Pittore, scultore e professore di linguistica matematica all'Universita' di Salerno, dove ha fondato il Dipartimento di Scienze della Comunicazione. PhD in informatica linguistica a Parigi, dove ha vissuto per piu' di dieci anni. Esperto di multimedialita' e di software per la navigazione ipertestuale, dirige diversi progetti internazionali di Computational Linguistics.
L'arte non e' un hobby per Annibale. Lo zio Federico, macchiaiolo di Parma, e' stato il suo primo maestro, che lo ha educato al disegno dall' eta' di cinque anni. Dopo un lungo periodo di amore per Paul Klee, Annibale scopre Boucher, Truffaut e Fanny Ardant e prova il brivido (negli anni '80) di dipingere come i maestri fiamminghi.
Pasquale Persico gli fara' conoscere, negli anni '90, Ugo Marano, Lello Esposito e Tommaso De Martino, che, con i suoi fratelli fornaciari, ha una cava di argilla e produce una terracotta magica a Rufoli di Ogliara (Salerno). Con quell'argilla, Annibale ha ripreso il piacere di modellare e scolpire.
Incontra Giusi Laurino, gallerista napoletana della Fabbrica del Lunedi', che lo "riconosce" e gli organizza, nel 1999, la personale napoletana: "Cosce. Per una semiotica della significazione inferiore". Subito dopo, espone la scultura di rame e argento "Skylegs", tra gli alberi del Bosco di Capodimonte. Attualmente, lavora tra Parigi e Napoli.