Carissimo Gino
Innanzitutto complimenti per il tuo fantastico sito e perchè riesci a dare consigli utili e risposte valide a tutti.
Purtroppo non potrò visitare il tuo negozio perchè abito a Milano...
Ti scrivo per 'sfogarmi' un pò sull'incomprensibile mondo attuale dell'arte, premetto che non vorrei offendere nessuno ma soltanto cercare di capire.
Disegno e dipingo da quattro anni, fortunatamente solo per hobby, altrimenti sarei già morto di fame!!.
Ho incominciato facendo ritratti e con il 'realismo'; modestamente, ho venduto qualcosa a conoscenti e colleghi di lavoro ed ora stò sperimentando il paesaggio su matrice impressionista prendendo lezioni da un pittore professionista.
Ho partecipato a diversi concorsi di pittura, non sono riuscito mai a vincere nulla, nemmeno una segnalazione.
Eppure i miei quadri piacciono molto quando li espongo; quello che mi fà rabbia sono i critici delle giurie che, nei commenti dati alle opere parlano tanto delle espressività dei tratti, delle armonie dei colori, di ciò che trasmette sensazioni e poi vanno ad assegnare premi a chi incolla su tela pezzi di ferro, a chi scarabocchia in blu su fondo azzurro, a chi presenta disegni che persino il mio nipotino di due anni riuscirebbe a fare meglio.
Ma questa è arte? Tutti gli anni di insegnamento nei licei e nelle accademie a cosa servono? Tutti al giorno d'oggi allora siamo in grado di fare 'opere d'arte'!!
Per quale motivo non deve trasmettere più sensibilità un bel tramonto, un casolare, un nudo, un paesaggio, una marina...Che sensibilità può dare una bicicletta fatta a pezzi ed incollata su una tavola con qualche pennellata di acrilico?
Non critico assolutamente l'astratto ed altre forme diverse dal realismo, ma la parola 'ARTE' include veramente ogni cosa?
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