelle successive edizioni, si sono affermati come protagonisti della scena italiana contemporanea e anche, in alcuni casi, internazionale.-
Da Guarene all'Etna, progetto unico nel panorama italiano, nato specificamente per promuovere la ricerca dei giovani autori, si e' negli anni imposto come momento periodico di verifica e scoperta dei talenti nostrani, senza mai circoscrivere la propria indagine a un settore particolare del linguaggio fotografico, oggi piu' che mai variegato, ma al contrario progressivamente ampliandola e portandola ad abbracciare le tante declinazioni che fanno oggi della fotografia uno dei piu' diffusi strumenti di comunicazione nel mondo del contemporaneo.
Palazzo Re Rebaudengo ospiterà un'ampia selezione di lavori legati alle ricerche attuali di tutti gli artisti che nei dieci anni trascorsi sono stati selezionati per prendere parte a questo work in progress. La mostra stabilisce cosi' un primo importante punto di riferimento nell'ambito di un percorso che si configura come una campagna di promozione e sostegno della fotografia italiana.
I 35 artisti sono: Andrea Abati (nato a Prato nel 1952, vive e lavora a Prato); Luca Andreoni (nato a Sesto San Giovanni - MI nel 1961, vive e lavora a Sesto San Giovanni); Olivo Barbieri (nato a Carpi nel 1954, vive e lavora a Carpi); Paolo Bernabini (nato a Cervia nel 1961, vive e lavora a Imola); Cristiano Berti (nato a Torino nel 1967, vive e lavora a Jesi e Torino); Antonio Biasiucci (nato a Dragoni - Caserta nel 1961, vive e lavora a Napoli); Leonora Bisogno (nata a Zurigo nel 1977, vive e lavora a Greve in Chianti - FI); Maria Luisa Calosso (nata ad Alba nel 1986, vive e lavora a Torino); Luca Campigotto (nato a Venezia nel 1962, vive e lavora a Milano); Silvia Camporesi (nata a Forli' nel 1973, vive e lavora a Forli'); Daniele De Lonti (nato a Milano nel 1959, vive e lavora a Milano); Sabine Delafon (nata a Grenoble nel 1975, vive e lavora a Torino); Martina Della Valle (nata a Firenze nel 1981, vive e lavora a tra Berlino, Firenze e Milano); Donatella Di Cicco (nata a Napoli nel 1971, vive e lavora a Milano); Gianni Ferrero Merlino (nato a Torino nel 1976, vive e lavora a Torino); Michela Formenti (nata nel 1971, vive e lavora a Milano); Vittore Fossati (nato nel 1954 ad Alessandria, vive e lavora ad Alessandria); Eva Frapiccini (nata a Recanati-MC nel 1979, vive e lavora a Torino); Carlo Furgeri Gilbert (nato a Londra nel 1971, vive e lavora a Milano); Luigi Gariglio (nato a Torino 1968, vive e lavora a Torino); Alice Grassi (nata a Catania nel 1981, vive e lavora a Milano); Francesco Jodice (nato a Napoli nel 1967, vive e lavora a Milano); Francesca Lazzarini (nata a Lussemburgo nel 1976, vive e lavora a Roma); Renato Leotta (nato a Torino nel 1982, vive e lavora a Torino); Tancredi Mangano (nato a Lisieux - Francia nel 1969, vive e lavora a Milano); Valentina Mezzanatto (nata a Cuorgne' nel 1983, vive e lavora a Torino); Pino Musi (nato a Salerno nel 1958, vive e lavora fra Milano e Parigi); Carmelo Nicosia (nato a Catania nel 1960, vive e lavora tra Catania e Milano); Enzo Obiso (nato a Campobello di Mazara -TP nel 1954, vive e lavora a Torino); Francesca Rivetti (nata a Milano nel 1972, vive e lavora a Milano); Elisabetta Senesi (nata a Tolentino - MC nel 1977, vive e lavora a Firenze); Annalisa Sonzogni (nata a Sarnico - BG nel 1974, vive e lavora a Milano); Alessandra Spranzi (nata a Milano nel 1962, vive e lavora a Milano); Natale Zoppis (nato nel 1952 a Verbania, vive e lavora a Verbania); Francesco Zucchetti (nato a Cuggiolo-MI nel 1973, vive e lavora a Milano).
In linea con le caratteristiche delle precedenti edizioni del progetto, anche Da Guarene all'Etna -09 vedrà alcuni degli artisti presentare lavori inediti appositamente commissionati dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
Gli artisti sono: Luca Andreoni, Martina Della Valle, Donatella Di Cicco, Alice Grassi, Francesco Jodice, Francesca Lazzarini, Renato Leotta, Gianni Ferrero Merlino, Francesca Rivetti.
Curatore della mostra e del catalogo e' Filippo Maggia, curatore per la fotografia italiana della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
Ufficio Stampa: Angiola Maria Gili 011 3797610 angiola.gili@fondsrr.org Silvio Salvo 011 3797632 silvio.salvo@fondsrr.org
Inaugurazione 26 settembre ore 18
Palazzo Re Rebaudengo Piazza del Municipio, Guarene d'Alba (CN) Aperto tutte le domeniche dalle 14 alle 19 Ingresso gratuito
|
|
Messaggio
di
Gino
il
sabato 26 settembre 2009
alle
10:06
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Katja Loher
Personale
La galleria Tiziana Di Caro ha il piacere di inaugurare la prima mostra personale in Italia, dell'artista svizzera Katja Loher, sabato 26 settembre 2009 alle ore 19.
Dopo una formazione di carattere accademico Katja Loher ha iniziato a dedicarsi alla sperimentazione tecnologica, associandovi l'utilizzo di diversi materiali, nell'intento di indagare le relazioni tra l'essere umano e l'universo che lo circonda. Il video e' il filo conduttore tra tutte le opere, ma non e' quasi mai inteso come lavoro fine a se stesso, bensi' e' associato a strutture complesse ed articolate, come sculture o installazioni, dando vita a serie di opere che l'artista ha definito ''Miniverse'' e ''Videoplanet'', che sono i due nuclei intorno ai quali si costruisce questa mostra.
Il percorso espositivo si apre con un'installazione intitolata Red Planet (della serie Videoplanet), un video proiettato su un grande pallone di gomma che fluttua nello spazio. Il video e' costruito attraverso un sistema di comunicazione che Loher chiama ''videoalphabet'', che rappresenta la sintesi della continua esplorazione del linguaggio, presente nella gran parte dei suoi lavori. Il ''videoalphabet'' e' un vero e proprio codice, in cui figure umane, eseguendo studiate coreografie, riproducono una serie di simboli che, assemblati in fase di post produzione, diventano lettere dell'alfabeto, da cui l'artista fa derivare parole, quindi domande. Tali domande sono concise ed essenziali, restituite visivamente attraverso brillanti cromatismi e sobrie strutture metaforiche, e nonostante un'apparente leggerezza, rivelano una drammatica denuncia nei confronti dell'uomo e del mondo che egli ha costruito.
Opere come Where is the centre of the sea, oppure Sculpting in time, realizzate in esclusiva per la mostra, fanno parte della produzione dei Miniverse, elementi di forma sferica caratterizzati da fori, che dalla superficie si sviluppano verso il centro. Guardandovi attraverso lo spettatore ha accesso a dei messaggi, trasmessi, come di consueto, attraverso il video. Per la realizzazione di queste opere Loher si e' ispirata ai quattro elementi della natura, acqua, terra, fuoco, e aria, associandovi diversi materiali, come la plastica, il vetro, il legno o l'alluminio. Queste opere risultano amplificare la visione microscopica e al contempo offrono una prospettiva inconsueta allo spettatore, la visione dall'alto di un mondo quasi invisibile, denso di accezioni e messaggi.
La mostra si completa con un'installazione interattiva del 2006, Peephole, ''spioncino'', attraverso cui lo spettatore e' invitato a guardare. Questi pero' non riceve alcuno stimolo, in quanto non vi e' nulla da vedere, l'unico segnale e' dato da un leggero suono. Nel frattempo il ritratto dell'osservatore sarà proiettato su un pallone di gomma. Colui il quale vorrà guardare attraverso, perche' stimolato dalla curiosità, sarà invece riflesso su un pallone visibile a tutti i presenti, ribaltando completamente il concetto piu' tradizionale del ''voyeur''. Tutte le opere di Katja Loher sono accompagnate da musiche composte in esclusiva da Asako Fujimoto.
Inaugurazione 26 settembre ore 19
Galleria Tiziana Di Caro via delle Botteghelle, 55 Salerno Orari: martedi-sabato dalle 15.30 - 20.30 Ingresso libero
|
|
Messaggio
di
Gino
il
sabato 26 settembre 2009
alle
10:09
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
fino al 31.XII.2010 La pittura pompeiana Napoli, Mann
La Bibbia della pittura antica vulgata nelle sale dell’ex Palazzo agli Studi. Interessate da un restauro sobrio e volutamente non spettacolare. Per ricomporre i contesti secondo un principio: guardando s’impara...
|
|
pubblicato venerdì 25 settembre 2009
Parola d’ordine: semplicità. Del resto, come e perché stravolgere un glorioso edificio storico? Perché inseguire i prodigi dell’architettura, quando si possiedono i miracoli dell’archeologia? Infine, perché investire su uno show a enne zeri, quando si annaspa per l’ordinaria amministrazione? Il Museo Archeologico è, da anni, un cantiere. Oggi tocca a una sezione, domani a un’altra (bronzi e marmi di Villa dei Papiri sono ormai allocati, in autunno toccherà alla Collezione Farnese). Spesso però ci s’imbatte nell’amara sorpresa di sale chiuse per lavori in corso, o per annosa carenza di personale. Come dire: le preoccupazioni vere qui sono altre. Perciò non bisogna perdere di vista le finalità più urgenti. In primis, risistemare la collezione di affreschi vesuviani. Obiettivo raggiunto grazie a un imponente lavoro scientifico, che ha fruttato un monumentale volume e un nuovo allestimento per le pitture pompeiane (appellativo che “riassume” altresì i pezzi provenienti dagli scavi di Ercolano, Stabiae e Boscoreale). Tesori da maneggiare con cautela e che ponevano, oltre agli ovvi problemi di conservazione, quelli dell’esposizione a un grande pubblico di non specialisti. Questioni risolte innanzitutto con una prima sala interamente dedicata alle tecniche e ai materiali e poi, lungo tutto il percorso, con pannelli didascalici generosi d’informazioni: chi vuol legger lieto sia, anche se si può esser già paghi di guardare le figure. E che figure. Vien subito da chiedersi dove fosse finito il corpo nei secoli bui, come avesse fatto a rimanere stecchita per centinaia di anni quell’anatomia umana qui così morbidamente e naturalmente delineata, accarezzata da panneggi e definita da volumetrie. Idem per la prospettiva che, sebbene prevalentemente prestata all’ornamento, riesce comunque a colpire e sfondare, talvolta con soluzioni audaci. Le “scoperte” si susseguono, tra gli ambienti e i cubicoli che si propongono soprattutto di offrire dei reperti una ricomposizione ricondotta al proprio contesto: arte non come piacere d’élite, ma parte integrante del quotidiano, dalle decorazioni architettoniche alle scenette piccanti, dalla mitologia ai ritratti, alle nature morte. Va da sé che - come onestamente premesso dai curatori - non sono tutti capolavori, essendo i pittori romani perlopiù “esecutori”, copisti di modelli greci; ma è indubbio che tra questi documenti, pietre miliari per la codificazione degli stili nella pittura classica, allignino la bellezza e la creatività, trasparenti negli abbinamenti cromatici. Fronte sul quale arrivano non poche sorprese. Dici Pompei e, automaticamente, vedi rosso: igneo, voluttuoso, profondamente “campano”. Ma, accanto, l’inaspettata freschezza dei verdi e degli azzurri irrompe dalla dominante ocra, intonata alle pareti, che regala alla “passeggiata” un impatto omogeneo e coerente. Un restyling spartano, dunque, per filologia e pragmatismo. Una lectio magistralis umile e utile. articoli correlati Pompei, sempre meno misteri alla Villa dei Misteri
anita pepe mostra visitata il 30 aprile 2009
dal 29 aprile 2009 al 31 dicembre 2010 La pittura pompeiana a cura di Mariarosaria Borriello e Valeria Sampaolo MANN - Museo Archeologico Nazionale di Napoli Piazza Museo Nazionale, 19 - 80135 Napoli Orario: da mercoledì a lunedì ore 9-19.30 Ingresso: intero € 10; ridotto € 6,75 Catalogo Electa Info: tel. +39 081440166; fax +39 081440013; www.archeona.arti.beniculturali.it
[exibart]
|
|
|
Messaggio
di
Gino
il
lunedì 28 settembre 2009
alle
09:35
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
ll laboratorio di Galileo
Mostra interattiva
Per chiudere il 2009 Anno europeo della Creatività e dell'Innovazione il Museo di Fisica dell'Università di Napoli Federico II, dal 28 settembre fino al 10 dicembre, offre alla collettività la mostra: "ll laboratorio di Galileo. Mostra interattiva". In occasione del quarto centenario delle prime osservazioni astronomiche di Galileo il Museo di Fisica, diretto dalla professoressa Edvige Schettino, ospita una spettacolare e ampia rassegna di strumenti, alcuni dei quali descritti nei "Discorsi e Dimostrazioni matematiche sopra due nuove scienze", opera della maturità dello scienziato pisano.
La mostra sarà inaugurata il 28 settembre alle 10,30 presso la sede del museo, in via Mezzocannone 8. Ideata per illustrare il cammino intellettuale di Galileo sulla nuova scienza del moto, affronta anche problemi molto complessi come la -percossa' (descritta nella VI giornata) ed espone la grande bilancia per la sua misura. La mostra e' costituita da strumenti di grandi dimensioni, i quali hanno come intento principale di permettere l'esecuzione degli esperimenti descritti da Galileo. I visitatori apprezzeranno l'ampiezza e l'importanza delle scoperte dello scienziato di Pisa anche grazie al contributo di studenti. Il percorso storico e scientifico, infatti, sarà illustrato dagli allievi delle scuole superiori che hanno aderito al progetto di rete "Il Laboratorio di Galileo": l'Istituto magistrale e Liceo statale Virgilio di Pozzuoli; Liceo scientifico Giordano Bruno di Arzano di Napoli; il Liceo scientifico statale Segre' di Marano di Napoli, il Liceo ginnasio Antonio Genovesi e l'Itis Marie Curie di Napoli.
Si ringrazia il Dipartimento di Fisica A. Volta dell'Università degli Studi di Pavia per il prestito degli strumenti; essi sono una parte di quelli esposti nella mostra "Dalla Terra al Cielo. Il Laboratorio di Galileo", ideata e progettata dal dipartimento di Fisica A. Volta e dal Sistema museale di Ateneo: L. Falomo curatore, G. Bonera, F. Bevilacqua, L. Cardinali. Il dipartimento Volta ha acquistato gli strumenti e le ricostruzioni interattive ideate e realizzate a Pisa da R. Vergara Caffarelli.
Il Museo di Fisica nasce ufficialmente nel 1983 su iniziativa di alcuni ricercatori dell'Istituto di Fisica dell'Università di Napoli Federico II. La collezione strumentaria, inventariata tra il 1983 e il 1987 e descritta in alcuni cataloghi, e' suddivisa in tre sezioni riferite a tre nuclei storici: la Collezione reale, eredità di Carlo di Borbone; il Gabinetto fisico, parziale fusione della collezione ferdinandea con quella del Gabinetto Fisico di creazione murattiana; la Collezione Melloni. Il museo, nel frattempo insediato nel sistema museale di Ateneo come specifica struttura, trova oggi la sua sede in via Mezzocannone 8, nell'edificio monumentale dell'Ateneo federiciano. Occupa i locali dell'antico refettorio del Collegio gesuitico, restaurato nel biennio 2003-2004. Il refettorio, progettato intorno al 1680 da Dionisio Lazzari, conserva ancora le originarie decorazioni in stucco e ospita una Circoncisione del pittore senese cinquecentesco Marco Pino, dipinto commissionato dai Padri per la chiesa del Collegio.
Progetto didattico a cura di E. Schettino Direttore Museo di Fisica R. Scala Dirigente scolastico dell'Istituto Magistrale Statale Virgilio, Pozzuoli S. Malinconico Dirigente scolastico del Liceo Scientifico G. Bruno, Arzano di Napoli E. Ferrara Dirigente scolastico del Liceo Ginnasio A. Genovesi, Napoli M. Filippone Dirigente scolastico Istituto Tecnico Industriale Statale M. Curie, Napoli A. Compagnone Dirigente scolastico Liceo Scientifico Statale E. Segre', Marano di Napoli
Ufficio stampa e comunicazione a cura di Effe Erre Congressi tel 081 2302417 fax 081 6173858 email info@frcongressi.it
Inaugurazione lunedi' 28 settembre alle 10,30
Museo di Fisica dell'Università di Napoli Federico II via Mezzocannone, 8 Napoli lun/dom ore 9,00 - 13,00 Le visite individuali alla mostra di Galileo sono senza prenotazione, e' necessaria nel caso di scolaresche. Per informazioni si puo' fare riferimento a Le Nuvole, al numero di telefono 081 - 2428518 o all'indirizzo email lenuvole@cittadellascienza.it Il costo del biglietto e' di 1.50 euro, ed e' possibile prenotare sia per e-mail museodifisica@unina.it sia per telefono [dal lunedi' al sabato ore 9-13] ai numeri 081-2536222, 081-2536256.
|
|
Messaggio
di
Gino
il
lunedì 28 settembre 2009
alle
09:38
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
Prisco De Vivo
Ris/Volti
A cura di MonnaLisa Salvati
Si inaugura lunedi' 28 Settembre 2009 presso la sede Banca Sella Sud di Nola in Piazza Pollio Clemenziano, 7, -Ris/Vo'lti-, la mostra d'arte contemporanea dell'artista campano Prisco De Vivo curata da MonnaLisa Salvati.
L'esposizione e' una vera e propria ricostruzione dell'operato figurativo e post figurativo di Prisco De Vivo, pittore e poeta napoletano tra i piu' complessi ed intimisti dell'ultimo decennio in Italia. Le dieci opere scelte presentate, frutto dell'intenso lavoro effettuato dall'Artista dal 1986 al 2008, rendono evidente la potenza figurativa e drammatica di De Vivo, e riassumono la complessa maturazione espressionista e concettuale del suo lavoro. Gli anni che vanno dal 1986 al 1988, sono caratterizzati da intenso e duro lavoro perpetrato sullo studio del disegno e sulla sperimentazione delle tecniche miste e che vedono l'empatia e la collaborazione di De Vivo col grande Pietro Annigoni.
Nei successivi anni, soprattutto quelli che vanno dal 2001 al 2008, vedono un'evoluzione ed una maturazione dell'Artista nel campo del figurativo; man mano il segno, pur essendo sempre espressione del suo tormentato e sofferto iter espressivo, perviene ad un'esemplificazione totale lasciando il posto solo ad una traccia. Calzanti ed esaustive a tal riguardo le parole del noto critico e storico dell'arte Francesco Gallo: -Prisco De Vivo e' il pittore della profondità concettuale, che misura il grado della sua umoralità ricca e impregnata d'espressività in una corporalità mossa e fortemente carica di linguaggio, per cui ogni centimetro quadrato del suo lavoro e' indispensabile e non separabile nell'economia sfarzosa dei corpi-.
Sarà possibile visitare la mostra fino al 30 Ottobre.
Biografia Prisco De Vivo nasce a San Giuseppe Vesuviano nel 1971; vive e lavora a Saviano (Na). Intenso e' il suo impegno sul territorio nazionale nell'ambito delle attività culturali e artistiche perpetrato in piu' campi. Si interessa infatti oltre che di pittura e scultura, anche di filosofia, teatro e cinema. Ha collaborato a diversi periodici e riviste d'Arte e Letteratura, cartacee ed on-line. Ha partecipato a mostre di poesia visuale e recitals poetici, ha pubblicato diverse raccolte di poesie. Sono al suo attivo, numerose esposizioni collettive e personali in Italia e all'estero (Bruxelles, Lugano, Postdam, Praga, New York). Molte delle sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private.
Inaugurazione lunedi' 28 Settembre 2009 oew 18
Banca Sella Sud Piazza Pollio Clemenziano,7 - Nola (NA) Orari: Lun/Ven. 8:30-13:30/14:30-15:30 Ingresso libero
|
|
Messaggio
di
Gino
il
martedì 29 settembre 2009
alle
10:54
- forum administrator- forum moderator
Città:
Napoli
Iscritto il:
venerdì 29 giugno 2001
Posts:
12608
Profilo Cerca
www
Quote
|
I manifesti futuristi di Marinetti
|
PAN | Palazzo delle Arti Napoli 30 settembre 2009 20.30
|
|
|
Attenzione: per inviare una risposta devi prima
effettuare il login
Se non sei ancora registrato, vai alla pagina registrati.
E' gratis!
|