LOST
Mostra fotografica di Marco Iannaccone
Non ci sono più certezze e tutto si sta perdendo sotto i nostri occhi increduli e apatici. Così nasce il mio nuovo progetto fotografico.
Persone che perdono il lavoro, altre che hanno perso la tranquillità economica. Perdita della speranza di trovare un lavoro fisso. Le perdite sono tante, come la perdita dei capelli (che è un vero è proprio calvario per chi ne soffre e ne ha sofferto), la perdita dei treni (intesa come occasioni perse) la perdita dell’innocenza, della verginità, la perdita dei figli e degli affetti più cari.
Accettiamo tutto senza fiatare. Impotenti.
Da questo pensiero sulla perdita nasce “Lost” un percorso sulle nostre mancanze.
Losing life coming out: perdere la vita facendo outing, perché molte persone non sono capaci di essere ciò che sono e solo davanti ad un plotone d’esecuzione riescono a confessarlo. La foto estremizza il malessere di chi è gay e ha paura di dirlo.
Lost identity: la perdita dell’identità da parte dei transessuali, che per il proprio cambio di sesso sulla carta d’identità devono aspettare anni.
La perdita nel peccato: una suora si lascia andare ad un rapporto sessuale. E’ il caso di dire che la chiesa predica bene e razzola male.
Lost his own sight: quel matrimonio che ci inebetisce e ci fa perdere il contatto con la realtà.
Lost in delirium: la perdita del senno per onnipotenza. La dittatura di Hitler che ho voluto parodiare è il simbolo di come il potere e la violenza di una persona folle possano portare un paese a conseguenze disastrose… e noi non siamo lontani dal vivere tutto questo.
Alcune foto sono drammatiche, altre inquietanti ma tutte ironiche…
“La società si avvale del diritto di infliggere terribili punizioni all'individuo, ma ha anche il vizio supremo della superficialità e non riesce a comprendere ciò che ha fatto”
O.Wilde
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