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Gino
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lunedì 2 ottobre 2006
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Ciao a tutti,
da oggi innauguriamo una nuova sezione dedicata agli artisti On-Line.
Lo spazio è aperto a tutti
per Info quì : info@ginoramaglia.it
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Gino
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lunedì 2 ottobre 2006
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Sergio Fermariello
Sergio Fermaniello nasce a Napoli il 29 aprile 1961. Dopo gli studi scientifici e il diploma di Liceo Scientifico della sua città frequenta i corsi di Scienze Naturali presso l'Università di Napoli. Dall'età di vent'anni decide di dedicarsi esclusivamente all'attività artistica. La sua ricerca parte dal recupero dei modelli, memorie familiari che si estendono poi ad una ricerca più approfondita di archai universali nel recupero di un'inconscia memoria colletiva.
Nel 1989 espone per la prima volta in una personale alla Galleria Lucio Amelio con la quale intraprende una lungo collaborazione di lavoro. Nello stesso anno ottiene il "Premio Internazionale Saatchi & Saatchi per giovani artisti" in occasione della prima edizione del premio tenutasi presso il Palazzo delle Stelline di Milano. In seguito espone in diverse mostre personali tra le quali quella alla Galleria Il Capricorno di Venezia nel 1990 e alla Galerie Yvon Lambert di Parigi nel 1992. È anche presente in alcuni importanti appuntamenti internazionali quali la mostra Metropolis alla International Kunstausstellung di Berlino del 1991 e la mostra Les pictographes al Musée de l'Abbaye Sainte-Croix di Les Sables-d'olonne dove Didier Ottinger lo invita ad esporre i suoi lavori accanto a dipinti di Klee, Miró, Picasso, Penck, Sanejouand. Nel 1993, ad appena 32 anni, è chiamato da Achille Bonito Oliva a partecipare alla XLV Esposizione Internazionale Biennale d'Arte Venezia con una sala personale nel PAdiglione Italia all'interno della mostra Opera Italiana - Trittici. Per l'occasione presenta due grandi opere costituite da tre pannelli in cui sviluppa la figurazione essenziale dei Guerrieri, motivo che percorre l'intera ricerca dell'artista fin dall'89. Nel 1995 espone nella mostra Opus Alchemico alla Galleria In Arco di Torino alcuni lavori a carattere tridimensionale, a metà strada fra la pittura e la scultura che costituiscono una tappa ulteriore nel giovane percorso dell'artista.
Tra le mostre recenti: la retrospettiva in Castel Sant'elmo a Napoli, curata da Angela Tecce (2004), la personale nella certosa di San Michele a Capri (2004), e la mostra scandita in due "episodi" avvenuta parte all' Istituto Italiano di Cultura e parte nella darsena "pier70" a New York (2005).
Info: www.sergiofermariello.com
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Gino
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martedì 10 ottobre 2006
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Claudio Giulianelli
Claudio Giulianelli nasce a Roma nel 1956, frequenta un'istituto ad indirizzo chimico, ma la sua forte passione per l'arte (in particolare per quella antica) lo porta ad approfondire la tecnica e lo studio della pittura tramite un'attenta osservazione delle opere dei maestri unitamente alla lettura dei testi di tecnica pittorica. I libri su Caravaggio e quelli sui Fiamminghi sono i suoi compagni di viaggio quotidiani. L'incontro con pittori quali Delfo Previtali e Guido Razzi hanno ulteriormente affinato il suo modo di dipingere. Nel tempo ha girato mezza Europa per vedere da vicino i quadri di Grandi Maestri coltivando quelle sensazioni che quei capolavori lasciavano in lui. Nel 1992 si trasferisce a Corchiano, un paesino dalle antichissime origini Etrusche ove vive e lavora in via Vittorio Emanuele III, 46 Cap 01030 Viterbo Italia
PRINCIPALI MOSTRE A CARATTERE NAZIONALE ED INTERNAZIONALE
1983 Expo Tevere - Roma 1985 Expo Arte Bari 1985 Mostra Nazionale Arti Figurative - Foligno 1985 "La Tavola nel Mondo" Palazzo dei Congressi Eur Roma 1987 III Rassegna Nazionale - Anzio - Roma 1987 "L'Arte oggi nel regno Angioino" - Cittaducale Rieti 1987 Il Presepio Vivente - Rivisondoli 1987 Premio Lions Club Città di Leonessa (Targa IV Premio) 1987 Primo incontro artisti dell'Alto Sangro (Targa) 1988 "L'Arte contro l'Aids" Ministero dei Beni Culturali e Ambiente - Complesso momumentale di S. Michele a Ripa - Roma 1988 I Biennale d'Arte Sacra - Fermo 1988 Mostra internazionale di Mail Art - Circolo Sirena - Francavilla al Mare 1988 IV Rassegna Nazionale Arti Figurative - Perugia 1988 Concorso Nazionale di Pittura Città di Giulianova (coppa) 1988 Palazzo Mazzacurati - Bologna 1988 Premio S. Giovanni Leonardi (III Premio) - Roma 1989 XX Premio Internazionlae di Pittura Civitella Roveto 1989 Premio Nazionale Arte Sacra Mariana - -Sala del Bramante Roma 1989 100 Presepi - Sale del Bramante a Roma 1990 Concorso internazionale per l'ideazione di un francobollo per le Poste Giapponesi - Tokyo 1990 Premio "Pennello d'Oro" - Sulmona 1991 Settimana dello sbarco - Salone degli Specchi Anzio 1991 Mostra Internazionale a tema ferroviario - Milano 1991 Premio Dante Alighieri - Sala delle Protomoteca del Campidoglio Roma 1991 100 Presepi - Sala del Bramante Roma 2005 Theleton BNL 2006 Selezione Museo La Corugna Spagna 2006 Re-opening Art party Young Museum Centro Internazionale D'Arte Moderna Palazzo Ducale Revere (Mn) 2006 "La Donna animale" Colletitiva Chiesa di S Francesco--Capranica Vt 2006 La Notte Bianca--Roma presso la Neoartgallery
MOSTRE PERSONALI 1980 Teatro dei Dioscuri - Roma 1981 Galleria IWS Roma 1983 Galleria Michelangelo Bari 1984 Centrto Esp Roma 1986 Centro d'Arte "La Bitta" Roma 1989 Palazzo Orsini Morlupo 1990 Palazzina Corsini Villa Pamphili Roma 1991 Centro d'Arte "La Bitta" Roma 1992 Centro IMI CSA Roma 1993 Centro IMI CSA Roma 1994 Centro d'Arte Corchiano 1996 Palazzo Ridolfi Corchiano 1997 Chiesa Viterbo 2000 Palazzo Ridolfi Corchiano 2002 Palazzo Ridolfi Corchiano 2005 Palazzo Ridolfi Corchiano Hanno scritto di lui: L. Anzalone, G. Catenacci, A De Angelis, A Giordano, , F. Farachi, A Giordano, M. Horrocks, D. Micacchi, G. Razzi, A . Roberti. C. Speranza. A. Turi, C. Zonno.
I giornali e le emittenti televisive che si sono interessati alla sua pittura sono: Il Tempo, La Repubblica, L'Osservatore Romano, Dimensione Lavoro, Ecomond Press, Il Gazzettino Parlamentare, Marsica Domani, Tuttoteatro, Il Giornale dei Misteri, Portaportese, Il Pantano, Arte Italia Illustrata, Il Corriere della Sera, Il Banditore, Regione Oggi, L'Unità, Calendoscopio, Tele Roma 56, Tele Norba, Flash Art, Art Leader, Corriere di Roma., Rivista Image Arte & Life, Il Corriere di Viterbo. I suoi quadri sono esposti: Chiesa di S. Pio V in Roma"Il Cristo dell'Eremita" cm 150 x 200 e "La Resurrezione" cm 150 x 200 Chiesa di S. Giovanni Leonardi Roma Chiesa SS., Cirillo e Metodio "Ecce Homo" Chiesa S Maria Mater Ecclesiae Roma+ Chiesa di S Barbara alle Capannelle Abbazia di Casamari Frosinone Museo del Presepe Vivente Rivisondoli Sindacato Nazionale di Polizia Siulp Comune di Cittaducale Santuario della Madonna dei Bisognosi Carsoli l'Aquila San Biagio "Natività" Corchiano Metropolitan Art Gallery Lecce Brasil Arts - Tampa Florida USA
In udienza privata ha donato una crocifissione su tela a S. S. Giovanni Paolo II
Info : www.claudiogiulianelli.it
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Gino
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venerdì 10 novembre 2006
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Massimiliano Mirabella
Massimiliano Mirabella, nasce a Napoli il 24/01/1970, vive e lavora tra Napoli e Caserta dove tuttora
insegna decorazione pittorica e scenografica all’Istituto d’Arte di San leucio. Nel 1993 si diploma
all’Accademia Belle Arti di Napoli in Pittura con il Maestro Armando De Stefano.
Guardare da vicino l’opera di Massimiliano Mirabella significa esplorare i recessi della sua anima.
Passione, impeto, sofferenza, ossessione, umani vincoli contraddistinguono la sua poetica. Forsennata
ricerca di un io in alternanza perduto e ritrovato nei legacci e nei volti nascosti. Anelito ad un
simbolico ritorno nella placenta, nel liquido amniotico, dove ci si ripara da una realtà troppo spesso
aggressiva e intollerante. L’artista si rifugia nella sua arte usando tutti i mezzi che la sua ricerca
riesce a trovare, sperimentando tecniche e avendo come parola d’ordine la mutazione e
l’inarrestabilità espressiva. Metallo, gessetti, colori a olio, a carboncino, addirittura lucido da scarpe
per sfumare forme create forsennatamente, con la passione di chi vive a pieno la sua dimensione di
uomo e di artista. Un tema ricorrente è la distruzione, meglio se quella lavica, culturalmente affine
alla sua condizione geografica e storica Ferite aperte dalle quali può fuoriuscire la vita caratterizzano
le sue fotografie. L’essere umano nel suo ambiente naturale e i comportamenti che vengono scatenati
sono un altro tema della sua fotografia. Si avvale spesso di autoritratti, perché è partendo da se stesso,
dalla sua condizione che intende trascendere all’oggettivazione di stati mentali e sensazioni. Ricerca
intima che tende ad allargarsi per inglobare l’umano sentire e divenire.
Principali mostre personali
-2006- "D’amore&d’altro" Performance pittorica a Lanificio25 di Napoli
-2005- "Musei in movimento" Facolta di Agraria e Veterinaria della Federico II di Napoli
-2005- "Mira33 project – "Suggestioni AudioVisive" - Squere + "Off line performance"
- Sala Leonardo - Città della Scienza di Napoli
-2004- "Settantadueore action" mostra nella galleria "STOPART" di Roma
-2003- "Ossessione" presso la galleria "Il ritrovo di Rob Shazar" S. Agata dei Goti (BN)
Principali mostre collettive
-2006- "Al caro Giorgio Gaber" Circolo Artistico politecnico – in Napoli
-2006- "Fregio Europeo" Accademia di Ungheria in Roma con la galleria MissionArt Galéria di
Budapest
-2005- "Studi Aperti" di Napoli con l’associazione Arterìa
-2004- Art Toronto 2004 – Metro Toronto Convention Centre con la galleria "STOPART" di Roma
-2004- "Artisti Italiani" presso il locale galleria "Vinalia Winecafè" Tegucigalpa Honduras
-2004- "Angel in palace" organizzata dalla galleria MB 47 di Salerno per Salerno Porte Aperte
-2004- "Studi Aperti" di Napoli per Maggio Monumenti per l’associazione Arterìa
-2004- Milano Flash Art Fair - Una Hotel Tocq di Milano con la galleria "STOPART" di Roma
-2004- 1° Salone Art Expo di Monte Carlo con la galleria "STOPART" di Roma
-2003- "Opening" della galleria "STOPART" di Roma
-2003- Performance pittorica intitolata "ACTION" nel Palazzo Valentini di Roma
-2003- Biennale di Porto Ercole (GR) Performance pittorica nello spettacolo teatrale di Federico
Caramadre
-2002- "6° Salone d’ Arte Moderna di Forlì Fiera" - Partecipa come video artista
-2002- "Ignavia" presso Spazio sociale Cerriglio di Napoli
Info: http://www.miramediastudio.com/index.htm
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Gino
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sabato 25 novembre 2006
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Diego Loffredo
Nei lavori di Diego Loffredo la prima cosa che colpisce è la visitazione poetica del dato di cui lo splendore del colore ne è come l’annuncio.
L’occhio si lascia “spalancare”dal particolare oggettivo del mondo, nel nostro caso particolari di giocattoli, contestando poeticamente una partenza astratta o idealistica. Ogni tela nelle sua fisicità e struttura architettonica testimonia un attaccamento “stupito” all’intelaiatura del mondo che neanche la più pazza educazione all’astrazione contemporanea può cancellare.
Questo “attaccamento” è sempre da riscoprire: qui comincia l’arte come dono e come metodo.
Occorre risalire all’origine di cui l’infanzia (i giocattoli) sono segni, vincenti la caligine dell’ovvio.
Il particolare entra nella pupilla e, mettendo tra parentesi l’ovvietà dei nessi tra gli oggetti e le proporzioni, provoca l’occhio a ri-scoprire una nuova connessione con il tutto. Il rapporto particolare-totale non è più quantitativo, ma qualitativo. Assi, architetture, rotelle, biglie, pallottolieri, burattini di legno del dopoguerra si spazializzano sul filo della nostalgia di un nuovo inizio del tempo e della memoria. Perché questo accada è necessario un uso nuovo della ragione intesa non come misura, ma come “varco” spalancato. E’ il desiderio di Montale.
Nella poesia “Fine dell’infanzia”, Eugenio Montale dopo i versi famosi: “volarono anni corti come giorni” sembra di guardare un quadro di Diego: “Ah il giuoco dei cannibali nel canneto, / i mustacchi di palma, la raccolta/ deliziosa dei bozzoli sparati!
Qualcuno ha scritto che per capire l’uomo bisogna guardare al bambino ( giocattoli ) e a Dio ( la trasparenza della realtà ). L’arte di Loffredo come per vocazione, cioè distrazione dalla meccanicità, è la storia di questo sguardo.
Prof. Marcello Strommillo
Info: www.diegoloffredo.it/index.htm
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Gino
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martedì 28 novembre 2006
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Francesco Verio: artista di seconda generazione
Tra i giovani artisti, emersi in questi ultimi anni, un posto di gran
de rilievo è stato raggiunto da Francesco Verio il quale, con tenacia e perseveranza, ha saputo farsi notare ed apprezzare da critici e dai collezionisti per la sua pittura fortemente espressiva alla quale va aggiunta la sensibilità dell'artista che la presenta in maniera originale e facilmente riconoscibile.
Figlio di Alberto Chiancone, personalità di grande spicco della pittura napoletana, ha preferito rinunciare nella sua carriera artistica, al cognome del padre e a presentarsi come uno dei molti giovani che si affacciano nel campo dell'arte, per essere valutato liberamente senza i tanti pregiudizi che un tale cognome avrebbe potuto comportare sia positivamente che negativamente e questo va ad onore del giovane Verio!
Si è formato all'Accademia di Belle Arti di Napoli sotto la guida di Armando De Stefano, Enrico Caiati, Alfonso De Siena ma, prima ancora gli era stato maestro il padre. Notevole quindi la sua preparazione, che influisce non solo sulle opere che egli realizza, ma anche sul carattere dell’uomo
Info: www.francescoverio.it
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Gino
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sabato 9 dicembre 2006
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Antonio Brengola
In ogni pietra raccolta sulla spiaggia, nel legno riportato sulla spiaggia dal mare in ogni ramo d'albero, esiste un essere spirituale universale che vi alberga e che vive. In particolare la pianta d'ulivo,dal ramo più piccolo alla radice, è un piccolo mondo meraviglioso; uomini, donne animale, fiori....Con i loro sentimenti le loro sensazioni...la loro vita.
Nel legno, come nella pietra, v'è la forma pura del sentimento, della sensazione dello sguardo e dell'espressione che caratterizza l'essere.
L'autore è convinto che con l'arte e con l'amore è possibile dare una forma a questi spiriti, per visualizzarne il ritmo plastico dell'esistenza e non il corpo per fermare l'azione, lo sguardo. Per farci trasmettere emozioni e stati d'animo e così diventarne compagni e fratelli.
L'essenza delle sculture di legno ed in pietra, nel pensiero dell'autore, non è quindi la figura greca ma la rappresentazione delle parole e dei sentimenti, l'attribuzione di una forma, di un corpo materiale al fine di consentirgli con la sola presenza, di entrare nella nostra sfera d'emozioni per poter costantemente trasmettere, con il suo sguardo o con la sua forma, ciò di cui abbiamo realmente bisogno.
La singola opera vuole essere una realtà vivente, una magia assolutamente nuova e forse originale d'espansione e sfumature per darci la possibilità di pensare, riflettere forse sognare senza sentirsi soli.
Queste raccolte d'opere sono il primo risultato, dell'annosa ricerca compiuta dall'autore, per fermare in una forma materiale quanto più possibile semplice ed armoniosa le voci, le emozioni ed in conseguenza le riflessioni ispirate dal Mare ma di più dalla Natura tutta, intesa come "La Grande Madre". Nell'uomo lo sbocciare della rosa è stretta relazione con il suo cammino di conoscenza, ma nelle altre espressioni della parte di Universo a noi vicina, dal granello di sabbia alla più piccola foglia, l'essenza della Gnosi è nel suo splendore, racchiusa nella verginità della semplicità, nel sincronismo con la volontà Universale, che caratterizza le nature incontaminate.
Ascoltare le parole di una pietra, la musica della plasticità di un ramo, è difficile se non impossibile vivendo come oggi l'uomo deve vivere. Per il principio d'immortalità e d'unicità della verità, la stessa musica, le stesse parole possono essere rappresentate ed ampliate dando a quella stessa pietra o a quel ramo una sembianza a noi nota.
Info: http://www.sculturemediterranee.com/
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Gino
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sabato 9 dicembre 2006
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M E R E T H E D U V H O L T H A U G
Volti che emergono dalle nebbie del tempo e si stagliano oltre lo spazio, figure cariche di passione strappate ad un movimento infinito. Mescolanze di atmosfere nordiche, eteree evanescenti al colore e al fuoco della terra napoletana; un mix di culture che risalta nella pittura della giovane e promettente Merethe. Ventotto anni, la Duvholt Haug è di origine norvegese ma da anni vive a Napoli, nel rione Sanità. Nei suoi quadri il desiderio di porre di nuovo l'uomo al centro dell'attenzione, in una società sempre più meccanizzata. Ecco dunque i visi carichi di sentimento che annullano il contorno, divenuto ora della stessa sostanza delle passioni.
Da "IL MATTINO"23.11.06 ,Danilo Cirillo
Info:
www.artmajeur.com/merethe
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Gino
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venerdì 15 dicembre 2006
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Padraig Timoney
Pen Tests
2004
Padraig Timoney è il vincitore del premio Present Future 2002, nato dalla collaborazione tra illycaffè e Artissima, l’Internazionale d’Arte Contemporanea di Torino, tra le più importanti manifestazioni europee del settore.
Timoney è un ricercatore dei linguaggi artistici, delle loro interazioni, del processo creativo, dei meccanismi della fruizione. Per questo usa una molteplicità di media e materiali: fotografia, pittura, installazioni.
Per la illy collection l’ispirazione nasce da un atto semplice, in cui convergono funzionalità e automatismo: provare sui fogli di un blocco penne, pennarelli, matite, evidenziatori dai colori e dalle punte diverse.
Su piattini e tazzine restano le tracce di tante mani sconosciute, che sperimentano forme e accostamenti cromatici mentre il pensiero si concede una pausa.
Info:
Padraig Timoney
http://www.themoderninstitute.com/artists/p_timoney/index.shtml?PHPSESSID=6ad60132e9923a32737b4991b4699502
Biografia e alcune opere del giovane artista irlandese.
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Gino
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domenica 17 dicembre 2006
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Ryan Mendoza
Ryan Mendoza, nato a New York nel 1971, ha vissuto per qualche anno a Napoli prima di trasferirsi definitivamente a Monaco di Baviera. La scorsa estate il Mart di Trento gli ha dedicato una mostra a palazzo delle Albere nella quale erano esposti una trentina di lavori prodotti negli ultimi quattro anni. Già da tempo è presente sui più importanti palcoscenici dell'arte contemporanea, da Torino a Milano, con una pittura evocativa ispirata ai volti e alle atmosfere della sua memoria. Inoltre, in contemporanea con la Minini di Brescia, la Galerie Bernd Kluser di Monaco sta proponendo il lavoro di Mendoza in un'esposizione personale, che dà così all'evento bresciano un'incidenza di portata internazionale. Nella sala di via Apollonio sono esposte sette grandi tele dipinte, (la maggiore misura tre metri per due) sulle quali Ryan Mendoza descrive le immagini surreali che affollano il suo immaginario. L'allestimento della mostra è di grande effetto: nello spazio che si apre all'entrata lo spettatore può infatti vedere subito i quadri alle pareti, che aprono grandi finestre sulla spazialità delle opere di Mendoza. I personaggi dipinti dall'artista fluttuano in un'atmosfera nebbiosa, quasi irreale. Non c'è più il netto distacco tra figura e fondo, sono ridotte al minimo anche le sovrapposizioni di segni grafici o di scrittura che hanno caratterizzato il lavoro di Mendoza negli scorsi anni. In contrasto con la pittura descrittiva delle grandi campiture e dei personaggi quasi sfumati, c'è poi il segno grafico dei disegni e dei piccoli schizzi su carta, un tratto quasi infantile che delimita e suggerisce forme con grande sapienza e che ricorda l'epressionismo libero di Basquiat o di Clemente. La visita di questa mostra può far vivere agli appassionati momenti di puro piacere pittorico, nel contesto di una modernità fatta di emozioni primordiali.
Info: www.ryanmendoza.com
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Gino
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domenica 17 dicembre 2006
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Aniello Scotto
Nato a Napoli il 23 giugno 1959.
Ha frequentato a Napoli il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle arti sotto la guida di Domenico Spinosa e Bruno Starita. Attualmente è docente di Tecniche dell’Incisione e di Disegno Artistico presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli.
Nel 1982 gli viene conferito il premio "Primo Vere" di grafica dall’Accademia Nazionale di San Luca di Roma.
Dal 1987 mantiene una corrispondenza epistolare con i maestri Pietro Annigoni e Fabrizio Clerici.
Nel 2004 tiene una conferenza personale sull’ "Arte dell’Incisione" presso il Museo Ignazio Cerio di Capri.
Info: http://www.anielloscotto.it/
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Marco
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giovedì 28 dicembre 2006
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Vito Scandariato
was born in Sicily on 3rd April 1974, he currentily lives and works in Capri (NA), and studies Art at the Academy of Arts in Naples. In his works there are concepts of minimal art, poor art and a conceptual one, all represented in realistic figures
Info: http://www.naturarte.eu/
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Gino
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mercoledì 7 febbraio 2007
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Leo Gavazzi
Tra il 1978 e il 1979 è stato l'artista italiano più richiesto alla KunstMesse di Basilea. Purtroppo in seguito non vi ha più potuto partecipare in quanto il suo manager milanese è stato espulso per comportamento scorretto nei confronti degli organizzatori svizzeri.
Leo Gavazzi è un esperto nell'utilizzo dei materiali plastici dal 1961, ed detiene diversi brevetti industriali, attualmente utilizzati in diverse nazioni in tutto il mondo. Con questa conoscenza è stato per lui semplice, quasi intuitivo creare opere dove i colori acrilici trovano un materiale acrilico come supporto ideale, creando in questo modo un legame più forte di quello tra i colori a olio e il legno o la tela. Il supporto acrilico (chimicamente definito come metil-polimetilmetacrilene) è un materiale plastico la cui resistenza è ben conosciuta, essendo utilizzato da più di cinquant'anni per la realizzazione di migliaia di prodotti che resistono a temperature estreme e a shock ripetuti e prolungati.
www.leogavazzi.it
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Gino
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mercoledì 21 febbraio 2007
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Paola Petrucci
Nata ad Ariccia (RM) dove vive dal 1964, diplomata come maestra di scuola per l'infanzia, ha iniziato a dipingere come autodidatta nel 1996, per maggiori conoscenze in materia ha frequentato diversi corsi tra i quali: restauro, pittura con tecnica ad olio ed acquerello (pittura botanica). Si è iscritta ad un corso regionale con il quale ha acquisito la qualifica di decoratrice d 'interni specializzata in decorazioni a fascia, rosone e Trompe l'oeil. Innamoratasi della tecnica del Trompe l'oeil, più che un lavoro è una passione, che le permette di creare con la magia della profondità, "l'illusione", così da suscitare meraviglia nell'osservatore, riuscendo ad ingannare anche un senso così esercitato quale è quello della vista. Per maggiori conoscenze ha frequentato un corso di ceramica ed inoltre un corso per imparare la tecnica pittorica su porcellana bianca (tecnica americana).
Collaborazioni come decoratrice specializzata in Trompe l'oeil per privati, assistente in corsi di porcellana terzo fuoco (tecnica americana).
Collaborazioni per diversi lavori con l'Agriturismo "Il Giardino di Giupi" situato nei pressi di Lanuvio (RM), conosciuto come "la terrazza dei Castelli Romani" con una veduta che si estende fino al Circeo e alle isole Pontine, rappresenta la meta ideale per chi vuole immergersi nella natura. www.ilgiardinodigiupi.it
http://digilander.libero.it/paolapetru/
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Gino
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mercoledì 21 febbraio 2007
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Adriana Zampedri
Nata a Venezia nel 1961. Cresciuta a Milano diplomata ceramista all’istituto G.Cova.Giovanissima,lavoro alle dipendenze di Antonio Borsato(1911-1982)prestigiosa manifattura di porcellane artistiche.Un ringraziamento particolare a Linda De Dominicis,pittrice decoratrice ed antiquaria,da lei appresi antiche tecniche di decorazione. Agli inizi degli anni ‘80 decisi di trasferirmi in Sardegna dove tutt’oggi risiedo. Le mie opere vengono esposte in mostre collettive e personali in diverse regioni italiane.
Non ho smesso un solo giorno di dipingere in questi 30 anni,insegnato ad altri farlo ma dentro di me la certezza che "dipingere" è un istinto,i materiali da utilizzare e la storia dell'arte sono conoscenze indispensabili per il conseguimento di un risultato concretamente apprezzabile e vendibile.Le conoscenze si acquisiscono con l'apprendimento in ambito scolastico e con l'esperienza lavorativa,l'istinto no,è qualcosa dentro di te,più forte di te...
Dipingo per mestiere. Serva vostra…Chi conosce il veneziano,saprà ben interpretare questa frase: serva vostra,significa ai vostri ordini.Ditemi ciò che volete io dipinga e lo farò, se mi piacerà farlo ovviamente...
Info:
http://xoomer.alice.it/zampedri/
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Gino
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mercoledì 21 febbraio 2007
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Umberto Cesino
L’EMIGRANTE.
Statua in bronzo di Umberto Cesino per il monumento all’emigrante a San Mango sul Calore.
Dono dei coniugi Assuntino Caruso e Patricia Tassinari, Cavalieri al Merito della Repubblica Italiana.
Info:http://www.artearredo-olympia.it/index.htm
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Gino
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Luigi Laugelli
Nacque, mi piace pensare non a caso, nel conservatorio di "San Pietro a Maiella" in Napoli, di cui il padre era custode. Ricettivo, dotato di innata, morbosa sensibilità, non potè non rimanere "catturato" da "quella" particolarissima atmosfera di mistiche suggestioni e struggenti malinconie peculiari del luogo. L'incanto della musica e il fascino di tante opere d'Arte, patrimonio del Conservatorio,erano, come da lui stesso sostenuto, il quotidiano viatico per la sua anima "dannata"... L'imput espulsivo di un sacro fuoco interiore... E intanto disegnava, disegnava... non volendo rischiare di perdere nemmeno un attimo di "quella impellenza" che lo prendeva sopratutto, quando al calar della sera, con quotidiana regolarità, l'acido singulto di una civetta, sono sicura, gli piaceva pensare, sempre la stessa, dava il suo funebre addio al giorno appena trascorso... E scriveva... scriveva... odi alla vita. Ma... come dice il Collodi, e non solo lui, nella vita c'e' sempre un... ma! Ignorando la sua inclinazione per l'Arte, gli fu imposto di frequentare il Seminario, con la precisa intenzione di farlo diventare prete. Interminabili anni di tortura! Prima a Colle di Val d'Elsa, poi a Siena e quindi in due seminari a Napoli. Ma dopo dieci lunghi anni, al culmine della sua preparazione sacerdotale,gettò l'abito alle ortiche! Cominciò così un nuovo percorso: errabondo, senza meta e senza alcun punto di riferimento! E tra uno sbaglio e l'altro, tassello per tassello, cominciò a costruire quella che sarebbe dovuta essere la sua nuova vita. Conseguito il diploma dell' Istituto d'Arte, si diede all'insegnamento di materie artistiche; mai tralasciando la sua primaria attività: disegnare, dipingere, scrivere. Le tematiche?... La musica. La gioia. Il dolore. L'amore. la vita... sempre all'insegna di una viscerale sensualità e raffinato masochismo. costanti emozionali della sua creatività in fieri. Mai lo abbandonerà il ricordo struggente dei particolarissimi momenti trascorsi in Conservatorio tra le storiche melodie e i grandi ritratti ad olio dei musicisti da lui amorevolmente restaurati. E con l'inesorabile incalzare del tempo sempre più incalzante diveniva la sua voglia di realizzarsi come artista. Ma... ricordate il famoso... ma? Dovette ripiegare sulla cosiddetta "pittura commerciale"!... Opere ed opere... destinate agli Americani! Unico espediente che gli consentì di allontanarsi dalla famiglia originaria e mettersi in proprio; finalmente libero d'essere se "stesso"! Passò da uno studio all'altro; partecipò a qualche mostra collettiva, poi comune destino di ogni artista che si rispetti, finì a percorrere, selvatico lupo, "quel" solitario sentiero in bilico tra realtà e immaginario, dai più comunemente definito "del perdente"
Col tempo, com'è l'uopo, il suo linguaggio ha subito le sue naturali metamorfosi senza nulla togliere ai complessi, raffinati contenuti. Protagonista eccellente del cospicuo bagaglio espressivo di Luigi Laugelli: il "pianeta donna", a cui lui, instancabile, settecentesco menestrello, continua a rivolgere le sue accorate invocazioni e lezioli lazzi, magistralmente barattando spazi e tempi dell'oggettivo reale con i propri dell'onirico-soggettivo, operazione intellettivo-emozionale che pur complessa, gli riesce fluida e naturalmente congeniale, ancora oggi nella sua non più "verdissima" età. Non credo si possa mai mettere la parola "fine" a quanto si voglia dire di tale, magistrale "istrione" della comunicazione.
Info: luigilaugelli.com
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Gino
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sabato 24 febbraio 2007
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Simone Lammardo
nato a Genova. Ha conseguito il titolo di Maestro d'Arte presso l'Istituto Statale d'Arte "Walter Gropius" di Imperia nel 2000, ottenendo alcuni primi riconoscimenti artistici d'impronta storico-sociale. Ha realizzato la seguente attività espositiva:
Mostra personale privata, Loano, 2001.
Mostra comunale, Giustenice, 2001.
Mostra collettiva Galleria d'Arte 2000, Milano, 2001.
Mostra collettiva "Arte Contemporanea", Galleria d'Arte Ghisolfi, Loano, 2002.
Mostra collettiva comunale, Palazzo Doria, Loano, 2002.
Esposizione Rassegna d'Arte Contemporanea "Magica", Castello Estense, Ferrara, 2002.
Mostra collettiva Galleria d'Arte 2000, Milano 2002.
Mostra personale Sala Olimpia di Artecultura, Milano Brera, gennaio-febbraio 2003.
Mostra personale "OniricaMente" presso la Biblioteca civica internazionale di Bordighera (Im), giugno-luglio 2003.
Opere in permanenza sino ad aprile 2004 a La Spina Art Gallery, Pisa.
Mostra presso il centro commerciale 'Morbella', Latina, 2003 con allestimento di Alessia D'Epiro.
Mostra collettiva XVIII Rassegna d'Arte Contemporanea di Borghetto S. Spirito, 2003.
Ha ottenuto inoltre i seguenti riconoscimenti: Premio speciale XIV Concorso nazionale di pittura Biennale di Osio, Bergamo.
Presente al Il Gran Premio internazionale dell'Arte, Galleria Il Collezionista, Roma, con esposizioni nel corso 2003 a Roma, Barcellona, Bruxelles, Firenze.
Collabora con Art Manager (Latina), discoteca Dalì (Bardineto), Viaducatiarte (Bologna), gallerista Anna Oberti (Bergamo).
Nel mese di marzo 2003 ha realizzato la copertina per la rivista mensile "Artecultura".
Mostra presso "Artcafé" di Alassio, gennaio-febbraio 2004.
Mostra collettiva Galleria d'Arte 2000, via Statuto, Milano, 15 aprile - 29 aprile 2004.
Opere in permanenza presso lo Studio Valter Boj, Albissola, 2004.
Collettiva "BruttaBestia", Galleria Studio Logos, Roma, dal 26 Maggio 2004.
Medaglia d'oro XV Concorso nazionale di pittura Biennale di Osio, Bergamo, 2004.
Opere in permanenza alla "Neoart Gallery", Roma, 2004.
Opere in permanenza alla Galleria "La Telaccia", Torino, 2004.
Presente come collaboratore nel catalogo della mostra "Gli artisti e la ceramica oggi: tra tradizione e sperimentazione" di Boj, Cascella, Ceccobelli, Esposito, Galleria "Excalibur", Solcio di Lesa, 2004-2005.
Finalista concorso "casTiNg", Venezia, 2005.
Mostra personale privata "Forma e contenuto", Via Stella, Loano, 2005.
Collabora con World Wide Artists Gallery, Roma, 2005.
Presente nel catalogo Biennale di Genova 2005, Associazione "Satura".
Collabora con Memoli Arte Contemporanea, Busto Arsizio (Va); Artesnova, San Marcellino (Caserta); Greco Arte, (Bari).
Selezionato al concorso "Diamo voce all'Africa", Roma, 2005.
Presente alla XX Rassegna d'Arte Contemporanea, Comune di Borghetto S. Spirito, 2005.
Mostra "Immagini: realtà interpretazione" con il fotografo Achille Blini, Loano, 2005.
"Dreams in Italian painting", Memoli Arte Contemporanea, Busto Arsizio (Va), 2005.
"L'Arte incontra Fiat Punto", Alassio, Collezione Grande Punto, 2005.
"L'oro del cielo", collettiva Studio Boj, Albissola, 2005.
Collettiva "Arte e Comunicazione", Palazzo Riccio di Morana, Trapani, 2006.
"Eticantropia", mostra personale Eventi Legrenzi, Venezia-Mestre, 2006.
Collettiva Arte Contemporanea Villa Cambiaso, Savona, 2006.
Collaborazione al Progetto Rezophonic, 2006-2007.
Collettiva "Invito al collezionismo", Savona, 2006.
Info: www.lammardo.it
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Gino
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giovedì 29 marzo 2007
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Ennio Montariello
Nato a Napoli il 17 maggio 1960, Ennio Montariello si diploma presso il Liceo Artistico di Napoli. Si diploma, poi,agli Stages internazionali di pittura di Anacapri (Na), tenuti nel 1982 e 1983 da Gillo Dorfles, Joe Tilson, Gianni Pisani, Enrico Baj e Giulio Carlo Argan. Nello stesso anno consegue il diploma di laurea del corso di pittura presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli. La sua visione critica dell’arte, a 360 gradi in ambito filosofico, psicologico ed estetico, lo porta a frequentare corsi tenuti da personalità di rilievo mondiale.
Nella sua formazione artistica si interessa alla lezione rinascimentale e al Caravaggio ,ma la sua ricerca passa attraverso anche percorsi concettuali e surreali. L’evento fondamentale e “potente” nella sua vita di artista è l’incontro con la Scuola internazionale di OntoArte, negli anni Ottanta. La corrente artistica dell’OntoArte , il cui fondatore e caposcuola è l’Accademico Prof. Antonio Meneghetti, si caratterizza come movimento di pensiero con cui si indicano tutte quelle manifestazioni artistiche che si motivano sempre dalla intenzionalità ontologico-umanistica,intesa come il formalizzato apriorico del nostro esistere. Il riconoscimento della novità del messaggio e dell’apertura di pensiero che la scienza ontopsicologica sottende e suscita, lo induce ad approfondirne lo studio sia sotto il profilo teorico sia in prima persona che come artista.
Nel 1989 consegue il diploma di OntoArte in disegno e pittura e diventa, nel 1992, consigliere dell’Associazione Internazionale di OntoArte.
Nei primi anni ’90 si dedica ad un ‘arte più vicina all’informale ,per convergere poi, in seguito ,in una pittura più figurativa che condensa tutte le sue esperienze artistiche e che tende all’esaltazione del bello come perfezione dell’anima; quindi una sua visione dell’infinito.
Come ricercatore, collabora con diversi enti e partecipa a numerosi congressi internazionali.
Come artista perfeziona diverse mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero: Tokio, Rassegna C.E.I.C.; Los Angeles,Rassegna C.E.I.C.; Brescia,Palazzo Comunale; Napoli,Galleria Dehoniana; Napoli,Castel dell’Ovo; Napoli,Maschio Angioino; Avellino,Biblioteca Comunale; Torre del Greco,Galleria Mediterranea; Verona,Galleria della Bra; Pescara, Sale Ex-Università; Trieste, Castel S.Giusto; Innsbruck, Galleria Villa Falk ; Latina, Galleria A.Manunzio; Baschi, Palazzo Comunale; Roma, Associazione VirgoArte; Pietralunga, Casa Paolucci.
Nel 1996 fonda l’Associazione culturale “Progetto Arte” e tiene corsi sulla creatività in tutto il territorio italiano.
Nel 1999 apre in Umbria una scuola teorico-pratica d’arte. Parallelamente alla sua ricerca espressiva, il suo lavoro recente è caratterizzato dalla realizzazione di numerosi ritratti e opere per committenza privata.
Nel giugno 2003 ,in occasione della Giostra della Quintana di Foligno , realizza la cartolina d’autore per il Rione Morlupo riscuotendo notevoli consensi di critica e di pubblico. Attualmente è titolare della cattedra di discipline pittoriche presso l’Istituto statale d’arte di Terni. L’esposizione permanente dell’artista è nel suo studio d’arte a Borgo Trevi (Pg).
Si sono interessati di lui, tra gli altri: M.Buonomo, A. Di Francesco, G. Grassi, R. Mauro, A. Meneghetti, A. Montano, A.Piccirilli , G. Romano, V.Sgarbi, M. Vitiello.
Recensioni: Corriere dell’Umbria, Ischia Express, Il Nuovo Veronese ,Arena di Verona, Il Mattino, Gr2, FuoriCampo, Il Tempo Latina, Napoli City, Eco d’arte di Firenze , La Nazione.
Info: www.enniomontariello.it
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Gino
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Mario Loprete
Artisticamente si e' formato da autodidatta,studiando la storia dell'arte e i grandi Maestri in modo asettico,senza contaminazioni esterne.
Fino al 1998 dipingeva senza canoni ben precisi e con le tecniche più svariate, cercando di capire gli impasti e le velature di Maestri dell' Ottocento e del Novecento.
Poi ha conosciuto Giovanni Marziano, dal quale apprende la tecnica e le nozioni, che lo portano a migliorare il suo modo di interpretare artisticamente un soggetto.
Diplomato presso l' Accademia di Belle Arti di Catanzaro.
"I miei soggetti sono coloro i quali l'occidente commercializzato ha sdoganato, per la loro musica ,per la loro arte,per le performance sportive che mandano in visibilio milioni di persone : hanno rotto le catene ed ora mettono la palla dentro.
Quelli che alle spalle hanno una antica storia di pregiudizi ed emarginazione.
Ancora oggi , se qualcuno li vedesse fuori dal loro ambiente,li chiamerebbe extracomunitari.
Sono terribilmente e morbosamente attratto dalla figura di colore ,la ritraggo con la massima intensità emotiva .
La figura è affascinante da ritrarre,ma le persone di colore sono una sfida. Sono molto espressive e sono a mio modesto avviso, l'incarnazione e la materializzazione dell' Anima.
La mia ricerca mi porta a documentarmi sugli stereotipi che affollano il genere musicale , del quale mi "nutro " mentre dipingo :l' hip hop .
Nei lavori del mio ciclo " Black" , nel quale indago e scruto il mondo dell'hip hop americano , cerco punti di riferimento iconografici con il mondo dei giovani italiani , attenti e accorti nell' assorbire dallo stereotipo statunitense fondamenti ispiratori.
Ebbene tutto ciò cerco di riprenderlo nelle mie opere , cercando di elevare e far conoscere l'hip hop come un movimento di rivolta contro il disagio giovanile.
La mia non vuole essere la voce del ghetto ( io vivo a Catanzaro !?!) ma un elemento di aggregazione in una realtà , dove è vero che si sono azzerate le distanze geografiche ,ma è pur vero che rifiutiamo tutto ciò che è diverso da noi ".
Hanno scritto di lui :
Rosario Amoroso , Chiara Argenteri, Lia Briganti , Manuela e Patrizia Cucinella , Marco Di Mauro, Biagio Di Meglio, Joseph C. Fekete , Giovanni Marziano, Gianluca Murasecchi , Enzo Santese, Giorgio Seveso, Fernando Silo, Luigi Tallarico, Giorgio Turrini , Maurizio Vitiello .
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Gino
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giovedì 12 aprile 2007
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Luca Tieri, illustratore, character e concept designer, ci presenta il suo lavoro e il suo ultimo libro. Furia, è la caratteristica principale delle sue matite sporche. E' ossessionato dalla linea che diventa vorticosa, si curva e fluisce in maniera dritta. Colori forti che restituiscono ai personaggi la loro personalità e alle cose che li circondano la loro funzione più banale e pop. Poppeggiante e di facile presa, ecco la sua "roba".
www.lucatieri.com
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Gino
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giovedì 26 aprile 2007
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Fabrizio Trotta
Fabrizio Trotta, nasce a Paola il 20 ottobre 1973, dove attualmente vive e lavora, dopo una lunga esperienza musicale e artistica a Milano. Ha una formazione irregolare, si è laureato in Informatica, diplomato in Tecnico del Suono, ma ha orientato la sua vita sin da giovane alle varie modalità di espressione artistica. Dopo un passato da produttore e arrangiatore musicale, i cui brani sono stati pubblicati anche da Case Discografiche quali Emi e BMG, la passione per la pittura nasce improvvisa sotto l’influenza di Maestri Contemporanei, ed immediata è la trasposizione di questa su tela con caratteri e toni che distinguono sin da subito l’emergente artista. Ha sfruttato Internet come mezzo veicolare di diffusione e vendita delle sue opere, riscuotendo notevole ed immediato successo tra il popolo delle rete e collezionisti di spessore. Le sue opere si trovano in collezioni private in Italia, Inghilterra, U.S.A., Belgio e Svizzera.
NOTE CRITICHE
Artista eclettico che rifiuta stereotipi e schematismi estetici per dare spazio alla fantasia e alla sperimentazione, anche sul piano tecnico. Traduce in pittura una sensibilità acuta e vibratile, spesso impalpabile. Nel suo lavoro combina tecniche e materiali con vivace spirito creativo, il cui risultato è un codice narrativo personale che punta a materializzare sulla tela attraverso colori, materia e scomposizioni picassiane l’io profondo dell’artista, allegro ma sempre e comunque irrequieto. Egli inventa le sue tecniche e modella o inserisce la materia lasciando sempre la sua impronta personale, che rende difficile una sua catalogazione critica definitiva. L’ ebbrezza cromatica adagiata su ruvide sporgenze materiche, cosparse di elementi brillanti e disposte a creare composizioni armoniche, come magma in movimento, è uno dei principali veicoli di comunicazione visiva delle sue emozioni, del suo inconscio, rendendo lo stesso quasi afferrabile. Nelle sue tele esplodono forme e colori, o meglio "idee", che creano con il fruitore una fitta rete di apporti e di ricezioni, un'osmosi costante di concetti che riportano alle eterne e dialettiche forze che dominano l'esistenza di ogni essere umano: la gioia e il dolore, la calma e la passione, il buio e la luce, la vita e la morte. Nella nuova serie a sfondo musicale "STRUMENTI E-MOTIVI", all’intuizione di Picasso, di cui segue le modalità di scomposizione dei piani sulla superficie del quadro, l’artista associa la tridimensionalità, portando su tela lo strumento scomposto, sezionato, dipinto e inglobato come anima pulsante dell’opera, che oscilla tra vivacità ed eleganza. Generando fantasiose scansioni ritmiche dello spazio attraveso l’applicazione di sezioni dello strumento (violini e chitarre), su un lento, musicale, ondulato e increspato supporto materico, l’artista con ampie, veloci, sfrangiate pennellate imprime alla staticità della massa quasi un vertiginoso dinamismo nel cosmo interiore. Usare la parola ritmo, che pur appartiene ad un'altra arte, non è casuale; l'artista ama la musica, dipinge "in Musica", rendendo disponibile il suo diario poetico per farlo diventare anche specchio di chi guarda il quadro, riempiendo le tele di emozioni che parlano ad ognuno con voce diversa, e il soffermarsi ad ascoltarle rappresenta il suo traguardo raggiunto.
Info: www.fabriziotrotta.com
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Gino
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venerdì 11 maggio 2007
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Silvia Campione
è nata a Palermo il 03 Marzo 1976. Vive ed opera a Palermo e qui consegue la maturità artistica.
Nell'anno 1994 - 1995 frequenta l'Accademia di Belle Arti di Palermo, sezione di pittura.
Allieva, a Partinico (prov. PA) del Maestro Vito Mollisi. Specializzata in dipinti: Olio su tela, decorazioni su corredo stoffa e vetro(anche su commissione).
Di Lei si sono interessati diversi critici d'arte tra cui Prof. Francesco Carbone, Prof. Cancilla Giuseppe. L'animo umano, nella sua complessità, riesce a manifestarsi attraverso le più svariate connotazioni espressive. L'arte pittorica di Silvia Campione tende ad esternare quanto di più profondo, spontaneo, genuino ci sia nella sua esistenza di giovane donna. Nelle sue opere, l'alchimia dei colori e l'affollarsi delle forme, danno voce alla sua complessa vitalità. Le variazioni tematiche, le soluzioni pittoriche, così articolate, esprimono quel grande slancio, quella voglia di "fermare" sulla tela i variegati aspetti della sua personalità. Così si sviluppa e si articola l'itinerario artistico, tra alberi e fiori che si intrecciano vistosamente, tra animali e virgulti che determinano il moto, tra paesaggi e colonne, memorie del tempo... segni sulla terra. La tempesta degli elementi compositivi testimonia il desiderio di aprirsi all'immensità della vita, da vivere con forte carica emotiva: ecco che la moltitudine di pulsioni interiori determina le innumerevoli infinite pennellate. L'esplosione del colore è lo specchio dell'anima di Silvia Campione, che nel suo prossimo divenire saprà sicuramente rivelarci e regalarci emozioni nuove e significative.
info: www.silviacampione.it/
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Enzo
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venerdì 18 maggio 2007
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Cuzco
Pittrice ..... Pittrice che opera nell'ambito di una ricerca puramente astratta ,tesa verso un valore assoluto e ideale .Le sue opere rivelano un animo sensibile ed attento .Gli accorgimenti tecnici costituiscono un elemento di sorpresa ,sono accorgimenti ,insoliti ,singolari ,preziozi e rari ,celati da un sottile velo di mistero .Un linguaggio quello di Cuzco che si realizza su toni cromatici di estrema purezza ,frutto di una tecnica personale ,con cui riesce a comporre forme armoniose ed impensate .I colori non sono mai abbandonati ad un arbitrio impulsivo ,bensi 'organizzati secondo una logica compositiva .La sua pittura ,legata alla rapidita' e alla sincerita' esecutiva ,e' rivolta verso l'osservazione del suo mondo interiore .Possiede inoltre una sua peculiare sensibilita' che le consente di ottenere equilibrati giochi di forme misteriose che sovente raggiungono effetti di una eleganza raffinata .Le sue scelte cromatiche ,nonche' le sue vibrazioni tonali ,creano armoniose e piacevoli melodie ,soffuse di misteriose risonanze interiori .I suoi lavori promuovono il bisogno di essere avvicinati ed esplorati minuziosamente nel loro dettaglio .Inventa soluzioni espressive sempre diverse anche se sullo stesso tema .Mi sembra ,quindi ,di poer affermare che per Cuzco lo scopo fondamentale e' quello dell'armonizzazione estetica dei rapporti tonali che hanno il preciso scopo di ottenere un chiaro linguaggio pittorico con il quale poter comunicare agli altri il proprio sentimento .Le sue capacita' ,senza dubbio ,lasciano presupporre l'attenzione del pubblico piu' sensbile nonche' della critica piu' qualificata.
Critico Nino Villanti
Info: www.cuzcoworld.com
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Enzo
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venerdì 18 maggio 2007
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ANGELO MAZZOLENI
Angelo Mazzoleni nasce a Firenze il 7 Giugno 1952. Trascorre l'infanzia parte in Toscana, parte in una località montana bergamasca.
Paesaggi ed immagini diverse ma accomunate dalla presenza di una realtà naturale ancora incontaminata e che costituirà il substrato della sua personalità fantasiosa ed eclettica venata di silenzi e di dimensioni spesso introspettive. Laureatosi in lettere a Milano, inizia l'insegnamento diviso nei suoi interessi tra l'amore per la storia e la letteratura e la pittura, coltivata già negli anni giovanili sotto la guida di alcuni maestri e in parte attraverso la frequentazione di corsi presso l'Accademia Carrara di Bergamo.
In questi anni, partecipa prime mostre di pittura in Lombardia ed in altre regioni italiane. Alcuni viaggi, in particolare in Germania ed a Parigi, arricchiscono il suo bagaglio artistico-culturale e ne influenzano la prima parte dell'attività pittorica.
Si interessa inoltre di paleontologia, scoprendo in particolare alcuni reperti fossili importanti, donati ai musei di Milano e Bergamo, tra cui un erionide di un genere ancora sconosciuto ed al quale è stato dato il suo nome nelle relative pubblicazioni scientifiche.
L'interesse per il mistero del passato, per la storia, soprattutto primitiva nelle sue dimensioni ancestrali, è uno degli altri elementi caratterizzanti la sua ricerca anche nel campo della pittura, prima della scoperta della fondazione del nuovo gruppo-movimento "Neosincretico ".
In ogni caso, si tratta di percorsi paralleli e coerenti, pur nella varietà dei temi e delle tecniche proposte dall'artista negli anni, essendo unificate da un elemento chiave: l'indagine del significato più profondo dell'origine della vita nelle sue diverse forme.
Il percorso evolutivo dell'artista è contrassegnato da una variegata e personalissima ricerca delle origini del mondo delle sue forze vitali attraverso tre periodi principali:
l'indagine dei miti dell'infanzia e della storia primitiva attraverso rappresentazioni simboliche delle forze ed energie primordiali dell'uomo (origini storiche)
la ricerca degli archetipi dell'essere e della vita sia tramite scomposizioni in piani del reale sia attraverso composizioni materiche per lo più ovuliformi o strutture diverse i cui temi principali sono: le simbologie legate ai sentieri della luce, ai templi ed ai labirinti
ultimamente l'artista sta sviluppando una interessante ricerca di tipo "Sincretico"... Ne è nata la fondazione, con altri artisti bergamaschi, di un nuovo gruppo-movimento ARTE SINCRETICA tutt'ora in fase di sviluppo
Più in generale, tutto il percorso evolutivo dell'artista è teso ad una sintesi di passato e presente, volta a rappresentare le fonti sorgive della vita e le dimensioni misteriose ed ancestrali dell'anima umana e del mondo.
A Cura Di P. Librizzi
Info: www.artemazzoleni.com
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Gino
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giovedì 31 maggio 2007
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Davide Stasino
Nato a Napoli il 27/09/1978. Residente a Napoli in Vico S.ta Caterina a Formiello 7° Email : davide.stasino@fastwebnet.it 2003-Laureato all’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI NAPOLI,presso la cattedra di Pittura del Prof. GIANNI PISANI.con una tesi in Mass-Media; dove affronta i problemi della comunicazione occidentale e della cultura di massa. 2005-abilitazione all’ insegnamento in Arte e Disegno. 2007- Biennio Specialistico in ARTI VISIVE , presso l’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI NAPOLI.
Info : http://www.equilibriarte.org/eqmember/1678
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Gino
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giovedì 31 maggio 2007
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Barbara de Giorgio
nata a napoli il 07 07 78, diplomata nel 1996 a Napoli dove vive e lavora. Attualmente partecipa attivamente alle attività didattiche d'incisione presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli. Ha partecipato a diverse mostre d'arte e collettive di pittura. La sua pittura figurativa assume l'essenza della fisicità.
Info : http://www.equilibriarte.org/art/40956
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Gino
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venerdì 1 giugno 2007
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Gianni Nappa
Un pulcinella tragico e comico al tempo medesimo, sullo sfondo di un teatro dell’arte corrusco, popolato di animali simbolici in una natura che sovrappone l’illusionismo alla realtà, potrebbe essere l’emblema della focosa pittura di Gianni Nappa. Scenografo, narratore fantastico, suscitatore di emozioni, rivela una accentuata propensione per gli effetti che realizza con grande ricchezza di fantasia e con una esuberanza tutta meridionale. La sua pittura è fatta di grida, di slanci e tuttavia non cade nel declamatorio, semmai nell’ossessivo ma col preciso scopo di provocare lo spettatore, di renderlo partecipe di un dramma.
La luce ha la massima importanza ma si tratta di una luce da teatro più che di un processo ottico interno alla pittura: un fatto, alla fin fine, espressionistico.
Mario Monteverdi
Da: Dizionario critico Artitalia
Info : http://www.magazzinimediterranei.com/gianni_nappa.htm
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Gino
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mercoledì 6 giugno 2007
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Federico Lombardo
Nato a Castellammare di Stabia nel 1970 (NA)
Principali mostre personali:
2007
Faces, Galleria Barbara Maheler, sede UBS, Lugano - Svizzera
The reflecting skin, Vulcano contemporary art, Caivano (Napoli)
2006
Galleria Nuovo spazio, Piacenza
Federico Lombardo, Galleria Bonelli Arte Contemporanea, Mantova
2005
Lavami il viso, Franca Pezzoli arte contemporanea Clusone, Bg Federico Lombardo, Galleria Pittura Italiana, Milano
2004 L'uomo splendido, Arte al contrario, Modena
2003 Federico Lombardo, Bonelli Arte Contemporanea, Mantova
2002 Acquerelli, Galleria De March, Legnano (Mi)
2001 Galleria Nuova Artesegno, Udine
2000 De March Solbiati arte contemporanea, Legnano (Mi)
1999 Immagini di donna, Marazzani Visconti Terzi Arte, Piacenza
1998 Nuove identità, Marazzani Visconti Terzi, Piacenza
Principali mostre collettive
2007
Il presente è un segreto, Galleria Allegretti Arte contemporanea, Torino
2006
Feedback, Belvedere di San Leucio, Caserta
2005
The 2ND Contemporary EUROPEAN PAINTING AWARD of the Frissiras Museum (Atens)
Those misunderstood Seconda Università degli Studi Di Napoli – Capua (Ce) Jingle bells! Ass. Contemporaneamente, Milano Donne- Galleria Barbara Maheler Lugano/Svizzera
A flor de piel, Mito Galeria, Barcellona Rostres Canem gallery Barcellona Spain
2004
Viaggio in Italia, Castello di Malaspina, Massa Carrara Dinamiche del Volto Gallerie di Palazzo Ducale, Pavullo nel Frignano (Modena) Italy Faces Galleria Traghetto, Venezia L'arte e lo studio la collezione 2004, Museo di Palazzo Poggi, Bologna Svestiti e usciamo, Gruppo Sabatini, Cadriano (Bo)
2003
KERMESSE, Palazzina Liberty, Milano Beel, Guida, Lombardo d'AC Museo d'Arte Contemporanea di Ciampino Mito Contemporaneo Futurismo e oltre, Basilica Palladiana, Vicenza Italian Factory, La Nuova scena artistica italiana, Evento nell'ambito Della 50 Biennale di Venezia, Istituto S. Maria della Pieta, Venezia; Parlamento europeo Strasburgo; Promotrice delle Belle Arti, Torino; Nel corpo dell'immagine XXXVI premio Vasto, Vasto (Ch) Specchio, Galleria Guidi e Schoen, Genova Tattoo Bonelli Contemporary art, Mantova Occhio!, Ex Macello , Benevento
2002 Premio Lissone, Lissone (Mi) D'Italia, Galleria d'arte moderna e contemporanea di S. Marino Figuralia , Galleria Annovi, Sassuolo (Mo)
2001 V Biennale del SharJah, Emirati Arabi Young Art, Cartiere Vannucci, Milano Premio Cairo Communication, La Posteria, Milano
2000 Sui Generis, PAC, Milano Ring, Montecchio Emilia(Re) Patty Pravo come un angelo da collezione, Villa Caruso, Firenze
1999 Tre modi di essere donna, Galleria In Arco, Torino Il nuovo ritratto in Italia, Spazio Consolo, Milano
Info: http://www.federicolombardo.net/
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Gino
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ENZO CAMPANINO
ARTISTA BOHEMIEN
L'acquarello non è certo un'arte minore, né propedeutica alla pittura vera e propria, bensì una forma espressiva con precisa consistenza e dignità, praticata nei secoli anche da artisti di grande levatura. Enzo Campanino, in questa delicata tecnica pittorica, ove non è consentito il minimo errore, è in grado di muoversi agilmente per personalità artistica, per esperienze figurative, centrate in modo particolare sullo studio del paesaggio. La sua agile mano sa scorrere abilmente e con istintiva delicatezza sui pregiati cartoncini, tra geometrie, proporzioni e colori. Ripercorrendo in un itinerario preciso e, al tempo stesso, affettuoso, le tappe del nostro artista, si può sottolineare come i suoi acquarelli siano frutto di conoscenze di grafica, di teoria del colore e della stupenda percezione visiva. Fenomeno centrale della composizione pittorica e figurale del Nostro è certamente la trasparenza, dalla quale si intravedono precise sfumature d'arte, che vanno delineandosi in ogni sua opra. Nei suoi acquarelli naviga una fantasia sottile, aerea, fatta di vibrazioni che si sciolgono nell'aria, come fiocchi di neve. Quasi maniacale nei dettagli, il Campanino fa scorrere il "Verismo" scenografico sul cui sfondo si muovono tipi figure ben delineati, suffragati da teneri risonanti colori, che lavano l'occhio di rugiada e imprimono nell'animo un soffio di freschezza. Campanino è l'artista che ha l'ambizione - missione di portare i colori dei propri quadri nell'immenso, spesso grigio e noioso, prato dell'umanità. L'acquarello del Campanino dipana dolcemente, sincero e genuino, con tono discorsivo, semplice, scevro di ogni vana enfasi e retorica pittorica, riuscendo a coinvolgere l'acquirente, anche (forse) quello che la fede ha smarrito, o che non l'ha cercata abbastanza, per l'arte del bello. Il maestro Campanino si distingue, infine per la sua simpaticissima aria bohémienne, per la sua anima intonata ai colori dei sui quadri, per la capacità di vivere esattamente come vuole lui, come solo un artista può fare, perché, in fondo, la propria vita è l'opra più bella che un qualsiasi pittore vorrebbe dipingere.
Domenico Vangone
Info: http://www.enzocampanino.it/
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Gino
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Romy Nardi
Le opere che compongono la mostra "Doppio femminile", esposte a Napoli, nella Sala della Loggia a Castel Nuovo, dal 7 al 23 giugno, rappresentano l’ennesima felice esplosione di un’artista, Romy Nardi, impegnata da tempo in una strenua e totalizzante ricerca intorno al proprio "Io". I sette oli su tela di medio e grande formato, le quattro stampe fotografiche su ilfoflex e i vari collage-matrice costituiscono i frammenti di un puzzle mai perfettamente combaciante, specchio di un’identità, personale e collettiva, vacillante, messa in pericolo e stritolata dai doveri e dai ruoli socialmente imposti. Si manifesta così, attraverso gli interstizi della coscienza, un "Io" dilaniato e in lotta con se stesso e contro le sue tante nature, sempre sfuggenti e mai del tutto definite. Nelle opere di Romy Nardi sono evidenti la rabbia, la voglia di dire basta, ma anche un desiderio inconscio di serenità. Non è un caso, quindi, che il suo tratto pittorico, negli ultimi tempi, sia divenuto meno denso, quasi diluito, mostrando un’inedita attenzione verso le sfumature e i particolari. Il tema del "doppio", dell’ambivalenza, dell’ambiguità, dichiarato sin dal titolo, pervade totalmente le opere in esposizione, proiettandosi perfino al di fuori di esse e contaminando l’allestimento stesso. Vi è un’esplicita volontà di sottolineare il contrasto tra i lavori più frementi e disperati – come "Forze", "Catastrophe" o "Stratificazioni" – e le grandi tele a olio – come "Sensi" o "Senza filtro" – dove l’adrenalina si stempera, lasciando posto allo smarrimento, ai dubbi silenziosi e al mistero. L’intenzione è quella di spingere il visitatore a guardarsi dentro, a specchiarsi, a fare i conti con se stesso e con l’altro da sé.
Info: http://romynardi.blog.tiscali.it/
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Gino
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venerdì 27 luglio 2007
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Alexander Sadoyan
Alexander Sadoyan was born in 1954 Yerevan, Armenia. In 1975 he graduated from Terlemezian Art College of Fine Arts. Sadoyan participated in more than 50 exhibitions and his works were sold in numerous auctions. Today, his works can be found in private collections throughout USA, France, Germany, Canada, Russia, Switzerland, China, Norway and Lebanon. Since 1990 he is a member of the Artist’s Union of the Republic of Armenia. In 1995 he was accepted as a member of the International Association of Arts at UNESCO. Since 1996 Alexander resides in Los Angeles, California. He continues to create vigorously and actively displays his paintings at personal and group exhibitions.
I paint forms and shapes to convey energy and spiritual condition. The colors and rhythms become the theme. The images are put together in a dreamlike sequence to reinforce the realty of metaphysical world. Forces of nature and mysterious inner life of mankind are themes that have been constant in my work. My paintings are inspired from the human life in conjunction with landscape of nature's abstract color-forms. With association of color and shapes, I strive to communicate my feelings and convey inner-personal emotions.
Info: www.alexandersadoyan.com
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Gino
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mercoledì 19 settembre 2007
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Roberto Rizzo
Sono nato a Napoli, dove vivo e lavoro. Dopo gli studi classici ho frequentato l'Istituto Europeo di Design di Milano e ho lavorato come illustratore per varie case editrici. Dal 1996 mi dedico alla pittura su pietra, utilizzando in prevalenza l'acrilico. Nel 2004 ho realizzato il manuale 'sassi dipinti' edito da Mondadori. Partecipo oggi a numerose fiere di artigianato in tutto il Paese e i miei lavori sono esposti in gallerie e presenti in molti cataloghi d'arte contemporanea.
http://www.robertorizzo.com
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Gino
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mercoledì 19 settembre 2007
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Tamara Laird
Tamara Laird is Adjunct Professor of Ceramics at Corcoran College of Art & Design in Washington D.C. and the Rockville Arts Place in Rockville Maryland. Ms. Laird's classes cover the full range of ceramic techniques and she teaches all ages, from school age children to adults. She received a Bachelor of Fine Art from Rhode Island School of Design, Providence, Rhode Island in 1982. She pursued further studies in ceramics at Marlboro College in Marlboro, Vermont, Penland School of Crafts, North Carolina; Anderson Ranch, Colorado; and the Arts and Industry Workshop of the Kohler Company, Wisconsin. As a special student in the graduate program at R.I.S.D., Ms. Laird worked as a technical assistant teaching Moldmaking and Slipcasting as well as Decorative Ceramics.
http://www.tamaralaird.com/hello.html
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Gino
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giovedì 20 settembre 2007
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Marco Natale
NEANCHE
Neanche, neanche adesso, neanche ieri, neanche mai. Scenari paralleli alla realtà odierna. Questione di tempi, di riletture, di riscritture identitarie. Essere qualcuno, essere chiunque, essere se stessi nelle vesti dell’altro. neanche questo, neanche quello. Adoperarsi al racconto, tendersi alla storia, a quella vera, nascosta, quotidiana. Essere vittima, essere persecutore, avere vent’anni, averne quaranta. Rifiutare il mascheramento, adoperarsi alla riorganizzazione identitaria. neanche, niente di tutto questo, il contrario netto. neanche assiste la negazione, la rafforza, genera sussistenza allo smembramento del palinsesto vero o presunto tale. Di colpo, neanche, taglia qualunque verità o qualsiasi inganno. Io sono ciò che vedo, colui che si riflette nella camera memoria, ne sono certo. Indago, rivisito, identifico me stesso nell’immagine iconica dell’epoca. Ne sono certo, sicuro, non ho dubbi, sono il gerarca impassibile, l’impiegato irreprensibile. Tutto vero, tutto assodato, punto. Non è vero, neanche questo, l’identità acquisita decade, si frantuma al suono dell’ennesimo neanche. Tutto destabilizzato, tutto smembrato in un istante per lasciare spazio all’identità prossima. Adesso sono il persecutore, ne sono certo, indago, faccio mio ciò che non mi appartiene, posseggo l’anima e le cose. Sono convincente, impossibile non credermi, lavoro minuzioso, lavoro di precisione, ben fatto. Di colpo, neanche, mi sveste riidentificando tutto, un minuto, un secondo. Sono l’esatto opposto, il preciso contrario, la vittima, il debole, l’oppresso conosciuto. della camera memoria, oggi, adesso. Sono il persecutore, il gerarca perfetto, sono parte dell’archivio fotografico dello sgomento. Imperfetto uomo, perfetto boia, le mani, gli stivali, il cappello a protezione, nessuna svista, nessuna imperfezione, icona del torto. Entro a pieno titolo negli schedari fotografici della storia recente. Mi inserisco, senza forzature, negli archivi dello spietato quotidiano. È questa parola, il suo suono, la sua forma a fare da spartiacque tra questa e quella identità, tra questa e quella verità, tra questa e quella menzogna.
MARCO NATALE VIA F. M. BRIGANTI, 396 80141 NAPOLI marconatale1975@libero.it info1975@libero.it
phone: 0817803885 - 3383258611 www.marconatale.net
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Gino
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giovedì 20 settembre 2007
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Mary Cinque
2001 Diploma in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Tesi in Storia dell’arte (relatore prof. Massimo Bignardi) dal titolo: "Materiali per una storia della grafica in Campania" ,110 e lode.
1996 "Maturita` Classica", 56/60, Liceo Classico, Amalfi.
1981 – 1992 Studi presso Scuole italiane tra Pompei e Addis Abeba (Etiopia).
Mostre:
Mostre collettive:
2006 14 x 1 Quattordici artisti per un anno, Associazione culturale In Form of Art, Napoli.
2005 Notes Villa Rufolo, Ravello.
2005 Ladyfest Italia S. Maria Capua Vetere (CE).
2005 Non solo gesti, non solo colore… Palazzo dell’Aquila Bosco Lucarelli, Benevento.
2002 Anatomie Accademia delle Belle Arti di Napoli, in occasione del 250° Anniversario dell’Accademia.
2000 C/arte Accademia delle Belle Arti di Napoli.
1999 Il sentiero degli dei. Documenti ’99 Agerola.
Mostre personali:
2005 E’ pericoloso sporgersi presso MANIDESIGN, Centro Antico di Napoli
2001/02 Recensioni di mostre ed eventi d’arte per Il Roma, Salerno.
2006 Membro dello staff "Studio Graphein " per le mostre in programma per il 2006.
2005 Curatore scientifico della mostra Muri Parlanti - il manifesto in Campania FRAC Fondo Regionale per l’Arte Contemporanea, Assessorato alla cultura del Comune di Baronissi (SA).
2004 Collaborazione con la Fondazione Morra, Napoli.
2000/06 Freelance designer: websites, pannelli didattici, CD covers, posters, promozione pubblicitaria.
2005 Collaborazione alla progettazione e all’allestimento degli stand: Comunità Montana Penisola Sorrentina e Monti Lattari, B.I.T. di Milano; Parco dei Monti Lattari, Parchinfiera (Mostra d’Oltremare, Napoli).
1998 / 2005 Freelance interior decorator: mosaici, murales, decorazioni su vetro e legno.
Mary Cinque
via Colletta 7
20135 Milano
marycinque@hellokitty.com
http://spaces.msn.com/marycinque/
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Gino
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mercoledì 7 novembre 2007
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Carlo Alberto Palumbo
Carlo Alberto Palumbo, nato a Napoli il 05\10\1976.
Diploma di maturità artistica nel 1997 presso il Liceo Artistico di Napoli. Diploma di laurea in Pittura nel 2003 presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli con il maestro Raffaele Canoro.
Le sue opere sono trattate in Italia dalla Capri Art Gallery ( www.capriartgallery.com ) e dalla In Form of Art ( www.informofart.it ) a Londra dalla Kings Road Gallery ( www.kingsroadartgallery.com ).
Recapito: via Poggio Vallesana, palazzina Edera, scala B; c.a.p 80016 Marano di Napoli(NA)
tel. 0817420921, cell. 3498869074
e-mail:macarl8@libero.it
Esposizioni collettive
2001 Studio di Frontiera, Laboratorio Cavalcanti - Istituto Cavalcanti, San Giovanni a Teduccio (NA)
Gruppo 8 - Parco Troisi, San Giovanni (NA)
Biennale dell’ incisione - Villa Renatico Martini, Monsummano Terme (PT)
Inciso - Accademia di Belle Arti, Napoli
2002 Aure corporali - Sede della Pro Loco, San Giorgio a Cremano (NA)
Biennale dell’ illustrazione Renzo Ventura - Palazzo Comunale, Colmurano (MA)
Anatomie - Accademia di Belle Arti, Napoli
Prova d’ autore: Forme di fiaba - Associazione Roberto Boccafogli – Onlus, Milano
Porticato Gaetano - Istituto G. Mazzini, Gaeta
Come Tradizione - Chiesa SS.Assunta, Quadrelle (AV)
2003 Occhio a Pinocchio - Liceo E. Amaldi, Bitetto (BA)
Invenit, Incidit, Impressit - Accademia di Belle Arti, Napoli
L’emergente - Centro polifunzionale, Supino (FR)
Inmostra - ArtèNot - Centro storico, Quadrelle (AV)
Visioni possibili - I° estemporanea di pittura - ArtèNot - Centro storico, Quadrelle (AV)
Esposizione collettiva - Galleria "Il Diapason", Napoli
1° concorso di pittura di Pollenatrocchia - Palazzo Olimpia Cappabianca, Pollenatrocchia (NA)
2004 Collettiva in occasione di maggio dei monumenti - Accademia di Belle Arti, Napoli
Prospettive Iperrealiste - Istituto G. Mazzini, Gaeta
Inmostra 2004 - ArtèNot - Centro storico, Quadrelle (AV)
Visioni possibili - II° estemporanea di pittura - ArtèNot - Centro storico, Quadrelle (AV)
ARTEPADOVA 2004 - Padova Fiere, Padova
A colpo d’occhio - Galleria "Spazio Arte", Napoli
2005 tretrentaxtrenta - Galleria "Spazio Arte", Napoli
RIPARTE [Napoli] - Hotel Excelsior, Napoli
AISTE’ - Palazzo dei Trinitari, Roma
In forma di figura - Galleria "Spazio Arte", Napoli
Concordes animo - Galleria "Il Diapason", Napoli
Concordes animo - ArtèNot - Centro storico, Quadrelle (AV)
Invenit - Castel dell’ Ovo, Napoli
OltreFrontieraartivisive - Club Nautico, Gaeta
Concordes animo - Città dell’ Essere, Pozzuoli (NA)
Concordes animo - Villa Bruno, San Giorgio a Cremano (NA)
Modi Orandi Sancti Dominici - Basilica di San Domenico Maggiore, Napoli
13x17 - San Severo al Pendino, Napoli
14x1 - Associazione Culturale In Form of Art, Napoli
13x17 - Museo Michetti, Francavilla al Mare (CH)
Modi Orandi Sancti Dominici - ArtèNot - Centro storico, Quadrelle (AV)
XL - ArtèNot - Chiesa SS. Assunta, Quadrelle (AV)
Modi Orandi Sancti Dominici - Casina Pompeiana, Napoli
Esposizione in occasione del concerto di apertura della stagione concertistica autunnale
della Nuova Orchestra Scarlatti "MusicaoltrelaMusica" - Auditorium RAI - Napoli
Giovanissimi - Accademia & Conservatorio verso un Politecnico delle Arti - Accademia
di Belle Arti, Napoli
13x17 - Teatro del Nuovo Montevergine, Palermo
1° Expo Arte Mediterraneo - Cosenza Fiere, Cosenza
Slim - Galleria "Il Diapason", Napoli
Esposizione in occasione del concerto di chiusura della stagione concertistica autunnale della Nuova Orchestra Scarlatti "MusicaoltrelaMusica" - Auditorium RAI, Napoli
2007 Esposizione in occasione del Concerto di Capodanno della Nuova Orchestra Scarlatti -
Teatro Garibaldi, S. Maria Capua Vetere (CE)
13x17 - Chiesa di Santa Cristina, Bologna
13x17 - Studio MIC, Roma
Affordable art fair - Battersea Park, Londra
Visions from Italy - Gallery 27, Londra
Artisti in piazza, San Lorenzello: un museo all’aperto - San Lorenzello, Benevento.
13x17 - Berengo Studio, Murano (VE)
Info: www.informofart.it
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Gino
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mercoledì 7 novembre 2007
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Marco Chiuchiarelli |
Napoli 1975. |
Diploma di laurea in Pittura nel 2004 presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli.
Laurea Specialistica in Pittura nel 2007 presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli. |
Docente presso la Scuola di Pittura della In Form of Art.
Le sue opere sono trattate in Italia dalla In Form of Art ( www.informofart.it ) |
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Principali esposizioni |
2002 Porticato Gaetano - Istituto G. Mazzini, Gaeta
Come Tradizione - Chiesa SS.Assunta, Quadrelle (AV) |
2003 Invenit, Incidit, Impressit - Accademia di Belle Arti, Napoli
Inmostra - ArtèNot - Centro storico, Quadrelle (AV)
Visioni possibili - ArtèNot - Centro storico, Quadrelle (AV)
Esposizione collettiva - Galleria "Il Diapason", Napoli |
2004 Prospettive Iperrealiste - Istituto G. Mazzini, Gaeta
Inmostra 2004 - ArtèNot - Centro storico, Quadrelle (AV)
Visioni possibili - ArtèNot - Centro storico, Quadrelle (AV) |
2005 Concordes animo - Galleria "Il Diapason", Napoli
Concordes animo - ArtèNot - Centro storico, Quadrelle (AV)
Invenit - Castel dell’ Ovo, Napoli |
2006 Concordes animo - Città dell’ Essere, Pozzuoli (NA)
Concordes animo - Villa Bruno, San Giorgio a Cremano (NA)
Modi Orandi Sancti Dominici - Basilica di San Domenico Maggiore, Napoli
13x17 - San Severo al Pendino, Napoli
14x1 - Associazione Culturale In Form of Art, Napoli
13x17 - Museo Michetti, Francavilla al Mare (CH)
Modi Orandi Sancti Dominici - ArtèNot - Centro storico, Quadrelle (AV)
XL - ArtèNot - Chiesa SS. Assunta, Quadrelle (AV)
Modi Orandi Sancti Dominici - Casina Pompeiana, Napoli
Esposizione in occasione del concerto di apertura della stagione concertistica autunnale
della Nuova Orchestra Scarlatti "MusicaoltrelaMusica" - Auditorium RAI - Napoli
13x17 - Teatro del Nuovo Montevergine, Palermo
1° Expo Arte Mediterraneo - Cosenza Fiere, Cosenza
Slim - Galleria "Il Diapason", Napoli
Esposizione in occasione del concerto di chiusura della stagione concertistica autunnale della Nuova Orchestra Scarlatti "MusicaoltrelaMusica" - Auditorium RAI, Napoli |
2007 Esposizione in occasione del Concerto di Capodanno della Nuova Orchestra Scarlatti -
Teatro Garibaldi, S. Maria Capua Vetere (CE)
13x17 - Chiesa di Santa Cristina, Bologna
13x17 - Studio MIC, Roma
13x17 - Berengo Studio, Murano (VE)
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Esposizioni personali |
2005 "Via Crucis" – Chiesa dell’Incoronata Madre della Consolazione di S.Giovanni a Teduccio (NA)
–2005 Chiesa di S.Eligio, Napoli
–2006 Chiesa della SS.Assunta di Quadrelle (AV)
–2007 Chiesa di Santa Maria della Natività – Secondigliano (NA) |
2006 "Via Crucis" – Basilica di San Domenico Maggiore, Napoli
–2008 Casina Pompeiana, Napoli
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Opere Pubbliche: |
Via Crucis - Chiesa dell’Incoronata Madre della Consolazione di S.Giovanni a Teduccio (NA)
I 4 Evangelisti - Chiesa dell’Incoronata Madre della Consolazione di S.Giovanni a Teduccio (NA) |
Pubblicazioni: |
"Via Crucis" - testo critico a cura di Riccardo Prencipe, edito dalla In Form of Art, 120 pagine, 2006
"I 4 Evangelisti" - testo critico a cura di Diana Gianquitto, edito dalla In Form of Art, 64 pagine, 2007 |
Info: www.informofart.it
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di
Gino
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sabato 10 novembre 2007
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Adolfo Federico Maria Orlando
è nato a Napoli nel 1945 il 12 di Marzo Già nel 1960, giovanissimo, partecipa alla vita artistica collaborando con disegni a riviste e libri scolastici. Più tardi l'attività di Orlando si sussegue con un buon ritmo. Partecipa a manifestazioni artistiche italiane e straniere. Tiene diverse mostre personali: Napoli - Roma - Bologna - Torino - Milano - Bari - Belgio - Francia - Olanda - Germania.
Si sono interessati alla sua pittura noti critici; nonchè la stampa e altri mezzi d'informazioni: A.Sleewer - A.Foà - De Dominici - L.Eboli - P.Valenti - A.Fedi. La R.A.I. - Editore Bugatti - L'Accademia Italia - l'Accademia Universale Marconi. Casa Editrice L'Elit di Varese - Dizionario Internazionale degli Artisti Italiani Ed.A.L.B.A.. - Dizionario Artisti Internazionali "F.lli Conte Editori" III Edizione - Grande Dizionario degli artisti Cint."Italia" edito per il 1979 - L'Istituto Italiano di Cultura di Monaco di Baviera. E' stato invitato ad esporre per un anno al Palazzo delle Manifestazioni di Salsomaggiore Terme. Dall'ottobre 78 al Marzo 79 ha esposto alla Pinacoteca d'Arte Moderna "Villa Muzzi" Gonzato (Vicenza) insieme a:Fiume - Manzù - Pomodoro - Scanavino - Treccani - De Chirico - Annigoni ed altri Artisti di chiara fama.
Sue opere figurano in collezioni pubbliche e private in: Italia - Francia - Olanda - Belgio - Germania - Brasile - Giappone - Cecoslovacchia-ecc.
Anno 1975 La peculiarità dell'opera di Adolfo Maria Orlando è che essa nasce, come risposta immediata, dell'occhio e della mano, da una fiducia incrollabile verso il disegno inteso come l'elemento estetico che connota la vita oltre i limiti, imposti all'immaginazione, dall'apparire degli elementi formali, siano essi quelli dei modelli storici della figurazione che quelli esistenziali dell'Artista nel suo possibile interagire con la realtà quotidiana. Una realtà vista come una prigione in cui la soglia dell'essere diviene un confine aperto sul quale interrogare incessantemente le possibilità espressive del gesto grafico, il MEDIUM OPERATIVO prescelto dall'Artista accanto alla sua naturale propensione per il linguaggio delle forme musicali. Per Orlando paradossalmente non esistono prospettive separate tra le forme estetiche, egli ne è profondamente cosciente, ma esistono soltanto possibilità, punti di fuga da raggiungere per esplorare l'indefinito, l'ideale dell'Arte. Alcuni anni addietro Alberto Fedi, in un breve excursus sull'Artista, colse il senso del suo peculiare operare fatto di nervosa vitalità che riesce ad amaalgamare con sorprendente sicurezza l'espressione grafica con le idee che la stimolano con il termine di "Aderenza interpretativa" ovvero diremmo noi, come possibiltà dell'Arte di essere interrogazione aperta al mondo dell'idea. Questa componente, per ceri versi concettuale, del lavoro di Adolfo Maria Orlando sembrerebbe a prima vista contraddetta dalla forte componente manuale, che manifestano le opere dell'Artista, un far di "mestiere" connotato da sorprendente maestria che sa di antico, di profonda conoscenza tecnica, sempre più rara e vilipesa nell'orizzonte dell'Arte del nostro tempo ed emarginata dalla ingenua furia consumistica neo- iconoclasta. Ma uno sguardo meno superficiale e condizionato coglierebbe che la maestria del lavoro disegnativo, nel sapiente uso del carboncino, della seppia- sanguigna- delle lumeggiature che Orlando adopera , ha un senso di modernità sorprendente.-lo si riscontra analizzando il suo fare disegno in cui la funzione predominante data alla linea di contorno viene svalutata, negata incessantemente, per evidenziare le figure mediante tagli sicuri, netti, dinamicamente nervosi, luminescenti per divenire elementi astratti in funzione di sostegno mnemonico di un'idea figurativa tendente ad annullare l'essenzialità dell'immagine. Gli esiti del suo operare grafico evidenziano la libertà apparente della materia attraverso linee forza non codificabili, ma fisicamente presenti, creando immagini dalle possibilità impreviste ed imprevedibili-Ciò fa dell'Artista uno sperimentatore eretico che travalica la norma accademica per una non canonizzazione del canone del segno, evitando che con modalità, per certi versi affini al segno pittorico di Delacroix, il segno si riduca in sistema. I segni di bozzetti infiniti di Orlando altro non sono che referenze del dubbio che contraddistinguono, in analogia inconscia con quei destini condivisi dei maestri della maniera Italiana, per giungere a Delacroix, sino ai moderni come Giacometti-le solitudini esistenziali del lavoro creativo"IL MIO TORMENTO E' IL MIO DESTINO" confessava Paul Klee parlando dell'operare artistico come "sofferenza amorosa". Per certi versi la tensione emotiva, quasi un furor erotico del segno vertiginoso che travalica il limite è nelle opere di Orlando uno stato analogo a quello definito da Klee. Non tanto una tensione irrazionale ma una vertigine razionalista prodotta che si reitera nella genesi dell'opera, alla ricerca di essenze attraverso le regole del mutamento. Con l'ossessionate reiterazione di misteriosi personaggi-inquietanti, assorti in chissà quali meditazioni, figure disperate e trasformate da segni profondi e plastici costruite oltre i canoni della figuratività, Adolfo Maria Orlando ci svela un aspetto recondito del suo lavoro che svolge il suo sguardo sempre all'uomo-l'uomo Agostino-il sommo-da lui prescelto come figura simbolica, come alter ego della tensione cvreativa dell'Artista sempre in bilico tra conoscenza ed esistenza. La dannazione dello sguardo umano dell'Artista, legato al fisico, al materiale, al prospettico è limitante se raffrontata alla visione immateriale, filosofica, trascendente svincolata dal contingente. Questa tensione che Orlando, nel peculiare modo di disegnare, di fare Arte, di rappresentare l'umano, è ben esemplata da Paul Claudel"Chi non vede come il corpo, imponendoci le sue condizioni, è per noi un limite?Fra ogni essere e noi, ci sono sempre due pareti-la sua e poi la nostra. Noi non perveniamo alla realtà intima che dubbiosamente, per via d'inizio, di congettura e di interferenza. I nostri sensi si arrestano alla superficie e lasciano allo spirito il compito di continuare. La costante operativa di Adolfo Maria Orlando è di andare oltre la mimimalità mimetica e perimetrica del disegno della figura mediante un fluido magnetismo apparentemente non guidato, svincolato dalla pura formalità, come fosse una scrittura turbolenta negando la seguenza ordinata-Il repertorio creativo e poetico dell'Artista che nelle sue figure coglie tutti gli elementi di tensione e di contraddizione con segni vigorosi e luci sinistre, contrapponendo tonalità minerali, dissolvenze e materializzazioni è altamente stimolante ed espressivo- in sintonia con il dettato agostiniano -per Orlando quindi l'Arte è interiorità conseguita attraverso l'esercizio umano del dubbio, e l'interiorità coincide con la memoria un grande serbatoio capace di raccogliere e conservare le immagini provenienti dalle sensazioni, le nozioni, i concetti inferiti per via astrattiva dal particolare concreto.
Info: http://xoomer.alice.it/adolfo.orlando/
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Gino
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Gregory Magnuson Illustration
This blog features portfolio pieces made by Gregory Magnuson. Gregory is currently an MFA illustration candidate at the Academy of Art University, San Francisco. His driving ambition is to make children's book art. Contact Gregory at gmagnus78@hotmail.com.
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Angelo Vaccarella
Angelo Vaccarella nasce a Napoli il 19 giugno del 1958. Segue il Cammino Neocatecumenale dal 1980, esperienza che ha fortemente segnato la sua vita, facendolo interrogare sul senso della vita, sull'esistenza, e portandolo all'incontro con Gesù Cristo. Da allora, quasi naturalmente si avvicina all'arte sacra. Sposato dal 1988 con Mariarosaria, ha quattro figli (Valentina, Cristina, Maria e Simonpietro). Ha fondato e dirige, nella sua città, un laboratorio d'iconografia. Le sue opere sono presenti in diverse chiese italiane e nel mondo. Ha già all'attivo diverse mostre in tutta Italia e all'estero. Autore di diverse pubblicazioni sull'iconografia, collabora come giornalista pubblicista con il settimanale diocesano della sua città: "Nuova Stagione".
www.arteikon.it
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Carmine Rezzuti
Vive a Napoli, le sue prime ricerche artistiche estetico-tecniche (giuochi fantastici) risalgono agli anni '60. Alla fine di questi anni e agli inizi degli anni '70 Rezzuti partecipa a diverse mostre nazionali con opere ambientali e di grandi dimensioni spesso immaginate nel tessuto urbano delle città "Sonoro" alla galleria Carolina di portici. - "Azione rituale carnivoro" al centro d'arte Ellisse di Napoli. - "Triangoli e polvere di stelle" a Villa Pignatelli Napoli. - V rassegna d'arte del mezzogiorno Palazzo Reale Napoli. - 1971 Incontro Sincron Rimini "un segno per le strade di Napoli e di Rimini intervento a quattro mani con Mimmo Paladino. - "Ricognizione '71 Giovane arte meridionale" Santa Maria Capua Vetere. - 1972 Operazione Vesuvio a cura di Pierre Restany.- A metà degli anni settanta l'opera di Rezzuti diventa oggetto di contemplazione, l'immagine fotografica è determinante nel suo lavoro: "Tu sei Teresa" è un opera di grandi dimensioni che viene esposta alla Quadriennale di Roma nel 1975. - "Amore mio" in "Napoli Situazione '75" al Centro d'Arte Multiplo di Marigliano. - Nel gennaio dello stesso anno il lavoro di Rezzuti suscita l'interesse e la curiosità del prof. Giulio Carlo Argan il quale gli offre di andare a New York per uno stage artistico di dodici mesi. - Verso la fine del 1975 insieme a Gerardo Pedicini teorizza e fonda l'Asocial-Group. - Nel 1976 è invitato con il gruppo alla Biennale di Venezia. - Siamo in un periodo di riflessione con argomenti fortemente sociali. - Negli anni successivi la sua ricerca, dai contenuti concettuali, passa a quella che viene definita "un nuovo modo di fare scultura" partecipa in questi anni insieme a Quintino Scolavino a numerose esposizioni in Italia e all'estero. "Inghenutiria Neos-Mitos" alla galleria Numerosette Napoli 1980. - "'O Terremoto a Napule" Castel dell'Ovo Napoli 1981. - Nel 1981 è invitato a Legnano al Centro Cantoni da Luciano Inga-Pin per la mostra "L'Oggetto Manifesto" ovvero la nuova scultura italiana" una scultura dopo, un altro modo di fare scultura". La mostra prende le mosse dal fenomeno della nuova pittura e in particolar modo da un tipo di pratica che considerava l'opera d'arte legata all'ambiente, magari con altri oggetti che fungevano da supporto, col tempo, questi oggetti si rivelarono sempre più autonomi tanto da formare delle vere e proprie sculture. In questo senso nasce un'altra area di indagine, forse ancora più provocatoria, e in grado di aggiungere altri fenomeni e creativi e critici al processo pittorico già in atto. - "Polmone Pulsante" Sette opere, presentato da Palma Bucarelli, Roma. - Nel 1982 è invitato da Tommaso Trini alla Biennale di Venezia "Aperto'82 Spazio" sempre nello stesso periodo è invitato a tenere una personale a Brisbane in Australia, seguiranno numerose mostre in Italia e in Europa. - " La Nuova Oggettualità" All'Istituto Francese Grenoble 1986. - "Omaggio" a Pomigliano D'Arco 1987. - "Empiria Tellurica" galleria Artiaco Pozzuoli. - "Punto Focale" presso la galleria Rizzardi Milano 1988. - "Paesaggio Sismico" presentata dagli Incontri Internazionali d'arte di Roma a Villa Letizia, è una rassegna curata dai critici Bruno Corà e Arcangelo Izzo "Questa mostra è la felice esemplificazione della metafora che illustra i rischi dell'esistenza umana e rimanda agli atteggiamenti non ulteriormente motivabili che individui e culture assumono dinanzi al mondo. Gli elementi aggettanti dal "quadro" di Rezzuti creano una nuova solidarietà con le cose che circondano l'opera così che lo sguardo selettivo e partecipe dello spettatore, attraverso la distanza spaziale e temporale è invitato a scoprire la qualità del colore e la stesura della pittura senza la forzatura della griglia prospettica o la finzione del falso movimento, determinato da punti di fuga o da linee di forze" In "Ti penso giorno e notte" le cornici di legno a zig-zag di acute merlature,trasgrediscono il perimetro della tela e, anziché circoscrivere l'immagine, la aprono portando il dipinto ad una virtuale espansione che la radialità delle punte modellate, assieme all'interna libera linearità dei fil di ferro, già suggeriscono", "In Rezzuti, fin dalle prime prove e poi in modi sempre più incisivi e sottili il quadro diviene l'arena di un confronto vibrante di materiali e colore, di un conflitto di forze e di energie che non si placano in contemplazioni rasserenate. Una tensione che spinge il quadro sempre al limite di sé, in prossimità (e dentro) i vortici del vivere e la precarietà dell'esistere. Una strategia messa a punto con uno strenuo corpo-a-corpo con la materia pittorica e il flusso di materiali eterogenei". - In "Napoli Scultura" 1988 al Palazzo Reale, Rezzuti presenta "Fuoco-Fuoco" un trittico in cui un carro armato s'incunea in un legno nero allungato nello spazio mentre intorno frammenti "mobili" colorati, che ricordano il "feu d'artificie", disegnano lo scenario e il clima dell'alba. Nel passaggio successivo il carro armato si impatta nella base di una materia magmatica di colore rosso che induce alla tregua del tramonto, l'ultimo carro armato arresta la sua corsa sull'asse blu della notte, trapuntata di stelle azzurre, oscillanti però come i desideri ed i sogni, come gli enigmi dell'arte. - Nel 1991 partecipa alla mostra "A Sud dell'Arte" a cura di Achille Bonito Oliva con due lavori ironici. - Nel 1993 Internationaler Kuntmarkt Art - Cologne, "Kunst Messe" studio Koln Germany; "I passaggi essenziali" Progetto Roma. Nel 1995 Rezzuti insieme ad altri artisti napoletani ed al poeta Gabriele Frasca, da inizio ad una serie di mostre "alternative" che si arricchiranno di ulteriori forti motivazioni. La prima di queste mostre è "Orologio ad acqua" tenutasi alla Stazione Anton Dhorn di Napoli, con la collaborazione dei poeti Baiano, Frizione ed Ottonieri, seguirà nel 1996 "Sidereus Nuncius" una iniziativa nell'ambito della settimana della cultura scientifica all'Osservatorio Astronomico di Capodimonte ed ancora al Real Orto Botanico di Napoli "La Flors Enversa". Nel 1997 Le stanze Poetiche installazione "castelli in aria" a Villa Patrizi Napoli. Inizia così una nuova fase artistica con nuovi interlocutori e nuovi luoghi sollecitando nuovi visitatori. Sempre nel 1997 "La Cena delle Ceneri", scritto nella polvere, Quaresima del Lazzaretto, Ospedale della Pace Napoli; "Orologio ad Arte" Quartetto asilo poetico in Rooms With no door al S.T. Peter's english language centre Napoli; 1998 Comune di Marigliano "Storia della Repubblica Napoletana del 1979" I valori della storia le forme dell'Arte"; 1999 Orologio ad Acqua "L'uomo della folla" San Gregorio Armeno Napoli, nello stesso anno "Viaggiatori senza bagaglio" a cura di Achille Bonito Oliva, Museo Ferroviario di Pietrarsa Portici; 2000 Ministero per i beni e le attività culturali Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici di Napoli e Provincia "Arte x Arte", Cartolina per Napoli, Palazzo Reale Napoli; Ministero per i beni e le attività culturali, Soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta, II settimana per la cultura,"Emporium" Orologio ad Acqua Museo Archeologico Nazionale Napoli. In questi anni seguono alcune manifestazioni artistiche come: Comune di Isernia Assessorato alla Cultura e Sport mostra collettiva; Assessorato al centro storico "Orizzonti" Palazzo dell'Università degli studi del Molise; "Capodopera a Capodimonte" un millennio fa (atto terzo) Framart-studio Napoli. Nel 2001 "Variazioni" Galleria Varart Firenze; 2002 "Nell'Arte del lavoro" sede Gevi Napoli; 2003 "Viaggiatori Senza" Comune di Napoli Assessorato alla Cultura e con il patrocinio della Regione Campania, Museo Civico Castelnuovo, sala della Loggia Napoli; Nel 2005 è tra i fondatori dell'Associazione Culturale INAC, Istituto Napoletano per l'Arte Contemporanea. 2005 "struttura/oggetto" Belvedere di San Leucio Caserta; "Bestiarium" personale Bottega d'arte di Maurizio Siniscalco; Napoli 40° 51' N 014° 17' E, Mostra di Arte Contemporanea, 4 Artisti e una città. Antico Municipio San. Donato Val di Comino ( FR.); "Im-possibili" Chiesa di Santa Maria Incoronata, Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio e per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico di Napoli e Provincia; Nel 2006 è invitato da Achille Bonito Oliva a progettare un'opera per la linea 6 della Metropolitana di Napoli Stazione Augusto, intitolata il "Guardiano del Fuoco" : l'universo artistico di Rezzuti si popola di animali feroci e di piccoli e simpatici mostri che diventano il simbolo della paranoia; questi animali rappresentano e incarnano gli aspetti aggressivi del genere umano. L'artista esplora i territori dell'interiorità. Le sue fantasie scaturiscono da una realtà di un mondo minaccioso, questo provoca un senso di paura, di oppressione, in cui l'uomo prevarica sull'uomo quasi a preannunciarne la catastrofe.Tutto ciò viene suggerito da una attenta ricognizione del dato umano che appunto ci fa transitare in una realtà incongrua e precaria, come quella del nostro tempo. Quindi un pessimismo della ragione stemperato però dall'ironia. - sempre nel 2006 "i cortili dell'arte" Comune di Villaricca Assessorato alla cultura ARTEXARTE.
www.carminerezzutiart.it/
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Gino
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Carmen D'Auria
Il più bello dei mari è quello che non navigammo Il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto I più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora conosciuti E quello che vorrei dirti di più bello non te l'ho ancora detto (Hikmet, 1942)
www.carmendauria.com
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Gino
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Anita Scola
Anita Scola nei Suoi dipinti ricerca la Sua esistenza dando vita ad un movimento di impostazione simbolista affermando i principi del sintetismo: ottiene una rappresentazione di scansioni di piani e di superfici con colori puri e contrastanti stesi con pennellate dense che evidenziano
il valore strutturale della forma.
Nelle Sue opere l'elemento di comunicazione con lo spettatore è sicuramente il cielo che diviene cupo e minaccioso quasi a voler rimarcare una disperata solitudine che l'animo umano affronta in questa società che corre talmente tanto fino a farci dimenticare noi stessi.
Allo stesso tempo Scola Anita carica i Suoi lavori di speranza e benessere interiore, si nota da come miscela
il cielo con la vegetazione: attraverso scelte luministiche allontana e avvicina la scena proiettandola in una dimensione irreale, quasi da sogno. L'Artista rappresenta una realtà che si contrappone alla natura,
alla fantasia che sceglie per rifugiarsi in un mondo sognante.
La definizione dell'opera è determinata con caratteri del tutto personali difficili da far risalire a qualsiasi modello. La tecnica usata da Scola Anita ricorda lo stile degli impressionisti, una pittura en plein air,
anche se si ispira più al movimento del post-impressionismo.
L'Artista Anita utilizza una tecnica che mostra esperimenti effettuati sulla medesima pittura con colori emulsionati alla ricerca di effetti fluenti.
Con precisa coscienza l'Artista ripercorre le vie dell'immaginario non perdendo di vista la poesia di una visione principalmente onirica, elegante e gremita di luce armonica."
www.anitascola.it
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Gino
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LAURA NEGRINI
NOTE BIOGRAFICHE
Anno 1963 Si diploma al Liceo Artistico Statale Di Roma di via Ripetta.
Anni 1964- 68 acquisisce per esami l’abilitazione all’insegnamento del disegno e storia dell’arte nei licei scientifici, istituti magistrali e scuole medie ottenendo successivamente la cattedra di ruolo di docente di educazione artistica presso le scuole medie statali che terrà fino al 2005 con 40 anni di servizio durante i quali darà vita a vari laboratori di pittura, arti applicate, scenografia, costume ecc.
Negli anni ’70 – ’80 si avvale anche di esperienze di grafica pubblicitaria presso uno studio privato a Napoli
Negli anni ’80 –’90 si dedica alla "DECORAZIONE con MURALES" di pareti di locali pubblici napoletani con vari stili e tecniche : dall’acrilico al collage e decoupage.
Nel 2005, si iscrive alla Scuola Libera del Nudo presso l’Accademia d’Arte di Napoli frequentando , a tutt’ oggi, i corsi di disegno, pittura e arti incisorie.
PARTECIPAZIONE MOSTRE ED EVENTI
2005 :
Mostra di fine anno accademico presso la galleria Giosi di Napoli
Ottiene il 4° premio ex aequo all’estemporanea di pittura: " MERAVIGLIE E MISTERI DEI VICOLI DELLA NAPOLI ANTICA proposta dalla FNISM ( federazione nazionale insegnanti) sotto il patrocinio del Comune di Napoli e Provincia.
2006:
Mostra "NAKED" di pittura e arti incisorie dal 2 – 9 Aprile a villa Signorini con il patrocinio per i beni e attività culturali del Comune di Ercolano ( Na. )
Partecipa alla mostra itinerante 13 x 17 di "Padiglione Italia" con opera successivamente selezionata e finalista a Murano presso il Berengo Studio con inaugurazione Sabato 9 giugno 2007 presentata da Philippe Daverio. In concomitanza della 52° Biennale di Venezia. L’opera è inserita in catalogo Rizzoli e fa parte delle 1000 riprodotte nel volume in vendita nelle librerie dal 3 novembre 2007. La collezione intera verrà donata alla Fondazione della Cassa di Risparmio di Bologna per il costituendo Museo della Città.
Il 21 Settembre Partecipa alla Rassegna "In Arte… tango" presso la sala Carlo V del Maschio Angioino di Napoli con il patrocinio della Regione Campania e Comune di Napoli.
2007
Partecipa all’evento " marzo donna 2007 a Portici (Na) con il patrocinio dell'’assessorato alla cultura del comune di Portici
Partecipa all’evento per artisti emergenti organizzato dall'Associazione Culturale Whipart Napoli: Lanificio 25 Piazza Enrico De Nicola 46 "NAPOLI CROCEVIA DI CULTURE
Partecipa alla collettiva 20x20 per l’inaugurazione dell'’OFFICINA CREATIVA "LINEADARTE"
con 4 opere di tale formato
E’ selezionata e partecipa alla mostra itinerante sull’arte erotica promossa da whipart per le seguenti gallerie:
Ass. Cult. KEDESH "mostra Arte Erotica"Officine Artistiche
di Treviso
TV. De forma By Art di Bologna
Associazione artigianando nell’ arte di TORINO
Partecipa alla collettiva promossa dall’OFFICINA CREATIVA LINEADARTE per la" II cava di santa Barbara" il "Santa Barbara free and open project"
Partecipa al concorso "Il Napoli nel Cuore 2007" indetto da Magazzini Mediterranei; curatore il critico Gianni Nappa.
www.equilibriarte.org/volerevolare
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Gino
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giovedì 21 febbraio 2008
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Christophe Mourey
croque le monde au stylo bic
Jeune artiste français, Christophe Mourey réalise des happenings graphiques d'un nouveau genre. Il dessine au stylo Bic des objets ou des portraits qu'il donne ensuite aux visiteurs. Il a aussi entrepris un vaste travail "d'inventaire selectif du monde".
Enfant, Christophe se disait qu’il serait le plus grand dessinateur du monde. Aujourd’hui, il comprend mieux cette ambition, qu’il interprète comme "réaliser un inventaire sélectif du monde". Curieux de tout, ce jeune artiste, vous regarde droit dans les yeux, vous écoute avec attention et vous parle avec une grande douceur.
Depuis quatre ans, il a initié un genre de happening graphique original dans lequel il dessine devant le public et pour le public. Il croque des objets, comme à Fécamp lors de la manifestation Fécamp Stories - Les objets font la ville, ou des portraits, comme à la Libreria Bocca à Milan en 2005 ou à la soirée de Noël de Milan Accueil. Il donne ses œuvres au public après les avoir scannées.
L’utilisation du marqueur et du stylo Bic, de quatre couleurs, le pousse à l’essentiel, sans tomber dans la caricature.
Le résultat est plein de finesse, de légèreté et de profondeur. "Mes dessins ne sont jamais fidèles, dit-il. Je cherche avant tout à capturer une émotion."
En tant que dessinateur du monde, Christophe Mourey met en forme un véritable atlas. L’année dernière, il a passé presque toutes ses matinées au Palazzo Cusani (Milan) pendant six mois, pour voler des détails de la façade, de l’intérieur et du jardin du palais. Il consacrait une petite heure à chaque dessin, toujours au marqueur.
Diplômé de l’Académie des Beaux-arts de Rouen, il vit et travaille entre Paris, Naples et Milan. Aujourd'hui, il habite à Naples, une ville "effervescente et créative" dont est originaire sa compagne. Il continuera son inventaire du monde, pourquoi pas dans la forêt, dans une maison de repos, dans une banque ou un bateau
Il a pour projet de faire sortir le dessin de l’atelier, en diffusant en direct les images de sa main et de l’œuvre en cours, dans une galerie ou un lieu public, en proposant aux visiteurs d’imprimer les représentations de leur choix.
Corentine GASQUET
Christophe MOUREY
20, Avenue Gustave Pereire 77330 Ozoir la Ferrière - France tel. : (0039) 3470325382 e-mail : hmourey@yahoo.fr
Via G. Marconi 107 80030 Mariglianella (NA) - Italie cell. : (0039) 3407743311 e-mail : rosariadonofrio@libero.it
www.christophemourey.com
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Gino
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mercoledì 27 febbraio 2008
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Eduardo Albano
Pittore e grafico, vive e lavora a Napoli, la sua città natia. Giovanissimo, appena conseguito il diploma presso l’Istituto d’Arte di Torre del Greco ha cominciato ad operare affermandosi col consenso della critica e del pubblico in campo nazionale e partecipando, su invito e segnalazione ad importanti mostre estere.
Recensioni
Tra le personali piu’ significative per la sua carriera ricordiamo: << Amori e cavalieri >> Pan Art Roma 19 << Il segno rampante >> Arte club 79 Torre Annunziata, Napoli 1980 << Fantasie d’altra città >>, Circolo Sociale, Caserta 1981 << Cavalli e cavalieri >> La Bilancia, Napoli 1983
Ha tenuto altre personali, non tematiche a Salerno, Roma, Como, Messina ed ha partecipato, tra le altre, alle collettive: Linearte 77, Quale Dimensione 1978, Arte Sacra 1980, sempre a Napoli, mentre teneva mostre a Potenza, a Macerata, Avellino, Roma, Palermo. Tra i critici che si sono interessati della sua arte si citano: C. Raiola, R. Traversa O. Valente, M. Maiorino, R. Fabbricatore, G. Matteucig, A. Calabrese.
www.eduardoalbano.it/gallery_grafica_fl.htm
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Gino
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mercoledì 27 febbraio 2008
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Gaia Vittozzi
nasce a Napoli il 21 febbraio 1983. Fin da piccola ha mostrato attitudine al disegno. Cresciuta in un’ambiente creativo e grazie alle conoscenze pittoriche trasmesse dal padre, dopo alcuni anni di studio presso un liceo scientifico, intraprende studi artistici dove con attenzione e cura cercherà di carpire le varie tecniche esecutive, sperimentando ed esercitandosi per accrescere la sua manualità.
La sua passione per il disegno la porta a frequentare per tre anni la scuola di fumetto Comix di Napoli, diretta, dal docente in disegno presso l’Accademia di Belle Arti, Mario Punzo.
La sua indagine pittorica fonda nel figurativo concentrandosi nella forza del soggetto, nei dettagli di ogni particolare, nella forza dei colori dando espressione alla sua creatività. La curiosità la porta a sperimentare l’espressione scultorea e dell’incisione scoprendo in esse una passione pari alla pittura. Il suo obbiettivo è di quantificare i propri limiti e superarli là dove è possibile, ricercando uno stile proprio e personale.
Nel Novembre 2001 partecipa alla collettiva benefica "100 metri di tela per gli artisti" organizzata dall’associazione "Napoli Nostra" presso la Galleria Umberto I di Napoli.
Nel Giugno 2005 partecipa all’estemporanea "Viva Napoli" organizzata dall’associazione "Napoli Nostra", presso la villa comunale di Mergellina a Napoli.
Nel Maggio 2006 partecipa al concorso "fotografa il Maggio" organizzato dall’associazione "Il Chiostro", classificandosi tra i finalisti e la sua opera è stata esposta all’interno del complesso museale del chiostro di S. Chiara a Napoli.
Nel Marzo 2007 partecipa alla collettiva "Metamorfosi" organizzata dall’associazione culturale "Metamorfosi" presso lo United Club di Torino.
Nel Giugno 2007 partecipa alla collettiva "20x20" organizzata dalla officina creativa "Linea D’Arte" presso la loro sede in via Domenico Soriano a Napoli.
Nel Settembre 2007 partecipa alla collettiva "Angeli&Demoni" organizzata dall’associazione culturale "GIU-BOX Gallery" presso la loro sede al Vomero a Napoli.
www.gaiavittozzi.altervista.org
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Gino
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venerdì 29 febbraio 2008
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Jan Preziuso
Education and biography
ACCADEMY of Beautifull ART Naples Italy Painting
-ISD Institute- Napoli Italy Grafich Design and Digital Art
-Iperrealism Painting Technique- by Alexi Antonov in Moscow.
Experiences: -Selected for Art Residence in Budapest 2004 Oby HMC Inc. di Dallas. Texas. . -Collective show title "Works from the Balatonfüred/Csopak International Artists Residencies 1996-2006" Central European Cultural Institute Budapest, Hungary, VIII. Rákóczi út 15. . Exhibition date: July 28 - August 15. 2006 Curators: Dr. Katalin Gellér, art historian and Beata Szechy, director of HMC Inc Dallas Texas.
.Published Italian Art Prize "Premio Celeste" catalog 2004 and 2006. Curator Gianluca Marziani.
www.saatchi-gallery.co.uk/yourgallery/artist_profile//67540.html
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Gino
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Luana De Carolis
Nasce a Roma il 9 agosto 1979, sin dall’infanzia dimostra spiccate capacità artistiche e attratta dal mondo della moda si iscrive all’Istituto d’Arte e Moda "Virginia Woolf". Ancora studentessa inizia il suo percorso lavorativo come stilista e dopo aver conseguito la maturità, sviluppa una profonda preparazione frequentando l’Accademia di Moda e Costume "Altieri". Vince diversi concorsi: nel 2002 riceve il "Premio alla carriera e alle professioni Roma Fashion". Lo stilismo viene vissuto come un mezzo per esprimere la sua creatività, una forma artistica che, tuttavia, inizia a ritenere limitante. Si sente attratta dal mondo dell’arte e da autodidatta incontra la pittura ad olio. Nel 2004 si trasferisce a Reggio Emilia collaborando con importanti aziende di moda italiane ed estere; la città emiliana non le offre però le stesse vibrazioni artistiche proprie di Roma, sua città natale, con la quale riscopre un forte legame. La sua creatività comincia ad esplodere e si sente soffocata dallo stilismo. Tornata a Roma inizia il suo viaggio artistico: frequenta l’Accademia d’Arte e Restauro "Lignarius", sperimenta diverse tecniche (affresco, tempera all’uovo, acquarello, pastello e carboncino). Approda al linguaggio iperrealista, quindi fotografico. Comincia una serie di riproduzioni di soggetti studiati attraverso la fotografia, con un particolare interesse ai volti. Il realismo fotografico ottenuto attraverso tecniche pittoriche, le permette di iniziare un percorso come ritrattista; incontra il mondo arabo, realizzando numerosi ritratti su commissione per importanti personaggi politici di Dubai. La pittura iperrealista spinge l’artista nello studio di tecniche fotografiche e della digitalizzazione a computer. Alcuni dei suoi ultimi lavori sono sviluppati proprio utilizzando il mezzo digitale per fondere e rielaborare diverse tendenze artistiche. Attualmente ha iniziato un ciclo di opere costruite attraverso spazi e dimensioni parallele, nelle quali è sempre presente l’interazione reciproca di arte e moda.
Info: www.luanadecarolis.it
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Gino
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martedì 11 marzo 2008
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Aurora Carluccio
nata a Napoli il 25 novembre 1956 e residente alla via Giacinto Gigante, 1/b cap 80136 Napoli ph 0815 493 753 - cell 3492408698 Diploma di maestro d'arte, sezione decorazione pittorica, presso l’ I. S. A Palizzi di Napoli. Diploma di maturità di arte applicata in decorazione pittorica, presso l' I.S.A. Palizzi di Napoli. Diploma di Accademia Belle Arti, corso di pittura. Ha conseguito il diploma di Specializzazione Polivalente presso la Scuola di Formazione Professionale S. Grasso A.I.A.S. via Marechiaro 21, diretto dal Dott. Leone Vacalepre. Ha svolto il tirocinio presso l'istituto Professionale per l'industria e l'Artigianato "Colosimo" con la presidenza del Prof. Raimondo Graziano, svolgendo la tesi "Educazione all’immagine e attività percettiva e immaginativa nel bambino non vedente", relatrice dott. Maria Paolantonio.
Attività lavorativa attuale: Docente di ruolo presso l'Istituto Statale d'Arte F. Palizzi di Napoli dal 1989.
Mostre, studi, lavori, pubblicazioni e partecipazione a concorsi 1982 Pagani (SA), Galleria d'arte Gruppo Artisti associati. 1983 Castel dell'Ovo, Napoli. 1983 Anacapri (NA), stages di pittura - coordinatori tecnici G. C. Argan, Achille Bonito Oliva, Gillo Dorfles, Filiberto Menna, Lea Vergine, Francesco Vincitorio, direzione tecnica Joe Tilson. 1983 Torre del Greco (NA), 2° premio di pittura alla III^ Biennale Nazionale di Arte Sacra. . Museo di Arte Sacra Internazionale della Basilica. 1984 Roma, IX° Concorso Internazionale di pittura ad acquerello "Sinaide Ghi". 1984 Roma, Galleria d'Arte "L'Arcobaleno". 1985 Torre del Greco (NA), 3° premio di pittura alla IV^ Biennale Nazionale di Arte Sacra. Museo di Arte Sacra Internazionale della Basilica. 1986 Napoli, "First International Meeting of Painting Drawing" Centro Artistico Culturale "Domitia". 1994 Napoli, "Segni del terzo millennio" Galleria "La Nova". 1995 Napoli, "Afsouth Library" - Biblioteca della N.A.T.O. 1997 Nizza, Fiera d'Arte "Art jonction '97". 1998 Milano, Galleria d'Arte "Studio Oggetto". 1998 Lugano, Galleria d'Arte "Folini". 1998 Montese (MO), "Forum Artis Museum". 1999 Bari, "Expo Arte". 1999 Montese (MO), "Forum Artis Museum". 1999 Losanna (CH), Galleria d'Arte "Niederhauser". 1999 Mostra itinerante nazionale ed internazionale dell’O.B.A. (Original Book Art)". 1999 Lecco, Centro "Les Cultures", catalogo "Cento memorie per il futuro", Periplo Edizioni. 2000 Parigi, Citè Universitaire, "Maison de l'Italie". 2001 Ascoli Piceno, Galleria "L’Idioma". 2002 Napoli, "Percorsi ad intreccio 1950-2000", Galleria "Il Cavaliere Azzurro" 2004 Napoli, Metamorfosi - nature zone, centro culturale maremossum 2005 United Arab Emirates, Project "artcard", Saharjan Art Museum 2006 Ponticelli(Na) Casa del Popolo, 60 anni della Repubblica italiana, arte-storia.
Catalogo mostra III°Biennale d’Arte Sacra-Torre del Greco - Napoli 1983 Catalogo mostra IV° Biennale d’Arte Sacra Torre del Greco – Napoli 1985 Catalogo "Cento memorie per il futuro" Periplo Edizioni - 1999 Catalogo Il Laboratorio - Nola (Na) Testi Stefano Gallo - Giovanni Muto - 2006
In pubblicazione: - Libro didattico-artistico "ReinventAzione" - Progetto grafico studio Rotella - Art Director Franco Rotella - Elaborazione Tina Esposito - Presentazione Prof. Franco Lista, Prof. Tito Livio.
http://www.auroracarluccio.it
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Gino
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martedì 11 marzo 2008
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Giuseppe Panariello
nasce a Napoli il 29 maggio 1951.
Compie gli studi nella stessa città diplomandosi nel 1969 all'istituto d'Arte nella sezione Decorazione Pittorica e nel 1973 all'Accademia di Belle Arti nella sezione Pittura. Successivamente nel 1977 consegue il diploma di maturità di Arte Applicata ad Avellino nella sezione disegnatori di architettura ed arredamento. Vive e lavora a Napoli. Gli anni dell’istituto d'Arte non lasciano un grande solco sulla sua formazione artistica. Piuttosto recalcitrante alle esercitazioni scolastiche, egli avvertiva, già allora, il bisogno di una più intima ricerca, poi sviluppata negli anni successivi.
Nel 1969 è tra i fondatori, con gli amici dell'Accademia di Belle Arti, del Movimento degli Eclettici, nato dall'esigenza di propagandare nel tessuto sociale urbano una serie di iniziative culturali, atte a scuotere la massa dall'avvilente torpore dell'ideologia dominante. Nello stesso anno parteciperà con il gruppo alla Ia mostra di Pittura del Movimento degli Eclettici, tenutasi in Via Duomo a Napoli con la collaborazione del Comitato Rionale dei Commercianti. La sua adesione al Movimento non lo vedrà, però, mai sostanzialmente attivo, avvalorando peraltro quella sua riluttante posizione verso le esperienze di gruppo o la partecipazione di massa, già rivelatasi negli ultimi anni dell'istituto d'Arte che segnano l’attraversamento di una condizione di rivolta sociale nata dai movimenti studenteschi, ai quali egli non parteciperò mai con una militanza attiva. Rimanendo fermo in una sorta di ripiegamento individualistico egli tenderà piuttosto ad interiorizzare i segnali di spinta provenienti dall'esterno, approdando ad una ricerca aperta a forme di matrice surrealisteggianti, indagate soprattutto attraverso realizzazioni grafiche. Nascono opere come Dante, Metamorfosi, Al lavoro, tutte del 1969 realizzate con inchiostro e penna su cartone.
Nel 1970 tiene la sua prima personale alla Galleria Editrice Edart di Napoli, a proposito della quale Paolo, Perrone scrive: "... i motivi espliciti e cocenti, nell'elaborazione grafica di Giuseppe Panariello, trovano adeguata rispondenza nelle forme. Le quali sono essenziali e scarne, e puntano dritte all'individualità del tattilismo sia dei volumi che delle geometrie. Sono forme conchiudenti ed omogenee, che rivelano nell'artista esordiente il gusto di una sintesi evoluta e mobile: che pane da un contesto di vibrazioni surrealistiche di vaga radice espressionistica, e perviene al lampeggio magnetico oggettivo ed esplicito della realtà captata ed istintivamente proiettata". Una ricerca cui non sono estranee le esperienze di Tanguy, Dali, ma anche l'influenza di certa letteratura boudeleriana approdante alle realizzazioni di lavori ad olio quali - La rnente ed il braccio già del 1966, Composizione, ii muro, del 1970 presentati poi in questo stesso anno al Sombrero di Napoli, ove sospesi in atmosfere irreali di paesaggi lividi, l’artista fa vivere filamenti e tracce di presenze umane, animali, vegetali. E il suo modo di attestare un sordo sentimento di solitudine e malinconia nei confronti di una realtà "tecnologica e disumanizzante" a causa della quale il mondo si ridurrà in "Esseri - suggerisce Vittorio Ascione - ancora con un barlume di vita, cangiati in masse tufacee, e membra di animali i cui visceri con squarci di lunghe ferite, nascondono segreti sogni di paure di orridi notti. L'uomo si torte e agonizza in un paesaggio privo di vita, e forse senza speranza di salvazione".
www.giuseppepanariello.it
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Gino
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giovedì 13 marzo 2008
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Gennaro Della Pia
Nasce a Napoli nel 1952, fin da piccolo mostra una grande attrazione per l’arte, in particolare per la pittura, ed è proprio l’amore per questo che lo induce ad impararne tutti i segreti e le tecniche. Ma è a l’età di 33 anni che sente il desiderio della 3° dimensione, cimentandosi nel modellato in creta. Si immerge in essa dedicandosi alla creazione di originali pezzi in terracotta policroma, come maschere della commedia dell’arte, in particolare pulcinella, animali, personaggi dei vecchi mestieri di Napoli. Ma la massima espressione della sua passione e creatività, la raggiunge, realizzando il presepe napoletano. Dopo aver acquisito esperienza in tale ambito è riuscito a far conoscere le proprie creazioni, essendo socio espositore "nell’associazione presepistica napoletana".
Info:
http://galleriadiinformando.blogspot.com/
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Gino
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sabato 15 marzo 2008
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Alejandro Arrepol
El tema que exploro en mi trabajo transita a través de la in finita relación entre el hombre y su entorno; encuentro de lo real con lo imaginario. La figura humana pasa a ser , en estos espacios figurados , protagonista compartiendo la escena con elementos que podrían ser propios del cotidiano hogareño o de fantásticos escenarios.
Mis personajes están vestidos o disfrazados con atemporales ,coloridos y lúdicos ropajes que les ayudan de alguna manera a no develar su verdadera personalidad.
Son como actores representando un determinado papel en la obra y no pueden expresar sus propias emociones: Trapecistas y arlequines buscando el equilibrio montados sobre balones, cuerdas o bicicletas. Elementos estáticos y dinámicos articulados en espacios evocativamente irreales.
Artista representado por www.montecatini.cl Santiago- Chile
Info:
http://www.artelibre.net/ARREPOL/index.html
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Gino
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venerdì 21 marzo 2008
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10:56
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Mario Fortunato
Mario Fortunato è nato a Napoli nel 1937. Ha frequentato il liceo artistico ed ha studiato scenografia ed architettura. Ha insegnato "metodologia della progettazione per la grafica pubblicitaria" presso l'istituto statale d’arte "Umberto Boccioni" di Napoli. Pertecipa alla vita artistica italiana e internazionale dal 1956. Ha partecipato tra le altre alle seguenti esposizioni:
IX,X,XI,XII,XIII Premio Internazionale Dibuix Joan Mirò, Barcellona;
Premio Internazionale di Ostenda per la grafica;
Concorso Internazionale Pernod, Milano;
Mostra di grafica alla libreria Petofi di Budapest:
Concorso Internazionale di Grafica, Macerata;
Premio Internazionale di Grafica "Gubelkian", Oporto;
V e VI Rassegna della Grafica al Palazzo Reale di Napoli;
Rassegna d'Arte del Mezzogiorno, Palazzo Reale e Villa Pignatelli, Napoli;
Concorso Internazionale di Grafica "Brunellesco d'Oro", Firenze;
Mostra itinerante del Premio di Grafica J.Mirò in America Meridionale;
Ricognizione delle Avanguardie Artistiche dal 1950 al 1970, Milano;
Mostra "Opinioni contro nella Grafica" Napoli-Milano;
Personali in Italia, Stati Uniti (Bridgeport, Hartford, New York), Caracas, Città Universitaria di Merida (Venezuela), Stoccolma, Gotemborg (Svezia), Atelier Nord di Oslo.
Fondatore con G.A.L., Marcelloni, Tammaro ed altri del Gruppo Operativo SEI. Ha tenuto Lezioni Tecniche Grafiche presso l'Università Popolare di Napoli, Lezioni di Tecniche Grafiche a cura di RAI 3.
Hanno scritto di lui: Il Mattino, Il Giornale, Il Tempo, l'Arbetet Post, Hallands Nyeter, Halland Post, Lafkenberg Post, Gotemborg Post, Bridgetport Post, Telegram Post, Bridgeport Telegram, La Arti, l'Eco Internazionale delle Arti.
Info : www.mariofortunato.it
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Gino
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mercoledì 2 aprile 2008
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Antonello Picciano
Antonello Picciano vive e lavora a Napoli. La sua passione innata per il disegno e l'arte faranno sì che a ventotto anni inizi il suo percorso artistico.Frequenta la Scuola Italiana di Comix per il corso di disegno , i corsi di illustrazione,di grafica pubblicitaria e web design . Iscritto all'Accademia di Belle Arti di Napoli al corso di Pittura dall'anno accademico 2005/2006.Artista visivo,lavora come illustratore, pittore materico, grafico, web design,disegnatore di t-shirt,videoartista.
"Il colore è l'arma più potente che possiedo, la impiego per ammazzare la noia". A.P.
Info:
www.antonellopicciano.it
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Gino
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martedì 6 maggio 2008
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Giorgia Marzi
Nasce a Roma il 18 Luglio 1980. Fin da giovanissima è attratta dal fascino della musica e delle arti visive. Conseguito nel 1999 il diploma di maturità classica si iscrive all'Accademia delle Belle Arti di Roma, dove studia con i maestri Sandro Trotti, Costantino Baldino e Gianpaolo Berto.
Esposizioni ed altre esperienze: Illustrazione del CD Didattico Multimediale "UN MONDO DI CARTE", editrice ASAL, Roma, 1999. - Partecipazione alla rassegna pittorica "BOOLING ART", Roma, 2000. - Partecipazione alla prima estemporanea di pittura "IL PAESAGGIO URBANO", patrocinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Testaccio ex mattatoio, il suo lavoro sarà tra quelli selezionati per il catalogo delle opere. Roma, Aprile 2000, - Esposizione al museo "E. SANNIA", dove è presente in esposizione permanente una sua opera. Morcone (BN), Estate 2003. - Partecipazione alla mostra "DISEGNO-ESPOSIZIONE", a cura dell'Associazione culturale GRANMA, presso il Centro Rialto, Via S. Ambrogio, Roma, Dicembre 2001. 11 Membro della Commissione Giudicatrice del concorso di pittura estemporanea "Città di Morcone", Morcone, Benevento, Estate 2002. - Esposizione nella Collettiva "PACE" , a cura di Patrizia Ruggero, con presenza delle sue opere in catalogo, Piazza Risorgimento, Roma, Maggio 2003. - Esposizione nella mostra "ROMA DEA E MUSA" presso la galleria Forum Interart, diretta da Nicolina Bianchi, Roma, Marzo 2003. - Esposizione nella mostra "VOCI DELLA NATURA" presso la galleria Forum Interart, diretta da Nicolina Bianchi, Roma, Aprile-Maggio, 2003. - Vincitrice della sezione pittorica del MARTELIVE, dove partecipa alle varie serate di estemporanea pittorica con una serie di ritratti dal vero. Roma, Primavera 2003. - Esposizione al teatro Ateneo, Roma Giugno 2003. - Esposizione e Performance al "VILLAGGIO SAPIENZA", Università degli Studi "La Sapienza" di Roma, Luglio 2003 - Esposizione in occasione del "PREMIO DI PITTURA CITTA' DI PIZZO", Pizzo Calabro, Vibo Valentia, Luglio-Agosto 2003. - Partecipazione a "SUPERMERCADO DE ARTE", Palazzo Bigli, Milano, Dicembre 2003. - Esposizione in occasione della "PRIMA ESTEMPORANEA" del Comune di Formello, Roma, Dicembre, 2003. - Partecipazione alla mostra "GRAFFIO D'ARTISTA", curata da Paola Fede, Sala Tersicore, Comune di Velletri, Roma, Dicembre 2003. - Partecipazione con opere di incisione a "FORME E PERCORSI SONORI: incontro tra incisione e musica", a cura del Centro per l'Incisione e la grafica d'Arte, Comune di Formello, Roma, Dicembre 2003. - Performance artistica alla mostra "PROFUMO DI CAFFE'", presso il Caffè de Rossi, Albano Laziale, Roma, Dicembre 2003. - Esposizione di opere ispirate ad "Alice nel paese delle Meraviglie" in occasione della rassegna "BALICART" patrocinata dal Comune di Roma e dall'associazione culturale Tina Pika Village 2
Info:
http://www.ilportaledegliartisti.it/categorie/grafici/giorgia_marzi.htm
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Gino
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martedì 6 maggio 2008
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11:05
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Angela Raimondi
Sono nata a Napoli, dove vivo e lavoro come docente. Ho frequentato la Scuola Libera di Nudo (di durata quinquennale) presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli.
Dal 1989 ho partecipato a numerose collettive a Napoli e fuori, tra cui cito:
Arte ed ecologia (sala Gemito). Sinergie (cine-teatro AmericanHall ). Dicotomie Cromatiche (Comune di Ravello). Compresenze Tra-versanti (Palazzo del Monte dei Pegni Marcianise ). Opere (Comune di Postano). I Biennale d'arte dell'Italia Unita (Sovrintendenza Reggia di Caserta dic. 2004)
Tra le mostre personali cito:
Il viaggio di Simbad (Comune di Positano) Percorsi (Galleria A come Arte-Napoli). Ormeggi (Stazione Marittima-Napoli). Il velato svelato (Chiesa di S.Francesco- Sovrintendenza di Napoli). Estrema (caffè delle arti Intramoenia-marzo 2004)
Vele ( Chiostro di San Michele- Comune di Anacapri Luglio 2005)
Premi:
Mi viene attribuito il Primo Premio,sezione pittura, del " Premio Alburni 1991". L'opera è acquisita in permanente esposizione dal Comune di S.Angelo a Fasanella . Mi viene attribuito il Secondo Premio,sezione pittura, nel concorso "Il Nudo e le Figure. dell'Arte" indetto dall'Associazione Culturale Napoli Nostra (1995). Mi viene attribuito il Secondo Premio ,sezione pittura, I Rassegna d'Arte Isa Palazzi (1997).
L'opera Dentro Fuori (tecnica mista su tela) è copertina del libro "Eternità diverse" di Pietro Riccio, Edizioni Vittorio Pironti, (gennaio 2000).
Info:
http://www.ilportaledegliartisti.it/categorie/pittori/angela_raimondi.htm
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Djdy
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lunedì 12 maggio 2008
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Giuseppe Cacciapuoti
Giuseppe Cacciapuoti,pittore napoletano,nato nel 1969 a Pozzuoli dove attualmente lavora .Appartengono alla sua produzione artistica ritratti,nature morte,marine dove i colori vivaci si perdono in un realismo e in una sensualità abilmente resi dalla mano dell’artista. La ricorrenza in alcuni suoi ritratti degli stessi soggetti femminili,ripresi in atteggiamenti diversi,richiama un po’ la maniera classica. Le giovani donne protagoniste,dai morbidi lineamenti e dalle pose sensuali,dalle diverse acconciature,dai leggeri panneggi che scivolano modellando le forme sinuose dei loro corpi,lasciano trasparire nei loro sguardi la purezza d’animo ed al contempo la loro femminilità donando allo spettatore una piacevole visione di bellezza e seduzione. Anche nei ritratti maschili possiamo cogliere la profondità dell’animo dei personaggi dove l’artista ha saputo riprodurre sulla tela,attraverso il suo abile lavoro cromatico, espressioni verosimili ed atteggiamenti umili ma significativi. Se poi ci addentriamo nel repertorio delle nature morte possiamo ammirare una ricca varietà di frutti disposti diversamente in piccole ceste ornamentali,dove l’artista con la sua tecnica ha saputo coglierne la loro naturalezza. Ma è soprattutto nelle marine che possiamo individuare tutto il suo talento artistico. Nella minuziosità dei paesaggi emerge la sua bravura. Positano ,Amalfi,Cetara,Pozzuoli,Bacoli sono solo alcune delle zone che l’artista ha saputo ritrarre con abile maestria. Agglomerati di piccole case incastonate nei monti ,valorizzano con le loro tonalità e la loro disposizione la grande costiera,mentre in basso il mare accoglie innumerevoli barchette colorate. Scenari verosimili che lasciano trasparire la bellezza di questi luoghi e l’abilità artistica del pittore che ha saputo ritrarre anche i più piccoli particolari regalandoci nitidi paesaggi. Anche qui padroneggia un cromatismo vivace ma a tratti tenui. Il tutto si perde nella lucentezza delle acque dove si riflettono case e dintorni e nell’azzurro dei cieli velati talvolta da vaporose nubi bianche.Luci ed ombre sovrastano gli scenari. Un artista,seppur giovane ma di talento come lui,non può non esporre le sue opere oltre che in Italia anche all’estero;affinchè dappertutto possano essere ammirate le sue qualità artistiche. Se volessimo apprezzarne da vicino la bellezza dei suoi quadri possiamo anche spostarci nei dintorni di Napoli , a Positano,Amalfi,Sorrento dove alcune gallerie si pregiano di esporre i quadri di Giuseppe Cacciapuoti.
Info:
www.giuseppecacciapuoti.com
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Gino
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mercoledì 28 maggio 2008
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David Hancock
'Young Ones Fall to the Rocks Below' Acrylic on Canvas, 137 x 244 cm, 2006
David Hancock work concentrates on the notion of a 'Generation X'. He attempts to make palpable in his work the psychological gap between the world that we physically experience and the psychological states through which it is apprehended.
Hancock achieves this by choosing a semi-photorealist technique, yet he attempts to show a form of escapism, whether through youth subcultures or by directly referencing historical utopian visions. His paintings are drawn from a narrative base, which is supplied through a network of acquaintances and based upon real experiences. His technical virtuosity is captured on canvas with posed portraits of youngsters doing their thing in their own particular way. Through Hancock's paintings, anonymous kids become literary heroes and historical figures, transcendent through the large scale of the works.
His work is rooted in the tradition of Romanticism or the Victorian utopian visions of Ruskin, Morris and Pre-Raphaelitism. The signifiers are taken from historical works of art, sources and themes. These are suggested through the appropriation of composition, gestures or objects. In the use of paint, combined with a traditional method of realisation, as well as the choice for a large scale, these works claim a historical significance, elevating the status of the paintings, and subsequently transporting these works to an era when myth, symbolism and truth to nature were prevalent in art.
He chooses to create, however, a series of Urban Myths or contemporary moral tales. The photogenic aspect of his technique allows him to play with the viewer's notions of reality, drawing them into certain details embellished from the narrative. The result is a two-dimensional environment, which is created by tiny iridescent brushstrokes. This handmade, yet effectively computer-like effect allows the viewer to literally step inside the painting, or the matrix.
His work made around photographic images of youths provides a different window onto the world of growing up in the glare of our obsessive photographic reality. David Hancock documents a generation who wishes to believe in Utopia, but suffers from the knowledge of its decline. His work portrays a society that is unrealistic or unable to realize itself, through actual communities founded in attempts to create an ideal society. With his contemporary language he offers to his models to leave a statement and exist for eternity, in opposition to the Warholian affirmation of 15 min of fame.
Whilst Hancock's Generation X is still well and truly alive and eternalised in his work, his technique and ultimate aim is anything but nihilistic. On the contrary it reminds of the maligned and re-discovered works of Alma Tadema, which managed to hit a nerve despite being controversial at times.
Photo-realism is an agenda that is under discussion with a number of contemporary painters and, yet, is viewed from a critical distance, as if it was a blip of the Seventies. Ironically it was in the Seventies that Alma-Tadema's work was re-discovered as significant. Hancock's work is concerned with opening up the possibilities that exist at the juncture between painting and photography: using both mediums as part of a broader conceptual examination of the resonance between the cult of the individual and anonymity in todays media saturated world.
text by Melanie Moreau
www.david-hancock.com
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Gino
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mercoledì 11 giugno 2008
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Riccardo Albanese
Riccardo Albanese was born in Naples.
Lives and works between Naples and Luxembourg
Solo Show 2005 Stato d’animo, Changing Role , Naples 2004 Doganella Zoo, Changing Role, Naples
Group Shows
2006 Giardini Luoghi della piccola realtà Curated by Loran Hegyi Palazzo delle Arti Napoli 2005 "Cabinet des dessins n.2", (Mam- Musée d'Art Moderne Saint-Étienne Métropole) "Napoli Presente. Posizioni e prospettive dell’arte contemporanea) curated by Lorand Hegyi, PAN, Palazzo delle arti Napoli "Born Out", Giugliano (NA), a cuira di Simona Barucco 2004 "Incursioni Vesuviane" in Utopia Station, Mostra D’Oltremare, Napoli 2002 Pangea Arte Contemporanea, Angri, Naples 1998 Fagianeria del Real Bosco di Capodimonte, Naples Casina Pompeiana, 1998 "Bocca d’Acqua", Galleria Raucci e Santamaria, Naples Welcome X, Pescara
http://www.changingrole.com/artista.php?idartista=41
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Gino
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lunedì 30 giugno 2008
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Antonio Romano
Maestro d’arte - Istituto d’Arte di Napoli
Designer Istituto d’Arte San Leucio
Dal 1980 al 1988 - illustrazioni per testi Universitari di Endocrinologia, Andrologia, Endocrinochirurgia , Neurologia, lavori Pubblicati su "Hypertension", "JECM", "Endocrnological rewiew", "Journal of Endocrinological investigation", "Heart journal".
Dal 1988 al 1995 - Logo per il reparto di Medicina nucleare della casa di cura "Villa dei gerani", logo per il Gruppo di studi in endocrinologia-GSE e sua realizzazione plastica, logo per il cardiologo dott. Carlo Cinque, logo per il laboratorio analisi Cangiano, premio Cirals Gorgolini 1995 per la pittura.
Dal 1996 al 1998 - Premio Helios 1996, mostra itinerante P.Helios 1996, premio CIRALS Gorgolini 1996, premio Montesanart 1996, premio Helios 1997, premio Helios 1998. Prima opera "chip art"
Dal 1999 al 2000 - partecipazione gruppo MADI – esposizione al Palazzo Reale di Portici, esposizione MADI a Parigi; premio NEAPOLIS,
Dal 2001 al 2002 - logo laboratorio analisi Gargiulo ,2 opere "chip art" uso dei pastelli morbidi in paesaggi e ritratti
2003 - logo associazione ONLUS "Gli Aedi di Erato"; otto opere "chip art"
2004-2007- 20 opere chip art
Info:
www.chipart.it
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Gino
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martedì 1 luglio 2008
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Maria Teresa Sabatiello
Mi presento: sono Maria Teresa Sabatiello, nata a Milano dove ho vissuto fino all’età di circa 10 anni.
Oggi vivo e lavoro in provincia di Salerno, a S. Nicola di Centola, nel cuore del Cilento. Il mio Laboratorio apre ogni mattina le finestre sullo splendido scenario offerto dal promontorio di Palinuro e si colora del blu cobalto del suo incantevole mare…
Ho conseguito la Maturità Magistrale, relativo Anno integrativo, due abilitazioni all’insegnamento, un attestato post-diploma quale Programmatore per l’elaborazione di dati… ma il mio vero itinerario è sempre stato un altro… ed è secondo me un percorso obbligato per chi, come me, viene scelto da quella spinta interiore che “arma” la sua mano con pennelli e colori.
Il mio lavoro è dunque frutto di quella passione per il disegno che mi ha sempre spinta a poggiare la matita su qualsiasi superficie avessi a portata di mano, ad osservare attentamente i giochi della luce e dei colori nella natura, sul viso delle persone, negli splendidi occhi di un gatto... Non ho quindi fatto studi prettamente artistici, per tutta una serie di complicazioni, per cui una passione che si è nutrita da sola, della mia tenacia e della mia curiosità, compagne fedeli ed instancabili di un viaggio intimo e personale che mi hanno continuamente spronato ad oltrepassare i limiti del momento per acquisire nuove competenze.
E in tutto questo mio “peregrinare” mi sono imbattuta nelle “pietre”, il che potrebbe apparentemente sembrare un impedimento, per chi leggesse solo questa frase…
Descrivere cosa mi spinge verso il mio lavoro, per quanto mi riguarda, è infatti spesso complicato.
La “relazione” che intercorre tra la pietra e me è qualcosa che nasce istintivamente, prima ancora che io stessa possa darle un significato. I miei occhi e le mie mani si poggiano sul sasso, ne vengono rapiti e la “rapiscono” di conseguenza a quella natura che, benevolmente la scolpisce per me… ed io per ringraziarla dipingo per lei, portando a compimento un’opera, già in parte realizzata…
Il mio è innanzitutto un lavoro di ricerca, meticolosa e attenta, un viaggio interiore che si “materializza”, oserei dire. Seduto accanto a me, il mio mare invernale, severo e impetuoso consigliere. Le pietre, infatti, vanno scelte con cura perché la mia mano deve intervenire soltanto “a svelarne l’essenza nascosta”… mai sulla forma.
Quando raccolgo un sasso, non sempre ho ben chiaro in mente il suo suggerimento, alcune volte è un semplice bisbiglio, poi però poggio la pietra sul tornio, la osservo, l’accarezzo e il bisbiglio diventa prima una voce chiara e nitida e poi un vero e proprio urlo…
Ed è da questa ricerca ,”interiore e materiale”, che il 18 luglio 2007 è partito “Il CarRo di MarTe”…
Maria Teresa Sabatiello
www.ilcarrodimarte.eu
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Gino
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martedì 1 luglio 2008
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Luca Tedde
Innanzitutto mi presento: mi chiamo Luca, ho 32 anni e vivo a Cagliari, in Sardegna.
Pur non avendo avuto una formazione artistica, ho comunque sempre nutrito la passione per il disegno e da ormai un po' di tempo a questa parte per i ritratti in particolare. Perché un sito sui "ritratti"? Come molti siti web, "ilRitratto.net" è nato principalmente come sito personale, con lo scopo di accogliere i miei ritratti a matita e qualche nozione sul disegno in generale (quali matite scegliere, la carta da usare e così via). Sono sempre stato affascinato dai "ritrattisti da strada" e mi dispiaceva un po' pensare che il ritratto potesse essere qualcosa che ognuno di noi può regalarsi solo durante una vacanza, rimanendo incantati di fronte ai ritrattisti che popolano nei mesi estivi le piazze delle principali capitali europee.
www.ilritratto.net
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Gino
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martedì 1 luglio 2008
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Tara
Mandala è una parola che in sanscrito significa cerchio o ciclo. In Origine significava: "quello che possiede (la) essenza e totalità (manda)". È associata alla cultura veda ed in particolar modo alla raccolta di inni o libri chiamata Rig Veda che è uno dei testi sacri più antichi della storia dell'umanità. Il termine Mandala è usato anche per indicare un disegno composto dall'associazione di diverse figure geometriche, le più usate delle quali sono il punto, il triangolo, il cerchio ed il quadrato. Queste figure rappresentano spesso solo una base su cui vengono poi aggiunti altri oggetti.
Il Mandala rappresenta, secondo i buddhisti, il processo mediante il quale il cosmo si è formato dal suo centro; attraverso un articolato simbolismo consente una sorta di viaggio iniziatico che permette di crescere interiormente.
I buddhisti riconoscono, però, che i veri Mandala possono essere solamente mentali, le immagini fisiche servono per costruire il vero Mandala che si forma nella mente della gente e vengono consacrate solo per il periodo durante il quale è utilizzato per il servizio religioso.
Al termine del lavoro, dopo un certo periodo di tempo, il mandala viene semplicemente "distrutto", spazzando via la sabbia di cui è composto. Questo gesto vuole ricordare la caducità delle cose e la rinascita, essendo la forza distruttrice, anche una forza che dà la vita.
Il termine Mandala (lett. cerchio) si ritrova in varie culture, tra cui quella buddhista, mentre il corrispettivo induista è lo Yantra (lett. strumento). Lo Yantra è simile al Mandala, tuttavia le due tecniche si differenziano per la complessità: lo Yantra è molto più schematico, limitandosi ad usare figure geometriche e lettere in sanscrito, mentre nel Mandala sono rappresentati anche - in maniera talvolta particolareggiata - luoghi, figure ed oggetti.
tara.janat@libero.it
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Gino
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mercoledì 2 luglio 2008
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Emilio Di Tommaso
Emilio DI TOMMASO in arte EDITOM, nasce in Matrice (CB) nel 1957.
Frequenta gli Studi presso l'Istituto Statale D'Arte di Isernia dove consegue il Diploma di Maestro d'Arte e di Maturità d'Arte Applicata nel settore disegnatori di Architettura e Arredamento.
Sempre presente nel campo delle arti visive partecipando a numerose mostre, eventi e vari concorsi di pittura.
Mostrando un'attenzione particolare per l'arte contemporanea si indirizza, concretizzando il proprio lavoro, verso la comunicazione visiva ed il concetto grafico dei mass-media.
Forte di una concezione rinnovata e più in sintonia con il quotidiano, spinge il suo interesse, appunto, nel campo pubblicitario e nella realizzazione grafica di copertine e cartelloni collaborando con varie case editrici e lavorando in progetti che evidenziano la propria propensione al nuovo.
Dinamico ed attento alle innovazioni di nuovi strumenti atti alla creazione di arti visive, coglie verso la metà degli anni ottanta, le nascenti potenzialità dell'informatica applicata all'elaborazione delle immagini.
Inizia a frequentare corsi di informatica fà esperienza nell'uso dei più recenti e sofisticati software applicati alla grafica specializzandosi in Disegno CAD, Web design e Grafica digitale, conoscenze che ha applicato anche nello sviluppo di siti web istituzionali per diversi Comuni della Provincia di Campobasso, e nel curare l'elaborazione grafica della cartellonistica di più stagioni teatrali del Teatro Savoia di Campobasso.
Il suo lavoro particolarmente significativo in questi ultimi tempi, sta portando alla realizzazione di una mostra che, oltre a riproporre una produzione per molti versi sconosciuta, restituisce al mondo degli operatori culturali molisani un elemento significativo per le alte idealità e per le novità, particolarmente positive, che traspaiono dalle sue artistiche proposte.
Info: www.editom.it
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Gino
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martedì 8 luglio 2008
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Pietro Rouge
ha conseguito la maturità Artistica presso il Liceo Artistico e Accademia di Belle Arti di Napoli.
Esperienze professionali
- si è occupato di diverse attività artistiche - pittoriche, sculture in bronzo, in legno, in marmo, lavorazione di vetri d'arte, allestimenti fieristici, marchi per aziende e prodotti di design.
- E' l'autore della scultura in bronzo raffigurante P. Pio da Pietralcina (altezza m. 1.80) nel contesto urbano di Scalea (CS).
- E' l'autore del gruppo scultoreo raffigurante San Francesco di Paola con Discepolo (altezza m. 3 ca), per conto del comune di Paola (CS).
- Ha prodotto vetrate istoriate e lavori d'incisione e composizione per diverse chiese, fra queste quella di S. Giuseppe Lavoratore e della S.S. Trinità a Scalea.
- E' membro della Commissione Arte Sacra e Beni Culturali Ecclesiastici della Curia Vescovile di S. Marco Argentano;
- E' inserito negli elenchi fornitori della Fiat di Torino, per aver prodotto allestimenti e scenografie in occasioni di celebrazioni proprie del gruppo Fiat.
http://www.equilibriarte.org/eqmember/4722
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Gino
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martedì 8 luglio 2008
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12:23
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Domenico Di Matteo
Le opere in pietre dure a rilievo, espressione della scuola napoletana, sono già presenti nel XVII secolo nel tessuto artistico della città partenopea dove si contano esemplari di gran pregio, prevalentemente in ambito religioso; una forma d’arte barocca perpetuata poi nel Laboratorio che Carlo di Borbone, divenuto RE di Napoli nel 1734, creò a San Carlo alle Mortelle, sull’esperienza dell’Opificio fiorentino delle Pietre Dure. Sempre meno praticata dalla fine del Settecento, questa lavorazione è oggi praticamente scomparsa. Le opere di Domenico Di Matteo hanno pertanto una duplice valenza: quella dell’alta qualità artistica e della testimonianza di un genere ormai rarissimo. Nel laboratorio dell’artista napoletano, a Sant’Antimo, vengono creati pannelli, quadri, piani di tavoli, cofanetti e altro, realizzati a rilievo nel rispetto dell’antica tecnica artigianale in ogni fase della lavorazione, dal progetto al disegno, dalla scelta all’intarsio delle pietre, con attenzione ai tagli e alle sfumature che danno colore, armonia e senso realistico ai soggetti prescelti.
Tratto da: "La Storia delle Cose" di Maria Cristina de Montemayor editore N°75 Marzo 2007.
Dalla fine degli anni '60, Domenico Di Matteo è avviato dallo zio Francesco, scultore, all'amore per le arti. Dopo diverse esperienze nel disegno , nella pittura e nella scultura, approda alla lavorazione del mosaico di pietre dure , una lavorazione ad intarsi su piani marmorei nella tipica espressione napoletana a rilievo. Consigliato dalla famiglia a seguire studi che gli potessero offrire maggiori possibilità di lavoro, Domenico inizia ad occuparsi di restauri su strutture architettoniche; certo, il lavoro non manca nei palazzi e nelle chiese napoletane, ma l'arte dell'intarsio coinvolge sempre più il nostro artefice che vi si dedica sempre con maggiore entusiasmo, consapevole della grandezza di un'espressione artistica che va scomparendo. Vi si dedica con il fervore dell'artigiano, che sperimenta di continuo nuove tecniche alla ricerca della perfezione, e con la creatività dell'artista che cerca di fermare l'idea, il progetto, sui marmi e sulle pietre scelte, incassate e commmesse. Questo lavoro ad intarsi marmorei , che si inserisce nella tradizione della scuola napoletana, diviene per Domenico Di Matteo il principale interesse culturale e l'attuale professione.
http://www.domenicodimatteoscultore.com/
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Gino
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venerdì 11 luglio 2008
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11:27
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BRUNO PIEROZZI
Nato a Roma il 7-5-54 ha frequentato l'Istituto d'Arte di Roma conseguendo il diploma di Maestro d'arte nel 1974, nella disciplina di decorazione pittorica. Negli anni '80 ha intrapreso un approfondito studio della tecnica pittorica della tempera all'uovo, scrivendo un piccolo trattato su questa tecnica, pubblicato in internet presso i siti
http://www.ginoramaglia.it/forum/display_topic_threads.asp?ForumID=9&TopicID=758
http://www.artekjara.it/Manuale/tempera/cenni_storici.shtml
http://www.labottegadelpittore.it/tempera.pdf http://www.webalice.it/inforestauro/tempera_uovo.htm
http://www.logoslibrary.eu/pls/wordtc/new_wordtheque.w.t?w=tempera&l=it
Ha partecipato nel corso degli anni a numerose mostre collettive e tematiche, con attenzione ai problemi sociali e alla difesa dei diritti sociali e civili. La sua ricerca artistica è legata alla figurazione. I riferimenti artistici sono nella pittura del primo novecento, con un particolare legame con la "Scuola Romana" degli anni ’20 – ’30, sia nell’impostazione formale, sia per il rapporto con Roma come ambiente naturale di ricerca estetica.
Le opere dell’artista sono presenti tra gli altri nei seguenti siti internet:
Le Arti link: http://www.learti.com/learti.php?name=coppermine&file=thumbnails&album=3
MD ARTE link: http://www.mdarte.it/ass/artisti/galleria.php?id=203
Saatchi Gallery link: http://www.saatchigallery.co.uk/yourgallery/artist_profile/Bruno+Pierozzi/62161.html
Questi i recapiti per informazioni e contatti con l’artista:
Bruno Pierozzi
Viale Etiopia 10 00199 Roma
cell. 348-8594806
e-mail : brunopierozzi@katamail.com
Curriculum delle principali mostre
Roma - galleria "Il Grifo" 1980/81
Sezze - Antiquarium comunale "Artisti tra l’antico e il contemporaneo" 1982
Roma - Studio Gabrielli "Approdi della memoria" 1983
Genazzano - "Internazionale d’arte" 1986
Roma - "Africa Project Against Apartheid" 1987
Roma - Palazzo Valentini "Self - autori si presentano" 1992
Roma - Centro S. Carlo - "Assonanze e dissonanze dell’arte contemporanea" 1998
Montefiascone (Vt) - Biblioteca Comunale – Mostra con il pittore Luis Gerardo Rodriguez Val 1999
Roma - Premio Artitalia 1999 – "Galleria l’Agostiniana"
Roma - Inarte - 1° mostra collettiva in via Lago Tana aprile 2001 - con patrocinio della II Circoscrizione di Roma
Roma - Inarte 2° mostra collettiva in via Lago Tana - settembre 2001.
Novara – 1° Concorso Arte contemporanea città di Novara 2001
Roma - mostra "Pace e guerre" presso l'associazione culturale "Polmone pulsante" 10 - 20 dicembre 01.
Roma Inarte 3° mostra collettiva in via Lago Tana - aprile 2002
Noli Mostra "100 pittori per la pace" galleria Noli arte (SV) febbraio 2003
Roma Mostra "100 pittori per la pace" presso l'Associazione Eclettica marzo 2003
Noli "Collettiva di primavera" Galleria Noliarte aprile 2003
Genova Mostra "100 pittori per la pace" presso la Loggia della Mercanzia aprile 2003
Torino Mostra " 100 pittori per la pace" maggio 2003
Roma mostra collettiva "Arte senza confini" presso il "Polmone pulsante" maggio 2003
Madrid – Artexpò ottobre 2003
Roma - Premio Artitalia 2003 - Galleria l’Agostiniana – novembre 2003
Roma – "Antiche emozioni" mostra personale presso la Galleria Le Arti - maggio 2004
Roma – "Colori Italiani" mostra personale presso la Galleria Le Arti – maggio 2005
Roma – "2^ Rassegna di arte contemporanea" Palazzo Medici Clarelli – dicembre 2005
Roma – "Lo sguardo discreto"mostra personale presso la Galleria Le Arti – aprile 2006
"In arte 11 edizione" 2007
Galleria Il Canovaccio 1° Concorso artistico"IN ARTE - 2008"
"In Arte 12^ edizione" 2008
Concorso pittorico "Premio Ciletti" (targa premio – opera segnalata)
http://www.pierozziartediretta.it/
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Gino
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venerdì 25 luglio 2008
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fulviart
Sono nata a Genova, autodidatta nella pittura e nel disegno, la pittura, ha catturato la mia attenzione sin da bambina... Per anni i miei quadri hanno vivacizzato le pareti di casa di parenti e amici. Solo dal 2005 ho deciso di prendere seriamente questa mia passione, cioè da quando sono venuta a vivere in Sardegna, una regione che aiuta molto il mio spirito creativo .
www.fulviart.it/
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Gino
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venerdì 29 agosto 2008
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Gaetano Vicari
Gaetano Vicari, pittore. Ha conseguito la Laurea in Lettere e, dopo un lungo periodo di insegnamento, si è specializzato in Tecniche sul restauro di dipinti presso l’Istituto per l’Arte e il Restauro "Palazzo Spinelli" di Firenze.
Da un primo periodo impressionista, è passato al surrealismo, all’astrattismo ed infine al realismo. Suoi soggetti preferiti sono figure, nature morte e paesaggi, che racchiude sempre in ovali; certe volte interviene sulla tela con buchi rettangolari o rotondi. Ha partecipato a varie collettive e personali in Italia ed all’Estero, ottenendo numerosi premi e riscuotendo successo di pubblico e di critica.
Nel 1992 si è classificato SECONDO al PREMIO ARTE, organizzato dalla rivista ARTE di Giorgio Mondadori, Milano.
Quotato in campo nazionale ed internazionale, è inserito nei principali Cataloghi d’Arte.
Ha eseguito i ritratti di ARMAN, ENRICO BAJ, HSIAO CHIN, CHRISTO, NOVELLO FINOTTI, ERNESTO JANNINI, MARIO NANNI, TURI SIMETI, PIPPO SPINOCCIA ed ERNESTO TRECCANI ; le opere si trovano presso le collezioni private degli stessi artisti.
Suoi dipinti sono esposti nel Museo di Poggio Bustone, dedicato a Lucio Battisti, nel Museum of the Royal House of Portugal di Vicenza, nel Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea dell’Aquila, nel Museo ArtGrecò di Massa Lombarda e nel Museo Polivalente di Roccadaspide (Salerno).
Recapito abitazione:
Via GERACI VIRONE, 9
94012 BARRAFRANCA (Enna)
Tel. 0934/465094
Cell.333/7223200
Recapito studio: Via PATERNO’ ROSSI, 59
94012 BARRAFRANCA (Enna)
www.gaetanovicari.netsons.org
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Gino
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venerdì 29 agosto 2008
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Bruno Capestrani
Sono Abruzzese di nascita, ho frequentato la Famiglia Artistica Lissonese, diretta dal Maestro Gino Meloni. Ho frequentato assiduamente il suo studio, ricevendo elogi che lui esprimeva molto, ma molto raramente. Ho presentato i miei quadri in varie gallerie, mai private, in quanto troppo esose.Disegno molto, e mi dedico da breve tempo alla lavorazione della creta. Ad oggi, ho raccolte di 360 disegni a china e 160 quadri ad olio.
www.brunocapestrani.com
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Gino
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lunedì 1 settembre 2008
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Luigi Grossi
Luigi Grossi nasce a Napoli nel 1949. Si è imposto, invece, all’attenzione del pubblico e della critica solo nel 1999 con una mostra alla Galleria La Gioconda di Napoli. Nel 2001 fa seguito, presso la stessa galleria, Quando il pensiero si fa messaggio che riunisce opere degli anni Novanta. La sua formazione avviene nella migliore scuola possibile, cioè nella frequentazione continua di artisti di grosso calibro del panorama contemporaneo napoletano, accanto a Notte, Chiancone, Brancaccio e Vincenzo Montefusco col quale è legato da un rapporto di vera amicizia. Dalla quotidiana frequentazione, il non ancora pittore Grossi segue, incamera, matura, medita, osserva e alla fine elabora una ricerca tutta sua, che era però già in nuce in lui, tanto da proporsi prepotentemente con opere forti sin dalla sua prima esposizione e non dopo una graduale dimostrazione di sé come avviene nella maggior parte dei casi. Al rapporto con gli artisti si accompagna l’esperienza maturata col collezionismo e con le gallerie napoletane, come la Mediterranea e il Centro, oltre all’amicizia con Paolo Ricci: una rete di relazioni che lo portano a prendere sempre più coscienza della sua vena. Sono gli anni in cui arrivano a Napoli le opere di Bacon, di Fontana. Ma è in particolare la lezionedi Raffaele Lippi che sembra interessarlo maggiormente per quanto riguarda le soluzioni formali. La mostra del 2001 ha già le dimensioni di un grande evento che si pone come a metà del percorso artistico. Da allora la sua ricerca diviene prioritaria, continua, incessante, sempre vergine, in rapporto con la materia. <<Dietro i miei dipinti c’è sempre un’idea ricorrente: quella sull’uomo e i suoi destini.A cominciare dal ciclo delle teste che registrano i segni del tempo, della vecchiaia, dello sfacimento fisico fino alla morte>>. Eppure il ciclo delle <<teste>>, che rappresentavano il fulcro della personale del 2001 e che a detta dell’autore stesso era il concretarsi dell’<<idea ricorrente: quella sull’uomo e i suoi destini>>, già le teste, invece, appaiono riflessioni e sperimentazioni sulla materia, una materia che tenta di prendere sempre più il sopravvento su ciò che vuole sembrare o rappresentare. Una materia che ha in sé un portato di tale forza e bellezza intrinseche da spostare in secondo piano la significazione formale della <<testa>>.Il richiamo all’espressionismo di Lippi che dilata le forme, modificandole e traducendole in maschere, memore anche della produzione di Francis Bacon, è fin troppo ovvio. E proprio per questo sembra più un suggerimento in quella direzione che altro. L’idea dell’uomo, la sua vita psicofisica, i suoi caratteri interni divengono ora fonte ispiratrice di un ciclo successivo dedicato al <<vulcanesimo>>.Il Vesuvio interno a ciascun uomo è il nerbo di una seconda esposizione organizzata a Villa Bruno in San Giorgio a Cremano nel dicembre 2002. Il ciclo dedicato al vulcano comprende opere che abbracciano un arco di tempo relativamente breve (1999-2002). La bellezza della materia erompe con una forza e una energia che siamo in grado di percepire appieno. Assistiamo così a un’esplosione che è della natura e di noi stessi, attimo dopo attimo, in un continuum davanti al quale rimaniamo in silenzio come per sentire anche i forti rumori di quell’impeto che i dipinti evocano. I titoli sono superflui; è tutto chiaro. Il colore e la materia cromatica si fanno magma, lapilli, fumo, vapore, fuoco, fiamma, più vento, più energia (Lapilli vesuviani, La folgore di Vulcano, Lapilli pompeiani), più forza (Fulgore di Zeus, L’officina di Vulcano) .Ma è un’eruzione non distruttiva; uno spettacolo da contemplare e nel quale immergersi. È quasi riduttivo chiamare il dipinto ad acrilico Verso la Solfatara (2001), un titolo che sa di paesaggismo ottocentesco. Quell’espansione di materia gialla verso l’alto, che va a lambire una stretta lingua di nero-vuoto, è quasi metafora della biografia artistica di Grossi: arte sopita, ma viva internamente, e uscita poi con forza.Dopo il ciclo dedicato al vulcano, dove resiste ancora, anche se solo verbalmente o intuitivamente, un legame con la natura e la vita, arriva la trilogia impegnata a dare forma, volume e colore al <<nulla>>, inteso come nihil o materia primordiale. Secondo il pensiero del filosofo Aldo Masullo, <<I colori del nulla, dipinti da Luigi Grossi, non altro sono che i colori dell’anima, sensi di vita, delicata e forte poesia>> (A. Masullo, I colori del nulla. Luigi Grossi, Napoli 2003). I colori del nulla <<non sono che i colori della vivente unità psiche-mondo nel suo originario insorgere, sensi vissuti al di qua di ogni convenuto significato, mistero di una poesia in cui "canta la castità della luce">> (Masullo 2003). È come se l’eruzione vulcanica si fosse fermata, e i colori di quella energia avessero trovato un loro lento cammino orizzontale, un orizzonte sereno su cui defluire. Questa volta i dipinti non hanno più titolo. Lo spettatore assiste a questi cambi di fondale con colori magnifici che si estendono sul supporto senza avere inizio né fine. Onde di colori fortemente evocative per una materia sempre protagonista. Per Grossi si tratta di una fase intermedia nella sua sperimentazione. La materia, elastica, flessuosa, deve ancora essere sottoposta a ulteriori manipolazioni.Nel giugno 2004 è presentata nella Biblioteca Nazionale al Palazzo Reale di Napoli una nuova mostra, I volumi del nulla. È la seconda tappa della trilogia. Un filo conduttore unisce i colori preziosi delle tele dell’esposizione precedente a un dialogo in bianco e nero di tagli, risolti ora in un rapporto di pieni e vuoti ora secondo una inequivocabile linearità. Sono i bianchi e i neri del nulla e del tutto, immagini ecografiche di non volumi, di non pieni e di non vuoti. Vi si affiancano i volumi veri, le sculture: la colata di bronzo riempie ora il volume del nulla. Anche qui la tecnica e l’approccio non tradiscono la bellezza e il piacere interni della materia. I lembi di bianco non creano inquietudine. Siamo nuovamente di fronte a opere che si fanno sentire in tutto e per tutto e che evocano in noi un’infinita gamma di sensazioni. Il suo linguaggio artistico è la risposta all’incessante interrogarsi sulla vita e sull’uomo del <<filosofo senza filosofia>>(A. Masullo, I volumi del nulla, Napoli 2004), nel senso dell’uomo che si pone davanti alla vita esterna e interiore interrogandosi, combinato con la curiosità dello sperimentatore; si produce una dimensione metafisica: <<il nero come l’azione modificatrice del bianco, l’operante potere di annullare: esso inghiotte il bianco fino a renderlo a sua volta nulla>> (Masullo 2004). La fase successiva, cui non sarebbe giunto senza le precedenti, è quella odierna. Nelle Coesioni cifrate e nei Dinamismi materici il nesso linguistico con la natura è scomparso. Ora vive la materia nel suo protagonismo assoluto. È la terza tappa della trilogia del corpo
http://www.luigigrossi.eu/index.html
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Gino
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mercoledì 3 settembre 2008
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Alessandro Graziani
Alessandro Graziani porta avanti da tempo una sperimentazione artistica che giocando con i vari linguaggi della cultura
giunge a risultati inediti e sorprendenti,anche per la varietà delle tecniche utilizzate e dei supporti di
stampa
La personale sarà inaugurata nella splendida e suggestiva cornice di Castel dell’ Ovo giovedì 4 settembre 2008
con il patrocinio del comune di Napoli ,assessorato alla Cultura in collaborazione con Acas Service di Orvieto
Il progetto è a sostegno di "Emergency"
Nato a Napoli, formatosi a Milano, vive tra il Brasile e l’Italia.
In effetti non si può parlare di Alessandro Graziani scindendo il lavoro dall’esperienza di vita vissuta dall’artista,un
esistenza che lo ha portato ad incontrare ed a accumulare studi e ricerche che spaziano dalla storia umana alle origini del
linguaggio,dalle religioni alle logiche e alle strategie della grande industria. Alla radice di queste ricerche c’è sempre
stato l’interesse e la curiosità verso i comportamenti umani. Il suo bisogno impellente di liberare la sua creatività,unita
ad una sperimentazione costante, lo ha portato ad incontrare i linguaggi dell’arte contemporanea individuando in essi lo
strumento ideale per comunicare i frutti delle esperienze maturate. In tal senso si è avvicinato all’impegno della realtà
virtuale,mescolandole a tecniche tradizionali come il disegno classico
Nelle sue opere fa rivivere personaggi del passato, decontestualizzandoli, calati nella realtà contemporanea
perfettamente a loro agio,sia per il look attuale, sia per le modalità comportamentali
Il suo Agamennone, trasportato nella realtà odierna, conserverebbe probabilmente i tratti salienti della sua personalità,
assumendo forse le fattezze di un imprenditore di successo.
La sua ironia però non va confusa con la satira politica o di costume, ma è tesa ad una rappresentazione delle
sovrastrutture e dei conflitti della società contemporanea in maniera visionaria e paradossale.
La sua critica scaturisce da una religiosità vissuta come strumento di felicità e autorealizzazione, in una visione del
presente e del futuro sempre ottimistica.
Scene inverosimili ed ironiche sono un tratto ricorrente nel suo linguaggio visivo, condite da colori brillanti, fiori,ficus e
Spiagge tropicali. Si sente il profumo del brasile nelle opere di Alessandro Graziani.Più precisamente Rio de Janeiro,
dove vive e lavora alternativamente a Napoli.
www.alessandrograziani.it
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di
Gino
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venerdì 5 settembre 2008
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Mariangela Levita
Mariangela Levita works on minimal signs, fruit of the modernist experience with which the subject have had himself to do during the sixties. This sings (squares, circles, lines) go to compose a texture on the surface of the paint, making it bubble, they create in the user an attraction-repulsion dimension for this support, either it’s a canvas or a wall. The artist puts the user in a perceptive paradox: from one side she ressures him that it’s all on the canvas and she worries to name it, from the other side the canvas transforms itself more in a diaphragm turned toward him, than toward the illusory space, just for the fact that the wall and the spatial limits are under the same rules of canvas. The intervention for the show "Castelli in aria" in Napoli (2000) was constituted by three paintings with three stylised animals, that declared the nature of the object, or rather the flattened forms on the canvas surface that contain colour. But on a comprehensive view, the three silhouettes lost their being icon in simulating movement action of a march in Indian file. So the confusion (not the cheat),between the vertical space and the practicable space, between objects and their representation (which is the only thing for her),was increased by the association of the three painting with a big wall painting ,made by grey ellipsis thatmake the physical encumbrance of the corner of the wall towards the centre of the room seen a simple optical illusion. Recently, in this schizophrenia between hallucionatory perceptible states and the take of consciousness of the plan, surface, elementary signs and concrete form, the artist has introduced also the direct aspect of the communication, or rather the information. This last one shows itself as a document, like the first page of the newspapers, where the news and the linguistic code became support of a unique abstract sing, creating a short circuit on whatever of the two sings is
the bearer of the moment’s oneness (the news a daily item, or the colour/sign). In other case the element of the language/meaning takes shape through clichè statement on the History or through popular images.The wall painting, made for the show "Imago" in Monfalcone (2003), proposed again the famous question what do you do without the question tag: graphic symbol that represent the phrase as a question. This strange and contradictory affirmation was associated with the image of an armed hand from the comics, used also by Roy Linchtestein, enlarged, but posed on a side (make it read us not in deepness but in length, as a landscape, from left to right) that created in the visitor a codification perplexity, that took us to be literally expelled from the room. The last works are big canvas in black and white where the original image of a stretch of water, signed by some emerging reed, is like stripped and reduced to it’s principal structure. Seeing this Works, Paesaggio, estremamente bianco estremamente nero (2004), installed in the space, it’s like being in a thin membrane….like the one of the view, of the memory, of the dreamed. Levita start from the sing code of the real that the world produces to communicate themselves, as the graphic reduction and the sing formula of the objects. She start just form a real already nibbled from the gear of the communication-information.
Lorenzo Bruni, "Moving", Moving Art Ed. July (2004).
http://www.mariangelalevita.com/
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Eugenio Magno
Eugenio Magno nasce a Napoli nel 1944 e fin da giovane si propone e si impone nell’ambito del panorama artistico partenopeo, con una prima personale tenutasi al Circolo Canottieri di Napoli nel 1966.
La caratteristica sintesi tra tradizione e innovazione, tra realismo e impressionismo, proprie della produzione pittorica di Magno, lo portano ad oltrepassare precocemente i confini della propria terra d’origine.
Dopo una serie di esposizioni personali ospitate dalle principali gallerie del capoluogo campano (1970 - Galleria Plaza; 1971 – Galleria dei Mille; 1972 – Galleria Plaza e Galleria Politeama; 1973 – Galleria Modigliani), l’artista offre delle personali a Milano (1973 – Galleria "Il Baguttino"; 1976 – Ars Italica), a Savona (1974 e 1975 – Galleria Vangelista), a Cremona (1974 – Galleria "Il Torrazzo"), a Genova (1976 – Galleria Mazzini). Negli stessi anni Magno è coprotagonista, insieme ad altri artisti, di esposizioni di gruppo in varie località italiane: Riccione, Montecatini, Spotorno, Milano.
La produzione artistica di Eugenio Magno è stata oggetto di interesse da parte di autorevoli testate giornalistiche locali e nazionali, oltre che di importanti pubblicazioni specializzate.
Tra le prime vale la pena di menzionare: Il Roma, Il Mattino, Il Corriere della Sera, Il Giorno, Il Secolo XIX, Il Messaggero, insieme a rotocalchi quali Grazia, L’Europeo, Tempo. Magno è stato inoltre recensito dalla Rai TV e dal cinegiornale CIAC.
Per quanto concerne la stampa specializzata, l’autore è inserito nel Catalogo Nazionale Bolaffi n° 9, nell’ Annuario Generale Arte Moderna n° 1, nell’ Enciclopedia Arte Contemporanea, nelle pubblicazioni d’arte Artisti visivi 1974, Il Quadrato, Eco della Critica, Pittori Contemporanei, Mercato Artisti 1973, ed altri ancora.
La risonanza e l’importanza dell’opera di Eugenio Magno sono altresì testimoniate dai numerosi riconoscimenti conferiti all’autore da parte di commissioni composte da esperti e critici d’arte che operano a livello nazionale: 2° Biennale città di Sorrento (1967); Incontri Artisti – Estate Flegrea – 1° Trofeo Scarlatti (Napoli – 1971); Primo Premio "Incontro D’Artisti 1972" Trofeo Achille Lauro (Napoli); Presenze 74 (Milano – 1974); Premio Solenghi (Spotorno – 1974); premio Dante Alighieri, premio Leonardo da Vinci, nel 1975 gli è stato conferito il premio Marcaurelio; nel 1981 il Comune di Milano gli ha conferito l’ Ambrogino d’oro e nel 1985 il Ducatone d’argento.
Eugenio Magno è membro dell’Accademia Marconi.
http://www.eugeniomagno.com/
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Gino
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Enza Monetti
La Monetti, richiama, con le sue opere, ai valori più intimi dell’uomo, a quei fattori immutati dell’anima.
Citazioni e simboli conducono a creazioni, sensazioni, ricordi, futuro.
L’artista con consapevolezza, utilizza forme espressive di volta in volta ritenute idonee, passando dalla fotografia digitale alla video arte, alla pittura multimediale, all’installazione interattiva, al design, facendo leva sulla forza seduttiva del colore, mettendo a nudo l’immaginario, aprendo le porte alla percezione di sè.
Il suo gesto è il medium che mette in relazione, fa gioire, rimanda al godimento ed alla sua estetica e costruisce quell’ambiente parallelo in cui tutto è ancora possibile poiché ancora al centro è l’umano in relazione, e non esclusivamente il suo valore di scambio.
Comunica, riflette, relaziona gli eventi e la loro riconoscibilità, punta il dito sulle emozioni, la speranza.
Ogni suo lavoro è pensato per far "pensare", tra corpo e mente, interno ed esterno, dilatando lo spazio convenzionale dell’immaginario creativo, senza tralasciare l’insostituibile, inviolabile, intima, apertura alla vita.
"Inquieta e magica" così è stata definita dal critico e storico dell’arte Massimo Bignardi. Attraverso i varchi creativi offerti dalla traduzione alfanumerica, dilata maggiormente le traiettorie vive dell’immaginario, trasferendo nello spazio senza confini del monitor, l’inquieto mondo del magico, proprio del processo creativo. Fra memoria e contemporaneità, traduce liturgie laiche del quotidiano, in linguaggi informatici di singolare matrice espressiva, dove la complessità degli eventi, genera fenomeni sensoriali clamorosi e sentimenti carnali in cui la vita è elevata e, sorprendentemente, valorizzata.
La Monetti è l’artista del colore e dal suo universo virtuale "si diviene semplicemente felici guardando", ha detto di lei Jean Digne (Direttore dell’Istituto Francese Grenoble di Napoli), aggiungendo <son ouvrage accueil en manière si délicat et tendre, retissé ces fils du temps, son travail est libéré>.
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http://www.enzamonetti.it
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lunedì 6 ottobre 2008
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Alma Sauro
Alma Sauro è nata a Napoli dove vive ed opera. Ha affinato le sue doti artistiche all’Accademia di Belle Arti di Napoli (corso di scuola libera del nudo ed incisione- 1990); da molti anni espone le sue opere in varie gallerie d’ arte in Italia e all’estero (Francoforte, Dùsseldorf, Salonicco). Ha partecipato a numerose mostre collettive, estemporanee, concorsi di pittura e rassegne artistiche ove ha riscosso critiche favorevoli e numerose onorificenze. Nel 1997 ha fondato e coordinato un movimento artistico, con il gruppo "Gli Amici del Colore", ispirato alla libertà di espressione in arte contemporanea, costantemente presente nelle manifestazioni culturali e religiose dell’ arte contemporanea partenopea. Nel 1987 è stata nominata per meriti artistici "Accademico d’Europa".
http://almasauro.blogspot.com/
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Gino
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lunedì 13 ottobre 2008
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Stefania Fabbri
Paint or sculpt in your days!
Art is life!
Mi chiamo Stefania Fabbri sono nata nel 1968 a Faenza – Ra, ove tuttora vivo e lavoro come, ragioniere responsabile di tesoreria e banche in una grossa cooperativa, sono pittrice e scultrice autodidatta, orgogliosa di esserlo, la mia arte opera prevalentemente nel figurativo moderno e fantastico; libero da qualsiasi condizionamento, che mi permette di tradurre con istintiva spontaneità sensazioni ed emozioni che nascono solo dalle mie mani, dai miei occhi e dalla mia sensibilità, l’immagine interna che diventa esterna, visibile, condivisibile e comunicativa del mio mondo interiore emotivo e cognitivo.
Penso che la vera arte sia spontanea e si rivolga al cuore delle persone, per questo possa essere apprezzata anche senza spiegazioni. Per capire l' arte sia antica che moderna, ci vuole studio, ma a volte basta vedere un quadro o una scultura per capire l'emozione che trasmette, anche senza aver studiato!
Ho sperimentato olio, pastello, acquerello, colla per piastrelle, legno, tela, pennello, spatola, completamente autodidatta, cercando di migliorare sempre attraverso esercizio, studio di testi, teoria del colore. Ho frequentato in passato e tuttora, corsi di pittura e scultura con i maestri Stefano Gattelli di Forlì, M°Marinella Zaccherini e M°Giovanni Cimatti di Faenza, dal 2007 sono iscritta al’Università per adulti di Faenza, corso di ceramica tenuto dalla M°Antonella Tronconi e frequento abitualmente gli atelier della M.°Monica Ortelli bravissima decoratrice e del M°Carlo Zoli a, scoprendo il gusto della scultura in creta materiale duttile, tenero, versatile, sempre nuovo che racchiude in sé gli elementi della vita: terra, acqua, fuoco e aria….così che l’artista bambina Stefì, possa continuare a vivere per sempre…
www.stefaniafabbri.com
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lunedì 20 ottobre 2008
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FABIO CORUZZI
Nato a Foggia 6 Dicembre 1975. 2001-2002 Studi in arte e design (specializzazione in arti grafiche) alla London College of Communication - University of Arts London –BTEC Diploma internazionale in graphic design 2002 - 2005 - Corso di laurea in Graphic and Media Design (Illustrazione) alla London College of Communication - University of Arts London - Laurea in Arti Grafiche - Illustrazione Membro della Royal Alumni Association
Membro dell’ East London Printmakers
www.fabiocoruzzi.com
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Gino
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mercoledì 19 novembre 2008
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Angela M. De Rosa
… con la passione per l'arte in tutte le sue forme ... 14/15 Dicembre'08 Rassegna d'arte contemporanea Vesuvio Arte&gusto -.Ercolano Park Hotel Miglio d'oro
-Novembre/Dicembre 2008- inserimento di tre opere sulla rivista bimestrale EuroArte - Gentili Edizioni (critica della d.ssa Irene Vairo)
-27Novembre /8 Dicembre 2008 Mostra collettiva Sinuose Armonie -Galleria Merliani 137-Na
-Luglio 2008 - 2°edizione Premio Merliani per la pittura- Galleria Merliani 137-Napoli- (Attestato di merito con l'opera "Alisea")
(www.galleriamerliani137.com)
-Settembre 2008 -IV cava d'estrazione d'Arte Santa Barbara ( free/full open project ) -Iglesias
-Aprile 2008 III cava d'estrazione d'Arte Santa Barbara - -Aversa _Caserta
Settembre e Ottobre 2007 -"The face" viene selezionato per partecipare alla XII Rassegna d'Arte Contemporanea Saturarte - Genova e inserita nel relativo catalogo
-L'opera "La ragazza con la treccia" viene selezionata per la Prima Rassegna Nazionale di Arte Figurativa "Caserta Città di pace".
Da Marzo 2007 l'artista collabora con la scrittrice-poetessa nonchè ex giornalista Amalia Varone alla divulgazione e illustrazione dei suoi libri di poesia, in lingua e in vernacolo, ... e con amici musicisti e registi
http://musicinema01.interfree.it
-Marzo 2006: presenta “The face” (tecnica mista su tela) ad un concorso-mostra nazionale di pittura e scultura bandito dall’Associazione A.C.L.I. di S. Maria C.V. (CE) con cui si classifica al quarto posto.
- Aprile 2006 : partecipa con “Promise” (tecnica mista su tela) al concorso online TEMPI MODERNI organizzato dall’ associazione “Omniartis”,
www.omniartis.com
qui la Giuria Artistica la classifica al secondo posto e definisce la sua pittura “fresca e solare, in cui si legge la vivacità e le buone speranze che la vita ci presenta”.
-Dicembre 2005: in una personale a S.Maria C.V -CE- presenta una retrospettiva di 30 lavori..
-1998-2000: è a Genova, dove partecipa a svariate mostre collettive, a Casella (GE) alla rassegna “Pittori in piazza” e a Sestri (GE) alla rassegna “Sestri come Montmartre”
-1997: a un concorso regionale di pittura (associazione culturaleA.C.L.I. S. Maria C.V.) si classifica al terzo posto con “Controluce” (olio su tela)
-1996: a un concorso regionale di scultura (associazione culturaleA.C.L.I. S. Maria C.V.) si classifica al primo posto con l’opera “Volti” (tecnica mista con cartapesta su legno).
-1991: mentre frequenta il liceo artistico di Aversa (Caserta) si distingue ad un concorso per Borse di Studio a favore di studenti di scuole medie superiori di tutta la regione Campania vincendo il primo premio. L’opera con cui partecipa è una tempera su carta dal titolo “Psiche”.
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Gino
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venerdì 2 gennaio 2009
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Salvatore Loffredo
Salvatore Loffredo è nato a Napoli, lavora a Napoli e nella Provincia di Pavia, ha frequentato la Scuola Libera Del Nudo presso L'Accademia di Belle Arti di Napoli.Ha pubblicato nel 1995 "I Giardini di Luglio" Ed. Libroitaliano per la collana letteratura contemporanea e coniugando la passione per lo studio della filosofia con la pittura intesa come processo creativo e "materializzazione del pensiero",ne ha fatto di quest'ultima una scelta professionale da oltre quindici anni. Ha esposto a Napoli,a Locarno (Svizzera)Sant'Agata de Goti,Morcone,Torino,Canneto Pavese(Pavia),Santagiuletta(Pavia),Bologna,Piacenza.
NOTE CRITICHE
Nato a Napoli, dove ha frequentato la Scuola libera del Nudo presso l’Accademia di Belle Arti, ha poi iniziato ad ampliare i propri contatti con varie città italiane e straniere e attualmente svolge la sua attività tra Napoli, Milano e Pavia. Al suo attivo figura pertanto un ampio curriculum, con mostre prestigiose tenute in tutta Italia e in svariate città d’Europa.Artista di ricerca, Salvatore Loffredo pratica la sua pittura fortemente contemporanea nella quale confluiscono, mediate da forte personalità e da spunti assolutamente nuovi ed originali, memorie delle più conosciute avanguardie storiche e arte d’oltre oceano.Espressione intensa, quella dell’artista napoletano e certamente innovativa, ma che sa guardare con grande attenzione e interesse al passato e alla storia in un rapporto non conflittuale, ma di continuità e naturale evoluzione.Così nelle sue opere spesso compaiono frammenti di arte greca, collages o dipinti (busti, teste, figure) che poi, in parte, vengono coperti da colature, scritte e graffiti di grande effetto.Ultimamente le opere di Salvatore Loffredo hanno però evidenti richiami alla “Pop art”, come recita il titolo della mostra, con l’utilizzo di manifesti che vengono letteralmente raccolti e/o staccati dai muri per essere poi nuovamente ricomposti.Interessante opera di ri-collage o ricostruzione che segue l’inventiva e le idee guida dell’artista.
Luciano Carini
http://www.loffredopittore.blogspot.com/
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Gino
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martedì 17 febbraio 2009
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INIS Biography :
Since his arrival in France, at the end of his adolescence, François has been painting. The expression of this bubbling passion is deeply rooted within him. Be it clowns, flowers, orchestras, exotic markets, or a gold prospector, he sometimes goes far from St.-Jean-de-Maurienne, where he resides, to draw on his sources of inspiration, such as French Guiana, the south of France, and Spain. But it was when he depicted the Bauges for the opening of the Nature Park that his painting genuinely took on that exceptional, evocative strength for which we know him today. At the hollow of the Chéran valley, where he was able to view the old village, he immersed himself in a landscape humming with the life of the fields and found there his true vocation as a painter of rural life. The Bauges, which have been given the newly-minted title of Regional Nature Park, will give this figurative artist the inspiration to develop a warmer, more rustic and suggestive style. His red Tarentaise cows smell like the land of this terra incognita, and are the color of that bright red mold that adorns the rind of the best Tomes des Bauges cheeses. Les Moissonneurs, the small market in Le Châtelard, displays a range of the colors that are an indication of a certain serenity. In La Grenette, at the heart of the old village, he gives new life and animation to a forgotten space that seems made for him. He gives the momentum for a rebirth of the old center of the sleepy village. The bronze sculptures, or the iron assemblage compositions, cast by a foundry owner from Verona were suspended for a time. Forgotten were the renovation sites of the flamboyant baroque period chapels of Savoy, where the devout Francesco would spend days and sometimes nights satisfying the orders of the Architect. Even the painting courses that he gave to the young people of St.-Jean-de-Maurienne became less frequent. He created the first snow and ice sculptures in Valloire, at Les Aillons, with his friend, the Le Noyer sculptor Giachetti, to mark the 20th anniversary of the opening of the Margériaz to skiers. These also became but a memory. Still alive, however, was the tradition of the Biennale des Arts between Maurienne and Bauges, where for a few days, his painter and artist friends answered the call, sometimes from very far away. The presidency of the regrettable Corda, the photographer of Fidel and Che, was a feature of this extraordinary artistic exhibition. So many open pages were not closed again, the expression of an impassioned, engaged, uncompromising personality, a militant for art with an untamable energy at the service of a passion. François gradually managed to find an essential, universal way of writing on his canvas, that which translates best the values of which he is the product. During his childhood as a young shepherd in Calabria, he saw his father, as Luigi sees his today. This father sculpted wooden flatware, and his son instinctively copied the pattern at the heart of the Bauges, where the tradition of planewood silverware has remained present throughout the centuries. Here he finds the harsh toil of the land of his youth and is inspired by the strong character of a massif that has long been off the beaten path. This rediscovered rural life will give a new strength to his color. The essential truth of the land is obvious and shines through on his canvas. The doubt that could sometimes assail him disappeared with the recognition of a few enlightened buyers and the encounter with « the other François » , the art dealer François Chabanian. Although Inis had already made a few foreign connections, the two men concluded a stimulating entente cordiale. Both the number of exhibitions and Inis’s success multiplied. This international recognition could not leave such a sensitive artist unaffected. But, thanks to this success, Savoyard painting will now emerge from obscurity. His painting, like that of Joseph and Jean Communal (who also remained in Le Châtelard), as well as Cariffa, Poignant, and Cachoux, remains a quest to communicate to other eyes, and to other senses, the homage that he renders to qualities such as work, modesty, and faithfulness to our roots. This touches us deeply because we know that this is our very essence. This bard of labor, be it in the reflection of the Cayenne markets, an orchestral performance, a clown’s pantomime, a floral arrangement, or harvesters or Tarentaise cows in the field in the Bauges, knows how to touch us with his strokes. André Guerraz Director, Massif des Bauges Regional Park The market, a universal symbol A profusion of materials, a mix of scents and sentiments: Inis arrives, logically, at the theme of the market, « a universal symbol » , a place of exchange and life. He renders homage to this life that he loves so much by the use of red in his canvases for the first time. « Red is birth. It is life and strength » , confides the artist, who confesses to conversing with the characters that are created, captured, and encountered as he wanders among the stalls. The markets of Inis: so many ordinary scenes, vibrant with an exultant, eye-catching tumult. Working in the fields...a return to origins After these various happy experiences, Inis revives the impressionist spirit and paints peasant labor. Using Jean-François Millet’s sensitive, powerful realism as an example, the artist admits : « I want to show » a simple, absolute subject, the reality of laboring in the fields, of a man working with his hands. In a poetic return to Nature and far from the mists of the Amazon, Inis begins his return to his origins. His quest for the moment, the gesture, is implied in the liveliness of his industrious, robust, and skillful « laborers » . Through his art, Inis revives an (almost) forgotten time... Blue Goats Because « painting is a memory of oneself » , Inis delivers, with the theme of the Blue Goats, his most personal works. Massive goats that were « felt and thought through » , goats with elegant bluish highlights, which he experienced while he was still but a modest shepherd, who looked at the horizon and who, already, dreamed of crossing it and seeing what lay beyond. Music, muse and motivation Inis ‘s Orchestras possess a rare elegance. The artist presents his most vibrant tableaux there, stamped with a new sobriety and, as always, inspired and filled with emotion. Inis also draws inspiration from music. « Music stimulates. In his studio, the artist is alone with his canvas and married to his support. He is in need of motivation, in this case, music. » And, as Inis says so well, « Painting is also composing. » So, it is not surprising to see a musical tone in every stroke of color. Bulls and horses Strength and communion The bullfights of INIS have the power of the beast, with the heavy and shining armour... and the cold beauty, the lean elegance of the toreador. For as much, the artist does not paint there Death. On the contrary INIS sees Life in this strange opposition and this titanic fight. Mankind and the animal are once again united in his games of polo, inspired by INIS' stays in Megève, the proud and haughty. Linked together by blood, and by the elegance of an healthy effort. Still Lifes,
Expositions / Esposizioni / Exhibitions : 1978 : Capella - S. Barbara - Maschio Angioino, Napoli.
1980 : Art Expo, New York ; La Mandragore, Paris. 1981 : Grand Prix, Int. de Marseille, Palais des Arts ; Arts-Inter, Salon int. de printemps, Arles ; XXIXe Salon Int. d’Aquitaine, Mauléon ; 1er Salon du Musée de Frontignan Baden-Baden(Allemagne). 1982 : Art Expo, New York ; 11e Grand Prix International du « Carnaval de Nice » ; Grand Prix Int. Comt. de Sélestat ; 10e Salon de l’Union des Artistes et Amateurs d’Art Palais des Congrès, Montréal, Québec; Biennale de Beaugé. 1984 : 1er Prix de sculpture sur neige, Valloire (Savoie) ; 2e Prix de sculpture sur neige, Rovaniemi (Finlande). 1986 : Rétrospective - 10 ans de Peinture en Savoie ; Grand Salon de l’Evêché, Saint-Jean-de-Maurienne. 1988 : Sculpture sur neige, Bessans (Savoie), Sigle du « Crédit Agricole ». 1989 : Estival internationale d’Art Contemporain Palais des Congrès, Evian. 1990 : Casino d¹Aix-les-Bains « Grand Cercle » , Grand Prix de France des Arts Plastiques. Sélection nationale, Musée savoisien de Chambéry ; Galerie Hermès, Lyon ; Galerie Marie Vignon, Grenoble ; Galerie Marie Vignon, Romans ; Galerie Xarof, Annemasse (Haute-Savoie). 1990 : Galerie d’Art Eliane Poggi, Grenoble. 1991 : 2e Salon Internationale de Chartreuse ; Galerie Marie Vignon, Grenoble ; Galerie Marie Vignon, Romans ; XIIIe Salon du Tricastin, Valaurie ; Prieuré du Bourget-du-Lac ; Centre Paul Gauguin, Pont-Aven (Bretagne). 1992 et 1993 : « L’artiste et l’animal » , Paris Drouot, Richelieu salle 9 ; 1ère Biennale des neiges, Chapelle St-Joseph, St-Jean-de-Maurienne ; Galerie Hermès, Lyon ; Galerie Marie-Josée Heeren, Vleuten (Hollande). 1994 : 2e Biennale des neiges, Chapelle St-Joseph, St-Jean-de-Maurienne ; Espace Culture André Malraux, Tarare ; Galerie G.M. Kooring Kunsthandel, Amsterdam. 1995 : XXIXe Prix International d’Arts Contemporain de Monté Carlo. 1998 et 1999 : 3e Biennale des neiges, Le Chatelard en Bauges (Savoie) ; Les Rencontres de Maubourguet ; Le Prieuré, Bourget du Lac. 2000 et 2001 : Galerie Golden Art, Megève ; Galerie Chabanian-Le Baron, St-Paul-de-Vence ; Galerie Rytz, Nyon Suisse ; Les Rencontres de Maubourguet ; Peintre d’honneur, Estivale de Novalaise ; Galerie Théops, Plateau d’Assy. 2002 : Les Rencontres de Maubourguet ; Galerie Océane, St-Denis-La Réunion ; Galerie Chabanian, Megève ; Galerie Chabanian, Annecy ; Galerie Brin de Mer, Honfleur ; Galerie Le Baron, St-Paul-de-Vence ; Galerie Le Vernissage, Carmel, Californie (USA). 2003/2004 : Les Rencontres de Maubourguet ; Galeries Chabanian Courchevel 1850, Mégève et Annecy. Galerie L’Atelier, St-Rémy de Provence. Salon de la décoration, Paris. Poster Galerie, Hambourg (Allemagne). Galerie Océane, St-Denis Ile de la Réunion. 2004 : Galerie Bel-Air Fine Art, Genève (Suisse). 2004/2005 : Tournée d’expositions Inis, 30 ans de peinture Chambéry, Genève, Paris, Italie et Etats-Unis. Televisions / TELEVISIONE / TV PROGRAMS RFO Guyana, Gora Patel. FR3 Grenoble, Christian Chabalier, Aline Holkam. Collections / COLLEZIONE / Collections Banque Crédit Agricole, St-Jean-de-Maurienne (Savoie). Musée de l’Ardoisier, St-Julien Montdenis (Savoie). Mairie Bad-Wildungen, Allemagne (don de la ville de St-Jean-de-Maurienne). Nombreuses collections privées : Europe, Amérique du sud, Amérique du Nord, Japon, Australie, etc. Musées / Musei / Museum Musée des 4 saisons, représentation de 4 totems bas-relief en bronze, St-Georges d’Hurtières (Savoie). Donation du Christ de la Paix (sculpture en bronze), Musée de Bethléem (Israël), Chapelle de Pontamafrey, Mont-Pascal (Savoie), Eglise de Ievoli Catanzaro (Italie). Bibliographie / Bibliografia / Bibliography Annuario Comaducci 1975, 76, 77. Il Quadrato 1976, 77. Mercato d’Arte Contemporenea, ed. Conti, Napoli 1977. I Golia 1978. Annuario Arte Base, G. Arrigoni, Torino 1978. Tendenze e Testimonianze dell¹Arte Contemporanea. Accademia Italia, Salsomaggiore 1983. Creator. Cornelia, Sontaf JPM 1990 à 2000 : Collection Art Information. La Côte des Arts, Marseille. Le Dauphiné Libéré. Le Progrès. L’Essor Savoyard. La Maurienne. La Savoie. Photo. Le vert. Le Tout Lyon. Midi Libre. Univers des Arts. La Gazette Drouot. Viva. Figaro Rhône-Alpes. Paese. Art Info Rhône-Alpes. L’Amateur d’Art. Fine Art Tableau Magazine, Hollande. Kunstwerk, Hollande. Kunstheeld, Hollande. Les Affiches de Grenoble. Tribune de Megève 2003. Dictionnaire des peintres et des sculpteurs : Le Bénèzit. Cotation des Artistes Drouot 2001-2002-2003-2004. Art Price 2002-2003-2004. Akoun 2002-2003-2004.
Info:
http://www.belairfineart.com/pages/artiste.php?artiste=20&menu=peintres&langue=en
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Franco Longo
Franco Longo nasce a Salerno il 18 dicembre del 1945, consegue il diploma di laurea presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli ed è docente di Discipline Pittoriche e percezione visiva presso il Liceo Artistico di Salerno.
Nel 1965 allestisce una mostra personale presso la Galleria La Seggiola di Salerno.
Nel 1969 allestisce una mostra personale alla Galleria Einaudi 691.
Nel 1973 partecipa alla II Rassegna Incontri Internazionali d'Arte, presso l'Azienda di Soggiorno e Turismo di Salerno. Realizza il disco Tempo Imparziale, LP 33, con testo critico di Filiberto
Menna.
Nel 1975 é invitato alla X Quadriennale d'Arte, La Nuova Generazione, Palazzo delle Esposizioni, Roma, nell’ambito della quale, attraverso materiali multimediali, enuncia la citazione HIC ET NUNC, e definisce l’attraversamento spazio/tempo mediante una proiezione continua.
Installazione di una mostra personale presso la Galleria Taide di Mercato San Severino, Salerno. Partecipa a Full Time a Reggio Calabria.
Partecipa alla Rassegna Napoli Situazione 75, introduzione al catalogo di G. Pedicini; cfr. Enrico Crispolti, Arti visive e partecipazione sociale, Bari, De Donato, 1980.
Nel 1976, in occasione del XIX Festival del Cinema di Salerno, realizza a Cava de’ Tirreni l'happening Non c'è più firmamento, da cui viene tratto il film La stella di vetro.
Nel 1977 allestisce al Lavatoio Contumaciale di Tomaso Binga, in Roma, un environnement Sublimazione, il Tempo dell'irreversibile.
Continuando il suo lavoro sull’ uso del video, dà vita ad una nuova serie di Video-tapes, tra cui Spazio Fluido, presentati in occasione della mostra personale alla Galleria La Seggiola di Salerno.
Partecipa all’ Arte Fiera di Bologna, con la Galleria La Seggiola di Salerno, nel 1978.
Nel 1979 personale alla Galleria Taide, Salerno, video installazione.
Arte Fiera di Bologna, Installazione in piazza della Costituzione di un telone di cm 1500x200 recante la scritta WHAT YOU ARE THINKING IN THIS MOMENT IS ART.
Nel 1981 è segnalato da Filiberto Menna nel Catalogo Bolaffi Arte Grafica n.11.
Partecipa all'Expo Arte di Bari con la Galleria Taide di Salerno.
Nel 1982 partecipa alla Rassegna Spazio Video, presso l’EPT di Salerno.
Allestisce la mostra personale presso lo Studio Trisorio di Napoli, Sogno d’amore sull’ipotenusa, con testo critico di Antonio d’Avossa.
Partecipa a Differenza Video, Rassegna Internazionale di video d'artista, presso lo Studio Trisorio di Napoli.
Nel 1983 è presente alla Rassegna Spazio Video II, Palazzo S.Massimo, Salerno.
In settembre partecipa all’Annual Living Room Video Festspiel ‘83, Salling, Danimarca.
In ottobre partecipa a Video C.D.83, Cankarjev Dom, Ljubliana, Yugoslavia.
Nel 1984 allestisce al Castello Arechi di Salerno, la mostra personale Amor Sacro, amor profano, testo critico di Rino Mele.
Partecipa alla Rassegna L'Immaginario Tecnologico, Museo del Sannio, Benevento.
E’ a cura di Rino Mele il testo sulle opere video: Franco Longo La pittura trasferita, Studio Trisorio, Napoli.
Nel 1985 partecipa ad Art Media, Rassegna di Estetica del Video, a cura di Mario Costa, Università agli studi di Salerno.
Nel 1986 è invitato alla Rassegna U-Tape, Palazzo dei Diamanti, Ferrara.
Nel 1989 allestisce nell’ Auditorium S.Giovanni di Dio di Salerno, una mostra personale con la pubblicazione del volume, Vizio e malinconia della pittura di Michele Bonuomo, Edizioni Gabriele Mazzotta, Milano.
Nel 1990 MASP, Galleria La Seggiola 1965, Sào Paulo, Brasile.
E’ del 1992 Artifex , mostra personale presso l’Auditorium S.Giovanni di Dio, Salerno.
Libro dei Versi e delle Figure, 1992, Avagliano Editore, Cava de’ Tirreni.
E’ del 1993 Solfuro di mercurio, mostra personale presso il Tempio di Pomona, Palazzo Arcivescovile, Salerno.
Nel 1994 è invitato presso il Musée Municipal de Saint-Paul, dove allestisce una mostra personale con presentazione in catalogo di un testo poetico di André Verdet: Prestiges d’une peinture.
Rino Mele, Via della stella, disegni di Franco Longo, Avagliano Editore, 1994.
Nel 1996 allestisce una mostra personale presso il Lazzaretto, ex Ospedale S. Maria della Pace, Napoli, col patrocinio della Regione Campania e del Comune di Napoli. Catalogo-monografia a cura di Rino Mele e Massimo Oldoni.
1996 cfr.Terzoocchio trimestrale d’arte contemporanea Bologna n.81,
testo Paola Guerrini
1997 Nell’ambito della XIII settimana per i Beni Culturali, Soprintendenza Archeologica
di Salerno, nella Villa Romana di Sava di Baronissi, Salerno, mostra La discesa agli inferi, di Franco Longo e Pietro Lista.
Nel 1999 allestisce a Villa Carrara, Salerno, La cripta e il cielo, mostra patrocinata dal Comune di Salerno, Catalogo Ripostes con versi e testo critico di Rino Mele.
2000 Arte sulla Passione, Convento San Francesco Giffoni Valle Piana (SA).
2000 Con…fronti CerAmici, Chiesa S.Apollonia, Salerno.
2001 XI Scientific week "MUSIS" University La Sapienza Rome, Lavatoio Contumaciale Roma.
Nel gennaio 2002 allestisce la mostra personale Corpus, presso lo STUDIO 34, Salerno, catalogo con testi di Rino Mele. Pubblicazioni settimanali di disegni, in collaborazione con il quotidiano Roma il Salernitano. In agosto-settembre partecipa alla rassegna Furore dolce dell’arte, con testo di Rino Mele, Costa d’Amalfi.
Art Awards, Franco Longo Contemporary Artist Site 05/11/2003 ... site is also the home of the Award Sites Rated 4.5 Ulla's Site Awards Program. ...
2002 Percorsi creativi STUDIO 34, Salerno
2003 A cura dell’Università degli Studi di Salerno, mostra alla Galleria Il Catalogo di Salerno Apparizione della nave.
Partecipazione alla rassegna Immagini & Scene, a cura dell’associazione Compagnia Scenidea, presso la Chiesa di S.Apollonia, Salerno.
Nell’ambito del Civita Festival 2004 presenta a Civita Castellana la video installazione Labyrinthus a cura della cattedra di Estetica dell’Università di Salerno.
Hypegallery Milano, HISS-PUNCH-OUT dicembre 2005, white noise Hypegallery Milano
Hypegallery Berlino, Hypersensivity, settembre 2006
Aprile 2007 Mostra personale, Malinconia della musa – Compagnia delle indie Salerno
Maggio 2007 collettiva – Eterno femminino – Hotel Convento S.Michele Salerno
Agosto 2007 Scuderie del Castello di Castellabate SA
Il Castello Sospeso Metamorfosi di terre e fuoco.
Dicembre 2007 scatticeramici
Dicembre 2007 MUSE spazio dinamico, luogo di produzione culturale.
Antico Convento dello Spirito Santo, Pellezzano (SA).
www.francolongo.com
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Gino
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lunedì 2 marzo 2009
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10:27
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Stefania Frigenti
…”rilievi policromi, sensazioni e pensieri vengono fermati una volta per sempre con acrilici ispessiti, liberati dall'oppressionismo mentale in cui sono radicati. Lo scorrere del colore rimaneggiato a volte con le dita crea onde voluttuose e corpose esprimendo la vitalità delle sfumature variegate del mare. I colori freddi sono l'arché, il principio a cui sono ispirata e con i pennelli filosofeggio il sogno, l'inconscio esprimendo iln fondo parte di me. La mia opera trasuda di sperimentazione, saggiando continuamente tecniche nuove, rivolgendosi ad osservatori desiderosi di conoscere e pronti a lasciarsi invadere da alchimie, sensazioni che siliberano dai suoi incisivi tratti. Imprimo sullo spazio forme naturalmente piatte, quasi statiche ma, con una tale energia interiore da renderle ingombranti, riflettendo il desiderio dell'armonia e dell'equilibrio nella tensione sublimale della mia creatività”.
Anche un luogo circoscritto può racchiudere in se l'universo.
www.equilibriarte.org/stefaniafrigenti
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Gino
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mercoledì 4 marzo 2009
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Lorenzo Viola
Il pittore Lorenzo VIOLA nasce a Napoli nel 1951. L'artista, autoditatta, ferma sulla tela impressioni, ricordi ed oggetti cari della memoria dispersi nel quotidiano fluire dei giorni, con personale cromatismo, in cui predominano le terre, i gialli e i viola laccati. Ha partecipato a varie mostre di pittura a Napoli: alla sala Gemito, al Centro Artisti Vomero diretto dal Cav. Pino Lombardi, alla Galleria la Vetta, alla Sala di Santa Chiara, al Maggio Fiorito al Duomo, al Centro Artistico Giotto, alla IIª Biennale di arte contemporanea Casina Pompeiana della Villa Comunale; ed in provincia a Cancello Arnone, Trentola Ducenta, Lusciano, Boscoreale, a Praia a Mare
Info:
www.equilibriarte.org/artelorenzo
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Gino
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sabato 7 marzo 2009
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Maurizio Tanzillo
Nato a parigi nel 1977, trasferito in italia (napoli) nel 1984, ho frequentato l'accademia di belle arti sotto la guida del prof. carmine piro, a tutto oggi lavoro come pittore e grafic designer per collezionisti privati nazionali ed internazionali.il mio lavoro di ricerca espressiva di linea prettamente decorativa è indirizzato verso un target di persone esigenti ma sposa anche e soprattutto la sensibilità delle persone comuni, questo rende pop una ricerca espressiva pittorica in chiave moderna ed all'avanguardia, tanto quanto conservatrice ed accademica perchè l'arte è atavica, come una madre che tiene perenne il contatto con i propri figli, una sorta di cordone ombelicare tra cultura ed innovazioni, poichè l'una non può prescindere dall'altra.
Info:
http://npgart.myblog.it/
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Gino
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venerdì 27 marzo 2009
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Eduardo Filippo
Eduardo Filippo, scultore, nato a Napoli il 3.8.1940, partecipa all’attività artistica dal 1957.
Dopo aver compiuto gli studi a Napoli con Lelio Gelli, Vincenzo Gaetaniello, Aldo Calò e Radames Toma nel 1963 ,si trasferì in Calabria, inizialmente a Cosenza, poi a Reggio Calabria dove opera per cinque anni ritrasferendosi a Cosenza, dove dal 1971 lavora nel suo studio di via dell’Accademia.
Sue opere figurano in collezioni private e pubbliche a Roma, Firenze, Milano, Torino, Nottingam (GB), Francoforte a.M., Bedford, Queens Village, Poud Ridge, Jonkers (NY USA), Parigi, Londra, Amsterdam, Cosenza, Reggio Calabria, Messina, Bologna, Napoli, Lecce, Como,Trieste, Catanzaro, Toronto, Nuova Dheli.
Le “ancelle della libertà” di Eduardo Filippo
di Fernando Miglietta
Un monumento alla libertà? Un monumento all’ignoranza?
Già in “Estetica e libertà” ( Abitacolo 2000) ho posto il problema delle forme della libertà, della esigenza nella società contemporanea di una grammatica civica della libertà, non disgiunta da una educazione etica ed estetica, la sola capace di esprimere un’educazione alla libertà, cioè “alla esperienza impregiudicata, incondizionata, autentica e quindi creativa della realtà” .
Riflettendo sui rapporti tra estetica e libertà evidenziavo, appunto, la necessità di una “politica della libertà” indirizzata a costruire un’idea di comunità.
Si può, dunque, parlare, di estetica della libertà? La libertà è estetica? Quali sono le forme della libertà? L’arte è estetica ?
Quanti, nel mondo, educano ancora alla libertà?
La cultura può vivere e svilupparsi senza la libertà?
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In questi anni di grandi cambiamenti abbiamo imparato a capire come lo spazio della libertà è comunicazione, creatività, vita, immaginazione, arte, luce, trasparenza; è l’orizzonte del profondo invisibile, il luogo in cui si animano le cose, l’altra faccia del mondo, lontana dall’oscurantismo dell’oppressione, dal conformismo, dall’ignoranza, dalla condiscendenza alle parole d’ordine della politica.
Il nuovo millennio ci obbliga, quindi, a pensare alla libertà come fondamento educativo di una nuova etica ed estetica; a ideare le forme e i linguaggi di un’arte della libertà come strumento di costruzione del nuovo mondo; a tradurre le ragioni di un fallimento storico in un diverso atteggiamento, a costruire, finalmente, le città e l’architettura della libertà.
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Come costruire allora, le città del futuro, le città del domani, l’architettura, l’arte?
Il cammino dell’arte è sempre un percorso solitario, la libertà una conquista collettiva. Arte e libertà attraversano lo spazio della cultura, della politica, si intersecano nella costruzione della città “democratica” e nella complessità del reale e del fantastico.
Sappiamo benissimo che una città che non pone l’uomo al centro della sua spazialità é una città destinata al fallimento. Allo spazio dell’alienazione e dell’incomunicabilità moderna dobbiamo allora contrapporre uno spazio più umano, più autentico, ricco di forme, espressione della nostra identità e della capacità di immaginare luoghi diversi in cui ritrovarsi con la propria storia, la propria cultura e prospettiva del domani.
Uno spazio emozionale in cui passato e presente dialogano per costruire la città poetica e la casa dei sentimenti. Una casa, una città, uno spazio, non più solo contenitore consumistico ma trasmettitore intelligente di antichi e nuovi valori umani e comportamentali, un luogo dell’identificazione e non dello smarrimento.
La città delle arti, dunque, espressione di segni e culture diverse, unita da una complessa relazione critica e poetica capace di generare eventi creativi in progress.
L’utopia di una città come un’immensa opera d’arte, di una grande comunità di forme e linguaggi, deve dunque, accompagnare la nascita di una fabbrica delle idee, sollecitare la contaminazione di laboratori creativi impegnati a delineare l’idea di un futuro diverso, di un’alternativa possibile dinanzi alla disperata condizione di crisi delle città. Una mobilitazione per una diversa qualità dell’ambiente dell’uomo che restituisca la città ai cittadini per costruire, appunto, la città del valore, della durata (e non del consumo), la città del futuro.
Una città della comunicazione, quindi, in alternativa alla città del silenzio, alla città inespressa e inesprimibile; la città dell’architettura contro ogni barbaria edilizia scatolare, funzionale soltanto alla specularità dell’ambiente e del territorio.
La città dell’arte e non dell’arredo sub-urbano, banale, orripilante; la città delle piazze, dunque, la città delle fontane, dei simboli, del verde, la città della natura. Una città che ritrovi, finalmente, nelle piazze il fascino della teatralità e il desiderio dell’incontro, nelle strade i ritmi visivi e prospettici, l’immagine dell’arte nell’architettura e nell’ambiente.
Una città però sempre meno corpo e più anima e, tuttavia, una città più umana, un luogo in cui possano ancora esprimersi segni e pulsioni psichiche nel segno della continuità storica e della trasformazionalità moderna, della diversità e della libertà dell’uomo.
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“Parco Calliope” a Castrolibero, sceglie dunque la poesia per avventurarsi lungo i sentieri di una “libertà difficile”- la libertà che implica rigore- e delineare una nuova identità formativa di rinascita, la rinascita urbana del cambiamento politico e culturale di una comunità dalle notevoli peculiarità storiche ma fortemente segnata da un disvalore contemporaneo.
La poesia come “salvezza” urbana? Certamente un’utopia lanciata contro ogni conformismo e oscurantismo, per riattivare proprio nelle sue linee di confine un circuito delle idee di un pensiero “globale” non teorico ma attento alla realtà e alle sue modificazioni, alle continue metamorfosi di una svolta epocale. Uno sforzo culturale per un processo di identificazione e di riconoscibilità di una realtà in movimento che vuole marcare la sua differenza nel contesto urbano e ambientale di un’area urbana, quella di Cosenza, sempre più indistinta e incomprensibile come idea di città.
Attraverso la poesia, un “parco della poesia”, Castrolibero lancia, dunque, una sfida, la sfida progettuale del cambiamento nel segno della continuità e della trasformazione.
Messaggero di una nuova dottrina Eduardo Filippo, maestro del simbolismo umano e religioso; a lui il compito di ideare le condizioni di un percorso poetico-immaginario per una nuova stagione di dialogo e di incontro nella cultura e nell’arte.
Se pur ancora con bozzetti, disegni e schizzi, Filippo, che in più occasioni ha “plasmato” santi e protettori, edificato “porte della sacralità”, dalla fase preliminare manifesta una volontà metaprogettuale di intimo rapporto con il luogo e il contesto ambientale, proponendo figure e forme scultoree essenziali e comunicative, di una metamorfosi plastica e materica che già in altri ambiti religiosi ha dato prova di maturazione linguistica e formale di una tradizione figurativa mirata a ricercare gli elementi fondanti di una diversa prospettiva umana e spirituale.
Tra mito e sogno le sue “ancelle”, consapevoli della complessità e difficoltà di come costruire uno “spazio poetico” come elemento fondante di una nuova realtà, che è ben altra cosa rispetto alla rappresentazione della poesia, evocano spazi dell’anima e narrano della loro ragion d’essere annunciando percorsi di libertà, di libertà del pensiero e dell’agire di una comunità.
Fernando Miglietta
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filippoedu@tiscali.it
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di
Gino
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giovedì 9 aprile 2009
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Tom David
Hello. My Name is Tom, and this is my online portfolio of my most recent and favorite work.
My figurative work has been an on-going endeavor. When I draw and paint figures, I am reminded that nothing in life is more important than people who are the focal point of our universal concern for life. The principles, vocabulary of form and complexity of American Impressionsim are most significant and relevant to my current approach in which I explore the depths and subtleties of human experience.
The voyeuristic aspect of figurative painting also interests me. This element allows the viewer to see into the lives of subjects while remaining safely hidden behind the veil of the canvas. In this way viewers participate in my paintings in an emotional way. When people see my work, I want them to be drawn into a relationship with it that causes them to think about themselves and their relationship with their social, political, or physical environment.
In addition to figurative work, I have been engaged in the on-going production of a body of work that is based on my fascination with the images and patterns found within the biological systems of the human body. This attraction has led me to study the behavior of individual cells and their relationship with their parent organism. Cells—like persons—are unique; they work, reproduce, and die; communicate and interact with other cells; cooperate to form communities; and live according to rules (DNA). Sometimes, however, cells engage in self-destructive behavior, attack other cells, or rebel against their governing body—just like humans do. The anatomic or functional manifestations of a disease has been the subject of many of my paintings. In my work I try to be aware of the analogy between abstraction and realism.
Please view my gallery section and leave your comments and critique in the contact section. Thank you for visiting!
Info:
http://www.tom-david.net/live/
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Gino
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giovedì 9 aprile 2009
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Dora Perillo
Maestro d'Arte Ceramica nel 1983, ha frequentato l'Accademia di Belle Arti/Scultura a Napoli. L'uso del colore e le tecniche sperimentali risalgono al 1987. Dal 1991 al 1995 insegna arti visive e tecniche della ceramica presso il Centro Culturale Ceramicarte. Fonda la Libera Associazione Culturale "Arti & Cose" per la divulgazione dell'Arte Ceramica, presso la quale insegna tecniche di foggiatura e di decorazione. Dal 1995 si esprime attraverso la Scultura e la SCULTOPITTURA. Realizza studi e prototipi per il Design Ceramico. Vive e lavora a Napoli.
Anno 1996 Mostra Concorso PREMIO GRAZZANO VISCONTI, Piacenza - Assegnato Premio Simbolismo per la Scultura. Il Giardino delle Muse, HOMO FABER. Perosa Argentina (TO). Viaggio attraverso la Ceramica (terza edizione Premio Nazionale della Ceramica) a cura di Massimo Bignardi, Palazzo della Guardia -Vietri (SA). Rassegna Biennale della Ceramica Campana, Chiostro di S. Francesco - Forio di Ischia (NA). Il Bassorilievo Epigrafe "Parmenide a Porta Rosa", viene consegnato l'11 novembre a Londra come I° Premio Giornalistico Velia, dall'Ente Provinciale per il Turismo di Salerno al Direttore del 'THE TIMES'. Ceramica sotto il Vesuvio a cura di M. Maiorino, Fond. IRDAC - Pompei (NA). Anno 1997 Le terre dei valori, rassegna di Ceramica a cura di M. Maiorino ed A. Calabrese, INTERNATIONAL INNER WHEEL - Sessa Aurunca (CE). Pompei rivelata dall'Arte Contemporanea testo introduttivo di A. Calabrese, Fond. IRDAC Villa dei Misteri - Pompei (NA). Pompei: nuove mitologie, Fond. IRDAC Villa dei Misteri - Pompei (NA). X Mostra dell'Artigianato Religioso, Istituto Bartolo Longo - Pompei (NA). La lotta con Proteo a cura di Ugo Piscopo ed Aldo Di Bello - Mostra d'Oltremare (NA). Anno 1998 IV Mostra PRESEPIARTE, Museo della Ceramica - Cerreto Sannita (BN). Anno 2000 Convergenze, Museo della Ceramica - Cerreto Sannita (BN) La trasparenza dell'olio nei colori della Ceramica, LE CISTERNE - Gioia Tauro. La trasparenza dell'olio nei colori della Ceramica (DESIGN Ceramico), Fiera dell'Artigianato di Milano 2-10 Dicembre Pad. 22 - REGIONE CALABRIA.
Ha scritto di lei: M. Maiorino Presenze su: RAI3 TG Campania - TeleVomero Il Golfo - La Città di Salerno - Collana Trevi Flash Art Museum n° 20
Info: Studio: Via F. Solimena, 122 - 80129 Napoli telefax: ++.39.(0)81.558.49.37 - mailto: dperillo@tiscalinet.it
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Gino
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martedì 19 maggio 2009
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08:49
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Antonio D'Urso
Antonio D'Urso è nato a Napoli. Diplomatosi al Istituto d'Arte Palizzi di Napoli, da oltre quarantacinque anni da vita ad una pittura che si affida alla coerenza di una ricerca figurale, portata avanti con grande onestà e talento. Per un decennio ha studiato le tecniche classiche della pittura e il restauro con il suo primo maestro Wilhelm Lehmann dell'Accademia di Dresda, copiando opere di Luca Giordano, Tiziano, Guido Reni e altri. Negli anni seguenti, col maestro Francesco Galante, ha conosciuto la famosa "Scuola di Posillipo" e poi l'impressionismo. Corsi di disegno, di nudo e di incisione presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli completano il quadro della sua formazione professionale.
Info:
www.antoniodurso.com
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Gino
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martedì 19 maggio 2009
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Carmela Saedtler
Carmela Saedtler è nata a Donauwörth (Baviera/Germania). Nel 1982 ha terminata la "Fachoberschule für Gestaltung" (Maturità) di Augsburg con il massimo dei voti nel campo specifico di grafica pubblicitaria e arte applicata. Dal 1983 fino al 1987 era membro dell'Associazione Artisti Figurativi (Berufsverband Bildender Künstler BBK) della Svevia. Nel 1987 si è trasferita a Napoli, dove si è diplomata nel 1996 all'Istituto d'Arte Palizzi.
Info:
www.saedtlercarmela.name
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Gino
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martedì 19 maggio 2009
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silvia viola esposito
&
enzo esposito
biography
silvia viola esposito è nata a Napoli 1975,
enzo esposito è nato a Napoli 1977,
vivono e lavorano a Napoli.
Silvia Viola Esposito ed Enzo Esposito,
dopo diverse esperienze, dal 2001 lavorano
con il laboratorio “quartapittura”, diretto
da Ninì Sgambati e Franz Iandolo della R.
Accademia di Belle Arti di Napoli.
Frutto di questa esperienza sono, tra le
altre opere, Think one Thing, installazione,
curata da Lia Rumma e presentata nella
omonima galleria di Napoli;
ImmaGina, installazione, presentata nel
Complesso di S. Francesco, Facoltà di
Lettere e Filosofia Seconda Università
degli Studi di Napoli, a cura di
Alessandra Drioli e Gaia Salvatori;
Un Corno per il PAN, installazione per il
Centro per le Arti Contemporanee Palazzo
Roccella, Castel Nuovo, Napoli.
Nell’aprile 2003, in occasione del seminario
“It’s Only Rock’n Roll”, i due iniziano
una seconda fase di collaborazione con
“quartapittura”, dalla quale nasce il progetto
AfTERfOUR, che si serve dell’immagine
al femminile e si presenta come scultura
vivente e suonante.
Cinque visual artists nell’omaggio a Andy
Warhol s'improvvisano musiciste, “suonando”
i brani di Lou Reed e dei Velvet
Underground,
"é come se Andy Warhol avesse suonato o
Lou Reed avesse dipinto". Biagio Coscia
La performance sarà ripetuta e riadattata
di volta in volta nel corso delle
diverse esibizioni, tra le quali, Sogno
Comune performance/scultura vivente, curata
da Lia Rumma, Esc e Biagio Coscia, presso
la Libreria Feltrinelli, piazza dei
Martiri, Napoli; after4xneapolis'04,performance/
scultura vivente, installazione a
cura di Biagio Coscia, Giulio Di Donna,
Sigfrido Caccese, supporter per Peter
Gabriel e per David Byrne, Neapolis Rock
Festival, Napoli;
Karaokè, interactive performance, wonderwoman,
a cura di Patrizia Di Maggio, Renata
Caragliano, Adriana De Manes Città della
Scienza, Napoli.
AFTERALL | biography
A due anni di distanza dal primo exihibit,
Silvia Viola Esposito ed Enzo Esposito,
con Carolina Ciuccio e Sofia Scarano, rendono
il progetto AfTERfOUR indipendente dal
laboratorio quartapittura e nel settembre
2005, in occasione della XII Biennale dei
Giovani Artisti d’Europa e del
Mediterraneo, presentano
WhiteLightinMultiplication, "una seducente
installazione di sculture luminose riproducente
gli strumenti musicali di una band,
animati dal sonoro delle performers".
Eugenio Viola L'exhibit ha come oggetto la
riproducibilita', la serialita' della forma
gruppo musicale, "La ri-producibilita'
sonora, l'icona contemporanea del musicista
e del cantante sono proposte de-strutturate
in un'installazione sonora ed interattiva
sotto forma di gruppo musicale". Olivia
Spatola
L’installazione andrà in tournée: Galleria
Verrengia, Salerno; La Palma Club Fandango,
Roma; Festival Arborescence, Aix en
Provance (Francia).
Prodotti dello stesso periodo di ricerca
sono inMULTIPLICATIONside, intervento di
publicart, a cura della BJCEM Torino per
ARTbubbles a San Salvario, Torino;
Studio all’Aperto, operazione di destrutturazione
dell'installazione
WHITELIGHTinMULTIPLICATION, a cura di
Lorenza Di Fiore.
Nel giugno 2007, per la prima edizione
della Biennale Viaggio, con SottoSale,
opera vincitrice del concorso, si dà origine
ad una diversa ricerca che segna il
superamento del progetto AfTERfOUR, determinando
il duo afterall.
SottoSale, installazione/diretta web per il
Lanificio25 e Trip, “...un lavoro di invasione
della città. Una riflessione sulla
staticità dei pensieri, dei movimenti. La
semplicità dell’idea e lo spessore del
significato a lei attribuibile la rende di
grande impatto. Il progetto presentato prevedeva
la copertura di un’intera parte
della città con il sale (...) Gli artisti
hanno dimostrato, anche in fase di messa
in pratica della loro idea, una grande
capacità pratica ed immaginativa (...) sempre
mantenendo la semplicità, la sintesi e
l’impatto visivo”. Francesca Rendano
Nei primi mesi del 2008, il duo partecipa
al progetto N.EST 2.0 “The making of the
city/disegna la tua città”, a cura di
AFTERALL | biography
education
silvia viola esposito
.2007 Consegue il corso biennale di secondo livello, COBASLID,
in arte della fotografia e della grafica. Votazione 60/60
.Maturità d’Arte Applicata (fotografia e grafica)
Istituto d’Arte “Boccioni” Napoli
.2003 Laurea in pittura R. Accademia di Belle Arti di Napoli
Votazione 110 lode
.2002 stage “formica/cicala” newgenius a cura di
Bunker Art Division/Esc Casina Pompeana, Napoli
.2001-2002 Stage di tre mesi con Aporema
come esperta d’arte contemporanea applicata,
presso 10° Circolo Didattico, Scampia, Napoli
.1999/2000 Vincitrice borsa di studio
Facultad de Bellas Artes, Granada, Spagna
.1996/1997 Maturità d’Arte Applicata (pittura)
Istituto d’Arte “Palizzi”, Napoli
.1994/1995 Maturità Arte dello Spettacolo (attrice)
Accademia Internazionale dello Spettacolo, Roma
.1992/1993 Maturità Artistica Liceo Artistico Statale di Napoli
.Diploma di spagnolo presso Centro de Lengua, Granada, Spagna
enzo esposito
.2007 Consegue il corso biennale di secondo livello, COBASLID,
in arte della fotografia e della grafica. Votazione 60/60
.2005 Laurea in pittura R. Accademia di Belle Arti di Napoli
Votazione 110/110
.2005 Maturità d’Arte Applicata (fotografia e grafica)
Istituto d’Arte “Boccioni”, Napoli
.2003/2004 Vincitore borsa di studio
Facultad de Bellas Artes, Granada, Spagna
.2002 stage “formica/cicala” newgenius a cura di
Bunker Art Division/Esc Casina Pompeana, Napoli
.1996/1997 Maturità Artistica Liceo Artistico Statale di Napoli
.Diploma di spagnolo presso Centro de Lengua, Granada, Spagna
Silvia Viola Esposito e Enzo Esposito collaborano dal 2001 con Aporema Onlus,
in qualità di esperti esterni e artisti. Aporema è un'organizzazione non lucrativa
che convoglia le esperienze di operatori dei settori dell'arte contemporanea,
affronta come tema lo sviluppo della coscienza dell’uomo, attraverso gli
strumenti offerti dal mondo della comunicazione artistica, in aree a rischio di
degrado e di esclusione culturale e sociale.
AFTERALL | education
AFTERALL | contacts after_visualart@yahoo.it
www.myspace.com/aftervisualart
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Messaggio
di
Gino
il
giovedì 20 maggio 2010
alle
19:47
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Napoli
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venerdì 29 giugno 2001
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CONTE MARIAISABELLA
Descrizione.
La mantella è una mantella innovativa. L’innovazione si sviluppa attraverso un nuovo tipo di tessuto composto di seta pura e carta di Amalfi. Questo capo è trattato con un impermeabilizzante che permette sia alle fibre di seta sia a quelle della carta di non essere permeabili a un fluido e quindi far si che pur trattandosi di carta il capo può subire un lavaggio delicato oppure essere sottoposto ad agenti atmosferici come la pioggia,senza che il tessuto si rovini o subisca trasformazioni. Si è scelto di utilizzare come materiali la seta pura perché essa è un tessuto salutistico che ha proprietà curative su pelli irritate e rilascia un senso di benessere a chiunque la indossi. La seta è stata affiancata da un altro materiale completamente diverso la carta di Amalfi perché essa è un materiale di riciclo ottenuta dal recupero di stracci di cotone e lino. La mantella creata è un capo innovativo, impermeabile, salutistico e pensato nel rispetto della natura.
Info:
Mariaisabella85@hotmail.it
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