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dal 1 febbraio al 15 marzo | hangar biccocca | milano
Nuova importante iniziativa d'arte contemporanea all'Hangar Bicocca. Dal 1° febbraio 2007 apre infatti COLLATERAL Quando l'arte guarda al cinema, un progetto di Hangar Bicocca con Art for the World, ideato da Adelina von Fürstenberg, curato in collaborazione con Anna Daneri e Andrea Lissoni. La mostra presenta i lavori di una quindicina di artisti internazionali emblematici - CORY ARCANGEL, PIERRE BISMUTH, CANDICE BREITZ, BRICE DELLSPERGER, CHARLES DE MEAUX, OMER FAST, THOMAS GALLER, LIAM GILLICK & PHILIPPE PARRENO, CHRISTOPH GIRARDET & MATTHIAS MÜLLER, PIERRE HUYGHE, RUNA ISLAM, MIKE KELLEY, DIMITRIS KOZARIS, MELIK OHANIAN, CAROLA SPADONI e CLEMENS VON WEDEMEYER - proponendo un percorso dove, a fianco di figure di riferimento e fondatrici, stanno opere di artisti di generazioni diverse, di aree e bacini di provenienza fra loro distanti e di formazioni differenti. Chi è più legato alla tradizione del cinema cult, chi più a quella dell'arte video, chi a quella dell'intervento ambientale nello spazio, chi infine al cinema sperimentale.
COLLATERAL, che sarà aperta dal 1° febbraio al 15 marzo 2007, è la prima mostra italiana che sonda in modo esaustivo le molte corrispondenze possibili fra arte e cinema. Due forme d'arte che dialogano tra loro sino dagli inizi del Novecento e che, soprattutto nell'ultimo decennio, sono state fortemente legate. Solo negli ultimi anni però, grazie alle videoproiezioni, il video, finora apprezzato nel più ristretto mondo dell'arte contemporanea, si sta imponendo con una visibilità sempre più confrontabile con quella del cinema, storicamente senza confini. La mostra vuole dunque fare il punto, attraverso installazioni video in cui il soggetto esplicito è l'immaginario del cinema o la sua evocazione, sulle relazioni di oggi tra arte e cinema, capire cosa resta di quella attrazione reciproca così intensa e in certi casi fatale.
COLLATERAL come effetto collaterale, come conseguenza possibile e non necessariamente prevista, come linea di parentela. Ma anche, in accordo con lo spirito della mostra, come riferimento allo straordinario film di Michael Mann del 2004, un esempio di grande cinema.
Nella maggior parte dei casi per la generazione degli artisti in mostra, il lavoro consiste nell'intervenire su di un film cult, su di una sequenza chiave, sulla star o sui suoi gesti, oppure nel cambiare l'essenza della materia cinematografica e tutti i processi ad esso connessi.
"Con questa operazione - scrive Adelina von Fürstenberg nel catalogo della mostra - gli artisti video presenti in COLLATERAL passano all'esame i film come se avessero dinnanzi una sorta di linguaggio e intervengono su di esso destrutturandolo con vari mezzi retorici: lo spostamento, lo slittamento, l'accostamento e la giustapposizione, il rovesciamento, il misunderstanding ironico, la serialità ecc. Il risultato è la trasposizione dell'immagine filmica su di un piano in cui opera uno sguardo astratto, spassionato, non emotivo". Negli ultimi anni, grazie anche alla possibilità di accedere direttamente ai materiali e di manipolarli più o meno liberamente, è stata possibile inoltre una riscoperta della storia del cinema in tutti i suoi episodi. Gli artisti hanno avuto facoltà di misurarsi con il mito e la tradizione con un atteggiamento indipendente, spesso oltrepassandone i limiti e reinventando liberamente le sue suggestioni.
Per quanto riguarda la filmografia si va dall'omaggio a "L'eclisse" di Michelangelo Antonioni nel lavoro di Clemens von Wedemeyer alla citazione di "Attraverso uno specchio scuro" e di "Persona" di Ingmar Bergman nell'opera di Runa Islam, da "Quel pomeriggio di un giorno da cani" di Sidney Lumet nel video di Pierre Huyghe al "Libro della Giungla" di Walt Disney nel lavoro di Pierre Bismuth, da "Schindler's List" di Steven Spielberg nell'opera di Omer Fast, a "Superman" di Richard Donner nel video di Mike Kelley, sino a "Punishment Park di Peter Watkins, film del '71 censurato per 25 anni negli Stati Uniti, da cui ha tratto ispirazione per il suo lavoro Melik Ohanian, per citare solo alcuni degli artisti partecipanti. Unica italiana Carola Spadoni, che presenta alcune riprese rielaborate da "Zabriskie Point" di Michelangelo Antonioni.
L'allestimento, concepito dall'architetto Andreas Angelidakis sfruttando al massimo le potenzialità dell'Hangar Bicocca, crea uno spazio fatto di schermi e di proiezioni, una sorta di 'caverna' platonica con oggetti geometrici che emettono una luce delicata dall'interno. Ogni opera è ospitata in una sala di proiezione aperta. In questo modo l'allestimento si discosta dagli usuali spazi creati per le videoproiezioni, dove normalmente gli spettatori si affollano, offrendo invece uno spazio per il video concepito come un oggetto o come uno schermo. I visitatori sono quindi liberi di entrare in ogni 'caverna' e godersi la proiezione nel buio oppure stare all'esterno e osservare le opere a distanza. Le stanze sono come degli oggetti prismatici che ricordano il televisore o lo schermo del computer, ma sono profondi come una sala cinematografica. Un cinema dentro una televisione, dentro a un computer, dentro la caverna di Platone.
Il catalogo della mostra, in edizione italiana e inglese, sarà edito da Charta e, oltre all'introduzione di Adelina von Fürstenberg, ed una lunga intervista di Anna Daneri a Marco Müller, Direttore della Mostra cinematografica di Venezia, ospiterà un testo del filosofo Fulvio Salvadori ed uno di Christine van Assche, Conservatrice - responsabile per i New Media al Centre Pompidou di Parigi, e testi e interviste degli artisti, con un ricco apparato iconografico.
COLLATERAL Quando l'arte guarda il cinema Dal 1° febbraio 2007 al 15 marzo 2007 Inaugurazione 1° febbraio dalle ore 19.00 Hangar Bicocca, Viale Sarca 336, Milano, nuovo ingresso da Via Chiese Autobus 727-724, tram 11, MM 1 fermata Sesto Marelli Orario: tutti i giorni dalle 11.00 alle 19.00, giovedì dalle 14.30 alle 22.00, lunedi chiuso Ingresso: intero 8 euro, ridotto 6 euro Informazioni in mostra: tel. 02 8535 3176 www.hangarbicocca.it Ufficio Stampa Hangar Bicocca: Mara Vitali Comunicazione - Lucia Crespi, tel. 02 73950962, arte@mavico.it
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notizie del 31/1/2007
MADONNA LIA E LE CINQUE TERRE Dieci anni di un Museo (e di una collezione) che ha rilanciato la vita culturale e artistica della capitale delle Cinque Terre. Con una sorpresa: un piccolo dipinto devozionale eseguito nello studio milanese di Leonardo. Una Madonna che racconta una lunga storia... [leggi]
fino al 4.II.2007 Carmelo Zotti Milano, Museo della Permanente Cento opere del maestro triestino tra onirismo e teatralità. Cinquant'anni di pittura vissuti tra epica, racconto ed elegia. Tra mostri, archetipi e misteriosi simbolismi. A Milano va in scena il sogno. E l'incubo... [leggi]
fino al 10.III.2007 Matteo Montani Roma, L'Attico Grandi tele ad olio. Tutte in blu reale su fondo nero. Matteo Montani ci conduce in un viaggio all'interno di noi stessi. Un percorso privo di ogni compiacimento estetico, ma ricco di spiritualità... [leggi]
pre[ss]view_editori Promo-Art In un panorama editoriale non sempre verde, ha appena visto la luce una nuova casa editrice di libri d'artista. Se la sede è a Bruxelles, il cuore dei direttori di Promo-Art batte per i giovani artisti italiani. Che sono invitati a inviare i loro progetti. [leggi]
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POSTMEDIA BOOKS NOVITA' attenzione sconto per gli utenti Exibart.segnala (vedi in fondo alla mail)
nuovo libro di jeff koons a 18,60? ||| tre libri: jeff koons; gilbert&george; immagini d'architettura a 33? tutto compreso
Postmedia pubblica un'approfondita analisi del lavoro di Jeff Koons con testi di Arthur Danto e un'intervista fiume con Rem Koolhaas e Hans Ulrich Obrist. Perchè mai l'arte dovrebbe essere una faccenda per pochi eletti? Da trent'anni, infatti, Jeff Koons cerca di realizzare l'impossibile, rendere l'arte una questione democratica, eliminare i confini tra arte e vita, elevando ad arte oggetti d'uso quotidiano, sposando una pornostar e realizzando un cagnolino di 13 metri con 70000 fiori.
Il libro è in offerta per i lettori di Exibart alla pagina: www.postmediabooks.it/exibart.htm: è possibile acquistarlo da solo a 18.60? o acquistarlo in un pacchetto di tre libri a 33.00?
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Evento di chiusura della terza rassegna WeekArt2006, con la cerimonia di assegnazione dei premi del concorso "vota l'artista". All'evento parteciperanno gli artisti Calafato e Ivani che esporranno loro opere in mostra fino a fine Febbraio in contemporanea con Hotel Brunelleschi e Bajo center a Milano. L'evento, oltre a proiezione VideoArtPerformance vedrà la partecipazione dell'artista Moniblu, che presenterà gli ultimi lavori della sua produzione artistica.
Il momento del brunch sarà ravvivato dallo spettacolare gioco di ruolo proposto dallo staff diDelitti&Delitti.
Per non ricevere più le mda news replica CANCELLA, con lo stesso indirizzo mail col quale le ricevi.
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GIUSEPPE MATERASSO “anonimo posillipino”
Mostra di Pittura dal 02 al 10 febbraio “l’arte omologata è sempre ben pagata!” dalle ore 17 alle 21 - Saletta Nietzsche
“…c’era una volta…l’idea sociale che propugnava spazi pubblici per l’arte. Soprattutto per i giovani e per tutti quelli che non sanno dove sbattere la testa per esporre i loro quadri. Oggi, tuttavia, gli spazi sono disponibili sia in sedi private e demaniali ma manca …l’idea sociale…”
Raffaele La Capria “Lettera a un cugino pittore”
Caro Giuseppe,
ho visto le riproduzioni dei tuoi quadri, e anche se non saprei valutare criticamente il valore della tua pittura posso però dire quello che suscita in me il semplice atto di vedere questi tuoi dipinti. Certo vederli in una foto e in dimensioni che non sono quelle originali è tutt’altra cosa che vederli direttamente, ma un’idea ce la facciamo ugualmente. Se così non fosse tutti i libri di Storia dell’Arte, corredati di riproduzioni, sarebbero inutili. Dunque un’idea me la sono fatta, e ho sentito subito in essi una forza esplosiva, una irruenza, una volontà di aprirsi al mondo superando tutti gli schemi e tutti i pregiudizi, e riconquistando una propria innocenza, anche a prescindere dalla cultura e dalle forme in cui si manifesta nei quadri dei tuoi contemporanei. Guardando i tuoi quadri mi è venuto in mento quel che ho scritto in un mio libro, “La neve del Vesuvio”: lì c’è la descrizione delle impressioni di un bambino che guarda il mondo e i colori del mondo per la prima volta. Ho cercato di immaginare come poteva essere quella “prima volta”, e ho immaginato che l’occhio di un bambino riesce a cogliere di un colore – mettiamo del colore rosso- solo il suo assoluto, solo il segno che trasmette il colore, cioè il rosso prima che il rosso appartenga a una qualsiasi cosa rossa, al sangue o a un papavero a altro. Ecco, mi sono ricordato di questo guardando le riproduzioni dei tuoi quadri, e mi è sembrato che questo fosse il rapporto primigenio da te stabilito coi colori sulla tela. E naturalmente questi colori non sono inerti ma agiscono, interagiscono, dinamicamente, spinti dalla forza contrastante del loro segno e proclamano lo stupore della vita allo stato nascente festosi come i fuochi d’artificio nella notte. A me pare difficile definire in termini culturali questa tua pittura, non direi “astrattismo”, non direi “informale” perché questi sono movimenti e tendenze di cui si occupa la storia dell’Arte, e per te invece, io parlerei di archetipi, parlerei come si parla della pittura dei popoli primitivi, dei tatuaggi, delle decorazioni, delle maschere, di un’arte insomma che ignora la storia dell’arte ed è pura espressione, meraviglia di essere al mondo, lotta contro le tenebre, affermazione della vita contro la morte. Con questo non voglio dire che i tuoi quadri sono dei capolavori, voglio cercare soltanto di spiegarmi la loro genesi, da dove vengono, come mai ti hanno ossessionato.
In tutto questo si mescola anche un elemento familiare. Tuo padre era il fratello di mia madre, e io ricordo bene zio Mario, e la sua passione per la pittura che tu hai ereditato. Lui era un pittore “naif”. Da bambino mi sono incantato tante volte a guardarlo mentre dipingeva, m’incantava vedere come riusciva con una pennellata a rendere la trasparenza di un bicchiere, il riflesso della luce su un oggetto. Sono stato anche per ore fermo su una poltrona, con lo sguardo fisso davanti a me, a fare il suo modello. Tutti questi ricordi mi vengono incontro mentre ti scrivo. Zio Mario mi piaceva anche come tipo d’uomo, era spiritoso, brillante e inconcludente, rassomigliava tanto a mio fratello Pelos, cui ho voluto molto bene e che ho molto ammirato perché lui era veramente un “beniamino della vita”. Beh, la mia lettera è finita. Ti saluto e ti faccio molti auguri perché so che la tua strada non sarà facile, e tu non sei come tuo padre e come mio fratello, un “beniamino della vita”, almeno per ora.
Roma 18.gennaio.2007
Raffaele La Capria
Picagallery - via Vetriera 16, 80132 Napoli +39 081426507, +39 3337388329 | pick@picagallery.it
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COMUNICATO STAMPA
I "Quartieri Spagnoli" di Alessandra Rameri.
La galleria "Terzo Piano ProArt" inaugura la mostra - installazione dell'artista napoletana Alessandra Rameri con un'esposizione di incisioni calcografiche. Le incisioni, realizzate su rame ad acquaforte e bulino di cui sono state tirate a mano le stampe, sono raccolte in una cartella presentata dal critico d'arte prof. Rosario Pinto e contenente i testi dello stesso e del maestro Aniello Scotto prof. di "Tecniche dell'Incisione" e "Disegno" presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli. In questo progetto realizzato dalla Rameri, l'utilizzo di metodi primari dell'incisione come l'acquaforte e il bulino, volge ad un lungo processo di realizzazione della matrice ad "incavo": l'immagine è ottenuta incavando, incidendo con l'acido il segno e rifinendo il tutto con il bulino. E' quindi "...di un certo interesse fare una valutazione, con questo suo procedere tecnico, a mezzo fra la tentazione del pittoricismo e l'esigenza del segno: il tempo corrode ed incide i "Quartieri" ed essi restano lì, fermi, testimonianza fuori dal tempo del passare del tempo..."(A.Scotto) L'Autrice delle incisioni sul tema dei 'Quartieri Spagnoli' come scrive il prof. Pinto "...non è chiamata, come il Migliaro, a rendere una testimanianza visiva di una realtà che è prossima a scomparire sotto il piccone demolitore del 'risanamento' , ma desidera ella, piuttosto, dar vita ad una presa di coscienza dell'esistente in vista d'una sua riqualificazione morale, sociale ed ambientale.Alla dimensione 'di cronaca' di Migliaro, la Rameri sostituisce infatti un'opzione di 'contenuto'. D'altra parte, che l'opera della Rameri potesse volgersi con proficua duttilità ad un'impresa di grande profilo contenutistico era dato che era possibile scorgere, in nuce, già in altri momenti della sua attività creativa ancorata alla delibazione di una tecnica raffinata esorbita, poi, in un afflato produttivo più ampio in cui il dato espressivo della Rameri va a collocarsi con decisa prestanza su un ineludibile gradiente concettuale."
Inaugurazione, venerdì 9 febbraio 2007, ore 18:00 (La mostra resterà aperta fino a lunedì 19 febbraio 2007) TERZO PIANO PROART Via Lungo Gelso, 53/A - Napoli - info: 081/412044 - Orari:10,00-13/16,30-19,30
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Open call for entries: 3rd Annual "TOP 40" Juried Competition
LACDA announces an open call for our juried competition featuring digital art and photography. Entrants submit three JPEG files of original work. All styles of 2D artwork and photography where digital processes of any kind were integral to the creation of the images are acceptable. This call is international, open to all geographical locations.
Multiple entries are permitted, seperate entry fee required for each set of three images submitted.
Winners: Forty winners will be selected. The selected winners recieve one print up to 24x36 on museum quality paper to be shown in an international group exhibition in our gallery from March 8-31, 2007. The show will be widely promoted and will include a reception for the artists.
Show Dates for winners: March 8-31, 2007.
Deadline for entries: February 18, 2007.
Winners: Winners will be announced February 23, 2007. All entrants will be notified by email. No phone calls, please. Winners will be asked to FTP, overnight or express post high resolution files to the gallery for printing.
Juror: Rex Bruce-Director and curator, Los Angeles Center For Digital Art.
Submission Rules: Registration and submission are done through our web site only. File uploads are the only accepted submissions maximum of 2MB each. Please do not send materials to LACDA. All materials sent to LACDA will not be viewed and cannot be returned.
Images must be under two megabites in size. Winners will be asked to provide high resolution images for final output. Entrants may be asked to provide more examples of their work and more detailed descriptions for consideration.
Sales of Artwork: All artwork will be offered for sale. Gallery retains 50% of all sales. Winners retain ownership of all unsold works. All artwork remains the intellectual property of the winner. Winner agrees to allow use of their images for promotional purposes only.
Gallery Information: Los Angeles Center For Digital Art is dedicated to the propagation of all forms of digital art, supporting local, international, emerging and established artists. We have an ongoing schedule of exhibits and competitions, and produce editions of wide format archival prints.
Los Angeles Center For Digital Art 107 West Fifth Street Los Angeles, CA 90013 www.lacda.com
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Tangents, a mindscape in a landscape
an experiential video documentary co-produced by Cecile Elstein & Maureen Kendal with music composed by Paul Clay. It will be screened during the event After Urban - Videoart & Architecture Event.
The DVD 'Tangents, a mindscape in a landscape' contains two interactive videos that can be looped, 'Present' (RT18minutes) and 'Tangents' (RT38minutes) and an explanatory, illustrated, companion booklet. To order the DVD 'Tangents, a mindscape in a landscape' click here.
The co-production DVD titled 'Tangents, a mindscape in a landscape' is the result of a collaboration between Cecile Elstein and Maureen Kendal. It presents the artists journey from the inspiration of the urban regeneration in Castlefirld Manchester UK, to the design, building and video of a temporary sculpture for an English country garden designed by 'Capability' Brown. Inspired by the history of the English country garden, the painting titled 'The corn sifters' by the 19th century painter Gustave Courbet and European art movements of the 19th century; the sculpture and the DVD captures participation and response of the public to this contemporary, temporary, sculptural installation in the beginning of the 21st century.
About the artists. Cecile Elstein, freelance sculptor, printmaker and environmental artist lives in Manchester UK. This versatile artist relates to the necessity of relationships and has worked in different media to produce sculpture, screen-prints, environmental art/installations, video and DVD production. Further details are listed on the website: cecileelstein.com
Maureen Kendal, is a poet, filmmaker and educationalist. She is a Senior lecturer in Multimedia Systems at London Metropolitan University. To view another of her multimedia art and landscape projects see: www.gunpowderpark.org/revelation
Brief synopsis of 'PRESENT'. This privileged summer is, as with all exhibits, transient. The video takes us from Castlefield, an area of regeneration in the city of Manchester U.K. to design sculpture for a National Trust Garden in Cambridgeshire in the English countryside. In spring hares are disturbed in a wheat field. A temporary sculpture/installation made of rope and metal is built. The sculpture is appreciated in different ways by members of the visiting public and other happenings. By the autumn, the grass has grown through the sculpture and it is time to take it down, leaving the countryside to sheep, cows and birds. A butterfly alights in that split second. Don't miss it!
To order the DVD 'Tangents, a mindscape in a landscape' email your name and postal address and money transfer to cecile@cecileelstein.com or click here. The DVD will be posted to you on receipt of the purchase price.
It's LIQUID News is an e-mail announcement service that provides information about exhibitions at some of the world's leading art galleries selected. It's LIQUID News reaches the combined audiences of International Art Fairs, galleries, museums, and is thus a powerful tool for getting directly to this influential audience with information about exhibition programs and other events.
FONT <>
International galleries, museums, institutions, private and public groups, artists, architects, designers, are invited to join It's LIQUID News service. Each advertisement takes the form of an e-mail announcement, and features a press release, an image, and a link to the announcer's website. Announcements are distributed directly to over 60,000 international collectors, consultants, advisers, critics, writers, curators, dealers and other visual arts professionals. Database demographics: 40% in North America, 45% in Europe, 15% in other locations (South America, Australia, Japan, etc.).
Additionally all announcements are permanently archived on It's LIQUID web site, creating a valuable research resource of some of the most important events world wide. It's LIQUID News offers an unprecedented opportunity for participating clients to reach the most dynamic members of the community of professionals worldwide.
If you are interested in our services, or you want to open an It's LIQUID office in your city, please contact us at support@itsliquid.com.
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Comunicato stampa
MIMMA RUSSO ALLO STUDIO TRISORIO DI ROMA
7 febbraio - 30 marzo 2007
Mercoledì 7 febbraio alle ore 19.00, presso lo Studio Trisorio di Roma, in vicolo delle Vacche 12, sarà inaugurata una personale di Mimma Russo.
Le sculture in legno di Mimma Russo esprimono complesse geometrie in un gioco di tensioni, tagli e torsioni. Le forme elaborate dall’artista con paziente meticolosità, ricavate dal legno per sezionamenti molteplici, sembrano vivere in perpetuo divenire ed appaiono sempre nuove al variare del punto d’osservazione. Il colore nero, indagato e analizzato nelle sue molteplici possibilità cromatiche, è sottoposto ad una continua opera di rielaborazione e conferisce ai volumi varietà tonale o luminosità, mobilità strutturale, densità o levità.
Note biografiche Mimma Russo ha tenuto numerose mostre personali ed è stata invitata a mostre collettive in Italia e all’estero, tra cui: X Quadriennale d’Arte “La Nuova Generazione”, Palazzo delle Esposizioni – Roma; XXXII Mostra Internazionale “Premio Michetti”; International Experimental Art-Exhibition, Budapest. Per il Giubileo del 2000 ha realizzato un’ installazione permanente presso il Santuario della Madonna dell’Arco a Napoli. Dal 1981 al 1984 ha diretto gli “Incontri Internazionali d’Arte” – Anacapri. Ha pubblicato il Foto-Libro “Una volta, una storia”. Ha realizzato scenografie per spettacoli teatrali e per telefilm prodotti dalla RAI-TV. I suoi lavori fanno parte di importanti collezioni private e pubbliche fra le quali: Het Museum voor Schoene-Kunsten. The International Concrete Poetry Collectione – Oxford. The Poetic Collectione – Buffalo, N.Y.. The Tyringham Institute – Massachussets. Università degli Studi “Federico II” – Napoli.
STUDIO TRISORIO Vicolo delle Vacche, 12 (Piazza del Fico) 00186 Roma tel/fax 06 68136189 DAL MARTEDI’ AL SABATO Ore 16.00/20.00
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Giuliano Pastori: Berlin ‘06
Dates: January 25 - February 15, 2007
Location:Spazio Arte Contemporanea Capsvla - via Ascanio Rivaldi 9, Roma
“A voyage, an itinerary through space and time… “Berlino 2006” the year of the Biennale of Contemporary Art : I roam toward the wide body of the exhibition. Through the metropolitan experience of every day life and the underground of the city I feel the Art work and context, the image and the existence... I wander and I find myself in the museum of memory, when again the symbolic form and the silence of history melt together…” Giuliano Pastori
Thursday 25 January - 6.30 p.m. CAPSVULAartecontemporanea, via Ascanio Rivaldi 9 Rome, inaugurates the exhibition Berlino ‘06 of Giuliano Pastori organized by Susanna Horvatovicova (01.25- 02.14. 2007). The exhibition is open only by appointment.
The installation “Berlin ‘06” was born because of a trip of the young artist Giuliano Pastori for the IV edition of Biennial of Berlin. The exhibition is composed of a series of images of Berlin. The shots of Pastori are concentrated on places of passage but entrapped, without windows and exit. The lens points to shadowed walls tight and deep, like a hand reaching between the half opened legs of a woman. The photographs dirty and slightly grainy show sites of uncertain future, a subtle metaphor of “non choice”. They point out a reality that doesn’t have an immediate solutions, and they provoke a strong sense of uneasiness and worry. The human being is visible only through his absence and his inability to turn back. Pastori dwells on details rather then on wide views, he doesn’t talk nor transcribe on diary pages, but picks up hidden corners of the city. He transfigures the sense of a video projected in the Biennial of Berlin 2007 because he concentrates on the general atmosphere of anxiety. In the same time, he shows inside the Jewish Museum of the architect Daniel Libeskind, he represents the museum like the eloquent synthesis of perfect adherence between the form and the ethic function and the message of horror and hope.
In the other work, the author frames a ship’s passage in the Pacific after the Hiroshima explosion. The restricted shot of the image destroys the impression of immensity and naturalness of the Ocean and transmits an oppressive sensation. In this way Pastori’s photographs undergo a process of transformation of place’s meanings, since they illuminate the stratification of sense and put accent on our capacity of evocation of “no space” of Berlin, space of mind impressed and formed by the history of the city.
The empty and the silent, the sense of loss and instability of Pastori’s images remind us of an installation by Marcel Duchamp Porte : 11 rue Larrey (1924-1964). The French artist photographed the door of his apartment in Paris that contemporarily opens on to two dark rooms: the image of the door’s threshold that, if it is open, it’s also closed, if it’s closed, it is also open, it triggers a disturbing sensation in the spectator. Without metaphor, without relating to specific places, the door leads to arouse the device that produces an unrepeatable event out of cyclic time and space of every day life. If the art critic Luisa Valeriani asserts “Duchamp doesn’t transcend the things, but inside our Reality picks up our freeing virtuality”, Berlino ‘06 of Giuliano Pastori seem to answer the same question of philosopher Plato, when he asks : what can you see beyond the dark when entering a cavern? The idea we have of reality or the same immanent reality? Critic text by Susanna Horvatovicova
Giuliano Pastori (1975) lives and works in Marino (Rome). Exposition selection: 2006 - La città lo sguardo, curated by Ida Mitrano at the MitreoIsi de centre for contemporani art. Proposte#1, curated by A.Allegretti and Galleria Tartaglia, in the project “Drink in Art 06/07 Foyer Valli e Visconti at Eliseo Theatre of Rome; Itinerari 2006, at Studio Pratt, Americane Academy of Architecture of Rome; Visioni, Almadiani deconsecrated churc of Viterbo; Eugenia, curated by C:Meli Galleria Biotos, Palermo. 2005 - Quotidiane impressioni, solo exhibition curated by S.Manganaro at Parablò, Roma.
Capsvla Arte Contemporanea via Ascanio Rivaldi 9, Roma phone: +39.3356577850
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L’Environnement contemporain parfait pour vos énénements corporatifs, culturels ou sociaux. Située au coeur de l’activité culturelle de Montréal, près du Musée d’Art Contemporain et de la Place-des-Arts, dans un espace magnifique de 8000 pieds carrés. Plus de 300 oeuvres d’artistes locaux et internationaux. Nous vous offrons la possibilité d’organiser vos événements corporatifs "clés en mains". The perfect contemporary environment for all your corporate, cultural and social events. We are located in the heart of the Montreal cultural life, adjacent to the Musée d’Art Contemporain and Place-des-Arts, in a magnificent 8000 sq.ft. space. Over 300 works from local and international artists. We offer you the possibility of using our event planning service to cover the details of your occasion from A to Z.
Quelques clients/Some of our clients:
Warrick, Manzo and Dunn- Toronto Spin Communications Inc. Mayne Pharma (Canada) Inc. Fiducie Desjardins Inc.(Gestion Privée) Hope Without Borders Foundation Ville de Montréal Jobboom Magazine Canoe Inc. Sintra Inc. Christal Films Distribution Parti Libéral du Québec Concordia University Sysco Inc. Fondation de cancer de sein Toronto Dominion TVA
Hotel Delta Ogilvy Communications Events Spectrum- Toronto Cartier Lelarge Hydro-Québec Yahoo! Canada Caisse de dépot et placement d Québec BMO Harris Privée Québecor Nightlife Magazine Newad Public Relations Associations Plusieurs firmes d'avocats et de comptables Plusieurs firmes de communications Plusieurs mariages privés Plusieurs événements culturels
Nous sommes situés au centre-ville de Montréal, au coeur du quartier culturel et des affaires, au 279 Sherbrooke Ouest, au coin de l’avenue du Parc et Bleury. La galerie se trouve au second étage, Metro : nous sommes situés à 2 minutes du métro Place des arts (sortie Bleury). Stationnement : nous sommes situés à 2 minutes du stationnement sur la rue Bleury. Le stationnement est à $5 après 17h et durant la fin de semaine. Stationnement: nous sommes situés à 2 minutes du stationnement municipale au coin de President Kennedy et Bleury.
We are located in downtown Montreal in the heart of the cultural and business district at 279 Sherbrooke West, at the corner of Park Avenue and Bleury.The gallery is on the 2nd floor Metro : Two minutes from the Place-des-Arts Metro (exit Bleury) Parking : Two minutes away from the parking lot on Bleury. $5 after 5pm and on weekends. Parking : Two minutes away from the parking lot on the corner of President Kennedy and Bleury.
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notizie del 2/2/2007
L'IRRIVERTENTE POSTMODERNO A scuola con Andrea. Un po' di ripasso di storia dell'arte, rigorosamente su carta. Un po' di Goya, di Manet, ma anche Beuys, Boetti e Hirst. E poi Fontana, Malevich, Picasso e Maurizione Cattelan. Che tira sassi a Martin Creed. Irriverente e divertente. Alla galleria comunale di Monfalcone. [leggi]
fino al 20.II.2007 Metro-polis Napoli, Castel dell'Ovo Già presente alla X Biennale architettura di Venezia, la mostra illustra i progetti per le nuove stazioni del trasporto metropolitano e regionale della Campania. La sfida del trasporto pubblico e la pianificazione... [leggi]
exiwebart_report Share 2007: Le affinità digitali Un festival che sta crescendo, creando sinergie con l'economia e le istituzioni locali così come con i festival d'oltralpe. Quest'anno si è occupato, in un nutrito nucleo di conferenze, di comunità virtuali, spaziando da Wikipedia a World of Warcraft... [leggi]
exibinterviste - la giovane arte Federico Maddalozzo Osservazioni sui colori, alla Wittgenstein. Direttamente a parete. Perché anche l'iride ha i suoi interstizi. Le prime mostre che contano e i consigli degli amici artisti. L'esempio dei grandi maestri e l'attrazione per le fredde città del nord. [leggi]
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Ell Art Exchange announces artist of the month
Location:Ell Art Exchange - 573 Winncastle Street, Simi Valley, CA 93065 - USA
Artist of the Month is a new feature on our website www.ellartexchange.com that will start in February 2007. The concept of our new feature is to help our audience become more familiar with each artist and their works.
We proudly introduce our first artist of the month Vincent Pomilio.
Pomilio is a New York City artist who currently says about his work, “More is better has replaced less is more in this new work. To achieve balance and harmony within these densely chaotic compositions is one of my goals. If I keep it interesting and fresh for myself and ultimately for you, I feel I’ve done my job.”
Pomilio is currently in a group exhibit at the Great South Bay Gallery in Hudson, New York, “If they could see us now,” is about the Hudson River School in Hudson, New York. The show has plans to travel to Rensselear Polytechnic Institute. Pomilio is also represented by the Van Brunt Gallery in Beacon, New York where he is presently in a group show titled, “New Hudson #3” that ends in mid March. In August 2007, he will be in a two person show at the Van Brunt Gallery where he will be showing 10 new paintings.
To learn more about Pomilio and to see his new works, please go to www.ellartexchange.com
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24 febbraio - 31 marzo 2007
inaugurazione sabato 24 febbraio 2007 ore 18,00
Catalogo in sede
Loft Gallery via Margherita, 47 Corigliano Calabro - Cs
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Federica Rispoli, una pennellata di freschezza
di Alessandra Giordano
Non va in ufficio per dipingere… marina il lavoro per dedicarsi completamente a tele, tavolozza e pennelli. Ce l’ha proprio nel sangue, la vena pittorica, Federica Rispoli, trentenne praticante avvocato napoletano dal dolcissimo sorriso.
Assolutamente autodidatta – ha cominciato ad usare il pennello piccolissima, prima ancora della penna - molto conosciuta nel giro dei suoi amici per la bravura con cui riesce a trasformare le foto in veri quadri d’autore, ama soprattutto i contrasti assoluti e i colori accesi, “luce forte o buio totale”, afferma e si ispira soltanto guardandosi attorno, a tutto ciò che la circonda, prediligendo gli sguardi, gli occhi.
“Se non posso ritrarre una persona o un soggetto della natura – continua Federica - invento e vado sul metafisico, ma sempre figurativo, mai totalmente astratto. Sono tendenzialmente iper-realista”.
Schiva e discreta, ha sempre avuto il timore di esporsi e di esporre le sue tele, ma nonostante il suo innato riserbo, ha vinto già alcuni i! mportanti premi anche a livello nazionale.
Dal 13 febbr! aio fino alla fine di marzo le sue opere saranno in mostra al Nàis, uno dei baretti del centro (in via Ferrigni, tra vico Belledonne e via Carlo Poerio) tra i più accreditati e affollati nell’ora dell’aperitivo dai giovani rampanti napoletani.
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Call for Artists: Liquid room
Video Art & Architecture event
Deadline for applications: March 10, 2007
Location: Cultural Communication Centre of Klaipeda, Lithuania
International ArtExpo is selecting all interesting video/short.films to include in the next 2007 Exhibitions:
Liquid room - Video Art & Architecture event at the Cultural Communication Centre of Klaipeda, Lithuania (April 6-8, 2007). The deadline for applications is March 10, 2007.
The number of works with you can participate is unlimited. All works must be on DVD (PAL or NTSC), no matter what the original source medium. The duration may be any, with a preference given to a max lenght of 15 minutes. If you are interested, send your video submissions (Name/Surname, City/Country, Film title, Running time, Brief film synopsis) with a CV/biography, videography and an introduction about the piece to:
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notizie del 5/2/2007
STREET AND THE CITY New York saluta il tempio della street art internazionale. Un addio gioioso a un luogo che fa già parte della storia della città. Il palazzo abbandonato di Nolita, divenuto meta di centinaia di artisti, trova ora un nuovo padrone. E con la fine dell'avventura comincia la festa. Lunga solo tre giorni, ma che giorni. [leggi]
fino al 31.III.2007 Turchia Roma, Palazzo del Quirinale Oltre 7000 anni di storia turca. Proprio di fronte all'esposizione sulla Cina, ecco aprire i battenti quella dedicata alla Turchia. Un Paese sotto i riflettori, per più di una ragione... [leggi]
fino al 15.III.2007 Pasquale Ciuccio Napoli, Castel Nuovo Forza del colore e geometria delle forme. Dall'intensità dei blu all'opacità dei grigi. Napoli accoglie il figliol prodigo negli spazi del Maschio Angioino. Trasformati per l'occasione in parterre minimalista. [leggi]
restauri L'Apoxyomenos Sono gli occhi del sommozzatore belga René Wouters a scoprire nel luglio del 1997 la statua, adagiata sul fondo marino vicino al porto di Lussino. Nel giugno del 1999, con attenzione e timore, l'opera viene ricondotta in superficie... [leggi]
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Nuova importante iniziativa d'arte contemporanea all'Hangar Bicocca. COLLATERAL Quando l'arte guarda al cinema, un progetto di Hangar Bicocca con Art for the World, ideato da Adelina von Fürstenberg, curato in collaborazione con Anna Daneri e Andrea Lissoni. La mostra presenta i lavori di una quindicina di artisti internazionali emblematici - CORY ARCANGEL, PIERRE BISMUTH, CANDICE BREITZ, BRICE DELLSPERGER, CHARLES DE MEAUX, OMER FAST, THOMAS GALLER, LIAM GILLICK & PHILIPPE PARRENO, CHRISTOPH GIRARDET & MATTHIAS MÜLLER, PIERRE HUYGHE, RUNA ISLAM, MIKE KELLEY, DIMITRIS KOZARIS, MELIK OHANIAN, CAROLA SPADONI e CLEMENS VON WEDEMEYER - proponendo un percorso dove, a fianco di figure di riferimento e fondatrici, stanno opere di artisti di generazioni diverse, di aree e bacini di provenienza fra loro distanti e di formazioni differenti. Chi è più legato alla tradizione del cinema cult, chi più a quella dell'arte video, chi a quella dell'intervento ambientale nello spazio, chi infine al cinema sperimentale.
COLLATERAL, che sarà aperta dal fino al 15 marzo 2007, è la prima mostra italiana che sonda in modo esaustivo le molte corrispondenze possibili fra arte e cinema. Due forme d'arte che dialogano tra loro sino dagli inizi del Novecento e che, soprattutto nell'ultimo decennio, sono state fortemente legate. Solo negli ultimi anni però, grazie alle videoproiezioni, il video, finora apprezzato nel più ristretto mondo dell'arte contemporanea, si sta imponendo con una visibilità sempre più confrontabile con quella del cinema, storicamente senza confini. La mostra vuole dunque fare il punto, attraverso installazioni video in cui il soggetto esplicito è l'immaginario del cinema o la sua evocazione, sulle relazioni di oggi tra arte e cinema, capire cosa resta di quella attrazione reciproca così intensa e in certi casi fatale.
COLLATERAL come effetto collaterale, come conseguenza possibile e non necessariamente prevista, come linea di parentela. Ma anche, in accordo con lo spirito della mostra, come riferimento allo straordinario film di Michael Mann del 2004, un esempio di grande cinema.
Nella maggior parte dei casi per la generazione degli artisti in mostra, il lavoro consiste nell'intervenire su di un film cult, su di una sequenza chiave, sulla star o sui suoi gesti, oppure nel cambiare l'essenza della materia cinematografica e tutti i processi ad esso connessi.
"Con questa operazione - scrive Adelina von Fürstenberg nel catalogo della mostra - gli artisti video presenti in COLLATERAL passano all'esame i film come se avessero dinnanzi una sorta di linguaggio e intervengono su di esso destrutturandolo con vari mezzi retorici: lo spostamento, lo slittamento, l'accostamento e la giustapposizione, il rovesciamento, il misunderstanding ironico, la serialità ecc. Il risultato è la trasposizione dell'immagine filmica su di un piano in cui opera uno sguardo astratto, spassionato, non emotivo". Negli ultimi anni, grazie anche alla possibilità di accedere direttamente ai materiali e di manipolarli più o meno liberamente, è stata possibile inoltre una riscoperta della storia del cinema in tutti i suoi episodi. Gli artisti hanno avuto facoltà di misurarsi con il mito e la tradizione con un atteggiamento indipendente, spesso oltrepassandone i limiti e reinventando liberamente le sue suggestioni.
Per quanto riguarda la filmografia si va dall'omaggio a "L'eclisse" di Michelangelo Antonioni nel lavoro di Clemens von Wedemeyer alla citazione di "Attraverso uno specchio scuro" e di "Persona" di Ingmar Bergman nell'opera di Runa Islam, da "Quel pomeriggio di un giorno da cani" di Sidney Lumet nel video di Pierre Huyghe al "Libro della Giungla" di Walt Disney nel lavoro di Pierre Bismuth, da "Schindler's List" di Steven Spielberg nell'opera di Omer Fast, a "Superman" di Richard Donner nel video di Mike Kelley, sino a "Punishment Park di Peter Watkins, film del '71 censurato per 25 anni negli Stati Uniti, da cui ha tratto ispirazione per il suo lavoro Melik Ohanian, per citare solo alcuni degli artisti partecipanti. Unica italiana Carola Spadoni, che presenta alcune riprese rielaborate da "Zabriskie Point" di Michelangelo Antonioni.
L'allestimento, concepito dall'architetto Andreas Angelidakis sfruttando al massimo le potenzialità dell'Hangar Bicocca, crea uno spazio fatto di schermi e di proiezioni, una sorta di 'caverna' platonica con oggetti geometrici che emettono una luce delicata dall'interno. Ogni opera è ospitata in una sala di proiezione aperta. In questo modo l'allestimento si discosta dagli usuali spazi creati per le videoproiezioni, dove normalmente gli spettatori si affollano, offrendo invece uno spazio per il video concepito come un oggetto o come uno schermo. I visitatori sono quindi liberi di entrare in ogni 'caverna' e godersi la proiezione nel buio oppure stare all'esterno e osservare le opere a distanza. Le stanze sono come degli oggetti prismatici che ricordano il televisore o lo schermo del computer, ma sono profondi come una sala cinematografica. Un cinema dentro una televisione, dentro a un computer, dentro la caverna di Platone.
Il catalogo della mostra, in edizione italiana e inglese, sarà edito da Charta e, oltre all'introduzione di Adelina von Fürstenberg, ed una lunga intervista di Anna Daneri a Marco Müller, Direttore della Mostra cinematografica di Venezia, ospiterà un testo del filosofo Fulvio Salvadori ed uno di Christine van Assche, Conservatrice - responsabile per i New Media al Centre Pompidou di Parigi, e testi e interviste degli artisti, con un ricco apparato iconografico.
COLLATERAL Quando l'arte guarda il cinema Dal 1° febbraio 2007 al 15 marzo 2007 Inaugurazione 1° febbraio dalle ore 19.00 Hangar Bicocca, Via Chiese (traversa di viale Sarca) Autobus 727-724, tram 11, MM 1 fermata Sesto Marelli Orario: tutti i giorni dalle 11.00 alle 19.00, giovedì dalle 14.30 alle 22.00, lunedi chiuso Ingresso: intero 6 euro, ridotto 4 euro Informazioni in mostra: tel. 02 8535 3176 www.hangarbicocca.it Ufficio Stampa Hangar Bicocca: Mara Vitali Comunicazione - Lucia Crespi, tel. 02 73950962, arte@mavico.it
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inaugurazione 10 febbraio 2007 | ore 18 | a cura di maurizio calvesi | frittelli arte contemporanea | firenze
"Ho avuto la forza o, forse, la fortuna di non cedere a nessun patteggiamento ricattatorio. Ho cominciato a rispondere a tutte le mie esigenze più segrete, sapendo di dover rinunciare a vantaggi economici. Forse molti ridono di ciò, e forse molti dubitano, ma io credo che se si vuole essere liberi in un contesto sociale, e imparare a coesistere con il diverso, non si può fare altro che assumere un comportamento simile".
Frittelli Arte Contemporanea è lieta di presentare al pubblico una rassegna antologica, a cura di Maurizio Calvesi, che documenta oltre cinquant'anni di attività di uno dei protagonisti dell'arte italiana: Vasco Bendini. La mostra ripercorre le tappe fondamentali del percorso pittorico dell'artista, a partire dalle prime opere informali, in cui si avverte indirettamente l'influenza di Guidi e Morandi, che furono i suoi maestri, fino alle prove recenti. Già dalle opere giovanili emerge prepotentemente una straordinaria originalità, di cui Francesco Arcangeli si rese subito conto, presentando Bendini proprio a Firenze nel 1953. Fin dagli anni Cinquanta Bendini affronta il tema del volto, interpretandolo in chiave di archetipo, di figura universale, capace di raggiungere quel clima di astrazione a cui è costantemente portato. Alla fine del 1956 la pittura diventa materica e, in seguito, con un lieve cambiamento di prospettiva, gestuale, escludendo dalla tela ogni dimensione rappresentativa. Dal '62 al '65, con le serie Ipotesi Ultime e Senso Operante, Bendini si rivolge alla tela come luogo progettuale, ricerca che lo porta "fuori" del quadro e prepara la scelta di una rinuncia temporanea alla pittura.
Saranno eccezionalmente in mostra alcune opere fondamentali di questo periodo, riconducibili alla formula di arte povera, come Ombre prime del 1966, in cui le ombre di un telaio e di una sedia proiettate sulla parete diventano il tema dominante, e Cabina Solare del 1967, una cabina in legno in cui lo spettatore è accolto da un disco cronometrico che si illumina a settori ed è invaso dall'odore di cera e resina liberato per effetto di tautologiche scritte al neon, opera già ascrivibile all'area oggettuale -comportamentale. A partire dal '67 il recupero della superficie bidimensionale avviene attraverso la raccolta di elementi e materiali dall'aspetto di rifiuti che mostrano la poetica solitudine dell'oggetto quotidiano, metafora di un io che si riconosce nel povero valore di queste tracce esistenziali: ganci, mozziconi, lenzuola, ovatta, lana di vetro. Di questo periodo, tra le altre, sono in mostra alcune opere della serie Oggetti come storia del '67- '68 e Il dardodel cherubino del 1974, fatto di ovatta e lana di vetro stese su tela. Dalla fine degli anni '70 Bendini riesamina i fondamenti del proprio linguaggio artistico e rielabora la propria ricerca esistenziale e operativa. Usando alluminio, carta e tela l'artista riprende la ricerca sul colore, che diventa segno segreto, silenzioso, avvolgente. I dipinti dell'ultimo periodo sono superfici pittoriche di grandi dimensioni, di ampie stesure cromatiche, che coinvolgono lo spettatore e lo stimolano sia sul piano sensorialmente percettivo che su quello immaginativo, poetico e razionalmente etico. Ed è Vasco Bendini che parlando del colloquio che si apre fra il fruitore e l'opera così si esprime: "La volontà di interagire dell'artista dovrebbe essere assunta come comportamento abituale da parte dei fruitori. Solo allora le cose cambierebbero. Si evita di sapere dall'altro come interpretare l'oggetto d'arte. Si apre il dialogo, ci si misura, ci si raffronta, ci si consulta sul significato dell'opera".
Vasco Bendini - Opere 1950-2006 Dal 10 febbraio al 31 marzo 2007 Orario: dal martedì al sabato 10:00-13:00 / 15:30 - 19:30 lunedì, domenica e festivi solo su appuntamento Frittelli Arte Contemporanea Via Val Di Marina 15 (50127) info: +39 055410153 Fax +39 0554377359 info@frittelliarte.it www.frittelliarte.it
Immagine: Vasco Bendini 1966, Ombre prime, telaio in legno, tela tagliata, due sedie, cm 200 x 200 x 40
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fino al 12.II.2007 Anni e Josef Albers Madrid, Museo Reina Sofia I viaggi, l'America Latina e l'arte preispanica come fonti d'ispirazione. Una coppia che seppe trasformare l'arte in vita. Più di quattordici le esplorazioni nelle terre abitate dalle civiltà precolombiane... [leggi]
speciale netmage 07 Rapsodia della Santa Muerte Città del Messico: ogni primo del mese una folla porta con sé una statua della morte per farla benedire dopo la recitazione di un rosario. Si inginocchiano di fronte alla morte e chiedono protezione. Opificio Ciclope la evoca a Netmage... [leggi]
fino al 28.II.2007 Domiziana Giordano Fano (ps), ExibitionArt Domiziana Giordano espone le sue fotografie. Frame di una suggestiva narrazione sulla percezione delle categorie spazio-tempo. L'artista concettuale più famosa della tv, dopo l'Isola dei Famosi torna in galleria... [leggi]
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Finalmente Mario Cavaglieri. Una vera retrospettiva su di lui mancava da molti anni e a colmare la clamorosa lacuna provvede la città in cui è nato, Rovigo, con una mostra ampia in cui i suoi selvaggi "colori primordiali", che sconvolgono ancora i sensi raccontando di belle donne e di salotti alla page, si confronteranno con i toni più morbidi delle tele con cui nel suo rifugio di Peyloubère descriveva la pacata bellezza della natura. A Mario Cavaglieri non sono certo mancati riconoscimenti autorevoli, si pensi per esempio l'attenzione che dedicò all'artista il grande critico d'arte Roberto Longhi, ma mancava un monografica veramente organica. Quella curata da Vittorio Sgarbi e coordinata da Alessia Vedova presenterà centocinquanta opere dell'artista e consentirà anche il recupero all'Italia di un nucleo di tele che, pur destinate al nostro Paese, erano trattenute da decenni in Francia. Ad ospitare la mostra, voluta dal Comune, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, dall'Accademia dei Concordi e dalla Provincia di Rovigo, saranno - dal 10 febbraio al primo luglio 2007 - gli spazi, recentemente recuperati, di Palazzo Roverella. Il percorso artistico di Cavaglieri sarà interamente documentato: dagli esordi padovani insieme a Felice Casorati, alla grande stagione di Ca' Pesaro e delle Biennali veneziane che consacrarono la preziosa ricercatezza della sua arte, fino agli anni della suo ritiro nella campagna francese. L'evento sarà anche una preziosa occasione per rileggere attraverso il fascino ed il mistero della sua pittura la storia, le contraddizioni e le diverse influenze dell'arte dei primi del Novecento. Cavaglieri fu certamente un pittore di raro edonismo, attratto dall'intrinseca eleganza degli salotti mondani di fin de siècle; si potrebbe quasi affermare che la sua pittura possiede un intrinseco incanto letterario; così alcune stoffe, cappelli, arredi, orologi, resi con opulenza barocca, sembrano affiorare dalle pagine dei romanzi dannunziani. Le opere dei primi soggiorni parigini risentono dell'intima ricchezza degli interni di Vuillard e di Bonnard e degli accordi coloristici del primo Matisse. Allorchè si considerino invece i dipinti della sua lunga permanenza nella residenza francese di Peyloubère, si avverte che il pittore, quasi inebriato dalla libertà e ormai lontano dalla mondanità degli aristocratici salotti cittadini, si sia dedicato a dipingere e disegnare instancabilmente la campagna, gli alberi in fiore, la sua dimora.fondendo bagliori di luci e colori veneti alla pittura di paesaggio dell'amico ferrarese De Pisis. In tutte le opere colpisce comunque la grande padronanza tecnica e materica dell'artista, capace di rendere quasi in maniera tattile sia gli arredi che i paesaggi, avvalendosi sempre di quella che Longhi ha definito una tavolozza ricca di "colori primordiali". La rassegna sarà anche una preziosa occasione per scoprire numerosi dipinti inediti dell'artista, grazie anche agli approfondimenti critici maturati intorno alla pittura dei primi del Novecento.
Mario Cavaglieri dal 10 febbraio al primo luglio 2007 Orari: feriali e festivi 9.00-19.00; sabato 9.00-23.00; chiuso i lunedì non festivi. Biglietti: intero ? 9; ridotto ? 7 Rovigo, Palazzo Roverella (via Laurenti) Mostra organizzata da: Comune di Rovigo - Assessorato alla Cultura, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Accademia dei Concordi, Provincia di Rovigo, a cura di Vittorio Sgarbi, coordinamento di Alessia Vedova. Produzione e organizzazione: Anonima Talenti srl. Catalogo edito da Allemandi Editore. Galleria virtuale della mostra Informazioni e prenotazioni: CeDi - Turismo e Cultura - Piazzale San Bartolomeo, 18 - 45100 Rovigo Call Center: tel. 0425.21530 - 26270 orari: lun-ven 9.00-13.00 - 15.00-18.00; sab-dom 10.00 -13.00 - 16.00-19.00 fax 0425.26270 cedi@turismocultura.it www.turismocultura.it Ufficio Stampa: Studio ESSECI di Sergio Campagnolo tel. 049.663499 info@studioesseci.net www.studioesseci.net
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notizie del 7/2/2007
UN'AMERICANA A LONDRA Lei si chiama Margaret Salmon ed è la vincitrice della prima edizione del MaxMara Art Prize for Women, dedicato alle artiste donne residenti a Londra. Il premio? Un soggiorno in Italia, a Roma e a Biella. In attesa di vederla su questi schermi, dunque, eccola in mostra alla Whitechapel Gallery. Con opere sul tema della maternità... [leggi]
fino al 30.VI.2007 Officina Dürer Venezia, Museo Diocesano Celebrazione del potere, intima religiosità e devozione. Attraverso il dono di una mente artistica ed un uso sapiente della tecnica. Albrecht Dürer torna a Venezia. Con una mostra di oltre cento opere incisorie... [leggi]
Arte e principi di realtà. Ecco come la filosofia contemporanea guarda all'arte. Da Zizek ad Hal Foster. E da Matrix a Duchamp. Passando per Cezanne, Warhol e Malevic. Un quadrato nero oltre il quale (forse) non c'è ritorno... [leggi]
fashion Il couturier rockmantico Il Rock'n'Roll è la mia musa. Sono sufficienti due accordi sulla Fender Stratocaster di Clapton ad ispirarmi. Così ha affermato Jean-Charles de Castelbajac, che per la collezione primavera/estate 2007 ha immaginato una donna "Rockmantica à Paris"... [leggi]
libri_saggi Sessoarterock'n'roll (atlante 2006) Spogliata della sua aura, l'arte svela curiosi parallelismi con la cultura di massa. Il libro li analizza con un'operazione neanche troppo sofisticata: rileggere l'arte con un linguaggio da fan... [leggi]
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inaugurazione sabato 10 febbraio 2006 | ore 18,30 | a cura di margareth dorigatti | galleria 42 contemporaneo | modena
. Francesca Grossi è una giovane donna, ancora studentessa appassionata che frequenta l'Accademia di Belle Arti. Tuttavia sembra avere già la maturità di una artista sempre ispirata e per questo anche irrequieta e particolarmente sensibile. Di lei mi ha colpito la determinazione, la propensione al rischio, talvolta mescolata alla timidezza, tipiche di chi ha da dire e vuole sfidare il percorso artistico, cammino spesso impervio e insidioso. Le dissi fin da subito di dipingere e di affidarsi al suo inconscio Sapere, perché intuivo che Francesca ha quel carattere e quel talento che insieme caratterizzano una artista, ovvero una persona che non può fare a meno dell'espressione artistica in tutte le sue molteplici sfaccettature. Ho scoperto con stupore i suoi primi disegni privi di compromesso e ricchissimi di fantasia, dal soggetto prevalentemente erotico da un lato giocosi e contemporaneamente angoscianti, senza tuttavia essere contorti e soprattutto sempre motivati. I grandi falli un poco tristi e altrettanto minacciosi sembrano in cammino verso donne danzanti e miracolosamente in equilibrio tra rotazione su se stesse e avvinghiate e compenetrate dal corpo fallico in sospensione aerea. Una giostra in bilico tra balli surreali e passione sensuale. Ma anche un gioco pericoloso tra eros e tanatos. Poi, con la serietà ed il pudore che la contraddistinguono Francesca si è lentamente avvicinata al colore, un pianeta che andrà esplorando con tutti i sensi come si addice a chi ama ciò che fa. I suoi primi quadri dipinti ad olio, molto spessi e molto piccoli ci invitano a partecipare a questa avventura che Francesca Grossi dovrà affrontare strada facendo, perché le immagini che ha dentro di sé vogliono trovare espressione e la pittura, oltre ad essere il linguaggio adeguato a questo sviluppo artistico e psicologico, è lei stessa una grande e meravigliosa avventura.
Dal testo in catalogo di Margareth Dorigatti
Biografia Formazione artistica: 2006/2007: Sta frequentando la Sint lukas hogeschool, Bruxelles 2006: Workshop alla Trisha Brown Dance Company, New York 2006/2005: Ha condotto uno studio sulla propria voce con la cantante jazz Donatella Luttazzi 2006/2003: Ha studiato danza contemporanea con Vera Maglioni 2004/2002: Ha frequentato un laboratorio di fusione del vetro specializzandosi Tecnica della grisaglia 2001: Ha partecipato al workshop di film d'animazione "Animathon 2001" vincendo con il proprio gruppo il premio per la migliore animazione per la regione Lazio 2001/1997: Ha seguito un laboratorio di teatro e due anni di seminario di Fotografia con Andrea Pizzi 2001/1996: Diploma al Primo Liceo Artistico di Roma con artisti come Giulia Napoleone, Cesare Tacchi, Roberto Al magno
Formazione Professionale 2006 Presenta la peformance "this is an happening" con Vera maglioni in alcune gallerie di New York. Ha partecipato come scenografo al progetto "Io Dramen", una collaborazione tra un gruppo selezionato dall'Accademia di belle Arti di Roma e la classe di recitazione dell' Universitat der Kunste Berlin. Ha lavorato come stagista all'Auditorium di Roma con il videoartista Luca Scarsella per la messa in scena di "Cosi fan Tutte". Ha presentato la performance "Zigzag Woman" con l'artista Vera Maglioni durante la mostra "Arte in segno" al Primo Liceo Artistico di Roma 2005: Ha partecipato ad una collettiva di pittura al Castello di Pitigliano Video live set con i musicisti Paolo Cintio, Eugenio Colombo, Massimo Carrano per "Sguardi Sonori", Pitigliano 2005/2004: Ha realizzato le animazioni per il cortometraggio "La Merendina Tropicale" diretto da Edoardo de Angelis per una produzione del CSC-Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. 2002: E' assistente dell'art ista Cesare Tacchi 1999/1998: Come art director ha collaborato alla realizzazione del primo Catalogo di moda della Pickwick ed un reportage sul lavoro giovanile con il fotografo Andrea Pizzi
HDEMIA CONTEMPORANEA Le motivazioni e il progetto L'Associazione Culturale Artipici Carteriani - Galleria 42 contemporaneo di Modena propone di seguire per l'anno 2006 e 2007 una progetto di esposizioni personali, legate a giovani artisti studenti provenienti da quattro Accademie italiane, coordinati a loro volta da quattro docenti. Accademia di Brera (Milano), Maura Pozzati docente di storia dell'arte contemporanea Accademia di Vanezia, Marina Gasparini docente di discipline grafiche Accademia di Bologna, Rosalba Paiano docente di estetica Accademia di Roma, Margharet Dorigatti docente di pittura.Il ruolo di questi docenti in sinergia con la Galleria42 è quello di proporre quattro mostre personali dedicate ai migliori allievi e di indicarne altri due di ogni loro corso. Le quattro mostre personali verranno realizzate nel corso dell'anno 2006 all'interno della galleria 42. In un periodo compreso tra il mese di Ottobre 2006 e il mese di Febbraio 2007. I due studenti segnalati da ogni docente parteciperanno insieme agli altri quattro ad una mostra collettiva in collaborazione con la Provincia di Modena che vede nel progetto un preciso monitoraggio nell'ambito della giovane creatività italiana. Il luogo di rappresentazione di questa mos tra è la chiesa di San Paolo tra il mese di Giugno e Luglio 2007. L'esperienza delle mostre personali all'interno della galleria 42 verrà condivisa nel suo sviluppo con degli incontri specifici con gli studenti dell'ultimo anno dell'Istituto Statale d'arte Venturi di Modena. Le classi coordinate dalla professoressa Antonella Battilani potranno seguire il corso di avanzamento delle esposizioni e confrontarsi con i giovani artisti e i loro docenti. Questo per creare nell'ambito del progetto un dialogo ed un approccio didattico all'esperienza. Questi incontri serviranno per parlare dello stato delle Accadenie coinvolte e per far si che gli studenti del Venturi si identificano nel percorso dell'esperianza espositiva. Progetto realizzato con il Contributo del Comune e della Provincia di Modena Provincia settore Cultura Assessorati al Patrimonio e alla Cultura Galleria42 contemporaneo
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inaugurazione mercoledì 7 febbraio 2007 | gallerie di villa medici | roma
LA MOSTRA A VILLA MEDICI L'Accademia di Francia a Roma, diretta da Richard Peduzzi, inaugura una importante mostra dedicata all'opera di Gilles Aillaud, che si terrà nelle gallerie di Villa Medici, dall'8 febbraio al 10 aprile 2007. Consulente scientifico: Philippe Dagen, storico dell'arte e giornalista per il quotidiano francese Le Monde. La mostra, che offre un'ampia selezione delle opere di questo artista, provenienti da diverse prestigiose collezioni, private e pubbliche, intende identificare nei contrapposti concetti di "chiusura" e "apertura" lo snodo fondamentale della poetica di Gilles Aillaud.
L'ARTISTA E L'OPERA Gilles Aillaud è stato pittore e scenografo. Il suo nome viene notoriamente associato a quelli di Klaus Michael Grueber in Germania e di Jean Jourdheuil in Francia. Durante gli anni del liceo e fino al 1945, dipingerà un quadro il giorno. Tra il 1946 e il 1947 si dedica allo studio della filosofia, ma nel 1949 torna a dipingere. Negli anni 50, dipinge uccelli e paesaggi marini, unendo alla pittura la tecnica del collage e nel 1952 espone per la prima volta. Nel corso degli anni 70, inizia a raffigurare animali chiusi in gabbia o da recinti, dietro reti, sbarre o vetrate. Dal 1978, ricomincia a dipingere paesaggi marini. Partecipa al Salon de la Jeune Peinture, di cui sarà presidente a partire dal 1965, realizzando opere collettive assieme a Eduardo Arroyo e ad Antonio REcalcati, tra cui si ricordano "Une passion dans le désert" (Una passione nel deserto), "Vire et laisser mou rir ou la fin tragique de Marcel Duchamp" (Vivi e lascia morire o la tragica fine di Marcel Duchamp). Dopo la mostra Mitologie Quotidiane al Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris, il suo lavoro viene associato al movimento della Nouvelle Figuration. Nato nel 1928, muore a Parigi il 24 marzo del 2005. Artista indipendente prima d'ogni altra cosa, le cui tele militavano contro la prigionia e l'assurdo, Gilles Aillaud divenne, dopo numerosi e lunghi viaggi, paesaggista votato agli spazi aperti verso l'infinito. La sua tavolozza, volutamente fredda, e il lavoro costante e sostenuto sulla prospettiva e l'inquadratura, tengono lo spettatore emotivamente a distanza dal soggetto, pur integrandolo fisicamente nello spazio che circonda l'oggetto.
"Si può dire che Aillaud sia l'unico artista ad essersi mai interessato al soggetto zoologico, sono quindi conseguentemente rare o nulle le possibilità di confronto e analogia. Non un solo testo "fondatore" cui far riferimento. Neanche una autorità critica cui potrebbe essere confortante appigliarsi. All'interno di ciascuna rappresentazione, opera con inflessibile ostinazione una dinamica autodistruttiva - o autoderisoria che dir si voglia. Quegli animali riconducono ad una idea della natura originaria, vergine, selvaggia. Di contro, gli spazi in cui li troviamo impongono la presenza d'un dispositivo umano che, nell'offrire alle bestie un relativo benessere, ne sottolinea lo stato effettivo di isolamento ed esilio entro spazi circoscritti, solo vagamente e imperfettamente somiglianti a quelli in cui dovrebbero vivere. In tale metafora pittorica dell'animale, già selvaggio, ora in gabbia, può senz'altro riconoscersi l'artista, furente, nello spazio chiuso che gli è stato destinato. Finta ferocia, finta collera. Si finisce allora per dedurne: in un mondo realmente rivoltato, il vero è solo un momento della finzione." (Philippe Dagen, consulente scientifico - tratto dalla prefazione al catalogo della mostra)
"Degli animali ospitati nel Nocturama, mi restano scolpiti nella memoria gli occhi sorprendentemente grandi di alcuni, e il loro sguardo fisso e penetrante, proprio a quei pittori e a quei filosofi che cercano di penetrare l'oscurità circostante con la purezza dello sguardo e del pensiero." (W. G. Sebald: Austerlitz. Romanzo, München: Carl Hanser Verlag 2001)
IL CATALOGO La mostra è accompagnata dalla pubblicazione di un catalogo bilingue, edito per l'occasione dalla casa editrice Hazan, che contiene le riproduzioni fotografiche a colori di tutte le opere esposte, i saggi critici di Philippe Dagen e Federico Nicolao, come anche le testimonianze di Luc Bondy, Pierre Buraglio e Netta Vespignani, con una introduzione di Richard Peduzzi.
Gilles Aillaud. Evasioni Dall' 8 febbraio al 9 aprile 2007 Orari: dalle 11.00 alle 19.00 (continuato) Riposo: lunedì Ingresso: 8 euro (intero) - 4,5 euro (ridotto) Info stampa Valentina Della Seta - Accademia di Francia a Roma Villa Medici Tel. +39 06 67 61 291 Fax. +39 06 67 61 243 stampa@villamedici.it Le attività culturali dell'Accademia di Francia a Roma sono realizzate sotto il patrocinio del Ministre de la culture et de la communication e beneficiano del sostegno di Air France e con la partecipazione di Chateau Brane-Cantenac, Grand cru classé en 1855.
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Justine Cooper: HAVIDOL
When more is not enough
Dates: February 8 - March 10, 2007
Location:Daneyal Mahmood Gallery - 511 West 25th Street, 3FL - New York, NY
“Everyone should be able to live life to its fullest. I used to believe I did. I felt confident in myself, and my relationships. I exercised regularly. I slept quietly through every night, and awoke each morning feeling refreshed and ready to start a new day. I now know I had a treatable disorder…”
Consumer advertising for prescription medications was legalized in 1997. Since that time, more and more prescription drugs are being developed and sold which can be lifestyle enhancing rather than life-saving. In response to the marketing and advertising tactics of the pharmaceutical industry Cooper has created a fictional marketing campaign to launch her magic-bullet lifestyle pharmaceutical HAVIDOL® which treats Dysphoric Social Attention Consumption Deficit Anxiety Disorder.
HAVIDOL® is a frightening approximation of the real thing. Parody gives way to possibility as Cooper recreates the entire drug marketing process--from the invention of a new disorder (wherein a need is first found and then the disorder is penned) to the branding process of naming the drug, its pill and logo design, promotional merchandise, and finally its website, TV and print advertisements.
HAVIDOL® taps into our collective desire and expectation that there is always room for improvement, while walking the line between poking fun at ourselves and wondering how to obtain a prescription. The marketing message leaves us with the sense that we are never good enough, nor have enough. Are we a society of hypochondriacs, or are we biologically built and genetically urged to out-compete our peers and former selves? Cooper's works on exhibition comment on our temperamental relationship to western medicine, built upon the idea of a malfunctioning body or mind, and the yearning to believe everyday life can be remedied.
HAVIDOL® is an artful parody of a new kind of gold rush heralding an era in which pharmaceutical companies mine psycho-chemicals for a public who is ready to swallow almost anything in the pursuit of the new American Dream: a life without pain, only gain.
Australian interdisciplinary artist Justine Cooper lives and works in New York. She investigates the intersections between culture, science and medicine, moving between animation, video, installation, photography, as well as medical imaging technologies such as MRI, DNA sequencing and Ultrasound. Her work has been internationally reviewed and exhibited. Most recently at the Asia-Pacific Triennial and Eyebeam, along with The New Museum, New York; The NTT InterCommunication Center, Tokyo; The Singapore Museum of Art; The Netherlands Institute for Media Art, The George Pompidou Centre, Paris; Kwang Ju Biennale, Korea, and the International Center of Photography, New York. Justine’s artwork is held in public and private collections including the Metropolitan Museum of Art, The Powerhouse Museum (Sydney), The Queensland Art Gallery and the Australian Center for the Moving Image. She is the recipient of an Australia Council Fellowship a 2-year, once in a lifetime prize awarded to an artist of outstanding artistic achievement and potential.
The artist would like to thank New York State Council for the Arts, Greenwall Foundation, and Lower Manhattan Cultural Council for their support of this project.
This project has been assisted by the Australian Government through the Australia Council, its arts funding and advisory body. This project has been assisted by the Visual Arts and Craft Strategy, an initiative of the Australian, State and Territory Governments.
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notizie del 8/2/2007
fiere Art First 2 Art First atto secondo: la storica fiera italiana cerca conferme dopo il riassetto del 2006. In un panorama fieristico che sul fronte internazionale mostra una concorrenza agguerrita e su quello nazionale vive un periodo incerto, Bologna si riposiziona... [leggi]
fino al 13.II.2006 Luca Francesconi Milano, Marella Croci, calzascarpe, tauromachie. Luca Francesconi sottrae stereotipi, simboli e riferimenti dall'universo della tradizione popolare e ne fa un discorso politico sulle possibilità della Comunità Europea... [leggi]
resoconto Netmage 07 Zoom-in sul documentario, affondo sull'immagine di repertorio in epoca contemporanea. Un festival imprendibile, difficile da raccontare anche se basato su percorsi narrativi. Tre giorni di sperimentazione, picchi di follia creativa e un bilancio tra riuscito e non... [leggi]
fino al 9.II.2007 Fake Movement Bologna, Neon Campobase Sette artisti s'interrogano sul rapporto tra realtà e finzione. Oltre che sul ruolo dell'immagine in movimento nella società contemporanea. Tra fiction e reality show. Eppur si muovono... [leggi]
fino al 14.II.2007 Giuliano Pastori Roma, Capsvla L'acquisizione degli spazi. Anzi, dello spazio per eccellenza. Quello locale, individualizzato, soggettivo. Che deambula verso le grandi trattazioni, verso livelli incolmabili di vuoto e assoluto... [leggi]
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dal 10 al 13 maggio | fiera di bolzano | messe bozen
Partita come un esperimento o poco più, la Fiera di Bolzano va affermandosi a soli 4 anni di distanza come la manifestazione emergente del panorama mitteleuropeo e si dimostra capace di sedurre le migliori gallerie internazionali.
Per questa 4a edizione gli organizzatori rilanciano la sfida, spostando Kunstart alla tarda primavera. L'obiettivo è quello di ritagliare una finestra sempre più cosmopolita alla manifestazione, ma anche di radicarla in via definitiva sul territorio, emancipandola dal caotico periodo natalizio. Ricca e amata dai turisti in ogni stagione per le bellezze naturali che la circondano, ma anche città plurietnica e di frontiera, Bolzano ospiterà assieme a Trento "Manifesta 7", l'importante biennale internazionale capace di attrarre un eccellente pubblico di collezionisti e operatori. E si avvia a diventare, grazie alla prossima inaugurazione del nuovo Museion (di cui è appena stata eletta direttrice la svizzera Corinne Diserens), un crocevia strategico per il settore. Nelle classifiche ISTAT i bolzanini eccellono per fruizione di cultura, godendo del primato italiano per frequentazione di esposizioni, mostre e musei. In questo scenario effervescente, circondato da strutture nuove e straordinariamente vivaci, cresce una nuova generazione di grandi collezionisti. Giovani imprenditori, per lo più, che incoraggiano la crescita di Kunstart invitandola ad emulare senza complessi le fiere più qualitative del panorama mondiale. Anche grazie ai loro acquisti ci si attendono per quest'anno adesioni importanti, che promettono di connotare Bolzano come un'imperdibile occasione per affacciarsi sulle migliori novità, in un privilegiato luogo di incontri e di affari.
Dal sito internet www.kunstart.it è possibile accedere a tutta la documentazione necessaria ad avanzare la propria candidatura, nonché al programma di dettaglio della manifestazione. Le gallerie d'arte partecipanti vengono attentamente selezionate su invito fino ad un numero chiuso massimo di 80. L'aggiudicazione degli spazi avviene a insindacabile giudizio dell'Organizzazione, tenuto conto del curriculum delle gallerie e delle proposte espositive avanzate dalle stesse.
kunStart - 4a Fiera dell'arte moderna e contemporanea di Bolzano Fiera Bolzano, dal 10 al 13 maggio 2007 Organizzazione e informazioni: Fiera Bolzano S.p.A. P.zza Fiera 1 - 39100 Bolzano (BZ) T +39 0471 516 210 F +39 0471 516 220 info@kunstart.it www.kunstart.it
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Mario Loprete Fathi Hassan
inaugurazione 11 febbraio 2007 , ore 18
a cura di Gian Ruggero Manzoni con la presenza del critico Tania Giuga
catalogo TEN in sede
Fathi Hassan (Akky) di origine Nubiana, (Egitto e Sudan), nasce a Il Cairo nel 1957, vive e lavora in Italia dal 1979. La famiglia originaria del sud dell’Egitto e precisamente di Toscka, città della regione nubiana pesantemente colpita dalle inondazioni del Nilo durante gli anni ’60, è denominata fin dall’antico Egitto Kekhia, vanta tra gli ascendenti nobili guerrieri ed agricoltori divenuti capi-villagio. E’ cresciuto in una famiglia matriarcale, organizzazione domestica molto comune nella tradizione nubiana. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Napoli dove si è diplomato nel 1984. Durante gli studi è entrato in contatto con il gruppo teatrale “Falso Movimento”, maturando un’esperienza di attore e collaboratore nello spettacolo teatrale “Otello”. Negli stessi anni, ha conosciuto alcuni intelletuali partenopei, tra cui Lucio Amelio, Filiberto Menna e Mario Martone , divenuti ben presto amici e sostenitori della sua arte. Nel 1989 ha ottenuto dal Ministero della Cultura egiziano un importante riconoscimento per la sua attività artistica; infine, è stato chiamato a rappresentare l’Africa alla Biennale di Venezia “Aperto ‘88”.
Mario Loprete , nasce a Catanzaro nel 1968 ,dove vive e lavora .Diplomato all' Accademia di Belle Arti Catanzaro. Impegnato in una espressione declinata dal contemporaneo , il neo-iperrrealismo , che dilata microscopicamente il quotidiano . Presente in importanti collezioni pubbliche e private .
Loprete sceglie pose ed atteggiamenti meno convenzionali, ovvero quando si allontana dal taglio foto-giornalistico. A prima vista i suoi dipinti sono accostabili alla corrente iperrealista, ma ad un'analisi più accurata emerge una volontà diversa. L'iperrealista fotografa l'oggetto in modo minuzioso per congelare l'immagine, comunicare un senso di astrazione dalla realtà. Il suo messaggio è del tipo: "E' troppo vero per essere vero". I soggetti di Loprete , invece, sembrano pienamente calati nel quotidiano, nella dura realtà dei ghetti americani. La meticolosa cura del particolare non esclude una sottile introspezione psicologica, che esalta la forza d'animo, la tenacia, la volontà di riscatto d
Mario Loprete Fathi Hassan
inaugurazione 11 febbraio 2007 , ore 18
a cura di Gian Ruggero Manzoni con la presenza del critico Tania Giuga
catalogo TEN in sede
Fathi Hassan (Akky) di origine Nubiana, (Egitto e Sudan), nasce a Il Cairo nel 1957, vive e lavora in Italia dal 1979. La famiglia originaria del sud dell’Egitto e precisamente di Toscka, città della regione nubiana pesantemente colpita dalle inondazioni del Nilo durante gli anni ’60, è denominata fin dall’antico Egitto Kekhia, vanta tra gli ascendenti nobili guerrieri ed agricoltori divenuti capi-villagio. E’ cresciuto in una famiglia matriarcale, organizzazione domestica molto comune nella tradizione nubiana. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Napoli dove si è diplomato nel 1984. Durante gli studi è entrato in contatto con il gruppo teatrale “Falso Movimento”, maturando un’esperienza di attore e collaboratore nello spettacolo teatrale “Otello”. Negli stessi anni, ha conosciuto alcuni intelletuali partenopei, tra cui Lucio Amelio, Filiberto Menna e Mario Martone , divenuti ben presto amici e sostenitori della sua arte. Nel 1989 ha ottenuto dal Ministero della Cultura egiziano un importante riconoscimento per la sua attività artistica; infine, è stato chiamato a rappresentare l’Africa alla Biennale di Venezia “Aperto ‘88”.
Mario Loprete , nasce a Catanzaro nel 1968 ,dove vive e lavora .Diplomato all' Accademia di Belle Arti Catanzaro. Impegnato in una espressione declinata dal contemporaneo , il neo-iperrrealismo , che dilata microscopicamente il quotidiano . Presente in importanti collezioni pubbliche e private .
Loprete sceglie pose ed atteggiamenti meno convenzionali, ovvero quando si allontana dal taglio foto-giornalistico. A prima vista i suoi dipinti sono accostabili alla corrente iperrealista, ma ad un'analisi più accurata emerge una volontà diversa. L'iperrealista fotografa l'oggetto in modo minuzioso per congelare l'immagine, comunicare un senso di astrazione dalla realtà. Il suo messaggio è del tipo: "E' troppo vero per essere vero". I soggetti di Loprete , invece, sembrano pienamente calati nel quotidiano, nella dura realtà dei ghetti americani. La meticolosa cura del particolare non esclude una sottile introspezione psicologica, che esalta la forza d'animo, la tenacia, la volontà di riscatto dei neri americani .
ei neri americani .
GALLERIA STUDIO2 Via Nuova, 53 48018 Faenza RA Tel. e fax 0546 681642 Aperto da martedì a venerdi 16 - 19:30 (lunedì chiuso) sabato 10 - 12,30 e 16 - 19:30 Domenica su appuntamento cell 3337946167 info@galleriastudio2.com
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lunedì 12 febbraio 2007
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Vi aspetiamo quindi numerosi e forniti di Valentina dedicata a Napoli!
Potete anche inviarcela via mail se non potete raggiungerci al Kestè mercoledì sera.
Se qualcuno ha volgia di suonare con noi o di partecipare attivamente alla realizzazione di eventi del genere è sempre il benvenuto!
Scrivete ad info@keste.it
Non prendetevela con lui...
State al Largo del Kestè!! ..e vi innamorerete!
Kestè : Largo San Giovanni Maggiore Pignatelli
Per esporre e suonare, per commenti idee, scleri, sfoghi e complimenti scivete ad info@keste.it
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notizie del 12/2/2007
ARTE MULTISALA Il nuovo Hangar Bicocca diventa un suggestivo multisala. Ecco come l'arte contemporanea si confronta con il mezzo filmico. Sedici video che decostruiscono il cinema per creare nuove atmosfere. Alcune delle quali indimenticabili. Succede a Milano... [leggi]
fino al 9.IV.2007 Gilles Aillaud Roma, Villa Medici Io sto con gli ippopotami, titolava un film italiano degli Anni Settanta. Soprattutto se rinchiusi nelle gabbie dello zoo cittadino. Un'immagine che mette a disagio più l'autore (e lo spettatore) che il soggetto. [leggi]
fino al 24.II.2007 Arturo Elizondo Roma, Z2O Galleria Su sfondi rosso sangue, corpi straziati e mostruosi esseri zoomorfi. Tra surrealismo, arte popolare e tradizione pre-ispanica. Per la prima volta in Europa, Elizondo ci racconta un Messico tormentato e drammatico. [leggi]
arteatro_rassegne Incunabula Cesena, sedi varie A Cesena prende il via Incunabula. La rassegna della Socìetas Raffaello Sanzio propone un itinerario a cavallo fra teatro, danza contemporanea, musica elettronica e computer art. [leggi]
fino al 10.III.2007 Group Show #4 Roma, Galleria Romberg Zefiro soffia alla Galleria Romberg. Per una fresca primavera di talenti. Rinasce la pittura, ci si disseta alle sorgenti della tradizione figurativa italiana. Molta pittura e una singolare performance... [leggi]
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inaugurazione martedì 13 febbraio 2007 | ore 18.30 - 21.00 | a cura di lorena tadorni | gagliardi art system / gallery | torino
Zoë Mendelson trasforma lo spazio della galleria in un universo seducente, fatto di complesse costruzioni simboliche che rivelano la loro natura solo dopo uno sguardo più approfondito. Le sue installazioni dipinte e i suoi disegni hanno la grazia apparente dell'epoca vittoriana, ma parlano di scomodi desideri inconsci e fantasmi della mente. I mobili e gli oggetti antichi conferiscono all'opera dell'artista una connotazione museale; in essi Zoë Mendelson cela intime visioni oniriche, intervenendo con macchie di colore e delicati schizzi a matita. Soggetti botanici e scenografici si affiancano a disegni erotici e si mescolano all'iconografia delle illustrazioni per bambini generando una messinscena opulenta e decadente. Il titolo Archival Loot si riferisce al 'saccheggio' di riferimenti storici e gioca con l'aspetto museale che accomuna i lavori in mostra. Don't Cry Over Spilt Milk (Non Piangere sul Latte Versato) è un'installazione formata da otto tavolini-teche su cui è possibile affacciarsi. Ognuno di essi contiene alcune tazzine rotte da cui fuoriesce una macchia bianca. L'artista la utilizza come base su cui disegnare le visioni fantastiche di una sessualità onirica e ossessiva. Le stesse colate si trovano sui cassetti di Lady in Waiting (Signora che Aspetta), un imponente armadio che nasconde un universo segreto. Completa la mostra una serie di disegni caratterizzati dall'intensità di un sogno inquietante.
Zoë Mendelson (1976, Londra) vive e lavora a Londra. Mostre personali selezionate: 2006: Fiction Section, the Leisure Club, Mogadishni, Copenhagen; Wunderkammer, Galerie Schleicher + Lange, Paris; Seven Histories of the Island, Galerie Kapinos, Berlin; 2005: Pavilion, Millais Gallery, Southampton; P's and Q's, Rokeby, London; 2004: Manners, Galerie Schleicher+Lange, Paris; Angela's Chronicles, Prenelle Gallery, London; 2001: Stately Home, Bowieart, Tardis, London; Front Parlour, Snow Gallery, London. Mostre collettive selezionate: 2006: Jerwood Drawing Price, Jerwood Space, London; The Square Root of Drawing, Temple Bar Gallery & Studios, Dublin; Fable, Chapter, Centre for the Contemporary Arts, Cardiff; 2005: Acid Drops and Sugar Candy, Transition gallery, London; L'oeil de touriste, Patricia Dorfmann, Paris; Le main qui dessinait toute seule, Galerie Magda Danysz, Paris; J'en rêve, Fondation Cartier, Paris; Il Giardino, Museo Laboratorio, Città Sant'Angelo; Aller Retour, Galley Schleicher + Lange, Paris; Disco Hospital, Coleman Project Space, London; 2004: Year Zero, Northern Gallery for Contemporary Art, Sunderland; Revenge of Romance, Temporary Contemporary, London; 2003: A Tiny New Nation, Bowieart at Spital Square, London; Drawing One Hundred, The Drawing Room, London; Fellows' show, University of Gloucestershire, Gloucestershire; 2002: sub_plot, Mafuji gallery, London; Arcadia in the City, Marble Hill House, London; Previously, University of Gloucestershire, Gloucestershire; Full House, Ivor Street, Camden, London; Rapt, Prenelle Gallery, London; 2001: Choreographed Action, Mosrara Art Center, Jerusalem; 2000: Flirt ( a cura di E. Howitt), Paton Gallery, London; Assembly, Stepney City, Jubilee Street, Whitechapel, London.
Zoë Mendelson. Archival Loot Dal 14 febbraio al 24 marzo 2007 Ma-Sa: ore 15.00 -20.00 Gagliardi Art System / gallery, Torino Corso Vittorio Emanuele II, 90 Tel. +39.011.19700031 Fax. +39.011.19700032 gallery@gasart.it www.gasart.it
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martedì 13 febbraio 2007
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InnamoraTi di Napoli,
mercoledì 14 febbraio presso il Kestè Napoli,
Largo san Giovanni Maggiore Pignatelli
Centro Antico, di fronte l' Istituto L'Orientale.
Dalle ore 22:00.
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fino al 31.III.2007 David Renggli Milano, Viafarini Una meditazione sulla pittura. Tra spazio ironico e ambiente visionario. Renggli ricostruisce uno spazio che fa pensare ad un bizzarro Luna Park. Quando uno svizzero gioca a Moby Dick. [leggi]
exibart_studi Sul teatro come pura immagine Inizia con un saggio sul rapporto tra Pasolini, Velasquez e Foucault la nuova rubrica Exibart.studi. Curata da Silvia Bottinelli, sarà dedicata alla presentazione di questioni storiche relative al nostro "passato prossimo", investigate tramite riflessioni approfondite... [leggi]
design_fiere I saloni di Parigi Dal 20 al 30 gennaio Parigi ha celebrato le sue giornate del design. A differenza degli inglesi, che hanno adottato il modello milanese, ai francesi piace fare a modo loro. Al punto da ignorare l'altra fiera, che si teneva negli stessi giorni dall'altra parte della città. [leggi]
resoconto Art for art's shake Bologna, Palazzo Zambeccari Nel quadro della programmazione off di Artefiera di Bologna, si è svolta la seconda edizione della rassegna Art for art's shake. Che punta ancora una volta su un'arte tutta al femminile... [leggi]
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SCULTURE NEL PARCO
SCULTURE nel PARCO è un progetto “in progress” che vedrà il costante arricchimento del Parco di Villa Manin con opere realizzate specificatamente per questo sito da artisti internazionali. Il successo della mostra Luna Park. Arte Fantastica, realizzata nel 2005, ha contribuito alla trasformazione del bellissimo parco di Villa Manin, antica residenza estiva dell’ultimo Doge di Venezia, in un luogo dinamico e ricco di meraviglie. Quest’anno, oltre a mantenere permanenti sei spettacolari opere dell’anno scorso, il Centro d’Arte Contemporanea di Villa Manin, ha commissionato 2 nuovi lavori che, liberamente ispirati all’idea di gioco, continueranno ad offrire al visitatore opportunità di osservazione, partecipazione e scoperta. Pawe? Althamer e Michael Beutler sono gli artisti invitati dal direttore artistico Francesco Bonami e dalla curatrice Sarah Cosulich Canarutto a realizzare i loro nuovi progetti nel Parco di Villa Manin.
I nuovi progetti
L'installazione di Pawel ALTHAMER scoprirà luoghi del Parco nascosti e dimenticati e racconterà una nuova storia. La sua opera è inserita nel progetto Continental Breakfast, un programma caratterizzato da singole esposizioni autonome e da eventi pluridisciplinari e coordinato da un insieme di musei ed istituzioni dell’Europa Centro-Orientale. Il progetto di Pawel Althamer è realizzato in collaborazione con Trieste Contemporanea.
Nel parco di Villa Manin Michael BEUTLER presenterà lo spettacolare labirinto MANIN CITY. Relazionandosi con l'antica tradizione dei giardini-labirinto, la sua installazione dialogherà in modo giocoso con l'architettura barocca del complesso e con la natura del luogo. L’opera di Michael Beutler rientra nel progetto di collaborazione con la 4° Biennale di Berlino 2006 ed è finanziato dal programma Cultura 2000 della Comunità Europea.
Le altre sculture nel parco
Il Parco Sculture di Villa Manin è caratterizzato da installazioni che richiedono la complicità dello sguardo, del corpo e del pensiero del visitatore. Facendoci rotolare su uno scivolo d’erba, Paola Pivi ci ubriaca dell’ebbrezza della natura. Per mezzo di una coloratissima panchina di gruppo, Patrick Tuttofuoco ci unisce fisicamente nell’osservazione del paesaggio. Rirkrit Tiravanija ci accoglie con un espresso nella sua casa del tè, incorporando in un cubo capovolto la lentezza della tradizione orientale con la velocità della vita occidentale. Nella sua gabbia colorata Alberto Garutti lascia che la natura cresca liberamente mentre l’uomo non può far altro che osservarla e “invidiarla” da fuori. Sorpresa e imprevisto sono gli effetti del lavoro di Andreas Slominski che, con un intervento sottile ed ironico, modifica la direzione di un sentiero e ci obbliga a guardare il parco da un altro punto di vista. Con il suo gioco di “Go” in versione gigante, l’opera di Gabriel Orozco diviene il simbolo del concetto di gioco come libertà di pensiero e movimento, come un’esperienza non soggetta a limiti o imposizioni ma aperta all’imprevisto, all’immaginazione e al caso.
Le opere nel Parco di Villa Manin alternano così divertimento e relax, osservazione e partecipazione, ristoro e riflessione, disorientamento e ricreazione. Se ai tempi dei Dogi di Venezia che trascorrevano l’estate a Villa Manin il parco era un luogo di contemplazione della natura, oggi diviene un punto di incontro, un luogo di relazioni tra arte e paesaggio. Le opere dialogano con il contesto che le ospita e, al tempo stesso, danno vita ad un percorso che trasforma il gioco in esperienza.
Opere di: Alberto GARUTTI, Gabriel OROZCO, Paola PIVI, Andreas SLOMINSKI, Rirkrit TIRAVANIJA, Patrick TUTTOFUOCO.
PAWEL ALTHAMER The House, 2006 foto Marco Covi
MICHAEL BEUTLER Manin City, 2006 foto a.l.t.
ALBERTO GARUTTI Come se la natura avesse lasciato fuori gli uomini, 2005 foto Sillani
GABRIEL OROZCO Go 4 no borders, 2005 foto Sillani
PAOLA PIVI Untitled (slope), 2005 foto Sillani
RIRKRIT TIRAVANIJA Teahouse / Casa del Thè, 2005 foto Sillani
ANDREAS SLOMINSKI Untitled, 2005 foto Sillani
PATRICK TUTTOFUOCO Twister, 2005 foto Sillani
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Gino
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ManinFesto Pittura e Disegno in Friuli Venezia Giulia
Mostra degli 8 finalisti del concorso
14 gennaio - 25 febbraio 2007
Il concorso ManinFesto e' finalizzato alla promozione e alla crescita professionale degli artisti nati o residenti nella regione Friuli Venezia Giulia.
Il Centro d'Arte Contemporanea ha invitato tutti gli artisti della regione, che operano con la pittura e il disegno, a presentare i loro lavori per la selezione del concorso.
Il termine per l'invio del materiale e' scaduto il 3 novembre 2006.
La commissione composta dai critici Francesca Agostinelli, Angelo Bertani, Andrea Bruciati, Maria Campitelli, l’artista Nata e il direttore e la curatrice del Centro d’Arte Contemporanea di Villa Manin Francesco Bonami e Sarah Cosulich Canarutto ha nominato gli 8 artisti vincitori:
1° premio Maria Elisabetta Novello
2° premio Laura Zicari
3° premioa pari merito Roberto Cantarutti e Alessandro Zorzi
4° premio a pari merito Antonio Bardino, Emanuela Biancuzzi, Burning Soul (D. e S. Comelli, G. Bonato), Chiara Perini
Inoltre una menzione speciale è stata attribuita a: Carlo Andreasi, Patrizia Baldan, Sara Bellinato, Alessandra Bincoletto, Marco Brollo, Massimiliano Busan, Stefano Calligaro, Claudia Cavallaro, Elena Del Fabbro, Mattia Del Moro, Marina Ferretti, Annalisa Gaudio, Alessandra Ghiraldelli, Aldo Ghirardello, Gianluca Grosso, Eddi Milkovitsch, Sabina Romanin, Fulvia Spizzo, Luca Suelzu, Luigina Tusini, Carlo Vidoni, Elisa Vladilo, Paolo Zamolo, Nadia Zorzin.
Antonio Bardino
Emanuela Biancuzzi
Burning Soul
Roberto Cantarutti
Maria Elisabetta Novello
Chiara Perini
Laura Zicari
Alessandro Zorzi
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Osman Bozkurt, Marks of Democracy / Portraits of the Voters 2002, courtesy the artist
EurHope 1153 Arte Contemporanea dal Bosforo
A cura di Francesco Bonami e Sarah Cosulich Canarutto
29 ottobre 2006 – 25 febbraio 2007
Gli artisti in mostra: Haluk Akakçe, Fikret Atay, Bashir Borlakov, Osman Bozkurt, Banu Cennetoglu, Hussein Chalayan, Cevdet Erek, Esra Ersen, Inci Eviner, Hatice Güleryüz, Gülsün Karamustafa, Ömer Ali Kazma, Sefer Memisoglu, Ahmet Ögüt e Osman Bingöl, Erkan Özgen, Nasan Tur.
1153 sono le miglia marine che separano il Golfo di Trieste dal porto di Istanbul. Un percorso simbolico che vuole ricalcare la storia, sottolineare il presente, ma anche ispirare i futuri rapporti tra due regioni di un mondo in costante trasformazione. La Turchia è una nazione che si esprime geograficamente come ponte tra Europa e Asia e che, particolarmente oggi, può essere principale luogo d’incontro e fondamentale territorio di dialogo tra oriente ed occidente. L’articolata realtà sociale e culturale di questo paese è matrice di un'identità forte caratterizzata tanto dalla sua eterogeneità quanto dalla sua unicità.
La mostra EuroHope1153 organizzata dal Centro d'Arte Contemporanea di Villa Manin presenterà un gruppo di giovani artisti turchi che utilizzano principalmente il video e la fotografia e che, nel loro lavoro, raccontano un mondo multiforme e dinamico, particolarmente rilevante in relazione agli attuali sviluppi artistici internazionali.
L’esigenza di dare vita a narrazioni originali che riflettano i mutamenti avvenuti negli ultimi anni in Turchia, la necessità di utilizzare liberamente i diversi mezzi espressivi e il desiderio di sperimentazione sono alcuni degli aspetti che accomunano gli approcci e i linguaggi di questa mostra. Gli artisti esprimono un’ironia corrosiva che smaschera sia le mitologie nazionali che quelle quotidiane: dalla rielaborazione di un passato tanto ricco quanto complesso all’urgenza di analizzare le contraddizioni della società contemporanea, le loro opere forniscono profondi spunti di riflessione sui rapporti tra arte, individuo e società. Portando in Italia le visioni di questi artisti, EurHope1153 vuole essere uno strumento di scambio e di conoscenza di realtà differenti attraverso l’arte contemporanea.
La mostra EurHope1153 si affianca all’iniziativa I Turchi in Europa della Regione Friuli Venezia Giulia, in sinergia con i governi italiano e turco. Il progetto si articola in un programma di mostre, incontri ed eventi nelle sedi di Palmanova, Pordenone, Trieste, Udine, Gorizia e Cividale. www.iturchiineuropa.it
Hussein Chalayan, 2004 Courtesy of Galerist, Istanbul
Omer Ali Kazma, 2003 Courtesy the artist
Inci Eviner, 2002 Courtesy the artist
Gulsun Karamustafa, 2004 Courtesy of Prometeogallery di Ida Pisani, Milan
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a cura di Francesco Bonami e Sarah Cosulich Canarutto dal 1° aprile a settembre 2007 inaugurazione: sabato 31 marzo 2007
La prima grande mostra personale in Italia dedicata ad uno dei fotografi più interessanti del panorama contemporaneo internazionale. L’esposizione presenterà un allestimento nuovo che dialogherà in modo spettacolare con la Villa.
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venerdì 16 febbraio 2007
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notizie del 14/2/2007
SE LOURDES VA A MADRID La settimana dell'arte si apre a Madrid. ARCO 2007 inaugura la sua ventiseiesima edizione con un invitato tutto speciale: la Corea del Sud. Exibart ha intervistato la nuova direttrice della fiera iberica: Lourdes Fernández. Che allarga gli orizzonti e punta al collezionismo d'impresa... [leggi]
fino al 6.V.2007 Sguardi da Nord Modena, Galleria Civica Una nuova generazione artistica arriva dal Nord portando la sua luce. Nitida, limpida, tagliente. Nordica. Per illuminare pudori, solitudini, silenzi. E mostrare una sensibilità che tanto fredda alla fine non è. [leggi]
fino al 25.II.2007 ManinFesto Codroipo (ud), Villa Manin Un concorso regionale con oltre trecentosessanta artisti coinvolti. La mostra nella residenza dogale degli otto finalisti. Diversissimi per stile, suggestioni, tecniche, ma anche per età. Protagonisti disegno e pittura. [leggi]
fino al 9.III.2007 Elena Arzuffi Milano, Galleria Ciocca Sei video, ambientati in una rassicurante dimensione domestica, ci raccontano una storia dalla morale inquietante. Dietro ogni azione quotidiana c'è un'esistenza che scorre (via)... [leggi]
fino al 4.III.2007 Strange Matters Sydney, University Art Gallery Dipinti contemporanei e di libri antichi. Le migliori opere della collezione d'arte e della sezione libri rari della biblioteca dell'Università di Sydney. I rapporti tra il mondo reale e quello chimerico... [leggi]
fino al 10.III.2007 Sergio Fermariello Padova, Fioretto Arte Archetipi lontani, simboli forti e virilità. Da un Mediterraneo che si fa scenario del mondo dei naviganti. Come argonauti, i guerrieri di Sergio Fermariello solcano le acque del Brenta. In fila come segni arcaici... [leggi]
fino al 18.II.2007 Igort Cagliari, Exmà Inquadrature cinematografiche, atmosfere noir e suggestioni del Sol Levante per un grande protagonista della graphic novel. In mostra per la prima volta a Cagliari i romanzi a fumetti di Igort. [leggi]
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venerdì 16 febbraio 2007
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notizie del 15/2/2007
fino al 10.III.2007 Premio Furla Bologna, Villa delle Rose Grande delusione o ricercata esposizione in stile antologico? Una delle mostre che dovrebbe esprimere la tendenza dell'arte italiana nel futuro, non offre mezza idea nuova. E la domanda nasce spontanea... [leggi]
fino al 25.II.2007 Yoko Ono Bergamo, Complesso di Sant'Agostino Tre installazioni ricordano. Per il giorno della memoria Yoko Ono racconta l'esistenza come passaggio di stato. Dall'aria all'acqua, per finire alla terra del riposo. Così pezzi di cielo vengono raccolti dentro un'urna... [leggi]
fino al 24.III.2007 Masbedo Milano, Galleria Pack Prima personale milanese per il duo Masbedo. Tramite un percorso espositivo maturo e sofisticato descrivono le tensioni invisibili dell'animo umano. Attraverso corpi ed emozioni. Rilasciate e trattenute... [leggi]
pre[ss]view_ristampe Domus mutandis In spregio ad ogni politica di risparmio della cellulosa, il colosso Taschen pubblica un pantagruelico omaggio alla rivista Domus. In 12 volumi, per un totale di quasi 7.000 pagine. Uno spaccato di ricchezza incomparabile e dal costo altrettanto impegnativo. [leggi]
fino al 15.III.2007 Bolognesi / Cavallini Roma, La Nuova Pesa Ninfe fitomorfe sacerdotesse del gadget masochista e del suppellettile glamour. Foglie corrose da un parassita a documentare un lento processo di trasmutazione. La natura non abita più qui, ormai sembra certo... [leggi]
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Il 19 febbraio quattordici artisti digitali, italiani e internazionali (Germania, Svezia, Usa, Canada, Ucraina) sbarcheranno a Montemarano, in Irpinia. Per cinque giorni saranno immersi nei suoni, nelle immagini, nei paesaggi e nei riti del Carnevale. Suoni elettronici e immagini video racconteranno l'esperienza, riuniti in un DVD che verrà pubblicato a luglio e distribuito in 10.000 copie. Un'esibizione live al Teatro Carlo Gesualdo di Avellino chiuderà l'esperienza, il 23 febbraio, con un'anteprima spettacolare delle opere audio-video ispirate al territorio.
Natura e tecnologia, tradizione e avanguardia, passato e futuro, locale e globale. Il progetto MediaTerrae Vol.1 - Irpinia Electronic Landscape si propone come un momento di incontro e confronto tra le tradizioni locali irpine e la creatività contemporanea più sperimentale. L'iniziativa si propone come un appuntamento annuale per discutere dello stato dell'arte della produzione audio-video in/per il territorio irpino, proponendo di anno in anno nuove tematiche, nuove visioni del territorio, quindi nuovi volumi.
La prima edizione di MediaTerrae prevede: un progetto di residenza per artisti ( Artist in Residence - 19-23 febbraio 2007), un documentario e un evento dal vivo (Avellino, Teatro Carlo Gesualdo, 23 febbraio 2007).
Quattordici artisti audio\video nazionali e internazionali saranno ospitati in alta Irpinia per la durata di cinque giorni (19/23 febbraio). Scopo del progetto di residenza è quello di fornire agli artisti impegnati una conoscenza tale del territorio da costituire una sufficiente base creativa per la realizzazione di 7 tracce audio\video da inserire insieme ad un documentario dell'intero evento nel dvd "MediaTerrae vol.1 - Irpinia Electronic Landscape", che verrà successivamente prodotto e distribuito gratuitamente (tiratura 10.000 copie) in allegato al numero di luglio/agosto della rivista Blow-Up. I partecipanti trascorreranno alcuni giorni nel piccolo centro irpino di Montemarano, in occasione del Carnevale Montemaranese, suggestivo rituale ancestrale e vero e proprio fenomeno culturale di assoluta peculiarità, mentre la crew di MediaTerrae seguirà gli artisti per facilitare le operazioni di documentazione della festa popolare (video, audio, testo) necessaria alle successive produzioni. Infine, come ideale momento di chiusura della prima fase del progetto, è prevista la realizzazione di un evento live, denominato "MediaTerrae Night", che avrà luogo venerdì 23 febbraio presso il Teatro Carlo Gesualdo di Avellino (ingresso gratuito), dove sarà possibile assistere dal vivo alle performance di alcuni tra gli artisti coinvolti nel progetto, che forniranno durante il live act una serie di anticipazioni sulla propria personalissima rilettura del Carnevale Montemaranese e dell'esperienza vissuta in territorio irpino.
Il progetto "MediaTerrae Vol.1 - Irpinia Electronic Landscape" è prodotto e realizzato dal Gal Verde Irpinia in collaborazione con la film commission Media Terre . La direzione artistica è affidata al festival internazionale di new arts Interferenze in collaborazione con Soundabbast - booking e management, con la produzione esecutiva ed autoriale di Ufficio Bifolco. Curatrice della sezione video è Valentina Tanni.
Artisti della serata del 23 febbraio Rechenzentrum Deadbeat + Niko Stumpo Burnt Friedman & Jaki Liebezeit + Anders Weberg & Robert Willim
Artisti presenti AUDIO: Burnt Friedman + Jaki Liebezeit Rechenzentrum Deadbeat Zavoloka Populous Retina.it Marco Messina
VIDEO: Bianco-Valente Anders Weberg & Robert Willim Niko Stumpo Alex Dragulescu Riccardo Arena Jeffers Egan
Artists in Residence - 19-23 febbraio - Montemarano (AV) Mediaterrae Night (evento live aperto al pubblico) - 23 febbraio, Teatro Carlo Gesualdo, Avellino Ufficio Stampa Leandro Pisano - Ufficio Bifolco +39 347 6881245 +39 0824841979 (fax) leandro@ufficiobifolco.it
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part I: victoria memorial hall - calcutta / febbraio 2007 | part II: national gallery of modern art- new delhi / maggio 2007 | part III: national gallery of modern art -mumbai / settembre 2007
Part I La mostra, organizzata dalla Direzione Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale del Ministero degli Affari Esteri, dall'Istituto Italiano di Cultura di New Delhi in collaborazione con la National Gallery of Modern Art di New Delhi, curata da Lorenzo Canova, professore associato di Storia dell'Arte Contemporanea dell'Università del Molise, e da Rajeev Lochan, direttore della National Gallery of Modern Art di New Delhi, è stata inaugurata dal Presidente del Consiglio Romano Prodi il 12 febbraio 2007 nel museo del Victoria Memorial di Calcutta, è sarà poi essere ospitata nelle sedi della National Gallery of Modern Art di New Delhi e di Mumbai. L'esposizione, che fa parte degli eventi realizzati in occasione della visita ufficiale della delegazione italiana guidata dal Presidente del Consiglio Romano Prodi in India, è il primo evento del progetto "Arte Italiana per il XXI secolo dalla Farnesina" avviato dalla Direzione Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale del Ministero degli Affari Esteri per sostenere e promuovere gli artisti italiani delle ultime generazioni sul palcoscenico dell'arte contemporanea internazionale. La mostra è stata concepita come un dialogo diviso in tre capitoli tra le più recenti ricerche artistiche italiane e indiane e vuole accostare esperienze distanti geograficamente ma spesso prossime e complementari nei loro linguaggi. Il primo capitolo comprenderà dunque circa quaranta artisti, in un percorso espositivo aperto da una selezione di autori indiani che, in segno di amicizia e di ospitalità, guideranno simbolicamente verso le opere italiane. La sezione indiana è stata concepita per divenire successivamente più ampia nei secondi due capitoli della mostra che giungeranno a raccogliere circa sessanta presenze, equamente divise tra i due paesi e poste in uno stimolante confronto diretto nelle sale dei musei di New Delhi e di Mumbai. L'India e l'Italia sono paesi dove l'arte, nei secoli, ha vissuto stagioni straordinarie, in un costante rinnovamento segnato però da forti linee di continuità che oggi mostrano la loro capacità di attingere fecondamente al linguaggio dei media e al ricchissimo repertorio dell'arte del passato, alle tecniche più antiche, ma ancora vitali, come la pittura e la scultura e alle nuove tecnologie. On the Edge of Vision analizza quindi le molte e differenti prospettive della nuova arte indiana e italiana, mediante quadri, installazioni, sculture, video e fotografie, in un attraversamento che intende presentare i molti, poliedrici, aspetti della situazione di ibridazione, di sconfinamento e di apertura vissuta dall'arte del presente. La mostra vuole rappresentare così un incrocio tra due visioni dialettiche e complementari, un passaggio sul filo teso tra due culture, un viaggio che vuole dischiudere metaforicamente le frontiere di due sguardi allo stesso tempo differenti e prossimi, per mescolare esperienze visive che intendono superare idealmente i loro limiti e le loro barriere territoriali per collocarsi con decisione all'interno del panorama mondiale.
ARTISTI INDIA a cura di Rajeev Lochan Karlo Antao / Jayashree Chakravarty / Jagdish Chander / Atul Dodiya / Subodh Gupta / Sachin Karne / Riyas Komu / Veer Munshi / Pankaj Panwar / Sumedh Rajendran / Sudarshan Shetty / Vivan Sundaram / Chintan Upadhaya /
ITALIA a cura di Lorenzo Canova in collaborazione con Maria Cristina Bastante Matteo Basilé / Angelo Bellobono / Maura Biava / Rossella Biscotti / Stefano Cagol / Maurizio Cannavacciuolo / Francesco Carone / Arturo Casanova / Gea Casolaro / Francesco Cervelli / Marco Colazzo / Alberto Di Fabio / Mauro Di Silvestre / Stefania Fabrizi David Fagioli / Iaia Filiberti / Heinrich Gresbeck / Domenico Mangano / Luca Matti / Andrea Melloni / Luigi Mulas Debois / Adriano Nardi / Giorgio Ortona / Fabrizio Passarella / Piero Pompili / Arash Radpour / Antonio Riello / Federico Solmi / Carola Spadoni / Nicola Verlato
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NELLE TERRE DI LORENZO Un invito al viaggio. Nuovi occhi per attraversare le Marche seguendo un percorso intorno alle opere di Lorenzo Lotto. L'evento è promosso dalla Regione Marche e da setti comuni. In cordata per il lancio di Lorenzo Lotto e le Marche: per una geografia dell'anima. Iniziano i festeggiamenti in occasione del 450° anniversario della morte del grande artista veneziano. Ecco le tappe dell'itinerario... [leggi]
fino al 17.III.2007 Too Near Too Far Milano, C/O Careof Due artisti per introdurre l'emergente scena indipendente australiana. E per aprire il dialogo tra due nazioni, l'Italia e l'Australia, vicine e allo stesso tempo lontane. Con simili ma diversi sviluppi del fare cultura. [leggi]
fino al 10.III.2007 Ophelia's World Bolzano, Ar/ge Kunst L'Ofelia contemporanea? È in bikini e stivaloni da cow boy, con vortici d'acqua tatuati sulle cosce. Il suo è un mondo sempre alla rovescia, tanto che in video fuoriesce dall'acqua solo con i piedi e mai con il volto. [leggi]
fino al 17.III.2007 Michael Fliri Prato, Enrico Fornello Un viaggio interiore che prende forma in toni arancioni che sanno d'infanzia. Una barca fatta di bottiglie di plastica. Usata per ricercare sé stesso dopo essersi definitivamente perduto. [leggi]
fino al 17.II.2007 Back to Folk Firenze, Daniele Ugolini Da Ugolini si festeggia la pittura. Quella folk. Che piace alla gente. Quella del fumetto e dell'illustrazione esplicita. In armonia con un certo sentimento popolare. Cinque artisti a confronto... [leggi]
fino al 28.II.2007 Beverly Semmes Bologna, Galleria Marabini Un gigantismo drammatizzato. L'abito come simulacro di una società uniformata, che ha perso ogni specificità. Tra lana, organza e velluto Beverly Semmes mette in mostra la ricerca dell'identità femminile. E non solo. [leggi]
exibinterviste - la giovane arte Mario Maffei Testa tanta e penna su carta. Colto, aggiornatissimo e disincantato. Ecco un visionario che sa il fatto suo. Napoletano contro la retorica localista. Si dichiara misogino ma deve tutto a un'artista compagna di strada. [leggi]
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L’ apertura di questa mail per festeggiare un avvenimento, una sorpresa che ci ha fatto felici! San Faustino ci ha regalato 4 cestini per raccogliere i rifiuti e li ha bullonati a terra per evitare che se li rubino o li usino, come l’anno scorso, per cuocerci le castagne in piazza.... La manifestazione di S.Valentino con le Valentine alla città ed il Karosiello ha funzionato! Lo so che molti di voi penseretè..."embe...? Festeggiate l’ovvio, lo scontato, è normale che la piazza dovrebbe essere munita di cestini e pulita, strano è il contrario..." E questo è vero, sicuramente, ma erano tre anni che li stavamo chiedendo, e quindi ci fa piacere festeggiare perché da giovedì la piazza è più pulita e "qualcuno" dall’alto di un palazzo ci ha pensati un po’...! Potremmo utilizzare i cotributi raccolti nel "karosiello" per recintare le aiuole e seminarci il prato e il grano, evitando così che la piazza continui ad essere il giardino privato dei cani del Centro Antico. Lo so che è giusto condividere gli spazi, ma se i padroni non usano le palette per i "simpatici depositi" e lasciano scavare le trincee ai loro cani nelle aiuole, vi sembra carino che poi siamo noi del Kestè a dover provvedere sistematicamente a raccogliere....e sistemare il tutto?
Qualcuno ci ha scritto suggerendoci di piantare l’orto, invece del grano.... Che dite, lo facciamo, un piccolo orto al centro antico? Vediamo se riesce a sopravvivere?
Ed ora le news della settimana, che è veramente ricca di grandi eventi e new entry, tutti da non perdere.
Prima però vi ricordiamo l’evento di musica live di domani
Domenica 18 Per i Live@Kestè
Aroma de cafè Dall’ America Latina arriva la splendida voce di Gina La Corazza. Una passione ed una tenerezza unica per una cantante che ci proporrà un giro intorno alla musica sudamericana, dalla rumba alla bossa, dalla salsa alla cumbia, con kontaminazioni napoletane enfatizzate dalla chitarra del nostro partenopeo amico e maestro Alessandro Sensale
Martedì 20
a partire dalle ore 22:00 il Kestè, in collaborazione con le cooperative di artisti Woodstock e di lavoro Fa.Ti.Ka presentano: KARNASCIALIA Dopo due anni di assenza torna la il carnevale AL LARGO DEL KESTE’.
La festa nasce dalla voglia di divertimento, dal desiderio di festeggiare in piazza uno dei giorni più divertenti e trasgressivi dell’anno, senza la paura di essere aggreditiderubatipicchiatimorsi... Tante le forze in gioco per riuscire nell’intento di riempire la piazze e reimpossessarsi di uno spazio così prezioso in un giorno che, proprio per gli atti vandalici degli ultimi anni, non era stato più festeggiato. L organizzazione dell’evento è affidata alle due cooperatice Fa.Ti.Ka e Woodstock, cuore pulsante della fervida e costante produzione artistica del Kestè. La serata sarà animata dalla musica live dei Mannitidiriale, un viaggio al centro del Vesuvio fra tammorriate ed eco dei quartieri napoletani. Sonorità partenopee, musiche e danze che sottolineano la festa come luogo sociale, di incontro fra culture che vivono a stretto contatto e che si contaminano costantemente.
La formazione: Fabrizio Cherubini –basso Marco Arena – chitarra solista Michele Serao – chitarra classica Alberto Greco – chitarra acustica Pina Morbillo – flauto Francesco di Vaio - tammorra Franco Barraco – percussioni Amelia Cozzolino – voci Enzo Recano- voci
A seguire Tobefolk, due bifolki in consolle. Un Dj set d’eccezione, due grandi artisti che si ritrovano a suonare insieme al Kestè: Dario Cervo, meglio conosciuto come Uècervone e la sua Sangennarobar, e il noto Dj napoletano Stefano Miele, uno dei pochi talenti riuscitosi ad affermarsi anche all’estero. Tutto il mondo folk rimixato e trasformato per essere ballato.... Una selezione che viaggia dal Brasile all'Africa sub sahariana, dai balcani ai ritmi nostrani delle tammorre e delle ballate popolari. I loro travolgenti dj set, siglati "World beats", con remix originali, si impreziosiscono di tutte le possibili chiavi di lettura del dub.
Per arricchire la festa, il Kestè fornirà maschere e trucchi a chi non dovesse esserne fornito. Ed ancora creazioni di palloncini in regalo e il Magocartomante Dino, il medesimo delle famose feste di carnevale del Kestè Pozzuoli di 10 anni fa, per continuare la tradizione.
Maskeratevi al Largo del Kestè lo slogan per la serata.
Non mancate quindi a questo appuntamento che torna ad animare pa piazza. ...e se ci autorizzano, il concerto lo facciamo in piazza!! Se non ci autorizzano non continuate a chiedercelo, ci arrestano!!
Mercoledì 21 Showcase New Band
Abbiamo il piacere di presentarvi una nuova band, un gruppo di giovani emergenti di enorme spessore. Loro suonano rock, ma per l’occasione hanno preparato un umplugged dalle sonorità calde, morbide, accoglienti. Sono in questi giorni impegnati nella registrazione del loro primo album, di cui ci presenteranno alcuni estratti. sono i Missiva
Alessandra R. Trenta (nella foto) voce
Giuseppe Vita basso Marco Contiello chitarra Raffaele Giarritiello chitarra Simone Pizza batteria
GIOVEDI 22 ONLY VINYL STYLE TUTTO IL VINILE DEL MONDO CON PIERO NATALE (VINTAGE"45"STYLE)
The Whole Thing Started With Rock & Roll Now It's out ofControl
Immaginario vintage per una notte analogica. Un viaggio vintage alla ricerca delle origini delle sonorità e dei groove che ci fanno ballare oggigiorno
VENERDI 23 Una new entry da non perdere, Per gli amanti della musica one love FROM SALENTO/TARANTO CREW REGGAE SHAKALLO, SCIAMANO E ROBERT8 REGGAEHIPHOPDANCEHALLVINYL
direttamente dalla crew tarantina- salentina, tre dj che hanno incominciato a collaborare, uniti dalla passsione per la musica "black", in particolare reggae e hip hop. Lo stile, il ritmo e le sonorità che usano nelle performance e nei contest sono il mezzo per esprimere i loro pensieri, le loro idee e per raccontare la realtà quotidiana, affrontando problematiche sociali, vita dei quartieri e, piu' in generale della situazione del meridione d'italia. Le loro performance sono composte da selezioni musicali che si alternano ad esibizioni di freestyle e canzoni di cui sono anche gli autori.
SABATO 24 BUDDHANADA IL LATO COMICO DELLA MUSICA
DOMENICA 25 Per i Live@Keste Vi presentiamo un gruppo assolutamente nuovo, con un progetto molto originale che saprà, come sempre, attrarvi!
I DESIDERATA Alessandro Bruno Filippo Guerini Massimo D’avanzo Adriano Clera Alessandro Papa chitarre-percussioni-voci
Anna Cefalo arpa e voce
Desiderata è, al momento, un progetto musicale acustico composto da chitarre, arpa celtica e voci, con l'aggiunta di percussioni, flauti e molteplici altre sonorità. L’idea nasce dall'incontro fra un laboratorio chitarristico permanente e il duo folk "Da-Anaan", che ha permesso la fusione tra ortodossia artigianale e immediatezza della musica; tra folk celtico e "new-chamber-progressive"
il repertorio, in costante cambiamento, segue la forma del laboratorio artistico e musicale : consta specialmente di cover di pezzi che rappresentano punti di riferimento del percorso personale di ogni componente, e l'intenzione del gruppo è quella di aprirsi ulteriormente all'elaborazione e alla composizione musicale.
Start@22:00
FreeEntry@Kestè FreeMind@Kestè!
Maskeratevi...
Kestè : Largo San Giovanni Maggiore Pignatelli
Il saluto di questa settimana con un’ ultima Valentina.... Continuate ad inviarcene...la prossima settimana pubblicheremo le più belle sul sito e le porteremo al comune, Vedremo chi vorrà accettare le nostre "lettere d’amore"! Forse realizziamo una cosa carina, quindi continuate a scriverne!
..sulla città
Napoli, di chi lavora e non mangia, di chi mangia senza lavorare, di chi non lavora e non mangia. Di chi il lavoro lo dà ma non ce l’ha…di chi ce l’ha e lo tiene tutto per se. Di chi suda senza lavorare, magari giocando a pallone in qualche piazza. Di chi i palloni li fa e non ha il tempo per giocarci. Di chi le piazze le fa ma non ci gioca…e di chi gioca a fare le piazze senza pensare di pulirle… Chi non fa niente per niente e chi fa tutto per tutti (con qualche riserva). Di chi rosica senza risicare e di chi risica ma non rosica e sa che risicherà ancora (senza rosicare mai)… di chi non risica, non rosica ma.. risiko!!! Di chi imballa pacchi. Di chi li trasporta. Di chi li inventa e li vende. Di chi li ritira e di chi li prende. Di chi li molla e di chi li rifà.. di chi non sa mai cosa c’è dentro e si emoziona o si arrabbia per questo…. di chi è filosofo, di chi è poeta. Dei nobili caduti, ricaduti e tendenti a ricadere. Di chi non vuole saperne di rialzarsi perché sta bene dove sta. Di chi si rialza per ricadere. Di chi esce ma rimane dentro e di chi non è mai rientrato. Di chi da fuori guarda dentro, di chi da dentro guarda fuori e di chi sta fuori per guardare fuori e da li non si muove. Di chi si siede per mangiare e si alza solo quando ha dimenticato a che ora si è seduto. Di chi va di fretta perché è così che bisogna andare, di chi di fretta non ne vuol parlare ma si arrabbia se qualcuno fa tardi. Di chi recita una parte, di chi ne recita due, di chi non recita ma è un grande attore, di chi recita… e lasciamo perdere! Musica, danza, canto…città di artisti! Di chi si esibisce la sera, di chi il giorno, di chi lo fa solo la domenica mattina con le finestre di casa aperte –per la gioia dei vicini-. Di chi di tutto un po’. Di chi non sa cosa siano le code. Di chi lo sa ma non gli importa. Di chi se ne frega per non sentirsi fesso, di chi è fesso e contento. Di chi non è fesso ma fa finta di esserlo… e spesso si confonde. Di chi ha le idee chiare, di chi di chiara conosce solo la birra ma non la beve. Di chi si chiama Chiara. Di chi espone. Di chi si espone. Di chi è stato esposto. Di chi sente dire ma non crede. Di chi vede e non crede. Di chi vive e non crede. Di chi prima o poi se ne fa una ragione. Di chi non sente e crede. Di chi non vede e crede. Di chi non vive e crede. Di chi crede e basta. Di chi inventa. Città di nani e giganti. Città di santi. Napoli, chi la odia. Chi la ama. Chi la invidia. Chi la sporca. Chi la pulisce. Chi la rompe. Chi la costruisce. Chi la canta. Chi la scrive. Chi la racconta. Chi la vive. Napoli milionaria. Napoli è tutta una canzone. Napoli violenta. Napoli, punto e a capo.
Alfredo
Per esporre e suonare, per commenti idee, scleri, sfoghi e complimenti scivete ad info@keste.it
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CONSERVAZIONE, GESTIONE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO - INVENTARI ARCHIVI E MUSEI
dal 16 marzo al 31 dicembre 2007 | università degli studi di padova | padova
Nel mese di marzo 2007 verrà avviata la quinta edizione del Master di I livello in Conservazione, gestione e valorizzazione del patrimonio - Inventari archivi e musei a.a.2006/2007, finanziato dal Fondo Sociale Europeo.
Gli interventi formativi si riferiranno alle seguenti aree:
. Economia e gestione del patrimonio . Archivi musei, sistemi museali . Turismo industriale e del territorio . Industria impresa e patrimonio industriale . Inventariazione e catalogazione dei beni della civiltà industriale.
Informazioni utili:
. Destinatari: 12 disoccupati e/o inoccupati, ammesse laurea triennale, specialistica o vecchio ordinamento . Sede del Master: Università di Padova . Durata del Master: dal 16 marzo 2007 al 31 dicembre 2007 . Articolazione didattica: 300 ore di attività frontali d'aula, 50 di attività seminariali, 200 di stage (certificazione di 63 CFU) . Stage presso enti pubblici, istituti e centri di ricerca, musei, imprese
Conservazione, gestione e valorizzazione del patrimonio - Inventari archivi e musei Per ulteriori informazioni: Dipartimento di Storia dell'Università degli Studi di Padova Referenti: Dott. Roberto Galati, Arch. Cristina Morandi Via del Vescovado 30 - 35141 Padova tel 049 827 8561 master.patrimonioindustriale@unipd.it
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ISTITUTO DI SCIENZE DELLE COMUNICAZIONI VISIVE
Anarchia sempre - Omaggio a Judith Malina e Julian Beck
a cura di Peppe Morra
Venerdì 16 febbraio 2007 ore 19.00
Fondazione Morra
Palazzo dello Spagnuolo – Via dei Vergini 19 80137 Napoli
« (…) Io sono veramente libero solo quando tutti gli esseri che mi circondano, uomini e donne, sono ugualmente liberi. La libertà degli altri, lungi dall’essere un limite o la negazione della mia libertà, né è al contrario la condizione necessaria e la conferma. Non divengo veramente libero se non attraverso la libertà degli altri, così che più numerosi sono gli uomini liberi che mi circondano, e più profonda e ampia è la loro libertà, più estesa, profonda e ampia, diviene la mia libertà. E’ invece proprio la schiavitù degli uomini a porre una barriera alla mia libertà, o, che è lo stesso, è la loro bestialità a negare la mia umanità; perché di nuovo, posso dirmi veramente libero solo quando la mia libertà, o, che è lo stesso, quando la mi dignità di uomo, il mio diritto umano, che consiste nel non obbedire a nessun altro uomo e nel determinare i miei atti in conformità con le mie convinzioni, mediate la coscienza ugualmente libera di tutti, solo quando la mia libertà e la mia dignità mi ritornano confermate dall’assenso di tutti. La mia libertà personale, così convalidata dalla libertà di tutti, si estende all’infinito» da "La libertà degli uguali" di Michail Bakunin.
La Fondazione Morra presenta Anarchia sempre – un omaggio a Judith Malina e Julian Beck fondatori nel 1949 della particolare struttura operativa del Living Theatre, compagnia libertaria i cui spettacoli hanno rivoluzionato profondamente negli anni ’50 il teatro contemporaneo.
Guidati dall'idea che il teatro sia un mezzo per innescare un cambiamento sociale, il gruppo diventa una comunità in cui si vive e si lavora insieme, alla ricerca di una nuova forma di creazione teatrale fondata sul coinvolgimento fisico e l'impegno politico dell'attore.
Saranno esposte alcune tele di Julian Beck degli anni ’50 e sarà fruibile nelle sale di Palazzo dello Spagnuolo a partire dalle ore 19.00 una selezione dei film già proiettati a Napoli in occasione dell’edizione del Living Theatre tenutasi a Castel Sant’ Elmo nel 2003.
ELENCO FILM
The Connection, 1962 Shirley Clarke
The Brig, 1964 Jonas Mekas
Lost Lost Lost, Jonas Mekas
Street Song, 1966 Jonas Mekas
Mysteries, 1966-2000 Jonas Mekas
Cassis,1966JonasMekas Theatre libre
Frankenstein 1965-66 Berlin
Seven Meditations on Political Sado-Masochism, Living Theatre
Six Public Acts, ’60, Living Theatre
I cinque sensi del Teatro, 1994 Living Theatre
Masse Mensch
Antigone, 1967
Amore e Rabbia, 1968 di Carlo Lizzani, Jean-Luc Godard, Marco Bellocchio, Bernardo Bertolucci, Pier Paolo Pisolini, con Julian Beck
Inoltre sarà poiettato Il Teatro dell’ Utopia (1981) di Mario Franco
Per informazioni: Fondazione Morra tel +39 08144 209 23 fax+39 81454064 - www.lungrabbe.it
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notizie del 19/2/2007
ECCO LA MIA ARTISSIMA Da New York a Torino. Andrea Bellini, curatore romano trentaseienne attualmente corrispondente dagli Stati Uniti per il bimestrale FlashArt, è stato appena nominato direttore di Artissima, una delle più importanti fiere d'arte contemporanea italiane. Sicuramente la più importante per l'arte giovane. Su Exibart la sua prima intervista. [leggi]
fino al 25.II.2007 Amore e Psiche Arona (no), Villa Ponti Il mito di Amore e Psiche rivive a Villa Ponti. L'amore in tutte le sue sfaccettature, insieme alla seduzione e al fascino. Attraverso un percorso che dall'Ottocento arriva a toccare il contemporaneo... [leggi]
fino al 27.II.2007 Paolo Angelosanto Roma, Mlac Uno spazio intasato da un sovraffollamento di iconografie. In un susseguirsi avvolgente di videoproiezioni. Angelosanto costruisce una retrospettiva che svela un filo conduttore... [leggi]
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opening 23 febbraio 2007 | ore 18.00 | fino al 25 febbraio 2007 | grand hotel minerva | firenze
Quest'anno ARTOUR-O A FIRENZE è alla sua quinta edizione, la terza in Città. L´importanza che la Città riveste a livello mondiale nel campo dell'arte e dell'architettura ne fa un palcoscenico unico al mondo e ARTOUR-O ripropone lo stretto connubio che l'ha sempre contraddistinta nei secoli tra il territorio e l'arte contemporanea, grazie all'allestimento del Museo-Shop Temporaneo al Grand Hotel Minerva e al percorso culturale in Città. In sintesi si tratta di passare tre giorni a Firenze che grazie a quest'evento non si presenta solo come Città d'arte del passato ma anche del presente e del futuro.
DOVE e QUANDO ARTOUR-O aprira' i battenti del il giorno venerdi 23 febbraio 2007 alle ore 18,30, nella prestigiosa sede del Grand Hotel Minerva, luogo particolarmente in linea con lo spirito di ARTOUR-O, avendo al suo interno interventi architettonici di Carlo Scarpa. Si concluderà la sera di domenica 25 febbraio, al termine di tre giorni ricchi di appuntamenti. L'altra sede scelta per la manifestazione è la stessa Città di Firenze, con alcuni punti da "scoprire o riscoprire".
ARTOUR-O si conferma appuntamento internazionale con un carattere spiccato di collaborazione tra Istituzioni e Privati sempre più attento com'è agli scambi culturali: Il Museo-Temporaneo accoglie infatti Operatori pubblici e privati, italiani e stranieri e Editori di arte e architettura.Tra i partecipanti, gallerie provenienti da Shanghai, Beijing, Tianjin, Lisbona , Buenos Ayres e dalla Svizzera oltre a Barbara Paci, la Bertesca-Masnata, Art's Events, Ellequadro Documenti, Roberto Bencivenga, Galleria del Palazzo, Il Vicolo e importanti testate di arte e architettura, tra cui ABITARE, Arte&Dossier, EXIBART e Shanghai Artists. Oltre all'esposizione sono previste una serie di performances.
EVENTI COLLATERALI 1 - Sabato 24 febbraio dalle ore 10,30: "ARTOUR-O in Città". Il singolare evento curato da Beba Marsano è in totale sintonia con la mission di ARTOUR-O che considera l'arte libera da pastoie temporali. L'itinerario in città, che per ARTOUR-O rappresenta ormai una tradizione, è dunque scandito dalle opere, gentilmente concesse da alcuni degli operatori presenti al Grand Hotel MINERVA, che costituiscono il fil rouge che evidenzia lo stretto legame esistente tra il momento artistico attuale e quello del passato. Il percorso tocca l'Istituto del Restauro con Palazzo Spinelli con Villa Berni a Porta Romana, Palazzo Enrico Coveri, nel cuore della città le Giubbe Rosse, le librerie Edison Bookstore, Seeber Libreria Internazionale Melbookstore, Alle Murate, fino al Museo Archeologico, per poi continuare in un unicuum artistico al Museo Temporaneo. Le sedi del percorso resteranno aperte al pubblico fino a domenica.
2 - Domenica 25 febbraio dalle 10.30 il focus di approfondimento per gli operatori "Arte on - line - Mostre e Mostri" , un nuovo portale per gli Operatori. Il focus sarà condotto da Vittoria Coen con Giulio Bargellini, Pino Casagrande, Dario Nardella e Massimo Scaringella. 3 - Conferimento degli ARTOUR-O d'Argento ai Committenti che, nel solco della tradizione che ha reso unico il nostro Paese, oggi contribuiscono ad arricchire il territorio con opere d'arte del nostro momento attuale.
CALENDARIO
Venerdì 23 febbraio ARTOUR-O Opening ore 18.30 fino alle 24.00 Il Console Dinah Azevedo Neves e l'Assessore Silvano Gori inaugurano il Museo - Shop Temporaneo d'Arte Contemporanea al Grand Hotel MINERVA . Installazioni di Nado Canuti e di Eduard Pla. Segnalazioni di ABITARE e dell'Accademia delle Belle Arti di Firenze. Mostra dell'Accademia delle Belle Arti: dialogo tra Docenti e Allievi. Sabato 24 febbraio ore 10.30 - 13.00 ARTOUR-O IN CITTA' Percorso in città a cura di Beba Marsano che toccherà i luoghi: Palazzo Spinelli con Villa Berni a Porta Romana, Palazzo Enrico Coveri, Le Giubbe Rosse, Edison Bookstore, Seeber Libreria Internazionale Melbookstore, Alle Murate, Museo Archeologico e il Grand Hotel Minerva. ore 15.30 - 21.00 ARTOUR-O Museo Shop Temporaneo al Grand Hotel MINERVA Domenica 25 febbraio ore 10.30 - 13.00 Focus "l'Arte on Line - Mostre e Mostri" . Un nuovo Portale per gli Operatori . Consegna dei Premi ARTOUR-O D'ARGENTO a: Silvana Coveri, Oreste Genzini, Paolo Marconcini, Vittorio Moretti, Natalie Grenon e Pietro Sartogo. ore 15.30 - 21.00 ARTOUR-O Museo - Shop Temporaneo al Grand Hotel MINERVA
ARTOUR-O a FIRENZE 2007 V Edizione Le Città d'Arte per l'Arte Contemporanea Primo Museo Temporaneo di Arte Contemporanea 23 24 25 febbraio 2007 Grand Hotel Minerva Piazza Santa Maria Novella 16 Organizzazione: Ellequadro Events - Porticato di Palazzo Ducale Piazza Matteotti 44/46 - 16123 Genova Tel. +39.010.2474544 Fax +39.010.2474545 Port. +39.348.3358530 info@artour-o.com www.artour-o.com
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design_fiere Stockholm Forniture Fair 730 espositori, 20 paesi partecipanti. A detta dell'organizzatrice Cecilia Nyberg la Stockholm Furnitire Fair, a Stoccolma dal 7 all'11 febbraio scorso, è piena al punto di esplodere. Impossibile darle torto. [leggi]
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dal 22 febbraio 2007 | fondazione stelline | milano
Si preannuncia come un'occasione unica per conoscere un pezzo importante del patrimonio artistico di Milano, l'esposizione, dal titolo PICASSO ILLUSTRATORE che si tiene alla Fondazione Stelline dal 22 febbraio al 6 maggio. Ad arricchire la mostra, che presenta per la prima volta insieme i più importanti libri d'artista di Pablo Picasso con 100 tavole e litografie originali da Le Metamorphoses di Ovidio (1931), Le chef d'oeuvre inconnu di Honoré de Balzac (1931), l'Histoire naturelle di Buffon (1942), Dos Contes di Reventós (1947), Dans l'atelier de Picasso di Sebartés (1957), verranno esposti i 31 rami incisi da Picasso nel 1936 per illustrare l'Histoire Naturelle di Buffon. Nel 1964, per volere dello stesso Picasso, le lastre vennero biffate, ovvero sfregiate con un segno netto sulla loro superficie che ne taglia l'immagine, per tutelarne la diffusione e garantire che gli esemplari in circolazione siano esclusivamente quelli voluti dall'artista e che siano stati stampati sotto il suo diretto controllo. I rami furono, poi, acquistati da Alfonso Ciranna, napoletano di nascita ma milanese d'adozione, mercante di stampe e attento collezionista, e donati nel 1988 alle Civiche Raccolte d'Arte di Milano che furono esposte, lo stesso anno, al PAC.
L'esposizione, curata da Elena Pontiggia, è stata ideata dalla Fondazione Stelline, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Lombardia, del Comune di Milano e della Provincia di Milano, e metterà in evidenza il Picasso grafico, straordinario sperimentatore di tecniche (acquaforte, acquatinta, puntasecca, bulino, litografia e linoleum) che spesso stampava da sé le sue opere; presenterà al pubblico un maestro del segno, che produsse nella sua vita più di 2500 incisioni (la prima fu eseguita a Barcellona nel 1899) con una passione e una abilità tecnica tali da far apparire al confronto l'attività pittorica quasi accessoria, e che si affermò come il maggiore incisore del XX secolo, il primo, il più originale, il più innovativo nei contenuti e nelle tecniche.
Picasso Illustratore Dal 22 febbraio al 6 maggio 2007
Fondazione Stelline, Sala del Collezionista corso Magenta 61 Orario: martedì - domenica 10/20 (lunedì chiuso) Ingresso: ? 6,00; ridotto ? 4,00 Catalogo Skira
Prenotazioni / 899666805* / www.vivaticket.it (* servizio a pagamento senza diritto di prevendita) Prenotazioni visite guidate OPERA d'ARTE / tel. 02.45487395; fax 02.45487401 info@operadartemilano.it
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Sound Art in a Limo
What: A white stretch limo Where: Pier 94, Amory Art Fair, front of the entrance When: Friday, Saturday, and Sunday, February 23, 24, 25 starting at 3 pm and ending at 7pm Time: 20-25 minutes. Board and return to the Armory at Pier 94 on the hour and half
The limo is back! An experimental white box for sound art! Rest your eyes. Open your ears. Listen to art!
Artists: Louise Lawler, John Baldessari, Nic Collins, Richard Kostelanetz, Lynne Tillman, Kiko Smith, David Linton, Paul Bowles, Eleanor Antin, Judy Fiskin, Mike Kelley, Martin Kersels, Jim Shaw, Alexis Smith, Jeffery Vallance, Doug Harvey, Joe Scanlan, Pia Lindman, Richard Humann and China Blue, Orlan and Tanger, Jane Philbrick, Linda Post, Clemens Weiss and many others.
Refreshments and conversations are also on the menu.
In the darkness of February a limo will zip around Manhattan for a half hour and passengers will be transported by sound art. Historical and current sound art by many different artists will be heard. 24 different spaces will be created over the 3 days.
AC Institute’s Sound Art in a Limo is curated by Holly Crawford. Sound art from the Tellus archives/ Harvestworks; Art Issues’ Sound Poems project by Gary Kornblau and Doug Harvey and many other artists.
Last year was Critical Conversations in a Limo video is now available on Google.
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giovedì 22 febbraio 2007
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notizie del 21/2/2007
IRPINIA ELETTRONICA Una residenza artistica che coinvolge nomi nazionali e internazionali in un progetto di documentazione audiovisiva del patrimonio culturale e ambientale dell'Irpinia. Musicisti elettronici e artisti video si confrontano con il Carnevale. Suoni, immagini e tradizioni antiche riviste attraverso i linguaggi del contemporaneo... [leggi]
resoconto Fruz 01 Monfalcone (go), Sala Antiche Mura I giovani segnalati del concorso ManinFesto, rigorosamente under trenta. Alcuni con qualche collettiva alle spalle, altri ancora freschi di accademia e alla prima mostra. Una ricognizione sugli emergenti del Friuli. [leggi]
fino al 4.III.2007 Isola&Norzi Torino, Ermanno Tedeschi Zampe d'elefante come novelle Colonne d'Ercole. E una finestra in legno di betulla spalancata sul bosco. Sono i nuovi lavori del duo di scultori torinesi. Che ridisegnano gli spazi della galleria... [leggi]
fino al 3.III.2007 Daniela Perego Bologna, nt art gallery Dal primo piano al campo lungo. Dai volti di donne alla loro negazione. Dopo aver indagato i tic femminili, Daniela Perego coglie le consonanze tra donne e natura. E prova ad afferrare la femminilità attraverso gli alberi... [leggi]
fotografia Stato di tensione Nella seconda puntata dell'indagine Presente alternativo, parliamo di fotografi che criticano alcuni aspetti della propria cultura di appartenenza. Ma, così facendo, in realtà mettono in discussione problemi di valenza universale. [leggi]
fino al 6.III.2007 Tarsh*to Roma, Sala 1 Tat tvam asi, recita una frase sacra agli indù: "Tu sei quello". Grandi arazzi e piccole miniature per sondare ciò che ci unisce attraverso ciò che ci divide. Un percorso antropologico-spirituale... [leggi]
in_fumo Forma o formato? Graphic novel, strisce, antologie, comic books, mini album. Si allunga la lista dei formati possibili per i fumetti. Nel macromondo dell'editoria si continua a pensare e produrre nel tentativo di calibrare il giusto rapporto tra forma e narrazione... [leggi]
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Gino
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dal 24 febbraio 2007 | centro culturale santa maria della pietà | cremona
A trent'anni dall'ultima retrospettiva dedicata a Giovanni Carnovali, meglio conosciuto come il Piccio, (Montegrino 1804 - Cremona 1873), Cremona propone la più importante e completa mostra monografica dedicata all'artista, dal titolo Piccio. L'ultimo romantico. Dal 24 febbraio al 10 giugno infatti, presso il Centro culturale Santa Maria della Pietà, in piazza Giovanni XXIII, a Cremona, si potranno ammirare circa 150 tra dipinti, disegni e bozzetti del Piccio, provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private, italiane ed estere. La scelta di Cremona come sede espositiva è stata suggerita dallo stesso percorso biografico dell'artista che visse in questa città l'ultima fase della sua attività, per molti versi la più affascinante, fino alla scomparsa nel Po avvenuta nel 1873.
Il percorso espositivo ricalca quello cronologico e stilistico dell'attività artistica del Carnovali, mostrando l'evoluzione della sua produzione pittorica attraverso l'individuazione di temi portanti che ne caratterizzarono le scelte iconografiche, consentendo significativi raffronti con artisti coevi a lui legati da rapporti di amicizia o affinità. A tal proposito in mostra sarà ricostruito, fatto del tutto eccezionale, l'ambiente della cosiddetta "Sala ovale" della famiglia Berizzi, con il confronto tra quattro differenti interpretazioni del tema paesistico che costituiscono una sorta di gara tra Piccio stesso, Ronzoni, Trécourt e Cannella.
Come i macchiaioli toscani o gli impressionisti francesi, il Piccio è stato uno di quei pittori che, incompresi nella loro epoca e dimenticati, sono stati finalmente apprezzati e riconosciuti in tutta la loro grandezza soltanto nel Novecento. La riscoperta di questo artista molto bizzarro per temperamento e stile di vita, ma che fu uno straordinario innovatore, si deve, prima che alla critica, proprio ad alcuni protagonisti del nostro Novecento che come Novellini, Previati, Carrà e de Chirico che soprattutto scorsero in lui il fondamentale tramite tra la sensibilità romantica (tanto che lo si può considerare "l'ultimo romantico") e quella delle prime avanguardie. Il suo linguaggio pittorico molto moderno è stato considerato come anticipatore delle esperienze della Scapigliatura, del Divisionismo e addirittura del Futurismo. Il Piccio ha elaborato un nuovo modo di vedere e rappresentare il mondo rifacendosi alla tradizione del Naturalismo lombardo, la cosiddetta pittura della realtà, da Lotto e Moroni al Cerruti, e alle suggestioni luministiche di Leonardo e del Correggio.
Questa mostra, sicuramente la più importante e completa dedicata al Carnovali, propone circa 150 fra dipinti, disegni e bozzetti, che permettono il confronto con Appiani, di cui può considerarsi l'erede, e con gli altri protagonisti dell'Ottocento lombardo come Hayez, Trécourt, Ranzoni, Faruffini, Cremona. Sfilano, spesso resi con un realismo impressionante, i personaggi da lui raffigurati. Nobili e borghesi, imprenditori e intellettuali tra Cremona e Bergamo (che furono le sue città d'adozione) a comporre lo straordinario ritratto di una società in mutamento. Mentre nei bellissimi dipinti sacri si mostra all'altezza degli antichi maestri da lui studiati. Infine i paesaggi sono tutti veri capolavori. Resi attraverso le impressioni e gli stati d'animo, vi troviamo un sentimento della natura tale per cui la visione si dissolve nella luce, come per i dipinti di Turner. Molti aspetti della vita del Piccio rimangono ancora misteriosi, il leggendario viaggio a Parigi, gli amori infelici, la misteriosa morte nelle acque del Po, tutto ciò ha contribuito ad alimentare il mito di artista irregolare, pittore girovago, alla continua ricerca di nuovi spunti pittorici, che la mostra restituisce in tutto il suo fascino.
La mostra è stata organizzata dall'APIC di Cremona con il contributo della Regione Lombardia e della Fondazione Cariplo in collaborazione con la Galleria d'Arte Moderna di Milano, la Provincia e il Comune di Bergamo, la Provincia e il Comune di Varese, l'Accademia Carrara di Bergamo, i Musei Civici di Pavia, il Museo civico Ala Ponzone di Cremona, il Club Unesco «il Caravaggio» di Treveglio (BG) e l'Associazione «Giovanni Carnovali detto il Piccio» di Montegrino Valtravaglia (VA) ed è stata ideata e sviluppata a partire dalla ricorrenza del bicentenario della nascita di Giovanni Carnovali, detto il Piccio (Montegrino Valtravaglia, VA, 1804) alla scopo di valorizzare un artista particolarmente significativo nell'innovazione di un linguaggio specificatamente lombardo in grado di confrontarsi con le sperimentazioni più moderne in ambito europeo.
Piccio. L'ultimo romantico Dal 24 febbraio al 10 giugno 2007 Santa Maria della Pietà Catalogo: Silvana Editoriale www.silvanaeditoriale.it Ufficio Stampa Studio Esseci www.studioesseci.net ORARI: Dal martedì al sabato, ore 9-19. Domenica e festivi, ore 10-19. Chiusa il lunedì, tranne il 9 aprile 2007. Apertura straordinaria martedì 1° maggio 2007 BIGLIETTI E AGEVOLAZIONI: Intero: ? 9,00 Ridotto: ? 7,00 Ridotto speciale: ? 5,00 (scuole e possessori di Apic Card e Cremona City Card) Ingresso libero: bambini fino a 6 anni, accompagnatori di scolaresche o di comitive di almeno 15 persone
Informazioni e prenotazioni: APIC Cremona - Biglietteria tel. +39 0372 801452 (dal martedì alla domenica) apic@digicolor.net www.cremonamostre.it il biglietto d'ingresso alla mostra da diritto all'ingresso ridotto al Museo Civico Ala Ponzone
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Comunicato stampa/Invito
SALETTAVERDE
Libreria Guida Merliani - via Merliani 118/120, Napoli
Momenti partenopei, “Una serata: chitarra e risate”
Venerdì 2 marzo 2007, alle ore 17,30
Venerdì 2 marzo 2007, alle ore 17,30, alla “Saletta Verde” della Libreria Guida di Via Merlani al Vomero “Una serata: chitarra e risate” con poesie e canzoni umoristiche.
Partecipano il cantante-chitarrista Antonio Corbara e l’attore Aldo Spina.
Modera e conduce: Maurizio Vitiello, che racconterà aneddoti.
Tra i brani musicali, ad esempio, “Attenti alle donne” di Armando Gill, “I due gemelli” di Pisano e Cioffi, “La pansé” di Pisano Rendine Cioffi, ed altre di Gambardella; tra le poesie, invece, alcune di Peppe Viola, Gennaro Esposito, Raffaele Viviani, Rocco Galdieri ...
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lisa ruyter
"crowd scenes"
vernissage venerdÏ 2 marzo 2007 ore 19.00 da mimmo scognamiglio arte contemporanea, via mariano d’ayala 6, napoli
sarà presente l’artista
sin dagli esordi,1996, la ricerca di lisa ruyter si è basata sulla fotografia; da questi scatti presi in giro per il mondo si è delineato un’itinerario personale ed artistico che rappresenta un valido percorso per comprendere la crescita della ruyter nel corso di un decennio.
il lavoro del fotografo, per quanto casuale è pur sempre intenzionale.
lisa ruyter seleziona una piccola percentuale delle immagini scattate e traduce quelle stesse immagini intense ed acute in una pittura piatta.
nella "trascrizione" dalla fotografia alla pittura vengono scelti solo quei particolari che l’artista desidera evidenziare mentre tutti gli altri dettagli vengono tralasciati. partendo dalle immagini selezionate, si passa prima al disegno e poi alla scelta fondamentale dei colori acidi e netti che rafforzano il risultato finale "flat and plane". una delle caratteristiche del lavoro di lisa ruyter è la serialità. in occasione della mostra a napoli le opere realizzate rappresentano "scene di gruppo", alcune delle quali tratte dal reportage effettuato dall’artista nel duomo di napoli in occasione del "miracolo di s.gennaro’06"; le opere giocano sull’alternanza tra pubblico e privato, nella moltitudine di cose e persone c’Ë sempre una figura che emerge, ripresa di spalle, che spingendoci a guardare oltre la superfice non fa che evidenzire l’appiattimento e il distacco tipici dello stile di lisa ruyter.
in esposizione, 6 lavori della serie "crowd scenes" e 2 ritratti d’artista allo specchio "i’m a camera" in bianco e nero.
lisa ruyter (washington, dc,1968) vive e lavora tra vienna, mikonos e new york. i suoi lavori sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private, ed ha esposto in alcune tra le maggiori gallerie, in musei e fiere internazionali.
mimmo scognamiglio artecontemporanea via mariano d'ayala, 6 80121 napoli - italy tel. +39081400871 - fax +3908119576621 www.mimmoscognamiglio.com
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QUESTE LE MIGLIORI GALLERIE D'ARTE OGGI IN ITALIA SECONDO GLI ARTISTI
1 Massimo De Carlo
2 Zero...
3 Continua
4 Studio Guenzani
5 Franco Noero
6 Massimo Minini
7 Francesca Minini
8 Monitor
9 Neon
10 Lia Rumma
11 Francesca Kaufmann
12 Sonia Rosso
13 T293
14 Emi Fontana
15 Fonti
16 Pinksummer
17 Maze
18 Giò Marconi
19 Magazzino d'Arte Moderna
20 Tucci Russo
...
Se volete consultare la lista completa di tutte le migliori gallerie italiane, (oltre cento), indicate dagli artisti nel nostro sondaggio, con il relativo punteggio ottenuto, consultate il nostro sito www.flashartonline.it
E ORA LE MIGLIORI GALLERIE SECONDO I LETTORI DI FLASH ART E I NOSTRI UTENTI ON LINE.
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2) Professionalità voto da 1 a 10
3) Gentilezza, cortesia, accoglienza, voto da 1 a 10.
Tutti coloro che vorranno partecipare al nostro sondaggio sono pregati di rispondere, indicando il nome della galleria per ogni singola richiesta a: polls@flashartonline.com e giancarlo.politi@tin.it
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I MIGLIORI 5 (cinque) GALLERISTI ITALIANI per Professionalità, A MIO AVVISO SONO:
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2) ............................................................................ (PUNTEGGIO DA 1 A 10)
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I MIGLIORI 5 (cinque) GALLERISTI ITALIANI per Gentilezza e Corteisa A MIO AVVISO SONO:
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3)............................................................................ (PUNTEGGIO DA 1 A 10)
4) ........................................................................... (PUNTEGGIO DA 1 A 10)
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Tutti coloro che vorranno partecipare al nostro sondaggio sono pregati di rispondere, indicando il nome della galleria per ogni singola richiesta a: polls@flashartonline.com
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inaugurazione mercoledì 28 febbraio 2007 | a cura di dominique stella | vecchiato new art galleries | padova
La Vecchiato New Art Galleries apre la stagione con una ricca ed esaustiva retrospettiva dedicata a Jacques Villeglé dal titolo Il décollage di un grande maestro. Villeglé, curata da Dominique Stella, comprendente diversi inediti e un'opera realizzata appositamente in occasione della mostra. La rassegna, in gran parte composta da opere provenienti dalla collezione privata dell'artista, presenta una sessantina di significativi lavori dalla fine degli anni Cinquanta ad oggi, e racconta il percorso di Villeglé dal suo periodo "Affichiste", lavoro sviluppato dal 1949 fino ai primi anni del 2000, ai segni socio politici, linguaggio creato nel 1969, e con il quale continua a operare nel campo dell'arte. In mostra si possono ammirare i celebri dé-collages: Courcelles del 1957; Avenue Victor Hugo del 1969; Bas de palissade rue de la Gaĭté del 1987; 7, quai d'Austerlitz, del 1994; Métro Arts-et Metiérs del 2000. Particolarmente suggestivi e di grande impatto i segni socio politici quali Les Murs ont la parole del 1995; La Guérilla des écritures del 1997; Divination del 2001; Les Choses Singulières del 2006; fra gli inediti l'opera realizzata con lettere e segni sovrapposti con la quale Villeglé ringrazia per l'esposizione la Galleria Vecchiato.
Dal 1957 mediante azioni individuali e collettive, che segnano la sua partecipazione alla vita del gruppo dei nuovi realisti, di cui è uno dei fondatori, Villeglé ha saputo affermare l'originalità di una ricerca che si impone oggi come la più esemplare nell'ambito del manifesto lacerato. La caratteristica specifica delle immagini inerenti i manifesti lacerati, che catturano l'attenzione dell'artista, è proprio quella stessa presente sui muri delle città, l'espressione più viva del nostro folklore urbano. Dominique Stella sottolinea: "Villeglé ci fa vedere il mondo della strada con occhi nuovi. Nonostante il grado di trasformazione o di alternazione al quale è sottoposto il manifesto lacerato, nel laboratorio mentale della nostra visione rimane un documento, un frammento d'informazione, localizzata nello spazio e nel tempo: possiamo definire Villeglé l'ordinatore di questi documenti. La sua opera, infatti, si divide in ampie serie raggruppate per affinità in base all'argomento, alle dosi rispettive di colore e grafismo, all'importanza del carattere tipografico e della composizione. A seconda che il manifesto esprima le idee di lutto, gioia, esuberanza o solennità, che esso tenda a convincere, sedurre, scioccare o provocare, la sua destinazione sarà sociologicamente diversa: questa l'autentica originalità di Villeglé. L'artista con la sua cultura, la sua sensibilità e le sue scelte unisce l'azione a una realtà spontanea e anonima, come quella dei manifesti di strada, alla cultura e fonde un fenomeno sociologico a un fenomeno poetico ed estetico. Oggi Villeglé parla e scrive con un linguaggio personale, ispirato ai graffiti "rubati" nella metropolitana parigina, reinterpretando i fatti secondo una poesia visiva assolutamente inedita. In mostra è dunque possibile ammirare una produzione artistica ampia, ordinata e ricca: l'opera di un autentico testimone del suo tempo".
Villeglé parlando dei suoi segni socio politici commenta: "si tratta di un alfabeto che viene dalla strada, dall'anonimato, dai graffiti: tutti fotografano i graffiti, personalmente mi considero un disegnatore che valorizza i segni. L'idea è nata da una visita di Nixon a de Gaulle nel febbraio 1969. Alla vigilia della partenza di Nixon in tutta Parigi c'erano le scritte "Nixon go home", e nella metropolitana ho visto un «NIXON» scritto con le tre frecce del partito socialista del 1933. La "i" la croce di Lorena; la "x" la croce uncinata; la "o" il cerchio mediterraneo con la croce latina all'interno, e di nuovo le tre frecce di Serge Tchakhotine. Mi sono detto: "è un alfabeto che non esiste, quindi lo realizzerò". Da allora per qualche anno ho scritto con i segni socio-politici e alla fine degli anni '70 ho realizzato i primi quadri con questo alfabeto". Gli Affichistes: Villeglé, Hains, Dufrêne, Rotella Jacques Mahé de la Villeglé è uno dei maggiori rappresentanti del movimento degli Affichistes che ha sviluppato, nell'immediato dopoguerra, un linguaggio nuovo insieme a Raymond Hains, François Dufrêne e Mimmo Rotella, creando una pratica artistica post-cubista dalla quale è scaturita la grande mutazione del linguaggio pittorico. Villeglé nasce à Quimper in Bretagna nel 1926. All'Accademia di Belli Arti di Rennes incontra il bretone Raymond Hains, ne nasce un'amicizia determinante per la carriera artistica di entrambi. Villeglé e Hains vivono nella Parigi del dopoguerra e le loro ricerche dal '47 al '57 sono strettamente connesse, ma l'intima collaborazione non esclude lo sviluppo parallelo di due differenti visioni. Fin dalla prima mostra del 1957 le due personalità si dimostrano complementari. In Hains i simboli, i riferimenti allusivi, i giochi di parole, le associazioni di idee costituiscono la trama strutturale della visione. L'istinto di Villeglé, spietatamente logico, è altamente portato al recupero degli elementi scomposti del linguaggio. Il decennio che va dal '47 al '57 è un periodo formativo per entrambi e costituisce la preistoria delle rispettive avventure: coincide con la messa a fuoco della camera in vetro ondulato, con la scoperta e la raccolta dei manifesti lacerati. In un primo tempo Hains e Villeglé cercano di oggettivare la diffrazione strutturale della propria visione tramite la fotografia, poiché tale processo consente loro di ottenere variazioni illimitate di immagini destrutturate, partendo da una forma prestabilita. In seguito applicano alla tipografia il procedimento della camera a vetro ondulato, scomponendo i caratteri dell'alfabeto, creando le ultra-lettere. Tramite questa espressione artistica nel 1953 stampano una poesia di Camille Bryen: nasce così il famoso "Hépérile éclaté", una forma di sintesi dell'illeggibile nel quale l'antisintassi e l'allitterazione, care a Camille Bryen, sono condotte al loro parossismo. E sono proprio le ultra-lettere ad entusiasmare il poeta François Dufrêne che da quel momento si dichiara ultra-letterista. Le sue grida-ritmo, fonemi interamente liberati da ogni supporto semantico e considerati come pure modulazioni sonore al momento dell'emissione, sono gli equivalenti sonori ed esatti dei manifesti lacerati. Sin dal 1957 Dufrêne si converte al décollage e si specializza nei "sotto-manifesti".
Completa l'esposizione un esauriente catalogo, edito da Vecchiato New Art Galleries, con testi di Dominique Stella, Villeglè e un'approfondita e vivace intervista della curatrice all'artista. Allegato al volume un curioso dvd contenente l'intervista e un filmato con scene di Villeglè che passeggiando per Parigi raccoglie materiale per le sue opere.
Il décollage di un grande maestro. Villeglé Dal 1 marzo al 31 maggio 2007 Orario: lunedì 15.30 - 19.30. Da martedì a venerdì 9 -13 e 15.30 - 19.30. sabato 9.30 - 13.00 e 15.30 - 19.30 Ingresso: libero Catalogo: Vecchiato New Art Galleries Vecchiato New Art Galleries Via Alberto da Padova, 2 Tel +39.049/665447 - +39.049/8561359 info@vecchiatoarte.it www.vecchiatoarte.it
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inaugurazione sabato 24 febbraio 2007 | ore 18.00 | galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea | roma
Prima antologica di Arturo Martini in uno spazio pubblico romano, la mostra che inaugura il 24 febbraio alla Galleria nazionale d'arte moderna completa il progetto espositivo iniziato a Milano, presso la Fondazione Stelline e il Museo della Permanente, ponendo l'accento sui rapporti fra il grande scultore e la capitale, dove egli raggiunse il successo vincendo il primo premio alla Quadriennale del 1931.
Arturo Martini (Treviso, 1889 - Milano, 1947) è ritenuto il maggiore scultore italiano del Novecento e uno dei grandi innovatori della scultura figurativa a livello internazionale. Il suo percorso, che la mostra ricostruisce dagli esordi agli estremi capolavori, tocca alcune tappe essenziali della cultura italiana negli anni Venti e Trenta, fra Metafisica, Valori plastici e Novecento, fino al drammatico approdo del suo scritto "La scultura lingua morta", che attesta la percezione della crisi dei linguaggi tradizionali ormai in atto.
Circa 100 opere provenienti da importanti collezioni pubbliche e private, alcune finora mai esposte e qui presentate in inedite sequenze e accostamenti, illustrano l'originalità della visione di Martini. Esse documentano la straordinaria sintesi plastica, con esiti ora lirici ora drammatici; la capacità di attingere alle radici classiche, medievali, rinascimentali della tradizione italiana e al tempo stesso di rivoluzionarne i canoni; l'incessante sperimentazione tecnica che tocca tutte le materie, dal gesso al legno, dalla terracotta alla pietra, dalla ceramica al bronzo; le linee portanti del mito e del racconto popolare, lungo le quali si sviluppa una grande varietà di temi. La rassegna dedica speciale attenzione alle opere che lo scultore espose o eseguì a Roma, o che risalgono al suo soggiorno ad Anticoli Corrado, fra le quali capolavori come Fanciulla piena d'amore (1913), l'Amante morta (1921), Ofelia (1922), La Pisana (1928), La Scoccombrina (1928 ca.) Donna al sole (1930), La zingara (1933-34). Solo a Roma saranno inoltre integrate nel percorso le opere della Galleria nazionale d'arte moderna che, per ragioni conservative, non è stato possibile presentare a Milano: il Dormiente (1921), il Orfeo (1927), il Pastore (1930), Le Stelle-Le Sorelle (1932). Sarà inoltre presente la straordinaria versione in terra refrattaria della Convalescente (1932), proveniente dalla Galleria d'arte moderna di Genova, e, nell'ultimo mese della mostra, giungerà da Treviso la celebre Donna che nuota sott'acqua (1941).
Per completare il percorso: significativa è la vicinanza della Galleria nazionale d'arte moderna a Villa Strohl-fern, dove Martini ebbe lo studio, e al Museo nazionale etrusco di Villa Giulia, meta e fonte di ispirazione dell'artista, dato che l'arte etrusca fu uno dei suoi riferimenti culturali. Collegamenti con l'architettura di Marcello Piacentini sono offerti dalla Città Universitaria e dalla Chiesa di Cristo Re. Infine ad Anticoli Corrado, dove visse e lavorò fra il 1924 e il 1927, Martini ha lasciato la fontana della piazza principale e opere nel locale museo.
In mostra viene proiettato il cortometraggio "Arte senza pace", documento di alto valore storico e artistico dedicato ad Arturo Martini, realizzato intorno agli anni '60 per la regia di Paolo Taglietto. Il film, scoperto all'interno del Fondo Fotografico della Provincia di Treviso, è stato restaurato e trasportato in formato DVD a cura di Fondazione Benetton Iniziative Culturali. Inoltre, sempre per facilitare il visitatore alla migliore comprensione dell'opera martiniana, due leggii multimediali con la scansione dei 439 fogli manoscritti di Arturo Martini dei "Colloqui sulla scultura" offrono la possibilità di sfogliare queste pungenti e sofferte pagine di riflessione sul suo lavoro.
Curatori: Claudia Gian Ferrari, Elena Pontiggia e Livia Velani Comitato scientifico: Jean Clair, Maria Vittoria Marini Clarelli, Maria Teresa Fiorio, Claudia Gian Ferrari, Alberto Ghinzani, Elena Pontiggia, Livia Velani Enti promotori: Ministero per i beni e le attività culturali -Soprintendenza alla Galleria Nazionale d'arte moderna e contemporanea, Regione Lombardia, Comune di Milano, Fondazione Stelline, Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente Progetto grafico: Andrea Lancellotti Progetto dell'allestimento: Federico Lardera Collaborazione all'allestimento Monika Elzbieta Rzonca
ARTURO MARTINI 25 febbraio - 13 maggio 2007 Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea viale delle Belle Arti 131 - Roma biglietti: intero ? 9 (integrato biglietto del museo); ridotto ? 7 www.arturomartini.info Catalogo Skira ? 35 in mostra Ufficio prenotazioni per visite guidate L'ASSOCIAZIONE DELL'ARTE Via Carlo Linneo, 1/b - 00197 Roma Tel. 063207958 - Tel. e Fax. 063200360 assdellarte@libero.it UFFICIO STAMPA Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea Dott.ssa Carla Michelli tel. 06/322 98 328 cmichelli@arti.beniculturali.it CLP Relazioni Pubbliche Tel. 02/433430 - 02/36571438 Fax 02/481384 ufficiostampa@clponline.it press@clponline.it
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fino al 10.III.2007 Coralla Maiuri Milano, Room Arte Contemporanea Pile e pile di pentole, dalla linda cucina dell'inferno. Un mondo di luccichii e colori da bambola. Non si muove un passo senza andare verso l'opposto. A volte sopra, a volte sotto il senso. Nascosto di ogni lato. [leggi]
fino al 17.III.2007 Luca Guatelli Roma, Studio Miscetti Spazi bidimensionali. Un ambiente percorribile. Un progetto che si muove tra decorazione e responsabilità tecnica senza passare inosservato. Luca Guatelli torna allo Studio Miscetti con spilli e silicone. [leggi]
libri_saggi Arte d'Oriente. Arte d'Occidente (electa 2006) Il nuovo libro di Flavio Caroli analizza l'intreccio di relazioni tra il "pensiero in figura" occidentale e quello orientale. Un'analisi estesa a 15 secoli di storia dell'arte e alle più interessanti civiltà del pianeta... [leggi]
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LE SETTE SORELLE DI NEW YORK Sì, le sette sorelle. Perché il business dell'arte non sarà certo mai come quello delle compagnie petrolifere, però il mercato tira in una maniera tale da legittimare il paragone e la metafora del numero sette. Oltre al canonico Armory Show, infatti, ci sono altre sei fiere d'arte in questo finesettimana newyorkese. Vademecum per chi è a New York e per chi no. [leggi]
fino al 6.V.2007 System Error Siena, Palazzo delle Papesse Rottami, frammenti di civiltà, genocidi, conflitti dimenticati. La lotta di tutti contro tutti fino all'ultima macchia di sangue. Una mostra indaga i conflitti della contemporaneità. La cronaca diventa spunto di riflessione. Errori del sistema... [leggi]
arteatro Corpi d'oro e resistenze Atti di resistenza nelle ultime opere di Virgilio Sieni? Indagini su rapporto corpo-azione-età, sulla memoria e sull'incarnazione del ricordo. Un'interrogazione sulla biunivocità della trasmissione del sapere corporeo, biologico ed emozionale... [leggi]
fino all'8.III.2007 Giancarlo Pediconi Roma, Galleria dell'Oca L'architettura vista attraverso la fotografia. La funzionalità, l'aspetto metaforico e quello estetico. In un'antologica che racconta la ricerca fotografica di una vita. Città, paesaggi e dettagli rivelatori... [leggi]
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DESIGN ITALIANO MADE IN EUROPE Femminile, liquido, proteiforme: questo il ritratto dell'attesissimo nuovo design italiano, in scena alla Triennale di Milano. Più che a prodotti, sembra di trovarsi di fronte a sensazioni che hanno assunto le sembianze di oggetti. Se non fosse per l'età media dei nostri "giovani" designer (dieci anni superiore rispetto all'estero) sarebbe difficile distinguere dove finisce l'Italia e inizia l'Europa. [leggi]
fino al 29.IV.2007 Daniel Spoerri Prato, Centro Pecci Non per caso. Sta in tre parole l'intento curatoriale della retrospettiva su Daniel Spoerri. Che intende smantellare l'immagine critica più stereotipata dell'artista, legata ai Quadri trappola... [leggi]
design_fiere I salone di Parigi 2. Quelli fuori Oltre al Salon du Mueble e la Maison & Object, durante la settimana del design Parigi è stata invasa da un'energia creativa che ha occupato le gallerie della rive gauche e della rive droite... [leggi]
fino al 14.III.2007 Tobias Zielony Milano, Lia Rumma Luoghi ai margini. Persone ai margini. Questa volta la protagonista è la città degli angeli, ma si stenta a riconoscerla. Prima mostra personale italiana per il giovane fotografo tedesco Tobias Zielony... [leggi]
fino al 23.III.2007 Christian Leperino Napoli, NOTgallery Inquietanti, tenebrosi, sofferenti. I nuovi lavori di Leperino raccontano di paesaggi desolati e volti urlanti. Che si incontrano in una figura cyborg, dall'aspetto minacciosamente profetico. [leggi]
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__C I T R I C __ N E W S__
#1 - Prossima Mostra - Discontinuità narrative
Manuele Cerutti
Clement Page
Sara Rossi
un progetto di Valentina Costa
inaugurazione sabato 24 marzo ore 18.30
fino al 5 maggio 2007
Realtà, problematiche, diversi punti di vista. Celate sotto la normalità le anomalie del quotidiano, la follia che si annidano nel quieto vivere. Inquietudine, insoddisfazione, incapacità di adattamento. L’alter ego si impone con forza, improvvisamente, nonostante tutto.
Manuele Cerutti, Clement Page e Sara Rossi, pur impiegando media differenti - pittura, disegno, video, fotografia, installazione – e seguendo percorsi assolutamente personali, mettono in scena tutti e tre storie possibili, legate alla vita di ogni giorno, molto intimiste. Spesso la dimensione onirica nel lavoro dei tre artisti prende il sopravvento, la struttura temporale si dilata, non ha più un ritmo regolare. Realtà ed immaginazione si fondono e la ricerca di se stessi come fine diviene una chimera. Il sogno e la visionarietà sono fattori rilevanti, forse rivelatori, premonitori di un futuro di cui incosciamente prevediamo lo sviluppo.
Manuele Cerutti utilizza pittura e disegno. Nelle sue tele si materializzano scene che hanno riferimenti di varia provenienza (cinema, letteratura, riviste, vita vissuta) e in cui c’è sempre una presenza umana, un individuo, un gruppo o animali. Sono spesso azioni al limite tra il tragico e il comico, dove non è immediata la comprensione di cosa sta accadendo: normalità e follia coesistono perchè inevitabilmente sono parte della vita moderna.
Clement Page lavora principalmente con il video e la fotografia, con un interesse preponderante per alcune problematiche dell’uomo in rapporto con l’ambiente e con gli altri, ma soprattutto con se stesso. Disturbi del sonno, problemi legati alla vista, sopraffazione, sono alcuni dei concetti indagati nei suoi film, fortemente curati dal punto di vista tecnico e dell’immagine.
Fotografie, cartoline, oggetti e video amatoriali scovati in mercatini o appartenenti alla famiglia dell’artista sono strumenti necessari al lavoro di Sara Rossi. Servirsi di oggetti intrisi di passato mescolati a materiale nuovo è il sistema con cui Rossi riesce a dare vita a storie, in cui l’artista diviene il regista capace di tessere i frammenti conferendogli nuova vita e un’inedita unità.
In occasione della mostra viene presentato il catalogo Discontinuità narrative con contributi di Valentina Costa, Erica Fenaroli, Andrea Gilberti, Cristiano Godano, Francesca Magnifico.
Si ringrazia per la collaborazione E31 Gallery, Athens, Grecia; Galleria Enrico Fornello, Prato; e Galleria In Arco, Torino.
Sara Rossi, Senza Titolo, 2006, stampa lambda, 20x26.5 cm, dalla serie Albinea
Il nostro sito e' finalmente on-line. Speriamo che vi piacera' navigare nel sito e conoscere meglio il nostro lavoro. Continuate a seguirci e a guardare il sito ogni tanto, per vedere la Home Page che cambia per presentare un progetto di un artista nuovo ogni tre settimane...nuove aggiunte, notizie e altro...
#3 - La nostra prima fiera: MiART a Milano, dal 29 marzo al 2 aprile
E' con vero piacere che annunciamo la nostra partecipazione alla fiera MiArt di Milano nella sezione Anteprima.
La galleria sara' presente con opere dei nostri artisti piu' giovani Erica Fenaroli, Lolo, Davide Rivalta e Eli Stertz. Proporremo delle nuove fotografie e disegni di Erica Fenaroli, un'istallazione e disegni di Lolo, una scultura di Davide Rivalta assieme a delle piccole tele ad olio e pigmento, e pizeografie in bianco e nero di Eli Stertz.
#4 - Concorso per Artisti
Sono aperte le iscrizione al Concorso Internazionale Kaibakh Arti, Kaibakh Foto e Kaibakh Video fino al 21 maggio 2007, organizzato dall'Associazione Culturale Non Profit Kaibakh. Per ulteriori informazioni www.kaibakh.org
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Marco
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notizie del 27/2/2007
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