Alessandra Rameri

Quartieri Spagnoli Incisi

Con i miei occhi

Si può sempre parlare di tutto eppure vi sono dei momenti nella vita in cui la parola manca anche a chi per natura ha il discorso facile e ... fervida l'immaginazione.Parole,similitudini,apprezzamenti fluiscono spontanei quando il discorso è dettato dalla ragione,quando è impegnata la sola retorica ma non quandoè impegnato il cuore.Ed io oggi mi ritrovo in questo frangente:devo dire di una persona che più che amico mi fù affettuoso padre e maestro di vita,devo dire di Alfonso Bottone! Ma non vi parlerò della sua arte pittorica,della sua capacità di critica,della sua moralità di uomo.Questo potranno farlo altri più bravi di me!

Ed oggi meno coinvolti emotivamente di me!Io vi dirò solo quello che il cuore mi detta,vi parlerò solo di quest'uomo semplice,buono ed affettuoso che ha vissuto per il bello e per l'arte e la famiglia.Di lui conservo religiosamente,un pezzo critico sull'arte di oggi:Bisognerebbe leggerlo per rendersi conto dell'effettiva valenza di quest'uomo.I suoi sogni che spesso egli tramutava in impressioni pittoriche parlano e parleranno sempre per lui.Fù un sognatore velato da malinconia ,fù artista puro e non settoriale, riuscì sempre a volare al di sopra di ogni mediocrità.

Egli mi ha indicato con il suo stile di vita e la profondità di persona,la via da seguire come uomo e come artista e di ciò gliene sarò sempre profondamente grato sapendolo ora tra i giusti in un regno pieno di quella luce che egli a sempre cercato nella sua vita terrena.

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Fuori dal Mito

Pulcinella (ironico, sarcastico talora, spesso tragico, nato secondo la leggenda non da essere umano ma da un uovo) cosa nasconde dietro ... quel naso adunco, quegli zigomi pronunziati e quel nero della maschera? Forse un bel viso o un viso deforme? Tutte le iconografie ci hanno trasmesso un aspetto esteriore di Pulcinella, ma non vi è stato mai alcuno che abbia cercato di sbirciare cosa vi fosse in effetti, sotto il nero di quella maschera. Da questa mia osservazione è generata l’idea dell’attuale excursus pittorico "Pullicenella: la maschera e l’uomo". Ho pittoricamente interpretato, ponendoli in epoca seicentesca ossia nel secolo d’oro, i sogni di questa figura di uomo costretto per vivere a nascondersi, come tanti, dietro una nera maschera dimostrando nel contempo una personalità certo non sua. Ho visto in tal modo lievitare i suoi sogni. Non gradevole, forse, di aspetto lo vedo sognare di essere giovane, bello, romantico; lo vedo guardare la sua donna con occhi dell’ immaginazione e di scoprirla distinta e bella, sicuramente in netto contrasto con la vera Colombina insignificante e tozza nell’aspetto e del tutto volgare; lo vedo quasi sentirsi eroe, quando sogna di morire sulle scene ed immagina di essere trasportato dalle braccia dei suoi amici commedianti, o quando innoridisce di fronte alla visione delle nefandezze umane, così realisticamente rappresentate nei quadri del coevo Caravaggio. Poi egli si accorge che tutto é solo un sogno e si rivede vecchio e stanco, con l’eterna maschera che gli corona il capo. Quello di Pulcinella è un sogno eguale a quello di tante vite che resteranno, per sempre, coperte da una vecchia, maschera nera.

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Aniello Scotto

Dodici Capricci Incisi

Le incisioni di Aniello Scotto e le poesie di Gerardo Pedicini furono presentate la prima volta,nel 1986,in Spagna.

Mostra tenuta all' Accademia di Belle Arti di Napoli

Mostra video

Lacoonte a Napoli il Giugno 2005

Spazioeventi Mondadori

San Marco

Venezia

19 luglio 24 agosto - Vernissage 19 luglio alle 18,30

con la partecipazione straordinaria di Tinto Brass

Bianco e nero.

Segni che si organizzano nello spazio, varianti compositive, soluzioni fuori campo geometrico.

Mutazioni bi-tridimensionali in scala di grigi.

Costruzioni di nuove forme definite dai procedimenti visivi di comunicazione del pensiero.

Percorso con tempi brevi nell’elaborazione dinamica per una fruizione di logiche e insiemi.

Segno, forma, senso, mutazione, piacere spiritualmente profondo,   feedback paradossale di ordine possente.

Parole nella forma di una poesia visiva che insieme alla musica allarga all’infinito gli orizzonti semantici.

Parole in una scansione ritmica dove suoni e silenzi hanno la stessa misura.

Composizione segnica, effetto zoom convergente, definizione della textura, condizione tridimensionale.

Bianco e nero, colore.

Centro del quadro, in dissolvenza, soluzione zoom, arredi.

Magia di riflettofore.

Oggetti di arredo, textures: condivisione.

Zebra al pascolo, la matrice segnica.